Dividendo Digitale Esterno: la nuova transizione. Antonio Sassano

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1 Dividendo Digitale Esterno: la nuova transizione Antonio Sassano Bologna 10 Dicembre, 2010

2 La prima transizione: una trasformazione storica Qualche risultato atteso ( e sognato) Migliaia di cambi-frequenza (da reti analogiche MFN a reti digitali SFN) Riduzione/Razionalizzazione dei siti di trasmissione Riduzione (provvisoria) delle potenze Ampliamento naturale di tutte le aree di servizio Aumento dell offerta per gli utenti Ma anche qualche prima sorpresa (da verificare) Emittenti nazionali e locali soddisfatte della trasformazione In molti casi anche ampliamenti significativi delle aree di servizio Robustezza dei segnali (buona convivenza isofrequenza tra reti regionali) Esempio (uno dei tanti): Canale 31 (regionale di Piano solo in Emilia Romagna) Brescia (Vedetta): Studio TV1 Verona (Torricelle): TeleVeneto Reggio Emilia (Serramazzoni): TelEmilia Pagina 2 2

3 Piano Agcom 2010 Reti SFN: (in ogni Area Tecnica: 1 rete 1 frequenza) Coordinamento internazionale con uso denso dello spettro Protezione del dividendo TLC nei Paesi confinanti 25 RETI NAZIONALI 16 reti DVB-T nazionali equivalenti (copertura e coordinamento) 3 reti DVB-H (TV mobile) nazionali 5+1 reti DVB-T (DVB-H) nazionali a gara UHF: 22 canali su 49 utilizzati (nessuno nella banda 800 MHz) >13 RETI LOCALI in ogni Area tecnica Rispetto della riserva di legge (1/3 delle frequenze) 27 canali UHF utilizzati (non in tutte le aree tecniche) Numero di programmi irradiabili (1:6) ( 1:4 per Rai e Mediaset) Pagina 3

4 Perché il Piano AGCOM occupa tutta la (preziosa) banda UHF? 22 reti nazionali (incluso un canale per la rete regionale RAI) + 13 reti locali = 35 canali utilizzati in ogni area tecnica (su 49!) La liberazione della Banda 800 MHz era a portata di mano? No, Il Piano (per le leggi vigenti) doveva destinare almeno 1/3 delle risorse all emittenza locale e dunque garantire una copertura regionale ad almeno 13 emittenti locali. Dunque si è dovuto adottare un approccio prudenziale: L uso di una frequenza in una regione inibisce l uso della stessa frequenza in regioni vicine ( White Areas ). Si sono dunque dovute utilizzare 27 frequenze per realizzare almeno 13 reti in ciascuna regione. e invece L attuale configurazione dei mux locali (post switch-off) mostra che è possibile assegnare tutte le frequenze e soddisfare le esigenze di continuità del servizio televisivo locale con un interferenza accettabile Pagina 4

5 Scenario post switch-off: criticità La situazione post switch-off presenta anche alcune criticità Utilizzate le frequenze dei Paesi vicini da siti interferenti Utilizzate (provvisoriamente) le frequenze del beauty contest Sottoutilizzata la capacità trasmissiva (multiplex con pochi programmi) Scarsa ottimizzazione di ritardi e potenze (autointerferenza) Programmi ripetuti su multiplex diversi (e su frequenze diverse) Esempio (uno dei tanti): ricezioni digitali a Bologna TeleSanterno (Ch 35), Telestense (Ch 41), TeleCentro ER (Ch 62) Canale 24 (Ch 64) trasmettono gli stessi programmi; TeleRomagna (Ch 46), TeleRavenna (Ch 65) stessi programmi Rete 8 VGA (Ch 21), Rete 8 VGA (Ch 59) stessi programmi DI.TV (Ch 6), DI.TV (Ch 45) stessi programmi La seconda transizione, necessaria per liberare la Banda 800MHz, dovrà anche occuparsi di risolvere le criticità Pagina 5 5

6 La seconda transizione Obiettivi: 1. Risolvere le criticità dello scenario post switch-off analogico 2. Liberare la banda 800 MHz (Legge di Stabilità /12/2012) Punto di partenza: configurazione digitale post switch-off analogico I programmi irradiati sui multiplex digitali alla data dello switch-off e la configurazione tecnica dei multiplex definiscono la legacy (i multiplex attivi a regime saranno un sottoinsieme di quelli attivati allo switch-off) Obiettivi strategici Salvaguardare di tutti i programmi delle emittenti locali e nazionali irradiati alla data dello switch-off; Rispettare i vincoli di coordinamento internazionale del Piano Agcom Rispettare il vincolo di almeno 1/3 delle risorse all emittenza locale Garantire la liberazione certa delle frequenze destinate alle gare per il dividendo interno ed esterno Pagina 6 6

7 La seconda transizione: possibili azioni Al più 5 multiplex DVB-T per operatore (vincolo europeo) Utilizzo completo (>90%) della capacità trasmissiva (di Piano) assegnata Nessuna ripetizione di programmi su frequenze diverse (anche la RAI!) Diritti Amministrativi Incentivanti: pagare proporzionalmente allo spettro assegnato (e non proporzionalmente al fatturato) Riduzione incentivata del numero di programmi irradiati a regime rispetto al numero di programmi alla data dello switch-off Regole severe (spegnimento) per chi viola i vincoli di coordinamento Regole per una trattativa diretta tra aggiudicatari del dividendo esterno ed emittenti locali assegnatarie per la liberazione anticipata delle frequenze Esempio: La Banda 800 MHz a Bologna (ieri sera) CANALE 61 CANALE 62 Castelmaggiore PuntoSat, Canale 24, Lepida TV, Tele Centro ER, Tele Santerno, Tele Estense (ripetuto su 35, 41, 64) CANALE 63 CANALE 64 Barbiano PuntoSat, Canale 24, Lepida TV, Tele Centro ER, Tele Santerno, Tele Estense (ripetuto su 35, 41, 62) CANALE 65 Monte Grande Tele Romagna, Tele Romagna News, Tele Romagna Sport, Tele Romagna Mia, Tele Romagna Mosaico (ripetuto su 46) CANALE 66 Barbiano Nuova Rete, Glamour plus, Lepida TV, San Marino TV CANALE 67 CANALE 68 CANALE 69 Pagina 7 7

8 Grazie dell attenzione! To the FCC staff, the models must seem like an academic exercise. How can we tweak the many power and interference variables to yield the greatest possible spectrum surplus? But to the broadcasters, the models cut to their real-world ability to deliver good pictures and sound to homes and to mobile devices, their ability to compete in the digital age, their very livelihoods. Pagina 8

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