PIANO DI PRONTO SOCCORSO EDIZIONE a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione - Architetto Antonio IANNECE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI PRONTO SOCCORSO EDIZIONE 2008-2009 a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione - Architetto Antonio IANNECE"

Transcript

1 Istituto d Istruzione Secondaria Superiore F. DE SANCTIS Sant Angelo dei Lombardi (Av) PIANO DI PRONTO SOCCORSO AZIENDALE integrato nel piano aziendale di emergenza, avente valore di Documentazione delle scelte organizzative conseguenti alla classificazione ai sensi del D.M. n. 388/2003 e predispositivo del Protocollo di Pronto soccorso interno Si coglie l occasione dell entrata in vigore del D.M. 388/2003 per ridefinire il Piano di soccorso aziendale, destinato a integrare il Documento di valutazione dei rischi e il programma degli interventi ad esso allegato. L Istituto d Istruzione Secondaria Superiore F. De Sanctis di Sant Angelo dei Lombardi (Av) ha più Sedi scolastiche separate o unità produttive, (tre in tutto, compresa la Sede principale di Sant Angelo) non fornite di autonomia amministrativa (ai sensi della definizione del D.Lgs. 626/94), pertanto le cosiddette <<sedi staccate>> diverse da quella principale (da essa separate fisicamente e lontane) corrispondono ad altrettanti luoghi di lavoro diversi della <<realtà aziendale: Istituto d Istruzione Secondaria Superiore>>, esse saranno qui indicate nella descrizione con il nome assegnato secondo le convenzioni amministrative e lessicali del settore. Pertanto, sinteticamente, l attività oggetto del presente Piano di pronto soccorso aziendale è ripartita tra i seguenti tre luoghi di lavoro diversi o sedi scolastiche staccate: - Sede Centrale di Sant angelo dei Lombardi - Sede Staccata di Sant angelo dei Lombardi - Sede Staccata di Caposele Contando tutte e quattro le sedi, complessivamente l Istituto annovera n. persone, tra alunni e dipendenti e mediamente ha persone estranee presenti in qualità di utenti/visitatori/genitori nel numero stimato di al giorno, mediamente. Con un totale di presenze teoriche medie al giorno di. Le caratteristiche di ciascuna sede e luogo di lavoro sono approfondite nei Documenti di valutazione del rischio di ciascuna scuola che integrano il presente atto, in modo da costituire un protocollo articolato e specifico. Pag. 1 di 23

2 Protocollo operativo Il presente protocollo è stato previamente discusso e messo a punto insieme al RSPP, agli Addetti ai servizi d emergenza e, in particolare, agli Addetti al Pronto Soccorso. E stato consultato anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Tutti i dipendenti saranno informati con apposita Circolare degli aspetti salienti del presente protocollo. La circolare resterà affissa permanentemente all albo e rinnovata annualmente. Va premesso che il datore di lavoro - con atto separato e formale (che si conserva negli atti della scuola) ha classificato l Istituto scolastico nel gruppo B, ai sensi del DM 388/2003; - ha compiuto gli atti conseguenti alla classificazione, ridefinendo le dotazioni di presidi sanitari obbligatorie e aggiuntive, nonché ha individuato per ciascuna sede la loro localizzazione esatta e ha provveduto alle forniture e all installazione (vedi schede in allegato 1), nonché alla loro segnalazione con apposita segnaletica e all indicazione della loro collocazione nelle planimetrie esposte ai sensi della normativa antincendio; - ha individuato per ciascuna sede il telefono fisso messo a disposizione per chiamare il servizio 118 (vedi schede in allegato 1) ; - a suo tempo ha stabilito il numero di Addetti al Pronto Soccorso per ciascuna sede, li ha individuati ed ha fatto in modo che fossero debitamente formati e in possesso dell apposito attestato (vedi schede in allegato 1) ; - al momento di entrata in vigore del DM 388( ) ha ulteriormente verificato che tale numero fosse adeguato, utilizzando i criteri esposti nell allegato A; ha anche verificato se la loro formazione andasse integrata al più presto e ha programmato l aggiornamento triennale (vedi allegato 1); inoltre ha valutato l opportunità di individuare e formare ulteriori Addetti al pronto Soccorso là dove sono carenti (vedi schede in allegato 1) e ha debitamente consultato in merito il RLS; - ha deciso quali accessi utilizzare preferenzialmente per le ambulanze di soccorso a seconda dell area di ciascuna sede in cui avviene l evento critico, le modalità per descriverlo al 118 e se un operatore dovrà recarsi in strada a indirizzare l ambulanza in arrivo (vedi schede in allegato 1); - considerato che è probabile che l Addetto al Pronto Soccorso utilizzi un cellulare per chiamare il 118, nel caso in cui ce ne sia necessità, ha deciso che in ogni cassetta e pacchetto di medicazione sia inserito un foglio con le notizie utili e le indicazioni da dare al 118 per accedere a quella sede; - infine ha approvato le seguenti Regole comportamentali: 1) Nel caso che una persona abbia perdita di conoscenza, emorragia, un malore o infortunio di qualche entità, deve essere immediatamente chiamato con la massima urgenza sul posto il più vicino Addetto al Pronto Soccorso, il quale, dal momento del suo arrivo, avrà la piena direzione delle attività di soccorso. Si richiama l attenzione sul fatto che anche pochi secondi in certi casi possono essere decisivi per salvare una vita. In questi casi, soprattutto se c è perdita di conoscenza, è urgentissimo chiamare il 118, evidenziando tale circostanza. 2) Di regola è preferibile che siano i dipendenti in possesso dell attestato di Addetto al Pronto Soccorso a intervenire in soccorso di persone che abbiano un malore o infortunio anche lieve, pertanto dovrà sempre essere chiamato un Addetto. Soltanto in attesa Pag. 2 di 23

3 dell arrivo di un Addetto, altri potranno eseguire, con la necessaria cautela, gli interventi davvero urgentissimi non rinviabili. Ovviamente, nel caso improbabile che in sede non fosse presente alcun Addetto, potrà intervenire chi si sente in grado di farlo. 3) Per chiamare il 118 e per qualunque esigenza di soccorso in emergenza sanitaria è disponibile il telefono fisso dell Azienda, in particolare gli apparecchi presenti presso la portineria e la segreteria di ciascuna sede scolastica. 4) Quando appare necessario chiamare il 118, è preferibile che sia l Addetto a chiamarlo, se è in grado di arrivare in tempo brevissimo. Chi chiama il 118 deve dire all incirca: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente presenta questi segni (perdita di coscienza / arresto cardiaco / apparente infarto,rilevante emorragia / ecc. ). Il paziente si trova presso l Ente/la Ditta sita a telefono.. L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi il percorso interno.. Queste istruzioni si trovano anche nella cassetta di pronto soccorso e appese in adeguati punti strategici. 5) E fatto divieto a chiunque di muovere o anche solo girare una persona infortunata o vittima di malore, salvo che per prevenire che costui sia vittima di eventi palesemente dannosi (caduta, crollo, incendio, ecc.). Infatti in certi casi la movimentazione può creare danni gravissimi o trasformare in una tragedia un evento di per sé non grave. Per la stessa ragione, se la persona vittima di malore o d infortunio è cosciente, è invitata a non alzarsi e a non muoversi, fino a che non ha ricevuto il benestare dell Addetto al Pronto Soccorso (il paziente può non rendersi conto dei reali danni subiti e muoversi può a volte recare gravi danni). 6) La lista degli addetti e la loro probabile dislocazione è affissa a ogni piano dell edificio e comunque nei punti strategici; in alcuni casi è indicato anche un interno telefonico o numero di cellulare per chiamarli. Chiunque è autorizzato a chiamarli d urgenza [ma preferibilmente dovrebbe farlo il bidello]. 7) Contemporaneamente, alla chiamata dell Addetto (o subito dopo), uno dei presenti [ o il bidello in servizio in zona] deve andare a prendere la più vicina cassetta di pronto soccorso o pacchetto di medicazione (la loro collocazione è indicata nel foglio riportante anche i nomi degli Addetti), in modo che al suo arrivo l Addetto al Pronto Soccorso la trovi già disponibile e aperta. 8) E fatto divieto ai circostanti di stare troppo vicini alla persona vittima di malore o infortunio e di fare commenti sul suo stato di salute, che potrebbero avere un effetto deprimente su una persona già in difficoltà. 9) Nel caso in cui la persona vittima di malore o infortunio non sia in grado di riferire le circostanze del suo infortunio/malore all Addetto al Pronto Soccorso, necessarie per comprendere meglio la natura dell evento e cosa fare, chi fosse al corrente con cognizione di causa è invitato a riferirlo all Addetto. 10) Se e quando l Addetto al Pronto Soccorso deciderà di chiamare il 118, il bidello in servizio in zona (o, in sua assenza, uno dei presenti) si metterà a disposizione per collaborare alla telefonata, se richiesto. Il citato foglio di istruzioni riporta anche le più frequenti frasi da dire al 118 e qual è il percorso ottimale per accedere alla parte di edifico o di area esterna dove è localizzato l evento. Pag. 3 di 23

4 a. Nessuna regola è prospettata per i comportamenti dell Addetto al Pronto Soccorso, in quanto dovrà applicare le conoscenze e le istruzioni ricevute nei corsi di formazione. 11) Chiunque abbia un malore o infortunio anche lieve deve consultare un Addetto al Pronto Soccorso, perché a volte l interessato non ha gli elementi per valutare i possibili effetti, anche gravissimi, di un evento apparentemente privo di conseguenze. 12) Tutti i presenti e comunque coloro che venissero a conoscenza di informazioni relative allo stato di salute della persona vittima di malore o infortunio sono tenuti per legge al riserbo verso terzi in base alla normativa sulla privacy (legge 196/2003), tranne che per informazioni di servizio e ai soccorritori. 13) Tutti sono invitati a collaborare alla buona riuscita degli interventi di pronto soccorso, sia seguendo le presenti istruzioni, sia astenendosi dai comportamenti vietati. Una circolare con queste stesse notizie e regole verrà resa nota a tutti i dipendenti. (vedi facsimile Allegato B). N.B. Gran parte degli elementi richiesti dalle schede tipo che seguono, per ciascuna Sede staccata della scuola sono di fatto contenuti nei Documenti di Valutazione del rischio di ciascuna scuola. Pertanto il presente Documento deve essere collegato al Documento di Valutazione dei rischi di ciascuna scuola. In ogni caso si lascia in allegato il modello di scheda tipo che, all occorrenza, potrà essere impiegato. Pag. 4 di 23

5 Allegato 1- N.B. Le notizie inerenti le schede tipo sono contenute nei documenti di valutazione del rischio di ciascuna scuola Scheda N. Sede:. A) Descrizione Sede/luogo di lavoro : denominata.., sita nel comune.. (provincia) in via.n., la quale: - osserva normalmente il seguente orario di apertura: dalle ore.alle ore. - ha N... dipendenti che vi operano normalmente - ha N...di utenti/visitatori che presenziano mediamente N.. ore/settimana, di età compresa di norma tra e.. anni. - dispone/non dispone di servizio di refezione [eventualmente descriverlo] - dispone/non dispone di auditorium, con capienza di n. posti, aperto/non aperto anche ad attività che vedono presenti ulteriori persone con la seguente frequenza indicativa media:. N. ore/settimana - esercita/non esercita altre attività degne di menzione agli effetti dei rischi per i lavoratori, per gli utenti o per altri: - agli effetti della valutazione dei rischi, vanno segnalati i seguenti elementi rilevanti di rischio che caratterizzano questa sede rispetto alle altre:. Descrizione sommaria delle caratteristiche logistiche: l area insiste su un rettangolo approssimativamente di lato mt... x mt Gli edifici più alti hanno al massimo n. di piani. Complessivamente ci sono n.. edifici che ospitano attività significative e fra loro sono lontani n.. secondi a piedi. Il percorso a piedi (a velocità sostenuta tipica di un soccorritore zelante) tra i due punti più lontani è stato cronometrato in secondi: ; il percorso a piedi tra il luogo dove con più probabilità si trova un addetto al p.s. e il luogo più lontano è stato cronometrato in secondi.. ; il percorso a piedi tra il luogo dove si trova il telefono assegnato per chiamare i soccorsi e l punto più lontano è stato cronometrato in secondi - Accessi esclusivamente pedonali: da via., da via - Accessi carrabili: da via., da via Telefono assegnato ai sensi del DM 388 : n. telefonico.., apparecchio collocato in.. Valutati gli elementi sopra descritti, tenuto conto dei rischi presenti nonché delle presenze di lavoratori, utenti ed estranei, si ritiene di definire le seguenti impostazioni operative: B) Accessi dei servizi di soccorso pubblico (118) eventuali interventi del 118 debbano avvenire attraverso i seguenti accessi, a seconda della posizione in cui si trova la persona vittima di infortunio/malore: - Accesso 1, da via. Per pazienti siti nella zona.. - Accesso 2, da via. Per pazienti siti nella zona.. Pag. 5 di 23

6 Pertanto agli Addetti al PS e agli uscieri/addetti di portineria ecc. vengono impartite le seguenti istruzioni su come descrivere l indirizzo a cui il 118 deve venire e il percorso che deve seguire (punti di riferimento, ecc.); tali descrizioni saranno riportate nel foglio informativo, recante anche i nomi degli Addetti al PS e le ulteriori istruzioni descritte nell apposito paragrafo relativo. Tale foglio sarà affisso permanentemente nei seguenti punti strategici : - portineria - in ogni piano o zona specifica, nel punto dove c è il citofono o il telefono o il tavolo dell l usciere o guardiano o fattorino -. (altri punti strategici) e sarà all interno di ciascuna cassetta o pacchetto di medicazione. - Istruzioni per l accesso n. 1: chi chiama dovrà dire esattamente: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente ha. Il paziente si trova presso l Ente/la Ditta sita a telefono.. L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi il percorso interno. Istruzioni per l accesso n. 2: chi chiama dovrà dire esattamente: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente ha. Il paziente si trova presso la l Ente/la Ditta sita a telefono.. L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi il percorso interno. C) Quantità e collocazione delle cassette di pronto soccorso e dei pacchetti di medicazione Considerate le distanze interne, il numero delle persone presenti e la loro distribuzione spaziale, si ritiene che la cassetta di pronto soccorso collocata nel seguente luogo:.sia/non sia sufficiente. [nel caso che non sia sufficiente, indicare se servono ulteriori cassette o pacchetti di medicazione e indicare dove collocarli. Per i criteri far riferimento ai criteri illustrati nell apposito allegato A]. La dotazione di presidi sanitari è stata integrata con i seguenti:..[omettere se non ci sono integrazioni] Ovviamente ogni cassetta o pacchetto è segnalato, custodito, periodicamente controllato per mantenerne l integrità e la funzionalità, come previsto dalla normativa. Della collocazione viene data informazione anche tramite la circolare predetta, la segnaletica, le planimetrie d emergenza. Dei controlli periodici di tali presidi viene incaricato l Addetto sig.., che utilizzerà la scheda allegata in facsimile (che, compilata, verrà conservata in atti), con una periodicità mensile, salvo eventi rilevanti che abbiano inciso significativamente sulla completezza delle dotazioni. Pag. 6 di 23

7 D) Quantità di addetti al pronto soccorso Fatta la valutazione secondo i criteri indicati nel allegato A, si ritiene adeguata la quantità e tipologia di addetti individuati e formati, qui di seguito illustrata: [oppure: aggiungere: per una copertura ottimale si ritiene opportuno formare ulteriori n. addetti, cosa che sarà fatta appena possibile]: - n Addetti al P.S., di cui n... con orario pieno di ore settimanali e n.. Addetti con orario part-time di. ore settimanali. Lista degli addetti (a fianco va indicato per ciascuno: n. ore settimanali di presenza; orario esatto di presenza in sede ogni giorno; luoghi di lavoro dove si trova normalmente; n. telefonico dell interno a cui è rintracciabile; n. di cellulare (se lo consente) 1) 2) 3) 4) 5) 6) ecc. La lista degli addetti, con la data di conseguimento dell attestato, ecc. sono riportate nell allegato n. 2, che viene aggiornato all inizio di ciascun anno e serve per la verifica e programmazione della formazione/aggiornamento. E) Sistema di informazione all interno della sede L informazione sarà effettuata mediante una circolare, ripetuta all inizio di ogni anno., nella quale sono riepilogate le notizie e istruzioni qui riportate e che viene redatta sulla base della circolare-tipo qui allegata. Colloqui di verifica e approfondimento saranno eseguiti con gli Addetti al Pronto Soccorso, con gli Addetti al servizio di prevenzione e protezione, con gli Addetti al servizio Antincendio ed emergenze, con il personale di portineria e uscieri, guardiani, ecc.. La medesima circolare sarà permanentemente affissa a ogni piano e nei punti strategici, riporterà anche l elenco degli Addetti al Pronto Soccorso e la loro dislocazione all interno della sede, nonché l interno telefonico se esistente (e il numero di cellulare se lo consentiranno). Pag. 7 di 23

8 Allegato 2 - Elenco Addetti al Pronto Soccorso e programmazione della loro formazione Elenco Addetti al Pronto Soccorso e programmazione della loro formazione Note: Col. 2: numero progressivo relativo alla sede Col. 5 : si ricorda che l attestato del corso di formazione ad Addetto al pronto Soccorso ricevuto prima del deve specificare che sono state eseguite prove pratiche, altrimenti nella colonna 6 bisogna scrivere: Al più presto. Se la prova pratica è menzionata, nella colonna 5 scrivere Si, altrimenti No Col. 6 : se nella colonna 5 è scritto No, scrivere Al più presto ; altrimenti Sede N Cognome e nome Data ultima formazione ad Addetto di cui c è attestato Attestato recante menzione delle prove pratiche: Si/No Scadenza prossima formazione Pag. 8 di 23

9 Allegato A - CRITERI per individuare il numero adeguato di Addetti al P.S. e di cassette di pronto soccorso o pacchetti di medicazione. Questa analisi è mirata a definire criteri per quantificare: - il numero adeguato di addetti al pronto soccorso da individuare, formare e mantenere aggiornati nel tempo, - il numero adeguato di cassette di pronto soccorso e di pacchetti medicazione (nonché la loro collocazione ottimale) Le priorità del soccorso interno Teniamo presente che il pronto soccorso interno ha come scopo: 1. effettuare piccole medicazioni o interventi per i quali non è necessario andare al pronto soccorso ospedaliero o dal medico (o quanto meno non andarci subito o d urgenza) 2. valutare eventi di possibile gravità, decidere se chiamare o meno il 118 e quale messaggio dare per far comprendere esattamente l effettiva situazione. 3. nei casi in cui viene chiamato il soccorso esterno specializzato, assistere il paziente con interventi pratici e psicologici che lo mantengano vivo e nelle migliori condizioni possibili fino all arrivo del soccorso esterno (che può variare da un minimo di 7-8 minuti a decine di minuti in funzione della lontananza). In questo caso, si presentano 2 tipi di scenari: 3. a) in eventi pur gravi ed urgenti ma che non comportano pericolo di vita, impedire che comportamenti inappropriati causino effetti collaterali gravi e fare in modo che il paziente mantenga le migliori condizioni in attesa dell arrivo del soccorso specializzato (esempio: una sospetta lesione vertebrale può attendere senza problemi anche a lungo l arrivo dell ambulanza ma solo a patto che la persona non si muova e non venga mossa) 3. b) nelle situazioni d emergenza in cui c è pericolo di vita in pochi minuti, per cui il soccorso specializzato arriverebbe sempre troppo tardi ed il paziente morirebbe (arresto cardiaco /respiratorio, emorragia imponente, soffocamento, ecc. determinano la morte o danni irreversibili entro pochissimi minuti), effettuare semplici interventi salvavita per i quali l Addetto al Pronto Soccorso interno è stato addestrato. E evidente che l intervento n. 1, che magari è il più frequente e non necessita di particolare urgenza basta che ci sia disponibile un solo soccorritore in azienda, anche se bisogna attendere vari minuti perché arrivi. Non è questa la tipologia determinante per l impostazione del Servizio di Pronto Soccorso aziendale. Sono invece le successive casistiche che dettano regole e priorità per mettere in piedi quell organizzazione che per legge deve essere adeguata, ancorché ragionevole rispetto alle forze disponibili e ai rischi effettivi. Pag. 9 di 23

10 Già nel caso 2) l intervento rapido del soccorritore interno è fondamentale per una corretta gestione dell evento, tuttavia il fattore tempestività d intervento può non essere decisivo. Il caso 3.a) è simile ma è necessario che il soccorritore arrivi entro un tempo brevissimo per valutare la situazione, chiamare il 118, prestare quelle cure che è stato comunque addestrato a praticare, spesso consistenti nel mettere il paziente in una certa postura (e anche per prevenire comportamenti inappropriati e dannosi). La priorità sono gli interventi salvavita Ma nel caso 3 b) l intervento rapidissimo del soccorritore prima che sia trascorso un certo tempo può essere decisivo per salvare la vita di una persona! Per esempio, un arresto cardiaco o respiratorio determina danni irreversibili gravi o la morte se non si avvia la rianimazione cardiocircolatoria di norma entro 4-6 minuti. Si tenga conto che il tempo trascorso tra il momento del malore/infortunio e l inizio dell intervento del soccorritore è la somma dei seguenti tempi: 1) numero dei secondi trascorsi prima che qualcuno si renda conto dell evento e della sua gravità (30? 60? secondi) 2) numero dei secondi perché qualcuno decida di avvertire il soccorritore (1-10 secondi) 3) numero di secondi necessari a individuare chi sono i soccorritori in quel momento effettivamente presenti in azienda e dove si trova il più vicino (10-60 secondi in relazione all ampiezza dei luoghi, alla preparazione dei colleghi che devono avvertire il soccorritore, al grado di informazione ricevuta, alla presenza capillare di adeguate informative da consultare) 4) numero di secondi necessari (10) ad avvertire il soccorritore (si può chiamarlo con un citofono o cellulare? Occorre raggiungerlo a piedi? Quanto tempo ci vuole per raggiungerlo? 5) numero dei secondi necessari (10) al soccorritore per raggiungere la persona colta da malore. 6) circa secondi necessari al soccorritore per verificare i parametri vitali e decidere cosa fare 7) alcune decine di secondi per chiamare o far chiamare il 118 con un messaggio chiaro sul tipo di malore in essere (è un operazione da fare con somma urgenza e prima di altri interventi) 8) qualche secondo per trovare e indossare, se possibile, i guanti in vinile (necessari come regola generale e in questo caso quasi indispensabili per esaminare e disostruire la bocca) e per procurarsi una garza o un fazzoletto da interporre per la respirazione bocca a bocca.. Semplificando, la somma di questi segmenti temporali è influenzata in modo determinante dai punti 3, 4 e 5. Se l ambiente fisico è piccolo, le operazioni sono rapide. Se l ambiente è vasto e su più piani o i luoghi di lavoro sono sparpagliati, si crea un problema su cui riflettere bene. Una persona che cammina in fretta impiega circa un minuto per percorrere 100 metri. Andare a chiamare un soccorritore che si trova a 50 metri di distanza e per quest ultimo Pag. 10 di 23

11 percorrere gli stessi 50 metri in senso inverso implica oltre un minuto. Tenendo conto che ci possono essere dei tempi morti e considerando i tempi per le altre operazioni descritte, in questo caso si comincerebbe la rianimazione cardio-respiratoria dopo circa 2-3 minuti nell ipotesi migliore, fra 3 e 4 minuti in un ipotesi media, oltre 4 minuti in un ipotesi più sfortunata. Come si vede già l ipotesi media sarebbe appena in tempo o già a rischio di ritardo rispetto ai danni irreversibili... Non parliamo, poi, dell ipotesi peggiore perché arriverebbe probabilmente fuori tempo massimo. Come si ben comprendere, l incremento del numero dei soccorritori, soprattutto in ambienti caratterizzati da distanze significative, aumenta le probabilità che qualcuno di essi si trovi più vicino al punto dell evento critico; una buona informazione e organizzazione può far guadagnare decine di secondi preziosi e prevenire errori comportamentali che potrebbero avere effetti drammatici. Ci sono altri casi di malore o infortunio paragonabili a questo come tempistica necessaria per l intervento (soffocamento, emorragia imponente, ecc.). Un sospetto infarto o ictus richiedono la chiamata urgentissima del 118. Una persona con sospetto di fratture o di lesione alla colonna vertebrale necessita di intervento urgente per garantire che non si muova né venga mossa in modo inappropriato, mentre il soccorso vero e proprio può avvenire senza particolari urgenze. L organizzazione va costruita sul concetto di copertura spaziale e temporale Dunque, per l organizzazione del Pronto Soccorso aziendale la priorità è di assicurare l intervento entro poche decine di secondi e comunque nel più breve tempo possibile. Le condizioni per adempiere questa priorità sono: - Tutti i dipendenti dovrebbero sapere come comportarsi in caso di evento potenzialmente grave, in particolare dovrebbero sapere che devono chiamare con la massima urgenza un Addetto al Pronto Soccorso, conoscere i nomi degli Addetti, CHI di essi è presente in quel momento e DOVE si trova. (è un problema di informazione e di organizzazione adeguate). - Un telefono fisso o cellulare e una cassetta di Pronto Soccorso siano sufficientemente vicini per arrivare sul luogo in cui si trova il paziente contemporaneamente all arrivo del soccorritore. a) Copertura spaziale In ogni momento ci dovrebbe essere un soccorritore a non più di secondi di distanza da qualsiasi possibile punto significativamente frequentato dei luoghi di lavoro. Se l ambiente è circoscritto non c è problema, ma più l ambiente è esteso in orizzontale o in verticale (edifici a più piani), maggiore è il numero dei soccorritori necessari per una buona copertura, inoltre in questo caso è fondamentale che siano distribuiti in posti diversi, in modo da garantire una certa prossimità a tutti i punti frequentati. Pag. 11 di 23

12 Una buona copertura spaziale tiene conto delle dimensioni dell area e degli edifici (anche lo sviluppo in più piani). L ideale è assicurare una distribuzione spaziale fissa dei soccorritori (= nella scelta si tiene conto del punto esatto in cui normalmente lavorano), in modo che tutti i punti rilevanti abbiano un soccorritore raggiungibile a piedi, camminando velocemente, entro secondi. Se l organizzazione del lavoro impedisce di avere persone sempre fisse in determinate postazioni di lavoro, incrementando il numero degli addetti e scegliendoli oculatamente si ottiene una maggior probabilità di copertura spaziale. Naturalmente la normativa va applicata con ragionevolezza ed equilibrio. A nessuno è richiesto di realizzare un sistema perfetto, ma solo un sistema ragionevolmente efficace rispetto alle probabilità maggiori e ai rischi più significativi. Se l Ente/la Ditta ha uno scoperto molto ampio, è impossibile garantire a due dipendenti che si trovano nel punto più lontano un intervento rapido. Se, però, fossero impegnati in un attività di una certa rischiosità, non sarebbe più irragionevole organizzare le cose in modo che possano essere soccorsi rapidamente. b) Copertura temporale Nel caso di funzionamento aziendale più lungo rispetto all orario di lavoro del singolo dipendente, ci deve essere un attenzione a garantire una presenza in ogni fascia oraria, tenendo conto della quantità di persone presenti. Per esempio, se l Ente apre alle 7 di mattina e chiude alle 19, probabilmente il numero delle persone presenti varia in modo importante nelle diverse fasce orarie. In relazione al numero dei presenti è necessario fare in modo che in ciascun momento ci siano un numero adeguato di soccorritori disponibili Peraltro, anche quando ci sono relativamente poche presenze è necessario garantire almeno un soccorritore. Ovviamente sarebbe irragionevole mettere un soccorritore in caso di pochissime presenze; però in questo caso bisogna assicurarsi che gli interessati possano chiamare soccorsi esterni tramite un mezzo di comunicazione. Restando al tema della copertura temporale, le linee guida già citate dicono che bisogna tener conto del fatto che un soccorritore può essere assente o l eventualità che l infortunio/malore colpisca proprio il soccorritore stesso. Per tale evenienza le linee guida suggeriscono di raddoppiare cautelativamente il numero dei soccorritori. Fattore rischio specifico dell azienda In generale si ritiene che il fabbisogno di soccorritori dipenda dal grado di probabilità di eventi che richiedono intervento urgente o di emergenza. Pag. 12 di 23

13 Tale probabilità dovrebbe evincersi: - dalla natura dell attività e dei rischi specifici che comporta (normalmente ne tratta il Documento di valutazione dei rischi, è utile anche la consultazione del Registro degli infortuni degli ultimi anni); - dalle caratteristiche della popolazione presente (per esempio, una popolazione prevalentemente anziana è statisticamente più esposta a certe patologie improvvise). Ci sono a volte dipendenti o utenti con problemi gravi di asma, allergia a punture d insetto e altro, ma di norma portano con sé kit di autosoccorso per cui non è vitale l intervento rapido del pronto soccorso interno, che, tra l altro, non sarebbe comunque autorizzato a somministrare farmaci, quanto istruire qualcuno a verificare che l interessato compia in tempo utile quelle operazioni per cui è stato addestrato e attrezzato. Quasi tutte le casistiche di malattie gravi con crisi acute improvvise sono già note all interessato, non necessitano di interventi specializzati ma soprattutto di realizzare tempestivamente operazioni già predisposte (sostanzialmente esulano dai compiti del Pronto Soccorso interno e d altra, parte in questi casi attendere l arrivo del soccorritore significherebbe agire troppo tardi). La tabella Inail utilizzata come riferimento per la classificazione delle aziende ai sensi del DM 388, registra le categorie uffici come quelle aventi l indice più basso di infortuni. In questi casi il Datore di lavoro (= Dirigente scolastico) deve commisurare l organizzazione a questo quadro, quindi non serve certo avere lo stesso numero di Addetti che ha un azienda a rischio grande o medio. Incrociando tutti questi fattori Si perviene a costruire un organizzazione equilibrata, ragionevole ma adeguata. Proviamo a trasformare questi concetti in regole di massima, tenendo conto, però che non esistono algoritmi matematici che possano sostituire la valutazione di buon senso delle specificità che caratterizzano ciascuna situazione. Pag. 13 di 23

14 Quanti addetti servono? Regole di massima Benché sia richiesta un organizzazione adeguata del Servizio di pronto soccorso interno aziendale, non ci sono regole a priori, ma purtroppo solo un giudizio a posteriori che interviene in caso di ispezione o denuncia o incidente. Comunque, i principi di base sono: 1) In ogni caso va garantita in qualsiasi momento la presenza in una sede lavorativa di almeno un addetto. 2) Copertura spaziale: suddividere l area lavorativa in zone realmente servibili da un addetto che vi si trovi (raggio di circa secondi a piedi). In pratica, la struttura logistica della sede lavorativa richiede una specifica risposta. 3) Copertura temporale: 3a) se l orario lavorativo dell azienda eccede l orario individuale dei lavoratori, fare in modo che il numero di addetti e la loro turnazione garantisca una copertura temporale nell arco della giornata 3b) copertura nell arco della settimana: se l orario lavorativo dell azienda si svolge su un numero di giorni/settimana maggiore del numero di giorni prestati dal singolo lavoratore, fare in modo che il numero di addetti e la loro turnazione garantisca una copertura temporale nell arco della settimana 3c) copertura rispetto alle assenze più probabili (malattie, permesso, ferie, ecc.): in pratica è considerato ragionevole duplicare il numero degli addetti in modo che se uno è assente per malattia/permesso/ferie, ci sia una ragionevole probabilità che sia presente l altro addetto 3d) copertura rispetto agli intrecci degli incarichi, che possono modificare in modo importante la composizione dell organico in certi periodi (è il caso soprattutto dei cantieri e delle attività su progetti) 4) Proporzione rispetto alla gravità/frequenza dei rischi teorici evidenziati nel documento di valutazione: è evidente che nei casi di rischio superiore alla media si deve diminuire il raggio d azione di cui al punto 2) e almeno raddoppiare il numero degli addetti per dare maggior probabilità di copertura temporale. Nei casi di rischio grave, può essere ragionevole fare in modo che siano addetti al pronto soccorso fino al 50% dei dipendenti o più. 5) Nel caso di attività esterne di piccole squadre di lavoratori e di lavori con un certo rischio, può essere ragionevole che tutti siano addetti. Nel caso di cantieri edili o assimilabili, tenuto anche conto che nel tempo le presenze si intrecciano in modi diversi in sedi diverse di lavoro, in pratica è opportuno che tutti siano addetti. 6) Infine nelle sedi lavorative con grande concentrazione di dipendenti e/o utenti e visitatori estranei, il numero degli addetti va potenziato. Pertanto è importante che, nel caso in cui l organizzazione aziendale di pronto soccorso sia oggetto di ispezione o peggio di indagine, esista agli atti un documento che dimostri che il numero degli addetti necessari è stato calcolato tenendo conto in modo adeguato di tutti questi parametri! Pag. 14 di 23

15 Riassumiamo mediante una tabella i 6 criteri sopra illustrati, ma essa va interpretata con l assoluta riserva della specificità di ogni situazione aziendale che difficilmente può essere ridotta a numeri. Per unità fisica e di turno TABELLA RIASSUNTIVA REGOLE DI MASSIMA Numero Logistica Logistica dipendenti e altri favorevole sfavorevole presenti Rischio grave o particolare (presenza di esterni numerosi o con problemi) Solo uffici Fino a o più improbabile Idem Da 21 a o più improbabile Idem Da 51 a o più improbabile Scuole Discorso a parte a causa dell orario di lavoro e della presenza di minori in grande numero (vedi apposito manuale) Attività con Fino a o più 30% o più, min. 3-4 prevalenza di lavoro manuale Idem Da 21 a o più 10% o più, min. 5 Idem Da 51 a o più 10% o più, min. 6 Cantieri esterni % Idem % Idem o più 4 o più Idem o più 5 o più Idem o più 90% o più Idem % 80% o più 80% o più Idem Da 21 in poi 50% 70% o più 70% o più In questi ragionamenti, va anche tenuto conto dei costi non banali per la formazione degli addetti al pronto Soccorso: - un corso di formazione di 12 ore costerà almeno euro (o più) a persona; 12 ore di mancato lavoro (più eventuale tempo per il trasferimento alla sede del corso) hanno un costo facilmente calcolabile, comunque almeno pari o anche assai superiore al costo del corso stesso. - l aggiornamento triennale costerà almeno euro (o più) a persona, a cui naturalmente va aggiunto il costo del mancato lavoro. Pag. 15 di 23

16 Calcolo del numero di cassette di pronto soccorso da collocare in ciascuna sede Il concetto fondamentale per un adeguata dotazione di presidi sanitari è la copertura spaziale. Bisogna che ogni cassetta sia raggiungibile entro secondi da qualunque punto significativo dell edificio o dell area, avendo attenzione, però, ai punti più affollati ed esposti a rischio. Se la sede ha un unico edificio, potrebbe bastare una cassetta. Se gli edifici sono più d uno e relativamente discostati è adeguato mettere una cassetta in ciascuno. Se c è un laboratorio potenzialmente pericoloso è opportuno collocarvi dentro una cassetta o un pacchetto, magari integrato con i presidi facoltativi ulteriori più opportuni (vedi l elenco nelle ultime pagine della Sintesi ; per esempio, un laboratorio di chimica dovrebbe avere il lavaocchi, gel contro bruciature e collirio). Gestione delle cassette di pronto soccorso Bisogna dare disposizione, in particolare ai bidelli, che - in presenza di un evento di qualche rilevanza e comunque se il paziente ha perso conoscenza, uno di loro si occupi di avvertire urgentissimamente il più vicino soccorritore e di mandare a prendere la più vicina cassetta di pronto soccorso per farla trovare sul posto già aperta all arrivo del soccorritore stesso. Un addetto va ufficialmente incaricato di verificare periodicamente (mensilmente o dopo eventi particolari) la completezza di ciascuna dotazione e lo stato di buona conservazione dei presidi. A parte si troverà un modulo tipo da spuntare al controllo. Mezzi di comunicazione per chiamare il 118 Va chiarito con vigore che è soltanto l Addetto al Pronto Soccorso che: - deve decidere se chiamare o meno il 118 (solo se è assente può essere sostituito) - deve descrivere la situazione al 118 (salvo che urgenza d intervento sul paziente non lo spingano a delegare ad altri la funzione, però dando disposizioni su come descrivere l evento). Il Datore di lavoro deve con atto formale indicare qual è il telefono fisso a disposizione, perché è un atto dovuto, tuttavia ormai quasi ogni persona dispone di cellulare e la chiamata al 118 è gratuita e consentita anche ai telefoni privi di credito telefonico. Pertanto si assumerà che il soccorritore preferibilmente utilizzi il proprio cellulare. Allegato B - Facsimile della circolare permanente informativa da leggere ai Pag. 16 di 23

17 dipendenti ed alle persone comunque presenti con qualche regolarità per qualsiasi motivo. Cos è il Servizio di Pronto Soccorso interno. E un organizzazione interna a ogni azienda, voluta dal Decreto legislativo 626 del 1994, che detta le regole in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Essa ha come scopo: 1) effettuare piccole medicazioni o interventi per i quali non è necessario andare al pronto soccorso ospedaliero o dal medico (o quanto meno non andarci subito o d urgenza) 2) valutare eventi di possibile gravità, decidere se chiamare o meno il 118 e quale messaggio dare per far comprendere esattamente l effettiva situazione. 3) nei casi in cui viene chiamato il soccorso esterno specializzato, assistere il paziente con interventi pratici e psicologici che lo mantengano vivo e nelle migliori condizioni possibili fino all arrivo del soccorso esterno (che può variare da un minimo di 7-8 minuti a decine di minuti in funzione della lontananza). In questo caso, si presentano 2 tipi di scenari: 3a) in eventi pur gravi ed urgenti ma che non comportano pericolo di vita, impedire che comportamenti inappropriati causino effetti collaterali gravi e fare in modo che il paziente mantenga le migliori condizioni in attesa dell arrivo del soccorso specializzato (esempio: una sospetta lesione vertebrale può attendere senza problemi anche a lungo l arrivo dell ambulanza ma solo a patto che la persona non si muova e non venga mossa) 3b) nelle situazioni d emergenza in cui c è pericolo di vita in pochi minuti, per cui il soccorso specializzato arriverebbe sempre troppo tardi ed il paziente morirebbe (arresto cardiaco /respiratorio, emorragia imponente, soffocamento, ecc. determinano la morte o danni irreversibili entro pochissimi minuti), effettuare semplici interventi salvavita per i quali l Addetto al Pronto Soccorso interno è stato addestrato. Un certo numero di dipendenti ha seguito appositi corsi per imparare a compiere queste funzioni. Essi si chiamano Addetti al Pronto Soccorso. Dell organizzazione del Servizio di Pronto Soccorso aziendale fanno parte integrante le attrezzature necessarie: - cassette di pronto soccorso, - pacchetti di medicazione, - mezzi di comunicazione col 118, - altri strumenti ritenuti necessari dal medico competente o dal servizio sanitario territoriale o dal Dirigente. Chi sono gli addetti in questa sede: Pag. 17 di 23

18 Lista degli addetti incaricati per l anno scolastico in corso è indicata nei Documenti di Valutazione del rischio (Il modello che segue è più analitico e potrà essere compilato all occorrenza in quanto a fianco di ogni addetto va indicato per ciascuno: n. ore settimanali di presenza; orario esatto di presenza in istituto ogni giorno; aule o luoghi dove si trova normalmente; n. telefonico dell interno a cui è rintracciabile; n. di cellulare, se lo consente). 1) 2) 3) 4) 5) 6) N. nome addetto cognome addetto n. ore settimanal i di presenza Lista degli addetti Orario esatto di aule dove si presenza trova in normalment istituto e ogni giorno o luoghi dove si trova normalment e n. telefonico dell interno a cui è rintracciabil e n. di cellulare Dove sono e quali sono i presidi sanitari messi a disposizione: - Cassetta di pronto soccorso, contenente tutto il necessario per il primo intervento e le medicazioni: è una valigetta color.,contraddistinta da una croce di color verde. Ce ne sono n., site esattamente:.. - Pacchetti di medicazione: sono alquanto più piccoli della cassetta e contengono il necessario per piccole medicazioni e primo intervento; è una valigetta piccolissima color.,contraddistinta da una croce di color verde. Ce ne sono n., site esattamente:.. Pag. 18 di 23

19 Regole da seguire: 1) Nel caso che una persona abbia perdita di conoscenza, emorragia o un malore o infortunio di qualche entità, deve essere immediatamente chiamato con la massima urgenza sul posto il più vicino Addetto al Pronto Soccorso, il quale, dal momento del suo arrivo, avrà la piena direzione delle attività di soccorso. Si richiama l attenzione sul fatto che anche pochi secondi in certi casi possono essere decisivi per salvare una vita. In questi casi, soprattutto se c è perdita di conoscenza, è urgentissimo chiamare il 118, evidenziando tale circostanza. 2) Di e regola è preferibile che siano i dipendenti in possesso dell attestato di Addetto al Pronto Soccorso a intervenire in soccorso di persone che abbiano un malore o infortunio anche lieve, pertanto dovrà sempre essere chiamato un Addetto. Soltanto in attesa dell arrivo di un Addetto, altri potranno eseguire, con la necessaria cautela, gli interventi davvero urgentissimi non rinviabili. Ovviamente, nel caso improbabile che in sede non fosse presente alcun Addetto, potrà intervenire chi si sente in grado di farlo. 3) Per chiamare il 118 e per qualunque esigenza di soccorso in emergenza sanitaria è disponibile il telefono fisso dell Azienda, in particolare gli apparecchi presenti presso la portineria e la segreteria. 4) Quando appare necessario chiamare il 118, è preferibile che sia l Addetto a chiamarlo, se è in grado di arrivare in tempo brevissimo. Chi chiama il 118 deve dire all incirca: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente presenta questi segni (perdita di coscienza / arresto cardiaco / apparente infarto,rilevante emorragia / ecc. ). Il paziente si trova presso l Azienda sita a telefono.. L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi il percorso interno.. queste istruzioni si trovano anche nella cassetta di pronto socorso e appese a ogni piano. 5) E fatto divieto a chiunque di muovere o anche solo girare una persona infortunata o vittima di malore, salvo che per prevenire che costui sia vittima di eventi palesemente dannosi (caduta, crollo, incendio, ecc.). Infatti in certi casi la movimentazione può creare danni gravissimi o trasformare in una tragedia un evento di per sé non grave. Per la stessa ragione, se la persona vittima di malore o d infortunio è cosciente, è invitata a non alzarsi e a non muoversi, fino a che non ha ricevuto il benestare dell Addetto al Pronto Soccorso (il paziente può non rendersi conto dei reali danni subiti e muoversi può a volte recare gravi danni). 6) La lista degli addetti e la loro probabile dislocazione è affissa a ogni piano dell edificio; in alcuni casi è indicato anche un interno telefonico o numero di cellulare per chiamarli. Chiunque è autorizzato a chiamarli d urgenza, ma preferibilmente dovrebbe farlo l usciere o guardiano o fattorino in servizio al piano. Pag. 19 di 23

20 7) Contemporaneamente, alla chiamata dell Addetto (o subito dopo), uno dei presenti o l usciere o guardiano o fattorino in servizio al piano deve andare a prendere la più vicina cassetta di pronto soccorso o pacchetto di medicazione (la loro collocazione è indicata nel foglio riportante anche i nomi degli Addetti), in modo che al suo arrivo l Addetto al Pronto Soccorso la trovi già disponibile e aperta. 8) E fatto divieto ai circostanti di stare troppo vicini alla persona vittima di malore o infortunio e di fare commenti sul suo stato di salute, che potrebbero avere un effetto deprimente su una persona già in difficoltà. 9) Nel caso in cui la persona vittima di malore o infortunio non sia in grado di riferire le circostanze del suo infortunio/malore all Addetto al Pronto Soccorso, necessarie per comprendere meglio la natura dell evento e cosa fare, chi fosse al corrente con cognizione di causa è invitato a riferirlo all Addetto. 10) Se e quando l Addetto al Pronto Soccorso deciderà di chiamare il 118, l usciere o guardiano o fattorino in servizio al piano (o, in sua assenza, uno dei presenti, meglio se adulto) si metterà a disposizione per collaborare alla telefonata, se richiesto. Il citato foglio di istruzioni riporta anche le più frequenti frasi da dire al 118 e qual è il percorso ottimale per accedere alla parte di edificio o area esterna dove è localizzato l evento. 11) Nessuna regola è prospettata per i comportamenti dell Addetto al Pronto Soccorso, in quanto dovrà applicare le conoscenze e le istruzioni ricevute nei corsi di formazione. 12) Chiunque abbia un malore o infortunio anche lieve deve consultare un Addetto al Pronto Soccorso, perché a volte l interessato non ha gli elementi per valutare i possibili effetti, anche gravissimi, di un evento apparentemente privo di conseguenze. 13) Tutti i presenti e comunque coloro che venissero a conoscenza di informazioni relative allo stato di salute della persona vittima di malore o infortunio sono tenuti per legge al riserbo verso terzi in base alla normativa sulla privacy (legge 196/2003), tranne che per informazioni di servizio e ai soccorritori. 14) Tutti sono invitati a collaborare alla buona riuscita degli interventi di pronto soccorso, sia seguendo le presenti istruzioni, sia astenendosi dai comportamenti vietati. Il Dirigente Pag. 20 di 23

21 ALLEGATO C - Scheda per il controllo periodico, mensile, del contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso La scheda che segue deve essere aggiornata con cadenza mensile per effettuare la verifica della completezza e integrità di ciascuna cassetta di pronto soccorso al fine di controllare il rispetto dei contenuti minimi che essa deve avere per legge. CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Quantità obbligatorie Quantità riscontrate : Data controllo: NOTE Guanti sterili monouso (5 paia). 5 paia (= 10 pezzi) Visiera paraschizzi 1 Flacone di soluzione cutanea di iodo-povidone al 10% di iodio da 1 litro (= Betadine o esattamente analogo] Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole Teli sterili monouso Pinzette da medicazione sterili monouso Confezione di rete elastica di misura media Confezione di cotone idrofilo Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 1 flacone da 1 litro 3 flaconi da 500 ml 10 buste singole 2 buste singole 2 confezioni pacchetto 2 confezioni 2 rotoli Un paio di forbici. 1 Lacci emostatici 3 pezzi Ghiaccio pronto uso [o istantaneo: quello che si attiva con una 2 confezioni Pag. 21 di 23

22 percussione] Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari 2 pezzi Termometro. 1 Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. 1 FIRMA dell Incaricato al controllo ALLEGATO D - Scheda per il controllo periodico del contenuto minimo del pacchetto di medicazione La scheda che segue deve essere aggiornata con cadenza mensile per effettuare la verifica della completezza e integrità di ciascun pacchetto di medicazione al fine di controllare il rispetto dei contenuti minimi che esso deve avere per legge. CONTENUTO MINIMO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE Quantità obbligatorie Quantità riscontrate Data controllo: NOTE: Guanti sterili monouso 2 paia (= 4 pezzi) Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (= Betadine o esattamente analogo] Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole Pinzette da medicazione sterili monouso 1 Flacone da 125 ml 1 Flacone 250 ml 1 busta con 1 compressa 3 buste singole 1 Confezione di cotone idrofilo 1 Pag. 22 di 23

23 confezione Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso Rotolo di cerotto alto cm 2,5 Rotolo di benda orlata alta cm 10 1 confezione 1 rotolo 1 rotolo Un paio di forbici 1 Un laccio emostatico 1 Confezione di ghiaccio pronto uso [o istantaneo: quello che si attiva con una percussione] Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza. 1 confezione 1 sacchetto 1 libretto FIRMA dell Incaricato al controllo Pag. 23 di 23

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana Seriate, lì 12 Dicembre 2016 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGIS01700A Cod.Fisc. 95028420164 Md

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE "L. da Vinci" Viale S. Domenico, SORA (FR)

LICEO SCIENTIFICO STATALE L. da Vinci Viale S. Domenico, SORA (FR) LICEO SCIENTIFICO STATALE "L. da Vinci" Viale S. Domenico, 5 03039 SORA (FR) Allegato n. 3- AGGIORNAMENTO Sora, 12 Aprile 2016 (modifiche apportate il 25 ottobre 2018) PRIMO SOCCORSO INTERNO: circolare

Dettagli

Il punto sul PRONTO SOCCORSO AZIENDALE

Il punto sul PRONTO SOCCORSO AZIENDALE Il punto sul PRONTO SOCCORSO AZIENDALE di Redazione Pubblicato il 24 settembre 2004 a cura del Dott. Massimo Tonci info@studiotonci.it In attuazione dell articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19

Dettagli

PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DÌ LAVORO

PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DÌ LAVORO Corso di PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DÌ LAVORO secondo il programma previsto dal D.M. 388/2003 1 ORGANIZZAZIONE DELL EMERGENZA SANITARIA IN AZIENDA Il buon esito di un intervento di primo soccorso è legato

Dettagli

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81 81 Il primo soccorso Resta inalterato, rispetto al D.Lgs. 626/94, il primo soccorso Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle dimensioni dell

Dettagli

FORMAZIONE DELL ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO. 3 GIORNATA: Organizzazione del piano di Primo Soccorso e normativa di riferimento

FORMAZIONE DELL ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO. 3 GIORNATA: Organizzazione del piano di Primo Soccorso e normativa di riferimento FORMAZIONE DELL ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 3 GIORNATA: Organizzazione del piano di Primo Soccorso e normativa di riferimento NORMATIVA DI RIFERIMENTO DLgs n. 81 del 9 aprile 2008 (detto Testo Unico) Articolo

Dettagli

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA L elenco dei presidi è quello previsto dall allegato 1 del D.Lgs. 388/2003, "REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO

Dettagli

(Organizzazione di pronto soccorso) 1. Nelle aziende o unità produttive di gruppo A e di gruppo B, il datore di lavoro deve garantire le seguenti

(Organizzazione di pronto soccorso) 1. Nelle aziende o unità produttive di gruppo A e di gruppo B, il datore di lavoro deve garantire le seguenti D.M. 15 luglio 2003, n.388. Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.(gazzetta

Dettagli

Resta inalterato, rispetto al D.Lgs. 626/94, il primo soccorso. Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle

Resta inalterato, rispetto al D.Lgs. 626/94, il primo soccorso. Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle Il primo soccorso e la prevenzione incendi Resta inalterato, rispetto al D.Lgs. 626/94, il primo soccorso. Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle dimensioni dell azienda

Dettagli

SOMMARIO 1. INTRODUZIONE 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. SEDI DI APPLICAZIONE 4. DESTINATARI DELLA PROCEDURA 5.RESPONSABILI CASSETTE DI SICUREZZA

SOMMARIO 1. INTRODUZIONE 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. SEDI DI APPLICAZIONE 4. DESTINATARI DELLA PROCEDURA 5.RESPONSABILI CASSETTE DI SICUREZZA 1 SOMMARIO 1. INTRODUZIONE 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. SEDI DI APPLICAZIONE 4. DESTINATARI DELLA PROCEDURA 5.RESPONSABILI CASSETTE DI SICUREZZA 6.GESTIONE DELLE CASSETTE DI PROMO SOCCORSO 7. ALLEGATI 2

Dettagli

Decreto 15 luglio 2003, n. 388 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del )

Decreto 15 luglio 2003, n. 388 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del ) Decreto 15 luglio 2003, n. 388 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del 3-2-2004) Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo

Dettagli

Oggetto: organizzazione casette di primo soccorso e punto di medicazione

Oggetto: organizzazione casette di primo soccorso e punto di medicazione Prot.2509MP Ravenna, 25 gennaio 209 Oggetto: organizzazione casette di primo soccorso e punto di medicazione Alla c.a. dei Gent.mi Dirigenti Scolastici Epc: Gent.mi Referenti sicurezza Differenza tra cassetta

Dettagli

DECRETO 15 LUGLIO 2003, N.388

DECRETO 15 LUGLIO 2003, N.388 DECRETO 15 LUGLIO 2003, N.388 Decreto del Ministero dell Interno pubblicato in G.U. n.27 del 3 febbraio 2004 Testo pubblicato al solo scopo divulgativo Sommario Art. 1. Classificazione delle aziende...

Dettagli

Allegato 1 al D.Lgs n.388 del 15/07/2003

Allegato 1 al D.Lgs n.388 del 15/07/2003 ESTRATTO DAL DECRETO MINISTERIALE 15 luglio 2003, N.388 DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO AZIENDALE (G.U. 03-02-2004, n. 27) Allegato 1 al D.Lgs n.388 del 15/07/2003 Il contenuto minimo della cassetta di

Dettagli

03 agosto Entrata in vigore

03 agosto Entrata in vigore DECRETO 15 luglio 2003, n. 388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale,in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.

Dettagli

Adottano il seguente regolamento:

Adottano il seguente regolamento: DECRETO 15 luglio 2003, n.388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.

Dettagli

MINISTERO DELLA SALUTE

MINISTERO DELLA SALUTE MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 15 luglio 2003, n.388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994,

Dettagli

ALLEGATO AG PIANO DI EMERGENZA SANITARIA A SEGUITO DI INFORTUNIO O DI MALORE

ALLEGATO AG PIANO DI EMERGENZA SANITARIA A SEGUITO DI INFORTUNIO O DI MALORE Via Mirafiori, 25 10092 BEINASCO (TO) Tel. 011 349.05.61 - Fax 011 391.45.63 C.F. 95611670019 Email:TOIC89600T@istruzione.it http://www.beinascogramsci.gov.it ALLEGATO AG PIANO DI EMERGENZA SANITARIA A

Dettagli

RDO per acquisto Cassette di Pronto soccorso Triennio 2017/2019 ANNO 2017

RDO per acquisto Cassette di Pronto soccorso Triennio 2017/2019 ANNO 2017 ANNO 2017 Visiera paraschizzi 20 Flaconi di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% da 500 ml 20 Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 500 ml 25 Compresse di garza sterile 10x10 cm

Dettagli

PIANO DI PRONTO SOCCORSO ANNO SCOLASTICO

PIANO DI PRONTO SOCCORSO ANNO SCOLASTICO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIZIANO PIANO DI PRONTO SOCCORSO ANNO SCOLASTICO 2010 2011 INDICE 1. GENERALITÀ 2. ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO 3. PROCEDURE IMPARTITE AGLI ADDETTI INCARICATI DEL PRONTO SOCCORSO

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO DI COSTABISSARA Titolo documento Piano primo soccorso Normativa di riferimento D..Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni PIANO DI PRIMO SOCCORSO REDATTO APPROVATO ED EMESSO

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO D.M. 388/2003

PIANO DI PRIMO SOCCORSO D.M. 388/2003 Elettronica ed Elettrotecnica - Informatica e Telecomunicazioni - Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate C.so Venezia, 29 10147 TORINO Tel. 011 2293811 http://iispeano.gov.it e-mail: tois061003@istruzione.it

Dettagli

ALLEGATI PEE PEE - ALLEGATI

ALLEGATI PEE PEE - ALLEGATI ALLEGATI PEE CONTENUTI MINIMI DELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO (Allegato A1/PEE) CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO Allegato I del D.M. 388/03 1. N. 5 Guanti sterili monouso 2. Visiera paraschizzi 3. Flacone di

Dettagli

MANUALE di FORMAZIONE ed INFORMAZIONE ISTITUTO SUPERIORE DI VITTORIO LATTANZIO. Via Teano, Roma

MANUALE di FORMAZIONE ed INFORMAZIONE ISTITUTO SUPERIORE DI VITTORIO LATTANZIO. Via Teano, Roma ISTITUTO SUPERIORE DI VITTORIO LATTANZIO Via Teano, 223 00177 Roma Corso di FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEI LAVORATORI SULLA SICUREZZA D.Lgs. n. 81/2008, art. 32, comma 2 > Figure sensibili del primo soccorso

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 17, comma 1, lettera a) - D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.

VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 17, comma 1, lettera a) - D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 17, comma 1, lettera a) - D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. - ALLEGATO 1 - ALLEGATO 2 - ALLEGATO 3 - ALLEGATO 4 - ALLEGATO 5 Liceo Statale N. Forteguerri A. Vannucci Corso Gramsci, 148

Dettagli

Ai Presidi di Facoltà. Ai Direttori di Dipartimento. Ai Direttori di Istituto. Al Direttore del CTU. Al Direttore del COSP. Al Direttore del CIMA

Ai Presidi di Facoltà. Ai Direttori di Dipartimento. Ai Direttori di Istituto. Al Direttore del CTU. Al Direttore del COSP. Al Direttore del CIMA Milano, USM prot. 60360 del 17.12.2004 Ai Presidi di Facoltà Ai Direttori di Dipartimento Ai Direttori di Istituto CIRCOLARE Al Coordinatore del LITA di Segrate Chiar.mo Prof. Sandro Sonnino Al Coordinatore

Dettagli

COME SI SVILUPPA UN INCENDIO?

COME SI SVILUPPA UN INCENDIO? COME SI SVILUPPA UN INCENDIO? Il fuoco è una reazione di ossidazione che può avvenire ad una velocità bassa, media o altissima e che produce: gas, luce, calore, braci e cenere. Per far si che un incendio

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO A.S. 2014/15 Scuola Primaria RICCI CURBASTRO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO A.S. 2014/15 Scuola Primaria RICCI CURBASTRO IX ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA G. RICCI CURBASTRO Via Tassoni, 17-35125 PADOVA - 049/684729 - fax 049/684397 PIANO DI PRIMO SOCCORSO A.S. 2014/15 Scuola Primaria RICCI CURBASTRO Responsabili PS: FACCIA

Dettagli

Aziende del Gruppo C Aziende con meno di 3 lavoratori che non rientrano nel gruppo A.

Aziende del Gruppo C Aziende con meno di 3 lavoratori che non rientrano nel gruppo A. SMAO S I C U R E Z Z A Norme europee Primo Per essere in regola con le norme della sicurezza sul lavoro, per le aziende, è obbligatorio tenere all interno della propria attività almeno una cassetta di

Dettagli

IL NUOVO DECRETO PRONTO SOCCORSO. Lucidi Dr. Giuseppe Caselle

IL NUOVO DECRETO PRONTO SOCCORSO. Lucidi Dr. Giuseppe Caselle Settore Territorio Area Ambiente Infrastrutture e Sicurezza LA SORVEGLIANZA Salute e Sicurezza SANITARIA sul lavoro: ATTRAVERSO primi spunti LE di riflessione ESPERIENZE sulla DEI applicazione MEDICI COMPETENTI.

Dettagli

Gruppo B: aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A

Gruppo B: aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A PRIMO SOCCORSO AZIENDALE Classificazione delle aziende 1. Le aziende ovvero le unità produttive sono classificate, tenuto conto della tipologia di attività svolta, del numero dei lavoratori occupati e

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO Montebelluna 2 PERSONALE DELLA SCUOLA (una copia all albo delle scuole, una copia per ogni classe, una copia per i coll.ri sc., una copia per l uff. di segreteria, nel sito internet

Dettagli

ESTINTORI A POLVERE. Manutenzione. sigla Addetto. Operazione di manutenzione da parte della Ditta incaricata. Firma Del manutentore

ESTINTORI A POLVERE. Manutenzione. sigla Addetto. Operazione di manutenzione da parte della Ditta incaricata. Firma Del manutentore Verifica da effettuarsi a cura dell Addetto ai Servizi di emergenza antincendio/evacuazione di emergenza La scheda serve per annotare la verifica settimanale della funzionalità degli estintori portatili

Dettagli

Offerta Economica. Il sottoscritto in qualità di per l Operatore Economico con sede in Via n. a tal fine, OFFRE

Offerta Economica. Il sottoscritto in qualità di per l Operatore Economico con sede in Via n. a tal fine, OFFRE Alla S.p.A. AUTOVIE VENETE Via Locchi, 19 34143 - Trieste Lettera d Invito n. 122/18 (Riferimento I.d.S. n. prot. 5600/17 F2017/077) Oggetto: Invito a procedura negoziata ai sensi dell art. 36, comma 2,

Dettagli

PIANO DI PRONTO SOCCORSO

PIANO DI PRONTO SOCCORSO DIREZIONE DIDATTICA DI STATALE II CIRCOLO DI BOLLATE PIANO DI PRONTO SOCCORSO II CIRCOLO DIDATTICO DI BOLLATE - Scuola dell infanzia V. BACHELET - Scuola dell infanzia B. MUNARI - Scuola primaria M. MONTESSORI

Dettagli

Biblioteca Legislativa Seiduesei

Biblioteca Legislativa Seiduesei Consulenze e formazione di Sicurezza via Marconi, 17 27043 Broni (PV) tel 0385\569017 fax 0385\259483 sito web www.seiduesei.biz e-mail Info@seiduesei.biz SEIDUESEI MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 15 luglio

Dettagli

E L E M E N T I D I primo soccorso Con il contributo di Con la collaborazione tecnica di

E L E M E N T I D I primo soccorso Con il contributo di Con la collaborazione tecnica di E L E M E N T I D I primo soccorso Con il contributo di Con la collaborazione tecnica di Editore UAPI Belluno Edizione anno 2012 Revisione 01 Realizzato dal Centro Consorzi testi di Luciano Bortolamiol

Dettagli

Modulo A-1 Presentazione corso

Modulo A-1 Presentazione corso Modulo A-1 Presentazione corso Destinatari del corso Il programma formativo riguarda il mondo del lavoro. I principali destinatari del corso sono: i lavoratori addetti alle squadre di emergenza ( incaricati

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO DANTE ALIGHIERI Sede legale: VIA PAPA GIOVANNI XXIII,14 OPERA (MI) PIANO DI PRIMO SOCCORSO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx INDICE 1. GENERALITÀ

Dettagli

SOCCORSO. E. Cornaro A.S. 2014/15

SOCCORSO. E. Cornaro A.S. 2014/15 PIANO DI SOCCORSO PRIMO SCUOLA E. Cornaro PRIMARIA A.S. 2014/15 R.S.P.P. Ing. Davide Riccardi 5 PIANO DI PRIMO SOCCORSO Premessa Il piano ha la finalità di definire le responsabilità e i compiti per una

Dettagli

PIANO di PRIMO SOCCORSO

PIANO di PRIMO SOCCORSO Liceo Scientifico C. Cavalleri - Parabiago PIANO di PRIMO SOCCORSO Il Datore di Lavoro Prof. Alida Marina Gottardi.. data / /.. Rev. 08 del 11.01.2019 Pagina 1 di 13 INDICE 1. GENERALITÀ 3 2. ADDETTI AL

Dettagli

ha regolamentato il pronto soccorso aziendale, dando attuazione all'articolo 15, comma 3, del D.Lgs. n. 626/1994.

ha regolamentato il pronto soccorso aziendale, dando attuazione all'articolo 15, comma 3, del D.Lgs. n. 626/1994. Pronto soccorso aziendale - Regolamento Con il D.M. 15 luglio 2003, n. 388 (in G.U. 3 febbraio 2004, n. 27) il Ministero della salute ha regolamentato il pronto soccorso aziendale, dando attuazione all'articolo

Dettagli

Mezzo di comunicazione idoneo ad allertare rapidamente il

Mezzo di comunicazione idoneo ad allertare rapidamente il Dotazioni Pronto Soccorso Breve guida all uso 1 Il Primo Soccorso I presidi in azienda DM 15 luglio 2003, n. 388, Art. 2 Aziende di GRUPPO A e B: Il Datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature:

Dettagli

Piano di primo soccorso

Piano di primo soccorso Rev. 01 del 10/03/2015 Pag. 1 di 7 Rev. 01 del 10.03.2015 RSPP Redatto ing. Giuseppe SARDO EMISSIONE/REVISIONE CORRENTE Motivo della Emissione/ Cambiamento della Dirigenza dell Istituto rispetto al precedente

Dettagli

A.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione

A.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione PIANO DI PRIMO SOCCORSO INTERNO Revisione 0 Pag. 1 di 9 STATO DATA FIRMA APPROVATO 27.01.2016 ARCH. ROSARIO DI MUZIO INDICE Premessa Generalità ed Obiettivi Principi generali Classificazione dell Azienda

Dettagli

Istituto Comprensivo di Cornuda

Istituto Comprensivo di Cornuda Piano di Primo Soccorso Istituto Rev. 01 del 03/10/2016 Pag. 1 di 8 Istituto Comprensivo di Cornuda Rev. 01 del 03/10/2016 Redatto EMISSIONE/REVISIONE CORRENTE Motivo della Emissione/ Aggiunte posizioni

Dettagli

Pronto soccorso. Pronto. Soccorso

Pronto soccorso. Pronto. Soccorso soccorso Valigette farmacia 6602 DM 388 ALL.2 C Art: 004772 CE 93/42 - D.L. 24/2/97 Tag: cassette pronto soccorso 320x230x90 6602 aligetta realizzata in polipropilene conforme al VDL/81- Gruppo C da impiegare

Dettagli

CASSETTE MEDICHE SEGNALAZIONE UNI EN 12352

CASSETTE MEDICHE SEGNALAZIONE UNI EN 12352 Tutte la nostra linea di pronto soccorso può essere utilizzata dalla aziende in classe A o AB. SANZIONI art. 89 comma 2 lettera a) Dlgs 19.09.94 n. 626 Il datore di lavoro ed il dirigente sono puniti con

Dettagli

ASSIMPRESA CALABRIA CLAAI COSENZA

ASSIMPRESA CALABRIA CLAAI COSENZA ORGANIZZAZIONE Responsabile Progetto Formativo: CORSO di FORMAZIONE per ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 1 ADDETTO PRONTO SOCCORSO AZIENDALE E GESTIONE DELLE EMERGENZE Artt. 43 e 46 del D. Lgs. n. 81/08 e S.M.I.

Dettagli

PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO

PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO P.S. - Pag. 1 di 8 PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO P.S. - Pag. 2 di 8 PREMESSA Le procedure di primo soccorso sono emanate dal Datore di Lavoro Dirigente Scolastico - dell Istituto Comprensivo di PONSO (PD),

Dettagli

Allegato 1 (da spedire a mezzo raccomandata A/R, conservare una copia allegando la cedolina di risposta)

Allegato 1 (da spedire a mezzo raccomandata A/R, conservare una copia allegando la cedolina di risposta) Allegato 1 (da spedire a mezzo raccomandata A/R, conservare una copia allegando la cedolina di risposta) Spett. ASL, Ufficio PISLL.. Spett. Ispettorato del Lavoro. OGGETTO : Svolgimento diretto da parte

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO Rev. 02 del 22/06/2018 Pag. 1 di 7 PIANO DI PRIMO SOCCORSO Rev. 02 del 22/06/2018 Redatto RSPP ing. Giuseppe SARDO EMISSIONE/REVISIONE CORRENTE Motivo della Emissione/ Prima (localizzazione presidi di

Dettagli

PROGETTO LA FORMAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ISTITUTI AGRARI

PROGETTO LA FORMAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ISTITUTI AGRARI PROGETTO LA FORMAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ISTITUTI AGRARI Progetto Iniziative di sensibilizzazione al rispetto di corrette condizioni di vendita e all

Dettagli

Nozioni di Primo Soccorso. Mary & Jack 2017

Nozioni di Primo Soccorso. Mary & Jack 2017 Nozioni di Primo Soccorso Mary & Jack 2017 Se ad un mio alunno dovesse andare di traverso un pezzo di pane in mensa rischierebbe di morire soffocato. La maggior parte degli insegnanti italiani non ha un

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LEONARDO DA VINCI PLESSO INFANZIA H. C. ANDERSEN PIANO DI PRIMO SOCCORSO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx INDICE. GENERALITÀ 2 2. ADDETTI

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE D.M. 15 luglio 2003, n. 388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni IL

Dettagli

relatore Dott. Marco Migliorini Dipartimento Sanità Pubblica AUSL Bologna

relatore Dott. Marco Migliorini Dipartimento Sanità Pubblica AUSL Bologna ASSOCIAZIONE TAVOLO 494 IMOLA www.tavolo494imola.org info@ tavolo494imola.org Atti del convegno LA GESTIONE DELLE EMERGENZE E DEL PRIMO SOCCORSO Imola 11 novembre 2005 relatore Dott. Marco Migliorini Dipartimento

Dettagli

Come gestire il pronto soccorso in azienda e i rapporti con gli enti di soccorso esterni

Come gestire il pronto soccorso in azienda e i rapporti con gli enti di soccorso esterni 3 marzo 2005 Come gestire il pronto soccorso in azienda e i rapporti con gli enti di soccorso esterni Enrico Farabegoli Medico 118 Cesena LEGGE 626/94 Articolo 15 (commi 1 e 2): Il datore di lavoro, considerando

Dettagli

IL SISTEMA SICUREZZA DELL ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE BENVENUTO CELLINI DI VALENZA

IL SISTEMA SICUREZZA DELL ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE BENVENUTO CELLINI DI VALENZA IL SISTEMA SICUREZZA DELL ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE BENVENUTO CELLINI DI VALENZA E dal 1994, con l entrata in vigore del D.Lgs. 626/1994, che l I.I.S. B. Cellini ha introdotto un Sistema sicurezza

Dettagli

DECRETO 15 luglio 2003 n. 388 Art. 1. Il datore di lavoro

DECRETO 15 luglio 2003 n. 388 Art. 1. Il datore di lavoro DECRETO 15 luglio 2003 n. 388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE

IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Decreto del Ministero della salute 15 luglio 2003, n. 388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell art. 15, comma 3, del D.Lgs. 19/09/1994, n. 626, e successive

Dettagli

La gestione delle emergenze: il Piano di Primo Soccorso CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 3.

La gestione delle emergenze: il Piano di Primo Soccorso CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 3. La gestione delle emergenze: il Piano di Primo Soccorso Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA 3.1 COMPITI ADDETTO PS valutare l adeguatezza delle proprie conoscenze e

Dettagli

Fornitura di guanti monouso e materiale per le cassette di Pronto Soccorso Triennio 2018/2020

Fornitura di guanti monouso e materiale per le cassette di Pronto Soccorso Triennio 2018/2020 Fornitura di guanti monouso e materiale per le cassette di Pronto Soccorso Triennio 2018/2020 ANNO 2018 Articolo Quantità prezzo unit tot iva tot KIT di reintegro Allegato 1 per aziende con più di 3 dipendenti

Dettagli

PROCEDURA SICUREZZA 14/0/13 OGGETTO:ORGANIZZAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO

PROCEDURA SICUREZZA 14/0/13 OGGETTO:ORGANIZZAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO DIREZIONE DIDATTICA V CIRCOLO C.so XXV Aprile,151 14100 Asti Tel. 0141/214133 Fax. 0141/211487 C.F. 80006580056 - C.M. ATEE00500R Email: atee00500r@istruzione.it PEC: atee00500r@pec.istruzione.it Sito

Dettagli

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, MOBILITA E TRASPORTI UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI RAGUSA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, MOBILITA E TRASPORTI UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI RAGUSA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, MOBILITA E TRASPORTI UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI RAGUSA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 1 MISURE DI PRIMO SOCCORSO 1. Le dotazioni di pronto soccorso

Dettagli

Istituto Comprensivo Trevignano PIANO DI PRIMO SOCCORSO

Istituto Comprensivo Trevignano PIANO DI PRIMO SOCCORSO Istituto Comprensivo Trevignano PIANO DI PRIMO SOCCORSO Plesso di Scuola Primaria di Musano Via Carducci, loc. Musano di Trevignano (TV) xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE D. ALIGHIERI OPERA Scuola Dell Infanzia Don Milani Via San Bernardo - Opera PIANO DI PRIMO SOCCORSO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx INDICE

Dettagli

PIANO DI PRONTO SOCCORSO

PIANO DI PRONTO SOCCORSO Albo n. 29 del 06/03/2012 doc 18 A PIANO DI PRONTO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO SANDRO PERTINI VIA ROSSINI 115 BUSTO ARSIZIO - VA xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE D. ALIGHIERI OPERA Scuola Secondaria Edificio B Via Giovanni XXIII, 14 - Opera PIANO DI PRIMO SOCCORSO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Dettagli

6 - PEE FE PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE. Ferrara Via Cassoli, 30

6 - PEE FE PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE. Ferrara Via Cassoli, 30 6 - PEE FE PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Ferrara Via Cassoli, 30 UNI EN ISO 9001:2015 OHSAS 18001:2007 CUP 2000 S.c.p.A. - Sede Legale Via del Borgo di S. Pietro, 90/c 40126 Bologna tel. +39 051

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE D. ALIGHIERI OPERA Scuola Dell Infanzia F.lli Cervi Via San Benedetto da Norcia - Noverasco (Opera) PIANO DI PRIMO SOCCORSO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Dettagli

Art. 1 - Classificazione delle aziende

Art. 1 - Classificazione delle aziende DECRETO 15 LUGLIO 2003, N. 388 REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO AZIENDALE, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 15, COMMA 3, DEL DECRETO LEGISLATIVO 19 SETTEMBRE 1994, N. 626, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI.

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE Gestione Emergenze Definisce le modalità per gestire organicamente le problematiche delle emergenze, individuando correttamente le emergenze

Dettagli

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, ed in particolare l'articolo 17, commi 3 e 4;

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, ed in particolare l'articolo 17, commi 3 e 4; Ministero della Salute Decreto ministeriale 15.07.2003, n. 388 (G.U. n. 27 del 03 febbraio 2004) Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3,

Dettagli

REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI. Timbro Azienda

REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI. Timbro Azienda REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI Timbro Azienda Introduzione e finalità del presente registro Il registro dei controlli periodici antincendio è rivolto ad adempiere al disposto del DPR 12 Gennaio 1998

Dettagli

Documento Valutazione Rischi

Documento Valutazione Rischi ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI In Memoria dei Morti per la Patria CHIAVARI Sede: Viale E. Millo 1 Documento Valutazione Rischi (art.28 Decreto Legislativo n 81/2008) ISTITUTO TECNICO

Dettagli

ESTRATTO PIANO D EMERGENZA A CURA DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

ESTRATTO PIANO D EMERGENZA A CURA DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO F.P. POLIZZANO VIA S. LEONARDO 90024 GANGI (PA) Codice fiscale: 95005240825 Codice meccanografico: PAIC84500B: Telefono: 0921/644579 Fax: 0921/644579 Mail: PAIC84500B@istruzione.it

Dettagli

PLESSO GUGLIELMO MARCONI

PLESSO GUGLIELMO MARCONI IC LEONARDO DA VINCI a Orientamento Musicale C.F. 805923052 - COD. MECC. MIIC8EP007- CODICE IPA: UFES4K Sede legale Viale Risorgimento, 45-20030 Senago (MI) Tel e Fax 0299058520 - Tel. 029948002 E-mail

Dettagli

PIANO DI PRONTO SOCCORSO

PIANO DI PRONTO SOCCORSO Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO ORZINUOVI Via Cernaia, 40-25034 ORZINUOVI (BS) Cod. Mec. : BSIC893008 - C.F. : 86001210177 Codice univoco: UFW2VX Telefono

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ALDO MORO SOLBIATE OLONA PIANO DI PRIMO SOCCORSO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx INDICE 1. GENERALITÀ 2 2. ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Dettagli