DIRETTIVE CANTONALI CONCERNENTI L'INTERCONNESSIONE DELLE SUPERFICI DI COMPENSAZIONE ECOLOGICA
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- Salvatore Jacopo Di Mauro
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1 Sezione dell agricoltura DIRETTIVE CANTONALI CONCERNENTI L'INTERCONNESSIONE DELLE SUPERFICI DI COMPENSAZIONE ECOLOGICA
2 Sezione dell agricoltura Indice 1. Generalità Introduzione...3 Scopo Esigenze per i progetti d interconnessione Esigenze quadro Stato iniziale Obiettivi Perimetro del progetto Sistemazione e situazione auspicata Il concetto d'attuazione Esecuzione e procedura Progettazione Procedura Disposizioni finali... 8 Allegato Foto frontespizio: Maddalena e associati sagl
3 Sezione dell agricoltura 3 1. Generalità 1.1. Introduzione Lo scopo di un progetto d'interconnessione è la promozione della biodiversità e della qualità paesaggistica tramite il collegamento delle superfici di compensazione ecologica (in seguito SCE) e degli ambienti naturali. In pratica, con una adeguata collocazione geografica delle SCE sono messe in relazione delle superfici di valore ecologico a vantaggio di flora e fauna. Quale incentivo economico sono concessi dei contributi supplementari, cumulabili a quelli di superficie, per la compensazione ecologica e se le condizioni sono adempiute per la qualità biologica. Al fine di sostenere finanziariamente tali iniziative e provvedimenti, la Confederazione rispettivamente il Cantone, oltre alla legge sull agricoltura (RS 910.1), sulla protezione della natura e del paesaggio (RS 451) e all ordinanza sui pagamenti diretti (RS ), hanno varato le basi legali seguenti: l Ordinanza sul promovimento regionale della qualità e dell interconnessione delle superfici di compensazione ecologica nell agricoltura del 4 aprile 2001 (Ordinanza sulla qualità ecologica, OQE, RS ) con le relative Istruzioni dell Ufficio federale dell agricoltura ( la Legge cantonale sull'agricoltura del 3 dicembre 2002 (RL ); il Regolamento cantonale sull'agricoltura del 23 dicembre 2003 (RL ); la Legge cantonale sulla protezione della natura del 12 dicembre 2001 (RL ). Questo documento è stato elaborato in collaborazione con l Ufficio della natura e del paesaggio Scopo Le presenti direttive contengono le esigenze cantonali in materia di interconnessione. 2. Esigenze per i progetti d interconnessione 2.1. Esigenze quadro Le esigenze minime corrispondono a quelle descritte nell allegato 2 dell OQE e precisate dall'ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) tramite le Istruzioni e Spiegazioni relative Stato iniziale Nel piano che rappresenta i singoli elementi del paesaggio, oltre agli elementi richiesti dal capitolo 1.1 dell allegato 2 OQE (superficie agricola utile [SAU], SCE [compresa qualità biologica];oggetti elencati negli inventari della Confederazione e del Cantone, spazi vitali ecologici importanti nella SAU e al di fuori della stessa, regione d estivazione, bosco, zone di protezione dei corsi d acqua, zone edificabili),
4 Sezione dell agricoltura 4 le SCE devono figurare in modo da distinguere i vari tipi e quelle con qualità biologica. Nel piano devono necessariamente essere illustrati gli oggetti o gli elementi presenti nei seguenti documenti comunali o cantonali: Piano regolatore comunale, piano del paesaggio e studio delle componenti naturalistiche e paesaggistiche Inventari di valenza naturalistica e paesaggistica d importanza nazionale, cantonale o comunale Piano direttore cantonale - Aree protette del cantone Ticino Banche dati flora e fauna (specie indicatrici, rare o minacciate), Museo cantonale di storia naturale Lugano, Centro svizzero di cartografia della fauna (CSCF), Centro della rete svizzera di floristica (CRSF). Direttive della commissione svizzera per la conservazione delle piante selvatiche (CPS). Liste rosse flora e fauna (UFAM) Nella rappresentazione del paesaggio del progetto vanno evidenziate le tipologie ambientali che soddisfano le esigenze biologiche delle specie significative. Lo stato iniziale viene descritto specificando il carattere locale del comprensorio scelto. L'analisi consiste nel: verificare la completezza e l'attualità della documentazione di base; descrivere i valori naturalistici presenti (ambienti naturali, specie di piante e animali, ecc.) all interno e al di fuori della SAU sulla scorta degli inventari e di studi scientifici. Lacune conoscitive importanti devono essere completate con nuovi rilievi (tipologici); indicare i potenziali e le possibilità di sviluppo del paesaggio che l'attuazione del progetto vuole promuovere rispetto alla situazione iniziale; esporre le carenze dal punto di vista naturalistico e agricolo (p. es. insufficienti zone cuscinetto per i biotopi); segnalare i conflitti, le problematiche e le sinergie con progetti nell'ambito della protezione delle risorse naturali e della sistemazione del paesaggio. considerare la collocazione del perimetro del progetto nel territorio circostante (sguardo oltre i propri confini, legami biologici di valenza sopraregionale). riunire e valutare tutte le informazioni, le conoscenze e i dati (naturalistici e agricoli) disponibili sulla situazione del paesaggio che compone il perimetro del progetto. Nel rapporto che descrive la situazione iniziale sono quantificati la superficie agricola utile (SAU), i tipi di SCE, le SCE con qualità biologica e gli spazi vitali Obiettivi Gli obiettivi per ogni progetto d interconnessione sono definiti considerano il potenziale di sviluppo e di miglioramento del comprensorio quale habitat per flora e fauna conformemente al capitolo 1.2 dell allegato 2 OQE (stabilire le specie bersaglio, le specie faro, gli obiettivi d efficacia, gli obiettivi d attuazione quantitativi,
5 Sezione dell agricoltura 5 gli obiettivi d attuazione qualitativi in modo che siano misurabili e con scadenze definite). Per facilitare la formulazione degli obiettivi, definirne il contenuto e il grado di precisione, è consigliabile attenersi alla regola SMART, secondo la quale gli obiettivi sono: Specifici (in funzione delle esigenze delle specie che si vogliono favorire, scelta del corretto tipo di SCE); Misurabili (il raggiungimento di obiettivi quantitativi o qualitativi deve poter essere controllato e quantificato, p. es. 5 % della SAU quale superficie a maggese da rotazione; Attrattive (stimolano e veicolano un'immagine positiva, sono finanziariamente interessanti per gli agricoltori, possono essere svolti nell'ambito dall'attività aziendale); Realistici (gli obbiettivi devono rappresentare una sfida, ma anche essere raggiungibili e realizzabili); Terminabili (sono portati a termine in tempi ragionevoli secondo una programmazione a tappe). La definizione delle specie bersaglio e faro avviene mediante ispezioni svolte in un periodo nel quale è probabile che la specie selezionata sia presente. La presenza delle specie deve essere documentata. A tal fine devono essere tenute in considerazione le basi già esistenti come, ad esempio, quelle del Centro svizzero di cartografia della fauna (CSCF) oppure del Centro di coordinamento per la protezione degli anfibi e dei rettili in Svizzera (KARCH). Le proposte di creazione di nuovi habitat rientrano nella definizione di obiettivi d attuazione qualitativi (misure). La specie bersaglio è necessariamente considerata nel progetto d interconnessione, se per la medesima sussistono dei progetti cantonali di protezione all interno del perimetro. È sottinteso che, se nel comprensorio crescono specie bersaglio, queste ultime vanno considerate (cfr. cap. 1.2 lett a. dell allegato 2 OQE) Perimetro del progetto Il perimetro del progetto d interconnessione va chiaramente delimitato. Nel rapporto di descrizione della situazione iniziale è motivata la delimitazione del perimetro. Il perimetro è determinato da: - gli agricoltori che partecipano al progetto e le superfici disponibili per l interconnessione; - la biologia delle specie che si vogliono favorire e la superficie minima che queste specie necessitano per vivere e riprodursi (spazi vitali); - la dimensione e l ubicazione delle superfici esistenti (ambienti naturali, seminaturali, ecc.) e la possibilità di creare altre superfici; - i limiti geografici e politici. In una situazione ottimale, il perimetro è delimitato da un comprensorio coerente dal punto di vista paesaggistico e funzionale dal punto di vista ecologico. In caso di un sostegno da parte dei comuni, il perimetro potrebbe corrispondere ai confini
6 Sezione dell agricoltura 6 giurisdizionali. In casi eccezionali, dove le aziende agricole intenzionate a partecipare al progetto formano dei comprensori con un'estensione superiore ai 100 ettari, il perimetro può essere dato dai confini della superficie agricola delle aziende Sistemazione e situazione auspicata Il progetto deve indicare su un piano il quadro paesaggistico che s intende sviluppare a partire dalla situazione iniziale. Oltre all auspicata sistemazione territoriale delle SCE, vanno in particolare indicati: i più importanti corridoi d interconnessione e il reticolo; la tipologia delle componenti paesaggistiche e la loro collocazione (boschi, biotopi, corsi d acqua, ecc.); gli interventi d impianto o ripristino quali: impianto di siepi, frutteti, ecc., o ripristino di corsi d acqua, superfici da strame, ecc.; le categorie di gestione delle superfici SCE incluse nel reticolo; i provvedimenti collaterali necessari e previsti per una riqualifica paesaggistica del comprensorio. Il piano va accompagnato da un rapporto sul concetto d attuazione Il concetto d'attuazione Il concetto d'attuazione deve definire e illustrare i passi necessari per giungere alla situazione auspicata e contiene il catalogo dei provvedimenti. Nel concetto figurano: a) le priorità degli obiettivi e le modalità della loro realizzazione; b) il calendario delle diverse tappe del progetto e gli obiettivi intermedi (come il rapporto intermedio dopo tre anni che documenti il raggiungimento degli obiettivi); c) il preventivo; d) il piano di finanziamento; e) la descrizione degli strumenti di controllo, di tenuta a giorno della situazione del progetto e di verifica delle scadenze. f) l informazione e le presentazioni previste. Il progetto d interconnessione è presentato alla popolazione locale e agli altri interessati almeno dopo l allestimento e la valutazione. Durante lo svolgimento del progetto é garantita l informazione in occasione delle tappe più significative; g) la lista dei promotori, dei responsabili del progetto, degli operatori del progetto e le loro funzioni. Il gruppo operativo del progetto è formato nella sua composizione minima da: un agricoltore direttamente interessato; una persona competente in materia di biologia e agronomia; un rappresentante di un ente pubblico (comune, patriziato, ecc.) o associazione.
7 Sezione dell agricoltura 7 3. Esecuzione e procedura 3.1. Progettazione e attuazione I promotori sono responsabili della progettazione, dell'attuazione e dell'accompagnamento del progetto. Inoltre, garantiscono in modo regolare un informazione ad ogni essenziale sviluppo del progetto. La consulenza specifica per ogni singola azienda deve essere fornita dal o dagli specialista rispettivamente specialisti in materia di agronomia e/o biologia che fanno parte del gruppo operativo. In occasione di un'ispezione delle superfici, il consulente, in collaborazione con il gestore, stabilisce provvedimenti mirati specifici in vista del raggiungimento degli obiettivi dell'interconnessione. I provvedimenti sono accordati per iscritto e comprendono una rappresentazione su di un piano che indichi l estensione in metri quadri della SCE e il no. RFD del fondo e comune (sezione inclusa) sulla quale si trova. Una copia del piano serve per l annuncio delle SCE per la qualità ecologica, per verificare il raggiungimento degli obiettivi d attuazione e per allestire il piano della situazione dopo i sei anni del progetto da allegare al rapporto relativo (cfr. cap. 2 dell allegato 2 OQE: le finalità (obiettivi d efficacia, obiettivi d attuazione e misure) vanno verificati e adeguati. Il rapporto relativo al progetto deve essere conforme alle esigenze minime per l interconnessione [cap. n dell allegato 2 OQE]). Sia nel rapporto, sia nel piano che rappresenta la situazione dopo i 6 anni vanno indicate le superfici ecologicamente pregiate secondo le categorie seguenti di SCE, che: adempiono i criteri di qualità biologica; sono gestite quali maggesi fioriti, maggesi da rotazione, fasce di colture estensive in campicoltura o bordi di terreni coltivati; o sono gestite secondo le esigenze delle specie selezionate per quanto riguarda lo spazio vitale Procedura La procedura del progetto d interconnessione è la seguente: 1. I promotori inoltrano alla Sezione l'idea del progetto per uno scambio d'informazione, una prima consulenza e delimitazione del comprensorio. Già in questa fase preliminare la Sezione coinvolge l'upn. 2. I promotori designano il gruppo operativo e, di conseguenza, i responsabili che elaborano su mandato il progetto d'interconnessione. 3. I promotori inoltrano il progetto d interconnessione in 3 copie alla Sezione per approvazione. 4. La Sezione esamina il progetto e, sentito l UPN, lo approva. Il progetto approvato consente di annunciare le SCE aventi diritto all'ottenimento del contributo per l'interconnessione tramite gli appositi formulari di rilevamento per la domanda annuale dei pagamenti diretti.
8 Sezione dell agricoltura 8 4. Disposizioni finali Con l entrata in vigore delle presenti direttive sono abrogate le Direttive cantonali d esecuzione concernenti l interconnessione delle superfici di compensazione ecologica del 1 aprile Le presenti direttive, approvate dall UFAG il 4 marzo 2009, entrano in vigore il 1 aprile Bellinzona, 6 marzo PER LA SEZIONE DELL'AGRICOLTURA Il caposezione: Il capoufficio dei pagamenti diretti: G. Antognini D. Forni
9 Sezione dell agricoltura 9 Allegato 1 Documentazione generale: Opuscolo "Réserver de l espace pour les cours d eau" / "Raum den Fliessgewässern!" Zone cuscinetto: chiave di determinazione. Guida alla determinazione di zone cuscinetto ecologicamente sufficienti per la protezione dei biotopi palustri. (BUWAL 1997) Opuscolo "Le interconnessioni ecologiche", Agridea Losanna Classatore "Projet de mise en réseau à la portée de tous" Agridea Losanna o "Vernetzungsprojekte leicht gemacht" Agridea Lindau
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