IL RETTORE DECRETA. di stabilire che il Regolamento di cui all art. 1 entri in vigore alla data del presente Decreto;
|
|
- Michela Mori
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIREZIONE GENERALE AREA AFFARI GENERALI Servizio Atti normativi, Affari istituzionali e Partecipate Decreto Rep. 439/2016 Prot. n Anno 2013 Tit. I Cl. 3 Fasc. 4 OGGETTO Regolamento dei corsi per Master universitari - Modifica Visto l art. 9 dello Statuto di Ateneo; IL RETTORE Visto il Regolamento dei corsi per Master universitari emanato con D.R. n dell 8 novembre 2001 e successive modifiche; Viste le delibere del Consiglio di Amministrazione, Rep. n. 457 in data 28 settembre 2015, e del Senato Accademico, rep. n. 103 in data 12 ottobre 2015, con le quali è stata approvata una modifica all art. 4 del Regolamento dei corsi per Master universitari DECRETA art. 1. art. 2. art. 3. di modificare il Regolamento dei corsi per Master universitari, il cui testo fa parte integrante del presente Decreto, come da delibere del Consiglio di Amministrazione Rep. n. 457 in data 28 settembre 2015 e del Senato Accademico Rep. n. 103 in data 12 ottobre 2015; di stabilire che il Regolamento di cui all art. 1 entri in vigore alla data del presente Decreto; di incaricare il Servizio Atti normativi, Affari istituzionali e Partecipate ed il Servizio Formazione Post Lauream dell esecuzione del presente provvedimento, che verrà registrato nel Repertorio Generale dei Decreti. Padova, 08/02/2016 Il Rettore Prof. Rosario Rizzuto Il Dirigente Dott.ssa Rosaria Falconetti Il Responsabile del procedimento amministrativo ai sensi dell art 5 della L.241/1990 e succ. mod. Caterina Rea
2 REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI ART. 1 CORSI PER MASTER UNIVERSITARI 1. L Università promuove secondo la normativa vigente corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, alla conclusione dei quali sono rilasciati i titoli di Master universitari di primo e di secondo livello. 2. E ammesso ai Master di primo livello chi abbia conseguito un titolo universitario di durata almeno triennale o un altro titolo rilasciato all estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. E ammesso ai Master di secondo livello chi abbia conseguito una laurea specialistica/magistrale o una laurea del vecchio ordinamento o un altro titolo rilasciato all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. Non è ammesso ai Master chi è contemporaneamente iscritto a corsi di laurea del vecchio ordinamento, a corsi di laurea o laurea specialistica/magistrale, a scuole di specializzazione, a corsi di dottorato di ricerca, a Tirocini formativi attivi, a corsi di formazione per il sostegno e ai corsi di perfezionamento per l insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Non è consentita la contemporanea iscrizione a più Master. 3. La denominazione Master dell Università degli Studi di Padova si applica esclusivamente ai corsi istituiti ai sensi dell art. 3, commi 9 e 10, dell art. 5 e dell art. 7, comma 4 del Decreto del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 22 ottobre 2004, n. 270 Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 266 del 12 dicembre L anno accademico dei Master coincide con l anno solare, salvo nel caso di accordi nazionali o internazionali approvati dal Senato Accademico. 5. E fatto divieto di mutuazione tra la didattica dei Master e quella erogata nei corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, corsi di perfezionamento, scuole di dottorato. 6. I Master comprendono attività didattica frontale (eventualmente erogabile, in misura non superiore al 30% complessivo, con modalità a distanza e-learning), per non meno di 300 ore complessive distribuite di norma nell arco di almeno sei mesi, nonché un periodo obbligatorio dedicato a stages e/o alla redazione di un progetto o di un elaborato, organicamente inseriti nel progetto formativo. I Master a distanza, ovvero i corsi nei quali oltre all attività didattica in presenza siano previste attività didattiche a distanza in misura superiore al 30% delle attività complessive, sono regolati da apposito regolamento. 7. All insieme delle suddette attività, integrate con l impegno da riservare allo studio e alla preparazione individuale, per un totale di 1500 ore, corrisponde l acquisizione da parte degli iscritti di 60 crediti formativi universitari (di seguito CFU) complessivi, oltre a quelli acquisiti per conseguire la laurea o la laurea specialistica/magistrale. 8. Ad integrazione dell art.1, comma 2 del presente Regolamento, l ammissione a Master universitari di area medica e sanitaria che prevedano nel programma formativo attività cliniche, diagnostiche e/o strumentali su pazienti è subordinata anche al possesso dell abilitazione professionale. 9. Gli insegnamenti dei Master universitari possono essere offerti nella forma di insegnamenti singoli. L elenco degli insegnamenti per i quali è possibile accettare singole iscrizioni è indicato in sede di proposta di istituzione; per ciascuno di essi è anche indicato il periodo in cui sono previste le lezioni. È altresì indicato il numero massimo di studenti iscrivibili ai singoli insegnamenti offerti; tale numero può essere aumentato in sede di attivazione del Master subordinatamente alla disponibilità di posti non coperti, e sino a concorrenza del numero massimo previsto dall avviso di selezione. In caso di mancata attivazione del Master non possono essere attivati insegnamenti singoli. Gli iscritti possono frequentare, all interno dello stesso Master, insegnamenti singoli fino ad un massimo di 20 CFU per anno. La domanda di iscrizione agli insegnamenti singoli è redatta secondo quanto stabilito nell avviso di selezione. Possono iscriversi agli insegnamenti singoli di un Master sia coloro che sono in possesso del titolo di studio richiesto per l accesso al Master sia coloro che non siano in possesso del titolo di studio richiesto. 1
3 Gli iscritti agli insegnamenti singoli, in possesso del titolo di studio richiesto per l accesso al Master, possono sostenere le relative verifiche di profitto e ottenere per ciascuno di essi la certificazione dell esame sostenuto, corredata dell indicazione dei CFU e di sintetico programma dell insegnamento. Le verifiche non comportano votazioni, ma soltanto un giudizio di esame superato, eventualmente con merito, o non superato. Gli iscritti agli insegnamenti singoli di un Master non in possesso del titolo richiesto possono ottenere solo l attestazione di frequenza. L importo minimo del contributo di iscrizione a ciascun singolo insegnamento è determinato moltiplicando il valore del credito per il numero di CFU dell insegnamento. Il valore del credito è determinato come rapporto tra il contributo di iscrizione del Master e il numero complessivo di CFU in cui esso è articolato. Il Comitato ordinatore del Master, di cui al successivo art. 4, può incrementare tale importo in relazione alla peculiarità dell insegnamento. Per ogni iscritto l Ateneo trattiene un contributo determinato annualmente dal Consiglio di Amministrazione. ART. 2 RICONOSCIMENTO DI CREDITI PREGRESSI 1. Il Comitato ordinatore del Master può riconoscere attività formative e di perfezionamento precedentemente conseguite, documentate e coerenti con le caratteristiche del Master, quali CFU utili ai fini del completamento del Master, fino ad un massimo di 20 CFU. Il Comitato ordinatore può riconoscere inoltre fino ad un massimo di 12 CFU per esperienze professionali documentate. I CFU di cui sopra sono cumulabili fino ad un massimo di 20. ART. 3 VERIFICHE. PROVA FINALE. RINUNCIA 1. Il conseguimento dei CFU per le varie attività di cui all art. 1, comma 6, è subordinato a verifiche di accertamento. 2. Il conseguimento del titolo è subordinato all acquisizione dei CFU previsti, inclusi quelli relativi alla prova finale di accertamento delle competenze complessivamente acquisite. 3. Le verifiche e la prova finale sono superate con le seguenti valutazioni: sufficiente, buono, ottimo. In caso di giudizio negativo è possibile ripetere la prova finale una sola volta; le modalità, anche temporali, della ripetizione sono definite dal Comitato ordinatore di cui all articolo Il corsista può presentare in qualsiasi momento istanza di rinuncia, irrevocabile, con espressa e formale dichiarazione di volontà. Salvo i casi previsti dalla legge, l interruzione nella partecipazione alle attività formative del Master, comporta il mancato riconoscimento dell attività già svolta. ART. 4 COORDINAMENTO DEI CORSI PER MASTER 1. Le responsabilità del coordinamento di ciascun Master sono assunte da un Direttore e da un Comitato ordinatore, composto da almeno cinque membri, la maggioranza dei quali deve essere costituita da docenti di ruolo dell Ateneo. Possono far parte del Comitato ordinatore docenti in servizio presso altre Università, anche estere, ed esperti esterni. Nelle votazioni del Comitato ordinatore in caso di parità di voti prevale il voto del Direttore. Il Direttore del Master è nominato dal Consiglio di Dipartimento cui afferisce il Master, tra i docenti di ruolo, a tempo pieno, dell Ateneo che fanno parte del Comitato ordinatore, contestualmente all approvazione del progetto di Master. In casi motivati dal Dipartimento proponente, il Direttore del Master può essere un docente non di Ateneo, purché dipendente di un ente convenzionato con l Ateneo. Ciascun docente può essere titolare di una sola direzione Master. Il Direttore del Master, qualora non ricopra anche la carica di Direttore di Dipartimento, può essere anche direttore di un altro Corso di Perfezionamento e/o Aggiornamento, o di Corso di Alta Formazione. La funzione di Direttore del Master è compatibile con quella di Direttore di Dipartimento, qualora non abbia fatto richiesta di riduzione del carico didattico e di Coordinatore di un Corso di Dottorato. Il Direttore, ferma restando la sua responsabilità nei confronti dell Ateneo, può nominare un Vicedirettore, se di Ateneo docente a tempo pieno, all interno del Comitato ordinatore con funzioni di supporto nella gestione del Master. 2
4 ART. 5 COMMISSIONI ESAMINATRICI: ESAME DI AMMISSIONE ED ESAME FINALE 1. Il Comitato ordinatore nomina la Commissione esaminatrice per l esame di ammissione composta da tre membri, di cui almeno due sono docenti dell Ateneo di Padova o degli Atenei consorziati. 2. Il Comitato ordinatore nomina la Commissione per l esame finale composta da almeno tre membri scelti tra i docenti del Master. ART. 6 TUTORI 1. Il Comitato ordinatore del Master può individuare uno o più tutori, in relazione ai contenuti, alle modalità e alle finalità del corso, per svolgere attività di supporto organizzativo, sostegno alla didattica attiva e coordinamento delle attività di tirocinio. ART. 7 ISTITUZIONE DEI CORSI PER MASTER 1. Le proposte di istituzione dei Master sono avanzate annualmente da uno o più Dipartimenti, fermo restando che solo uno è Dipartimento di riferimento. 2. Le proposte vengono sottoposte all'approvazione del Consiglio di Dipartimento o dei Consigli di Dipartimento interessati. Successivamente sono portate all approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, previo parere del Nucleo di valutazione. L insieme delle proposte approvate costituisce l offerta formativa annuale Master dell Università degli Studi di Padova. 3. Le proposte vanno deliberate dagli organi con scadenze definite da apposito Decreto Rettorale. 4. Ciascuna proposta di istituzione di un Master deve indicare: a) i componenti del Comitato ordinatore, il Direttore e il Dipartimento di riferimento del Master; b) gli obiettivi formativi del Master e i risultati di apprendimento espressi tramite i 5 descrittori di Dublino; c) le competenze professionali acquisibili e i potenziali sbocchi occupazionali; d) il progetto generale di articolazione delle attività formative e dei tirocini e la suddivisione dei relativi CFU con l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari, i programmi degli insegnamenti, nonché le modalità di svolgimento delle verifiche periodiche e della prova finale; e) la sede o le sedi di svolgimento delle attività; f) il numero massimo degli ammessi, comunitari ed extracomunitari. Il numero minimo di iscritti e le modalità di ammissione; nel caso in cui il Master non raggiunga il numero minimo di iscritti previsti nel bando esso non potrà essere attivato dall Ateneo. Il numero di iscritti minimo affinché un Master possa essere attivato è di 5; g) i titoli di studio richiesti per l ammissione; h) le modalità di frequenza e le eventuali forme di controllo; i) l elenco dei docenti dell Ateneo disponibili che devono assicurare almeno il 50% delle attività didattiche frontali e dei principali docenti esterni selezionati con le modalità previste all art. 8, con l indicazione delle relative competenze; solo per casi motivati e per Master con caratteristiche particolari, tale percentuale può essere derogata purché deliberata dal Senato Accademico su proposta dei relativi Dipartimenti; ai soli fini del rispetto della predetta percentuale sono ricompresi tra la docenza interna: - i docenti che abbiano tenuto insegnamenti in corsi di laurea e laurea magistrale/specialistica nel triennio precedente alla richiesta di istituzione del Master; - i docenti dell Ateneo in quiescenza; - i docenti degli Atenei consorziati; - i docenti appartenenti ad enti pubblici con i quali l Ateneo abbia stipulato convenzioni di carattere didattico, scientifico o assistenziale; j) le collaborazioni interne ed esterne di supporto alla didattica e all organizzazione del corso; k) gli enti e soggetti esterni disposti a collaborare a vario titolo allo svolgimento del corso, alle attività di tirocinio e alla ricerca di sbocchi occupazionali; l) il piano finanziario, consistente in un prospetto analitico delle entrate previste nell ipotesi del numero minimo di iscritti e delle uscite per la docenza, la direzione, l organizzazione e il funzionamento del Master comprese le eventuali nuove attrezzature; m) le eventuali agevolazioni previste per i partecipanti meritevoli; 3
5 n) le modalità di valutazione dell attività svolta nell ambito del corso da parte degli iscritti; o) per i Master di area medica e sanitaria che prevedano, nel programma formativo, attività cliniche, diagnostiche e/o strumentali su pazienti, l avvenuta comunicazione alla direzione generale delle strutture ospedaliere pubbliche o private, con opportuno riferimento agli atti convenzionali che rendono possibile tale attività; p) l elenco degli insegnamenti singoli, ove previsti, corredati dalle indicazioni di cui all art. 1, comma L approvazione degli organi competenti è subordinata alla garanzia preventiva della copertura finanziaria dei corsi. 6. Concluso il corso, il Direttore redige una relazione sulle attività svolte, contenente anche un consuntivo delle entrate e delle uscite, che deve essere approvata dal Dipartimento che ha gestito il Master. La relazione viene trasmessa al Rettore che la rende disponibile al Nucleo di valutazione. 7. Dopo tre anni di attivazione del Master, il Nucleo di valutazione provvede a redigere una relazione che ne evidenzi l utilità sul piano delle ricadute professionali. ART. 8 CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE. DOTAZIONE. COMPENSI 1. Il contributo minimo richiesto per l iscrizione a un Master non può essere inferiore alla media dell Ateneo per l iscrizione ai corsi di studio dell anno accademico precedente maggiorata dal 50%, ed è fissato annualmente dal Consiglio di Amministrazione. 2. Le eventuali borse di studio vengono assegnate secondo l ordine di graduatoria, redatta in base alla tipologia di selezione prescelta dal Comitato ordinatore. L assegnazione delle borse avverrà in due rate: all inizio e a metà del corso. 3. Può essere prevista la concessione di premi di studio alla fine del corso a favore dei corsisti in accordo con i criteri fissati dal Comitato ordinatore e resi pubblici nell avviso di selezione per l ammissione al Master. Un iscritto non può beneficiare di più agevolazioni nello stesso Master. 4. Al Dipartimento che gestisce il Master l Ateneo riconosce una dotazione che deve essere destinata esclusivamente al funzionamento del corso. Tale dotazione è composta: a) dall'85% dei contributi degli iscritti, salvo diversa percentuale approvata dal Consiglio di Amministrazione; b) dal 92% di eventuali erogazioni a ciò finalizzate di enti e soggetti esterni. 5. Di norma il finanziamento necessario allo svolgimento del corso è assicurato dai punti a) e b) del comma Il Dipartimento può prevedere eventuali trattenute all interno della dotazione del Master per le spese generali che sostiene per l attivazione del Master. 7. Gli eventuali residui, a conclusione del corso, dovranno essere utilizzati per le edizioni successive o comunque per le attività istituzionali della struttura proponente. 8. L attribuzione delle attività di docenza è effettuata dai Consigli di Dipartimento. Gli impegni didattici dei docenti dell Ateneo sono effettuati al di fuori del monte orario di impegno definito dall Ateneo e possono essere retribuiti con compenso orario da stabilirsi da parte del Comitato ordinatore nei limiti della dotazione prevista dal budget del Master e nel rispetto dei limiti fissati dall Ateneo. Il Comitato ordinatore definisce anche i compensi dei docenti esterni sempre nel rispetto dei limiti fissati dall Ateneo. I compensi dei docenti e l eventuale compenso del Direttore sono deliberati dal Dipartimento all atto dell approvazione della proposta di istituzione del Master. 9. Ai tutori dei Master non può essere attribuita attività di docenza. 10. Il compenso del Direttore è stabilito in sede di presentazione della proposta di istituzione del Master nella misura massima di 8.000,00 euro. Il compenso del Direttore può essere rideterminato in sede di consuntivo del Bilancio del Master, ferma restando la misura massima di 8.000,00 euro. 11. Il Comitato ordinatore può prevedere un compenso anche per il Vicedirettore. In questo caso la somma tra il compenso del Direttore e del Vicedirettore del Master non potrà superare l importo di 8.000,00 euro. 4
6 12. Ai fini dell attribuzione degli affidamenti e della stipula dei contratti di diritto privato, per l insegnamento nei corsi Master i docenti proponenti o il Comitato ordinatore predetermina una specifica procedura di selezione, indicando altresì i criteri adottati per la valutazione comparativa tra i candidati. Il verbale del Comitato ordinatore, relativo a quanto sopra e contenente i nominativi dei docenti scelti, deve essere sottoposto all approvazione del Consiglio di Dipartimento. 13. Al personale tecnico-amministrativo in servizio presso l Ateneo che collabori, previa autorizzazione del Direttore della struttura di appartenenza e al di fuori dell orario di lavoro, allo svolgimento di un Master può essere riconosciuto il pagamento delle ore straordinarie sostenute per il Master. ART. 9 RIMBORSO CONTRIBUTO 1. Il contributo di iscrizione ad un Master non è restituibile. Il Magnifico Rettore, sentito il Direttore del Corso, può accogliere in via eccezionale domande di rimborso parziale dei contributi di iscrizione giustificate dalla sopravvenienza di impreviste e documentate cause di forza maggiore che rendano impossibile la frequenza. In tali casi il rimborso non potrà comunque superare il 60% della contribuzione versata. Non possono essere accolte domande di rimborso trascorsi trenta giorni dall inizio delle attività formative. ART 10 CONSORZI 1. I Master possono essere organizzati anche in forma consorziata, previe convenzioni con enti e soggetti esterni, anche stranieri. ART 11 NORME FINALI Le deroghe al presente regolamento relative ai Master in convenzione con altre università italiane o straniere sono soggette all approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione. 5
2. La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso è obbligatoria per almeno i 2/3 delle attività didattiche.
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Emanato con Decreto Rettorale n. 330/07 del 16 aprile 2007 Art. 1 Corsi di
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER Articolo 1 1. In attuazione di quanto previsto dall art. 3, comma 9 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, nonché dall art. 7 del Regolamento
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto dell'università degli Studi della Basilicata ed in particolare gli artt. 7, 16, 17 e 28;
Ripartizione Affari Generali ed Istituzionali Area Affari Generali Ufficio Atti normativi ed Affari Generali IL RETTORE D.R. n. 359 VISTO lo Statuto dell'università degli Studi della Basilicata ed in particolare
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO POST LAUREA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE ( Emanato con Decreto Rettorale n.160 del 2 maggio 2012) Art. 1 Corsi di Master
DettagliUniversità degli Studi di Perugia
Università degli Studi di Perugia REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO (Emanato con D.R. n.135 del 20-1-2003 e modificato con D.R. n.1039 del 31-5-2006) Articolo 1 Corsi per master universitario
DettagliDECRETO RETTORALE N. 5868. Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE
DECRETO RETTORALE N. 5868 Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE Visto visto visto vista lo Statuto dell Università Cattolica
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DEL POLITECNICO DI BARI
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DEL POLITECNICO DI BARI Decreto di Emanazione D.R. n. 183 del 17.05.2016 1 Direzione Gestione Risorse e Servizi Istituzionali Settore Ricerca
DettagliMASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO. Articolo 1 Ambito di applicazione.. p.2 Articolo 2 Finalità. p.2 Articolo 3 Attività formative p.
REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO INDICE Articolo 1 Ambito di applicazione.. p.2 Articolo 2 Finalità. p.2 Articolo 3 Attività formative p.2 Articolo 4 Requisiti e modalità di
DettagliRegolamento Master Universitari di primo e di secondo livello (Decreto Rettorale n.33 del 12 dicembre 2008)
Regolamento Master Universitari di primo e di secondo livello (Decreto Rettorale n.33 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1 - Ambito di applicazione... 3 Articolo 2 - Finalità... 3 Articolo 3 - Attività
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI
REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI Articolo l - Corsi per Master Universitari l. L'Università promuove secondo la normativa vigente corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO, DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE E DI FORMAZIONE PERMANENTE. INDICE
REGOLAMENTO DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO, DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE E DI FORMAZIONE PERMANENTE. INDICE Art. 1 Disposizioni generali Art. 2 Obiettivi Art. 3 Procedure di istituzione e di attivazione
DettagliART.1 - AMBITO DI APPLICAZIONE ART.2 - REQUISITI DI ACCESSO
NUOVO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO (Approvato nella seduta del Senato Accademico del 05 aprile 2011) ART.1 - AMBITO DI APPLICAZIONE
DettagliIL PRESIDENTE. DECRETA E emanato il seguente regolamento: Regolamento dei Corsi di Master
Decreto n. 1005 IL PRESIDENTE Vista la legge 21.12.1999, n. 508, Riforma delle Accademie di belle arti, dell Accademia nazionale di danza, dell Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti per
DettagliREGOLAMENTO PER L'ATTIVAZIONE DEI MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
Allegato REGOLAMENTO PER L'ATTIVAZIONE DEI MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 L Università Cattolica del Sacro Cuore può
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE
REGOLAMENTO DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE Emanato con Decreto 19 marzo 2008, n.12776 Ultime modifiche emanate con Decreto 6 giugno 2014, n. 527 Entrate in vigore il 21 giugno 2014 Via Ravasi, 2 21100 Varese
DettagliART.1 - AMBITO DI APPLICAZIONE
NUOVO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO (Approvato nella seduta del Senato Accademico del 05 aprile 2011 e successivamente modificato
DettagliCorsi di perfezionamento universitari Linee guida
Corsi di perfezionamento universitari Linee guida Articolo 1 Scopo delle Linee guida L'Università degli studi di Catania attiva ogni anno corsi di perfezionamento, ad accesso programmato, propedeutici
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO POST LAUREA, DEI CORSI DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE SENATO ACCADEMICO Delibera n. 12 del 27/07/2016 CONSIGLIO
DettagliIL RETTORE. lo Statuto dell Università degli Studi di Milano Bicocca, emanato con Decreto Rettorale n del 3 marzo 2015;
DEGLI STUDI DI MILANO- BICOCCA REP. Nr. 2719/2018 Registrato il 25/10/2018 AFFISSO ALL ALBO Dal 25/10/2018 al 09/11/2018 IL RETTORE VISTA la legge del 13 luglio 2015, n. 107 - Riforma del sistema nazionale
DettagliREGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento
Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI CORSI DI MASTER, CORSI DI PERFEZIONAMENTO, CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE E RICORRENTE, SUMMER/WINTER SCHOOL
REGOLAMENTO IN MATERIA DI CORSI DI MASTER, CORSI DI PERFEZIONAMENTO, CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE E RICORRENTE, SUMMER/WINTER SCHOOL (emanato con D.R. n. 639/2018 del 10 dicembre 2018) Art.1 Ambito di
DettagliRegolamento per l assunzione dei ricercatori a tempo determinato ai sensi dell art. 24 della legge n. 240 del 30 dicembre 2010. Art.
Regolamento per l assunzione dei ricercatori a tempo determinato ai sensi dell art. 24 della legge n. 240 del 30 dicembre 2010 Art. 1 (finalità) 1. L Università di Catania, nell ambito delle risorse disponibili
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Matematica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Matematica Classe di laurea n. L-35 Scienze Matematiche Corso di laurea in Matematica Dipartimento di Scienze
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI. Classe di laurea n.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI Classe di laurea n. L-26 Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e
DettagliREGOLAMENTO DEI MASTER. Art. 1 Scopi del regolamento. Art. 2 Definizione. Art. 2 bis Istituzione e attivazione
REGOLAMENTO DEI MASTER Art. 1 Scopi del regolamento 1. Ai sensi dell art. 14 del regolamento didattico di Ateneo, il presente regolamento disciplina le procedure per l istituzione, l attivazione e l organizzazione
DettagliPROT. N : 1374/2006 DATA: ROMA IL RETTORE
PROT. N : 1374/2006 DATA: ROMA 05.06.2006 IL RETTORE VISTO il T.U. delle leggi sull Istruzione Superiore approvato con R.D. 31 Agosto 1933 n. 1592; VISTA la Legge 9.5.1989 n 168; VISTO il D.P.R. 10.3.1982
DettagliDecreto rettorale, 5 giugno 2007, n. 396 (prot. n. 33224)
Decreto rettorale, 5 giugno 2007, n. 396 (prot. n. 33224) Regolamento per l istituzione e il funzionamento dei Corsi di studio a distanza (e-learning) dell Università degli Studi di Firenze. IL RETTORE
DettagliArt. 2 Requisiti di ammissione 1. Nel programma del singolo corso vengono definiti i requisiti di ammissione.
REGOLAMENTO CORSI FORMATIVI CRAD Art. 1 Riferimenti normativi, ambito applicativo e definizioni 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa vigente e dallo Statuto, l'ateneo ecampus promuove corsi
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Mediazione culturale. Classe di laurea n.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Mediazione culturale Classe di laurea n. 12 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 1 Art. 1 Finalità 1. Il presente
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia aziendale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Economia aziendale Classe di laurea n. L-18 Scienze dell economia e della gestione aziendale DM 270/2004 (trasformata),
DettagliFacoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: 0964 - ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA (LM) Ordinamento: DM270
Pagina 1 di 5 Facoltà: LETTERE E FILOSOFIA Corso: 0964 - ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA (LM) Ordinamento: DM270 Titolo: ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA Testo: Scuola di Lettere e Beni culturali
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici pubblici e privati Classe di laurea L-14 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia e Commercio
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Economia e Commercio Classe di laurea n. L-33 Scienze economiche DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD 1 Art.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza Classe di laurea magistrale n.. DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD
DettagliIL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);
U.S.R. DR/2013/102 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Architettura
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Architettura Classe di laurea magistrale n. LM-4 (Architettura) Dipartimento Politecnico
DettagliArt. 1 (finalità) Art. 2 (tipologie di contratto)
Regolamento per l assunzione di ricercatori a tempo determinato ai sensi dell art. 24 della legge n. 240 del 30 dicembre 2010 (testo approvato dal Senato Accademico nella seduta del 26 aprile 2011) Art.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Ingegneria Elettronica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Ingegneria Elettronica Classe di laurea n. L-8 (Ingegneria dell'informazione) Dipartimento Politecnico di Ingegneria
DettagliD. R. n 146 Teramo, 1 marzo 2019 IL RETTORE. lo Statuto dell Università degli Studi di Teramo, ed in particolare gli artt.
D. R. n 146 Teramo, 1 marzo 2019 IL RETTORE VISTO VISTO VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di Teramo, ed in particolare gli artt. 22 e 24; l art. 5 del decreto legislativo, n.59/2017; il decreto
DettagliREGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 1 Indice TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 3 Art. 1 Principi generali e ambito di applicazione... 3 Art.
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO POST LAUREAM. Art. 1 Oggetto del Regolamento
Allegato REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO POST LAUREAM Art. 1 Oggetto del Regolamento 1) Il presente regolamento definisce, nel rispetto del Codice Etico dell Ateneo, i requisiti, le
DettagliBANDO DI SELEZIONE PER TITOLI PER LA COPERTURA DI DUE INCARICHI DI TUTORATO PRESSO LA SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI
Rep. n. 220/2015, Prot. 1274 del 1/9/2015 Tit. V/1 Fasc. 2015 V/1.2.6 BANDO DI SELEZIONE PER TITOLI PER LA COPERTURA DI DUE INCARICHI DI TUTORATO PRESSO LA SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI IL VICE PRESIDENTE
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in International Marketing, Management and Organization Classe di laurea magistrale n. LM-77
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 (Ingegneria meccanica) Dipartimento
DettagliPARTE I - INFORMAZIONI GENERALI
Allegato 1 PARTE I - INFORMAZIONI GENERALI Tipologia di corso Titolo del corso - Indicare la tipologia: Master di primo livello/master di secondo Livello/Corso di Perfezionamento/Corso di Aggiornamento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN CONSULENTE DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI SINDACALI (Counsellor of labour law and labour relations) (CLASSE L-14) (Emanato con
DettagliREGOLAMENTO MASTER E CORSI DI PERFEZIONAMENTO. Art. 1 - Master universitari
Emanato con D.R. n. 1292 2006 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 del 23.03.2007 Modificato con D.R. n. 1033 2013 del 10.07.2013 Modificato con D.R. n. 416 2017 del 27.06.2017 REGOLAMENTO MASTER
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia e Commercio Classe di laurea L-33.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Economia e Commercio Classe di laurea L-33. Dipartimento di riferimento DIES DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art.
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (DPO) A.A.
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (DPO) A.A. 2018/2019 Art. 1 - FINALITA Presso l'ateneo di Trieste, in conformità all'art
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza Classe di laurea magistrale LM-77 Dipartimento di riferimento DIES DM 270/2004,
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata
Università degli Studi di Roma Tor Vergata DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E FINANZA MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN ECONOMIA E MANAGEMENT DELLA SANITA HEALTH ECONOMICS AND MANAGEMENT (modalità didattica
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
MASTER UNIVERSITARIO DI I o II LIVELLO SCHEMA TIPO PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA Ai sensi degli artt. 3-7 del decreto 22/10/2004 N. 270 Le proposte devono essere presentate entro i tempi stabiliti
DettagliMASTER di... LIVELLO in... STATUTO
MASTER di... LIVELLO in...... STATUTO Art.1 - Istituzione. È istituito, presso il Dipartimento di......(o la Facoltà di Medicina e Chirurgia) dell Università degli Studi di Roma Tor Vergata (in convenzione
DettagliL33- Laurea triennale in Economia e Commercio (EC)
L33- Laurea triennale in Economia e Commercio (EC) s. s. d Anno di corso Semestre CFU 1 anno IUS/01 Diritto privato I 10 IUS/09 Diritto pubblico I 10 SECS-P/07 Ragioneria generale II 10 SECS-P/01 Microeconomia
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Lingue e Letterature straniere. Classe di laurea n.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Lingue e Letterature straniere Classe di laurea n. 11 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 1 Art. 1 Finalità 1.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in INFORMATICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in INFORMATICA Classe di laurea L-31 Scienze e Tecnologie Informatiche Dipartimento di Scienze Matematiche Informatiche
DettagliREGOLAMENTO SUI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI
REGOLAMENTO SUI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con D.R. n. 417 del 24 marzo 2015 e modificato con D.R. n. 783/2018 prot. n. 18365 del 22.03.2018) INDICE Pag. Art. 1 Oggetto 2 Art. 2 Caratteristiche
DettagliBando di ammissione. in Previsione Sociale
Bando di ammissione Master di II livello in Previsione Sociale IV EDIZIONE ANNO ACCADEMICO 2017/2018 Allegato 1 Decreto Rettorale n. 195 dd. 29.03.2017 Pagina 1 di 5 Art. 1 Oggetto 1. Presso l'università
DettagliPer l'accesso al corso di laurea magistrale sono altresì richiesti i seguenti requisiti curriculari:
SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in ECONOMIA E POLITICA ECONOMICA Premessa : Il Corso di Laurea Magistrale in Economia e Politica Economica
DettagliCorso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura Classe: LM-4 c.u. Architettura e ingegneria edile-architettura
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE REGOLAMENTO DIDATTICO Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura Classe: LM-4 c.u. Architettura e ingegneria edile-architettura Art. 1 Finalità 1. Il presente
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata
Prot. 0017963/2013 Data: ROMA 07/06/2013 Decreto N: 1868 IL RETTORE VISTO il T.U. delle leggi sull Istruzione Superiore approvato con R.D. 31 Agosto 1933 n. 1592; VISTA la Legge 9.5.1989 n. 168; VISTO
DettagliSCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali
SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali Art. 1 Requisiti per l accesso al corso Conoscenze richieste per l accesso Per essere ammessi al corso di laurea
DettagliREGOLAMENTO PER L INCENTIVAZIONE DELL IMPEGNO DIDATTICO DEI DOCENTI DEL POLITECNICO DI BARI
REGOLAMENTO PER L INCENTIVAZIONE DELL IMPEGNO DIDATTICO DEI DOCENTI DEL POLITECNICO DI BARI Decreto di emanazione D.R. n. 322 del 20/07/2001 D.R. n. 322 VISTA la legge 9 maggio 1989 n. 168; VISTO VISTA
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in TRADUZIONE E MEDIAZIONE CULTURALE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in TRADUZIONE E MEDIAZIONE CULTURALE Classe di laurea magistrale LM-94 Traduzione specialistica
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Lingue e letterature straniere. Classe di laurea: L-11
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Lingue e letterature straniere Classe di laurea: L-11 Dipartimento di riferimento: Lingue e Letterature, Comunicazione,
DettagliUniversità degli studi di Palermo
SENATO ACCADEMICO Seduta del 26 gennaio 2010 OMISSIS N. 2 Proposta di modifica del Regolamento Didattico di Ateneo artt. 16 e 23 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VISTO il Regolamento Didattico
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale interateneo in Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli (LM-VEM) (in convenzione con Università
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Matematica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Matematica Classe di laurea magistrale n. LM-40 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 1 Art.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria Classe di laurea magistrale
DettagliArt. 1 Premesse e finalità
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE DELL IMPRESA E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (CLASSE L-14 SCIENZE
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale Classe di laurea magistrale n. LM-31 (Ingegneria gestionale) Dipartimento
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA DI DOCENZA ESTERNA ALLA SAPIENZA. Articolo 1 - Finalità
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA DI DOCENZA ESTERNA ALLA SAPIENZA. Articolo 1 - Finalità 1.1 Il presente Regolamento disciplina i criteri e le procedure per
DettagliArea Formazione Post Laurea
D.R. n. 15 Teramo, 24 gennaio 2017 IL RETTORE VISTO VISTO VISTO VISTO l art. 3, comma 9, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, nel quale si prevede che le università possono attivare, disciplinandoli
DettagliD.R. n. 1693/2016 del 12 luglio 2016 I L R E T T O R E
D.R. n. 1693/2016 del 12 luglio 2016 I L R E T T O R E il T.U. delle leggi sull Istruzione Superiore, approvato con R.D. 31 agosto 1933, n. 1592; il Regolamento sugli studenti, i titoli accademici, gli
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Mediazione culturale. Classe di laurea L-12
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Mediazione culturale Classe di laurea L-12 Dipartimento di riferimento: Lingue e Letterature, Comunicazione,
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE NON SANITARIE DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA INDICE
SENATO ACCADEMICO 4 settembre 2019 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 4 settembre 2019 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE Rep. 1224/2019 Prot. 173683 del 09/09/2019 STRUTTURA COMPETENTE Ufficio Master e Alta Formazione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Matematica. Classe di laurea n. L-35 Scienze Matematiche
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Matematica Classe di laurea n. L-35 Scienze Matematiche DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 1 Art. 1 Finalità
DettagliSCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Giurista di impresa e delle amministrazioni pubbliche
SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Giurista di impresa e delle amministrazioni pubbliche Art. 1 Requisiti per l accesso al corso Conoscenze richieste per l accesso Per essere ammessi al corso
Dettagli8473 - INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE) (L)
Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8473 - INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE) (L) Titolo: INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
Dettagli1. Il comitato ordinatore costituito nell ambito dell Università e nominato con Decreto Rettorale svolge i seguenti compiti:
Regolamento per l organizzazione e la gestione del percorso formativo per il conseguimento dei 24 CFU universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche
DettagliIL RETTORE VISTA VISTO VISTA VISTO VISTO VISTO RILEVATA VISTE VISTE VISTA RITENUTO
Area Istituzionale, Organizzazione e Controllo Area Ist./Unità Elett. Norm./AS/eb IL RETTORE Prot. n. 7403 del 15/05/2009 VISTA VISTO VISTA VISTO VISTO VISTO RILEVATA VISTE VISTE VISTA RITENUTO la Legge
DettagliFACOLTA DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI Articolo 1 L Università di Lecce istituisce presso la Facoltà di Giurisprudenza, ai sensi degli
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in SCIENZE ECONOMICHE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in SCIENZE ECONOMICHE Classe di laurea magistrale n. LM-56 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art.
DettagliSCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE VICEPRESIDENZA DI FORLI
VISTO l art. 23 co. 2 della L. 240/2010; SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE VICEPRESIDENZA DI FORLI IL VICEPRESIDENTE VISTO il Decreto Rettorale n 418/2011 Regolamento di Ateneo
DettagliDIREZIONE I DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI
ESTRATTO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SEDUTA 24 OTTOBRE 2017 DIREZIONE I DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI 11.1) REGOLAMENTO: CORSI DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale Classe di laurea magistrale n. LM-31 (Ingegneria gestionale) DM 270/2004,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI CATANIA IL RETTORE
,.' ì UNIVERSITÀ DEGLI STUDI CATANIA UNIVERsnA' DEGli STUDI DI CATAN~ NEP.DECNEfl (} T1T_ ~ "_0 Cl...5.._ IL RETTORE Vista la legge n.l68 del 9/5/1989, istitutiva del Ministero dell'università e della
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di Milano Bicocca, emanato con Decreto Rettorale n del 19 dicembre 2007;
IL RETTORE VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162 con particolare riferimento al Capo IV Corsi di perfezionamento ; VISTA la Legge 19 novembre 1990 n. 341 recante Riforma
Dettaglia valere dall a.a
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE E BANCARIE (ECONOMICS AND BANKING) Classe L-33, Scienze Economiche (Emanato con D.R. n. 1828/2015 del 18.12.2015 pubblicato all Albo Online
DettagliSCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO
Giurisprudenza SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO Art. 1 L Università di Bari istituisce presso la Facoltà di Giurisprudenza, ai sensi degli articoli 4, comma 1, legge
DettagliRep. n. 57/2016, Prot. 261 del 10/3/2016 Tit. V/1 Fasc. 2015 V/1.2.44
Rep. n. 57/2016, Prot. 261 del 10/3/2016 Tit. V/1 Fasc. 2015 V/1.2.44 BANDO DI SELEZIONE PER TITOLI PER LA COPERTURA DI UN INCARICO DI TUTORATO PRESSO LA SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI PER LA SCUOLA
DettagliCompiti didattici e affidamenti ai professori e ai ricercatori (S.A. 7 aprile Delibera n. 49/2014, prot ) Il Senato Accademico
Compiti didattici e affidamenti ai professori e ai ricercatori (S.A. 7 aprile 2014 - Delibera n. 49/2014, prot. 64060) Il Senato Accademico - Visto il D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382; - Vista la Legge 22
DettagliREGOLAMENTO PER LA CHIAMATA DEI PROFESSORI DI PRIMA E SECONDA FASCIA IN ATTUAZIONE DEGLI ARTT.LI 18 E 24 DELLA LEGGE
REGOLAMENTO PER LA CHIAMATA DEI PROFESSORI DI PRIMA E SECONDA FASCIA IN ATTUAZIONE DEGLI ARTT.LI 18 E 24 DELLA LEGGE 240/2010 (EMANATO CON D.R. N. 638/2012 DEL 5 DICEMBRE 2012 ED INTEGRATO CON D.R. N.202/2013
Dettagli