Area Studi Mediobanca Top15Moda Italia e Aziende Moda Italia: e primi nove mesi 2015

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1 Area Studi Mediobanca Top15Moda e Aziende Moda : e primi nove mesi 2015 Quadro del settore Il giro d affari mondiale della moda (beni di lusso per la persona) è stimato nel 2014 in circa 224 mld. di euro. 1 Il 2014 ha segnato una conferma del tasso di sviluppo, non influenzata dalla dinamica dei cambi, 2 simile a quella dell anno precedente (+2%, era +3% nel 2013), dopo che il precedente triennio si era mosso in doppia cifra: +10% nel 2012, +11% nel 2011 e +13% nel 2010 (a cambi correnti). Le stime di crescita per il 2015 sono positive, nell ordine di un ritorno alla doppia cifra del +13%, seppur essenzialmente trainata dalla dinamica positiva dei cambi (solo +1-2% a tassi costanti), per un giro d'affari stimato in 253 mld. Le previsioni per il 2016 vedono una crescita moderata per tutti i settori e i mercati, in linea con la tendenza di normalizzazione del settore. Nel 2014 il comparto della pelletteria si conferma il segmento maggiore in valore assoluto nel mercato dei beni di lusso per la persona (65 mld., fra cui 38 mld. le borse e 14 mld. le calzature) e quello più dinamico (+4%), seguito dall abbigliamento (54 mld., +2%), dalla gioielleria e orologeria (52 mld., +1%) e dalla cosmesi-profumeria (45 mld., +2%). L Europa ha rappresentato ancora il primo mercato mondiale con circa 76 mld. di euro (+2% sul 2013), le Americhe il secondo a 72 mld. e il più dinamico (+3%), l Asia-Pacifico si è attestata a 47 mld. (+1%) e il mercato Giapponese a 18 mld. (+2%). In Europa la contrazione dei consumi da parte dei residenti è stata controbilanciata dalla costante espansione dello shopping turistico pari a oltre la metà del totale (tax-free shopping: per circa il 36% alimentato da clientela cinese, +16% rispetto al 2013, a compensare il calo della spesa dei russi -10%, in seconda posizione con il 9%). 3 Anche in i top spender sono i cinesi con il 32% dello shopping turistico (con Milano meta preferita seguita da Roma) davanti ai russi con il 13% e agli americani con l 8%. L Europa è il continente dove i turisti comprano di più, seguita dalle Americhe. Gli acquisti tax-free costituiscono un forte incentivo per quanti provengono da Paesi in cui i beni di lusso sono oggetto di tasse rilevanti. Il consumo tax-free in Europa registra una crescita del 26% nei primi nove mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (in +19%). Tale mercato è stimato in circa 48 mld. nel 2015 in Europa ed è prevalentemente concentrato in quattro Paesi, ovvero Francia, Germania, Gran Bretagna e che rappresentano complessivamente il 74% del mercato europeo. Le previsioni per il 2016 vedono il mercato del tax-free shopping confermare il trend positivo, con un aumento in Europa compreso tra il +6% e il +8%. 4 Da un punto di vista commerciale, da rilevare da un lato la continua crescita a doppia cifra delle vendite on-line, di quelle outlet e di quelle negli aeroporti e dall altro la tenuta dei negozi monomarca che contano sempre oltre la metà del mercato e si confermano il principale traino alla crescita. Le vendite mondiali on-line nel 2014 valgono circa 12 miliardi di euro e si caratterizzano per essere il canale di vendita con le più elevate attese di ulteriore 1 Bain & C., Fondazione Altagamma, Worldwide Luxury Market Monitor, Ottobre 2014 e Ottobre Nel 2014 la dinamica dei cambi non ha inciso sull evoluzione dei tassi di sviluppo: +3% sia a cambi correnti che a cambi costanti (nel 2013: +3% a cambi correnti e +7% a cambi costanti). Alcune divise si sono leggermente apprezzate nei confronti dell euro tra il 2013 e il 2014 (media): +4,4% il dollaro statunitense, +2,4% la sterlina, +4,6% il renminbi, +1% il dollaro di Hong Kong, +0,2% il franco svizzero; altre si sono invece deprezzate: -23,4% il rublo e - 12,2% lo yen. 3 Il calo degli acquisti dei turisti russi è essenzialmente diretta conseguenza dell indebolimento del rublo e della delicata situazione politica del Paese. I cinesi spendono all'estero oltre tre volte rispetto a quanto spendono in Cina. 4 Rilevazioni Global Blue per il mercato dello shopping turistico. 1

2 sviluppo pari al +40% nel 2015 (fino a raggiungere il 7% circa del valore complessivo del mercato del lusso dall attuale 5%); le vendite mondiali outlet valgono circa 19 miliardi di euro (con previsioni di crescita del +35% nel 2015, fino a raggiungere il 10% circa del valore complessivo del mercato dall attuale 9%); le vendite mondiali negli aeroporti valgono circa 11 miliardi di euro (con previsioni di crescita del +29% nel 2015, fino a raggiungere il 6% circa del valore complessivo del mercato dall attuale 5%). Il 53% del mercato del lusso fa capo ai negozi monomarca: si conferma quindi l impegno dei maggiori player nel rafforzamento del retail monobrand, anche diretto (flagship stores), nelle location più prestigiose. Ciò al fine di un migliore presidio dell immagine e della qualità del servizio e per sostenere il posizionamento di prezzo sul mercato, accrescendo la percezione di esclusività e valore estetico-aspirazionale nell acquirente. 5 *** R&S-Mediobanca ha elaborato un aggregato che raccoglie i dati di 15 fra i maggiori Gruppi della moda con sede in (Top15Moda ). 6 L aggregato può ritenersi esaustivo dei maggiori operatori del settore (abbigliamento, calzature e pelletteria, occhialeria), con le eccezioni dei seguenti Gruppi: Gucci: non redige il bilancio consolidato in quanto dal 1999 è parte del gruppo francese Kering. Il fatturato 2014 del Gruppo Gucci è pari a milioni di euro, con un mon di milioni, una forza lavoro media di unità e 505 punti vendita diretti. Il suo giro d affari rappresenta il 35% del Gruppo Kering. 7 Bottega Veneta: è parte del Gruppo Kering dal 2001 e non redige il consolidato. Il fatturato 2014 del Gruppo Bottega Veneta è pari a milioni di euro, con un mon di 357 milioni, una forza lavoro media di unità e 236 punti vendita diretti. Il suo giro d affari rappresenta l 11% del Gruppo Kering. Benetton: pure non pubblica il consolidato in quanto ricompreso nella conglomerata Edizione. A livello consolidato nel 2014 ha fatturato milioni di euro (divisione abbigliamento Gruppo Edizione), con un mon di -84 milioni e dipendenti. Viene comunque inserita nell insieme Top15Moda la Benetton Group SpA. 8 Tutti i bilanci più recenti sono relativi all anno solare chiuso nel dicembre 2014, con le eccezioni di D&G (bilancio chiuso a marzo 2015) e Prada (bilancio chiuso a gennaio 2015). Tutti i 15 Gruppi considerati fanno capo ad 5 La distribuzione nelle aziende di moda avviene generalmente wholesale (ovvero all ingrosso attraverso distributori terzi) o retail (ovvero direttamente al cliente con punti di vendita monomarca gestiti dall azienda proprietaria del brand o da terzi licenziatari, per incrementare la riconoscibilità del brand e la sua percezione come prodotto di lusso). Fonte: IPSOA Monografia Bilanci IAS/IFRS e specificità settoriali L attività produttiva di un azienda operante nel settore moda ruota attorno al concetto di Collezione ovvero l insieme di prodotti proposti per la stagione e creati dagli stilisti (designer). Le aziende generalmente optano per una molteplicità di fornitori e produttori esterni in modo da contenere i rischi. Le sfilate (fashion shows) sono cruciali nel processo di vendita. Questi eventi sono organizzati dalle case di moda alcuni mesi precedenti l inizio della vendita vera e propria della collezione. La finalità di una sfilata è quella di dimostrare la bontà della collezione ai principali distributori coinvolgendo esponenti della Stampa e della Comunicazione. Fonte: IPSOA Monografia Bilanci IAS/IFRS e specificità settoriali Il Gruppo Kering (fondato da François Pinault nel 1963 e fino al giugno 2013 denominato PPR - Pinault-Printemps-Redoute), che nel 2014 ha fatturato milioni (di cui milioni nel Luxury Division, milioni nel Sport&Lifestyle Division e il restante in altri ricavi), è il terzo in Francia per ricavi nel settore moda dopo i Gruppi LVMH ( milioni nel 2014, di cui milioni nel comparto Fashion & Leather, milioni nel Wines & Spirits, milioni nel Perfumes & Cosmetics, milioni nel Watches & Jewelry e milioni nel Selective Retailing -marchio Sephora- e altre attività) e L Oreal ( milioni); seguono, in Francia, i Gruppi Chanel (Chanel International B.V., privately held company ) con un fatturato di milioni e il Gruppo Hermes (4.119 milioni). Il Gruppo Kering, oltre a Gucci e Bottega Veneta, dal 2013 detiene anche il controllo del Gruppo Pomellato. Nel dicembre 2013 il Gruppo LVMH ha rilevato il controllo della Loro Piana, nel giugno 2013 quello delle pasticcerie Cova e nel 2011 quello del Gruppo Bulgari; detiene anche i marchi Fendi dal 2001 ed Emilio Pucci dal Altre multinazionali della moda in Europa sono il Gruppo svizzero Richemont ( milioni, di cui l 82% negli orologi e gioielleria), i Gruppi tedeschi Adidas ( milioni) e Hugo Boss (2.572 milioni) e l inglese Burberry Group (3.239 milioni). 8 La Benetton Group s.r.l. è la vecchia Bencom s.r.l. che nel 2014 ha cambiato denominazione ed ha incorporato la Benind. Nell insieme delle Aziende Moda è inclusa anche la Olimpias Group s.r.l. (filatura, tintoria e tessitura) che ha fatturato milioni nel 2014 ed è pure parte del Gruppo Edizione. 2

3 azionisti italiani, ad eccezione della Valentino detenuta da investitori del Qatar e della Safilo la cui maggioranza è di una holding olandese. Sette delle 15 società sono quotate in Borsa (tutte a Milano, tranne Prada quotata solo a Hong Kong e Luxottica quotata anche a New York). L attività prevalente vede nove Gruppi operativi in gran parte nell abbigliamento, quattro nella pelletteria e calzature e due nell occhialeria. E stato altresì elaborato dall Area Studi Mediobanca un aggregato più ampio relativo alle Aziende Moda che comprende 143 aziende con sede in (incluse le 15 del TopModa), di cui 127 manifatturiere e 16 di distribuzione al dettaglio. Si tratta delle principali aziende italiane operative nella filiera della moda con un fatturato di almeno 100 milioni di euro nel Ogni impresa è attribuita a un settore in base all attività prevalente: abbigliamento (59 società), tessile (20), pelletteria e calzature (32), gioielleria e oreficeria (11), occhialeria (5) e distribuzione al dettaglio (16). Geograficamente tali aziende operano in massima parte nel Nord (56 nel Nord Ovest e 55 nel Nord Est), le restanti 32 nel Centro-Sud-Isole. In base all azionariato, 99 sono di proprietà italiana e 44 straniera (di queste 18 sono francesi). *** Le aziende della moda a confronto con la grande manifattura italiana I dati delle aziende del Top15Moda hanno segnato nel 2014 risultati nettamente migliori di quelli dei grandi gruppi manifatturieri quotati italiani, sia a livello economico che di struttura finanziaria; anche le Aziende Moda hanno complessivamente performato meglio della grande manifattura italiana (con la sola eccezione del roe). Nel 2014, rispetto all'anno precedente, la grande manifattura italiana ha segnato un calo del fatturato dello 0,8% contro una progressione del 5,8% delle Aziende Moda e del 5,6% di quelle del Top15Moda. L'ebit margin delle Aziende Moda è superiore a quello della grande manifattura italiana (9,3% contro il 6%) e quello del Top15Moda è addirittura oltre il doppio (12,3%). Anche il roe del Top15Moda è maggiore di quello della manifattura italiana (Tab. 1). Ma ciò che distingue maggiormente le aziende della moda rispetto a quelle della grande manifattura italiana è soprattutto la struttura finanziaria. Le società della moda appaiono molto più capitalizzate, con debiti finanziari pari a meno del 40% dei mezzi propri per le Aziende Moda e addirittura meno del 25% per il Top15Moda (140,4% il rapporto nella grande manifattura). Altro fattore di diversità è l abbondanza delle disponibilità liquide, superiori al debito oneroso per le Top15Moda, rispetto ad un incidenza del 73,7% per le Aziende Moda e del 50,8% per la grande manifattura (Tab. 1). Nel periodo , pur non arrestandosi il non facile contesto macroeconomico, le aziende della moda sono riuscite a registrare tassi di crescita superiori a quelli della grande manifattura (al netto degli effetti del consolidamento delle attività della Chrysler). Nel dettaglio, le società del Top15Moda emergono per una maggiore progressione dei ricavi, dei margini e della forza lavoro, seguite dalle Aziende Moda ; resta in coda la grande manifattura italiana (Fig. 1). 3

4 Ricavi Nel periodo i ricavi aggregati delle Aziende Moda hanno segnato una progressione del 27,7% (+29,3% la manifattura, +16,3% la distribuzione), ovvero dai 45,5 mld. del 2010 ai 58,1 mld. del 2014 (Fig.2). Gli incrementi più consistenti hanno riguardato la gioielleria (+50,8%), la pelletteria (+40%) e l occhialeria (+28%); si sono collocati sotto la media l'abbigliamento e il tessile (entrambi +23,8%). L'aggregato del Top15Moda ha registrato una progressione più consistente, +30,8%, ovvero dai 21,3 mld. del 2010 ai 27,8 mld. del 2014; l'incremento più sostenuto è stato quello di Prada (+73,5%), seguita da Ferragamo (+70,8%), Calzedonia (+63,8%), Moncler (+61,9%) e Armani (+59,7%); in frenata i ricavi di Benetton (-20,6%) e D&G (-5,7%). Il fatturato nel 2014 di Luxottica, di gran lunga la maggiore fra i Gruppi del Top15Moda, si è attestato a milioni, davanti a Prada (3.552 milioni) e Armani (2.535 milioni); le altre aziende restano sotto i 2 miliardi (Fig.3). Il fatturato estero è rilevante per le Aziende Moda, attestandosi nel 2014 al 60,1% (+9,8 p.p. rispetto al 2010, pari ad un +52,6% contro solo un +2,6% dell incremento dei ricavi nazionali), generalmente più accentuato nel Top15Moda con punte del 92,1% per Zegna (90,8% nel 2010), 88,6% per Ferragamo (dal 91,1%), 87,8% per OTB (dall 86%), 84,4% per Prada (dall 80,8%), 82,8% per Armani (dal 73,7%), 81,3% per Moncler (dal 48,5%) e 80,4% per D&G (dal 77,1%). 9 Fra le Top15Moda quella con la minor proiezione internazionale è Calzedonia con il 49,5% (comunque in costante crescita rispetto al 35,7% del 2010). A livello settoriale, fra le Aziende Moda appaiono più orientate ai mercati esteri l occhialeria (90,2%) e la pelletteria (70,1%). Le aziende a proprietà italiana esportano più di quelle a proprietà estera (68,1% contro il 36,3%). Nel 2014 l aggregato Top15Moda ha segnato una progressione delle vendite pari al 5,6% sul 2013, leggermente inferiore al +5,8% registrato dalle Aziende Moda (Fig.4). Lo sviluppo delle vendite nel Top15Moda è derivato dall incremento del 4,6% sui mercati europei (dove si genera un giro d affari di 12,1 mld.) e dalla crescita del 6,4% su quelli extraeuropei (arrivati a 15,7 mld.). Questi ultimi assorbono il 56,3% delle vendite complessive, in lieve aumento dal 55,9% del 2013 (50,3% nel 2010), con punte dell 80,3% per Luxottica, del 73,1% per Ferragamo e del 72,6% per Zegna (Fig.5). Nel 2014 i maggiori incrementi di fatturato rispetto all anno precedente sono a doppia cifra e sono stati realizzati da Valentino (+32%), Moncler (+19,6%), Armani (+16%), Calzedonia (+10,8%) e D&G (+10%). Inferiori al 10% le progressioni di Lir (+9,9%), Benetton (+8,9%), Ferragamo (+5,9%), Safilo (+5,1%), Luxottica (+4,6%) e Max Mara (+1,6%). Le uniche flessioni hanno interessato Zegna (- 4,7%), OTB e Prada (entrambe -1%) e Tod s (-0,2%). Occupazione Le maggiori vendite hanno trainato la forza lavoro che nel periodo è aumentata del 22,7% nelle Aziende Moda (Fig.2), coinvolgendo oltre 58mila dipendenti e arrivando a più di 316mila unità a fine L incremento degli organici è stato più cospicuo nella manifattura (+24,1%) rispetto alla distribuzione al dettaglio (+10,9%). A livello settoriale non si sono registrate contrazioni, mentre l aumento più consistente riguarda la pelletteria (+36,1%) seguita dall abbigliamento (+27,1%). Le aziende a proprietà italiana hanno incrementato in misura maggiore gli organici rispetto a quelle a proprietà straniera (+24,2% rispetto a +16,6%). 9 Il fatturato estero non è disponibile per tutte le società. 4

5 Nel Top15Moda l incremento occupazionale è stato più importante (+34,2%), pari a 45mila unità in più, di cui l 81% assunte da quattro Gruppi: Calzedonia e Luxottica (oltre 14mila unità ciascuna), Prada (+4.763) e Armani (+2.845); in contrazione solo Safilo (-7,7%, equivalenti a 635 persone). Ove i dati sono disponibili, si registra generalmente un calo nella quota di occupati in : -32,8 p.p. per Moncler, -21,6 p.p. per Armani, -10,9 p.p. per Prada, -8,3 p.p. per D&G, -8 p.p. per Tod s, -6,2 p.p. per Lir e -0,5 p.p. per Ferragamo; in controtendenza solo Zegna (+1,2 p.p.). Nel 2014 gli occupati nel Top15Moda sono ulteriormente aumentati (+9% sul 2013), sfiorando le 177mila unità (dalle 162mila del 2013); per le Aziende Moda la forza lavoro nel 2014 si incrementa del 4,7% rispetto all anno precedente, con una contrazione degli organici nella gioielleria (-4,8%) e nel tessile (-4,2%) (Fig.4). Margini e risultato netto Circa la redditività operativa (mon o ebit), nel periodo il quadro d insieme pur permanendo positivo è in leggero deterioramento per le Aziende Moda (Fig.6). Nel 2014 le Aziende Moda hanno segnato un ebit margin pari al 9,3%; l occhialeria ha registrato il valore più elevato (13,4%), davanti alla pelletteria (12,1%). In controtendenza l occhialeria, il tessile e la gioielleria che hanno conseguito un incremento nel periodo in termini di redditività industriale (rispettivamente +2,2 p.p., +2 p.p. e +1,9 p.p. di ebit margin). La redditività operativa nel 2014 delle aziende a controllo italiano è stata superiore a quella a controllo estero (rispettivamente 10,1% e 6,8%). Anche nel Top15Moda l ebit margin è leggermente calato rispetto al 2010, ma si è mantenuto a doppia cifra, pari al 12,3% nel 2014; Moncler ha segnalato il valore più elevato (29,8%, in aumento rispetto al 20,7% del 2010), seguita da Prada (19,9%), Ferragamo (18,6%), Armani (16,3%), Tod s (15,6%) e Luxottica (15,3%); chiudono OTB con il 2,3%, Lir con lo 0,9% e Benetton, l unica in negativo (Fig.7). Di contro la bottom line dei conti economici evidenzia un miglioramento nel : le Aziende Moda hanno segnato utili netti pari a 2,9 miliardi di euro nel 2014 (5% del fatturato), in ripresa rispetto ai 2,3 miliardi del 2010; nel periodo hanno sommato utili netti per 12,8 miliardi, non chiudendo mai in perdita e guadagnando ogni anno sempre almeno 2 miliardi. Pelletteria e occhialeria hanno segnato gli indici migliori di utile netto sul fatturato nel 2014 (rispettivamente 7,4% e 7,1%) e nessun settore ha chiuso in rosso (Fig.8). Anche l utile netto del Top15Moda si è ulteriormente incrementato nel 2014 rispetto al 2010 (+39,1%, da 1,5 a 2,1 mld.), passando dal 7% al 7,4% in percentuale del fatturato, con un aumento del roe dal 12,7% al 13% (Fig.9). Gli utili netti cumulati nel periodo dal Top15Moda sono stati pari a 9,2 mld. di euro a fronte dei quali sono stati corrisposti dividendi per 4 mld., per un payout pari al 43,8%. Safilo, Lir e Max Mara, pur avendo generato utili, non hanno distribuito alcun dividendo nel periodo Le quotate Luxottica, Tod s e Ferragamo, rispettivamente con il 65,9%, 58,7% e 48,8% hanno segnato il payout più elevato. In base alla redditività netta del capitale investito (roi) e dei mezzi propri (roe) spiccano due Gruppi sugli altri: Ferragamo e Moncler con roi rispettivamente al 37,8% e al 31,6% e roe al 50,6% e al 45,1%. Armani è la terza società per roi e roe (rispettivamente 26% e 20,1%), Prada la quarta (20% e 17,7%). Nel 2014 le performance 5

6 meno brillanti sono state riportate da OTB (roi 3% e roe 0,5%) e Lir (roi 1,7% e roe 0,6%) e dalla Benetton che segna rendimenti negativi (Fig.9). Le Aziende Moda hanno segnato nel 2014 un roi del 12,7% e un roe del 10%, entrambi inferiori ai valori registrati dall'aggregato Top15Moda (Fig.9). Valori per addetto Nel periodo la produttività (misurata dal valore aggiunto netto per dipendente) delle Aziende Moda si è incrementata di 1,8 p.p. e di 0,4 p.p. nel 2014 rispetto all'anno precedente. La manifattura ha migliorato più della distribuzione al dettaglio nel periodo (+2 p.p. contro +0,3 p.p.), ma con un inversione di tendenza nell'ultimo anno (+3,8 p.p. la distribuzione al dettaglio, -0,1 p.p. la manifattura nel 2014 sul 2013). La gioielleria ha segnato il maggiore aumento di produttività sia nel (+26 p.p.) che nel 2014 rispetto all anno precedente (+11,7 p.p.); nell ultimo anno la pelletteria ha perso più degli altri comparti in produttività (-8,5 p.p.), pur confermandosi il settore più performante davanti alla gioielleria (rispettivamente 81,5 e 80,2mila euro di valore aggiunto netto pro-capite). Gli aumenti di produttività non si sono però riflessi in un guadagno di competitività (misurata dal clup: costo del lavoro per unità di prodotto), a causa di un più che proporzionale aumento del costo del lavoro. Il clup si è incrementato dal 64% del 2010 al 66,4% del 2014 (nel 2013 era 64,7%) per il Settore Moda (Fig.10). Sia la manifattura che la distribuzione al dettaglio hanno perso in competitività, sebbene la prima meno della seconda (rispettivamente +2,4 p.p. e +3,7 p.p. di clup) nel periodo , con un inversione di tendenza nell ultimo anno per la sola distribuzione al dettaglio (+2,2 p.p. il clup della manifattura e -3,2 p.p. quello della distribuzione al dettaglio). Nel 2014 il miglior clup è stato realizzato dalla pelletteria (54,6%), in coda l occhialeria (81,3%); 10 la manifattura è restata più competitiva della distribuzione al dettaglio (65,1% contro 77,1%). Il clup delle società a controllo estero è peggiore rispetto a quelle a controllo italiano (70,8% contro 64,8%). Una tendenza in calo è presente anche nell aggregato del Top15Moda dove nel periodo anche la produttività peggiora (-10%), scendendo da 82mila a 74mila euro (per comparazione: 80mila euro nella grande manifattura italiana) e il clup aumenta dal 50,4% al 59,2% (58,1% nella grande manifattura italiana); nel 2014, rispetto al 2013, il leggero miglioramento di produttività (+1,5%) non ha comportato maggiore competitività (clup +0,1 p.p.) perché in parallelo si è incrementato anche il costo del lavoro (+1,6%, arrestandosi a 44mila euro cad.; -47mila euro nella grande manifattura italiana). Nel 2014 Moncler ha realizzato il miglior clup confermandosi al primo posto, con un incidenza del costo del lavoro sul valore aggiunto netto pari al 25,4%, davanti a Ferragamo (43,5%) e Prada (47,3%) (Fig.11). In coda si colloca Benetton che riporta un valore maggiore del 100%, sopportando un costo del lavoro quasi tre volte superiore alla sua produttività. Nel 2010 le prime tre erano Benetton (22,2%), che in cinque anni è crollata all ultimo posto, 11 Moncler (32,5%) e Tod s (42,9%); in ultima posizione si collocava Valentino (118,6%). 10 Esclusa Luxottica che non fornisce il dato del costo del lavoro, quindi non può essere calcolato il valore aggiunto. 11 Il crollo della competitività nella Benetton Group è motivato in gran parte dalla combinazione fra un calo della produttività (-91,1%), a fronte di un più contenuto aumento del costo del lavoro (+15,5%). Va anche considerato che la Benetton Group nel periodo è stata oggetto di operazioni aziendali (fusioni e conferimenti): dal 2010 al 2013 i dati sono riferiti alla Benetton Group (già Bencom) che nel 2014 ha incorporato la Benind (una delle principali società operative del Gruppo Benetton). 6

7 Profilo patrimoniale La struttura finanziaria delle Aziende Moda appare complessivamente solida per la bassa incidenza del debito finanziario sui mezzi propri: 36,8% nel 2014, in diminuzione rispetto al 45,8% di cinque anni prima (Fig.12). Abbigliamento e pelletteria riportano la maggiore solidità finanziaria con un rapporto debiti finanziari su capitale netto pari rispettivamente a 26,6% e 31,4% nel La manifattura risulta finanziariamente più stabile rispetto alla distribuzione al dettaglio segnalando un indice di debiti finanziari su mezzi propri del 33,4% contro il 94%. Le aziende a controllo italiano sono meno indebitate rispetto a quelle a controllo estero: 33,2% rispetto al 55,7%. L abbigliamento e la pelletteria si segnalano anche per la dotazione di liquidità superiore alla media: il rapporto disponibilità su debiti finanziari è pari rispettivamente al 111,4% e all 80,6% a fine 2014 (Aziende Moda : 73,7%). Ancora meglio fanno le aziende del Top15Moda la cui struttura finanziaria è solida e in miglioramento, con debiti finanziari che nel 2014 rappresentano appena il 23,4% del patrimonio netto (dal 35,3% del 2010) e una sempre più cospicua dotazione di liquidità, in crescita del 60,2% a 5,9 mld. di euro (3,7 mld. nel 2010). Il Top15Moda registra la più alta percentuale di disponibilità in rapporto ai debiti finanziari (118,2% nel 2014), quindi la liquidità è superiore di 1,2 volte all esposizione debitoria (era inferiore nel 2010). Nel 2014 su tutte spiccano Max Mara e Armani con debiti irrilevanti rispetto ai mezzi propri (rispettivamente 2% e 1,9%) e alle disponibilità liquide che ammontano, rispettivamente, a 904 e 561 milioni di euro a fine 2014 (25 e 19 volte superiori all esposizione finanziaria) (Fig.13-14). Anche depurando il capitale netto dagli attivi immateriali (costituiti per quasi la metà dal valore dei marchi), 12 la solidità del Top15Moda appare superiore alla media delle Aziende Moda : 42,4% rispetto al 63,3% nel 2014 (Fig.15). Su tutte si distinguono ancora Armani (2,4%) e Max Mara (2,5%) insieme a Tod s (5,8%); più fragili appaiono Moncler e Luxottica, le uniche con debiti finanziari superiori al patrimonio netto tangibile (rispettivamente di circa 38 e 13 volte). Primi nove mesi 2015 (Tab.2 e Fig.16) Quadro complessivamente positivo se si dà uno sguardo ai dati del 2015, in buona sostanza aiutati però dalla favorevole dinamica dei cambi. 13 Nei primi nove mesi si è infatti accentuata la progressione dei ricavi che segnano un incremento a doppia cifra dell 11,8% (a cambi correnti) rispetto ai primi nove mesi del 2014, sebbene una buona parte della crescita sia fondamentalmente riconducibile al generale apprezzamento di molte valute, dollaro USA in particolare, rispetto all euro; si stima che a cambi costanti tale crescita si sarebbe mediamente fermata ad un +2%. Su tutte le società quotate (le uniche che pubblicano conti trimestrali) emergono Moncler (+25,2%), Luxottica (+17,9%) e Safilo (+10,6%). 14 In ripresa, dopo le leggere contrazioni del, i margini: +9,4% il mon (ebit) e +8,5% il risultato corrente; prosegue la crescita anche del risultato netto (+6,6%). Contrazioni dei margini si evidenziano solo in Prada, Safilo e Tod s. 12 Le voci che costituiscono i beni immateriali sono forse le più importanti per le aziende del settore moda e, tra queste, il brand è sicuramente il più importante di tutte. Questo può essere sviluppato internamente ovvero acquisito da terzi e ulteriormente promosso. Il marchio può essere oggetto di contratti di licenza che funzionano con l azienda proprietaria dello stesso che ne trasferisce il diritto di utilizzo/sfruttamento commerciale per una tipologia prestabilita di prodotti in cambio di un compenso (royalty). Fonte: IPSOA Monografia Bilanci IAS/IFRS e specificità settoriali In generale tutte le principali divise si sono apprezzate nei confronti dell euro tra il 2014 e il 2015 (media): +12,5% il dollaro statunitense e il dollaro di Hong Kong, +8,7% il renminbi, +6,6% la sterlina e il franco svizzero, +5,2% lo yen; si è invece ancora deprezzato il rublo (-26,9%). 14 A cambi costanti: Moncler +17%, Luxottica +5% e Safilo +1%. 7

8 Tab. 1 Top15Moda e Aziende Moda vs grande manifattura: alcuni kpi (key performance indicators) Top15Moda Aziende Moda Grandi gruppi manifatturieri italiani quotati Fatturato (Var % ) 5,6 5,8-0, (in %) EBIT margin 12,3 9,3 6,0 ROE 13,0 10,0 12,2 Debiti finanziari / patrimonio netto 23,4 36,8 140,4 Disponibilità / debiti finanziari 118,2 73,7 50,8 Fig. 1 Top15Moda e Aziende Moda vs grande manifattura: variazioni % ,8 34,2 27,7 26,0 25,1 22,7 16,3 14,1 14,0 Fatturato EBIT Dipendenti Top15Moda Aziende Moda Grande manifattura italiana (al netto dell'effetto Chrysler) 8

9 0,0 2,9 10,9 16,3 16,6 20,7 22,7 24,1 23,8 23,8 24,2 27,7 28,0 27,1 26,9 29,3 30,8 30,3 34,2 36,1 40,0 50,8 Fig. 2 Top15Moda e Aziende Moda : variazioni % fatturato e dipendenti Top15Moda Aziende Moda manifattura distribuzione al dettaglio gioielleria e oreficeria pelletteria occhialeria tessile abbigliamento a proprietà estera a proprietà italiana Var % fatturato Var % dipendenti Fig. 3 Top15Moda: fatturato nel 2014 (milioni) Luxottica Prada Armani Calzedonia OTB (Diesel) Ferragamo Max Mara Benetton (SpA) Zegna Safilo D&G Tod's Lir (Geox) Valentino Moncler 9

10 Fig. 4 Top15Moda e Aziende Moda : variazioni % fatturato e dipendenti 9,7 9,8 9,0 7,2 7,4 6,9 5,6 5,8 4,7 5,6 5,3 6,2 4,8 6,2 4,4 5,2 2,7 2,4-0,4 Top15Moda Aziende Moda manifattura distribuzione al dettaglio -4,2 tessile abbigliamento occhialeria pelletteria -3,7-4,8 gioielleria e oreficeria a proprietà estera a proprietà italiana Var % fatturato Var % dipendenti Fig. 5 Top15Moda: quota % di fatturato extraeuropeo nel ,3 73,1 72,6 63,6 58,7 57,7 55,7 55,2 56,3 48,5 47,7 44,9 34,0 22,9 9,0 1,1 Luxottica Ferragamo Zegna Prada Safilo Valentino Armani D&G OTB (Diesel) Moncler Tod's Max Mara Lir (Geox) Benetton (SpA) Calzedonia Top15Moda 10

11 Fig. 6 Top15Moda e Aziende Moda : rapporto % tra mon e fatturato (ebit margin) nel 2010 e ,8 12,3 13,4 12,4 12,1 11,2 9,5 9,3 10,0 9,8 8,9 9,3 10,5 10,1 7,7 5,9 6,9 6,8 6,5 4,9 5,2 3,3 Top15Moda Aziende Moda manifattura distribuzione al dettaglio occhialeria pelletteria tessile gioielleria abbigliamento e oreficeria a a proprietà italianaproprietà estera mon in % del fatturato 2010 mon in % del fatturato 2014 Fig. 7 Top15Moda: rapporto % tra mon e fatturato (ebit margin) nel 2010 e ,8 20,7 20,8 19,9 18,6 15,9 16,3 20,3 15,6 15,3 17,0 18,1 11,3 12,6 10,1 8,9 9,3 8,1 7,6 6,3 6,8 6,5 5,4 6,9 9,6 8,9 2,3 0,9-3,0-6,0 Moncler Prada Ferragamo Armani Tod's Luxottica Zegna Max Mara Calzedonia Safilo D&G Valentino OTB (Diesel) Lir (Geox) Benetton (SpA) mon in % del fatturato 2010 mon in % del fatturato

12 Fig. 8 Top15Moda e Aziende Moda : risultato netto in % del fatturato nel 2010 e ,0 7,4 7,0 7,4 7,1 5,0 4,9 5,5 5,3 5,6 4,9 5,7 5,6 4,5 4,1 2,4 3,0 2,7 2,7 3,1 0,2 0,5 Top15Moda Aziende Moda manifattura distribuzione al dettaglio pelletteria occhialeria tessile abbigliamento gioielleria e oreficeria a proprietà italiana a proprietà estera Risultato netto in % del fatturato 2010 Risultato netto in % del fatturato 2014 Fig. 9 Top15Moda: roi e roe nel ,6 45,1 37,8 31,6 26,0 20,1 20,0 17,7 17,8 13,6 16,0 15,0 10,5 9,3 7,8 7,3 6,4 6,4 5,9 5,4 5,5 4,6 4,2 3,4 3,0 1,7 0,5 0,6-1,5-1,4 13,1 13,0 12,7 10,0 Ferragamo Moncler Armani Prada Tod's Luxottica Zegna Calzedonia Max Mara Safilo D&G Valentino OTB (Diesel) roi 2014 roe 2014 Lir (Geox) Benetton (SpA) Top15Moda Aziende Moda 12

13 Fig. 10 Top15Moda e Aziende Moda : costo del lavoro per unità di prodotto (clup) nel 2010 e ,4 59,2 66,4 64,0 65,1 62,7 73,4 77,1 53,954,6 73,0 56,7 73,9 66,6 63,2 69,4 81,3 79,6 61,2 64,8 71,9 70,8 Top15Moda Aziende Moda manifattura distribuzione al dettaglio pelletteria gioielleria e oreficeria tessile abbigliamento occhialeria a proprietà italiana a proprietà estera Clup 2010 = Costo del lavoro per dipendente / Valore aggiunto netto per dipendente (in %) Clup 2014 = Costo del lavoro per dipendente / Valore aggiunto netto per dipendente (in %) Fig. 11 Top15Moda: costo del lavoro per unità di prodotto (clup) nel 2010 e ,5 118,6 32,5 25,4 61,3 43,5 46,847,3 53,8 51,0 52,1 42,9 77,1 68,3 70,2 72,4 64,5 43,2 44,8 80,0 76,1 78,0 79,5 70,2 90,2 54,7 94,4 22,2 Moncler Ferragamo Prada Armani Tod's Max Mara Calzedonia Zegna D&G Safilo Valentino OTB (Diesel) Lir (Geox) Benetton (SpA) Clup 2010 = Costo del lavoro per dipendente / Valore aggiunto netto per dipendente (in %) Clup 2014 = Costo del lavoro per dipendente / Valore aggiunto netto per dipendente (in %) 13

14 Fig. 12 Top15Moda e Aziende Moda : debiti finanziari in % del capitale netto e disponibilità liquide in % dei debiti finanziari nel ,2 111,4 94,0 89,1 81,6 80,6 73,7 66,5 61,2 52,3 48,9 55,7 36,8 33,4 31,4 36,7 33,2 23,4 26,2 26,6 25,8 18,7 Top15Moda Aziende Moda manifattura distribuzione al dettaglio abbigliamento pelletteria tessile occhialeria gioielleria e oreficeria a proprietà italiana a proprietà estera Debiti finanziari / Capitale netto (in %) 2014 Disponibilità liquide /Debiti finanziari (in %) 2014 Fig. 13 Top15Moda: debiti finanziari in % del capitale netto nel ,8 50,0 23,6 25,8 28,0 28,1 15,1 17,3 18,7 11,9 12,2 12,3 1,9 2,0 4,4 Armani Max Mara Tod's OTB (Diesel) D&G Benetton (SpA) Lir (Geox) Prada Valentino Calzedonia Safilo Ferragamo Zegna Luxottica Moncler 14

15 Fig. 14 Top15Moda: liquidità in % dei debiti finanziari nel ,2 1921,6 461,8 360,0 298,6 192,3 136,2 135,6 67,7 58,9 52,6 44,9 35,2 28,9 15,2 Max Mara Armani Tod's D&G Lir (Geox) Zegna OTB (Diesel) Prada Ferragamo Luxottica Moncler Valentino Safilo Benetton (SpA) Calzedonia Fig. 15 Top15Moda e Aziende Moda : solidità finanziaria nel , ,9 2,4 2,5 5,8 13,9 16,4 18,8 19,8 25,2 27,4 29,7 33,7 74,9 78,6 42,4 63,3 Armani Max Mara Tod's D&G Lir (Geox) Benetton OTB Prada Calzedonia Ferragamo Zegna Safilo Valentino Luxottica Moncler Top15Moda Aziende Moda Debiti finanziari / Capitale netto tangibile (in %)

16 Tab. 2 Dati consolidati primi nove mesi 2015 (in milioni di euro) Dati primi nove mesi 2015 in % sul in % sul 2014 fatturato fatturato Var % Luxottica Group Fatturato ,9 MON , ,6 27,7 Risultato corrente , ,4 29,7 Risultato netto , ,6 27,0 Prada Fatturato ,2 MON , ,4-24,6 Risultato corrente , ,8-26,2 Risultato netto 235 9, ,5-26,3 Salvatore Ferragamo Fatturato ,5 MON , ,8 3,0 Risultato corrente , ,4-0,6 Risultato netto , ,6 1,8 Safilo Group Fatturato ,6 MON 48 5,0 60 6,9-20,0 Risultato corrente 24 2,5 53 6,1-54,7 Risultato netto 11 1,1 32 3,7-65,6 Tod's Fatturato ,2 MON , ,7-1,6 Risultato corrente (*) 74 14, ,5-6,3 Risultato netto (*) 50 9, ,7-10,7 Geox Fatturato ,1 MON 31 4,4 16 2,4 93,8 Risultato corrente 26 3,7 10 1,5 160,0 Risultato netto 17 2,4 5 0,7 240,0 Moncler Fatturato ,2 MON , ,1 26,5 Risultato corrente , ,9 30,4 Risultato netto 93 16, ,6 32,9 Totale "Top7quotate" Fatturato ,8 MON , ,2 9,4 Risultato corrente , ,9 8,5 Risultato netto , ,5 6,6 YOOX NET-A-PORTER GROUP Fatturato ,9 MON 6 1,4 9 2,5-33,3 Risultato corrente 6 1,4 8 2,2-25,0 Risultato netto -4-0,9 5 1,4 neg./pos. Brunello Cucinelli Fatturato ,4 MON 40 12, ,7 5,3 Risultato corrente 37 11, ,9 2,8 Risultato netto 27 8,5 27 9,7 0,0 (*) Dati al primo semestre Fonte: R&S-Mediobanca su dati di bilancio dei maggiori Gruppi quotati. 16

17 Fig. 16 TopModa Gruppi quotati: variazioni % di fatturato primi nove mesi a cambi correnti e costanti 25,2 19,9 17,0 17,9 16,3 14,4 10,6 11,8 9,4 5,0 1,0 6,5 6,2 6,1 1,1 0,6 3,9 1,2 2,0-7,0 Moncler Luxottica Safilo Ferragamo Tod's Geox Prada Totale "Top7quotate" YOOX Net-A- Porter Group Brunello Cucinelli Var % fatturato effettivo primi nove mesi Var % fatturato a cambi costanti primi nove mesi

18 LUXOTTICA GROUP '000 (in%) ATTIVITA' Disponibilità (inclusi i titoli) ,8 135,2 Circolante e attivo corrente ,4 5,9 Attivo immobilizzato netto ,8 9,8 Intangibles ,1 10,0 marchi e costi capitalizzati ,9 9,8 Totale attivo ,0 18,7 PASSIVITA' Debiti finanziari a breve ,4 114,3 Debiti finanziari a ml ,7-1,6 Altri debiti e fondi ,8 18,6 Capitale netto ,8 18,8 Totale passivo e mezzi propri ,0 18,7 Investimenti ,9 2,4 Fatturato netto ,0 4,6 Valore aggiunto Mol (Ebitda) ,1 8,3 Mon (Ebit) ,0 9,6 Risultato corrente ,8 10,7 Risultato netto ,8 18,0 In % del fatturato Valore aggiunto Mol (Ebitda) 17,8 18,1 19,4 19,7 20,4 Mon (Ebit) 12,6 13,1 14,3 14,6 15,3 Risultato corrente 10,7 11,3 12,5 13,3 14,1 Risultato netto 6,9 7,3 7,6 7,4 8,4 Mon (Ebit) / Valore aggiunto (in %) Dipendenti (numero medio) ,1 5,2 di cui (in %) n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Fatturato x dipendente ,4-1,0 Valore aggiunto (VA) netto x dipendente Costo del lavoro x dipendente CLUP=Costo del lavoro x dip. / VA netto x dip. (in %) ROI (%) 12,1 12,5 16,0 17,4 16,0 ROE (%) 14,1 14,3 15,7 15,1 15,0 Utili cumulati ultimi 5 esercizi (a) Dividendi degli ultimi 5 esercizi Dividendi cumulati ultimi 5 esercizi (b) Payout quinquennale medio (b/a in %) 65,9 Inv. materiali cumulati ultimi 5 esercizi Debiti finanziari / Patrimonio netto (%) 85,4 81,0 61,4 50,1 50,0 Debiti finanziari / Patrimonio netto tangibile (%) neg. neg. neg. neg ,9 Disponibilità / Debiti finanziari (%) 24,4 30,8 32,2 29,7 58,9 Intangibles / Patrimonio netto (%) 123,7 122,5 112,6 103,8 96,1 Fatturato per area geografica (in milioni) Europa } Americhe Asia e Oceania e altri Totale in % del totale n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Estero in % del totale n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Europa (inclusa ) in % del totale 20,1 20,0 18,6 19,7 19,7 Fatturato extra-europeo (in %) 79,9 80,0 81,4 80,3 80,3 Fonte: R&S-Mediobanca 18

19 PRADA '000 (in%) ATTIVITA' Disponibilità (inclusi i titoli) ,1 24,7 Circolante e attivo corrente ,2 33,3 Attivo immobilizzato netto ,0 24,3 Intangibles ,2 4,6 marchi e costi capitalizzati ,9 8,2 Totale attivo ,0 21,9 PASSIVITA' Debiti finanziari a breve ,6 297,1 Debiti finanziari a ml ,7 22,3 Altri debiti e fondi ,6 31,5 Capitale netto ,4 11,7 Totale passivo e mezzi propri ,0 21,9 Investimenti ,8-34,2 Fatturato netto ,5-1,0 Valore aggiunto ,4-7,8 Mol (Ebitda) ,1-16,5 Mon (Ebit) ,1-25,3 Risultato corrente ,5-27,6 Risultato netto ,7-28,2 In % del fatturato Valore aggiunto 44,6 46,9 47,8 48,1 44,9 Mol (Ebitda) 26,2 29,7 31,9 31,9 26,9 Mon (Ebit) 20,8 24,8 27,2 26,3 19,9 Risultato corrente 19,5 23,8 27,0 25,9 18,9 Risultato netto 12,3 16,9 19,0 17,5 12,7 Mon (Ebit) / Valore aggiunto (in %) 46,5 52,9 57,0 54,7 44,3 Dipendenti (numero medio) ,2 10,6 di cui (in %) 45,8 42,3 38,7 36,5 34,9-10,9 p.p. -1,6 p.p. Fatturato x dipendente ,6-10,5 Valore aggiunto (VA) netto x dipendente ,9-20,6 Costo del lavoro x dipendente ,9-1,9 CLUP=Costo del lavoro x dip. / VA netto x dip. (in %) 46,8 40,6 36,4 38,3 47,3 ROI (%) 24,8 29,1 34,9 31,9 20,0 ROE (%) 26,3 31,1 36,9 30,5 17,7 Utili cumulati ultimi 5 esercizi (a) Dividendi degli ultimi 5 esercizi Dividendi cumulati ultimi 5 esercizi (b) Payout quinquennale medio (b/a in %) 40,1 Inv. materiali cumulati ultimi 5 esercizi Debiti finanziari / Patrimonio netto (%) 42,2 19,2 11,2 10,2 17,3 Debiti finanziari / Patrimonio netto tangibile (%) 151,6 36,4 18,0 15,4 25,2 Disponibilità / Debiti finanziari (%) 18,9 102,9 218,9 205,3 135,6 Intangibles / Patrimonio netto (%) 72,2 47,3 37,7 33,4 31,3 Fatturato per area geografica (in milioni) Europa Americhe Asia e Oceania e altri Totale in % del totale 19,2 17,4 16,0 15,4 15,6 Estero in % del totale 80,8 82,6 84,0 84,6 84,4 Europa (inclusa ) in % del totale 41,2 38,6 38,5 37,1 36,4 Fatturato extra-europeo (in %) 58,8 61,4 61,5 62,9 63,6 Fonte: R&S-Mediobanca 19

20 GIORGIO ARMANI '000 (in%) ATTIVITA' Disponibilità (inclusi i titoli) ,4-18,9 Circolante e attivo corrente ,8 8,4 Attivo immobilizzato netto ,7-0,1 Intangibles ,5 65,6 marchi e costi capitalizzati ,8 9,1 Totale attivo ,0 3,5 PASSIVITA' Debiti finanziari a breve , ,9 Debiti finanziari a ml Altri debiti e fondi ,4-16,3 Capitale netto ,8 16,2 Totale passivo e mezzi propri ,0 3,5 Investimenti ,5-2,3 Fatturato netto ,7 16,0 Valore aggiunto ,5 10,0 Mol (Ebitda) ,7 5,7 Mon (Ebit) ,9 1,3 Risultato corrente ,3-6,2 Risultato netto ,5 996,5 In % del fatturato Valore aggiunto 38,9 36,9 37,0 38,9 36,9 Mol (Ebitda) 20,3 19,4 19,9 21,9 20,0 Mon (Ebit) 15,9 15,9 16,5 18,6 16,3 Risultato corrente 15,6 16,6 17,0 18,7 15,2 Risultato netto 10,1 10,1 9,3 1,1 10,3 Mon (Ebit) / Valore aggiunto (in %) 41,0 43,0 44,7 47,9 44,1 Dipendenti (numero medio) ,0 27,0 di cui (in %) 56,5 53,9 49,0 44,9 34,9-21,6 p.p. -10,0 p.p. Fatturato x dipendente ,0-8,5 Valore aggiunto (VA) netto x dipendente ,0-14,8 Costo del lavoro x dipendente ,4-8,6 CLUP=Costo del lavoro x dip. / VA netto x dip. (in %) 53,8 52,7 50,8 47,5 51,0 ROI (%) 21,3 22,1 24,2 30,0 26,0 ROE (%) 14,8 15,3 15,1 1,8 20,1 Utili cumulati ultimi 5 esercizi (a) Dividendi degli ultimi 5 esercizi Dividendi cumulati ultimi 5 esercizi (b) Payout quinquennale medio (b/a in %) 40,1 Inv. materiali cumulati ultimi 5 esercizi Debiti finanziari / Patrimonio netto (%) 0,3 0,3 0,2 0,0 1,9 Debiti finanziari / Patrimonio netto tangibile (%) 0,3 0,4 0,3 0,0 2,4 Disponibilità / Debiti finanziari (%) , , , , ,6 Intangibles / Patrimonio netto (%) 12,3 12,0 14,0 15,7 22,3 Fatturato per area geografica (in milioni) Europa Americhe Asia e Oceania e altri } Totale in % del totale 26,3 24,2 20,9 21,0 17,2 Estero in % del totale 73,7 75,8 79,1 79,0 82,8 Europa (inclusa ) in % del totale 52,3 51,1 48,8 50,0 44,3 Fatturato extra-europeo (in %) 47,7 48,9 51,2 50,0 55,7 Fonte: R&S-Mediobanca 20

21 CALZEDONIA HOLDING '000 (in%) ATTIVITA' Disponibilità (inclusi i titoli) ,9 84,5 Circolante e attivo corrente ,4 22,6 Attivo immobilizzato netto ,3 10,4 Intangibles ,8 7,3 marchi e costi capitalizzati ,8 8,1 Totale attivo ,0 15,5 PASSIVITA' Debiti finanziari a breve ,4 190,6 Debiti finanziari a ml ,0 59,0 Altri debiti e fondi ,3 10,0 Capitale netto ,1 6,4 Totale passivo e mezzi propri ,0 15,5 Investimenti ,6 0,3 Fatturato netto ,8 10,8 Valore aggiunto ,9 7,8 Mol (Ebitda) ,9-5,9 Mon (Ebit) ,8-15,7 Risultato corrente ,2-20,7 Risultato netto ,6-24,8 In % del fatturato Valore aggiunto 36,4 33,7 31,8 32,6 31,7 Mol (Ebitda) 23,5 20,0 17,1 16,4 13,9 Mon (Ebit) 17,0 13,6 10,9 10,0 7,6 Risultato corrente 16,4 12,5 10,3 8,7 6,2 Risultato netto 12,9 10,2 9,1 6,7 4,5 Mon (Ebit) / Valore aggiunto (in %) 46,6 40,3 34,1 30,5 23,9 Dipendenti (numero medio) ,1 17,4 di cui (in %) n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Fatturato x dipendente ,3-5,6 Valore aggiunto (VA) netto x dipendente ,1-8,4 Costo del lavoro x dipendente ,4 3,7 CLUP=Costo del lavoro x dip. / VA netto x dip. (in %) 43,2 50,2 57,7 62,0 70,2 ROI (%) 20,9 14,3 12,4 13,0 9,3 ROE (%) 21,4 16,3 14,7 10,6 7,3 Utili cumulati ultimi 5 esercizi (a) Dividendi degli ultimi 5 esercizi Dividendi cumulati ultimi 5 esercizi (b) Payout quinquennale medio (b/a in %) 4,4 Inv. materiali cumulati ultimi 5 esercizi Debiti finanziari / Patrimonio netto (%) 11,3 31,1 24,4 12,1 23,6 Debiti finanziari / Patrimonio netto tangibile (%) 13,1 36,1 28,2 14,0 27,4 Disponibilità / Debiti finanziari (%) 28,5 32,6 10,7 17,1 15,2 Intangibles / Patrimonio netto (%) 13,7 13,9 13,8 13,7 13,8 Fatturato per area geografica (in milioni) Europa Americhe Asia e Oceania e altri } Totale in % del totale 64,3 61,5 56,0 52,8 50,5 Estero in % del totale 35,7 38,5 44,0 47,2 49,5 Europa (inclusa ) in % del totale 99,8 99,7 99,5 99,2 98,9 Fatturato extra-europeo (in %) 0,2 0,3 0,5 0,8 1,1 Fonte: R&S-Mediobanca 21

22 OTB '000 (in%) ATTIVITA' Disponibilità (inclusi i titoli) ,2-3,5 Circolante e attivo corrente ,8 0,1 Attivo immobilizzato netto ,9-4,2 Intangibles ,9 5,4 marchi e costi capitalizzati ,5 59,4 Totale attivo ,5 0,3 PASSIVITA' Debiti finanziari a breve ,4-44,4 Debiti finanziari a ml ,3-0,6 Altri debiti e fondi ,1 9,3 Capitale netto ,1 0,8 Totale passivo e mezzi propri ,5 0,3 Investimenti ,9-36,2 Fatturato netto ,2-1,0 Valore aggiunto ,8-3,8 Mol (Ebitda) ,0-15,5 Mon (Ebit) ,2-49,0 Risultato corrente ,9-26,4 Risultato netto ,6 32,8 In % del fatturato Valore aggiunto 29,2 30,5 30,9 27,1 26,4 Mol (Ebitda) 12,5 13,3 13,8 9,0 7,6 Mon (Ebit) 6,9 7,9 8,9 4,4 2,3 Risultato corrente 6,6 7,9 8,7 3,6 2,6 Risultato netto 3,0 3,9 4,6 0,3 0,3 Mon (Ebit) / Valore aggiunto (in %) 23,6 25,8 28,8 16,3 8,6 Dipendenti (numero medio) ,2 0,1 di cui (in %) n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Fatturato x dipendente ,7-1,2 Valore aggiunto (VA) netto x dipendente ,5-8,9 Costo del lavoro x dipendente ,0 2,2 CLUP=Costo del lavoro x dip. / VA netto x dip. (in %) 70,2 68,3 66,2 80,4 90,2 ROI (%) 8,4 9,8 11,8 5,7 3,0 ROE (%) 4,5 5,8 7,2 0,4 0,5 Utili cumulati ultimi 5 esercizi (a) Dividendi degli ultimi 5 esercizi Dividendi cumulati ultimi 5 esercizi (b) Payout quinquennale medio (b/a in %) 2,4 Inv. materiali cumulati ultimi 5 esercizi Debiti finanziari / Patrimonio netto (%) 16,4 13,4 11,5 16,1 11,9 Debiti finanziari / Patrimonio netto tangibile (%) 24,2 18,5 15,2 26,1 19,8 Disponibilità / Debiti finanziari (%) 94,4 137,5 203,1 105,2 136,2 Intangibles / Patrimonio netto (%) 32,1 27,7 24,4 38,2 40,0 Fatturato per area geografica (in milioni) Europa Americhe Asia e Oceania e altri Totale in % del totale 14,0 13,9 11,4 11,7 12,2 Estero in % del totale 86,0 86,1 88,6 88,3 87,8 Europa (inclusa ) in % del totale 55,7 53,9 50,9 51,4 51,5 Fatturato extra-europeo (in %) 44,3 46,1 49,1 48,6 48,5 Fonte: R&S-Mediobanca 22

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