GUIDA TECNICA QUADRI ASC-ASD ITALIANO

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1 GUIDA TECNICA QUADRI ASC-ASD ITALIANO GENNAIO 00

2 INDICE IL SISTEMA COSTRUTTIVO PRESTABILITO Il sistema e i vantaggi Pag. Panorama normativo Pag. 6 QUADRI ASC L offerta ASC GEWISS per il cantiere Pag. 8 Quadri ASC di alimentazione di entrata e di misura 0 CDK Pag. 9 Quadri ASC di distribuzione finale 68 Q-BOX Pag. 0 Tabelle di scelta delle configurazioni Pag. Quadri ASC di prese a spina 68 Q-DIN Pag. Tabelle di scelta della configurazione Pag. 6 Guida alle configurazioni Pag. 8 File tecnico ASC e marcatura CE Pag. QUADRI ASD L offerta ASD GEWISS per la distribuzione Pag. 9 Quadri di distribuzione ASD 68 Q-DIN/66 COMBIBLOC Pag. 30 Tabelle di scelta della configurazione Pag. 3 Guida alle configurazioni Pag. 3 File tecnico ASD e marcatura CE Pag. 36 GUIDA ALLA SCELTA Pag. 3 INFORMAZIONI TECNICHE GENERALI Pag. 56 TABELLE DIMENSIONALI Pag. 58

3 IL SISTEMA COSTRUTTIVO PRESTABILITO A L SERVIZIO DI PER IL CANTIERE S ERIE 68 Q-BOX: QUADRI DI DISTRIBUZIONE FINALE S ERIE 68 Q-DIN: QUADRI DI PRESE A SPINA

4 OGNI ESIGENZA PER LA DISTRIBUZIONE S ERIE 68 Q-DIN: QUADRI DI DISTRIBUZIONE S ERIE 66 COMBIBLOC: QUADRI DI DISTRIBUZIONE PER PRESE COMPATTE 3

5 IL SISTEMA E I VANTAGGI C ANTIERE D ISTRIBUZIONE SERIE 68 Q-BOX SERIE 68 Q-DIN SERIE 66 COMBIBLOC SERIE 90 MTC Interruttori magnetotermici compatti P ROTEZIONE SERIE 90 MDC Interruttori magnetotermici differenziali compatti SERIE 90 SD Interruttori differenziali puri P RELIEVO ENERGIA SERIE IEC 309 Prese fisse da incasso SERIE 66 IB Prese fisse interbloccate SERIE 66 COMBIBLOC Prese fisse interbloccate compatte

6 UN SISTEMA A 360 Il Sistema Costruttivo Prestabilito di GEWISS offre la possibilità di soddisfare tutte le esigenze installative sia per quanto riguarda i quadri da cantiere ASC che per i quadri di distribuzione ASD. DOCUMENTAZIONE TECNICA GEWISS, in collaborazione con il CESI, ha realizzato tutte le prove di tipo sui quadri ASC ed ASD richieste dalle Norme CEI, garantendo così la conformità normativa e legislativa per tutte le configurazioni realizzabili con il Sistema Costruttivo; compilando i moduli allegati (ASC pagg. -8, ASD pagg. 36-) si realizza il fascicolo tecnico nel modo più veloce e completo, senza trascurare nessun dato richiesto dalle norme e dalle leggi vigenti. AMPIA SCELTA DI CONFIGURAZIONI Il Sistema Costruttivo Prestabilito consente la realizzazione di oltre 500 configurazioni Q-DIN e 300 configurazioni Q-BOX, per quanto riguarda i quadri da cantiere ASC, e di oltre 700 configurazioni tra Q-DIN e COMBIBLOC per i quadri di distribuzione ASD, offrendo all installatore la scelta fra versioni cablate in fabbrica e non. VERSATILITA DI UTILIZZO Il quadro già cablato, installato ed impiegato può essere riutilizzato in una configurazione diversa purché ammessa dal Sistema Costruttivo Prestabilito; infatti sostituire uno o più componenti non implica il dover rieseguire le prove di tipo, ma unicamente redigere la nuova documentazione. SINERGIA DEL SISTEMA La perfetta integrazione tra i diversi elementi quali contenitori, prese ed interruttori automatici è garanzia di coordinamento elettrico, compatibilità applicativa ed omogeneità dei diversi prodotti, razionalizzazione e completezza funzionale della gamma. CONSEGNA IMMEDIATA Azzeramento dei tempi di consegna del rivenditore: è infatti sufficiente acquistare i singoli componenti. SOFTWARE GW AESSE Il software GW AESSE è un supporto fondamentale per facilitare e velocizzare la scelta delle configurazione idonea alle esigenze applicative dell installatore. Il software è molto semplice e assiste l utente passo passo nella scelta della configurazione desiderata tra quelle effettivamente conformi al Sistema Costruttivo Prestabilito. Collegandosi al portale sarà possibile scaricare eventuali nuove informazioni o aggiornamenti relativi al Sistema, quali ampliamenti del numero di configurazioni, cambiamenti di gamma di prodotti o variazioni di listino. In maniera dettagliata il software consente: - scelta della configurazione desiderata; - stampa del file tecnico: dichiarazione CE, dichiarazione di conformità GEWISS, prove individuali, scheda dei dati tecnici principali, elenco componenti utilizzati, schema di collegamento unifilare, fronte quadro con disposizione dei componenti; 3 - calcolo e stampa del preventivo: l utente potrà inserire lo sconto in modo da ottenere il prezzo netto; - stampa della targa. 5

7 PANORAMA NORMATIVO IL SIGNIFICATO DI SERIE PER GLI AS EGLIANS In relazione alle definizioni di AS ed ANS, la norma CEI EN 6039-, già CEI 7-3/, definisce come AS, ovvero apparecchiatura di serie, il quadro conforme ad un tipo o ad un Sistema Costruttivo Prestabilito senza scostamenti tali da modificarne in modo determinante le prestazioni rispetto all apparecchiatura tipo provata secondo la norma stessa. Da tale norma generale discendono altre due norme più specifiche, studiate per applicazioni particolari: la norma CEI EN definisce ASD le apparecchiature di serie di distribuzione per le applicazioni in quei luoghi in cui hanno accesso persone non addestrate; la norma CEI EN definisce ASC le apparecchiatura di serie per cantieri. LE PROVE DI TIPO E LE PROVE INDIVIDUALI Le prove a cui si sottopongono i quadri ASC e ASD si suddividono in due tipologie: Prove di tipo: si effettuano su dei prototipi ed hanno lo scopo di verificare la conformità di un dato tipo alla norma; Prove individuali: si effettuano su ogni singola apparecchiatura ed hanno lo scopo di rilevare eventuali difetti inerenti i materiali e la fabbricazione. PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I CANTIERI Le principali norme e leggi che regolamentano l esecuzione dell impianto elettrico sono: la Norma CEI 6-8, il DPR 57/55, la legge 6/90 ed il D. Leg. 9/96. Per quanto riguarda i cantieri la Norma CEI 6-8, nella parte 7, prescrive che tutti i quadri per la distribuzione elettrica nei cantieri siano conformi alla CEI EN 6039-; è quindi necessario che in tutti gli ambienti in cui si svolgono lavori di costruzione di nuovi edifici, riparazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti, opere pubbliche, lavori di movimentazione di terra e simili, siano presenti solo quadri certificati ASC. Va precisato che, mentre negli impianti ordinari l'impianto elettrico termina alle prese a spina, nei cantieri il concetto di impianto elettrico è esteso sia alla distribuzione elettrica fissa sia a quella mobile e trasportabile, di conseguenza sono esclusi dall impianto i soli apparecchi utilizzatori. Al termine dei lavori è compito dell'installatore rilasciare la dichiarazione di conformità come prescritto all'art.9 della legge 6/90. Infine, la progettazione degli impianti elettrici nei cantieri non è obbligatoria (art. comma legge 6/90) anche se il progetto è consigliabile. 6

8 COME REALIZZARE I QUADRI Il Sistema Costruttivo Prestabilito consente di realizzare e certificare i quadri da cantiere ASC e di distribuzione ASD, in quanto GEWISS ha costruito e provato tutte le configurazioni facenti parte del Sistema, rilasciandone la dichiarazione di conformità. Tale dichiarazione è valida solo se i quadri sono realizzati utilizzando i componenti riportati nelle pagine 3 5 e seguendo le istruzioni contenute nella seguente guida rispettivamente: Q-BOX (ASC) a pagg. -3 Q-DIN (ASC) a pagg. 6-7 Q-DIN e COMBIBLOC (ASD) a pagg INTERRUTTORI GEWISS DELLA SERIE 90 Il Sistema Costruttivo Prestabilito è stato pensato e strutturato in funzione degli apparecchi modulari GEWISS della Serie 90; è quindi necessario, per poter realizzare e certificare tali quadri, l utilizzo degli interruttori compatti MTC ed MDC. La Serie 90, in virtù della compattezza dei suoi apparecchi, assicura infatti la realizzazione delle più svariate combinazioni per il comando e la protezione dell'impianto. CABLAGGIO Il cablaggio dei diversi quadri deve essere eseguito seguendo la regola dell arte, ovvero seguendo quanto riportato nella Norma impianti 6-8 e nelle Norme di prodotto CEI EN (CEI 7-3/) per i quadri ASC e CEI EN (CEI 7-3/3) per i quadri ASD. COMPILAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA L operazione finale è la compilazione della documentazione tecnica (file tecnico) prevista dalle Norme. Per redigere tale documentazione è sufficiente compilare i moduli prestampati ed allegare la dichiarazione di conformità rilasciata da GEWISS (vedi allegati - 7 di pagg. 8 per i quadri ASC ed allegati - 7 di pagg. 36 per i quadri ASD). Soc. ALFA FILE TECNICO Dichiarazione CE APPOSIZIONE DELL ETICHETTA DATI E DELLA MARCATURA CE A cablaggio avvenuto è necessario compilare ed applicare la targa adesiva con i dati identificativi del quadro (cautelandosi che sia marcata in modo durevole e sistemata in modo leggibile) ed apporre la marcatura CE (Direttive 73/3 e 93/68 - D.L. 66/96). ASC DI DISTRIBUZIONE FINALE - NORMA DI RIFERIMENTO: EN 6039/ COSTRUTTORE TENSIONE (Ue) NATURA DELLA CORRENTE 380 V ALTERNATA CORRENTE (In) 8 A Esempio di targa. MATRICOLA N FREQUENZA GRADO DI PROTEZIONE QB_0 50 Hz IP55 7

9 L OFFERTA ASC GEWISS PER IL CANTIERE QUADRO ASC DI ALIMENTAZIONE DI ENTRATA E DI MISURA SERIE 0 CDK SERIE 68 Q-BOX QUADRO ASC DI DISTRIBUZIONE FINALE SERIE 68 Q-DIN QUADRI ASC DI PRESE A SPINA 8

10 QUADRI ASC DI ALIMENTAZIONE DI ENTRATA E DI MISURA 0 CDK Durante la realizzazione di un impianto per il cantiere capita spesso di dover predisporre la protezione della linea a valle del punto di distribuzione dell ente erogatore di energia. Pertanto GEWISS offre di seguito il supporto per realizzare il quadro di alimentazione d entrata e di misura del cantiere. COME REALIZZARE IL QUADRO DI ALIMENTAZIONE D ENTRATA E DI MISURA Il quadro di alimentazione d entrata e di misura è, a tutti gli effetti, un quadro ASC; pertanto è necessario attenersi a quanto prescritto dalla Norma CEI EN (CEI 7-3/). Utilizzando i componenti elencati nelle pagg. 3 5 e seguendo le istruzioni di cablaggio di seguito riportate è possibile realizzare uno dei quadri di alimentazione d entrata e di misura già verificati da GEWISS, in conformità alla Norma CEI EN (CEI 7-3/). Facendo riferimento alla sottostante tabella: Scegliere uno tra i centralini ( moduli) elencati in colonna. In funzione della corrente dell impianto (vedere colonna ) e, in modo da garantire un opportuno coordinamento, scegliere gli interruttori per la protezione magnetotermica o magnetotermica-differenziale (vedere colonna 3). Per il cablaggio utilizzare conduttori con la sezione riportata in colonna 6. Utilizzare i corrispondenti pressacavi di colonna. Infine, compilando i moduli allegati e seguendo le istruzioni riportate, è possibile redigere tutta la documentazione tecnica richiesta dalle norme e dalle leggi vigenti. centralino moduli Corrente nominale In (A) Protezione Magnetotermica Differenziale (opzionale) pressacavi Passo PG Conduttori Sezione minima (mm ) Potenza Max 00 GW GW kw GW 0 03 o GW Per realizzare la protezione magnetotermica (o magnetotermica differenziale), utilizzare i componenti con corrente nominale di colonna GW GW GW GW kw 35 kw 3 GW GW kw Tab. quadro di alimentazione. DATI NOMINALI DA RIPORTARE SUL QUADRO Nome del costruttore (Es. Rossi SNC) Numero di identificazione (Es. codice) Norma di riferimento CEI EN (CEI 7-3/) Natura e valore nominale della corrente (e frequenza in caso di c.a.) Tensione di funzionamento (di impiego) nominale DATI NOMINALI DEL QUADRO DA RIPORTARE SULLA DOCUMENTAZIONE TECNICA Tenuta al corto circuito Grado di protezione (IP 65) Condizioni normali di servizio Dimensioni Peso 9

11 QUADRI ASC DI DISTRIBUZIONE FINALE 68 Q-BOX L INVOLUCRO Versioni disponibili: - Q-BOX di dimensioni 636x8x00mm, o 5 utenze con interruttore generale fino a 80A; - Q-BOX 6 di dimensioni 9x8x00mm, 6 utenze con interruttore generale fino a 00A. LA PROTEZIONE IN INGRESSO La protezione generale del quadro può essere realizzata utilizzando un magnetotermico o un sezionatore. La scelta è legata al tipo di protezione della linea del cantiere. Vanno comunque sempre tenuti in considerazione i criteri di selettività e di coordinamento delle protezioni che permettono l ottimale utilizzo dell impianto elettrico nel rispetto delle norme di sicurezza. L ALIMENTAZIONE L alimentazione del quadro può essere realizzata con una morsettiera o con una spina. La scelta viene eseguita in funzione dell utilizzo del quadro e della potenza in gioco. Infatti, se il quadro è destinato a frequenti spostamenti, è consigliabile utilizzare come dispositivo di ingresso la spina fissa, che semplifica le operazioni di connessione del quadro. Nel caso di grosse potenze è consigliabile utilizzare la morsettiera. È comunque sempre necessario attenersi alle istruzioni riportate nella guida. MORSETTO DI MESSA A TERRA Fissabile direttamente alla morsettiera, offre la possibilità di collegamento diretto alla morsettiera di terra senza l utilizzo di capicorda. DISPOSITIVO DI BLOCCO PRESA/SPINA Il bloccaggio del collegamento presa/spina sia con chiave che con lucchetto impedisce la messa fuori servizio del quadro da parte di personale non autorizzato. 0

12 IL PULSANTE D EMERGENZA È possibile dotare il quadro di pulsante di emergenza o meno. La norma CEI 6-8, al paragrafo , prescrive che nell impianto del cantiere ci debba essere un dispositivo per l interruzione d emergenza dell alimentazione di tutti gli apparecchi utilizzatori per i quali possa essere necessario interrompere tutti i conduttori attivi per eliminare un pericolo. Detto ciò, nulla vieta di installare tale dispositivo sul quadro, come offre il sistema costruttivo GEWISS, o in un punto qualsiasi della linea con un dispositivo a parte. Come dispositivo d emergenza può essere utilizzato anche l interruttore generale del quadro, ma in questo caso deve essere indicato e deve essere facilmente raggiungibile senza venire vincolato all interno di un scomparto del quadro chiuso a chiave. LE PROTEZIONI IN USCITA In base alla configurazione scelta, si definiscono il numero e le caratteristiche degli interruttori automatici di protezione. LE PRESE INTERBLOCCATE L ampia scelta di prese interbloccate consente la realizzazione di oltre 300 configurazioni adatte a tutte le esigenze impiantistiche. A seconda delle diverse tensioni di lavoro e dei diversi valori di corrente richiesti dalle utenze, si definiscono le prese necessarie, individuabili nella giusta combinazione nelle tabelle di scelta di configurazione. AMPIO SPAZIO INTERNO PER IL CABLAGGIO ALTA RESISTENZA AGLI URTI (IK 0; OLTRE 0J) GRADO DI PROTEZIONE IP 55 MASSIMA FUNZIONALITÀ MANIGLIE ACCESSIBILI DALL ALTO Utilizzabili per il sollevamento del quadro, per il trasporto manuale o tramite gru. IL DISPOSITIVO GUIDACAVI Conferisce sicurezza all accoppiamento presa/spina per assenza di sollecitazioni dovute alla trazione dei cavi.

13 QUADRI ASC DI DISTRIBUZIONE FINALE 68 Q-BOX TABELLE DI SCELTA DELLA CONFIGURAZIONE CONFIGURAZIONI DEL Q-BOX CODIFICA Unità di uscita Prese interbloccate Protezioni in uscita 6 A 3 A 63 A 6 A 3 A 63 A V* 30V 30V 30V 30V 30V 30V P P+T 3P+T 3P+T 3P+N+T P+T 3P+T 3P+T 3P+N+T 3P+T 3P+N+T P 3P P 3P 3P Diff. 30 ma Protezioni in entrata MT o SZ Unità di entrata Morsettiera o Spina In Numero di Poli Tensione nominale PRESE COME UNITÀ D USCITA UNITÀ D USCITA QB_0 QB_0 QB_03 3 QB_0 QB_05 QB_06 3 QB_ QB_ QB_09 QB_0 QB_ QB_ QB_3 QB_ QB_5 5 PRESE COME UNITÀ D USCITA 5 PRESE COME UNITÀ D USCITA QB_6 QB_7 QB_8 3 3 QB_9 QB_0 QB_ QB_ QB_3 QB_ 3 QB_5 0 A 3 A 3 A 63 A 63 A 63 A 63 A 0 A 3 A 3 A 63 A 63 A 63 A 80 A 80 A 63 A 63 A Mors. 80 A P P 3P 3P P 30V 30V 30V 30V Due prese P+T 6A IP67 (cod. GW 6 7) non interbloccate su cassetta codice GW 66 7 Configurazioni predisposte per fusibili (non in dotazione) *: I quadri ASC realizzati con le prese SELV hanno grado di protezione IP : Utilizzare interruttori magnetotermici con poli protetti ESEMPIO DI CODIFICA E DI IDENTIFICAZIONE DELLA CONFIGURAZIONE QB6_0 MT SP O QB6: Q-BOX 6 QB: Q-BOX 0-33: Q-BOX_6 0-5: Q-BOX_ Unità d ingresso SP Spina fissa MR Morsettiera Pulsante d emergenza 0 Senza I Con Esempio di codifica: QB6_9 MT MR Quadro Q-BOX 6 nr. 9 con interruttore generale magnetotermico, morsettiera d ingresso e pulsante d emergenza. Interruttore generale MT Magnetotermico SZ Sezionatore

14 CONFIGURAZIONI DEL Q-BOX 6 Unità di uscita Unità di entrata CODIFICA 30V P+T 6 A 3 A 63 A 6 A 3 A 63 A 3P+T Prese interbloccate 3P+N+T 3P+T 3P+N+T 3P+T 3P+N+T 30V P Protezioni in uscita 3P 30V P 3P 3P Diff. 30 ma Protezioni in entrata MT o SZ Morsettiera o Spina In Numero di Poli Tensione nominale 6 PRESE COME UNITÀ D USCITA QB6_0 5 3 QB6_0 3 QB6_03 3 QB6_0 3 3 QB6_ QB6_06 3 QB6_ A 63 A Mors. o Spina 63A QB6_08 QB6_09 QB6_0 6 P 30V QB6_ 3 QB6_ 3 QB6_3 QB6_ QB6_5 3 QB6_6 QB6_7 3 QB6_8 3 QB6_9 80 A 80 A * Mors. 80A QB6_0 QB6_ 3 QB6_ QB6_3 3 QB6_ 3 QB6_5 QB6_6 QB6_7 3 3 QB6_8 3 QB6_9 QB6_30 00 A 00 A * Mors. 00A QB6_3 QB6_3 3 3 QB6_33 Configurazioni predisposte per fusibili (non in dotazione) * Per la scelta dei codici relativi alle taglie indicate, fare riferimento a: Codici Siemens: 80A 5S X6 80-7; 00A 5S X Codici BTicino: 80A F8/80; 00A 8/00. Codici ABB: 80A KV 959 9; 00A KV Codici Merlin Gerin: 80A 837; 00A

15 QUADRI ASC DI PRESE A SPINA 68 Q-DIN L INVOLUCRO Versioni disponibili: - Q-DIN da a prese non interbloccate 6A, IP o IP67, da e 8 moduli EN Q-DIN da 6 e 8 prese non interbloccate 6 o 3A, IP o IP67, da e 8 moduli EN Q-DIN da e prese interbloccate 6 o 3A, IP senza fusibili, da 8 e moduli EN Q-DIN da 3 prese interbloccate 6 o 3A, IP55 senza fusibili, da moduli EN Q-DIN da prese interbloccate 6 o 3A, IP55 senza fusibili, e prese non interbloccate 6A, IP o IP67, da 8 moduli EN 500 È quindi possibile scegliere, in funzione del numero e del tipo di prese desiderate, tra 9 diversi involucri. LA PROTEZIONE IN INGRESSO L interruttore generale può essere un differenziale con I n=30ma o un sezionatore; il Sistema Costruttivo Prestabilito ammette versioni o con l uno o con l altro a seconda della configurazione selezionata. Mancando un dispositivo generale contro le sovracorrenti, è necessario che a monte sia presente un quadro, quale ad esempio un quadro di distribuzione finale o di entrata e di misura, con protezione magnetotermica. Vanno inoltre sempre tenuti in considerazione i criteri di selettività e coordinamento delle protezioni che permettono l ottimale utilizzo dell impianto elettrico nel rispetto delle norme di sicurezza. INSTALLAZIONE SU SUPPORTO Possibilità di installazione del Q-DIN su supporto o carrello (solo Q-DIN e 8) in tubo metallico. VERSATILITÀ APPLICATIVA Possibilità di realizzare diverse versioni di quadri da cantiere Q-DIN utilizzando componenti delle serie 66/67 IB e IEC 309.

16 L ALIMENTAZIONE Come prescritto dalla Norma CEI EN nel caso di quadri di prese a spina l alimentazione del quadro deve essere realizzata con cavo e spina mobile. Questa configurazione semplifica le operazioni di connessione del quadro tipicamente mobile e trasportabile. È importante sottolineare comunque che il Q-DIN può anche essere considerato quadro di distribuzione finale e quindi l alimentazione può essere anche tramite morsettiera. LE PROTEZIONI IN USCITA La protezione delle prese in uscita e quindi la configurazione del circuito di collegamento fra prese e interruttori è determinata dal Sistema Costruttivo Prestabilito. Per ciascun quadro viene proposta la protezione delle prese con un numero differente di interruttori: si va dal caso in cui ciascuna presa è protetta da un interruttore sino al caso di un interruttore che protegge 3 prese. Dato che la Norma CEI EN prescrive che i quadri ASC di questo tipo devono essere provvisti di una protezione differenziale non superiore a 30mA, gli interruttori di protezione in uscita possono essere: - magnetotermici nel caso di differenziale in ingresso - magnetotermici differenziali nel caso di sezionatore in ingresso. LE PRESE A seconda dei valori di tensione e di corrente richiesti dalle utenze è possibile scegliere le prese interbloccate e non adatte alle proprie esigenze. Consultando le tabelle di scelta delle pagine 6 e 7, è possibile derivare, secondo le regole di pagina 8, la combinazione desiderata partendo dalle versioni proposte. RESISTENZA AGLI URTI L alta resistenza agli urti (IK 09) rende il Q-DIN adatto all impiego nei cantieri, ambienti notoriamente soggetti al notevole stress meccanico (urti, vibrazioni...) DOPPIO ISOLAMENTO Il doppio isolamento dell involucro evita il collegamento a terra del quadro. 5

17 QUADRI ASC DI PRESE A SPINA 68 Q-DIN TABELLE DI SCELTA DELLA CONFIGURAZIONE QUADRI CON PRESE NON INTERBLOCCATE Prese non interbloccate Unità di uscita 6 A 6 A / 3 A Protezioni in uscita 6 A 6 A/3 A Configurazione dei circuiti Protezioni in entrata Unità di entrata 30V V Diff. 30 ma SEZ Corrente nominale quadro CONFIGURAZIONI P+T P+T 3P+T 3P+N+T P+T P+T 3P+T 3P+N+T P P-3P- P P-3P- QD C 03. P - 5 A GW QD C 03. QD C A 6 A QD C 03. GW QD C 0. 3 QD C 0. 3 P - 5 A 6 A GW QD C 8 3. QD C 8 3. P - 5 A 6 A QD C QD C A GW QD C A QD C QD C A QD C QD C A GW QD C QD C A QD C A QD C protezione magnetotermica differenziale GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli ESEMPIO DI CODIFICA E DI IDENTIFICAZIONE DELLA CONFIGURAZIONE QD C xxx SZ QD: Q-DIN C: ASC 0: ultime cifre del codice del quadro GW : configurazione di riferimento Interruttore generale SZ: sezionatore DF:differenziale xxx: numero di configurazione a scelta dell installatore (es. 00, 0, etc.) 6

18 QUADRI CON PRESE INTERBLOCCATE Unità di uscita Prese non interbloccate Prese interbloccate Protezioni in uscita 6 A 6 A / 3 A 6 A 6 A/3 A Configurazione dei circuiti Protezioni in entrata Unità di entrata 30V V 30V- 30V- Diff. 30 ma SEZ Corrente nominale quadro CONFIGURAZIONI P+T P+T 3P+T 3P+N+T P+T P+T 3P+T 3P+N+T P P-3P- P P-3P- QD C QD C A GW QD C A QD C QD C A QD C QD C A GW QD C A QD C 0 8. QD C A QD C A GW QD C A 3 A QD C QD C QD C A GW QD C * 0 A QD C 5 0. QD C A protezione magnetotermica differenziale * = 6 A GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli Nota: il valore di tensione nominale del quadro è funzione del tipo di alimentazione e può essumere i seguenti valori: 30V se l alimentazione è fase-neutro; se l alimentazione è fase-fase oppure trifase. 7

19 GUIDA ALLE CONFIGURAZIONI SCELTA DELLE PRESE Nella tabella è possibile selezionare le prese adatte ad un certo tipo di involucro, scegliendo in base alla corrente, alla polarità e alla tensione. Esempi: QUADRO GW CONFIGURAZIONE QD C VERSIONE VERSIONE VERSIONE 3 prese P+T 30V 6A prese P+T 30V 3A 6 prese P+T 30V 6A presa P+T 3A prese 3P+T 30V 6A presa 3P+N+T 6A Nota: è fondamentale tenere conto che eventuali più prese P+T 30V alimentate da un sistema trifase devono essere distribuite su fasi diverse al fine di non sovraccaricare una sola fase dell'interruttore generale. SCELTA DELLE PROTEZIONI IN USCITA La scelta degli interruttori di protezione segue la stessa logica della scelta delle prese. Tali interruttori devono ovviamente essere selezionati con corrente nominale e polarità adeguate alle prese scelte e rispettando le configurazioni dei circuiti indicate. Regole per i possibili abbinamenti prese-interruttori: POLARITÁ INTERRUTTORE 3P P PRESA SINGOLA 3P+N+T 3P+T P+T PRESE MULTIPLE una coppia/terna qualsiasi di prese una coppia/terna di prese 3P+T una coppia/terna di prese P+T CORRENTE NOMINALE Presa singola protetta da un interruttore: - la corrente dell interruttore deve essere uguale, od al più minore a quella della presa che protegge. Prese multiple protette da un interruttore: - la corrente dell interruttore deve essere uguale alla minore tra le correnti nominali delle diverse prese. SCELTA DELLE PROTEZIONI IN ENTRATA (INTERRUTTORE GENERALE) L'interruttore generale sarà un differenziale da 30 ma o un sezionatore. La corrente nominale riportata in tabella si riferisce alla configurazione più gravosa, relativa quindi al quadro con prese 3P+N+T da 3A, protette ciascuna con un interruttore da 3A. Per utilizzi meno gravosi, sarà possibile ridurre la corrente e, in alcuni casi, anche la polarità dell'interruttore generale, tenendo conto naturalmente del coordinamento con i valori dei circuiti a valle. SCELTA DELLA SPINA Il numero dei poli della spina mobile di alimentazione deve essere uguale al numero dei poli dell interruttore generale; la corrente nominale della spina mobile di alimentazione deve essere uguale, o inferiore, alla corrente nominale dell interruttore generale. SCELTA DEL GRADO DI PROTEZIONE IP Gli involucri hanno grado di protezione IP55. Se vengono montate prese con IP superiore (es. IP67), il grado di protezione del quadro rimane IP55. Se vengono montate prese con IP inferiore (es. IP), il grado di protezione del quadro si abbassa al valore di tale IP. 8

20 DETERMINAZIONE DELLA CORRENTE NOMINALE DEL QUADRO Tutte le configurazioni proposte hanno un valore di corrente nominale; la corrente nominale di qualsiasi quadro che discende dalle configurazioni proposte è la minore tra le seguenti correnti: la massima tra le correnti circolanti nelle 3 fasi; la corrente nominale dell interruttore generale scelto moltiplicata per 0,85 (0,85 In); la corrente nominale del quadro da cui discende. ESEMPIO N Supponiamo di volere un quadro con prese da 6A di cui due siano P+T (30 V), una 3P+T () ed una 3P+N+T (); il Q-DIN che fa al caso nostro è il quadro GW Le configurazioni idonee possono essere la QD C 03.,.3 e.; la scelta dipenderà da come si vuole proteggere le prese:.: la configurazione propone di proteggere le due prese P+T con due magnetotermici P e le rimanenti due prese con un magnetotermico, necessariamente ;.3: la configurazione propone di proteggere le due prese P+T con un magnetotermico, anche in questo caso P, e le rimanenti due prese con un magnetotermico, ancora necessariamente ;.: la configurazione propone di proteggere una delle due prese P+T con un magnetotermico P, e le altre tre prese con un magnetotermico, sempre. ESEMPIO N Supponiamo di volere un quadro con prese interbloccate P+T (30 V) da 6A (Q-DIN GW 68 09). Le configurazioni idonee possono essere la QD C 9 9., 9. e 9.3; anche qui la scelta dipenderà da come si vuole proteggere le prese: 9.: la configurazione propone di proteggere le due prese P+T con due magnetotermici P 6A; 9.: la configurazione propone di proteggere le due prese P+T con due magnetotermici differenziali P 6A; 9.3: la configurazione propone di proteggere le due prese P+T con un magnetotermico differenziale P 6A. È importante osservare che l interruttore generale (differenziale o sezionatore) proposto dalla tabella, e relativo ad una configurazione più gravosa, può diventare in questo caso: 9.: in tabella differenziale da 0A differenziale P da 0A ( prese 6A P+T collegate alla stessa fase); 9.: in tabella sezionatore da 0A sezionatore P da 3A ( prese 6A P+T collegate alla stessa fase). 9

21 GUIDA ALLE CONFIGURAZIONI SCELTA DEI CONDUTTORI Il sistema costruttivo GEWISS per i quadri da cantiere ASC prevede conduttori unipolari isolati in PVC del tipo N07V-K, H05V-K o equivalenti per il cablaggio interno, con lunghezze appropriate per realizzare collegamenti sicuri. Le sezioni minime da utilizzare nei vari circuiti sono riportate nella seguente tabella: Tipo circuito corrente nominale In (A) sezione minima conduttori (mm ) circuito pulsante d emergenza Q-BOX - 6,5 circuiti principali per prese circuito ingresso morsettiere Tab. sezione minima conduttori I collegamenti tra il quadro e l utilizzatore ed il cavo di alimentazione dei Q-DIN devono essere realizzati con conduttore di tipo flessibile con guaina, tipo H07RN-F o equivalente. Tipo circuito corrente nominale In (A) sezione minima conduttori (mm ) 6,5 cavo di alimentazione dei Q-DIN Tab. sezione minima conduttori Quanto alla lunghezza del cavo di alimentazione, è necessario tenere conto della caduta di tensione proporzionale alla lunghezza stessa; le lunghezze massime del cavo da utilizzare sono: Q-DIN : 5 metri Q-DIN : 0 metri Q-DIN 8: 0 metri Q-DIN 8: 30 metri COPPIE DI SERRAGGIO RACCOMANDATE PER CONNESSIONI Al fine di garantire il corretto serraggio tra le diverse connessioni è necessario riferirsi ai dati riportati nella seguente tabella. Diametro nominale della parte filettata della vite o del perno (mm) Coppia di serraggio (Nm) I II III Da 3,7 a, incluso 0,7,, Da, a,7 incluso 0,8,8,8 Da,8 a 5,3 incluso 0,8,0,0 Da 5, a 6,0 incluso,,5 3,0 Da 6, a 8,0 incluso,5 3,5 6,0 Da 8, a 0,0 incluso 3,5,0 0,0 Tab. coppie di serraggio Colonna I: Si applica alle viti senza testa che non risultano sporgenti dal dado quando sono avvitate, alle viti che non possono essere avvitate con un cacciavite che abbia una lama più larga del diametro delle viti stesse. Colonna II: Si applica alle viti che sono avvitate con un cacciavite. Colonna III: Si applica alle viti e ai dadi avvitati con mezzi diversi da un cacciavite. 0

22 MORSETTIERA PER IL CIRCUITO D INGRESSO DIMENSIONI DI MASSIMA E CARATTERISTICHE PRINCIPALI Morsetti di collegamento dei circuiti d ingresso per cavi da 35 mm Assicurarsi che i dati dimensionali della morsettiera scelta corrispondano a quanto in figura e che la morsettiera risponda ai requisiti delle direttive 73/3 CEE e 93/68 CEE (marcatura CE). PULSANTE D EMERGENZA E importante ricordare che il pulsante d emergenza è considerato un componente ausiliario al quadro ASC (normativamente non è obbligatorio). Qui di seguito è riportata, quale esempio di realizzazione, la soluzione utilizzando il kit per pulsante d emergenza GW ESEMPIO DI REALIZZAZIONE DEL PULSANTE D EMERGENZA GW 6850 Kit pulsante emergenza Descrizione componenti inclusi nel kit: - segnalatore luminoso rosso - contatto NC 0A 50V - contatto NA 0A 50V - alimentazione lampada BA9S - lampadina fluorescente 30V BA9S - assieme resistenza - assieme base morsetto guida DIN - pulsante a fungo luminoso - portafusibile sezionabile 0,3x38 GL A - fusibile 0,3x38 GL A In assenza di neutro in sistemi trifase 30V da collegarsi con L o L R: Resistenza 3,3 kω W F: Fusibile di segnalazione A S: Spia rossa di segnalazione presenza rete S: Spia rossa segnalazione funzionalità circuito d emergenza E: Pulsante a fungo luminoso con contatto NA+NC

23 FILE TECNICO ASC E MARCATURA CE FILE TECNICO MOD. : DICHIARAZIONE CE Fotocopiare su carta intestata DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ CE Il costruttore indirizzo dichiara sotto la propria responsabilità che i prodotti apparecchiature assiemate per cantiere i cui codici e descrizioni sono: sono conformi alle seguenti norme armonizzate: CEI EN ; CEI EN 6039-/A/A 997; CEI EN ; e quindi rispondenti ai requisiti essenziali delle Direttive: 73/3/CEE; 93/68/CEE; 89/336/CEE; 9/3/CEE. Ultime due cifre dell anno di apposizione della marcatura: Firma (luogo e data)

24 FILE TECNICO MOD. : DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ GEWISS Fotocopiare e allegare alla documentazione tecnica DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ I quadri ASC del Sistema Costruttivo Prestabilito GEWISS progettati e costruiti in conformità alla norma: CEI EN (CEI 7-3/) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte : Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC) hanno superato con esito positivo le seguenti prove di tipo richieste dalla norma stessa: 8... verifica limiti di sovratemperatura 8... verifica della tenuta alla tensione applicata verifica della tenuta alla corrente di cortocircuito 8... efficienza del circuito di protezione verifica delle distanze in aria e superficiali verifica del funzionamento meccanico verifica del grado di protezione verifica della resistenza meccanica verifica della resistenza alla corrosione Data e luogo: , Cenate Sotto GEWISS S.p.A. N.B. La presente dichiarazione di conformità ha valore solo se: il quadro è realizzato secondo le indicazioni contenute nella Guida pratica ai Quadri ASC-ASD ; il cablaggio è eseguito in accordo con le prescrizioni delle norme CEI EN (CEI 7-3/) e CEI 6-8; le prove individuali previste dalla norma CEI EN (CEI 7-3/) hanno avuto esito positivo. 3

25 FILE TECNICO ASC E MARCATURA CE FILE TECNICO MOD. 3: PROVE INDIVIDUALI Fotocopiare su carta intestata PROVE INDIVIDUALI PREVISTE DALLE NORME CEI EN (CEI 7-3/) E CEI EN (CEI 7-3/) Rif. quadro da cantiere ASC La ditta dichiara di aver realizzato il sopracitato quadro per cantiere ASC in conformità alle istruzioni di montaggio fornite da GEWISS S.p.A. e a quanto prescritto dalla norma CEI EN (CEI 7-3/). In particolare dichiara di aver provato tale quadro alle prove individuali prescritte dagli art e delle norme sopracitate qui elencate: CABLAGGIO, ISPEZIONE DELL APPARECCHIATURA OK verifica efficacia organi di comando verifica eventuali blocchi-catenacci verifica sistemazione dei conduttori verifica del corretto montaggio dei componenti controllo visivo del grado di protezione controllo visivo delle distanze in aria e superficiali esame a campione dei serraggi verifica dei dati di targa verifica conformità materiali allo schema elettrico verifica conformità dei collegamenti elettrici rispetto allo schema verifica identificazione dei conduttori prova di funzionamento elettrico esito delle verifiche Esito MISURE DI PROTEZIONE OK esame visivo dei circuiti di protezione verifica a campione dei serraggi delle connessioni del circuito di protezione verifica della effettiva connessione fra le masse ed il circuito di protezione mediante segnalatore acustico esame visivo del sistema di protezione contro i contatti diretti esito delle verifiche Esito Firma (luogo e data)

26 FILE TECNICO MOD. : SCHEDA DATI TECNICI PRINCIPALI Fotocopiare su carta intestata DATI IDENTIFICATIVI DEL QUADRO Committente Impianto N ordine Rif. quadro Data collaudo Data consegna Caratteristiche elettriche Caratteristiche meccaniche Condizioni d impiego tensione nominale di funzionamento grado di protezione temperatura ambiente max +0 C corrente nominale circuito ingresso tipo di posa temperatura ambiente min -5 C tensione d isolamento 690V dimensioni altitudine max di installazione 000m frequenza nominale massa totale corrente nominale di corto circuito tensione nominale circuiti ausiliari colore principale Grigio RAL 7035 Note

27 FILE TECNICO ASC E MARCATURA CE FILE TECNICO MOD. 5: ELENCO COMPONENTI Fotocopiare su carta intestata RIF. QUADRO PER CANTIERE ASC: No. Produttore Cod. articolo Descrizione 6

28 FILE TECNICO MOD. 6: SCHEMA DI COLLEGAMENTO UNIFILARE Fotocopiare su carta intestata SCHEMA DI COLLEGAMENTO UNIFILARE CARATTERISTICHE CODICE Vn f 50Hz IP In Ic.c. ka DESCRIZIONE COMPONENTI INTERRUTTORE PRESE A SPINA SPINE CAVO ALIMENTAZIONE MORSETTI COLLEGAMENTI NUMERO CIRCUITO TIPO PROTEZIONE Vn (V) In (A) N POLI INTERVENTO POTERE C.C. (ka) IDn (A) TIPO Vn (V) In (A) N POLI CONFIGURAZIONE TIPO N CAVI x SEZ. N x SEZ. N x SEZ. N x SEZ. L, L, L 3, N, PE

29 FILE TECNICO ASC E MARCATURA CE FILE TECNICO MOD. 7: DISPOSIZIONE COMPONENTI Fotocopiare su carta intestata 8

30 L OFFERTA ASD GEWISS PER LA DISTRIBUZIONE La Norma CEI EN rende necessario l utilizzo di quadri certificati ASD in tutte le applicazioni in quei luoghi in cui personale non addestrato ha accesso alle apparecchiature assiemate di protezione e manovra. Le caratteristiche di Q-DIN e COMBIBLOC rendono tali quadri particolarmente idonei per tutti quegli ambienti con presenza di acqua, polvere, sostanze chimiche, con possibilità di urti accidentali e di esposizione ai raggi UV. SERIE 68 Q-DIN Con prese IEC309 Con prese interbloccate 66 IB Le applicazioni delle prese compatte COMBIBLOC sono molteplici e spaziano dal terziario all industriale; è comunque fondamentale sottolineare che molte della caratteristiche peculiari di queste prese, quali ad esempio la compattezza ed il design evoluto e funzionale, fanno sì che le applicazioni principali ricadano nel terziario. L utilizzo delle prese COMBIBLOC diviene così ottimale in tutti gli ambienti in cui è importante che le prese interbloccate, che sono pur sempre prese di estrazione industriale, passino il più inosservate possibili o, quantomeno, risultino esteticamente gradevoli. SERIE 66 COMBIBLOC Con prese interbloccate compatte 9

31 QUADRI DI DISTRIBUZIONE ASD 68 Q-DIN/66 COMBIBLOC L INVOLUCRO Versioni disponibili: - Q-DIN da a prese non interbloccate 6A, IP o IP67, da e 8 moduli EN 500 -Q-DIN da 6 e 8 prese non interbloccate 6 o 3A, IP o IP67, da e 8 moduli EN Q-DIN da e prese interbloccate 6 o 3A, IP senza fusibili, da moduli EN Q-DIN da 3 prese interbloccate 6 o 3A, IP55 senza fusibili, da moduli EN Q-DIN da prese interbloccate 6 o 3A, IP55 senza fusibili, e prese non interbloccate 6A IP o IP67, 8 moduli EN COMBIBLOC per presa interbloccata compatta 6A o 3A, IP o IP55, da moduli EN COMBIBLOC per prese interbloccate compatte 6A o 3A, IP o IP55, da 8 moduli EN COMBIBLOC per 3 prese interbloccate compatte 6A o 3A, IP o IP55, da moduli EN 500 È quindi possibile scegliere, in funzione del numero e del tipo di prese desiderate, tra 3 diversi involucri. LA PROTEZIONE IN INGRESSO La Norma CEI EN non prescrive per i quadri ASD la presenza di un interruttore differenziale, all interno del quadro, a condizione che, come prescritto dalla Norma 6/8, la protezione contro i contatti indiretti sia garantita da dispositivi a monte del quadro; pertanto sono state previste configurazioni ASD prive di interruttore differenziale. L interruttore generale può essere quindi un differenziale o un sezionatore o può essere omesso; il Sistema Costruttivo Prestabilito ammette le sopradescritte diverse versioni a seconda della configurazione selezionata. Mancando un dispositivo generale contro le sovracorrenti, è necessario che a monte sia prevista adeguata protezione magnetotermica o magnetotermica differenziale. Vanno inoltre sempre tenuti in considerazione i criteri di selettività e coordinamento delle protezioni che permettono l ottimale utilizzo dell impianto elettrico nel rispetto delle norme di sicurezza. VERSATILITÀ La dimensione unica delle flange consente la massima componibilità e facilità di installazione. LUCCHETTABILITÀ La lucchettabilità è assicurata dalla serratura montabile direttamente sulla leva. 30

32 L ALIMENTAZIONE I quadri realizzati in conformità alla norma CEI EN sono da intendersi per posa fissa. Pertanto la loro alimentazione è da realizzarsi con l utilizzo di un eventuale morsettiera. LE PROTEZIONI IN USCITA La protezione delle prese in uscita e quindi la configurazione del circuito di collegamento fra prese e interruttori è determinata dal Sistema Costruttivo Prestabilito. Per ciascun quadro viene proposta la protezione delle prese con un numero differente di interruttori: si va dal caso in cui ciascuna presa è protetta da un interruttore sino al caso di un interruttore che protegge 3 prese. Gli interruttori di protezione in uscita possono essere: - Magnetotermici, con o senza differenziale in ingresso; - Magnetotermici, con o senza sezionatore in ingresso; - Magnetotermici differenziali, con o senza sezionatore in ingresso. LE PRESE A seconda dei valori di tensione e di corrente richiesti dalle utenze è possibile scegliere le prese interbloccate e non interblocccate adatte alle proprie esigenze. Consultando le tabelle di scelta alle pagine 3 e 33 è possibile derivare, secondo le regole alle pagine 3 e 35, la combinazione desiderata partendo dalle versioni capostipite secondo le regole del Sistema Costruttivo Prestabilito. COMPATTEZZA La dimensione compatta di tutte le prese permette le più diverse soluzioni applicative AZIONAMENTO LONGITUDINALE L azionamento longitudinale dell interblocco meccanico risulta più facile ed intuitivo. 3

33 QUADRI DI DISTRIBUZIONE ASD 68 Q-DIN/66 COMBIBLOC TABELLE DI SCELTA DELLA CONFIGURAZIONE QUADRI CON PRESE NON INTERBLOCCATE Unità di uscita Prese non interbloccate 6 A 6 A/3 A Protezioni prese 6 A 6 A/3 A Configurazione dei circuiti Protezioni in entrata Unità di entrata 30V V Diff. 30 ma SEZ Corrente nominale quadro CONFIGURAZIONI P+T P+T 3P+T 3P+N+T P+T P+T 3P+T 3P+N+T P P-3P- P P-3P- QD D 03. P - 5 A P - 0 A QD D 03. QD D A - 0 A GW QD D 03. QD D A QD D 03.6 QD D 03.7 QD D 03.8 QD D 03.9 QD D 0. 3 P - 5 A P - 3 A GW QD D 0. 3 QD D A QD D 0. 3 QD D QD D 8 3. P - 5 A P - 3 A GW QD D 8 3. QD D A QD D 8 3. GW QD D 7. QD D A QD D A - 0 A QD D GW QD D QD D A 3 A QD D QD D QD D QD D QD D QD D A - 63 A GW QD D QD D A QD D A QD D protezione magnetotermica differenziale sezionatore in alternativa a differenziale GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli GW moduli 3

34 QUADRI CON PRESE INTERBLOCCATE / INTERBLOCCATE COMPATTE Unità di uscita Prese non interbloccate Prese interbloccate 6 A 6 A / 3 A Protezioni prese 6 A 6 A/3 A Configurazione dei circuiti Protezioni in entrata Unità di entrata 30V V Diff. 30 ma SEZ Corrente nominale quadro CONFIGURAZIONI P+T P+T 3P+T 3P+N+T P+T P+T 3P+T 3P+N+T P P-3P- P P-3P- QD D QD D A - 0 A GW QD D A QD D QD D A GW QD D QD D QD D A - 0 A 3 A QD D 0 8. QD D A GW QD D 9 9. QD D 9 9. QD D A - 0 A - 0 A 3 A QD D 9 9. QD D QD D A - 63 A GW QD D * 0 A QD D 5 0. QD D A GW 66 9 GW 66 9 CB D 9. CB D 9. CB D 9. CB D A - 0 A 3 A 3 A CB D 9. CB D CB D A - 0 A GW CB D CB D A CB D CB D protezione magnetotermica differenziale sezionatore in alternativa a differenziale * = 6 A Nota: Vn = 30V (alimentazione quadro fase-neutro) Vn = (alimentazione fase-fase o trifase) ESEMPIO DI CODIFICA E DI IDENTIFICAZIONE DELLA CONFIGURAZIONE QD: Q-DIN CB: COMBIBLOC D: ASD QD D xxx SZ 0: ultime cifre del codice del quadro GW : configurazione di riferimento Interruttore generale SZ: sezionatore DF: differenziale 00: generale assente xxx: numero di configurazione a scelta dell installatore (es. 00, 0, etc.) 33

35 GUIDA ALLE CONFIGURAZIONI SCELTA DELLE PRESE Nella tabella è possibile selezionare le prese adatte ad un certo tipo di involucro, scegliendo in base alla corrente, alla polarità e alla tensione. Esempi: QUADRO GW configurazione CB D VERSIONE VERSIONE VERSIONE 3 presa P+T 30V 6A presa P+T 3A presa 3P+N+T 6A presa P+T 30V 3A 3 prese P+T 30V 6A prese 3P+T 30V 6A Nota: è fondamentale tenere conto che eventuali più prese P+T 30V alimentate da un sistema trifase devono essere distribuite su fasi diverse al fine di non sovraccaricare una sola fase dell'interruttore generale. SCELTA DELLE PROTEZIONI IN USCITA La scelta degli interruttori di protezione segue la stessa logica della scelta delle prese. Tali interruttori devono ovviamente essere selezionati con corrente nominale e polarità adeguate alle prese scelte e rispettando le configurazioni dei circuiti indicate. Regole per i possibili abbinamenti prese-interruttori: POLARITÁ INTERRUTTORE PRESA SINGOLA PRESE MULTIPLE 3P P 3P+N+T 3P+T P+T una coppia/terna qualsiasi di prese una coppia/terna di prese 3P+T una coppia/terna di prese P+T CORRENTE NOMINALE Presa singola protetta da un interruttore: - la corrente dell interruttore deve essere uguale, od al più minore, a quella della presa che protegge. Prese multiple protette da un interruttore: - la corrente dell interruttore deve essere uguale alla minore tra le correnti nominali delle diverse prese. SCELTA DELLE PROTEZIONI IN ENTRATA (INTERRUTTORE GENERALE) L'interruttore generale sarà un differenziale da 30 ma o un sezionatore. La corrente nominale riportata in tabella si riferisce alla configurazione più gravosa, relativa quindi al quadro con prese 3P+N+T da 3A, protette ciascuna con un interruttore da 3A. Per utilizzi meno gravosi, sarà possibile ridurre la corrente e, in alcuni casi, anche la polarità dell'interruttore generale, tenendo conto naturalmente del coordinamento con i valori dei circuiti a valle. SCELTA DELLA SPINA Il numero dei poli della spina mobile di alimentazione deve essere uguale al numero dei poli dell interruttore generale; la corrente nominale della spina mobile di alimentazione deve essere uguale, o inferiore, alla corrente nominale dell interruttore generale. SCELTA DEL GRADO DI PROTEZIONE IP Gli involucri hanno grado di protezione IP55. Se vengono montate prese con IP superiore (es. IP67), il grado di protezione del quadro rimane IP55. Se vengono montate prese con IP inferiore (es. IP), il grado di protezione del quadro si abbassa al valore di tale IP. DETERMINAZIONE DELLA CORRENTE NOMINALE DEL QUADRO Tutte le configurazioni proposte hanno un valore di corrente nominale; la corrente nominale di qualsiasi quadro che discende da una dalle configurazioni proposte è la minore tra le seguenti correnti: la massima tra le correnti circolanti nelle 3 fasi; la corrente nominale dell interruttore generale scelto moltiplicata per 0,85 (0,85 In); la corrente nominale del quadro da cui discende. 3

36 SCELTA DEGLI ACCESSORI MODULARI Compatibilmente con l'eventuale disponibilità di moduli all'interno del quadro, è possibile associare a ciascun interruttore magnetotermico MTC e magnetotermico differenziale MDC i seguenti accessori modulari: ) sganciatore a lancio di corrente; ) sganciatore di minima tensione; 3) contatto ausiliario di posizione; ) contatto di sganciato relè; 5) contatto configurabile di posizione o di sganciato relè; 6) una combinazione dei precedenti per un massimo di 3 elementi. È inoltre possibile inserire nel quadro da un minimo di una ad un massimo di tre lampade di segnalazione. SCELTA DEI CONDUTTORI Il sistema costruttivo GEWISS per i quadri di distribuzione ASD prevede conduttori unipolari isolati in PVC del tipo N07V-K, H05V-K o equivalenti per il cablaggio interno, con lunghezze appropriate per realizzare collegamenti sicuri. Le sezioni minime da utilizzare nei vari circuiti sono riportate nella seguente tabella: Tipo circuito corrente nominale In(A) sezione minima conduttori (mm ) 6,5 circuiti principali per prese circuito ingresso morsettiere Tab. sezione minima conduttori COPPIE DI SERRAGGIO RACCOMANDATE PER CONNESSIONI Al fine di garantire il corretto serraggio tra le diverse connessioni è necessario riferirsi ai dati riportati nella seguente tabella. Diametro nominale della parte filettata della vite o del perno (mm) Coppia di serraggio (Nm) I II III Da 3,7 a, incluso 0,7,, Da, a,7 incluso 0,8,8,8 Da,8 a 5,3 incluso 0,8,0,0 Da 5, a 6,0 incluso,,5 3,0 Da 6, a 8,0 incluso,5 3,5 6,0 Da 8, a 0,0 incluso 3,5,0 0,0 Tab. coppie di serraggio Colonna I: Si applica alle viti senza testa che non risultano sporgenti dal dado quando sono avvitate, alle viti che non possono essere avvitate con un cacciavite che abbia una lama più larga del diametro delle viti stesse. Colonna II: Si applica alle viti che sono avvitate con un cacciavite. Colonna III: Si applica alle viti e ai dadi avvitati con mezzi diversi da un cacciavite. 35

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