Guida alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione e riferimenti legislativi

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1 N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Data Scadenza Inchiesta C Data Pubblicazione Classificazione 121-xx Titolo Guida alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione e riferimenti legislativi Title Guide for standards applicable to the low-voltage assemblies and legislative references CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROGETTO

2 INDICE INTRODUZIONE Norme applicabili e riferimenti legislativi Differenze tra la serie CEI EN e la nuova serie CEI EN Costruttore originale e costruttore del quadro Aspetti relativi alla conformità del quadro alla Norma Dati di specificazione Caratteristiche del quadro Condizioni di servizio Installazione, messa in servizio e manutenzione Verifiche di progetto costruttive e prestazionali Verifiche individuali CEI EN Quadri di potenza Norma CEI EN : Quadri di distribuzione destinati ad essere manovrati da persone comuni (DBO) Norma CEI EN : Quadri per cantiere Norma CEI EN : Quadri di distribuzione in reti pubbliche Norma CEI EN : Condotti sbarre Specifica Tecnica IEC : Quadri per installazioni particolari in lughi pubblici quali porti, campeggi, mercati e per stazioni di ricarica per veicoli elettrici CEI EN 62208: Involucri vuoti Norma CEI 23-51: Quadri per uso domestico e similare Arco interno di un quadro elettrico Allegato A Applicabilità delle tre opzioni di verifica Allegato B Quadri diversi dal mercato europeo, in particolare regole per il Nord America Allegato C Esempio 1: Quadro di distribuzione con corrente nominale (I na ) di 630A Allegato D Esempio 2: Quadro di distribuzione con corrente nominale (I na ) di 1600A Allegato E Esempio di verifica delle sovratemperature con il confronto (derivazione) (Norma CEI EN par ) Allegato F Quesiti posti al CEI sulle norme dei quadri

3 INTRODUZIONE La serie di Norme per i quadri elettrici in bassa tensione è stata ristrutturata radicalmente e sono state introdotte modifiche sostanziali sia dal punto di vista editoriale che tecnico. La Guida fornisce i criteri per facilitare la corretta applicazione della normativa dei quadri di bassa tensione e vengono evidenziati in particolare gli aspetti principali e/o critici per l applicazione delle Norme. Nella Guida sono state prese in considerazione le tematiche legislative riguardanti i quadri di distribuzione e sono stati messi in evidenza i principali cambiamenti rispetto alle Norme CEI Inoltre sono stati inseriti due esempi di realizzazione di quadri di distribuzione quadro di distribuzione con corrente nominale di 630 A; quadro distribuzione con corrente nominale di 1600 A con allegata tutta la documentazione necessaria per la progettazione, costruzione, realizzazione, verifica e messa in servizio dei quadri: fronte quadro, schemi, dati di ingresso, dichiarazioni di conformità, verifiche di progetto con i calcoli per la verifica delle sovratemperature ed il collaudo del quadro. Infine sono indicate le istruzioni per la messa in servizio e la manutenzione. In questa Guida, le numerazioni dei paragrafi, articoli, Allegati e tabelle non corrispondono a quelle della Norma CEI EN ; inoltre la Guida è valida per le Norme in vigore alla data della sua emissione. La presente Guida è rivolta a tutti gli operatori del settore: progettisti, costruttori, installatori e verificatori; essa non ha lo scopo o la pretesa di sostituire la norme considerate, che rimangono i documenti di riferimento fondamentali. Il testo della Guida è stato predisposto da un gruppo di esperti del CEI. Il decreto legge DM 37/08, che sostituisce la legge 46/90, impone che per gli impianti sia redatta la: dichiarazione di conformità alla regola d arte e alle direttive comunitarie marcatura CE in ottemperanza all Art.5 del decreto. Ne consegue che tutti i prodotti installati nell impianto debbano anch essi essere costruiti a regola d arte. La regola d arte è rispettata se si costruisce il quadro elettrico secondo le Norme CEI (Legge186/68). 2

4 GUIDA ALLA NORMATIVA APPLICABILE AI QUADRI ELETTRICI DI BASSA TENSIONE E RIFERIMENTI LEGISLATIVI 1 Norme applicabili e riferimenti legislativi 1.1 Norme applicabili Le Norme relative ai quadri di bassa tensione sono le seguenti: Norma CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali. Questa Norma tratta le regole generali per tutti i tipi di quadri. Essa non può essere utilizzata da sola per specificare un quadro e determinarne la conformità, ma deve essere utilizzata congiuntamente con la Norma del quadro realizzato (in targa va riportata la norma di riferimento del quadro realizzato, ad es. CEI EN o CEI EN ). Norma CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza. Va letta congiuntamente con la Parte 1 che tratta le regole generali e a cui si rimanda per le modalità di applicazione. Essa definisce i quadri di potenza la cui tensione non è superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. I quadri sono utilizzati per distribuire e controllare l energia per tutti i tipi di carichi previsti per applicazioni industriali, commerciali e applicazioni similari e sui quali non sono previste operazioni da parte di persone comuni. La Norma sostituisce la CEI EN , quarta edizione, novembre 2000 (CEI 17-13/1), con le successive Varianti. Norma CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere manovrati da persone comuni (DBO). La Norma definisce le prescrizioni particolari per i quadri di distribuzione destinati ad essere manovrati da persone comuni. La tensione verso terra assegnata non è superiore a 300V e la corrente nominale del quadro non è superire a 250 A, con corrente dei circuiti di uscita non superiore a 125 A. Questa Norma sostituisce la CEI EN che resta in vigore, in parallelo, fino al 22 marzo In Italia rimane ancora valida la Norma CEI per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri per installazioni fisse per uso domestico e similare con corrente nominale in entrata fino a 125 A. La Norma sostituisce la CEI EN in vigore, in parallelo, fino al 22 marzo Norma CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 4: Prescrizioni particolari per quadri per cantiere. Questi quadri sono destinati all uso nei cantieri, sia all interno che all esterno, non si applica ai quadri destinati ad essere utilizzati nei centri amministrativi dei cantieri (uffici, guardaroba, sale riunione, mense, ristoranti, dormitori, gabinetti, ecc.). Norma CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 5: Prescrizioni particolari per apparecchiature di distribuzione in reti pubbliche. La Norma si applica ai quadri e alle cassette di tipo fisso adatte per installazione in una rete pubblica che riceve energia elettrica da una o più alimentazioni e la distribuisce attraverso uno o più cavi ad un altra apparecchiatura. La Norma è allineata alla CEI EN per quanto riguarda la struttura ed il contenuto tecnico con l introduzione di nuove verifiche. Questa Norma sostituisce la CEI EN , in vigore in parallelo fino a gennaio Norma CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 6: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre. La Norma si applica ai condotti sbarre ed ai loro componenti per la trasmissione, distribuzione e conversione dell energia elettrica, nonché per il comando delle apparecchiature che consumano energia elettrica. I condotti sbarre sono installati in edifici commerciali, pubblici, agricoli, industriali e possono essere utilizzati anche in particolari condizioni di esercizio, come sulle navi, sui treni, in ambienti residenziali o sulle macchine purché siano conformi anche alle prescrizioni relative all applicazione specifica. La Norma non si applica ai binari elettrificati soggetti alla Norma CEI EN Questa Norma sostituisce la CEI EN , novembre 2000 più variante A1, agosto 2006, in vigore in parallelo fino a giugno

5 Rapporto Tecnico IEC/TR : Low-voltage switchgear and controlgear assemblies Part 0: Guidance to specifying assemblies. Si tratta di una guida per la specifica dei quadri di bassa tensione ed aiuta lo specificatore a scegliere e definire in modo appropriato le caratteristiche del quadro utilizzando un approccio funzionale. Il Rapporto Tecnico è disponibile solo nella versione IEC (inglese- francese); non è stata fatta la traduzione della guida in italiano in quanto l Allegato C (informativo) della CEI EN costituisce un modello utile per identificare gli argomenti necessari da fornire al costruttore per la realizzazione del quadro. Specifica Tecnica IEC/TS : Quadri per installazioni particolari in luoghi pubblici quali parti,campeggi, mercati e per stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Tratta le prescrizioni particolari per i quadri nei luoghi pubblici come i campeggi, i moli per imbarcazioni, i mercati, ecc.; inoltre si applica anche ai quadri per carica batteria per veicoli elettrici. L elenco delle norme che trattano i quadri di bassa tensione, per la nuova serie CEI EN 61439, non è esaustivo in quanto è necessario, per determinare la conformità del quadro realizzato, utilizzare la norma specifica. Di seguito si riportano altre norme di riferimento per i quadri elettrici di bassa tensione. Norma CEI EN 62208: Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali. La norma si applica agli involucri vuoti, come forniti dal relativo costruttore, prima che il quadrista realizzi il quadro inserendo gli apparecchi di protezione e di manovra. Essa sostituisce la Norma CEI EN 62208: , applicabile fino al 23 settembre Norma CEI EN 50274: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione- Protezione contro le scosse elettriche Protezione dal contatto diretto accidentale con parti pericolose La Norma riporta in dettaglio le modalità di costruzione di un quadro affinché persone esperte o avvertite possano effettuare operazioni semplici all interno di un quadro di bassa tensione come ad es. il ripristino di un relè termico, senza effettuare le procedure dei lavori sotto tensione. Norma CEI (IEC 60890): Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS) La norma stabilisce un metodo di calcolo, sostitutivo alla prova di riscaldamento, applicabile a quadri o a scomparti di quadro senza ventilazione forzata. Il metodo permette di determinare la sovratemperatura dell aria all interno del quadro. La norma è in corso di revisione per l allineamento con la nuova serie CEI EN Oltre alle Norme dei quadri sono riportate le seguenti Guide applicative: Guida CEI 17-86: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Guida per la prova in condizioni d arco dovuto ad un guasto interno. È la traduzione del Rapporto Tecnico IEC/TR 61641: , ed. 2.0 e fornisce indicazioni sul metodo di prova dei quadri per bassa tensione in condizioni d arco in aria dovuto ad un guasto interno. La prova, eseguita a discrezione del costruttore o soggetta ad accordo tra costruttore e utilizzatore, ha lo scopo di determinare l attitudine del quadro a limitare il rischio di lesioni alle persone e di danni all ambiente circostante per un guasto dovuto a un guasto interno al quadro. Essendo l arco interno poco probabile sui quadri di bassa tensione, i requisiti di prova non sono stati inseriti nella norma generale. NOTA La Guida sarà sostituita dalla pubblicazione IEC/TR 61641: , ed Guida CEI 17-97/1: Apparecchiature a bassa tensione. Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti Parte 1: Applicazione delle caratteristiche nominali di cortocircuito. È la traduzione del Rapporto Tecnico IEC ed è rivolta ai progettisti di impianti elettrici per indirizzarli alla scelta delle protezioni contro il cortocircuito, utilizzandone al meglio le caratteristiche, al fine di evitare eccessi di progettazione e costi aggiuntivi non necessari. La Guida riassume le definizioni delle caratteristiche nominali di cortocircuito per i quadri ed apparecchi di bassa tensione e fornisce degli esempi applicativi. 4

6 Norma CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. Si applica ai centralini per installazioni fisse per uso domestico e similare con corrente nominale in entrata fino a 125 A e tensione fino a 400V; essi sono realizzati da installatori con involucri conformi alla Norma CEI ed apparecchi (dispositivi di protezione, prese a spina, ecc. che consumano una potenza significativa). Le Norme CEI e CEI sono sperimentali, ma sono ancora valide in Italia ai fini della Direttiva di Bassa Tensione. Norma CEI EN : Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali. La Norma riguarda l equipaggiamento elettrico delle macchine di cui il quadro elettrico fa parte, Questa Norma va integrata con la serie di Norme sui quadri CEI EN Riferimenti Legislativi Le leggi che interessano i quadri elettrici sono: Legge 186/1968 nella quale si afferma all Art.1 che tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d arte. Nell Art. 2 si dichiara che i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni elettriche ed elettroniche realizzate secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruite a regola d arte. I quadri elettrici, come tutte le apparecchiature, se costruiti secondo la loro Norma sono a regola d arte. Decreto Legge DM 37/08 (sostituisce la legge 46/90). Questo Decreto ministeriale impone, in ottemperanza all Art. 5, che per gli impianti sia redatta la dichiarazione di conformità alla regola d arte e la marcatura CE. Pertanto tutti i prodotti installati nell impianto, compresi i quadri, devono anch essi essere costruiti a regola d arte, che è rispettata se si costruisce il prodotto secondo le Norme CEI. Direttiva Bassa Tensione (2006/95/CE che ha sostituito la Direttiva 73/23/CEE) La Direttiva 73/23/CEE fu recepita in Italia con la legge 791/77 e successivamente la Direttiva 93/68 CE inserì la Marcatura CE. La Direttiva 2006/95 ha solo conglobato la Direttiva 73/23/CE e la Direttiva 93/68/CE ma non ha modificato i requisiti richiesti che sono quelli della Legge 791/77 e rimangono validi. La Direttiva Bassa Tensione si applica a tutto il materiale elettrico con una tensione di esercizio compresa tra 50 V e V in corrente alternata e tra 75 V e V in corrente continua. Essa indica quali caratteristiche di sicurezza deve possedere il materiale elettrico (e quindi anche i quadri) messi in commercio. Direttiva Compatibilità Elettromagnetica EMC (2004/108/CE che ha sostituito la Direttiva 89/336/CEE). Questa Direttiva è stata recepita in Italia dal DLgs 194/07. Si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche che possono creare perturbazioni elettromagnetiche (emissioni) o il cui funzionamento possa venire influenzato da tali perturbazioni (immunità). I disturbi prodotti dalle manovre sotto carico degli apparecchi (interruttori, sezionatori, ecc.) non sono considerati. Per i quadri che incorporano apparecchi elettromeccanici non si esegue nessuna prova EMC. Anche per i quadri che incorporano apparecchi elettronici (es. differenziali, ecc.) conformi alle norme di prodotto e montati secondo le istruzioni del fabbricante non si effettua nessuna prova EMC. Per tutti gli altri casi si effettuano le prove di immunità (sovratensione impulsiva, transitori/treni veloci, campo elettromagnetico e scariche elettrostatiche) e di emissione indicati nell Allegato J della Norma CEI EN Differenze tra la serie CEI EN e la nuova serie CEI EN Aspetti generali Per molti anni è stata utilizzata, per la realizzazione dei quadri di Bassa Tensione, la Norma CEI EN , la cui prima edizione risale al 1990, e la sua serie di Parte seconda (dai condotti sbarre ai quadri per cantiere, ecc.). 5

7 Questa Norma presentava qualche aspetto contradditorio tra cui: era una Norma generale e anche di prodotto: il duplice ruolo era dovuto al fatto che serviva come riferimento generale per le parti seconde ma era allo stesso tempo utilizzata per certificare i quadri AS (TTA) ed ANS (PTTA). era una Norma ad applicazione limitata; aveva una presentazione complessa e di difficile interpretazione per le prove, in particolare per la derivazione dei quadri ANS. La nuova serie delle norme dei quadri di bassa tensione CEI EN è stata modificata radicalmente seguendo l approccio di molte altre norme. Essa è costituita da una Parte generale comprendente tutte le regole comuni applicabili ai quadri di bassa tensione e le Parti seconde relative ai requisiti richiesti per la realizzazione di un quadro per una determinata applicazione (ad es. quadri di potenza, quadri di distribuzione, ecc.). La nuova Norma CEI EN non può essere utilizzata da sola per specificare un quadro o per determinarne la conformità: per la marcatura serve la Norma specifica del quadro realizzato. Essa comprende, rispetto alla CEI EN :1999, molti cambiamenti tecnici tra cui: è stato abbandonato il doppio ruolo della CEI EN , da una parte come Norma di prodotto e dall altra come Norma per le regole generali per i QUADRI trattati dalle successive parti di prodotto della serie EN 60439; di conseguenza la EN è puramente una norma per regole generali e deve essere di riferimento alle successive Parti di prodotto della serie CEI EN 61439; la norma di prodotto che sostituisce la CEI EN è la CEI EN ; è stata eliminata, con l approccio delle verifiche, la discriminante fra i QUADRI provati con prove di tipo (AS) e i QUADRI parzialmente provati con prove di tipo (ANS); sono stati introdotti tre differenti ma equivalenti tipi di verifiche delle prescrizioni (verifiche con prove, mediante confronto con il progetto provato e valutazione con calcoli o regole di progetto); sono state chiarite le prescrizioni riguardanti la sovratemperatura; è stato trattato in maniera più dettagliata il fattore di contemporaneità (RDF); sono state incorporate le prescrizioni derivate dalla Norma per gli involucri vuoti (CEI EN 62208); è stato aggiunto un nuovo Allegato P con il metodo di verifica della tenuta al cortocircuito (sostituisce il contenuto della Norma CEI che è stata abrogata). 2.2 Confronto tra il nuovo assetto normativo della serie CEI EN e la serie CEI EN Nella Fig. 1 è riportato uno schema che riassume il confronto tra le due serie di Norme CEI EN e CEI EN

8 Nuova Serie CEI EN Apparecchiature di protezione di manovra per bassa tensione (quadri BT) (*) In Italia non è stata recepita. (**) Approvata in IEC come Specifica Tecnica. Fig. 1 Confronto tra il nuovo assetto normativo della serie CEI EN e la serie CEI EN Equivalenza dei metodi di verifica La Norma CEI EN consente al Costruttore di scegliere tre metodi di verifica per ogni quadro che deve realizzare. Questi metodi sono in alternativa tra loro ed in particolare è possibile scegliere: Parte 2 Quadri di potenza Parte 0 (*) Guida per la specifica dei quadri Parte 3 Quadri di Distribuzione (DBO) Serie CEI EN Apparecchiature di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2 Condotti sbarre le verifiche mediante prove; oppure le verifiche mediante il confronto con il progetto provato; oppure le verifiche mediante valutazione (calcoli, regole di progetto ecc.). Questi tre metodi possono essere scelti indipendente per ogni tipo di verifica (riscaldamento, isolamento, cortocircuito, ecc.) ed hanno pari dignità. L Allegato A della presente Guida mostra come è possibile effettuare una scelta fra le verifiche possibili. 3 Costruttore originale e costruttore del quadro 3.1 Costruttore originale È l organizzazione che progetta il quadro, ne definisce e ne verifica le caratteristiche in accordo alla norma. Inoltre, nel caso in cui la realizzazione del prodotto venga svolta da altri, il costruttore originale definisce e pubblica le regole per permettere la replicazione del prototipo verificato. Parte 1 - Regole Generali Parte 4 Quadri per Cantiere (ACS ASC) Parte 1- Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) Parte 3 Quadri di Distribuzione (ASD) 7 Parte 5 Cassette per distribuzione in in cavo (PENDA) Parte 4 Quadri per Cantiere (ASC) Parte 6 Condotti sbarre Parte 5 Cassette per distribuzione in in cavo Parte 7 (**) Quadri per luoghi pubblici e per la ricarica di veicoli elettrici

9 3.2 Sistema di quadri Un sistema di quadri è un insieme definito di componenti meccanici (involucri, carpenterie, strutture, kit di adattamento, ecc.) ed elettrici (sistemi sbarre principali e di distribuzione, unità funzionali, connessioni, ecc.) che permette la costruzione di una serie di quadri in diverse configurazioni, montate e cablate in accordo alle istruzioni del costruttore originale. 3.3 Costruttore del quadro È l ente o l organizzazione che si assume la responsabilità del quadro prodotto, anche se diverso dal costruttore originale del quale ha seguito alla lettera le istruzioni. Per i particolari in cui il prodotto finale si differenzia dal prototipo verificato, il costruttore del quadro diventa anche costruttore originale, dovendone verificare la conformità con il contenuto normativo applicabile alla Norma. Il Costruttore del quadro può essere lo stesso o può essere diverso dal costruttore originale. 3.4 Competenze Il Costruttore originale: progetta e realizza un ampia varietà di configurazioni di quadri partendo da un numero discreto e predefinito di componenti. Il sistema di quadri viene provato dal costruttore originale in tutte le diverse configurazioni rappresentative più gravose. L installatore/quadrista: realizza il quadro partendo da pezzi sciolti in assiemi di montaggio KIT e, seguendo le istruzioni del Costruttore Originale, ottiene il prodotto finale conforme agli esemplari realizzati e verificati dal Costruttore Originale. Il Costruttore Originale deve garantire: le verifiche di progetto sui prototipi; le istruzioni per la scelta dei componenti e per il montaggio. Il Costruttore del quadro deve effettuare: la scelta e il montaggio dei componenti seguendo le istruzioni del costruttore originale; la verifica della configurazione derivata (con il supporto del costruttore originale); le verifiche individuali. 4 Aspetti relativi alla conformità del quadro alla Norma 4.1 Conformità del quadro alla Norma Il Decreto Ministeriale 37/08: Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. impone all installatore di sottoscrivere, per ogni impianto realizzato, una dichiarazione di conformità dell impianto alla regola d arte. L installatore è tenuto obbligatoriamente ad allegare alla dichiarazione di conformità una relazione che individui le tipologie dei materiali utilizzati. Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell arte, è interessante per l installatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati. Ciò in virtù dell art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti a regola d arte. Per quanto riguarda i quadri di bassa tensione, la norma di riferimento è costituita dalla Norma CEI EN Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali integrata dalla Parte specifica della serie CEI EN in funzione della tipologia di quadro a cui ci si riferisce. 8

10 Per i quadri di distribuzione generalmente intesi (Power Center, Quadri di Distribuzione Secondaria, Motor Control Center, ecc.) la norma specifica è la CEI EN : Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 2: Quadri di potenza. L insieme delle due norme ha identificato gli aspetti del progetto e di prova per ciò che concerne l industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne le prestazioni. I quadri elettrici possono essere prodotti complessi che devono essere adeguati all impianto in cui sono installati, per cui le loro caratteristiche e prestazioni variano in funzione della condizione di servizio e del tipo di applicazione cui essi sono destinati. Per questa ragione i costruttori devono realizzare prodotti aventi caratteristiche tecniche talvolta molto specifiche; l applicazione della norma CEI EN (e la parte specifica di prodotto) richiede la verifica di molti prototipi, cosicché le varie configurazioni possono essere adeguatamente combinate per un utilizzo il più possibile flessibile ed essere facilmente riconducibili ai prototipi di riferimento. Il problema della rispondenza dei quadri di bassa tensione alle norme, come prima ricordato, è messo in particolare risalto dal Decreto Ministeriale 37/08 (ed ancora prima dalla legge 46/90 e dal suo regolamento d attuazione) attraverso le specifiche direttive. Non sempre, fino ad ora, a questo problema è stata prestata grande attenzione se non da parte di operatori particolarmente sensibili. Ad oggi possiamo considerare di operare in un periodo in cui ragionevolmente il mercato riconosce che l effettiva rispondenza alle norme di tutti i quadri è almeno un punto di partenza. La nuova serie di norme CEI EN (equivalenti, in sede internazionale, alle norme EN ed IEC) ha riconosciuto questo problema fornendo soluzioni equivalenti dal punto di vista della sicurezza, ma più accessibili dal punto di vista della verifica di conformità per gli operatori del settore. 4.2 Cosa allegare alla dichiarazione di conformità Si presenta ora il problema estremamente pratico ed immediato di cosa allegare alla dichiarazione di conformità richiesta dal Decreto Ministeriale 37/08. L installatore che ha scelto quadri di bassa tensione conformi alla Norma CEI EN e alla parte specifica, deve riportare nella relazione allegata alla dichiarazione di conformità dell impianto: la dichiarazione di conformità dei prodotti a questa norma; inoltre il nome o la ragione sociale del costruttore dei componenti del quadro; il tipo di prodotto utilizzato, come indicato sul catalogo del costruttore stesso. L installatore è responsabile della rispondenza dei prodotti, componenti l impianto, alle norme che vi vengono citate. Nel caso della Norma CEI EN , questa ha riconosciuto nella figura del costruttore del quadro quella che si assume la responsabilità del prodotto finito e che vi appone la targa con i propri dati e con le informazioni tecniche richiesti dalla norma stessa. La Norma CEI EN , inoltre, ammette che alcune fasi del montaggio dei quadri vengano eseguite fuori dall officina del costruttore, purché questo sia realizzato secondo le sue istruzioni. Ciò è in accordo con lo spirito della norma che tende a conferire al quadro elettrico di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato che si traducono poi in significativi vantaggi per l utilizzatore finale, non ultimo quello della maggiore affidabilità e del conseguente aumento del livello di sicurezza ottenibile. 9

11 L installatore, nel caso in cui sia anche il costruttore del quadro, è dunque autorizzato dalla norma ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da comporre correttamente per la costruzione del quadro adatto, volta per volta, allo specifico impianto. L utilizzazione di questo tipo di prodotto pone, inoltre, il problema della suddivisione (condivisione) di responsabilità nel garantire la rispondenza alla norma del quadro realizzato. Infatti, né il costruttore dei pezzi sciolti (per la norma: costruttore originale), né l assemblatore del quadro (per la norma: costruttore del quadro) hanno la possibilità di controllare completamente l iter di realizzazione del quadro e di garantirne quindi la rispondenza alla norma. 4.3 A chi compete la verifica di conformità Per meglio chiarire quanto, di fatto, già valido ai fini della vecchia norma, la responsabilità della certificazione (o, meglio, verifica di conformità) del quadro secondo la norma applicabile è in carico al costruttore del quadro, il quale può (e deve) avvalersi delle informazioni relative alle verifiche eseguite sul progetto del quadro (o sistema) originale da parte del costruttore originale. L assemblatore dovrà farsi carico dell esecuzione delle prove individuali che, in ottemperanza alla norma, dovranno essere eseguite su ogni esemplare realizzato. Pertanto si possono presentare due casi: Il costruttore originale e il costruttore del quadro coincidono; tutte le verifiche sono naturalmente a carico del costruttore del quadro stesso. Il costruttore originale e il costruttore del quadro non coincidono; da parte dell assemblatore (costruttore del quadro), le regole essenziali da osservare, al fine di poter garantire e documentare opportunamente la conformità del quadro alle norme si possono così sintetizzare: a) scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l esecuzione delle verifiche di progetto effettuate sui prototipi; b) effettuare la scelta dei componenti del quadro in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore; c) montare il quadro seguendo scrupolosamente le istruzioni del costruttore originale; d) verificare, tramite ulteriori prove o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali apportate rispetto alle configurazioni tipo garantite dal costruttore originale; e) effettuare correttamente le prove individuali previste dalla norma su ciascun quadro realizzato; f) conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove e/o verifiche e alle prove individuali effettuate. 4.4 Esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico 1) Un installatore d impianto assembla un quadro di distribuzione e lo installa su un suo impianto. In questo caso l installatore è anche il costruttore del quadro e deve perciò: mettere la targa col suo nome e la matricola sul quadro; apporre la marcatura CE; compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro; compilare la dichiarazione di conformità per il DM 37/08 (ex legge 46/90) che comprende il quadro e consegnarla al committente. produrre la documentazione tecnica (schemi) e le informazioni relative all apparecchiatura (dati di targa, uso e manutenzione ecc.). 10

12 2) Un quadrista, che può essere il costruttore originale, assembla un quadro di distribuzione, completo e funzionante, e lo vende ad un cliente finale che lo integra nell impianto. In questo caso il quadrista deve: mettere la targa col suo nome e la matricola sul quadro; apporre la marcatura CE; compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro; fornire al cliente la documentazione tecnica (schemi, ecc.) e le informazioni relative all apparecchiatura (dati di targa, uso e manutenzione ecc.). 3) Un assemblatore realizza un quadro di distribuzione, completo e funzionante, e lo vende ad un cliente finale che lo integra nell impianto. L assemblatore è il costruttore del quadro per cui deve: mettere la targa col suo nome e la matricola sul quadro; apporre la marcatura CE; compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro; fornire al cliente la documentazione tecnica (schemi, ecc.) e le informazioni relative all apparecchiatura (dati di targa, uso e manutenzione ecc.). 4) Un costruttore originale, o un assemblatore, assembla un quadro per macchina, completo e funzionante, e lo vende ad un installatore o ad un costruttore di macchine. Il costruttore originale, o l assemblatore, è il costruttore del quadro per cui deve: mettere la targa col suo nome e la matricola sul quadro; apporre la marcatura CE; compilare la dichiarazione CE di conformità; fornire la documentazione tecnica (schemi, ecc.) e le informazioni relative all apparecchiatura (dati di targa). 5) Un costruttore originale, o un assemblatore, assembla parzialmente un quadro per macchina, che verrà poi completato dal costruttore della macchina. Il costruttore originale, o un assemblatore, non è il costruttore del quadro, per cui deve fornire le garanzie sulla corretta esecuzione di quanto da lui fatto ma non deve: compilare alcuna dichiarazione; marcare CE il quadro; mettere la targa sul quadro. 6) Un assemblatore completa un quadro di distribuzione, assemblato in parte da un suo fornitore, e lo vende ad un installatore o ad un cliente finale. L assemblatore è il costruttore del quadro e deve: mettere la targa col suo nome e la matricola sul quadro; apporre la marcatura CE; compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro; farsi rilasciare dal fornitore tutta la documentazione che attesti la corretta esecuzione del quadro; fornire la documentazione tecnica (schemi, ecc.) e le informazioni relative all apparecchiatura (dati di targa). 11

13 7) Un costruttore assembla un quadro, che viene poi modificato dall utilizzatore/installatore. L utilizzatore/installatore assume la responsabilità delle modifiche effettuate. I quadri elettrici di tipo industriale devono essere conformi alla Norma CEI EN (altre tipologie di quadro fanno riferimento a norme diverse, sia nel campo industriale sia in quello domestico o similare) o, nel caso di quadri costruiti in tempi precedenti, alle relative norme vigenti all epoca della costruzione. Qualsiasi modifica fatta su un quadro elettrico deve preservare la presunta conformità alla norma di riferimento, non potendo in nessun modo cambiare le soluzioni di progetto e costruttive pensate e realizzate per il quadro stesso. Deriva da ciò che le modifiche devono e possono essere fatte ristudiando la soluzione più adatta e verificandola negli aspetti che hanno variato la configurazione del quadro esistente e le sue grandezze caratteristiche. È comunque indispensabile ridefinire la configurazione, serbarne traccia con disegni e schemi elettrici, verificarla con prove o calcoli e, soprattutto, a lavoro finito realizzare le prove individuali previste dalla norma redigendo il nuovo verbale di collaudo. Il quadro elettrico non è solo un insieme di componenti ma non è nemmeno un impianto, pur facendone parte. In effetti, il quadro elettrico è un sistema, completamente definito da una specifica serie di Norme di prodotto e rappresenta il vero cuore pulsante di ogni sistema elettrico. La sua progettazione, realizzazione, installazione e impiego coinvolgono molti operatori, aventi ciascuno precise competenze, campi d intervento e responsabilità. Dalla loro proficua collaborazione e sinergia deriva l ottimale integrazione del quadro nell impianto. Da parte del committente Il committente è normalmente il Cliente, che acquista ed utilizza il quadro richiesto e la relativa installazione; è la figura che commissiona il lavoro, indipendentemente dall entità o dall importo dell impianto elettrico, all interno del quale si inserisce il quadro elettrico. La responsabilità del committente è di tipo amministrativo e fiscale. Nel caso non disponga di maestranze proprie, dovendo intervenire sul proprio impianto per modificare, installare ex novo o modificare uno o più quadri elettrici, il committente dovrà scegliere sul mercato un impresa installatrice tra quelle abilitate ed a una di esse affiderà l intervento e da questa riceverà a fine lavori la Dichiarazione di Conformità secondo il DM 37/2008. Se l impianto che ospiterà il quadro supera i limiti dimensionali previsti dal DM 37/08 (impianto complesso ) quanto detto deve essere preceduto dal progetto di un professionista iscritto al relativo Albo Professionale ed a lui il committente chiederà di redigere un elaborato datato e firmato, che sarà il progetto complesso di quell operazione. 12

14 Impianti complessi Progettista Professionista Iscritto al relativo Albo Impianto oltre i limiti dimensionali Un incognita: possibile ricorso per estensioni Indebite (ope legis) di Ordini e Collegi al TAR o altro obbligatorio Impianti semplici Anche un Responsabile Tecnico (installatore) Impianto sotto i limiti dimensionali Sostanziale conferma delle precedenti procedure per il progettista. Da notare la importante novità dello sportello unico per l edilizia Figura 2 Schema per il progetto obbligatorio di impianti elettrici A tale documento dovrà attenersi l installatore, compresa l installazione del quadro, che realizzerà direttamente o commissionerà ad un quadrista fornitore. A fine lavoro il committente riceverà la Dichiarazione di Conformità dall installatore, comprensiva del progetto e dell elenco componenti installati, tra i quali il quadro. Oltre alla Dichiarazione dell impianto, la ditta installatrice consegnerà al committente anche i fascicoli d uso e manutenzione relativi ai dispositivi forniti con il quadro: gli interruttori e sezionatori, gli eventuali apparecchi di ventilazione e le schede elettroniche di regolazione e di processo, le modalità di comando e protezione, ecc. Il committente, che prende in carico il tutto, dovrà eseguire personalmente o demandare alle proprie maestranze tali procedure, compresi i controlli periodici funzionali ad una corretta manutenzione. Da parte del progettista Con il DM 37/08 tutti i nuovi impianti devono ora essere progettati, distinguendo peraltro gli stessi in due categorie: gli impianti semplici e quelli complessi. Mentre per gli impianti semplici il progetto coincide sostanzialmente con lo schema unifilare dell impianto o con parte di esso (che è tutto e solo ciò che viene realizzato e certificato dall apposita Dichiarazione di Conformita ), per gli impianti complessi il progetto dell impianto è disegnato e redatto nei minimi termini, per esempio secondo la Guida CEI 0-2, con schemi topografici, uni-multipolari, funzionali, relazioni e ovviamente i calcoli di dimensionamento. In ogni caso non si richiede che il quadro elettrico, presente sia nel progetto sia nell impianto, debba essere singolarmente e dettagliatamente progettato giacché il suo volume interno alla carpenteria per definizione non fa parte dell impianto e dunque non rientra nel campo d azione del DM 37/08. Come dire che per il quadro in questo caso prevale la sua natura di apparecchiatura unica, seppure multicomponente. In sostanza il compito del progettista dell impianto elettrico non comprende l interno del quadro ma si arresta alle linee d ingresso (normalmente il montante di potenza e gli altri cavi di segnale e di controllo) per riprendere poi dalle uscite dei cavi a valle, fino a giungere al quadro successivo, ai carichi o agli altri servizi terminali. Dunque sullo schema elettrico dell impianto i quadri compariranno come semplici nodi di diramazione, in genere disegnati come anonimi simboli, con un valore più logistico e topografico che tecnico. 13

15 Ovviamente il progettista elettrico deve indicare nel progetto le caratteristiche di tutte le condutture, sia in entrata sia in uscita: in particolare la sezione, l isolamento, le correnti, le tensioni, le quantità, la tipologia di cavo, la modalità d ingresso e di uscita (dal basso, dal pavimento, dall alto, dal retro, dal fianco, ecc.), il tipo di giunzione meccanica tra linee esterne e carpenteria (canale, passerella, tubo, canalina, battiscopa, ecc.). In relazione alle condizioni al contorno, riguardanti l ambiente d installazione, il progettista e il quadrista dovranno confrontarsi e analizzare la situazione termodinamica a regime per decidere le corrette tarature degli interruttori di protezione da sovraccarico. Sono definibili due figure funzionalmente diverse del progettista: dell impianto (è quello codificato dal DM 37/08); del quadro (è fuso nella figura del costruttore del quadro). Il progettista impiantista conoscendo la fisionomia del quadro: propone il generico schema elettrico; calcola le correnti impiantistiche (I e ; I N, I z ); comunica al quadrista la I cc e/o la I cp ; decide la protezione dalle sovracorrenti; stima le dimensioni massime del quadro, noto il luogo di installazione; fissa il grado IP, necessario secondo l ambiente; sceglie gli apparecchi. Infine, stimati approssimativamente gli ingombri interni delle apparecchiature, calcolate le dispersioni delle superfici esposte ed avendole adeguatamente maggiorate in funzione delle temperature ambiente disponibili, il progettista impiantista comunica le dimensioni indicative del quadro, avendo verificato la disponibilità dello spazio e la logistica riguardo al trasporto, movimentazione e fissaggio. In pratica, il progettista dell impianto è responsabile della corretta integrazione del quadro, inteso come apparecchiatura chiusa, all interno dell ambiente e dell impianto elettrico utilizzatore. Può anche accadere che lo stesso progettista impiantista si spinga a dimensionare la struttura interna del quadro, diventandone così anche il progettista. In quella veste deciderà le sezioni dei cablaggi, la topologia degli apparecchi, il raffreddamento, la tenuta elettromeccanica e tutto ciò che attiene alla funzionalità e alla sicurezza del quadro stesso. Tali competenze sono, in principio, specifiche del costruttore originale del quadro e quindi si dovrà avere un confronto su questi temi per arrivare alla soluzione specifica più consona per l applicazione in esame. Da parte dell installatore L installatore è il costruttore dell impianto elettrico fisso, che è l insieme delle condutture, dei relativi fissaggi e alloggiamenti, dalla sua origine, il contatore o la cabina, al suo arrivo, gli utilizzatori (lampade, macchine, ecc.) o le prese a spina. Come detto l impianto non entra nel quadro, per cui l installatore impiantista non ha per definizione un diretto coinvolgimento nel quadro. Abitualmente deve solo integrarlo nell impianto, alla stregua di un normale componente, come un trasformatore o un motore. Non potendo inserirlo a scatola chiusa, dovrà aprirlo per attestare alle barre o alle morsettiere le linee di entrata, le linee di uscita e la circuiteria ausiliaria e di controllo prevista. Quindi verificherà la targa e la marcatura CE e, se del caso, riceverà dal costruttore-fornitore le documentazioni d uso e manutenzione, che poi trasmetterà all utilizzatore-gestore finale, insieme a tutte le altre in allegato alla Dichiarazione di Conformità (DM 37/08). 14

16 L apparente estraneità formale dell installatore rispetto al quadro non gli impedisce ovviamente di possedere anche una competenza sullo stesso, onde valutarne la necessaria conformità alla regola d arte ed alle esigenze impiantistico-installative legate alla specifica realtà (predisposizione ingresso cavi, accessibilità, utilizzo, manutenzione, ecc.). Nella Dichiarazione, consegnata a fine lavori, il quadro sarà riportato sugli schemi elettrici o sul progetto as-built dell impianto e nell elenco dei materiali installati. Quanto sin qui descritto avviene di solito nell installazione di quadri importanti, quali quelli di distribuzione primaria, spesso a più scomparti. Diverso è il caso invece di piccoli quadri e centralini, che l installatore generalmente realizza direttamente in loco o nella sua officina. L operazione è assolutamente lecita e con essa l installatore diventa nello specifico anche assemblatore (costruttore del quadro). D altra parte non sussistono in queste situazioni particolari problemi in quanto ci troviamo di fronte ad allestimenti normalmente semplici ove per soddisfare la regola dell arte è sufficiente la conformità alla norma CEI 23-51, pensata proprio per semplificare il lavoro nel caso di tipologie di quadri di limitata complessità e potenza. Come noto questa Norma ha valenza tecnica e giuridica sull intero territorio nazionale e arriva a coprire utenze di media taglia, anche trifasi, fino a 125 A e a 400 V. INIZIO L intervento è su un impianto oltre i limiti NO Il progetto non è richiesto (ma non è vietato) Figura 3 Identificazione delle figure giuridiche dell impianto elettrico 5 5. Dati di specificazione L intervento è solo sulle condutture? Generalità Nella nuova Norma CEI EN si è volutamente data maggiore enfasi al rapporto contrattuale che si instaura tra il committente (o, in sua vece, il progettista) ed il costruttore del quadro, pubblicando l Allegato C che, rappresenta solo un Modello di informazione dell utilizzatore fornito all utilizzatore per identificare gli argomenti necessari al costruttore del quadro. In particolare, esso è previsto per essere utilizzato e sviluppato nelle specifiche Norme di prodotto; ad esempio, nella Norma CEI EN l Allegato BB riprende il modello e lo traduce in Argomenti soggetti ad accordo tra il costruttore del QUADRO e l utilizzatore. SI SI NO 15 L intervento riguarda solo piccoli quadri di piano, di zona, centralini e scatole di derivazione? È richiesto obbligatoriamente l intervento di un progettista di impianto FINE La filiera del quadro elettrico coinvolge tutte le figure giuridiche dell impianto SI NO L intervento è di nuova installazione, ampliamento o rifacimento di grossi quadri? NO SI Oltre l obbligo di un progettista di impianto si raccomanda la progettazione dei quadri da parte di un progettista quadrista

17 Il dettaglio in esso contenuto, rispetto all equivalente Allegato E della vecchia norma CEI EN , è tale da poter essere utilizzato come guida alla specificazione del quadro stesso, permettendo un rapporto più chiaro tra committente e costruttore, oltre alla migliore definizione di condizioni di funzionamento, esercizio e ambientali necessaria per la migliore specificazione del quadro stesso. 5.2 Esempio applicativo La Tabella 1 mostra un esempio in cui sono indicate le caratteristiche in precedenza trattate relative ad un quadro Power Center posizionato in una cabina di trasformazione MT/BT, collegato al trasformatore attraverso un condotto sbarre prefabbricato, prese dall Allegato BB della Norma CEI EN L Allegato BB della Norma CEI EN (così come l Allegato C della Norma CEI EN ) sono modelli informativi che è opportuno utilizzare in modo che l utilizzatore identifichi le caratteristiche del quadro necessarie al costruttore del quadro per la realizzazione. Tabella 1 Caratteristiche che l utilizzatore può utilizzare per identificare le caratteristiche necessarie al costruttore del quadro per la realizzazione Caratteristiche del quadro (Vedi Allegato BB della CEI EN ) Protezione contro l ingresso di corpi solidi e l ingresso di liquidi Impatto meccanico esterno (IK) Nota. La Norma CEI EN non nomina in maniera specifica il grado IK Resistenza ai raggi UV (si applica solo ai quadri per esterno, se non diversamente specificato) Prescrizioni da riportare Interno: IP3X IK 08 Non previsto 16 Note IP 30 poiché normalmente i quadri MT o i trasformatori non hanno IP superiori In cabina non esistono rischi agli urti importanti Il quadro è installato all interno Resistenza alla corrosione Severità di prova A Il quadro è installato all interno Temperatura dell aria ambiente limite inferiore Temperatura dell aria ambiente limite superiore Temperatura dell aria ambiente massimo valore medio giornaliero Temperatura dell aria ambiente limite inferiore Massima umidità relativa Condizioni speciali di servizio: vibrazioni; Come previsto dalla norma Come previsto dalla norma Come previsto dalla norma Come previsto dalla norma Come previsto dalla norma condensa eccessiva; Resistenza anticondensa inquinamento gravoso; ambiente corrosivo; campi elettrici e magnetici intensi; Prevedere piastra pressa cavi sul fondo funghi; piccoli animali; pericolo di esplosione; Non previste vibrazioni e scosse intense; inondazioni Dimensioni massime esterne e masse (2400 x 600 x 2000) mm Massa 1850 kg. Ambiente non particolarmente aggressivo ma con possibilità di piccoli animali/roditori dal cunicolo cavi inferiore Indicazioni necessarie per la realizzazione dei supporti di fissaggio/ferri di base

18 Caratteristiche del quadro (Vedi Allegato BB della CEI EN ) Prescrizioni da riportare Tipo/i di conduttore/i esterno/i Condotto sbarre In questo caso il quadro dovrà essere predisposto per lo staffaggio ed il collegamento del condotto e garantire il grado di protezione richiesto Verso del/i conduttore/i esterno/i Materiale del conduttore esterno Dimensioni massime e masse dell unità trasportata Metodi di trasporto (gru, muletto) Dettagli sull imballaggio Prescrizioni relative all accessibilità in esercizio da parte di persone autorizzate per l estensione Protezione contro i contatti diretti di parti interne pericolose in tensione durante la manutenzione o l aggiornamento (ad esempio le unità funzionali, le sbarre principali, le sbarre di distribuzione) Dall alto Rame 800 x 600 x 2000 Massa 1000 kg Gru Gabbia in legno Utilizzo di celle per ogni unità o gruppo funzionale Barriere ed involucri 17 Note Grado con richiesta di alta continuità di servizio e ampliamenti sotto tensione In alternativa di tutte le parti attive Forma di segregazione Forma 4b Consente l aggiunta/sostituzione di unità funzionali anche con quadro sotto tensione 6 Caratteristiche del quadro 6.1 Generalità Le caratteristiche del quadro servono per assicurare la compatibilità con i valori nominali dei circuiti ai quali il quadro è collegato e con le condizioni dell impianto. Nella Tabella 2 di seguito, si riportano le caratteristiche che devono essere dichiarate dal costruttore del quadro e dove vanno poste in base alla Norma CEI EN dei quadri di potenza confrontate con quelle della vecchia Norma CEI EN per quadri AS e ANS. Tabella 2 Caratteristiche oggetto di dichiarazione da parte del costruttore del quadro (confronto tra la Norma CEI EN e la Norma CEI EN ) Caratteristica CEI EN CEI EN Nome del costruttore del quadro o marchio Su targa identificativa Su targa identificativa Tipo o numero di identificazione del quadro Su targa identificativa Su targa identificativa Indicazioni utili per individuare la data di fabbricazione Non prevista Su targa identificativa Norma di prodotto di riferimento (esempio IEC ) Nella documentazione Su targa identificativa Tensione nominale del quadro (U n) Non prevista Nella documentazione Tensione operativa nominale del circuito (U e) Nella documentazione Nella documentazione Tensione nominale di isolamento ad impulso (U imp) Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione Tensione nominale i isolamento (U i) Nella documentazione Nella documentazione Corrente nominale del quadro (I na) Non prevista Nella documentazione Corrente nominale di ogni circuito (I nc) Nella documentazione Nella documentazione Corrente nominale ammissibile di picco (I pk) Nella documentazione Nella documentazione Corrente nominale ammissibile di breve durata (I cw), insieme con la durata di riferimento Le caratteristiche del o dei dispositivi di protezione contro il cortocircuito Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione

19 Caratteristica CEI EN CEI EN Corrente nominale di cortocircuito condizionata (I cc); Nella documentazione Nella documentazione Frequenza nominale (f n) Nella documentazione Nella documentazione Fattore o fattori nominali di contemporaneità (RDF) 18 Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione La forma interna di segregazione Nella documentazione Nella documentazione Il tipo di connessioni elettriche delle unità funzionali (fisse, estraibili, rimovibili) Le misure adottate per la protezione contro la scossa elettrica Le dimensioni complessive (comprese le sporgenze ad es. maniglie, coperchi, porte, se richieste) Il peso, se richiesto Prescrizioni addizionali che dipendono dalle specifiche condizioni di servizio di un unità funzionale (ad es. il tipo di coordinamento, le caratteristiche di sovraccarico); Grado di inquinamento Il tipo di sistema di messa a terra (TT,TN, IT) per il quale è progettato il quadro Se progettato per essere installato all esterno o in ambienti chiusi Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione Non prevista Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione Se fisso o trasportabile Non prevista Nella documentazione Grado di protezione (grado IP) Nella documentazione Nella documentazione Se destinato all utilizzo da parte di sole persone istruite o anche da parte di persone comuni Classificazione relativa alla compatibilità elettromagnetica (EMC) Condizioni speciali di servizio, se applicabili Tipo di configurazione dell involucro esterno Non prevista Nella documentazione Nella documentazione Non prevista Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione (opzionale) Nella documentazione (opzionale) Livello di resistenza all urto (IK), se applicabile Non prevista Nella documentazione Tipo di costruzione: se con parti solo fisse o anche estraibili e rimovibili Istruzioni per il trasporto, l installazione e la manutenzione Non prevista Nella documentazione Nella documentazione Nella documentazione 6.2 Caratteristiche principali Per meglio comprendere i fenomeni di isolamento, riscaldamento, cortocircuito che avvengono in un quadro, vengono riportate le caratteristiche nominali relative alle: tensioni (nominale, di impiego, di isolamento); correnti (di carico normale e in cortocircuito). 6.3 Tensioni La tensione nominale di un quadro U n è il massimo valore efficace della tensione nominale del sistema elettrico a cui può essere collegato il o i circuiti principali del quadro. A tale valore dunque corrisponde la tensione nominale di impiego U e del o dei circuiti principali del quadro. La tensione nominale di impiego U e di un circuito è definita come la massima tensione efficace alla quale i componenti di cui ne fanno parte sono in grado di svolgere le funzioni a loro associate, per esempio la manovra di un carico definito un numero specifico di volte.

20 La tensione U n è associata al quadro e la tensione U e ai singoli circuiti; per i circuiti principali vale la relazione U n U e. La capacità del quadro e delle sue parti di sopportare sovratensioni è definita: dal valore efficace della tensione di isolamento U i dei circuiti (o di gruppi di circuiti) per quanto concerne sollecitazioni di lunga durata a frequenza nominale (capacità a lungo termine), dal valore istantaneo della tensione di isolamento ad impulso U imp, riferita a sovratensioni transitorie di breve durata, oscillatorie o meno, che sono fortemente smorzate causate, per esempio da fulmini, da manovre di interruzione, ecc. Quest ultimo valore viene rapportato a quanto previsto dalla categoria di sovratensione relativa alla possibile locazione del quadro nell impianto. Considerando che in genere l entità delle sollecitazioni diminuisce all allontanarsi dalla sorgente, sono definiti 4 livelli di categoria di sovratensione : Categoria I: livello protetto (valido per parti interne all apparecchiatura, normalmente non applicabile ad un quadro); Categoria II: livello circuiti terminali (valido per carichi, normalmente non applicabile ad un quadro); Categoria III: livello circuiti di distribuzione (tipica applicazione industriale, come quadri di distribuzione, motor control center,ecc.); Categoria IV: origine dell installazione (tipicamente da associare agli arrivi in genere costituiti dai gruppi di misura e dagli elementi per la disconnessione dell impianto). Per ognuna di queste sono definiti valori minimi, in funzione anche della tensione nominale e del tipo di connessione a terra che dovranno essere rispettati sia per quanto riguarda i componenti che per quanto riguarda le protezioni contro le sovratensioni (scaricatori). In genere vale la relazione U e U i <U imp. Al fine del coordinamento dell isolamento, un impianto elettrico viene suddiviso nelle Categorie di sovratensione come illustrato in Fig.4. Figura 4 Categorie di sovratensione in un impianto elettrico 19

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