Il processo- La pianificazione- Le attività in corso

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1 4 novembre 2011 La transizione della televisione dall analogico al digitale Il processo- La pianificazione- Le attività in corso Alceo Barbadoro Centro Direzionale Isola B Napoli tel fax Via Isonzo, 21/b Roma tel Fax

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3 I RIFERIMENTI PRINCIPALI 1/2 Decreto l.gs n.177 del 31/7/04 recante Testo unico della radiotelevisione, come modificato dal decreto l.gs 15/3/10, n. 44, recante il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (recepimento direttiva 2007/65/CE) Art.42 c. 5 : L'Autorità' adotta e aggiorna i piani nazionali di assegnazione delle frequenze radiofoniche e televisive in tecnica digitale.. c. 6:. prevedendo di norma per l'emittenza nazionale reti isofrequenziali per macro aree di diffusione. Delibera 353/11/CONS recante Nuovo regolamento relativo alla radiodiffusione terrestre in tecnica digitale Definisce procedure per le autorizzazioni e obblighi per: - Operatore di rete televisiva - Fornitore di servizi di media (contenuti) - Fornitore di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato 3

4 I RIFERIMENTI PRINCIPALI 2/2 Legge 6 giugno 2008 n art. 8 novies Tenendo conto delle posizioni espresse dalla Commissione Europea nell ambito di una procedura di infrazione Regime di autorizzazione generale Definizione di un calendario per il passaggio al digitale (switch off) Definizione da parte dell AGCOM di criteri e procedure per l assegnazione delle frequenze, che assicurino proporzionalità, trasparenza e non discriminazione 4

5 CALENDARIO SWITCH OFF 1/3 COMPLETAMENTO DELLO SWITCH OFF SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE ENTRO IL 2012 SWITCH OFF PIANIFICATO SU BASE AREE TECNICHE (ALL DIGITAL AREAS) TERRITORIO NAZIONALE SUDDIVISO IN 16 AREE TECNICHE (sulla base delle elaborazioni del Comitato Nazionale Italia Digitale) Switch over anticipato di Rai2 e Retequattro 5

6 CALENDARIO SWITCH OFF 2/3 Le aree tecniche 6

7 CALENDARIO SWITCH OFF 3/3 Il calendario aggiornato al dicembre II sem Area 16 Sardegna 2009 II sem Area 2 Valle d Aosta Area 1 Piemonte occidentale Area 4 Trentino Alto Adige Area 12 Lazio Area 13 Campania 2010 II sem Area 3 Piemonte orientale e Lombardia (inclusa la Provincia di Piacenza) Area 5 Emilia Romagna Area 6 Veneto (incluse le Provincie di Mantova e Pordenone) Area 7 Friuli Venezia Giulia 2011 I sem Area 8 Liguria Area 10 Marche Area 11 Abruzzo e Molise (inclusa la Provincia di Foggia) Area 14 Basilicata e Puglia (Incluse le Provincie di Cosenza e Crotone) 2012 I sem Area 9 Toscana e Umbria (incluse le Provincie di La Spezia e Viterbo) II sem Area 15 Sicilia e Calabria 7

8 PROCESSO DI TRANSIZIONE PIANO GINEVRA 06 ISTANZE MERCATO MODIFICHE LEGGI EREDITA 2008 SITUAZIONE ESISTENTE CALENDARIO TRANSIZIONE & COORDINAMENTO INTERNO TRA LE AREE UNIVERSO RADIODIFFUSIONE TELEVISIVA DIGITALE 2012 COORDINAMENTO INTERNAZIONALE BILATERALE 8

9 IL PUNTO DI PARTENZA DEL PROCESSO 1/3 L EREDITA (Inizio 2008) # 670 EMITTENTI (nazionali and locali) # oltre TRASMETTITORI (analogici + digitali) L 9

10 IL PUNTO DI PARTENZA DEL PROCESSO 2/3 RISULTATI DI GINEVRA 06 Pianificazione nella Regione 1 delle frequenze disponibili per la televisione digitale (+ radiofonia digitale) nella banda di frequenze VHF (canali da 5 a 12) e nella banda di frequenze UHF (canali da 21 a 69) Risorse assegnate all Italia 2376 Allotments (area nella quale è pianificato l uso di una data frequenza) 1567 Assignments (trasmettitori pianificati) 8 Layers (UHF) per allotments 2 Layers (VHF) per allotments 1 Layer (1 blocco su ch 12 VHF) dedicato alla radiofonia digitale Delibera n. 163/06/CONS recante Atto di indirizzo approvazione di un programma di interventi volto a favorire l utilizzazione razionale delle frequenze destinate ai servizi radiotelevisivi nella prospettiva della conversione alla tecnica digitale (Costituisce la prima mossa dell AGCOM a seguito della Conferenza Ginevra 06 per avviare le attività di competenza per l introduzione della TV digitale) 10

11 IL PUNTO DI PARTENZA DEL PROCESSO 3/3 CATASTO NAZIONALE DELLE FREQUENZE RADIOTELEVISIVE (CNF) Delibera n. 163/06/CONS: La premessa più importante per l attuazione progressiva del piano e la conseguente liberazione di risorse a favore delle reti che verranno pianificate è la "fotografia" dell esistente mediante l attivazione di uno strumento preciso di valutazione e classificazione degli impianti presenti sul territorio. E pertanto necessaria l esatta conoscenza delle caratteristiche degli impianti per pianificare le operazioni di spegnimento progressivo valutando gli effetti sul servizio e sulla situazione interferenziale Nel corso del 2006, per conseguire gli obiettivi enunciati dalla delibera n. 163/06/CONS, il Servizio Ispettivo e Registro, con il supporto tecnico di DIR, effettua la prima raccolta di dati (seguita nel 2007 da una campagna di misure e verifiche sul campo) finalizzata alla creazione di una sezione speciale del ROC destinata alle infrastrutture di diffusione Nel gennaio 2009 viene attivato il sistema informatico di gestione del CNF, raggiungibile all indirizzo attraverso il quale: - le emittenti possono dichiarare e aggiornare i dati tecnico/amministrativi dei propri impianti in modalità totalmente telematica - l Autorità e le altre istituzioni del settore (MISE-C) hanno finalmente a disposizione uno strumento preciso di valutazione e classificazione degli impianti presenti sul territorio efficiente e aggiornato. Dal momento dell attivazione sono state registrate nel database circa pratiche totalmente dematerializzate relative a nuove attivazioni, modifiche, cessazioni e trasferimenti di impianti. Il sistema informatico di gestione del CNF è continuamente oggetto di interventi di potenziamento sistemistico e funzionale (ammodernamento server, nuove funzionalità di ricerca, possibilità di georeferenziazione dei dati, produzione di report e statistiche ecc.) 11

12 I PRIMI PASSI Si avvia il processo di pianificazione, di rilascio dei diritti di uso delle frequenze e di attuazione dello switch-off da parte degli operatori secondo il calendario adottato, nelle aree tecniche: Sardegna: ottobre 2008 Val d Aosta: settembre 2009 Piemonte orientale : ottobre 2009 Trentino Alto Adige: ottobre/novembre 2009 (Tutti i diritti di uso sono rilasciati dal Ministero dello sviluppo economico Dip. Comunicazioni, su base temporanea, fino all attuazione della completa digitalizzazione del servizio su tutto il territorio nazionale) 12

13 DELIBERA n. 181/09/CONS (7 Aprile 2009) 1/3 Criteri per la completa digitalizzazione delle reti televisive terrestrit Uso estensivo della tecnologia SFN (Single Frequency Network) Reti nazionali (copertura almeno 80% territorio e tutti i capoluoghi di provincia) in numero di 21 DVB-T + 4 DVB-H Regole di conversione per i programmi analogici esistenti: capacità sufficiente per trasmettere lo stesso programma in SDTV and HDTV; almeno un 1 multiplex per emittente. 8 multiplex necessari per questo scopo Regole di conversione per le reti digitali esistenti: 1 multiplex per rete. 8 multiplex necessari per questo scopo Regole di conversione analoghe per le emittenti e reti locali, i quali, per legge hanno diritto ad accedere ad 1/3 delle risorse spettrali disponibili. 5 reti nazionali DVB-T (+1 DVB-H) disponibili per i nuovi entranti (dividendo interno) 13

14 DELIBERA n. 181/09/CONS (7 Aprile 2009) 2/3 DIVIDENDO INTERNO Beauty contest, tenendo in considerazione: L efficienza dell uso dello spettro e l uso della tecnologia SFN (Single Frequency Network) L innovazione tecnologica, sia per l industria che per i consumatori Qualità dei contenuti 3 Multiplex riservati per i nuovi entrati e per gli operatori esistenti che hanno diritto, secondo le regole di conversioni, a non più di 1 multiplex 2 Multiplex aperti per qualunque soggetto Cap anticoncentrazione fissato a 5 multiplex DVB-T per operatore OBBLIGO DI MUST CARRY 40% della capacità di un Multiplex deve essere offerto ad altri fornitori di contenuti, da parte di: L operatore che ottiene il quinto Multiplex attraverso il Beauty contest Prezzo orientato ai costi 14

15 DELIBERA n. 181/09/CONS (7 Aprile 2009) 3/3 DIVIDENDO INTERNO- DELIBERA N. 497/10/CONS - PROCEDURE PER L ASSEGNAZIONE Bando di gara del MiSE, assistito da un Advisor. Graduatorie sulla base di: a. piano tecnico dell infrastruttura, (totale massimo 35 punti) b. piano commerciale dell offerta dei servizi, dei rapporti con l'utenza, delle previsioni di mercato, degli obiettivi commerciali, (totale massimo punti 35). c. struttura d impresa ed esperienze maturate nel settore delle comunicazioni elettroniche, con particolare riferimento alla realizzazione di reti di radiodiffusione, (totale massimo punti 30) Obblighi degli aggiudicatari Gli obblighi assunti con la rispettiva offerta aggiudicataria, per ciascun lotto, inclusi gli obblighi di copertura. Per cinque anni dalla data di effettiva disponibilità delle frequenze è fatto divieto trading o leasing Misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza - Cessione del 40% della capacità trasmissiva - Misure per la realizzazione delle reti da parte degli operatori nuovi entranti 15

16 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 1/13 COORDINAMENTO BILATERALE INTERNAZIONALE IN CORSO con: Vaticano San Marino Francia Monaco Svizzera Austria Slovenia Croazia Malta Altri Paesi dell area balcanica Paesi dell area Sud Mediterraneo 16

17 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 2/13 Transizione iniziata nell ottobre Cosa è stato già fatto? Switch off già effettuato nelle aree tecniche: Sardegna: ottobre 2008 Val d Aosta: settembre 2009 Piemonte orientale : ottobre 2009 Trentino Alto Adige: ottobre/novembre 2009 Lazio: novembre 2009 Campania: dicembre 2009 (Interviene la delibera 300/10/CONS Risorse per le reti nazionali) Piemonte occidentale, Lombardia: ottobre 2010 Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna: novembre 2010 (Interviene la Legge di stabilità Dividendo esterno) Liguria, Toscana, Umbria, Marche: agosto

18 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 3/13 DELIBERA n. 300/10/CONS Identificazione delle risorse (frequenze) per le reti nazionali ed altri criteri generali 3 reti DVB-T in banda VHF 1 rete DVB-H in banda VHF, da utilizzare anche per l introduzione dello standard DVB-T2 18 reti DVB-T in banda UHF 3 reti DVB-H in banda UHF Uso estensivo della tecnologia SFN per macro aree, compatibilmente con i vincoli di coordinamento internazionale Pianificazione di dettaglio nelle aree tecniche demandata a successivi provvedimenti (almeno 1/3 delle risorse, corrispondente ad almeno 13 coperture regionali) 18

19 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 4/13 DELIBERA n. 300/10/CONS Identificazione dei siti utilizzati per l elaborazione del piano: TUTTI I SITI ASSENTITI NEL PIANO DIGITALE 2003 (DELIBERA N. 15/03/CONS E S.M.I.) SITI DEFINITI DAGLI ASSIGNEMENTS DI GE 06 POSTAZIONI REGISTRATE NEL PIANO DI STOCCOLMA 1961 I POSTAZIONI UTILIZZATE DAI PRINCIPALI IMPIANTI ANALOGICI L individuazione dei siti tiene conto di fatto delle strutture di rete esistenti e del puntamento delle antenne degli utenti Per valutare le potenzialità di copertura delle diverse frequenze realizzando reti isofrequenziali per macro aree sono ipotizzate reti teoriche (reti di riferimento) LE RETI DI RIFERIMENTO SOLO REALIZZATE SULLA BASE DEL MEDESIMO NUMERO DI IMPIANTI PER RETI DELLA STESSA BANDA: 558 IMPIANTI IN BANDA VHF-III, 612 IN BANDA UHF-IV e 626 IN BANDA UHF-V LE RETI DI RIFERIMENTO HANNO BACINI DI SERVIZIO COINCIDENTI CON LE AREE TECNICHE 19

20 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 5/13 Criteri di equivalenza DELIBERA n. 300/10/CONS A condizione che sia assicurato lo stesso livello di protezione agli altri Paesi ed alle aree adiacenti Gli operatori possono usare qualsiasi sito di trasmissione, procurandosi le necessarie autorizzazioni dalle autorità locali responsabili per l ambiente, la sanità e gli altri aspetti di pertinenza Gli operatori possono utilizzare qualsiasi variante tecnica dello standard DVB-T Nelle simulazioni di pianificazione sono stati assunti i seguenti parametri: System variant Modulation FEC Portanti Net rate (Mbit/sec) Band VHF - III F3 64 QAM 3/4 8k Band UHF IV V C2 64 QAM 2/3 8k

21 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 6/13 DELIBERA n. 300/10/CONS La protezione dei Paesi esteri e le compatibilità tra le aree tecniche NELLE SIMULAZIONI E STATA CONSIDERATA LA PROTEZIONE DELLE UTILIZZAZIONI ESTERE COME DEFINITE NEL PIANO DI GINEVRA 06 ATTRAVERSO LO STRUMENTO DEI PUNTI DI VERIFICA (PDV) L INTENSITA DI CAMPO CUMULATIVAMENTE GENERATO SU UN CANALE DALLE RETI NAZIONALI E LOCALI NON DEVE SUPERARE, IN OGNI PDV, UN DETERMINATO LIVELLO DI SOGLIA DEFINITO SULLA BASE DELLA METODOLOGIA INTERNAZIONALE PER VALUTARE IL RISPETTO DEI PUNTI DI VERIFICA E LE POTENZIALITA DI COPERTURA VENGONO UTILIZZATE LE RETI DI RIFERIMENTO IL RISPETTO DEI VALORI NEI PDV GARANTISCE CHE IL SERVIZIO DELLE RETI IMPLEMENTATE CORRISPONDA A QUELLO VALUTATO SULLA BASE DELLE RETI DI RIFERIMENTO 21

22 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 7/13 DELIBERA n. 300/10/CONS La protezione dei Paesi esteri e le compatibilità tra le aree tecniche - Criteri Griglia di PDV realizzata con una spaziatura di 90 di latitudine e longitudine, corrispondente a circa 2,5 km Circa PDV totali distribuiti nelle parti interessate dei territori esteri. Criteri di protezione in linea con le norme internazionali (campi interferenti calcolati all 1% del tempo), salvo accordi bilaterali specifici (ad esempio per tenere conto dell orientamento delle antenne riceventi nelle aree interferite). Circa PDV distribuito sul territorio nazionale. Criteri di protezione rilassati (campi interferenti calcolati al 10% del tempo). 22

23 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 8/13 Le reti nazionali pianificate dalla Delibera 300/10/CONS Multiplex Tipo Canali pianificati Regionale 5, canale in banda UHF distinto per 1 RAI regione 2 Nazionale 8 (1) 3 Nazionale 7 (2) 4 Nazionale 26 5 Nazionale 59 (3) 6 Nazionale 30 7 Nazionale 36 8 Nazionale 25 (4) 9 Nazionale Nazionale 44 (5) 11 Nazionale 33 (6) 12 Nazionale Nazionale 48 (7) 14 Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale 57 (8) 20 Nazionale Nazionale DVB-H DVB-H DVB-H DVB-H (9) 11 DAB/DMB 12, 6 (10), 7 (10), 10 (10) (1) La pianificazione prevede le frequenze in banda UHF assegnate con l'accordo procedimentale o in alternativa l'utilizzo del canale 10 nelle aree tecniche 2, 5, 8, 9, 10, 14, 16. (2) Nelle aree tecniche n. 2, 3, 4, 7, 8, 9, 15, 16 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 6, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (3) Nelle aree tecniche n. 4, 5, 6, 7, 10, 11, 14, 15 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 24, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (4) Nelle aree tecniche n. 8, 9, 16 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 23, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (5) Nelle aree tecniche n. 8, 9, 12, 16 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 32, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (6) Nelle aree tecniche n. 4, 5, 6, 7, 10, 11, 14, 15 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 42, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (7) Nelle aree tecniche n. 8, 9, 12, 16 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 42, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (8) Nelle aree tecniche n. 4, 5, 6, 7, 10, 11, 14, 15 l'utilizzo della frequenza indicata è subordinato all'esito positivo del coordinamento internazionale (allo stato la frequenza alternativa utilizzabile è il canale 32, ovvero un canale di analoga copertura indicato dall'autorità sentito il Ministero sviluppo economico) (9) Frequenza utilizzabile anche in tecnica DVB-T2 nel rispetto della delibera n. 614/09/CONS e delle previsioni del contratto di servizio. (10) Frequenze utilizzabili, fino a un massimo di due per area tecnica, in funzione della configurazione finale della banda VHF-III. 23

24 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 9/13 Delibera 300/10/CONS La costruzione delle reti nazionali sulla base delle assegnazioni i di GE 06 Ch. 24 Ch. 49 Ch

25 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 10/13 Un esempio di pianificazione locale Area tecnica 3 (Piemonte occidentale e Lombardia) delibera n.475/10/cons Allegato 1 Allegato 2 Multiple x Canali Regionali Multiplex Canali sub-regionali

26 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 11/13 Le problematiche sul servizio Lato utente: tipo antenna (servizio nell area su una banda diversa da quella analogica) puntamento antenna (servizio nell area da una postazione diversa) impianto di ricezione (filtri ed altri dispositivi ) decoder/ricevitore (idoneità qualità) Lato rete: copertura insufficiente interferenze Tivùsat: è una piattaforma satellitare gratuita italiana. Raggiunge anche le aree del territorio non coperte dal segnale digitale terrestre e, oltre a replicare in versione integrale la maggior parte dei canali nazionali da esso diffusi, offre una serie di altri canali sia italiani che internazionali. La smart card è acquistabile insieme al decoder ed attivabile in pochi minuti. 26

27 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 12/13 Le diffusione dei ricevitori digitali presso l utenzal T10 3T10 4T10 1T11 2T11 Satellite DTT (famiglie) IPTV La DTT è presente in oltre 21 milioni di famiglie (+4 mln rispetto a giugno 2010). I decoder presenti nelle abitazioni sfiorano i 37 milioni di unità. Al lordo delle famiglie con più di un accesso video, la diffusione della TV digitale supera il 120%. Fonte: elaborazioni e stime Agcom su dati aziendali, Istat e GfK per DGTVi 27

28 ATTIVITA COMPLETATE ED IN CORSO 13/13 Un tema parallelo: la numerazione dei canali (LCN( LCN- Logical Channels Number) Delibera 366/10/CONS- Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre Range di numerazione per categoria di programmi: canali generalisti nazionali: numeri da 1 a 9 e a partire dal numero 20 del primo arco di numerazione; emittenti locali: numeri da 10 a 19 e da 71 alla fine del primo arco di numerazione; emittenti locali: sono inoltre assegnati i medesimi blocchi attribuiti con riferimento al primo arco di numerazione anche per il secondo e terzo arco di numerazione, nonché tutto il settimo arco di numerazione ( ); canali digitali terrestri non generalisti a diffusione nazionale in chiaro: sono attribuiti i numeri fino a 70 del primo arco di numerazione, suddivisi nei seguenti generi di programmazione: semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica, televendite; servizi di media audiovisivi a pagamento: quarto e quinto arco di numerazione. canali diffusi in alta definizione (HD): sesto arco di numerazione. servizi radio: ottavo arco di numerazione le posizioni 0, 100, 200, 300, 400, 500, 600, 700, 800, 900 sono riservate ai servizi di interesse generale come le guide ai programmi, i canali mosaico e tutti gli aiuti alla navigazione e alla libera scelta dei programmi 28

29 LE NOVITA /4 La legge di stabilità 2011 Legge 13 dicembre 2010, n. 220 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011) Art.1 (commi 8-12) Stabilisce che le frequenze nella banda da 790 MHz a 862 MHz (canali UHF) sono destinate al servizio mobile terrestre a partire dal 1 gennaio 2013 Pertanto 9 canali vengono sottratti al servizio di radiodiffusione televisiva e vanno a costituire il c.d. dividendo esterno, in armonia con le Raccomandazioni adottate in sede comunitaria e parallelamente a quanto già deciso da tutti gli altri Paesi 29

30 LE NOVITA /4 La legge di stabilità 2011 I passi attuativi dell art.1 1. Adeguamento Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (comma 8) 2. Decreto ministeriale per misure compensative (comma 9) 3. Regolamento sui criteri assegnazione dei diritti d'uso (comma 10) 4. Ulteriori obblighi delle emittenti locali (comma 11) 5. Procedura di gara frequenze TLC (comma 8) 6. Adeguamento del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze e dei piani di dettaglio (comma 8) 30

31 LE NOVITA /4 La legge di stabilità 2011 I passi attuativi Adeguamento Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze e piani di dettaglio (comma 8): Nelle aree non ancora pianificate: non saranno pianificati per la televisione digitale i canali Nelle aree già transitate al digitale: è consentita la prosecuzione degli impianti operanti sui canali fino al termine del processo di digitalizzazione sull intero territorio Assegnazione diritti d uso (comma 10) in base a graduatoria formate in base a: Patrimonio Numero dipendenti Copertura Anzianità 31

32 LE NOVITA /4 La legge di stabilità 2011 I passi attuativi Nuovo calendario aggiornato al settembre 2011 (conseguenza del comma 8, anticipazione del termine finale di completamento della digitalizzazione per assicurare la disponibilità dei canali per i servizi mobili) 2011 II sem Area 8 Liguria Area 9 Toscana e Umbria (incluse le Provincie di La Spezia e Viterbo) Area 10 Marche 2012 I sem Area 11 Abruzzo e Molise (inclusa la Provincia di Foggia) Area 14 Basilicata e Puglia (incluse le Provincie di Cosenza e Crotone) Area 15 Sicilia e Calabria 32

33 LE ULTIMISSIME /2 Pianificazione delle aree tecniche 8, 9 e 10: delibera n. 423/11/CONS- La pianificazione è attuata per Regioni, per essere coerente con i criteri di assegnazione che fanno riferimento a graduatorie regionali (conseguenza del comma 10). Modifica della pianificazione nella Regione Marche: delibera n. 542/11/CONS. In corso consultazioni sulla pianificazione delle restanti Regioni (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) Attività successiva: Revisione della pianificazione adottata prima della legge di stabilità 2011, per la liberazione dei canali

34 LE ULTIMISSIME /2 Pianificazione delle aree 8, 9 e 10: delibera n. 423/11/CONS Toscana Multiplex Tipo Multiplex (Nazionale, DVB- H, Locale) Canale %Max (Q3) Popolazione %Min (Q3) %Max (Q3) Territorio %Min (Q3) 1 L 21 79,8 73,6 66,0 57,6 2 L 22 81,5 80,0 70,4 69,0 3 L 24 77,9 74,1 62,9 57,6 4 L 25 80,3 77,7 64,6 63,4 5 L 28 80,7 79,5 68,7 67,5 6 L 29 72,1 72,1 59,9 59,8 7 L 31 69,9 64,7 57,5 48,7 8 L 34 72,0 68,4 63,7 57,8 9 L 35 76,7 76,7 63,4 63,4 10 L 39 71,0 71,0 59,2 59,2 11 L 41 80,7 80,7 67,1 66,9 12 L 43 71,6 71,6 59,1 59,1 13 L 44 75,7 66,8 61,6 52,2 14 L 45 71,3 71,3 58,7 58,7 15 L 46 86,4 86,4 67,3 67,3 16 L 48 75,3 75,0 59,6 58,9 17 L 51 69,9 65,8 59,4 52,6 18 L 53 69,9 65,8 58,5 52,0 34

35 LA SITUAZIONE IN EUROPA (fonte 35

36 LA SITUAZIONE NEL MONDO (fonte 36

37 FINE (grazie per l attenzione) l 37

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