VALUTAZIONI SULL IMPATTO OLFATTOMETRICO GENERATO DAL NUOVO IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA

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1 VALUTAZIONI SULL IMPATTO OLFATTOMETRICO GENERATO DAL NUOVO IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA 1

2 DA COSA SIAMO PARTITI RICHIESTA DA PARTE DELLA SOC. CASSAGNA SRL DI INSTALLARE UN IMPIANTO DI UPGRADING DEL BIOGAS PRODOTTO DALLA DISCARICA DI PIANEZZA E DI UN IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA DELLA FORSU 2

3 PRODUZIONE BIOMETANO DA DISCARICA CONTROLLATA 3

4 PRODUZIONE BIOMETANO DA FORSU BIOMETANO 4

5 VERIFICA delle tecnologie attualmente disponibili per la produzione di biometano ed i sistemi di purificazione del gas prodotto VALUTAZIONE TECNICA e di risultanza dell IMPATTO OLFATTOMETRICO ottenuto per l attivazione dell impianto proposto VISITA AD IMPIANTI simili per verificare la tecnologia applicata, i problemi ambientali rilevati e i sistemi di gestione ATTIVITA SVOLTE RICHIESTA DI MODIFICHE ai documenti di impatto olfattometrico presentati da Soc. Cassagna srl Richiesta a Soc. Cassagna srl di modifica dei CODICI CER da richiedere in autorizzazione Richiesta di alcune modifiche «tecniche» da apportare al progetto 5

6 La digestione anaerobica è un processo biologico per mezzo del quale la sostanza organica viene degradata (in assenza di ossigeno) e trasformata in biogas che è costituito principalmente da metano e anidride carbonica PROCESSO DI DIGESTIONE ANAEROBICA la percentuale di metano nel biogas varia a secondo del tipo di sostanza organica digerita e delle condizioni di processo, da un minimo del 50% fino all 80% circa. 6

7 Biomasse e scarti organici avviabili a DA e loro resa in Biogas (m3 per ton di solidi volatili) Materiali m3 biogas/t SV MATERIALE IN INGRESSO ALL IMPIANTO DI D.A. Deiezioni animali (suini, bovini,avicoli) Residui colturali (paglia, colletti barbabietole, ecc) Scarti organici agroindustria (siero, scarti vegetali, lieviti, fanghi e reflui distillerie, birrerie e cantine, ecc) Scarti organici macellazione (grassi, contenuto stomacale ed intestinale, sangue, fanghi di flott ecc) Fanghi depurazione Frazione organica rifiuti urbani (FORSU) Colture energetiche (mais, sorgo zuccherino, ecc)

8 Sebbene non sia stato dimostrato un effetto diretto sulla salute umana, le emissioni odorigene sono causa di DISAGIO per la popolazione che risiede in prossimità del disturbo. INQUINAMENTO OLFATTIVO L imprevedibilità del disturbo, la sua persistenza nel tempo e l impossibilità di difendersi da esso determinano un effetto sinergico negativo sullo stato PSICOFISICO. Si possono produrre i seguenti effetti: Ipersalivazione, nausea, vomito, cefalea, disturbi a livello del sistema nervoso 8

9 INQUINAMENTO OLFATTIVO La POTENZIALITA OSMOGENA (GENERAZIONE DI ODORE) di un composto dipende dai seguenti aspetti: SOGGETTIVI PROPRI DELLA SOSTANZA: volatilità idrosolubilità ecc. SOGGETTIVI (DELL INDIVIDUO) fisiologico psicologico AMBIENTALI temperatura pressione umidità dell aria vento 9

10 Una sostanza odorigena può essere percepita quando raggiunge in atmosfera una concentrazione minima, detta SOGLIA DI PERCETTIBILITA, richiesta per provocare uno stimolo nel sistema ricettivo CARATTERISTICHE DEGLI ODORI: PERCETTIBILITA Soglia di percettibilità (odour threshold - OT): concentrazione minima (Absolute Threshold Concentration, ATC) percepibile dal 50% della popolazione esposta. Soglia di riconoscimento: concentrazione alla quale si riesce non solo a rilevare la presenza di un odore, ma anche a distinguerlo qualitativamente. Soglia di contestazione: soglia di concentrazione alla quale un odore inizia a provocare una sensazione di fastidio. 10

11 Le nostre reazioni agli odori sono INVOLONTARIE e SPONTANEE; ogni percettore avverte accanto all intensità dell odore il cosiddetto tono edonico : lo considera più o meno gradevole, sgradevole o indifferente Intensità di odore Intensità Tono edonico CARATTERISTICHE DEGLI ODORI: TONO EDONICO Impercettibile 0 Nessun fastidio Appena percettibile 1 Fastidio molto leggero Debole 2 Fastidio leggero Distinto 3 Fastidio distinto Forte 4 Fastidio serio Molto forte 5 Fastidio molto serio Intollerabilmente forte 6 Fastidio intollerabilmente serio Scala di giudizio per intensità di odore e tono edonico a 6 livelli (normativa tedesca V.D.I.,1986) 11

12 Composti solforati ridotti Composti azotati Terpeni Acidi volatili Composti ossigenati Composti chimici Odore Produzione H 2 S uova marce scissione di cisteina e metionina in condizioni anaerobiche Dimetilsolfuro - dimetildisolfuro vegetali in decomposizione Mercaptani cavolo in decomposizione condizioni anaerobiche spinte NH3 caratteristico acuto e pungente Degradazione proteiche in condizioni anaerobiche Ammine primarie, secondarie e terziarie Trimetilindolo Limonene - α-pinene pungente di pesce caratteristico di escrementi deaminazione degli aminoacidi in condizioni anaerobiche Biodegradazione degli scarti ligneocellulosici Acidi grassi a catena breve rancido e pungente Incompleta ossidazione dei lipidi in condizioni anaerobiche Alcoli classico di alcol demolizione e fermentazione in condizioni anaerobiche Aldeidi dolce, pungente di frutti demolizione e fermentazione in condizioni anaerobiche Chetoni pungente, dolciastro, fortemente sgradevole demolizione e fermentazione in condizioni anaerobiche Eteri tipico degli eteri demolizione e fermentazione in condizioni anaerobiche Esteri dolciastro demolizione e fermentazione in condizioni anaerobiche

13 Applicazione di sistemi modellistici di tipo diffusionale (modello CALPUFF e pre-processore meteo CALMET) VALUTAZIONE DELL IMPATTO OLFATTOMETRICO: MODELLISTICA PREVISIONALE DATI METEOROLOGICI: DV, VV, Patm, Temp., UR, Piovosità, Stabilità Atmosferica (anno meteo 2013 staz. Meteo Cassagna + dati profili verticali Prov.TO) DATI CARTOGRAFICI :orografia, cartografia, uso del suolo DATI EMISSIVI : caratteristica delle sorgenti in termini di localizzazione (georeferenziazione), geometria, flusso di massa dell odore emesso (OUe/m3) valore d emissione del biofiltro pari a 300OUe/m3 13

14 APPLICAZIONI MODELLISTICHE ALLA DIFFUSIONE DI ODORE Per poter definire quale ZONA DI TERRITORIO intorno all impianto sarà SOGGETTA AD IMPATTO DI ODORE è stata effettuata una valutazione previsionale da parte di Cassagna srl con l utilizzo di modelli di dispersione (CALPUFF) DATI DI INPUT area di 3x3 Km2 (impianto baricentrico) Utilizzo di anno meteo (2013) i cui dati derivano dalla stazione meteo di Cassagna srl, per la ricostruzione fluidodinamica Dati di emissione/immissione dal biofiltro (300OUe/m3) Definizione dei bersagli nell intorno dell impianto 14

15 CONDIZIONI METEO UTILIZZATE (rosa dei venti) 15

16 Recettore Coordinate WGS-84 BERSAGLI INDICATI DA CASSAGNA srl A B C D E Cascina COMMENDA Cascina CASSAGNETTA Cascina della PROVVIDENZA Imp. Ditta VINASSA Cascina MARGARIA 32T E N 32T E N 32T E N 32T E N 32T E N F Cascina AVENAT 32T E N G Az. Agr. CARNINO 32T E N 16

17 G G SCENARI EMISSIVI F A B C F A B C D D E E 1 OUe/m3 il 50% della popolazione percepisce odore 3 OUe/m3 l 85% della popolazione percepisce odore 5 Oue/m3 il 90-95% della popolazione percepisce odore 17

18 In base ai documenti forniti sono state richieste delle Integrazioni e delle modifiche rispetto a quanto presentato RICHIESTE DEL COMUNE DI PIANEZZA Integrazioni rispetto ai MODELLI DI DIFFUSIONE: AMPLIARE LA GRIGLIA (dominio) fino ad avere 3Km di raggio (applicazione Linee Guida Reg.Lombardia) INSERIMENTO di altri 7 BERSAGLI presenti nel Comune di Pianezza (Scuole materne, zona di S.Pancrazio, Via S.Pertini, ecc) Effettuare le SIMULAZIONE NEI PERIODI CRITICI (DV) eliminando le calme di vento (VV< 0,5 m/s) considerando quindi i venti provenienti dal primo e dal secondo quadrante Utilizzo dei DATI METEO da noi forniti su base di quanto disponibile dalla Provincia di Torino 18

19 Recettore Coordinate WGS-84 A Cascina ROVEI E N B Zona residenziale Via S.Pertini E N INSERIMENTO NUOVI BERSAGLI F C C Fraz. MERLI E N D Scuola Materna «I Paperini» Via A.Moro E N E D B A E F Scuola materna «M.T. di Calcutta» Via C.Pavese Zona residenziale S.Pancrazio E N E N G G Ambulatorio IRM E N 19

20 CONDIZIONI METEO CRITICHE F C E D B A G 20

21 NUOVE RISULTANZE MODELLISTICHE F C E D B A G 21

22 NUOVE RISULTANZE MODELLISTICHE F C E D B A G 22

23 NUOVE RISULTANZE MODELLISTICHE F C E D B A G 23

24 NUOVE RISULTANZE MODELLISTICHE F C E D B A G 24

25 In base ai documenti forniti sono state richieste delle Integrazioni e delle modifiche rispetto a quanto presentato RICHIESTE DEL COMUNE DI PIANEZZA Riduzione dei codici CER (Codici Europei Rifiuti) ELIMINANDO quelli a più elevato impatto odorigeno MODIFICHE TECNICHE alla zona di ingresso dei mezzi nell area di scarico dei materiali in modo da non avere diretto contatto tra area interna di lavorazione e area esterna 25

26 RICHIESTE DEL COMUNE DI PIANEZZA GRAZIE PER L ATTENZIONE 26

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