CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI REGIONE TOSCANA Direzione Generale Politiche Mobilità, Infrastrutture e Trasporto Pubblico Locale Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture DECRETO 21 marzo 2014, n certificato il D.G.R. n. 174/ Approvazione disciplinare per la presentazione delle domande di partecipazione relative alla realizzazione delle azioni per la mobilità ciclabile in ambito urbano previste dal PRIIM. IL DIRIGENTE Vista la Legge Regionale 8 gennaio 2009, n. 1 Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale ed in particolare gli articoli 6 e 9; Visto il decreto del Direttore Generale della Direzione Generale Politiche Mobilità, Infrastrutture e Trasporto pubblico Locale n del 3 Giugno 2013, con il quale il sottoscritto è stato nominato Responsabile dell Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture; Visto il Programma Regionale di Sviluppo approvato con Risoluzione n. 49 del 29/06/2011 che prevede la realizzazione di piste ciclabili tra le politiche per le infrastrutture e la mobilità; Vista la legge regionale 4 novembre 2011, n. 55, di istituzione del Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM); Vista la legge regionale 6 giugno 2012, n. 27 Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica finalizzata, fra l altro, alla realizzazione di interventi di promozione e sostegno della mobilità ciclistica e in particolare di migliore fruizione del territorio, di sviluppo infrastrutturale, con valenza anche in ambito sanitario, sociale, turistico e sportivo, e di garanzia dello sviluppo in sicurezza dell uso della bicicletta, sia in ambito urbano che extraurbano, attraverso la creazione di una rete ciclabile regionale, delle relative infrastrutture, la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali; Visto il Documento di programmazione economica e finanziaria 2014 (DPEF 2014) approvato con Risoluzione n. 219 del 18 Dicembre 2013, che prevede l avvio degli interventi per la mobilità ciclabile urbana ai sensi della LR 27/12; Vista la deliberazione di consiglio n. 18 del 12 febbraio 2014 con la quale è stato approvato dal Consiglio regionale il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), che, in coerenza con la L.R. 27/2012, prevede tra i suoi obiettivi l obiettivo 3.3 Pianificazione e sviluppo della rete della mobilità dolce e ciclabile integrata con il territorio e le altre modalità di trasporto e l azione Azioni per la mobilità ciclabile in ambito urbano ; Visti il D.Lgs 30 aprile 1992 n. 285 Nuovo codice della strada e il D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 Regolamen to di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada; Visto il D.M. n. 557 del 30/11/1999 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili ; Visto la DGR n. 174 del 10/03/2014 con la quale la Giunta Regionale da avvio ad una procedura di selezione di proposte progettuali mediante l approvazione del documento Definizione di obiettivi operativi e modalità di attuazione per la realizzazione delle azioni di mobilità ciclabile in ambito urbano previste dal PRIIM in coerenza con la L.R. 27/2012 ; Visto che la richiamata DGR n. 174 del 10/03/2014: - definisce gli obiettivi operativi per lo sviluppo della mobilità ciclabile e gli interventi ammissibili finalizzati al raggiungimento dei suddetti obiettivi; - stabilisce che la selezione delle proposte progettuali dovrà avvenire mediante la pubblicazione di un bando rivolto a Comuni, Unioni di Comuni e Province; - individua come criteri per la selezione delle proposte rispettivamente la qualità dell intervento, la coerenza delle azioni previste per la mobilità ciclabile con particolare riferimento alla pianificazione locale, lo stato di avanzamento della progettazione, il livello di cofinanziamento, la gestione partenariale, la presenza di accordi/protocolli e la multisettorialità - definisce la percentuale massima di cofinanziamento pari all 80% del costo complessivo della domanda fino al raggiungimento di un importo massimo di cofinanziamento per domanda di ,00; Visto che la richiamata DGR n. 174 del 10/03/2014 stabilisce di destinare la somma complessiva di euro per la realizzazione delle azioni per la mobilità ciclabile in ambito urbano assumendo allo scopo le seguenti prenotazioni: ,00 euro sul capitolo 31110/U annualità 2014, prenotazione n ,00 euro sul capitolo 31110/U annualità 2015 prenotazione n ,00 euro sul capitolo 31110/U annualità 2016 prenotazione n ;

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 Preso atto che con la stessa DGR n. 174 del 10/03/2014 viene individuata l Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture della Direzione Generale Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale quale struttura organizzativa incaricata di porre in essere gli adempimenti necessari allo svolgimento delle azioni operative previste; Ritenuto opportuno procedere alla predisposizione di un disciplinare al fine di consentire a Comuni, Unioni di Comuni e Province la presentazione della domanda di partecipazione per la realizzazione delle azioni per la mobilità ciclabile in ambito urbano; Preso atto che le domande di partecipazione non potranno essere inviate mediante i canali telematici istituiti ai sensi del D.lgs 82/2005 per motivi tecnici legati all elevata dimensione della documentazione richiesta e che quindi la consegna dovrà avvenire mediante i canali tradizionali specificati all interno del disciplinare; Visti il Disciplinare per la presentazione delle domande di partecipazione (Allegato 1 al presente atto, a formarne parte integrante e sostanziale), che comprende la seguente documentazione tecnica: - Domanda di Partecipazione (Allegato A) - Scheda di Adesione (Allegato B); Ritenuto opportuno assumere, in relazione al finanziamento previsto dalla DGR n. 174/2014, le seguenti prenotazioni: ,00 euro sul capitolo 31110/U a valere sulla prenotazione n assunta con la DGR n. 174/2014, annualità 2014; ,00 euro sul capitolo 31110/U a valere sulla prenotazione n assunta con la DGR n. 174/2014, annualità 2015; ,00 euro sul capitolo 31110/U a valere sulla prenotazione n assunta con la DGR n. 174/2014, annualità 2016; Considerato che eventuali ed ulteriori risorse, che si rendessero disponibili, nell ambito della mobilità ciclabile potranno essere utilizzate come risorse addizionali per il finanziamento del presente bando e, nel caso di graduatoria già approvata, per lo scorrimento della stessa con finanziamento dei progetti ammessi con riserva di risorse; Considerato che gli interventi finanziati a seguito del presente atto dovranno soddisfare quanto previsto dall articolo 3 comma 18 della L. 350/2003 (Legge finanziaria per il 2004) e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente; 13 Vista la L.R. n. 78 del 24 dicembre 2013 che approva il Bilancio di previsione 2014 e pluriennale ; Vista la deliberazione di Giunta n. 2 del 07 gennaio 2014 che approva il Bilancio gestionale 2014 e il Bilancio gestionale pluriennale ; DECRETA 1. di approvare il Disciplinare per la presentazione delle domande di partecipazione (Allegato 1 al presente atto, a formarne parte integrante e sostanziale), che comprende la seguente documentazione tecnica: - Domanda di Partecipazione (Allegato A) - Scheda di Adesione (Allegato B); 2. di assumere in relazione al finanziamento di ,00, per le motivazioni esposte in narrativa, le seguenti prenotazioni: ,00 euro sul capitolo 31110/U imputando la somma alla prenotazione n , annualità 2014; ,00 euro sul capitolo 31110/U imputando la somma alla prenotazione n , annualità 2015; ,00 euro sul capitolo 31110/U imputando la somma alla prenotazione n , annualità 2016; 3. di procedere con successivi atti all approvazione della graduatoria sulla base dell istruttoria predisposta da una commissione tecnica nominata dal Direttore Generale della Direzione Politiche Mobilità, Infrastrutture e Trasporto Pubblico Locale; 4. di rimandare a successivo atto l assegnazione di eventuali ed ulteriori risorse, che si rendessero disponibili, nell ambito della mobilità ciclabile, per il finanziamento del presente bando e, nel caso di graduatoria già approvata, per lo scorrimento della stessa con finanziamento dei progetti ammessi con riserva di risorse; 5. di rinviare a successivi atti, ai sensi del regolamento di attuazione della L.R. 36/2001, l impegno di spesa e la successiva liquidazione dei finanziamenti nei tempi e modalità indicati dal Disciplinare oggetto di approvazione del presente decreto. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 della l.r. 23/2007. Il Dirigente Riccardo Buffoni SEGUE ALLEGATO

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 Giunta Regionale Direzione generale Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture Allegato 1 Attività per lo sviluppo e la diffusione delle azioni per la mobilità ciclabile in ambito urbano previste dal PRIIM in coerenza con la L.R. 27/2012 DGR n. 174 del 10/03/2014 DISCIPLINARE TECNICO

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N DISCIPLINARE TECNICO Contenuti del documento: - - Allegato A) Schema di domanda - Allegato B) Scheda di Adesione

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 Art. 1 - Riferimenti normativi e alla pianificazione regionale 1. Il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) , approvato con risoluzione del Consiglio regionale n. 49 del 29 giugno 2011 prevede, tra le politiche per le infrastrutture e la mobilità, la realizzazione di piste ciclabili. 2. La legge regionale n. 27/2012 Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica persegue obiettivi di intermodalità, di migliore fruizione del territorio, di sviluppo infrastrutturale, con valenza anche in ambito sanitario, sociale, turistico e sportivo, e di garanzia dello sviluppo in sicurezza dell uso della bicicletta, sia in ambito urbano che extraurbano. All articolo 2, individua gli obiettivi strategici per la ciclomobilità urbana, quali l incremento della rete ciclabile esistente, privilegiandone il completamento su tutto il territorio urbano e la messa in rete, la sua messa in sicurezza, anche attraverso specifica segnalazione, la connessione con il sistema della mobilità collettiva. Infine, all articolo 3, stabilisce che la programmazione regionale della mobilità ciclabile è contenuta nel Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM). 3. Il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), istituito dalla legge regionale 4 novembre 2011, n. 55, è stato approvato dal Consiglio Regionale il 12 febbraio 2014; prevede interventi per promuovere la mobilità ciclabile in ambito urbano, per i collegamenti tra più territori urbani, con i percorsi della rete ciclabile di interesse regionale e con zone di interesse ambientale, paesaggistico e culturale, finalizzati al superamento delle attuali criticità, prioritariamente in riferimento a misure tese alla messa in sicurezza dei tracciati e all interconnessione degli itinerari ciclabili ( effetto rete ), allo sviluppo dei punti di scambio tra mobilità ciclabile e TPL, alla valorizzazione delle ferrovie minori, da attuare mediante accordi o selezione a seguito di bandi. Il PRIIM definisce anche la classificazione della rete di interesse regionale di mobilità ciclabile, costituita dalle principali arterie, in corso di definizione sulla base dei tracciati esistenti e della funzionalità dei collegamenti nord sud e est-ovest, implementando il sistema di rete con le regioni limitrofe. 4. Il Documento di programmazione economica e finanziaria 2014 (DPEF 2014), approvato con Risoluzione n. 219 del 18 Dicembre 2013, prevede l avvio degli interventi per la mobilità ciclabile urbana ai sensi della LR 27/ Le risorse destinate al finanziamento degli interventi promossi con il presente Disciplinare Tecnico Regionale sono quelle di cui alla D.G.R. n. 2 del 07 gennaio 2014 con la quale è stato approvato il Bilancio Regionale Gestionale per l esercizio finanziario 2014 e il Bilancio Gestionale Pluriennale che dispone un importo di ,00; 6. Le risorse destinate al finanziamento degli interventi promossi con il presente Disciplinare Tecnico Regionale potranno essere incrementate in caso di maggiori disponibilità finanziarie. 7. La DRG 174 del 10/03/2014 che definisce gli obiettivi operativi e le modalità di attuazione per la realizzazione delle azioni per la mobilità ciclabile in ambito urbano previste dal PRIIM in coerenza con la L.R. 27/2012 avviando una procedura di selezione di proposte progettuali da parte di Comuni, Unioni di Comuni e Province, e destina per la realizzazione delle azioni sulla mobilità ciclabile la somma complessiva di euro ,00 nelle annualità Art. 2- Obiettivi e campi di intervento 1. Obiettivo del presente Disciplinare è quello di individuare azioni finalizzate ad incentivare l uso della bicicletta, mediante la selezione di progetti di interventi promossi dagli Enti locali, come definiti al successivo articolo 3, mirati allo sviluppo e alla diffusione della mobilità ciclabile in ambito urbano e al miglioramento dei collegamenti tra più territori urbani, con i percorsi della rete ciclabile di interesse regionale e con zone di interesse ambientale, paesaggistico e culturale. Saranno privilegiati i progetti che favoriscano e promuovano un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale, alternativa all'uso dei veicoli a motore nelle aree urbane e nei collegamenti con il territorio contermine, che puntino al miglioramento del grado di interconnessione della rete ciclabile, privilegiando i percorsi più brevi, diretti e sicuri secondo i risultati di indagini sull'origine e la destinazione dell'utenza ciclistica, valutino la redditività dell'investimento con riferimento all'utenza reale e potenziale ed in relazione all'obiettivo di migliorare la qualità della vita, ridurre il rischio d'incidentalità e i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico.

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Sono finanziabili interventi dedicati in modo specifico all implementazione della mobilità ciclabile ai sensi della LR 27/2012, con riferimento ai campi di intervento prioritari elencati di seguito: a) incremento della rete ciclabile esistente, privilegiandone il completamento su tutto il territorio urbano e la messa in rete, favorendo l interconnessione di itinerari già presenti; b) messa in sicurezza della rete ciclabile esistente, anche attraverso specifica segnalazione; c) connessione con il sistema della mobilità collettiva e i grandi attrattori di traffico; d) collegamento tra territori urbani e tra territori urbani e percorsi della rete ciclabile di interesse regionale e con zone di interesse ambientale, paesaggistico e culturale, favorendo la riconversione in percorsi ciclabili e ciclopedonali delle aree di sedime delle tratte ferroviarie e stradali dismesse; e) realizzazione di aree di sosta dedicate alle biciclette, privilegiando quelle della rete regionale delle ciclostazioni o comunque poste in corrispondenza dei centri intermodali di trasporto pubblico (stazioni ferroviarie, tramviarie, punti di approdo della navigazione), favorendo l'integrazione e la valorizzazione delle linee ferroviarie, in particolare di quelle minori; f) interventi di vivibilità e qualità urbana finalizzati alla ciclopedonalità, alla moderazione del traffico e alla creazione di itinerari urbani diffusi e connessi. 3. Nel termine biciclette sono da intendersi comprese le biciclette elettriche a pedalata assistita di cui alla legge n.14/2003 di modifica dell art.50 del D.Lgs. n.285/1992, la previsione delle quali è da ritenersi quale elemento qualificante. 4. Gli interventi ammissibili devono essere coerenti e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi riportati al comma 2 del presente articolo. In particolare sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento: a. realizzazione/adeguamento/completamento di piste ciclabili e ciclopedonali; b. realizzazione di sottopassi e sovrappassi ciclabili e ciclopedonali; c. recupero e manutenzione straordinaria di tratti già esistenti e dotazioni infrastrutturali utili alla sicurezza del traffico ciclistico; d. costruzione e dotazione di parcheggi attrezzati, liberi o custoditi, e di centri di noleggio riservati alle biciclette, prioritariamente in corrispondenza dei centri intermodali di trasporto pubblico, d intesa con le società di gestione e presso strutture pubbliche (sono incluse attrezzature tipo bici, stalli, ecc.); e. predisposizione di strutture mobili e di infrastrutture atte a realizzare l intermodalità fra biciclette e mezzi di trasporto pubblico; f. tecnologie ICT funzionali alla migliore fruizione del tracciato; g. installazione della segnaletica sia orizzontale, sia verticale, sia luminosa e sia segnali e attrezzature complementari previsti dalla normativa vigente; h. sistemazione e arredi di aree destinate alla sosta; i. interventi di vivibilità e qualità urbana finalizzati alla ciclopedonalità, interventi per favorire la costituzione di zone Gli interventi ammissibili a finanziamento devono rispettare i criteri e gli standards progettuali indicati dalla normativa vigente, in particolare a quanto previsto dal D.Lgs 30 aprile 1992 n. 285 Nuovo codice della strada e s.m.i., dal D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada e s.m.i. e dal D.M. n. 557 del 30 novembre 1999 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. 6. Non sono ammissibili gli interventi già in corso alla data di pubblicazione sul BURT del presente disciplinare, fa fede la determina di affidamento definitivo dei lavori. Art. 3- Soggetti destinatari delle risorse

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Sono ammessi a presentare domanda di cui al presente Disciplinare i Comuni e le Unioni di Comuni in forma singola o associata ai sensi del D.Lgs. 267/ Sono ammessi a presentare domanda di cui al presente Disciplinare le Province nel solo ruolo di capofila di aggregazioni di Comuni e/o Unioni di Comuni. 3. Ciascuna aggregazione deve indicare, tra le amministrazioni partecipanti, quella che ricoprirà il ruolo di capofila dell aggregazione, di seguito denominato Proponente. Nel caso di presentazione della domanda da parte di un Comune o di una Unione di Comuni in forma singola, tale amministrazione corrisponderà al Proponente. 4. Gli enti locali di cui ai comma 1,2 del presente articolo saranno di seguito denominati EELL. 5. Alle singole Amministrazioni, o alle aggregazioni di queste, possono essere associati in partenariato altri organismi, pubblici o privati, interessati al miglioramento della mobilità ciclabile, che partecipano direttamente alla definizione e attuazione della proposta di intervento e contribuiscono ad attuarla. 6. Non potranno essere ammesse proposte che risultino in contrasto con gli esistenti strumenti di pianificazione e programmazione regionale in materia di mobilità ciclopedonale adottati dalla Regione Toscana. 7. Ogni ente di cui al comma 1 del presente articolo potrà presentare una sola domanda di cofinanziamento in forma di singola amministrazione. 8. Gli enti di cui ai commi 1 e 2 potranno presentare una seconda domanda di cofinanziamento solo in qualità di soggetto proponente (capofila di un aggregazione). 9. Una stessa aggregazione potrà presentare una solo domanda di cofinanziamento. Art. 4 Commissione Tecnica di valutazione 1. La selezione delle domande ammissibili viene affidata ad una commissione tecnica di valutazione costituita con atto del Direttore Generale della Direzione generale Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale. 2. La Commissione valuta le proposte sulla base dei criteri e delle procedure di valutazione contenute all art La valutazione dell inserimento o meno, di una proposta progettuale nella graduatoria di merito è effettuata mediante la valutazione degli elaborati progettuali presentati, tenuto conto all effettivo contesto della proposta e su insindacabile valutazione da parte della Commissione a prescindere da quanto indicato in sede di presentazione delle domanda. 4. La conformità del progetto alla normativa vigente è garantita dall Amministrazione proponente in quanto soggetto attuatore. Art.5 - Modalità di presentazione delle domande 1. La documentazione da produrre a cura del Proponente dovrà includere: a. l a domanda di partecipazione, redatta secondo la modulistica di cui all allegato A al presente Disciplinare; b. la scheda di adesione redatta secondo la modulistica di cui all allegato B al presente Disciplinare da ogni Ente partecipante al raggruppamento; c. un Atto dell'organo deliberativo di ogni ente partecipante che indichi esplicitamente: c1) che l EELL approva la proposta; c2) che l'aggregazione è finalizzata alla gestione delle azioni operative previste dal presente Disciplinare; c3) l approvazione della scheda di adesione di cui all Allegato B compilata in ogni sua parte; c4) uno degli EELL partecipanti all aggregazione quale capofila dell aggregazione e referente nei confronti degli altri Enti, nel caso di proposta presentata da più di un Amministrazione;

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N c5) di conferire il mandato al capofila per la presentazione della domanda di partecipazione in qualità di ente proponente così come definito dal comma 3 dell articolo 3 del presente Disciplinare, nel caso di proposta presentata da più di un Amministrazione; c6) la coerenza delle azioni presentate con il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM); c7) la disponibilità all impegno di spesa necessario per il co-finanziamento delle azioni proposte; c8) a rispettare i tempi indicati nel presente Disciplinare per l avvio ed il termine dei lavori e ad assicurare il monitoraggio dei risultati determinati dall intervento, o dagli interventi realizzati, per una durata non inferiore a tre anni dalla conclusione degli stessi; c9) a comunicare tempestivamente l eventuale variazione del responsabile del procedimento indicato in sede di domanda; c10) l impegno a predisporre e rendere disponibile un esauriente documentazione sugli interventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di permettere una valutazione della loro efficacia (ai fini dello sviluppo della mobilità ciclabile, riduzione del traffico, miglioramento della qualità dell aria, riduzione dei gas climalteranti, miglioramento qualità di vita, ecc) una loro eventuale diffusione ed a consentire alla Regione lo svolgimento di eventuali sopralluoghi. d. il Piano per la mobilità ciclistica ai sensi della L.R. 27/2012 che individui e definisca gli indirizzi, i criteri, i parametri e gli interventi necessari nel territorio dell Ente per la creazione di una rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità ciclistica; qualora non sia presente o approvato un piano ai sensi della L.R. 27/2012, deve essere presentato un estratto di un atto di pianificazione territoriale e della mobilità, approvato entro la data di scadenza del presente bando, contente almeno un riferimento pianificatorio o programmatorio relativo alla mobilità ciclabile (piani per la mobilità ciclabile contenuti negli organi di governo del territorio, nel piano urbano del traffico, nel piano urbano della mobilità); e. il progetto tecnico relativo agli interventi da realizzare con l indicazione delle criticità evidenziate, degli obiettivi, delle soluzioni proposte e del costo totale dell intervento comprensivo degli oneri da sostenere; il livello di progettazione minimo ammissibile è il progetto preliminare, così come definito dal DLgs 163/2006 e dal successivo Regolamento di Esecuzione approvato con DPR 207/2010; in particolare il progetto tecnico, di livello almeno preliminare, dovrà contenere i seguenti elaborati: e1) relazione tecnico descrittiva del progetto, comprensiva di analisi di fattibilità tecnico economica; e2) corografia dell area di intervento, in opportuna scala, con l indicazione dei punti/tratti interessati; e3) tavole tecniche progettuali, debitamente numerate; stato attuale, sovrapposto e di progetto; e4) documentazione fotografica descrittiva del sito d intervento; e5) stima del costo totale dell intervento comprensivo degli oneri da sostenere; f. la nomina del responsabile del procedimento e l impegno a comunicare tempestivamente alla Regione Toscana eventuali variazioni della persona che svolge tale funzione. Gli allegati tecnici nonché lo Schema di Domanda dovranno essere forniti anche su supporto digitale, preferibilmente in formato pdf. 2. La domanda di partecipazione, sottoscritta dal legale rappresentante, unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore (ai sensi dell art. 38 del DPR 445/2000) e corredata dalla documentazione richiesta, dovrà essere consegnata o trasmessa in contenitore chiuso non necessariamente sigillato, sul quale deve essere riportata la seguente dizione: Oggetto: Attività per lo sviluppo e la diffusione della mobilità ciclabile ai sensi della LR 27/12 nel territorio regionale. 6

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 e il seguente indirizzo: Regione Toscana Direzione Generale Politiche Mobilità, Infrastrutture e Trasporto Pubblico Locale Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture via di Novoli 26, Firenze 3. la consegna potrà avvenire secondo le seguenti modalità alternative: a. mediante spedizione postale, in tal caso la domanda dovrà pervenire all Ufficio Protocollo della Regione Toscana via di Novoli Firenze, entro e non oltre le ore del novantesimo giorno dalla pubblicazione sul BURT, a pena di esclusione. Non fa fede il timbro postale ma la data e l ora di registrazione della documentazione assegnate dal protocollo; b. mediante consegnata a mano al settore Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture della Direzione Generale Politiche Mobilità, Infrastrutture e Trasporto Pubblico Locale, V piano - palazzo B, via di Novoli 26 Firenze entro e non oltre le ore del novantesimo giorno dalla pubblicazione sul BURT, a pena di esclusione. Art. 6- Entità del finanziamento 1. L entità massima del cofinanziamento sarà determinata in relazione al costo complessivo della domanda, compresa la progettazione. 2. La percentuale massima di cofinanziamento è stabilita in 80% del costo complessivo della domanda fino al raggiungimento di un importo massimo di cofinanziamento per domanda pari a , Per la realizzazione degli interventi è al momento stanziata la somma complessiva di euro ,00 che potrà essere incrementata in caso di maggiori disponibilità finanziarie. 4. Le domande ammesse alla graduatoria di merito e cofinanziate con risorse regionali saranno assoggettate alla disciplina della L.R. n. 35/2011. Art. 7 - Procedure e criteri per la selezione delle domande 1. Le domande sono ritenute ammissibili se conformi a quanto indicato ai precedenti articoli 2, 3, 5 del presente. 2. Le domande ammesse sono valutate sulla base dei seguenti criteri: Criterio Punteggio A Qualità dell intervento 45 Saranno valutati in ordine di priorità i seguenti aspetti: i. interconnessione e messa in sicurezza degli itinerari già presenti anche in riferimento agli utenti deboli (pedoni e ciclisti); ii. estensione della rete ciclabile finalizzata rispettivamente a: a. connessione con il sistema della mobilità collettiva e con i principali poli attrattori; b. realizzazione di collegamenti tra territori urbani e percorsi della rete ciclabile di interesse regionale, così come definita dal PRIIM; c. realizzazione di collegamenti con zone di interesse ambientale, paesaggistico e culturale, favorendo la riconversione in percorsi ciclabili e ciclopedonali delle aree di sedime delle tratte ferroviarie e stradali dismesse. 0-45

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N iii. iv. Sarà data preferenza a progetti che prevedano la realizzazione di piste ciclabili in sede propria o su corsia riservata rispetto a previsioni di percorsi promiscui ciclabili e veicolari; realizzazione aree di servizio delle piste ciclabili con priorità alle strutture di sosta, noleggio e assistenza meccanica, dedicate in maniera esclusiva alle biciclette e ubicate in corrispondenza dei centri intermodali di trasporto pubblico, quali ad esempio stazioni ferroviarie, fermate tramviarie, stazioni marittime e tramviarie, punti di approdo della navigazione, ecc.; sarà data preferenza alle aree comprese nella rete regionale delle ciclostazioni; interventi di vivibilità e qualità urbana finalizzati alla ciclopedonalità, alla moderazione del traffico e alla creazione di itinerari urbani diffusi e connessi. B Coerenza delle azioni previste per la mobilità ciclabile con particolare riferimento alla pianificazione - Livello di approfondimento degli atti di pianificazione territoriale e della mobilità che riguardino la mobilità ciclabile (piani per la mobilità ciclistica ai sensi della LR 27/2012, piani per la mobilità ciclabile contenuti negli organi di governo del territorio, nel piano urbano del traffico o del piano urbano della mobilità); presenza e livello di operatività di un Ufficio per la mobilità ciclabile o di una Consulta locale sulla mobilità ciclabile; - realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione e di iniziative di educazione per la mobilità ciclabile; - partecipazione a programmi e progetti comunitari, o a eventuali altre iniziative, dedicati alla mobilità ciclabile. 0-5 C Stato di avanzamento della progettazione 10 - Progettazione preliminare 2 - Progettazione definitiva 8 - Progettazione esecutiva 10 D Livello di cofinanziamento richiesto alla Regione Toscana 15 - Da 60,01% al 80,00% 0 - Da 40,01% al 60,00% 5 - Da 20,01% al 40,00% 10 - Da 0,00% al 20,00% 15 E Gestione partenariale, presenza di accordi/protocolli, multisettorialità 10 - gestioni partenariali, per le quali verrà valutato il numero di soggetti sia pubblici che privati aggregati nel progetto - accordi/protocolli già sottoscritti alla data di presentazione della domanda di finanziamento, con soggetti pubblici o con i proprietari e i soggetti

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 gestori di reti ferroviarie e di trasporto pubblico per favorire l interscambio e l accessibilità delle biciclette. - presenza all interno della proposta progettuale di azioni multisettoriali l punteggio massimo attribuibile a ciascuna proposta è ottenuto dalla somma dei punteggi per ciascun criterio per un totale massimo di 100 punti. Non sono ammesse al finanziamento le proposte che non raggiungono almeno 50 punti. 4. A parità di punteggio, assegnato sulla base dei criteri indicati al precedente punto 2, la graduatoria sarà determinata dal seguente criterio di premialità: - livello di cofinanziamento. 5. Il processo di valutazione si conclude con la graduatoria delle domande ammesse e quindi con l elenco delle domande finanziate, fino all esaurimento delle risorse disponibili, e delle domande non finanziate. Art.8 Graduatoria di merito 1. La Commissione Tecnica, tenuto conto di quanto specificato dal presente Disciplinare Tecnico, esamina le domande di intervento, individua le domande non ammissibili, definisce per le domande ammissibili la graduatoria di merito, attribuendo i punteggi sulla base dei criteri indicati all art. 7 del presente disciplinare. 2. Conclusi i lavori della Commissione il dirigente regionale competente approva, con proprio decreto, la graduatoria di merito e ne dispone la pubblicazione sulla Banca Dati Atti della Giunta Regionale Toscana e sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana: a. della graduatoria delle domande ammesse, contenente l elenco delle domande finanziate con relativa assegnazione delle risorse, e l elenco delle domande ammissibili ma non finanziate; b. dell elenco delle domande non ammissibili. Art. 9 Tempistica ed erogazione dei cofinanziamenti 1. Le Amministrazioni proponenti, nel presentare la richiesta di cofinanziamento, valutano la fattibilità e la cantierabilità dei progetti proposti in relazione al livello progettuale presentato, in modo da garantirne, in caso di assegnazione del cofinanziamento, la loro attuazione nei tempi riportati al successivo comma Il cofinanziamento è assegnato al proponente dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T del decreto dirigenziale, con il quale è approvata la graduatoria di merito delle domande presentate e le relative assegnazioni delle risorse di cofinanziamento. 3. L Amministrazione proponente assegnataria del contributo deve dare inizio ai lavori entro 18 mesi dalla pubblicazione sul BURT della graduatoria, pena revoca del cofinanziamento, fatto salvo quanto previsto dalla L.R. n. 35/2011, e concluderli entro 36 mesi dall assegnazione del cofinanziamento, ovvero dalla pubblicazione sul BURT della graduatoria. 4. Deroghe temporali, potranno essere concesse solo nel caso in cui il ritardo non risulti imputabile ad inerzia dell Amministrazione e nel caso in cui l opera o la misura risulti realizzata per almeno il 50%. 5. La revoca del finanziamento regionale comporterà: a. La sospensione delle erogazioni al beneficiario delle quote relative al finanziamento concesso; b. La cancellazione/riduzione degli impegni residui; c. Il recupero degli eventuali importi corrisposti per i quali non esiste giustificazione di spesa oppure relativi ad interventi non rientranti nelle tipologie elencate al comma 4 dell articolo 2 del presente disciplinare. 6. Il recupero delle risorse verrà effettuato ai sensi dell'art. 7 della Legge Regionale n. 36 del 06 agosto In caso di non ammissibilità della spesa Regione Toscana provvederà a trattenere l importo 9

12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N corrispondente a quanto già liquidato su erogazioni dovute all assegnatario, anche relative ad altri contributi concessi a qualunque titolo, ai sensi dell art. 27 Compensazione del Regolamento 19 dicembre 2001, n. 61/R. 7. Il finanziamento accordato al proponente sarà erogato dalla Regione Toscana con le seguenti modalità e tempistiche: a. 30% alla comunicazione di inizio dei lavori, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento, fanno fede la determina di affidamento definitivo dei lavori e il verbale di consegna dei lavori; b. 30% alla dichiarazione dell avvenuta realizzazione del 50% dell opera o delle attività, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento, c. fino al un massimo del 30% alla comunicazione di fine dei lavori, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento, fa fede il certificato di ultimazione dei lavori; d. fino ad un massimo del 10% alla comunicazione dell avvenuto collaudo dei lavori o della certificazione di regolare esecuzione, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento. Dalla richiesta di cui alla lettera b dovrà essere presentata la documentazione relativa all avanzamento dei lavori. 8. Le percentuali di erogazione di cui al comma 7 del presente articolo si riferiscono alla frazione di cofinanziamento concesso, con riferimento alle fasi di realizzazione complessiva dell opera. 9. L erogazione delle fasi c e d di cui al comma 7 del presente articolo verrà effettuate sulla base delle spese effettivamente sostenute e rendicontate secondo le modalità stabilite ai commi successivi. 10. Le comunicazioni di cui ai punti c e d del comma 7 del presente articolo dovranno essere accompagnate da atti comprovanti le spese sostenute quali determine, fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente, comprovanti l'effettivo pagamento delle spese. 11. Non sono rendicontabili le spese relative a un intervento rispetto al quale il Beneficiario abbia già fruito, per le stesse spese, di una misura di sostegno finanziario (divieto di cumulo). Le attività realizzate e contabilizzate non devono costituire duplicazione di lavori già eseguiti, non devono aver beneficiato e non possono beneficiare di altri finanziamenti pubblici. Art Monitoraggio degli interventi 1. L Ente locale aggiudicatario del cofinanziamento regionale si impegna ad effettuare il monitoraggio dell intervento ai sensi della L.R. n. 35/2011 e a porre in essere tutte le azioni necessarie per la verifica del raggiungimento degli obiettivi conseguenti al progetto proposto: MONITORAGGIO ATTUATIVO DELLE PROPOSTE COFINANZIATE L Ente locale, qualora gli sia assegnato un cofinanziamento dalla Regione Toscana, per la realizzazione di un progetto proposto ai sensi del presente Disciplinare, dovrà realizzare l intervento nei tempi previsti dall art. 9 e fornire un esauriente documentazione secondo le indicazioni che saranno fornite MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI DELLE OPERE REALIZZATE Gli effetti delle opere cofinanziate sul territorio regionale nell ambito del presente programma di interventi devono essere monitorati per verificarne l efficacia. Il monitoraggio dovrà essere effettuato dall Ente assegnatario del cofinanziamento per almeno il triennio successivo alla conclusione degli stessi, secondo le indicazioni che Regione Toscana si riserva di fornire nel corso della durata del progetto. Articolo 11 - Trattamento dei dati personali 1. In relazione alla normativa sul Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al D.lgs 196/2003 e s.m.i., il beneficiario rilascia il consenso per tutte le comunicazioni ed il correlato trattamento dei propri dati personali necessari per la diffusione delle informazioni sul progetto.

13 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N I dati dei quali il soggetto concessionario e il soggetto responsabile di gestione e pagamenti entreranno in possesso saranno trattati nel rispetto del suddetto D.lgs 196/2003, secondo il quale il trattamento sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dei richiedenti il contributo. 3. Ai sensi dell art.13 del D.Lgs 196/2003, viene reso noto che: - i dati forniti saranno trattati dal soggetto concessionario per le finalità previste dal presente disciplinare e potranno inoltre essere comunicati ad ogni soggetto che abbia interesse ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i.; - la raccolta e il trattamento dei dati saranno effettuati con modalità informatizzate e manuali; - il conferimento dei dati è obbligatorio e l eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata assegnazione del contributo; - i dati saranno trattati secondo quanto previsto dal D.Lgs 196/2003 e diffusi in forma di pubblicazione secondo le norme che regolano la pubblicità degli atti amministrativi della Regione Toscana; - il titolare del trattamento è la Regione Toscana, Giunta Regionale alla quale è presentata domanda di finanziamento; - il responsabile del trattamento dati è il dirigente responsabile dell Area di Cordinamento Mobilità e Infrastrutture. Articolo 12 - Responsabile del procedimento e diritto di accesso agli atti 1. Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i. la struttura amministrativa responsabile del procedimento è l Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture della Direzione Generale Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale della Regione Toscana. 2. Il diritto di accesso viene esercitato ai sensi della L.241/1990 e della L.R. 40/2009 mediante richiesta al Responsabile del Procedimento, individuato nel dirigente responsabile dell Area. 3. Il presente disciplinare e la documentazione tecnica allegata sono disponibili presso l Area competente, via di Novoli n. 26, Firenze ed è consultabile e acquisibile dal sito istituzionale. Art. 13 Ulteriori aspetti e condizioni 1. La Regione valuta, a mezzo di esame istruttorio, l ammissibilità di eventuali variazioni sostanziali ai progetti presentati comunicati dall Amministrazione assegnataria. Qualora le variazioni ammesse comportino maggiori oneri questi saranno ad esclusivo carico del Proponente. 2. Gli interventi realizzati dovranno essere informatizzati coerentemente con le specifiche tecniche regionali relative alle Piste Ciclabili pubblicate al seguente indirizzo p=110:1: ::no::: sotto la voce Interfaccia Input 3. La gestione e manutenzione ordinaria dei tracciati e dei percorsi ciclabili realizzati è a carico degli enti locali nel cui territorio insiste il percorso. 4. La Regione non assume rapporti diretti con le imprese, i gruppi di lavoro e i professionisti, i fornitori di beni e servizi ai quali l Amministrazione assegnataria di cofinanziamento affida la realizzazione di tutte o parte delle azioni comprese nella proposta di intervento. 5. Le Amministrazioni ammesse a cofinanziamento si faranno garanti, nei confronti della Regione, nel consentire forme di controllo al fine del miglior esito degli interventi. 6. Le eventuali convezioni tra l Amministrazione ammessa a cofinanziamento e imprese, gruppi di lavoro e professionisti, fornitori di beni e servizi, dovranno prevedere nei confronti dei medesimi l obbligo a conformarsi alle direttive della Regione e ad accertare le forme di controllo che la stessa riterrà opportuno effettuare ai fini del miglior esito degli interventi.

14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Relativamente agli interventi che presuppongano la realizzazione di opere edilizie e infrastrutturali, la normativa di riferimento è quella contenuta nel D.lgs. n. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni e comunque l ulteriore normativa vigente in materia di lavori pubblici e il relativo Regolamento di esecuzione (Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207). 8. Qualora un Ente locale assegnatario di cofinanziamento, dimostri palese inerzia nel portare avanti l intervento o non comunichi tempestivamente alla Regione Toscana gli eventuali motivi ostativi alla sua realizzazione, potrà essere soggetto alla revoca del finanziamento ex L.R. n. 35/ Le risorse regionali oggetto di revoca saranno economizzate dalla Regione Toscana.

15 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 ALLEGATO A SCHEMA DI DOMANDA DI PARTECIPAZIONE Regione Toscana Ufficio del protocollo Direzione Generale Politiche Mobilità, Infrastrutture e Trasporto Pubblico Locale Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture via di Novoli Firenze Il sottoscritto nato a il / / in qualità di legale Rappresentante dell Ente consapevole, ai sensi del DPR 445/2000, delle responsabilità penali cui può incorrere in caso di dichiarazioni mendaci, formazione o esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità DICHIARA a) di aver preso visione del disciplinare tecnico regionale relativo alle Attività per lo sviluppo e la diffusione della mobilità ciclabile ai sensi della L.R. 27 del 06 giugno 2012 nel territorio regionale e dei relativi allegati che costituiscono parte integrante dello stesso e di accettarne tutte le condizioni e di avanzare la proposta di intervento denominata:. b) che il responsabile di procedimento della presente proposta è (nome) (cognome) (funzioni) (recapito) (indirizzo pec) (indirizzo ); c) che il costo complessivo della proposta, ivi comprese le fasi di studio e progettuali, è pari a e richiede un cofinanziamento di corrispondente al % del costo complessivo della domanda. d) di aderire: SINGOLARMENTE Oppure COME CAPOFILA DELL AGGREGAZIONE A CUI PARTECIPANO I SEGUENTI ENTI: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) ENTE

16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Allega a tal fine, i seguenti documenti, compilati secondo le indicazioni contenute nel Disciplinare Tecnico Regionale e nella documentazione allegata: a. Scheda di adesione, redatta secondo la modulistica presente all allegato B del presente Disciplinare da ogni Ente partecipante al raggruppamento; b. un Atto dell organo deliberativo di ogni ente partecipante che indichi esplicitamente: b1. che l EELL approva la proposta; b2. che l'aggregazione è finalizzata alla gestione delle azioni operative previste dal presente Disciplinare; b3. l approvazione della scheda di adesione di cui all Allegato B compilata in ogni sua parte; b4. uno degli EELL partecipanti all aggregazione quale capofila dell aggregazione e referente nei confronti degli altri Enti, nel caso di proposta presentata da più di un Amministrazione; b5. di conferire il mandato al capofila per la presentazione della domanda di partecipazione in qualità di ente proponente così come definito dal comma 3 dell articolo 3 del presente Disciplinare, nel caso di proposta presentata da più di un Amministrazione; b6. la coerenza delle azioni presentate con il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM); b7. la disponibilità all impegno di spesa necessario per il co-finanziamento delle azioni proposte; b8. a rispettare i tempi indicati nel presente Disciplinare per l avvio ed il termine dei lavori e ad assicurare il monitoraggio dei risultati determinati dall intervento, o dagli interventi realizzati, per una durata non inferiore a tre anni dalla conclusione dell intervento; b9. a comunicare tempestivamente l eventuale variazione del responsabile del procedimento indicato in sede di domanda; b10. l impegno a predisporre e rendere disponibile un esauriente documentazione sugli interventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di permettere una valutazione della loro efficacia (ai fini dello sviluppo della mobilità ciclabile, riduzione del traffico, miglioramento della qualità dell aria, riduzione dei gas climalteranti, miglioramento qualità di vita, ecc) una loro eventuale diffusione ed a consentire alla Regione lo svolgimento di eventuali sopralluoghi. c. il Piano per la mobilità ciclistica ai sensi della L.R. 27/12 che individui e definisca gli indirizzi, i criteri, i parametri e gli interventi necessari nel territorio dell Ente per la creazione di una rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità ciclistica; qualora non sia presente o approvato un piano ai sensi della L.R. 27/12, deve essere presentato un estratto di un atto di pianificazione territoriale e della mobilità, approvato entro la data di scadenza del presente bando, contente almeno un riferimento pianificatorio o programmatorio relativo alla mobilità ciclabile (piani per la mobilità ciclabile contenuti negli organi di governo del territorio, nel piano urbano del traffico, nel piano urbano della mobilità); d. il progetto tecnico secondo quanto disposto dall art. 5, comma 1, lett. e), specificando il livello di progettazione. Gli elaborati dovranno essere numerati progressivamente e risultare riepilogati in un apposito elenco a corredo degli stessi; e. la nomina del responsabile del procedimento (se non prevista in delibera); f. eventuali ulteriori atti amministrativi e accordi (elencarli in dettaglio); g. eventuali ulteriori documenti rilevanti ai fini della comprensione della proposta (elencarli in dettaglio); h. supporto digitale CD contenente tutti gli allegati. LUOGO E DATA FIRMA

17 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 ALLEGATO B SCHEDA DI ADESIONE DELL ENTE PARTECIPANTE AL RAGGRUPPAMENTO REFERENTE Ente partecipante Nome del referente comunale Telefono Fax Ruolo all interno dell Ente TIMBRO DELL ENTE LUOGO E DATA

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