L Eurispes sui giochi: dal sommerso all industria

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1 L Eurispes sui giochi: dal sommerso all industria L indagine del noto istituto di ricerca ha messo in evidenza che il mercato cresce in maniera esponenziale, trascinato dalle NewSlot. Ma manca una cultura del gioco e ciò favorisce uno sviluppo disordinato, da cui possono derivare vizi e dipendenze 93 l mercato del gioco ha chiuso il 2008 con un giro d affari superiore ai 46 miliardi di euro, facendo registrare un incremento percentuale pari al 10,3%. Il fatturato dell industria del gioco è uno tra i pochi che, nonostante la persistente fase di stagnazione economica, continua a crescere in maniera esponenziale. Basti pensare che in soli sei anni, gli incassi dei principali giochi sono aumentati di quasi il 200%, passando dai milioni di euro generati nel 2003 ai milioni di euro dell anno appenna concluso. Da più parti si dice che sia stata proprio la crisi economica ad aver alimentato l industria del gioco. Infatti, nei periodi di incertezza e di recessione, la speranza di una grossa vincita invita tutti o quasi a tentare la fortuna e a credere nella dea bendata. Così, sembra che le bassissime probabilità di vittoria siano comunque più vantaggiose della probabilità di sfondare e di farcela nella vita. Ma questa, da sola, non è l unica causa che ha determinato l esplosione del gioco in Italia negli ultimi anni. Innanzitutto è aumentata l offerta dei giochi, tradizionalmente ancorati al Totocalcio e al Lotto e oggi sfociati nel Gratta&Vinci, negli apparecchi da intrattenimento e nelle scommesse sportive. Poi non va sottovaluta l emersione del gioco clandestino. Fino a qualche anno fa infatti, molti dei giochi quali quello delle scommesse sportive o quello degli apparecchi da intrattenimento, erano gestiti dalla criminalità organizzata e sfuggivano ai calcoli ufficiali. Che cosa è cambiato dunque negli ultimi anni? Il gioco, da fenomeno sociale e sommerso, si è trasformato in una vera e propria industria del gioco. Tra i principali giochi sono soprattutto gli apparecchi da intrattenimento, le NewSlot, che hanno registrato i maggiori introiti: per esse il totale delle entrate è passato dai 367 milioni di euro del 2003 ai milioni di euro del 2008 e rappresentano, da sole, circa il 45% delle entrate complessive del totale dei giochi; seguono, sempre nel 2008, le Lotterie (9.100 milioni di euro) e il Lotto (6.030 milioni di euro) che incidono rispettivamente per il 19,7% ed il 13% sul fatturato complessivo. Si è assistito quindi al tramonto dei videopoker e alla massiccia diffusione delle NewSlot: questo sta a significare che, grazie alla regolamentazione del 2003, lo Stato sembra

2 2009 GENNAIO-FEBBRAIO JANUARY-FEBRUARY 94 aver vinto la partita contro il dilagare dell illegalità in questo particolare settore. Già nel 2004, anno in cui è stato sancito il divieto per tutti gli apparecchi e i congegni automatici di riprodurre il gioco del Poker, è stato registrato un considerevole aumento del circuito legale rispetto al 2003: gli incassi hanno infatti raggiunto i milioni di euro rispetto ai 367 milioni del Un dato emblematico che mette in evidenza come la regolamentazione abbia innanzitutto contrastato il vizio del gioco, ma soprattutto portato a livelli fisiologici il sommerso e l evasione di questo settore: dal 2004 ad oggi sono stati, infatti, recuperati con le NewSlot oltre 70 miliardi di euro al gioco illegale e sommerso, dei quali quasi 21 miliardi di euro solo nel Le scommesse sportive incidono in maniera considerevole sul fatturato complessivo. Nel 2008 hanno generato un giro d affari pari a milioni di euro, incidendo sul totale degli incassi per l 8,4% e facendo registrare un incremento percentuale, rispetto al 2007, del 51% circa. Anche il SuperEnalotto è cresciuto nell ultimo anno del 27,8%, contribuendo al giro d affari complessivo con milioni di euro che, trainato dalla straordinaria vincita di 100 milioni di euro di qualche mese fa, ha fatto segnare incassi da record. Il SuperEnalotto incide per il 5,4% sul fatturato totale dell industria del gioco. Continua invece il declino dei giochi storici italiani quali il Totocalcio, il Totogol, il Big Match che, in un anno, hanno visto perdere un ulteriore 23,1% e che infatti rappresentano soltanto lo 0,4% degli incassi complessivi. Così come persiste la perdita dei giochi a base ippica che se nel 2007 avevano fatto incassare milioni di euro, nel 2008 hanno visto ridursi le Tabella 1 Incassi dei principali giochi - Anni entrate a milioni di euro (- 15,8%). Tuttavia, la loro incidenza sul totale è pari al 5% (tab. 1). Come si è visto, a registrare i maggiori incassi fra i principali giochi sono gli apparecchi da intrattenimento, le cosiddette NewSlot. Il parco di NewSlot installate, ancora oggi erroneamente definite videopoker, è rappresentato da circa unità collegate alla Rete e collocate in esercizi pubblici. Le New- Slot sono apparecchi di intrattenimento popolare che associano la casualità delle combinazioni ad abilità personali del giocatore. La finalità principale di questo gioco è quella di divertire il giocatore. Come stabilito dalla Finanziaria del 2008, infatti, il costo massimo della giocata è pari ad un euro, la vincita massima non può essere superiore ai 100 euro e le probabilità di vittoria non devono essere inferiori al 75%. Sono all incirca le imprese di noleggio e manutenzione che coinvolgono, per la produzione e la gestione, compreso l indotto, circa addetti. IL SUPERENALOTTO: UN SOGNO PER DI ITALIANI Sul fronte del gioco, il 2008 sarà ricordato come l anno in cui la rac- Giochi Var. % 2008/2007 Lotto ,4 SuperEnalotto ,8 Lotterie tradizionali e istantanee ,5 Concorsi pronostici ,1 Scommesse sportive ,9 Giochi a base ippica ,8 Bingo ,1 Apparecchi da intrattenimento ,1 Totale ,3 Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Agicos e Agipronews.

3 colta complessiva del SuperEnalotto ha sfiorato i 2 miliardi e 500 milioni di euro, segnando una crescita del 27% rispetto all anno precedente (meglio ha fatto solo il 1999 quando furono raccolti 3,16 miliardi delle vecchie lire). Il merito di tale risultato è da attribuire anche al jackpot da 100 milioni di euro messo in palio nel mese di ottobre 2008 che ha spinto circa 36 milioni indimenticabile exploit fu quello del 31 ottobre 1998, quando Super - Enalotto fece vincere ,38 euro a 100 fortunati giocatori di Peschici (provincia di Foggia). Successivamente, il 4 maggio 2005 sono stati vinti ,19 euro da 10 fortunati vincitori di Milano battendo così la cifra distribuita il 13 agosto 2003, con ,96 euro Tabella 2 Ricavi per l Erario - Anni Giochi di italiani a tentare la fortuna, facendo di conseguenza aumentare il numero delle giocate. Il SuperEnalotto trae le sue origini dal concorso pronostici Enalotto, nato nel 1957 e affidato alla concessionaria di giochi Sisal dal L anno seguente, la formula del gioco viene modificata al fine di renderlo più semplice e accattivante. Così, come è noto, per vincere al SuperEnalotto il giocatore è chiamato a pronosticare i primi numeri estratti su sei ruote predeterminate (Bari, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma). Nel 2006 il gioco si arricchisce di una nuova opzione che permette a chi centra il numero SuperStar di vincere sempre: vengono perciò premiati, oltre ai 6, 5+1, 5, 4 e 3 anche 2, 1 e 0 punti purché accompagnati dal numero SuperStar estratto. La chiarezza e l accessibilità del meccanismo di gioco hanno quindi attirato l attenzione di moltissimi giocatori che ogni settimana puntano somme più o meno consistenti, sperando di essere tra i vincitori dei ricchi premi messi in palio. In effetti, questo gioco premia ogni anno molti fortunati che tentano la sorte acquistando schedine precompilate o lasciandosi ispirare da eventi della vita quotidiana che suggeriscono le più fantasiose combinazioni numeriche. La storia delle vincite milionarie avvenute da quando questo gioco è entrato nel panorama nazionale, è stata arricchita da record che di volta in volta sono stati superati da montepremi sempre più alti. Il primo andati ad un fortunato giocatore di Veduggio con Colzano (Milano). LE ENTRATE PER L ERARIO Var. % 2008/2007 Lotto ,7 SuperEnalotto ,5 Lotterie tradizionali e istantanee ,3 Concorsi pronostici, scommesse sportive, giochi a base ippica ,7 Bingo ,1 Apparecchi da intrattenimento ,5 Totale ,6 Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Agipronews. L industria del gioco, con i suoi 46,3 miliardi di euro generati nel 2008, rappresenta il 3% all incirca del Pil nazionale. Inoltre, ai ricavi ufficiali andrebbero sommati quelli generati dall indotto e della filiera: un vero e proprio colosso industriale che contribuisce, con i suoi proventi, ad alimentare le casse dello Stato. Ciasun gioco, infatti, prevede una ridistribuzione degli incassi tra il giocatore, lo Stato, il concessionario e gli esercenti. Tuttavia, la ridistribuzione non è uguale per tutit i giochi: per alcuni lo Stato incassa ad esempio il 20%, per altri addirittura quasi il 50%. Nel 2008, a fronte dei 46,3 miliardi di euro, i proventi per l Erario sono stati pari a milioni di eu- 95

4 2009 GENNAIO-FEBBRAIO JANUARY-FEBRUARY ro, facendo registrare una crescita rispetto all anno precedente del 9,6% e un livello medio di tassazione del 17%. Si tratta di un incidenza inferiore a quella del 2003, quando la tassazione media era pari al 23%. Nonostante tutto, il valore delle entrate erariali è cresciuto, grazie all aumento della raccolta generato dall ampliamento dell offerta dei giochi (tab. 2). nel 2008, hanno portato nelle casse dello Stato rispettivamente e milioni di euro. Meno rilevanti i proventi derivanti dal Bingo (324 milioni di euro), dalle scommesse sportive (139 milioni di euro), dai giochi a base ippica (104 milioni di euro) e dai concorsi pronostici (61 milioni di euro) (tab. 3). Tabella 3 Entrate per l Erario - Anno 2008 Gioco Incassi complessivi Entrate per l Erario Tassazione (% Erario/incassi) 96 Lotto ,5 SuperEnalotto ,5 Gratta&Vinci e Lotterie ,0 Concorsi pronostici ,9 Scommesse sportive ,5 Giochi a base ippica ,5 Bingo ,0 Apparecchi da intrattenimento Totale ,0 Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Agicos e Agipronews. Lo scorporo delle entrate erariali per tipologia di gioco, mostra come il mercato si caratterizzi per una forte eterogeneità per quanto riguarda la tassazione sui giochi. Si passa infatti da un prelievo dell Erario del 49,5% nel caso del SuperEnalotto al 33,9% dei concorsi pronostici fino al 3,6% delle scommesse a base sportiva e al 4,5% per quelle ippiche. Il prelievo erariale degli apparecchi da intrattenimento si attesta invece al 12%. Nel 2008 il gioco da cui lo Stato ha ricevuto il maggiore introito è Tabella 4 Payout - Anno 2007 Gioco stato, come nei due anni precedenti, quello degli apparecchi da intrattenimento che hanno portato all Erario circa due miliardi e mezzo di euro. La seconda fonte di guadagno più importante è rappresentata dalle Lotterie tradizionali ed istantanee che, con un incasso complessivo pari a 9,1 miliardi di euro, hanno portato nelle casse dello Stato all incirca 1,8 miliardi con un livello medio di tassazione di circa il 20%. I proventi più importanti per l Erario sono inoltre rappresentati dal Lotto e dal SuperEnalotto che, Payout Lotto 56,0 SuperEnalotto 38,1 Gratta&Vinci e Lotterie 66,0 Concorsi pronostici 50,0 Scommesse sportive 70,82 Giochi a base ippica (scommesse ippiche) 71,48 Bingo 58,0 Apparecchi da intrattenimento 75,0 Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Nomisma e Aams. Valori percentuali PAYOUT La crescita del volume d affari dell industria del gioco ha avuto ripercussioni sulla riduzione del prelievo fiscale. Questo processo ha favorito l incremento del payout, la percentuale cioè di vincita per il giocatore rispetto agli incassi. Anche in questo caso, come per la tassazione erariale, il payout cambia a seconda del gioco. Nel 2007 la payout rate più alta per il giocatore è stata quella relativa agli apparecchi da intrattenimento (75%), seguita da quella legata alle scommesse sportive e ai giochi a base ippica. Anche nel caso delle Lotterie istantanee, il payout medio per il giocatore è stato particolarmente significativo, pari cioè al 66%. La percentuale di vincita per il giocatore rispetto agli incassi complessivi più bassa si è registrata nel caso del SuperEnalotto il cui payout, nel 2007, è stato del 38,1% (tab. 4).

5 IL POKER ONLINE Il 2008 sarà inoltre ricordato come l anno del Poker online a soldi. Secondo le stime di Agicos, in soli tre mesi, il giro d affari del Poker online è stato pari a 230 milioni di euro, con un contributo erariale del 3% circa (7 milioni di euro). Si calcola, infatti, che gli Italiani abbiano giocato circa 3 milioni di euro al giorno nei numerosi tornei disputati. Attualmente sono attivi continuativamente solo 5 operatori (Gioco Digitale, Microgame, Leonardo Service provider, Bwin, Lottomatica), ai quali se ne sono affiancati di recente altri 4 (Snai, Sisal, Cogetech ed Eurobet). Nell immaginario collettivo il Poker resta legato ad una fumosa atmosfera da bisca. Si tratta di un gioco di carte basato sulla probabilità e sulla psicologia. La fortuna è una componente che può risultare determinante nello sviluppo di una mano o una sessione di gioco, ma non è l unica né la più rilevante: per vincere regolarmente, infatti, il giocatore dovrà essere in grado di ridurre al minimo i rischi e ottimizzare le vincite, dissimulando con abilità il proprio gioco e intuendo quello dei propri avversari. Si tratta dunque di un gioco nel quale la capacità del giocatore, a lungo termine, risulta più rilevante dell elemento aleatorio. I giocatori fanno delle scommesse nel piatto, sulle combinazioni di carte da loro possedute. Il piatto viene poi assegnato ai giocatori, fra quelli rimasti in gioco, che posseggano una combinazione che soddisfa determinati criteri. Il passo fondamentale per la trasformazione del poker in un vero e proprio sport della mente, al pari di Scacchi, Bridge e Backgammon, è stato lo sviluppo della formula dei tornei che, in Italia, rappresenta l unica formula legale per giocare a Poker ed è quella che viene proposta dai diversi siti web che gestiscono tavoli da gioco virtuali. I giocatori si iscrivono, pagano una quota fissa e ricevono una quantità predeterminata di chips, uguale per tutti. Chi esaurisce la sua dotazione è eliminato e così via fino a che di giocatori in gara ne resta uno solo, il vincitore. I tornei sono tanti e si dividono in diversi livelli di difficoltà. CONCLUSIONI I dati fin qui riportati hanno messo in luce come quello dei giochi sia diventato un vero e proprio comparto industriale. Tuttavia, nel nostro Paese, manca una cultura del gioco. Per un certo verso, gli Italiani si sono trovati spiazzati di fronte all improvvisa impennata dell offerta di azzardo, nata e sostenuta per soddisfare la crescende domanda ed insieme per risanare il bilancio statale. Nel giro di pochissimi anni, gli italiani hanno tradito i giochi tradizionali, il Lotto e il Totocalcio in particolare, che tanto avevano infuenzato le loro abitudini dal dopoguerra a oggi. E, mancando una cultura del gioco, anche a causa dei cronici ritardi legislativi che conducono a situazioni poco chiare e a volte contraddittorie, la mania del gioco tende a svilupparsi disordinatamente favorendo il vizio e la dipendenza. Per questa serie di ragioni appare urgente e necessaria una riconsiderazione del comparto del gioco nel nostro Paese, che parta da una ridefinizione del sistema normativo, finalizzata ad ottenere maggiore chiarezza e coerenza in materia, e che non trascuri l importanza dell industria del gioco che, come si è visto, produce un fatturato pari al 3% del Pil nazionale ed assicura migliaia di posti di lavoro. I grandi player del gioco si dimostrano ottimisti anche in momenti di crisi economica come quelli che stiamo affrontando e che ci coinvolgerà almeno per tutto il È pericoloso rifarsi a situazioni del passato quando la nostra economia galoppava con un inflazione a 2 cifre ed il gioco volava, ieri i soldi valevano sempre meno ma c erano, oggi quello che manca sono propri i soldi. I primi segnali negativi arrivano dalle sale specializzate per il gioco, agenzie di scommesse ippiche e sale Bingo, che nel corso dell anno 2008 hanno segnato il passo perdendo mercato rispetto al Tendenza di mercato ha colpito anche i casinò italiani. Questi due giochi sono diventati insostenibili per la loro dispendiosità dovuta alla forte ripetività delle occasioni di puntata e per il costo della singola puntata, iniziano ad avere le tasche vuote anche tra i giocatori più accaniti. Mentre i giochi meno dispendiosi per il giocatore quali scommesse sportive, lotto e poker online, resisteranno senza arretrare, altrettanto non si può affermare per gli altri giochi. Non è azzardato quindi stimare, ottimisticamente, che il 2009 si chiuda con numeri molto simili a quelli del Nella speranza che la presente analisi sia errata è utile comunque fare una verifica alla fine del primo trimestre di quest anno e quindi, se necessario, attivare le contromisure per fermare un possibile calo di gioco. 97