Trasparenza e tutela del consumatore: la nuova disciplina vista dal mercato. Roma, 22 novembre 2011

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1 Trasparenza e tutela del consumatore: la nuova disciplina vista dal mercato Roma, 22 novembre 2011

2 Introduzione A sei mesi dall introduzione della nuova disciplina: quali strumenti sono risultati più validi nel creare trasparenza per il consumatore? quali margini di miglioramento, nella disciplina e nell approccio degli operatori, possono essere individuati? Utilizzando una metafora tipicamente consumeristica e ponendo quindi al centro dell analisi unicamente gli effetti sul consumatore quanta efficienza di trasparenza hanno generato le novità introdotte? 2

3 Molti successi indiscutibili Diritto di recesso (Art. 125 ter TUB / Disp.BI Sez. VII par. 9.1) possibilità di esercitare il diritto entro 14 giorni dalla conclusione del contratto estensione automatica del recesso agli eventuali servizi accessori Rimborso anticipato (Art. 125 sexies TUB / Disp.BI Sez. VII par. 9.4) introduzione della fattispecie del rimborso parziale del debito revisione dei meccanismi di calcolo delle penali Inadempimento del fornitore (Art. 125 quinquies TUB / Disp.BI Sez. VII par. 9.3) costituzione in mora del fornitore gravemente inadempiente diritto alla risoluzione del contratto di finanziamento obbligo del finanziatore di restituire al consumatore le rate già corrisposte Interventi con impatti diretti sugli economics degli operatori 3

4 Molti successi indiscutibili Assistenza al consumatore (Art. 124 TUB / Disp.BI Sez. VII par ) obbligo di fornire al consumatore adeguati chiarimenti a titolo gratuito esigenza di interazione individuale possibilità di indirizzare il consumatore all utilizzo di strumenti di autovalutazione Modalità di redazione dei contratti (Art. 125 bis TUB / Disp.BI Sez. VII par. 5) introduzione del modulo Informazioni Europee di base per il credito ai consumatori (c.d. modulo SECCI ) documenti contrattuali separati in caso di offerta contestuale di più prodotti nuove modalità di redazione (cfr. Allegato 1 alle Disposizioni) Identità degli intermediari del credito (FAQ Banca d Italia 10.3) indicazione di tutti i nominativi degli intermediari che intervengono nella catena distributiva Interventi con impatti indiretti sugli economics degli operatori 4

5 L effetto chiarificatore dalle FAQ Carte di credito (Disp.BI Sez. VII par. 7) Le disposizioni attuative fornivano indicazioni molto generali: applicazione della disciplina sul credito ai consumatori alle carte di credito diverse dalle c.d. "carte di credito charge" si intendono "carte di credito charge" quelle aventi le seguenti due caratteristiche: il rimborso deve avvenire in un'unica soluzione ed entro tre mesi non sono previsti tassi di interesse né commissioni significative Carte di credito (FAQ Banca d Italia d e 10.9) Molto opportuno è apparso l intervento effettuato tramite le FAQ, con riferimento a: criteri di calcolo del TAEG (annunci pubblicitari e fase precontrattuale): invio estratto conto (cartaceo / telematico) imposta di bollo disciplina relativa alle carte charge con funzionalità accessoria di rimborso rateale: previsione di contratti separati TAEG inclusivo dei soli costi della carta charge funzionali al finanziamento 5

6 Alcune esigenze di fine tuning Pubblicità (Art. 123 TUB / Disp.BI Sez. VII par. 4.1) impatto sostanzialmente neutro per gli annunci che non contengono tassi o cifre concernenti il costo del credito (c.d. pubblicità istituzionale ) notevoli effetti per la c.d. pubblicità di prodotto, che deve indicare: TAN (specificando se fisso o variabile) TAEG spese comprese nel TAEG importo totale del credito eventuale necessità di sottoscrivere servizi accessori connessi durata del contratto importo totale dovuto ammontare singole rate Il tutto, mediante un esempio rappresentativo, graficamente evidenziato. Nessuna voce, tra quelle sopra elencate, può avere maggiore evidenza del TAEG. Difficoltà per gli annunci veicolati tramite particolari media (es. radio, tv) Conseguenti rischi di violazione e di progressivo abbandono della pubblicità di prodotto (contenente un patrimonio informativo superiore rispetto alla pubblicità istituzionale) 6

7 Alcune esigenze di fine tuning Valutazione del merito creditizio del consumatore (FAQ Banca d Italia 10.4) possibilità di consegnare al consumatore, in fase precontrattuale, un modulo SECCI personalizzato con riguardo ai soli elementi che questi ha comunicato al finanziatore esigenza di una chiara avvertenza circa la possibilità che il TAEG definitivo sia diverso da quello indicato nell informativa precontrattuale (comunque entro i limiti minimi e massimi in essa prestabiliti) le procedure interne dei finanziatori dovranno assicurare che il consumatore sia informato dell eventuale variazione del TAEG effettivo rispetto a quello provvisoriamente comunicato nel modulo SECCI, anche attraverso la consegna di un nuovo modulo aggiornato. Definizione del livello di granularità dell indicazione di TAEG min. e max. (per forma tecnica? per prodotto? per punto vendita?) Conseguente impatto sulla significatività dell informazione e sul grado di confrontabilità delle diverse offerte 7

8 Alcune esigenze di fine tuning Valutazione del merito creditizio del consumatore (FAQ Banca d Italia 10.4) diffusione nel mercato di due differenti modalità di proposizione del credito ambedue i processi appaiono conformi al dettato normativo PROCESSO 1 Documentazione pubblicitaria Rilascio mod. SECCI precontrattuale Richiesta di credito Istruttoria (accesso ai SIC) SECCI frontespizio e sottoscrizione contratto PROCESSO 2 Documentazione pubblicitaria Richiesta di credito Istruttoria (accesso ai SIC) Rilascio mod. SECCI precontrattuale SECCI frontespizio e sottoscrizione contratto I due processi forniscono differenti spunti di riflessione: il Processo 1 si caratterizza per la potenziale variabilità delle condizioni offerte (SECCI precontrattuale versus SECCI frontespizio), peraltro mitigata dall indicazione di TAEG min. e max. nel primo (cfr.slide precedente) il Processo 2 prevede invece il censimento nei SIC della richiesta di credito 8

9 Alcune esigenze di fine tuning Offerta contestuale di altri contratti (Disp.BI Sez. XI par. 2 bis) L offerta contestuale, accanto a un contratto di finanziamento, di altri contratti (quali i contratti assicurativi) deve essere accompagnata da una serie di cautele e dalla adozione di procedure organizzative e di controllo interno. In particolare, è necessario provvedere alla corretta inclusione nel TAEG dei costi dei servizi accessori, in funzione del loro carattere obbligatorio o facoltativo. Tale valutazione non deve fermarsi alle evidenze formali, ma deve necessariamente considerare gli elementi sostanziali. Infatti, secondo le Disposizioni Attuative: Ai fini del controllo sulla corretta qualificazione dei servizi accessori come obbligatori o facoltativi esse (le competenti funzioni dell intermediario, n.d.r.) prendono altresì in considerazione: le politiche di sviluppo che fissano obiettivi di budget; la struttura delle deleghe; l iter di concessione del credito; i sistemi premianti che favoriscono significativamente la vendita di servizi accessori assieme a finanziamenti; l incidenza dei finanziamenti commercializzati assieme a servizi accessori sul volume complessivo di ciascuna tipologia di contratti, con riferimento all intera azienda ovvero a singoli sportelli o soggetti incaricati dell offerta. Potenziale adozione di differenti approcci da parte degli operatori, con diretto riflesso sulla confrontabilità delle offerte. 9

10 Le problematiche connesse al TAEG Calcolo del TAEG (FAQ Banca d Italia ) Le FAQ di Banca d Italia ricordano come i problemi applicativi legati alle modalità di calcolo del TAEG (definite dalla direttiva) siano allo stato oggetto di approfondimento in ambito europeo. Le risposte fornite hanno quindi carattere provvisorio, in attesa dell emanazione delle Linee Guida da parte della Commissione UE. Discrasie TAEG / TEG (Banca d Italia Testo accompagnatorio all emanazione delle nuove disposizioni attuative - 9 febbraio 2011): Si rammenta che il TAEG ha una funzione diversa dal tasso effettivo globale medio (TEGM) previsto dalla legge n. 108/1996 in materia di usura ai fini della determinazione dei tassi soglia, con la conseguenza che i due parametri hanno basi di calcolo non necessariamente coincidenti. Prestito finalizzato all'acquisto di un telefono cellulare Oneri applicati Prospetto tassi Importo finanziato 250,00 Comm. finanziaria 0,00 TAN 0,00% Numero rate 6 Spese incasso rata 0,00 TAEG 22,69% Importo rata 41,67 Spese com.periodica 0,00 TEG 0,00% Imp. bollo su contratto 14,62 Soglia usura 19,70% Imp. bollo su com.per. 0,00 La presenza di basi di calcolo differenti può causare incomprensioni con la clientela, innalzamento della contenziosità ed esposizione a danni di natura reputazionale. 10

11 Conclusioni Il giudizio degli operatori sulla riforma appare largamente positivo. A fronte di alcune innovazioni che hanno generato un positivo impatto immediato, altre necessitano di una fase di rodaggio più consistente, finalizzata a garantire condotte omogenee all interno del settore. Risulta già apprezzabile il miglioramento della relazione con la clientela, suffragato anche da evidenze di natura quantitativa (es. diminuzione numero reclami, risultati delle indagini telefoniche periodiche). GRAZIE PER L ATTENZIONE pierandrea.ginex@compassonline.it 11