Comunicazione via PEC Ferentino,lì 14 Giugno 2016

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1 Comunicazione via PEC Ferentino,lì 14 Giugno 2016 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento Ing.Laura D Aprile dgsta@pec.minambiente.it Regione Lazio Direzione Regionale Governo del Ciclo dei Rifiuti Ufficio Bonifiche Siti Inquinati protocollo@regione.lazio.legalmail.it emmonaco@regione.lazio.it Città Metropolitana di Roma Capitale protocollo@pec.cittametropolitanaroma.gov.it Provincia di Frosinone protocollo@pec.provincia.fr.it Consorzio ASI Frosinone protocollo@pec.asifrosinone.it Comune di Colleferro comune.colleferro@legalmail.it Comune di Segni segreteriasegni@pec.provincia.roma.it Comune di Paliano protocollo.paliano@actalispec.it Comune di Gavignano comunegavignano@interfreepec.it Comune di Anagni comune.anagni@postecert.it Comune di Sgurgola protocollo@pec.comune.sgurgola.fr.it 1

2 Comune di Ferentino Comune di Morolo Comune di Supino Comune di Frosinone Comune di Patrica Comune di Ceccano Comune di Pofi Comune di Castro dei Volsci Comune di Ceprano Comune di Falvaterra Comune di Pastena Oggetto: SIN Bacino del fiume Sacco nuova perimetrazione e consultazione dei soggetti privati L associazione CIVIS di Ferentino, con la presente espone e comunica: 1 La Conferenza di Servizi del per il SIN Bacino del fiume Sacco svolta presso il Ministero dell Ambiente, aveva stabilito di procedere -ai sensi dell Art 252 comma 3 del TU Ambiente- alla consultazione dei soggetti privati le cui proprietà ed attività ricadevano all interno del perimetro del SIN, come determinato e delimitato dalla stessa CdS. 2

3 La Regione Lazio ed i Comuni interessati avrebbero dovuto provvedere alla notifica degli avvisi ed a raccogliere le relative Osservazioni, con il fine di concludere il procedimento di nuova perimetrazione del SIN, propedeutico alla successiva bonifica dei siti inquinati. Lo stesso Ministero dell Ambiente, Divisione Bonifiche, ha più volte rappresentato la necessità di procedere con urgenza all approvazione definitiva del nuovo perimetro del SIN, ed ha sollecitato gli enti locali ad adempiere ai propri obblighi. Alla data odierna, dopo ben sei mesi dalla suddetta CdS, nessun avviso è stato notificato ai soggetti privati e la procedura in oggetto è rimasta senza alcuna attività ulteriore; neppure è valsa la reiterazione dell invito a provvedere resa dal Ministero dell Ambiente nell ultima CdS del 26 Maggio Nelle more di tale situazione e nell ambito del territorio che ricade nel perimetro del SIN come approvato dalla CdS del , si verifica quanto segue: 2.1 Il Consorzio ASI di Frosinone nell Aprile 2016 ha avviato la procedura per la reindustrializzazione del sito della ex VDC di Anagni, stipulando i relativi protocolli d intesa con la Regione Lazio,la Provincia di Frosinone e il Comune di Anagni ( Trattasi di un area di mq nell ambito dell Agglomerato Industriale del Consorzio ASI di Frosinone, e ricade interamente nel perimetro del SIN definito dalla CdS del ; pur essendo stata resa nota dal medesimo Consorzio ASI proprietario dell area- la necessità di procedere alla bonifica, il sito non è inserito nello specifico elenco delle aree di criticità del SIN. Il progetto di re-industrializzazione non è stato sottoposto, finora, ad alcuna Valutazione d Impatto Ambientale, nè sono note le tipologie di attività industriale che verranno collocate nell area de qua. La conclusione del procedimento e l emissione del bando è prevista per l Ottobre del Il Comune di Anagni con l avviso pubblico reso in esito alla Delibera di Consiglio Comunale n.5 del , ha avviato il procedimento per la vendita dell area dell ex Deposito Munizioni di Anagni, estesa per ben 180 ha ( Il Comune di Anagni ha previsto la redazione ed approvazione di una variante urbanistica onde permettere la trasformazione dell area da destinazione agricola a commerciale, produttiva, servizi ed altro; trattasi di un progetto non ancora sottoposto ad alcuna Valutazione d Impatto Ambientale e che comporterà una radicale modifica dello stato dei luoghi con la collocazione di numerose attività dei settori indicati. Il sito è confinante e limitrofo al perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco, ma è stato escluso dalla perimetrazione approvata dalla CdS del giacché il Comune di Anagni non ha fornito alla Regione Lazio e al Ministero alcuna notizia o dato inerente lo stato ambientale dell ex Deposito Munizioni che potesse motivarne l inserimento nel SIN; vale segnalare il comportamento contraddittorio dell amministrazione comunale che nell avviso pubblico e nella delibera n.5/2016 esplicita, invece, la necessità di bonifica del sito poiché gravemente inquinato, bonifica da porre a carico del futuro acquirente. 2.3 Dalla fine del 2015 e fino all attualità, si sono moltiplicare le richieste di autorizzazione all esercizio di numerosi nuovi impianti per la gestione ed il trattamento di rifiuti o collegati a questa 3

4 attività, in particolare nei Comuni di Anagni, Ferentino, Patrica e Colleferro; tutti i progetti ricadono nell ambito del nuovo perimetro del SI come definito dalla CdS del (cfr mappe allegate). Se ne elencano i principali: impianto per il compostaggio di RSU e la produzione di biogas della soc.recall, Comune di Patrica, capacità ton/anno, sito in zona a rischio inondazione del fiume Sacco come definita dal Piano gestione Alluvioni approvato il (rischio elevato R3, pericolosità media P2), in corso di VIA presso la Regione Lazio; impianto per il trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi della soc.terra Pulita, Comune di Patrica, capacità ton/anno, sito in zona a rischio inondazione del fiume Sacco come definita dal Piano gestione Alluvioni approvato il (rischio elevato R3, pericolosità media P2), in corso di VIA+ AIA presso la Regione Lazio; impianto per il compostaggio di RSU della soc. Ipercompost in Comune di Anagni, capacità ton/anno, sito in fascia di rispetto 150m da corsi di acque pubbliche (Rio S.Maria) ex Art.35 PTPR Lazio, ed in zona a rischio inondazione, in corso di VIA presso la Regione Lazio; impianto per il trattamento e recupero di rifiuti della soc. Tecnoriciclo Ambiente in Comune di Anagni, capacità ton/anno, sito in fascia di rispetto 150m da corsi di acque pubbliche (fiume Sacco) ex Art.35 PTPR Lazio ed in area repariale 100m dal fiume Sacco, in corso di VIA presso la Regione Lazio; impianto per il trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi della soc. Electronic in Comune di Ferentino, capacità ton/anno, sito in area interessata da Rischio Incidente Rilevante RIR (stabilimento Henkel) DLgs.vo 105/2015 Direttiva Seveso III, già autorizzato dalla Provincia di Frosinone Determina n.878/2016; impianto per il trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi della soc. Ecofer in Comune di Ferentino, capacità ton/anno, sito in zona a rischio inondazione del fiume Sacco come definita dal Piano gestione Alluvioni approvato il (rischio medio R2, pericolosità P1), in corso procedura di autorizzazione ex Art.208 TU Ambiente presso la Provincia di Frosinone; impianto per il trattamento e recupero rifiuti della soc. Ecotirrena (già LEM) in Comune di Ferentino, capacità 6000 ton/anno, sito in zona a rischio inondazione del fiume Sacco come definita dal Piano gestione Alluvioni approvato il (rischio elevato R3, pericolosità P2) ed in fascia di rispetto 150m da corsi di acque pubbliche (fiume Alabro) ex Art.35 PTPR Lazio, in corso procedura di autorizzazione semplificata ex Art.214 e 216 TU Ambiente presso la Provincia di Frosinone; impianto per l incenerimento pneumatici usati della soc. Marangoni in Comune di Ferentino, sito in zona a rischio inondazione del fiume Sacco come definita dal Piano gestione Alluvioni approvato il (rischio elevato R3, pericolosità P2) ed in fascia di rispetto 150m da corsi di acque pubbliche (fiume Alabro) ex Art.35 PTPR Lazio, in corso procedura rinnovo AIA presso la Provincia di Frosinone; impianto per il trattamento e recupero di carcasse o di residui di animali della soc. LEM Italia in Comune di Ferentino, capacità oltre ton/anno, sito in zona a rischio inondazione del fiume Sacco come definita dal Piano gestione Alluvioni approvato il (rischio 4

5 elevato R3, pericolosità P2) ed in fascia di rispetto 150m da corsi di acque pubbliche (fiume Alabro) ex Art.35 PTPR Lazio, in corso procedura AIA+VIA presso la Provincia di Frosinone; impianto per il trattamento e recupero di rifiuti della Rodesco Ambiente in Comune di Ferentino, capacità 3000 ton/anno, sito in zona a rischio inondazione ed in fascia in fascia di rispetto 150m da corsi di acque pubbliche (torrente Valle Marsecana) ex Art.35 PTPR Lazio, già autorizzato dalla Provincia di Frosinone con iscrizione nel Registro Imprese in procedura semplificata del ; termovalorizzatore della soc. Lazio Ambiente in Comune di Colleferro, in corso di AIA+VIA presso la Regione Lazio. 3 In conseguenza della realizzazione del complesso dei progetti innanzi segnalati, l assetto del territorio sul quale insiste il SIN sta rapidamente evolvendo verso una situazione ben diversa da quella rappresentata al momento dell approvazione della bozza di perimetrazione Rev.5 del dicembre I potenziali e notevoli impatti causati sia dalla collocazione di impianti per la gestione di RSU e di rifiuti speciali e pericolosi nella misura di oltre ton/anno, sia dai progetti di reindustrializzazione di estese aree all interno del SIN, rischiano di stravolgere la struttura e l ordinamento di quest ultimo, redatto in base ai criteri dettati dal TU Ambiente ma la cui valutazione ed applicazione rischia di essere compromessa dall incalzante modifica degli assetti territoriali e dalla moltiplicazione di attività produttive ad alto impatto ambientale. Basta porre attenzione al fatto che la maggior parte degli impianti e progetti innanzi elencati trova collazione nelle fasce e zone a rischio inondazione, aggravando la possibilità di ulteriori pregiudizi dovuti al pericolo di spargimento sui suoli di elementi e sostanze inquinanti come conseguenza di fenomeni di esondazione del fiume Sacco, affatto infrequenti. Ed ancora, è sufficiente evidenziare come la re-industrializzazione delle aree della ex VDC e dell ex Deposito Munizioni, non sembra tenere in conto la circostanza che il depuratore che dovrebbe servire l area industriale di Anagni non risulta in attività dopo oltre dieci anni dalla sua costruzione; già l ente commissariale del SIN aveva rappresentato che in mancanza della depurazione dei reflui ogni iniziativa di bonifica sarebbe inutiliter data, vieppiù il nuovo Piano Gestione Acque ed il Piano Gestione Alluvioni redatti dal Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale ed approvati nel Marzo u.s., hanno evidenziato il fatto che la mancata gestione degli scarichi industriali sta provocando la contaminazione anche delle falde sotterranee. Si sottolinea che lo stato ecologico del Bacino del fiume Sacco non ha raggiunto lo stato di buono entro il Dicembre 2015 come previsto dalla Direttiva UE 2000/60, così che è scontata l apertura di una procedura d infrazione in sede comunitaria. 4 Pertanto, l inadempimento di Regione Lazio e Comuni interessati dal SIN nel completare il procedimento di approvazione definitiva del perimetro e gli ingiustificati ritardi nel procedere all iter di consultazione dei soggetti privati proprietari dei suoli ricompresi nel SIN, non solo stanno rischiando di compromettere l assetto del SIN ma provocano l allungamento dei tempi per le effettive bonifiche, e ciò sta contribuendo ad aggravare il danno ambientale al territorio ed alla salute dei cittadini già presente e conclamato. In tal senso si rammenta che l omessa o ritardata bonifica ambientale oltre ad essere gravemente sanzionata dalla Legge 68/2015, costituisce ipotesi di danno erariale a carico dei responsabili della P.A. Quanto esposto, l Associazione Civis: 5

6 a) constatato l inadempimento degli enti locali ed i rischi di aggravamento dei danni ambientali ed alla salute dei cittadini, invita il Ministero dell Ambiente a procedere ad attivare i poteri di intervento, di sostituzione e di surroga nelle funzioni ed attività della Regione Lazio e dei Comuni interessati dal SIN, ai sensi e per gli effetti della Legge 349/1989 come previsto dalla normativa e dall ordinamento vigente; b) chiede, inoltre, al Ministero dell Ambiente di emettere norme di salvaguardia finalizzate a prevenire ulteriori danni ambientali nelle more dell approvazione definitiva del perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco, e fino al compimento delle operazioni di bonifica; c) invita e diffida la Regione Lazio ed i Comuni di Colleferro, Segni, Paliano, Gavignano, Anagni, Sgurgola, Morolo, Ferentino, Supino, Frosinone, Patrica, Ceccano, Pofi, Castro dei Volsci, Ceprano, Falvaterra e Pastena, a procedere alla consultazione dei soggetti privati proprietari dei suoli ricompresi nel perimetro del SIN, Rev.5 approvato nella CdS del , mediante notifica di avviso con termine per la presentazione delle osservazioni ai sensi dell Art.252 comma 3 DLgs.vo 152/2006 smi; con l avvertimento che in difetto di adempimento nel termine di trenta giorni si proporrà azione ex Art.31 e 117 CPA, nonché azione presso gli organi ed istituzioni dell Unione Europea. In allegato estratto mappa SIN Comuni di Anagni, Ferentino, Patrica e Colleferro con indicazione dei nuovi progetti ed impianti. Associazione Civis Il Presidente Alessandro Ciuffarella 6

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