Relazione sull attuazione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione dell Azienda Ospedaliera Mellino Mellini anno 2014

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1 Relazione sull attuazione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione dell Azienda Ospedaliera Mellino Mellini anno 2014 Indice 1. Premesse 2. Adempimenti di trasparenza 3. Codice di comportamento 4. Rotazione del personale 5. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse 6. Conferimento e autorizzazione incarichi 7. Inconferibilità per incarichi dirigenziali 8. Incompatibilità per particolari posizioni dirigenziali 9. Attività successive alla cessazione dal servizio (pantouflage o revolving doors) 10. Formazione di commissioni, assegnazione agli Uffici, conferimento di incarichi in caso di condanna per delitti contro la P.A. 11. Tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti (whistleblower) 12. Formazione del personale 13. Patti di integrità negli affidamenti di lavori e forniture 14. Azione di sensibilizzazione e rapporto con la società civile 15. Obblighi informativi 16. Monitoraggio 17. Processi legati al tema dell anticorruzione 18. Gestione protocollo riservato del RPC 19. Sanzioni disciplinari 20. Conclusioni 1

2 Glossario AGRU - Area Gestione Risorse Umane A.N.A.C. - Autorità Nazionale Anticorruzione D.Lgs. - Decreto Legislativo D.P.R. - Decreto del Presidente della Repubblica FAD - Formazione a Distanza L. - Legge P.A. - Pubblica Amministrazione PNA - Piano Nazionale Anticorruzione PTPC - Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione RPC - Responsabile della Prevenzione della Corruzione RT - Responsabile della Trasparenza URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico 1 - Premesse In ottemperanza al dettato dell art. 1 comma 14 della Legge n. 190 del 06 novembre 2012 si trasmette la relazione sui risultati dell'attività svolta che offre il rendiconto dell anno 2014 dell attività riguardante il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC). La Relazione sarà pubblicata, come previsto dalla Legge, entro il 15 dicembre sul sito istituzionale dell Azienda e trasmessa in seguito al Dipartimento della Funzione Pubblica in allegato al PTPC da aggiornare e ri-adottare entro il 31 gennaio Si provvederà inoltre a comunicare la presente relazione a tutto il personale dell Azienda mediante avviso sull Angolo del dipendente. Si sottolinea che il PTPC è stato predisposto tenendo conto dei contenuti del Piano approvato con deliberazione n. 304 del 29 agosto 2013 e del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA). Per quanto attiene la modalità seguita per l adozione, dal 17 al 27 gennaio 2014 si è provveduto a pubblicare sul sito internet aziendale la bozza del Piano con le integrazioni riferite all anno Attraverso la pubblicazione, l Azienda ha inteso garantire il coinvolgimento di tutti i portatori d interesse (stakeholder), come previsto dal PNA. Nell avviso, infatti, tutti quelli che fossero stati interessati avrebbero potuto far pervenire proposte e osservazioni, per eventuali integrazioni alla bozza pubblicata, tramite o direttamente al Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC). Le indicazioni pervenute sono state poi valutate e accolte all interno del PTPC che è stato approvato con deliberazione n. 39 del 28 gennaio 2014 dal Direttore Generale. 2 - Adempimenti di trasparenza Il RPC, con specifico riferimento alla deliberazione n. 39/2014, ha comunicato con diverse note a tutti gli interessati l adozione del PTPC. In data , lo scrivente è stato nominato Responsabile del Procedimento dell adempimento Anticorruzione per l Azienda Ospedaliera sulla piattaforma PERLA PA. Nella stessa data, con specifico riferimento agli adempimenti connessi alla legge n. 190, sono stati pubblicati sul sito la deliberazione n. 39/2014 ed il PTPC Si precisa inoltre che a seguito dell entrata in vigore del D.lgs. 33/2013, l Azienda ha proceduto alla nomina del Responsabile della Trasparenza (RT), alla disciplina dell istituto dell accesso civico ed alla creazione, sul sito internet aziendale, a costo zero, di un apposita voce Amministrazione trasparente, strutturata secondo un alberatura prevedente le sottosezioni di primo e secondo livello, 2

3 in conformità a quanto previsto nell allegato al d. lgs. 33/2013 ed alle successive indicazioni emanate dall A.N.A.C. (ex CIVIT). Col primo Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità per gli anni , al quale è seguito quello triennale per gli anni , sono state approvate le tabelle che danno evidenza dei tipi di informazioni e/o documenti nonché del riferimento normativo che ne prevede la pubblicazione, la Struttura competente alle predisposizione ed alla pubblicazione online dei documenti e dei dati e della relativa tempistica di pubblicazione. Conseguentemente si è proceduto a dare attuazione alle numerose tipologie di obblighi mediante la pubblicazione sul sito aziendale dei dati e delle informazioni richiesti dalla normativa. Ad oggi tutti gli obblighi di pubblicazione vengono attuati. All uopo si rileva, altresì, che la Bussola della Trasparenza, organo di rilevazione del Governo italiano, nel corso del monitoraggio svolto al 23/11/2014, assegna a questa Azienda Ospedaliera una valutazione di 67/67 di indicatori soddisfatti/totale con una percentuale del 100%. Inoltre le attività connesse alla Trasparenza previste dal Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità , adottato con deliberazione n. 61 del 28/1/2014, sono state attuate. Per gli ulteriori approfondimenti in tema di Trasparenza si rinvia alla relazione effettuata dal Dott. Matteo Rinaldi, RT dell Azienda pubblicata sul sito internet aziendale in Amministrazione Trasparente. 3 - Codice di comportamento Il Codice di comportamento, ex D.P.R. 62/2013, rappresenta uno degli strumenti essenziali del PTPC. Il Direttore Generale con deliberazione n. 110 del 05 marzo 2014 (Proposta dello scrivente n. 84 del 19/02/2014) ha adottato il Codice di Comportamento dell Azienda Ospedaliera Mellino Mellini con specifico riferimento alle previsioni del Codice Generale di Comportamento dei dipendenti pubblici del D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62. La deliberazione relativa all "Approvazione del Codice di Comportamento è disponibile sul Sito Aziendale in "Amministrazione Trasparente - Disposizioni generali - Atti generali" al link: Nell ambito della formazione effettuata a tutto il personale dipendente dell Azienda (formazione anno 2014) sono state inserite delle slide specifiche riguardanti il Codice di Comportamento. La deliberazione di adozione del Codice è stata trasmessa alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, all ASL di Brescia, alle Amministrazioni comunali di Chiari, Iseo, Rovato, Palazzolo sull Oglio ed Orzinuovi, all Organismo di Vigilanza per il Codice Etico, al Nucleo di Valutazione delle Prestazioni, alle associazioni di Volontariato operanti all interno dell Azienda, alle OO.SS. ed RSU aziendali,al Tribunale per i Diritti del Malato, all Ufficio Pubblica Tutela, al Responsabile della trasparenza, a tutto il personale dipendente dell Azienda ed al Collegio Sindacale. Con specifico riferimento al Codice si precisa che l Area Gestione Risorse Umane provvede alla consegna di copia del Codice di Comportamento ad ogni nuovo assunto nell ambito del percorso di inserimento dando indicazioni a tutti i neo assunti sul percorso da seguire per visualizzare il Codice sul sito web aziendale. Inoltre, copia del Codice è consegnata a tutti i Professionisti reclutati a rapporto libero professionale. 4 - Rotazione del personale L art. 1 comma 4, lett. e), comma 5, lett. b) e comma 10, lett. b) della L. 190/2012, nonché l art. 16, comma 1, lett. l-quater del D.lgs. 165/2001, stabiliscono che le Pubbliche Amministrazioni (P.A.) devono adottare delle direttive interne per assicurare la rotazione del personale dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nelle aree a rischio di corruzione, salvo motivati impedimenti connessi alle caratteristiche organizzative dell amministrazione; in tal caso, la motivazione è inserita nel PTPC. 3

4 La rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione rappresenta una misura di importanza cruciale tra gli strumenti di prevenzione della corruzione e l esigenza del ricorso a questo sistema è stata sottolineata anche a livello internazionale (12 Convenzione U.N.C.A.C.: art. 7; Comunicazione della Commissione UE (2003) 317: Gli incarichi di natura sensibile devono essere assunti a rotazione ). Nella nostra realtà è impossibile coniugare sic et simpliciter il principio della rotazione degli incarichi a fini di prevenzione della corruzione senza minare l efficienza degli Uffici. Ciò è dovuto alla complessità dell organizzazione e del non elevato numero di addetti incaricati di gestire la complessità di settori a rischio potenziale di corruzione ed anche alla specificità del know-how necessario per lo svolgimento delle funzioni, difficilmente acquisibile in tempi brevi. In questi Uffici la specializzazione operativa è molto elevata e la rotazione comporterebbe la compromissione della funzionalità della gestione amministrativa ordinaria. Al di là delle difficoltà oggettive sopra esposte, la Direzione Strategica ha comunque provveduto ad un riesame dell organizzazione aziendale tenendo conto delle esigenze connesse alla rotazione di cui alla Legge 190/2012. Nella seduta n. 69 del 13 giugno 2014, la Giunta regionale della Lombardia si è riunita ed ha discusso tra gli altri l argomento della rotazione dei dirigenti e più precisamente: AZIENDE SANITARIE PUBBLICHE: INDICAZIONI PER LA ROTAZIONE DEGLI INCARICHI IN AMBITI SENSIBILI AI SENSI DELLA L. 190/2012. La comunicazione dà conto dei criteri con cui la Regione intende promuovere la rotazione dei dirigenti delle aziende sanitarie pubbliche assegnati alle strutture particolarmente esposte a rischio di corruzione, in coerenza a quanto previsto dalla legge 190 del Peraltro, in attesa delle determinazioni regionali, con deliberazione n. 410 del 07 ottobre 2014 è stato indetto, ai sensi dell'articolo 30 del D.Lgs. n. 165/2001, come modificato dal D.L. n. 90/2014 convertito in L. 114/2014, un avviso pubblico per mobilità volontaria per l'acquisizione di n. 1 dirigente amministrativo da assegnare alla struttura Provveditorato Economato. L imminente assegnazione di un nuovo dirigente, in una struttura delicata ed a elevato rischio di corruzione come quella del settore acquisti e affidamento di servizi, consentirà la rotazione dell incarico di Responsabile della struttura stessa. Si è proceduto inoltre alla rotazione del personale Dirigente riguardante le seguenti Direzioni: - Direzione Amministrativa dei Presidi Ospedalieri; - Area Gestione Risorse Economico Finanziarie. Sono inoltre previsti altri trasferimenti riguardanti il personale della dirigenza e del comparto ed una nuova attribuzione delle Posizioni Organizzative aziendali. In particolare si segnala una rotazione del personale Dirigente all interno del Dipartimento di Salute Mentale. 5 - Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse L art. 6 bis, della L. 241/1990 e il D.P.R. 62/2013 stabiliscono che le P.A. devono attuare adeguate iniziative di formazione/informazione in riferimento all obbligo di astensione. Infatti in caso di conflitto di interessi, il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale. Di tale obbligo è stata data informazione nell ambito della specifica formazione prevista per l anno 2014 a tutto il personale dipendente. 6 - Conferimento e autorizzazione incarichi La L. n. 190/2012, ha modificato l art. 53 del D.lgs. 165/2001 in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi ai dipendenti pubblici. La nuova norma impone che le amministrazioni 4

5 pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti debbano comunicare in via telematica al Dipartimento della Funzione Pubblica, entro 15 giorni dalla data di conferimento, gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi. Si rende conseguentemente necessario integrare le disposizioni regolamentari in essere (delibera n. 284 del ) sia per quanto attiene la comunicazione/autorizzazione allo svolgimento degli incarichi, anche al fine del corretto e tempestivo assolvimento da parte dell Area Gestione Risorse Umane (AGRU) dell obbligo informativo nei confronti del Dipartimento della Funzione Pubblica, che una verifica dei criteri in essere per il conferimento e l autorizzazione di incarichi. Si precisa inoltre che è in via di adozione il nuovo Regolamento relativo al conferimento e autorizzazione degli incarichi. Infine l AGRU, nel dare comunicazione ai dipendenti dell accoglimento dell istanza di recesso dal contratto di lavoro, precisa quanto disposto dall art. 6 della Legge 114 dell , relativamente al solo personale collocato in quiescenza, in merito al divieto per le P.A. di conferire ai medesimi soggetti incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle Amministrazioni. 7 - Inconferibilità per incarichi dirigenziali I Capi II, III e IV del D.lgs 39/2013 ed in particolare gli artt. 15, 17, 18 e 20 del D.lgs 39/2013 stabiliscono che le Amministrazioni pubbliche devono attuare delle direttive interne per adeguare gli atti di interpello relativi al conferimento di incarichi e direttive interne affinché gli interessati rendano la dichiarazione sostitutiva all atto del conferimento dell incarico. A tal fine è stato predisposto un modulo/dichiarazione che l AGRU provvede a far sottoscrivere ai nuovi assunti a rapporto di dipendenza nonché al personale a rapporto libero professionale. La dichiarazione che viene fatta sottoscrivere ha il seguente oggeto: Dichiarazione, effettuata ai sensi del D.Lgs 08 aprile 2013 n. 39, in ordine all insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le Pubbliche Amministrazioni e presso gli Enti Privati in controllo pubblico, a norma della Legge 06 novembre 2012 n Incompatibilità per particolari posizioni dirigenziali I riferimenti normativi connessi alle incompatibilità per particolari posizioni dirigenziali sono i Capi V e VI del D.lgs. 39/2013 e gli artt. 15, 19 e 20 del D.lgs. 39/2013. Sono state quindi emanate delle direttive interne per l acquisizione delle dichiarazioni attestanti l insussistenza di cause di incompatibilità in riferimento all incarico gestionale ricoperto presso questa Azienda. Le predette dichiarazioni sono pubblicate sul sito internet dell Azienda. 9 - Attività successive alla cessazione dal servizio (pantouflage o revolving doors) L art 53, comma 16-ter del D.lgs 165/2001, aggiunto dall art. 1, comma 42, lettera l, della L. 190/2012 prevede che: I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti. L AGRU dà comunicazione scritta delle sopra indicate preclusioni unitamente alla notifica del provvedimento di risoluzione del rapporto di lavoro. Più precisamente nella lettera connessa al recesso dal contratto di lavoro è inserito un N.B. che testualmente recita: Si rammenta che l art. 53 comma 16 ter del D.Lgs 165/2001 prevede che qualora la S.V. abbia esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell Azienda Ospedaliera Mellino Mellini di Chiari, non potrà svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di 5

6 pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri Formazione di commissioni, assegnazione agli Uffici, conferimento di incarichi in caso di condanna per delitti contro la P.A. L Azienda con specifico riferimento a: - nomina commissioni di gara per acquisizioni di beni ed affidamento di servizi, - nomina commissioni per assunzione a qualsiasi titolo di personale, - effettuazione controlli su precedenti penali e sulle conseguenti determinazioni in caso di esito positivo del controllo, ha predisposto gli opportuni adempimenti. È stato rivisto il modulo di autocertificazione da inviare ai soggetti individuati quali componenti delle commissioni esaminatrici di pubblici concorsi secondo le modalità previste dal DPR 483/1987 e 220/2001 s.m. e i Tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti (whistleblower) La norma prevede che le P.A. sono tenute ad adottare i necessari accorgimenti tecnici affinché trovi attuazione la tutela del dipendente pubblico (whistleblower) che effettua segnalazioni di cui all art. 54 bis del d.lgs. n. 165 del 2001, aggiunto dall art. 1, comma 51, della L. 190/2012, al quale viene offerta una parziale forma di tutela. In merito si precisa che a breve sarà adottato il relativo Regolamento per il quale, nei prossimi giorni, si procederà all avvio di una consultazione pubblica in analogia con quanto effettuato per l adozione del Codice di Comportamento. In data 12 dicembre 2014 è stato pubblicato sul sito internet aziendale un avviso, unitamente alla proposta di Regolamento, nel quale si comunica l avvio di una consultazione pubblica tesa ad accogliere le osservazioni degli utenti in merito all adozione del Regolamento stesso. La finalità della consultazione è quella di poter disporre dei migliori contributi da parte di tutti gli attori del Sistema Sanitario, promuovendo in tal modo la partecipazione attiva di ciascun portatore di interesse delle attività e dei servizi offerti dall Azienda Ospedaliera consentendo di far pervenire eventuali proposte, osservazioni ed integrazioni alla proposta dell Amministrazione Formazione del personale Per quanto riguarda la formazione di carattere generale rivolta a tutto il personale dipendente, si è dato seguito alla proposta avanzata nel In data 07 maggio è stata trasmessa un a tutto il personale con la qual si è provveduto ad inviare in allegato il programma e la comunicazione contenente le indicazioni per l'effettuazione di un corso di formazione a distanza (FAD) in materia di anticorruzione e trasparenza, obbligatorio per tutto il personale dell'azienda, sottolineando, tra l altro, che la fruizione del corso sarà utilizzata come indicatore per la valutazione del personale del Comparto e delle Dirigenze. Il corso è stato organizzato, dal punto di vista tecnico, dalla Società Invisiblefarm s.r.l. di Brescia mediante la predisposizione di una piattaforma e-learning che ha consentito la creazione di un corso FAD della durata di 4 ore. Il corso è stato strutturato in due parti: una riguardante la Legge 190/2012 e l altra relativa alla Trasparenza. Oltre alla lettura di numerosi slide è stata registrata una spiegazione vocale del contenuto delle stesse fatta dallo scrivente, relativamente alla prevenzione della corruzione e dal Dott. Matteo Rinaldi per quanto attiene la parte specifica relativa alla Trasparenza. Il personale è tenuto poi ad effettuare un test per la verifica dell apprendimento. Oltre al personale dipendente sono stati invitati a seguire il corso anche Liberi professionisti, medici convenzionati e personale di Ditte esterne operante all interno dell Azienda Ospedaliera. Il corso è fruibile dal giorno 1 giugno sino al 31 dicembre

7 La comunicazione è stata pubblicata nella bacheca aziendale angolo del dipendente e nella bacheca news aziendale nella sezione avvisi. Alla data odierna hanno portato a termine il corso circa dipendenti e circa 40 non dipendenti (Specialisti convenzionati, Ditte esterne, Libero professionisti). Inoltre si precisa che la Regione Lombardia in collaborazione con la SSAA Scuola Superiore di Alta Amministrazione Euopolis Lombardia, ha organizzato tre incontri (24 luglio, 18 e 19 settembre) sul tema della legalità che ha visto partecipare la Direzione Strategica ed un congruo numero di Dirigenti. Lo scrivente ha inoltre partecipato ad altri incontri sul tema specifico dell anticorruzione. Si precisa infine che la formazione specifica per le Aree maggiormente a rischio corruzione è stata riprogrammata per l anno Patti di integrità negli affidamenti di lavori e forniture L art. 1 comma 17 della Legge 190/2012 prevede l inserimento negli avvisi, nei bandi di gara e nelle lettere d invito della clausola di salvaguardia dove si prende atto che il mancato rispetto del protocollo di legalità o del patto di integrità dà luogo all esclusione dalla gara ed alla risoluzione del contratto. Con provvedimento n. 146 del l Azienda ha deliberato l adozione di Patti di integrità secondo le direttive impartite dalla Regione Lombardia con D.G.R. n. X/1299 del 30 gennaio In data la deliberazione n. 146/2014 è stata pubblicata sul sito internet aziendale. In merito si precisa che l Area Gestione Risorse Logistiche Beni e Servizi, provvede a far sottoscrivere i Patti di integrità, per accettazione, a tutte le Ditte aggiudicatarie di una procedura, prima del perfezionamento del contratto Azione di sensibilizzazione e rapporto con la società civile Come per l adozione del Codice di Comportamento, così per quanto riguarda il Regolamento del whistleblower, è stata avviata una consultazione pubblica con il coinvolgimento della società civile ed in particolare, mediante la pubblicazione della bozza dei regolamenti citati, sono stati richiesti pareri a tutto il personale dipendente, alle associazioni di Volontariato operanti all interno dell Azienda, alle OO.SS. ed RSU aziendali, al Tribunale per i Diritti del Malato ed all Ufficio Pubblica Tutela. Inoltre si mette in evidenza che la formazione concernente la Legge 190/2012, è stata estesa, al personale delle Ditte esterne operanti all interno dell Azienda agli Specialisti convenzionati ed ai Libero professionisti, avvalendosi delle medesime modalità operative utilizzate per il personale dipendente Obblighi informativi Con nota del 27 marzo 2014 prot. n sono state date indicazioni ai Referenti del RPC, al fine di assicurare un meccanismo di comunicazione di tutte le fattispecie potenzialmente idonee a configurare ipotesi corruttive. In riferimento ai compiti inseriti nel PTPC è inoltre stato chiesto ai Referenti ed ai Dirigenti aziendali di provvedere a comunicare al RPC tutto quanto possa essere utile a completare, integrare, modificare e perfezionare il Piano in vigore. Il flusso informativo ha visto la partecipazione delle seguenti Aree: - Area gestione Risorse Umane, - Affari Generali e Legali Trasparenza, - Direzione ASA Ufficio Libera Professione, - Servizio programmazione e Controllo, - Direzione Amministrativa dei PP.OO., - Direzioni Mediche dei PP.OO. di Chiari ed Iseo, - Ufficio Infermieristico, 7

8 - Area Gestione Risorse Economico Finanziarie, - Area Gestione Risorse Logistiche Beni e Servizi, - Settore Formazione, - Servizio Qualità, - Ufficio Relazioni con il Pubblico Monitoraggio L art. 1, comma 9, lett. d) e lett. e), della L.190/2012 d) prevede che l Azienda provveda a monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti e a monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione. In particolare risultano monitorate efficacemente: - tutte le segnalazioni effettuate all Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), - i procedimenti disciplinari agli atti dell AGRU, - l attività riferita al Risk Management aziendale. L Azienda sta procedendo alla verifica dell adempimento del Piano attraverso la raccolta di informazioni e l implementazione della trasparenza attraverso il sito internet aziendale nonché a verificare una più efficace modalità di gestione dei flussi informativi nei confronti del Responsabile della Prevenzione della Corruzione. 17 Processi legati al tema dell anticorruzione Oltre ai processi legati al Codice Etico Comportamentale, di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, approvati con deliberazione n. 405 del 29 settembre 2014, sono stati individuati dal RPC ulteriori processi, che sono stati analizzati secondo quanto indicato nel PTPC Alcuni dei processi non legati al Codice Etico Comportamentale sono stati individuati a seguito di segnalazioni che hanno comportato azioni di verifiche ed indagini amministrative per esaminare quanto segnalato ed attuare o proporre azioni correttive e di miglioramento. I Processi analizzati dal RPC sono i seguenti: 1. gestione dei caselli mortuari, 2. controlli accesso alle mense aziendali, 3. gestione pratiche STP (stranieri temporaneamente presenti), 4. libera professione, 5. conferimento incarichi docenza, 6. gestione degli scarichi di beni a magazzino. 18 Gestione protocollo riservato del Responsabile della Prevenzione della Corruzione Il protocollo riservato del RPC ha generato alla data odierna n. 27 numeri di protocollo, di cui n. 13 in entrata e n. 14 in uscita. Il protocollo riservato ha riguardato problematiche connesse a: - n. 3 segnalazioni anonime, - n. 2 segnalazioni debitamente sottoscritte, - n. 1 comunicazione effettuata da un Dirigente dell A.O.. 19 Sanzioni disciplinari I procedimenti disciplinari comunicati all AGRU, conclusi alla data del , e le relative sanzioni, sono stati i seguenti. Personale del Comparto: 8

9 - n. 1 procedimento sanzionato con la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per giorni 6; - n. 1 procedimento sanzionato con la multa di importo pari a 3 ore della retribuzione; - n. 2 procedimenti sanzionati con la censura; - n. 7 procedimenti sanzionati con il richiamo verbale. Personale della Dirigenza: - n. 2 procedimenti sanzionati con la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione rispettivamente per giorni 6 e per giorni 5. - È presente un procedimento disciplinare sospeso fino al termine del procedimento penale in corso. 20 Conclusioni Di tutta l attività espletata ritengo debbano essere messi in rilievo alcuni aspetti che hanno caratterizzato positivamente l attività del 2014 e più precisamente: 1. la modalità seguita per la redazione del Codice di Comportamento che ha visto avviata una modalità di consultazione pubblica con il coinvolgimento della società civile; 2. riesame dell organizzazione aziendale tenendo conto anche delle esigenze connesse alla rotazione di cui alla Legge 190/2012; 3. la collaborazione avuta con la Dirigenza meglio specificata al punto 15. In particolare vanno segnalati l AGRU, il Servizio Programmazione e Controllo, l Ufficio Relazioni con il Pubblico e il Responsabile per la Trasparenza per la puntuale, costante e attenta partecipazione dimostrata nel supporto al RPC; 4. l attività formativa svolta, che ha visto coinvolti sia il personale dipendente sia i collaboratori esterni dell Azienda; 5. l adozione dei c.d. Patti di integrità. Si precisa infine che la presente relazione, già predisposta prima della comunicazione ANAC del 12 dicembre u.s., viene pubblicata in data odierna sul sito aziendale nella sezione amministrazione trasparente nella sottosezione Altri contenuti Corruzione, così come indicato nella comunicazione dell ANAC. Si precisa altresì che la Relazione dei Responsabili della Prevenzione della Corruzione in Formato xlsx (50 Kb) verrà pubblicata entro il p.v. così come richiesto dall ANAC. In fede. Chiari, 15 dicembre 2014 Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione Dott. Angelo Cima 9

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