ANNO DELLA VITA CCONSACRATA Diocesi di Roma Ufficio Vita Consacrata

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1 ANNO DELLA VITA CCONSACRATA Diocesi di Roma Ufficio Vita Consacrata Incontro del Card. Agostino Vallini con i Responsabili delle varie forme di Vita Consacrata (Superiore e Superiori Maggiori, Presidenti, ecc.) ( ) O.d.g.: h. 10,00-12,30 aula del terzo piano del Vicariato 1. Preghiera: ora media 2. Introduzione - La vita consacrata: Chiesa in cammino con e nella Chiesa locale di Roma. Lettura dei dati statistici. Questioni emergenti (a cura dell Ufficio per la Vita Consacrata). - Attese dei consacrati e delle consacrate. - L Ufficio Vita consacrata. 3. Interventi dei Responsabili delle varie forme di Vita Consacrata. 4. Intervento del Cardinale 5. Conclusioni Roma martedì 3 febbraio h. 10,00-12,30) 1

2 INTRODUZIONE: LA VITA CONSACRATA: CHIESA IN CAMMINO NELLA E CON LA CHIESA LOCALE DI ROMA 1. Preghiera 2. Introduzione: presenza dei consacrati e delle consacrate nella Diocesi di Roma. Lettura dei dati statistici. Questioni emergenti (cf. allegato 1) Nella Chiesa di Roma sono presenti tutte le forme di vita consacrata: - la vita religiosa - apostolica e contemplativa: sembra siano i religiosi e le religiose presenti nella Diocesi, 317 circa le comunità maschili, 759 circa le comunità femminili, 250 circa le comunità a servizio di strutture non diocesane, 28 i monasteri, - gli istituti secolari (32), - le società di vita apostolica (64 comunità), - nuove forme di vita consacrata (Istituto ID di Cristo Redentore Identes - Opera della Chiesa - Famiglia spirituale L Opera - Fraternità Missionaria Verbum Dei ), - Ordo Virginum (50 ca.), - Ordo Viduarum (8), - laici e laiche consacrati (cf. Apostole della vita interiore, Consacrate/i di Regnum Christi, ecc.). Le ultime sono forme di vita consacrata nuove, fiorite dopo il concilio Vaticano II. Tra le molteplici diaconie apostoliche prevalgono quelle considerate le diaconie per eccellenza degli istituti dediti all apostolato: la cura degli infermi (assistenza infermieristica, cliniche, ospedali, case di riposo) e l educazione soprattutto dei ragazzi e giovani mediante le scuole. Rilevante la presenza delle residenze universitarie (collegi o pensionati univ.). Le parrocchie affidate agli istituti religiosi clericali sono 132. Nel Lazio i religiosi sacerdoti sono 881 su un totale di 2901 sacerdoti (gli stranieri sono 799). Non conosciamo la composizione numerica delle comunità religiose. Due le caratteristiche di queste comunità: l internazionalità e l invecchiamento dei membri. Numerose comunità sono internazionali. Le persone straniere a volte sono impegnate nell apostolato, altre volte sono in formazione e frequentano le sedi di studio romane. Gli stranieri sono portatori di culture differenti, con sensibilità umane e spiritualità nuove. La situazione pone problemi nuovi per le stesse comunità religiose e per l inserimento nella pastorale locale. 2

3 Tra i consacrati religiosi e religiose di origine italiana (europea) prevalgono le persone anziane (sopra i anni). Pochi i giovani (sia maschi sia femmine). Rare le vocazioni, anche se qualche istituto, in Italia, dice di andare contro la tendenza generale. Invecchiamento dei membri e crisi numerica delle vocazioni sono due tra i fattori che incidono sulle difficoltà che sta vivendo in questi anni la vita consacrata soprattutto religiosa. Altro elemento che appare con tutta evidenza nelle opere apostoliche gestite dagli Istituti: il lavoro (insegnamento e amministrazione nelle scuole / servizio infermieristico, medico e amministrativo nelle strutture sanitarie) è affidato a laici dipendenti. Questo dice che è cambiata profondamente la fisionomia delle opere dette proprie degli istituti religiosi, anche dal punto di vista economico. Chiusura di scuole e crisi delle strutture sanitarie rinviano a problemi complessi, che chiamano in causa la stessa vita consacrata nella sua identità nei singoli istituti. Numerosi sono gli istituti secolari (32). I membri di questi istituti per vocazione sono laici come gli altri e in mezzo agli altri, conducono una vita ordinaria, priva di segni esteriori, senza il sostegno di una vita comunitaria, senza la visibilità di un apostolato organizzato o di opere specifiche. Ma custodiscono anche la dimensione contemplativa verso il Signore e nei confronti del mondo. È una vocazione affascinante, ma esigente. Risentono della crisi vocazionale e dell invecchiamento, comuni agli istituti religiosi. Diversi istituti secolari sono sorti attorno agli anni del concilio Vaticano II, segno di un laicato consapevole (allora) della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo. Sono desiderosi di continuare il percorso iniziato circa settant anni fa, quando Pio XII, con la costituzione apostolica Provida Mater Ecclesia, il 2 febbraio 1947, riconosceva la consacrazione vivendo i consigli evangelici nella condizione secolare. Papa Francesco dice che la vocazione dei membri degli istituti secolari è per sua natura in uscita. Chiedono di essere conosciuti, fatti conoscere, accolti e sostenuti nella loro identità secolare. Ordo Virginum e Ordo Viduarum sono realtà nuove, promettenti, significative per il volto della Chiesa Popolo di Dio. Occorre dare atto ai Vescovi incaricati Mons. Marcinate per l Ordo Virginum e Mons. Di Tora per l Ordo Viduarum -, dell impegno profuso nel seguire gli inizi e lo sviluppo di queste nuove realtà. Un rapido accenno deve essere fatto ai Monasteri (28). I problemi principali riguardano: 1) l isolamento in cui diversi monasteri si trovano, forse dovuto all autonomia (sui iuris) di cui godono; 2) la formazione delle monache, iniziale e permanente; 3) la clausura, nei confronti della quale ci si interroga se svolga un effettivo servizio. Mancano le vocazioni. La presenza di monache straniere in molti monasteri pone diversi problemi e interrogativi. 3

4 Questa vasta schiera di consacrati e di consacrate si sente interpellata e provocata dall Anno della vita consacrata e si sta chiedendo, in modi diversi: a cinquant anni dal concilio Vaticano II, quale è la nostra identità, come siamo Chiesa e come vorremmo e dovremmo esserlo? Consacrate e consacrati si chiedono come essere faro e fiaccola per la Chiesa e per la società: faro, vale a dire punto di riferimento stabile, fiaccola cioè luce che cammina nella storia quotidiana degli uomini. Sentono forte l invito che viene da Papa Francesco a passare da una presenza di conservazione ad una pastorale di missione, che risponda alle sfide della nuova evangelizzazione. Valgono anche per la Chiesa di Roma le parole di Papa Francesco: «Invito tutti a stringervi attorno alle persone consacrate, a gioire con loro, a condividere le loro difficoltà, a collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della loro opera, che sono poi quelli dell intera Chiesa» (Lettera apostolica, A tutti consacrati, 21 novembre 2014, III) Urgenze del territorio: accoglienza, integrazione, multiculturalità. In dialogo con tutte le componenti della Chiesa che è in Roma i consacrati vogliono affrontare cosa che già stanno facendo - le urgenze del territorio: l accoglienza, l integrazione, il dialogo multiculturale in una città multipolare. Se vivere a Roma è un grande dono, occorre riconoscere che è anche una grande responsabilità. I consacrati sono in piena sintonia con Papa Francesco che, di fronte alle recenti gravi vicende di corruzione emerse nelle istituzioni pubbliche, ha chiesto «una seria e consapevole conversione», come pure «un rinnovato impegno per costruire una città più giusta e solidale, dove i poveri, i deboli e gli emarginati siano al centro delle nostre preoccupazioni e del nostro agire quotidiano» (Papa Francesco, omelia del 31 dicembre 2014, celebrazione dei primi vespri della solennità di Maria SS.ma Madre di Dio Te Deum di ringraziamento). Nelle periferie esistenziali i consacrati sono ampiamente presenti (accoglienza di minori in stato di abbandono, accoglienza di ragazze madri, carceri, scuole, formazione al lavoro, strutture sanitarie, ). Non si tratta solo di presa di coscienza, ma di coinvolgimento. Tra le iniziative è da ricordare la Festa dei Popoli promossa congiuntamente dall Ufficio Migrantes del Vicariato e dai Padri Scalabriniani. Sul territorio nazionale gli Istituti religiosi accolgono nelle loro strutture circa migranti (dato fornito dal Centro Nazionale Migrantes). In Roma numerose comunità di consacrati/e, soprattutto religiosi/e, offrono forme di accoglienza molteplici: mense, distribuzione viveri, docce, alloggi,. Sempre in Roma sei istituti femminili collaborano con il Centro Astalli (un istituto accoglie un nucleo familiare, cinque istituti hanno messo a disposizione complessivamente circa 25 posti di diversa natura - posti letto, stanze, miniappartamenti, ecc.). Quattro istituti hanno contatti in corso con il Centro. 4

5 Sei istituti femminili hanno aderito al Progetto Accoglienza Profughi: Mamme con bambino promosso dall USMI nazionale. Cf. dati statistici forniti dalla Caritas diocesana (allegato 2). I servizi di carità promossi dai consacrati e dalle consacrate della Diocesi sono un segno positivo. La risposta ai mali di Roma o ai suoi bisogni richiede interventi da animare e coordinare. Nei servizi di carità si avverte il bisogno di un coordinamento che, secondo quanto disponeva Benedetto XVI nel motu proprio Intima Ecclesiae natura (11 Novembre 2011), deve fare riferimento al Vescovo diocesano (art. 6). Il legame con la Chiesa diocesana, prima di essere disciplinare, è una questione di appartenenza. Di intesa con la Caritas diocesana, da parte degli istituti che operano nel settore della carità potrebbe essere promosso un approfondimento su come coordinare le molteplici iniziative, superando anche quanto elaborato nella carta Roma città reciproca La presenza della vita consacrata nell ambito sociosanitario: cf. relazione (allegato 3) La presenza della vita consacrata in ambito sanitario, secondo la relazione diviene sempre più esigua e sembra essere scarsamente significativa. Ma si vanno aprendo nuovi orizzonti: ricupero della propria identità, revisione dello stile di presenza, ripensamento dei servizi e delle collaborazioni tra istituti similari, con la Chiesa locale e con la società nel territorio. 2.3 La presenza della vita consacrata nell ambito universitario. Le residenze universitarie (allegato 4). All Ufficio per la Pastorale universitaria risultano collegi o pensionati universitari presenti in Roma, gestiti da istituti religiosi. Una cinquantina di responsabili ha partecipato al convegno promosso dall Ufficio per la Pastorale universitaria sabato 24 gennaio Le residenze universitarie hanno bisogno di qualificarsi. A livello istituzionale urge dare una configurazione giuridica che superi il modello casa per ferie, evidenziando gli scopi formativi del servizio. La legislazione statale in materia è già aperta a questa configurazione delle residenze. C è l impegno del MIUR di giungere ad una normativa adeguata. Urge anche che gli istituti religiosi che gestiscono residenze universitarie abbiano a meglio definire la propria missione con gli universitari. Ci sono presenze vaghe e ambigue. Anche in questo ambito, investire sulla formazione è garanzia di futuro Il servizio nelle parrocchie. Agli istituti di vita consacrata sono affidate 127 parrocchie. 3 parrocchie sono affidate alla Prelatura personale Opus Dei. La valutazione del servizio pastorale è in genere positiva: la cura d anime è sviluppata con fedeltà in conformità agli orientamenti e alle direttive diocesane. C è chi auspica una maggiore diocesanità da parte dei religiosi. Ma c è anche chi invita a riflettere su quanto sta accadendo. 5

6 L assunzione da parte dei religiosi della pastorale parrocchiale ha determinato, tenuto conto della centralità della diocesi nella programmazione pastorale, una attenzione prevalente alla sacramentalizzazione, a scapito di una feconda dinamica pastorale a partire dall identità carismatica specifica. Le iniziative del piano diocesano, intense e pervasive, assorbono tempo ed energia di molti religiosi. Concluse le visite alle parrocchie affidate agli istituti religiosi, sovente si sente chiedere: dove sono i carismi? Attese dei consacrati e delle consacrate I consacrati e le consacrate si sono chiesti: che cosa ci aspettiamo dalla Chiesa locale, in particolare dai sacerdoti e dai laici, là dove siamo presenti e stiamo operando? Ecco quanto emerso dai molteplici incontri avuti negli ultimi mesi con le diverse forme di vita consacrata presenti nella nostra Diocesi. «I consacrati e le consacrate della Chiesa di Roma, si attendono, in particolare dai sacerdoti: - Una conoscenza effettiva della vita consacrata nelle sue varie forme e una sua accoglienza per quello che essa è e non solo per quello che fa, a partire dalla formazione del seminario maggiore. Si è convinti che conoscere e comprendere la vita consacrata significa conoscere e penetrare vitalmente nel mistero della Chiesa. - Un convinto sostegno alla pastorale vocazionale specifica della vita consacrata, all interno della pastorale ordinaria (molti istituti hanno avuto come fondatori o fondatrici parroci o vescovi). - Incontro con il vescovo di settore, oltre all incontro del Cardinale con i Superiori Maggiori. - In un settore della Diocesi viene richiesto che consacrati e consacrate delle Prefetture abbiano a conoscersi e incontrarsi con periodicità, con il sostegno anche del vescovo di settore. Conoscersi e collaborare può recare vantaggio agli Istituti e alla stessa Chiesa locale. - I/le consacrati/e laici/e associati/e, si attendono attenzione, conoscenza e accettazione per ciò che sono e significano. - Per le consacrate/i straniere/i: accompagnamento per l inserimento pastorale. - Ordo Virginum e Ordo Viduarum: chiedono accoglienza per ciò che sono e significano. - Le Religiose delle Congregazioni apostoliche chiedono disponibilità per le confessioni e per l accompagnamento spirituale; chiedono attenzione e valorizzazione pastorale dell attività apostolica svolta. - Monasteri: le necessità sono molteplici, materiali (alimentari, servizi interni) e spirituali. Quando un monastero è affidato al Superiore maggiore di un istituto religioso maschile o l assistente è all altezza del suo compito, è facile 6

7 riscontrare che nel monastero risultano curate la formazione, la vita liturgica, l aggiornamento. Altro punto da rafforzare sono le Federazioni di monasteri. Occorrono nuovi orientamenti e nuove norme. 2.6 L Ufficio della vita consacrata. 3. Interventi dei partecipanti: i temi e le questioni da trattare possono essere comunicati in antecedenza all indirizzo: ufficiovitaconsacrata@vicariatusurbis.org 4. Intervento del Cardinale. 5. Conclusioni Roma 26 gennaio 2015 A cura dell Ufficio per la Vita consacrata Direttore: P. Agostino Montan CSI Nota: gli allegati saranno collocati nella cartella il 3 febbraio 7