Acea Produzione Spa Piazzale Ostiense Roma

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1 energia Acea Produzione Spa Piazzale Ostiense Roma Ingegneria e Servizi

2 CENTRALE DI TOR DI VALLE INTERVENTI DI AMMODERNAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DEL SITO DI TOR DI VALLE PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE DESCRITTIVA 1

3 INDICE 1 Premessa Inquadramento del sito Descrizione dell attuale centrale termoelettrica di Tor di Valle Sezione CHP Sezione CCGT Gli interventi di progetto Descrizione degli interventi Opere, apparecchiature ed impianti di progetto Smontaggio delle apparecchiature ed impianti esistenti Sezione CCGT Sezione CHP Condotta delle fasi di demolizione, decostruzione e smontaggio Dimensionamento e caratteristiche delle nuove apparecchiature e sistemi Fabbisogni termici, dimensionamento e assetti di funzionamento della centrale Configurazione di progetto Sezione gruppi motogeneratori (MCI) Sezione caldaie ausiliarie (reintegro e back up) Sistemi di circolazione, accumulo, reintegro e rilancio acqua a TLR Sistema decompressione gas combustibile Sistema aria compressa Sistema antincendio Impianto idrico Sistema di raccolta acque meteoriche Sistema trattamento acque meteoriche e reflue di processo Sistema di raccolta reflui civili Sistema addolcimento acqua del TLR Sistema elettrico MT/BT Sistema di controllo ed automazione DCS Sistema di continuità assoluta Impianto di terra e di protezione dalle scariche atmosferiche Sistemi di Comunicazione/Tecnologici Sistema di protezione, controllo e misure fiscali Sistemi di monitoraggio delle emissioni (C.E.M.S.) Dimensionamento e caratteristiche delle opere civili Le opere civili di progetto Sezione Motori Sezione caldaie Sezione circolazione acqua Sezione accumulo e pompaggio acqua alla rete TLR Deposito temporaneo rifiuti Ristrutturazione edificio ex centrale termica e sala quadri CHP Aree esterne e viabilità Impianti tecnologici Criteri ambientali

4 6.1 Generalità Emissioni Gassose Emissioni liquide Emissioni sonore Vibrazioni Contaminazione del terreno Commissioning e Pre commissioning Generalità Prove idrauliche Flussaggio dell olio di lubrificazione Decommissioning Sicurezza della centrale Possibili malfunzionamenti della Centrale Indisponibilità o avarie nelle forniture di funzionamento Mancanza del combustibile Mancanza di demineralizzata urea in soluzione acquosa Mancanza di energia elettrica di servizio alla Centrale Avarie o malfunzionamenti di sistemi o componenti d impianto Aumento della pressione e/o della temperatura Protezioni contro il rilascio di sostanze nocive nell ambiente Gas Naturale Olio Lubrificante Soluzione di urea Chemicals: acido e base

5 1 Premessa ACEA Produzione S.p.A. (gruppo ACEA), in qualità di proprietaria del sito di produzione di via dell Equitazione, 11 Roma, intende realizzare interventi di ammodernamento e riqualificazione della Centrale Termoelettrica di Tor di Valle allo scopo di ottimizzarne le caratteristiche in funzione: delle opportunità offerte dal progresso delle tecnologie cogenerative disponibili, per quanto riguarda prestazioni energetiche, prestazioni ambientali e flessibilità di esercizio; delle mutate condizioni economiche del mercato energetico attuale rispetto alle caratteristiche del mercato in essere al momento della realizzazione della sezione a cogenerazione CHP e sezione a ciclo combinato CCGT; dell aumentato fabbisogno della richiesta della rete di teleriscaldamento dei quartieri limitrofi a cui la sezione di cogenerazione è asservita e per la quale deve garantire continuità ed efficienza nel servizio; delle politiche ambientali rivolte al miglioramento continuo, adottate dalla società ACEA Produzione S.p.A. Localizzazione della Centrale e quartieri limitrofi alimentati 4

6 Più in particolare, gli interventi di ammodernamento della sezione di cogenerazione prevedono l attualizzazione tecnologica della sezione attraverso l installazione di un più moderno impianto di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR). 5

7 2 Inquadramento del sito La centrale termoelettrica ACEA di Tor di Valle è ubicata nel Comune di Roma e individuata dal Piano Regolatore Generale come area ad Attrezzature di Servizio. L impianto ricade nel settore sud-ovest della città di Roma in area adiacente al comprensorio del Torrino-Mostacciano-Mezzocammino, destinata a servizi, nella quale si trova anche l impianto di depurazione per reflui urbani Roma Sud gestito da ACEA ATO 2 S.p.A.. L area di impianto si trova tra la via Ostiense e l argine del fiume Tevere nel tratto tra l ansa di Tor di Valle e il ponte di Mezzocammino. A Nord è limitata dagli insediamenti della città di Roma, mentre a Nord-Ovest è presente il comprensorio di Castel Porziano. Nella figura seguente è evidenziata la localizzazione della centrale. Fiume Tevere Sezione CHP Sezione CCGT Veduta aerea del sito di Tor di Valle 6

8 L attuale Centrale è costituita da due distinte sezioni: 1. Sezione di Cogenerazione (Centrale CHP), così composta: Impianto di cogenerazione (CHP), del 1983, con recupero di calore dai gas di scarico di una turbina a gas (TG3) da circa 25 MWe, 100 MWt (primaria) e caldaie di integrazione e riserva; 2. Sezione del Ciclo Combinato (Centrale CCGT), così composta: Impianto termoelettrico a ciclo combinato (CCGT) del 1997 da circa 120 MWe, 260 MWt (primaria). La potenza termica, in termini di energia primaria, complessiva del sito ammonta quindi a circa 360 MWt a cui aggiungere i circa 50 MWt delle caldaie di integrazione e riserva del CHP per un totale di 410 MWt di potenza installata. Le figure seguenti riportano le vedute aeree delle due sezioni. Veduta aerea della esistente Sezione CHP 7

9 Veduta aerea della esistente Sezione CCGT Il sito ha ottenuto le seguenti autorizzazioni, in ambito statale: Autorizzazione alla costruzione del TG3: Decreto 1/7/1982 (Min. Industria, Commercio e Artigianato); Autorizzazione alla costruzione del CCGT: Decreto 12/7/1994 (Min. Industria, Commercio e Artigianato); Autorizzazione Ambientale Integrata (DSA-DEC del 14/04/09). La soluzione progettuale prevede la dismissione dell attuale impianto a Ciclo Combinato e la sostituzione dell attuale sezione di Cogenerazione con un gruppo di Motori a Combustione Interna con recupero di calore sui gas di scarico più nuove caldaie di integrazione e riserva per alimentare l esistente rete di TLR in corso di ampliamento. La nuova sezione di cogenerazione viene prevista ricollocata nell area ove oggi ricade la sezione CCGT. 8

10 3 Descrizione dell attuale centrale termoelettrica di Tor di Valle Di seguito si riporta una breve descrizione dei sistemi di produzione esistenti, Sezione CHP e Sezione CCGT, e del loro funzionamento. La planimetria della centrale, nella sua attuale configurazione, viene riportata nella figura seguente. Planimetria di Centrale Situazione esistente 3.1 Sezione CHP L attuale sezione di Cogenerazione (Centrale CHP), entrata in funzione nel 1983, eroga energia termica ed elettrica. L energia termica viene utilizzata per la climatizzazione invernale e per l erogazione di acqua sanitaria tramite rete di teleriscaldamento (TLR) ad utenze civili dei comprensori del Torrino Sud e Mostacciano. 9

11 L energia elettrica prodotta viene immessa nella locale rete di distribuzione ad 8,4 kv; la parte eccedente i fabbisogni locali è immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) ad alta tensione tramite i trasformatori 150/20/8,4 kv della sottostazione di Centrale CHP. I principali componenti della attuale sezione di Cogenerazione sono: N.1 turbogeneratore (TG3) Frame 5 della GE da circa 100 MWt in grado di produrre 24,5 MWe; recuperatore di calore (B4) della Macchi da 44,4 MWt, installato sui fumi di scarico della TG3; N. 3 caldaie tradizionali per la produzione di acqua calda (B1, B2, B3) della Galleri, come back-up ed integrazione del CHP, della potenza termica complessiva di circa 50 MWt; N. 8 serbatoi per accumulo calore (S1 S8), fino ad un massimo di 120 MWh, con volume di circa 215 m³/cad, serbatoio di reintegro da 200 m³ e vaso di espansione; Sistema di circolazione, pressurizzazione e rilancio a servizio della rete di Teleriscaldamento che alimenta i quartieri limitrofi di Torrino sud, Mostacciano ed il quartiere in corso di realizzazione del Torrino-Mezzocammino. I fumi caldi scaricati dalla turbina a gas (TG3) cedono calore nel recuperatore (B4) surriscaldando l acqua (120 C) della rete di teleriscaldamento (TLR). L utilizzo delle caldaie (B1 B3) avviene a seguito della necessità di produrre calore, a fronte di indisponibilità del TG3, ovvero in occasione di una bassa richiesta di energia elettrica, situazione questa che comporta minor convenienza dell utilizzo del TG3 in assetto cogenerativo. Sia il turbogas che le caldaie sono alimentati a gas naturale con allaccio alla Rete SNAM. Sono parte integrante della sezione CHP attuale: stazione di misura e riduzione gas naturale; 10

12 serbatoio riserva gasolio e gruppo pompe spinta (l utilizzo del gasolio come combustibile alternativo al gas naturale è stato abbandonato a seguito di prescrizione AIA/2009); gruppo pompaggio acqua surriscaldata alla rete TLR; impianto antincendio; impianto addolcimento acqua; edificio comprendente sala quadri elettrici e sala controllo; edificio centrale termica contenente le caldaie di riserva B1 B3 e le pompe acqua TLR. 3.2 Sezione CCGT L attuale sezione del Ciclo Combinato (Centrale CCGT) è entrata in funzione nel I principali componenti di questa sezione sono: N. 2 turbogeneratori (TG1 e TG2) a gas della Nuovo Pignone tipo MS6001B con bruciatori DLN (bassa emissione di NOx) in grado di produrre ciascuno 40 MWe; N. 2 generatori di vapore (caldaie a recupero GVR1 e GVR2), uno per ogni turbogas, che recuperano il calore dai fumi di scarico dei TG1 e TG2; N.1 turbina a vapore (TV) Ansaldo in grado di produrre 40 MWe, dotata di spillamento vapore (circa 60 MWt) dalla sezione di media pressione utilizzabile dal sistema TLR. Il processo di produzione di questa sezione si basa sulla trasformazione del calore prodotto dalla combustione del gas naturale in energia meccanica e quindi in energia elettrica; la denominazione ciclo combinato discende dall attuazione di un accoppiamento termodinamico di due cicli di trasformazioni, in modo tale che il calore in scarico dal primo ciclo costituisce l input d ingresso del secondo. Il vapore utilizzato nel secondo ciclo è quindi condensato in uno scambiatore, che utilizza come fluido secondario acqua di raffreddamento prelevata dal canale di deflusso dell impianto di depurazione limitrofo, e riversata nello stesso allo scarico. 11

13 In definitiva la potenza termica primaria dell impianto è pari a circa 260 MW. La potenza elettrica complessiva erogata dalla sezione è di circa 120 MW, suddivisa in 80 MW per i due generatori turbogas e 40 MW riferiti al turbogeneratore a vapore. L energia elettrica prodotta viene immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale tramite la sottostazione a 150 kv presente sul sito. Le turbine a gas sono alimentate dalla Rete SNAM. 12

14 4 Gli interventi di progetto L area in cui si intende realizzare il nuovo impianto corrisponde a quella attualmente occupata dagli impianti ed apparecchiature che costituiscono la sezione a Ciclo Combinato (CCGT). Con la dismissione del CHP e CCGT esistenti il sito di produzione viene declassato, in termini di potenza termica complessiva installata, passando dagli attuali 410 MWt a 133 MWt, che come si vedrà in dettaglio nel seguito rappresenta la nuova potenza termica installata a valle degli interventi. Il progetto proposto prevede in sintesi: A. Apparecchiature ed impianti 1. la dismissione dell esistente sezione CHP mediante lo smontaggio/demolizione di tutti i sistemi ed unità impiantistiche ad essa connessi (TG3, n. 3 caldaie ausiliarie, serbatoio gasolio e serbatoi di accumulo, stazione di pompaggio, serbatoio di reintegro, etc.); 2. smontaggio e recupero di n. 2 serbatoi di accumulo; 3. la dismissione della sezione CCGT ed in particolare di: smontaggio/demolizione di N. 2 caldaie a recupero denominate GVR1 e GVR2; smontaggio di N. 2 turbogruppi alimentati a gas denominati TG1 e TG2 (con recupero delle principali macchine per un loro utilizzo al di fuori del progetto di cui trattasi); smontaggio di N. 1 turbina a vapore denominata TV (con recupero delle macchine per un loro utilizzo al di fuori del progetto di cui trattasi); smontaggio/demolizione dell impianto di recupero calore dallo spillamento della TV; smontaggio/demolizione dei serbatoi ed impianti di stoccaggio e dosaggio prodotti chimici; smontaggio/demolizione di strutture, piping e tubazioni; 13

15 smontaggio/demolizione di impianti ed apparecchiature complementari; 4. la realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione ad alto rendimento così composto: N. 3 motori a combustione interna (MCI) da circa 9,5 MWe ciascuno, 21 MWt ciascuno, alimentati a gas naturale; N. 3 linee dedicate per il trattamento dei fumi allo scarico degli MCI e relativo polo fumi; N. 3 caldaie di integrazione e riserva (Caldaie ausiliarie) per la produzione diretta di acqua surriscaldata per il TLR, per una potenza complessiva di 70 MWt, alimentate a gas naturale; 5. la realizzazione di un nuovo sistema di accumulo acqua calda mediante l installazione di N. 8 serbatoi da 215 m 3 /cad, di cui N.6 nuovi e N. 2 recuperati tra quelli esistenti; 6. la realizzazione/integrazione/adeguamento delle linee ed impianti elettrici e di automazione; 7. la realizzazione/adeguamento delle linee tubazioni ed impianti ausiliari; 8. la realizzazione/integrazione/adeguamento delle reti tecnologiche di servizio; 9. la realizzazione/adeguamento del sistema di trattamento dei reflui. B. Opere Civili 1. l adeguamento edificio sala macchine dell esistente CCGT destinato nel progetto ad edificio sala macchine del nuovo impianto (cubatura circa mc.), mediante interventi di ristrutturazione minimali e ridistribuzione degli ambienti finalizzati al contenimento delle nuove apparecchiature, impianti e vani tecnici, con la realizzazione di: nuove tramezzature; inserimento di nuovi portoni funzionali all accesso, installazione, movimentazione e manutenzione delle macchine o parti di esse (MCI e caldaie); 14

16 introduzione di pareti e pannellature fono assorbenti (cabinet di cofanatura) per un maggior abbattimento delle emissioni sonore; previsione di strutture in carpenteria metallica per l installazione di carroponte di servizio a servizio di ciascun motore e l ancoraggio delle pannellature di contenimento. L introduzione dei cabinet fonoassorbenti (uno per motore) necessita la realizzazione di volumi tecnici, inferiore a mc (circa 300 mc/cad), che verranno ubicati in adiacenza all edificio (prospetto nord). Tra le opere di adeguamento sono previsti anche interventi di sostituzione di alcuni degli elementi di copertura; altri, una volta rimossi durante la fase di installazione dei motori (necessità di operare dall alto con autogrù), saranno opportunamente risagomati e fissati su nuove strutture di appoggio anche al fine di consentire la realizzazione dei canali di ventilazione sala macchine ed il passaggio dei camini asserviti alle caldaie; 2. l adeguamento dei piani di fondazione dell edificio sala macchine per l installazione delle nuove apparecchiature mediante ampliamento dei basamenti esistenti da fondare su pali profondi; 3. l esecuzione di interventi di miglioramento strutturale dell edificio sala macchine mediante opere di collegamento/irrigidimento dei telai in prefabbricato esistenti; tali opere saranno realizzate nel rispetto della nuova normativa sismica in vigore e consentiranno di riclassificare l edificio da un punto di vista statico; 4. la realizzazione di opere di fondazione nell area esterna all edificio sala macchine destinate alla: installazione delle strutture metalliche di sostegno e delle apparecchiature che costituiscono la linea di trattamento fumi di ciascun motore; installazione dei nuovi serbatoi di accumulo acqua calda destinata alla rete di TLR; altri basamenti minori; 5. la realizzazione di opere in carpenteria metallica quali: 15

17 scale, camminamenti, parapetti per raggiungere, anche in quota, le diverse apparecchiature e sezioni di impianto per consentire tutte le possibili attività di manutenzione, ispezione e controllo; rack per il sostegno e la posa aerea di tubazioni, linee elettriche, linee servizi, etc.; strutture e tettoie di copertura per la nuova area di deposito temporaneo rifiuti e per le nuove sezioni di rilancio e addolcimento; 6. la realizzazione/integrazione/adeguamento delle reti tecnologiche (servizi) con la realizzazione delle opere civili e manufatti (cavidotti per linee elettriche, rete antincendio e rete potabile, rete drenaggio acque meteoriche e caditoie stradali, rete di raccolta acque di risulta dal lavaggio dei vani tecnici di sala macchine ed altri locali chiusi ove sono presenti apparecchiature ed impianti in genere; 7. la realizzazione del sistema di trattamento delle acque meteoriche, provenienti dal dilavamento delle strade, piazzali ed aree tecnologiche, raccolte dalla rete di drenaggio opportunamente adeguata ed integrata secondo la nuova configurazione mediante nuova sezione dedicata; 8. la ristrutturazione dell edificio ex centrale termica e sala controllo sezione CHP con cambio di destinazione d uso a locali magazzino; 9. la sistemazione dell area con adeguamento della recinzione e viabilità, ove necessario. 16

18 5 Descrizione degli interventi - Opere, apparecchiature ed impianti di progetto Il presente progetto, come detto, si riferisce alla sostituzione della sezione CHP della Centrale di Tor di Valle con una nuova sezione di cogenerazione che utilizza la tecnologia dei motori a combustione interna, alimentati a gas naturale, della potenza termica complessiva di 63 MWt. Quale sistema di integrazione e riserva sarà inoltre mantenuta la tecnologia con caldaie di integrazione e back-up, per una potenza complessiva di 70 MWt alimentate a gas naturale, per la produzione diretta di acqua surriscaldata da destinare al TLR, con sostituzione delle esistenti ritenute non più idonee ai nuovi fabbisogni ed oramai vetuste. La potenzialità della nuova sezione (133 MWt nella configurazione finale con n. 3 MCI e n. 3 caldaie) sarà quindi adeguata per soddisfare i fabbisogni a regime legati agli sviluppi della rete TLR e stimati al 2016 in circa MWht. L energia elettrica prodotta dai motori verrà immessa in rete al netto degli autoconsumi e dei servizi ausiliari di centrale. L'energia termica verrà fornita alle utenze del teleriscaldamento sotto forma di acqua pressurizzata. I nuovi sistemi installati, la cui vita operativa è prevista essere circa 25 anni, saranno realizzati utilizzando macchinari e tecnologie allo stato dell arte in modo da ottenere la massima efficienza di generazione ed il minimo rilascio d inquinanti. Gli interventi previsti, oltre all introduzione di nuove tecnologie nel campo del recupero termico/energetico, hanno come obiettivo primario il contenimento delle emissioni con conseguente beneficio sotto l aspetto ambientale. Il nuovo impianto opererà in regime di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) in accordo alle linee guida per l applicazione del Decreto del MISE 5 Settembre 2011 e successivi aggiornamenti. Il progetto si svilupperà secondo due fasi operative successive, ovvero: 17

19 FASE 1 Smontaggio/decostruzione/demolizione della sezione CCGT e di tutte le componenti impiantistiche esterne ed interne all edificio sala macchine da riutilizzare; Realizzazione di tutte le opere civili e di adeguamento strutturale dell edificio sala macchine esistente che ospiterà la nuova centrale di cogenerazione; Realizzazione di basamenti interni all edificio sala macchine esistente e relative opere di fondazione per l installazione dei motori; Installazione di n. 2 MCI, delle relative linee fumi e polo fumi e realizzazione degli impianti ausiliari; Installazione di apparecchiature ed impianti ausiliari dei motori, postazione di controllo, area tubazioni, sala quadri, da prevedere nella parte di edificio compresa tra i due motori di cui sopra (locale tecnico di sala macchine); Realizzazione di n. 3 basamenti e relative opere di fondazione per l installazione delle nuove caldaie in sala macchine; Installazione di n. 3 caldaie, dei camini di espulsione fumi e realizzazione degli impianti ausiliari; Realizzazione delle fondazioni su pali ed installazione dei nuovi serbatoi di accumulo e sistemi ausiliari; Realizzazione delle strutture in carpenterie metallica per linea fumi, passaggi aerei linee circolazione acqua, etc.; Linee ed impianti elettrici asserviti ai motori N.1 e N.2, alle caldaie, agli impianti ausiliari, compresa la predisposizione per il motore N.3; Reti tecnologiche di servizio per l intera area; Impianto di trattamento reflui; Smontaggio/decostruzione/demolizione della preesistente sezione CHP e di tutte le componenti impiantistiche compreso il ripristino a verde dell area dopo gli smontaggi ed eventuale bonifica; Ristrutturazione ex centrale termica e sala quadri CHP con cambio di destinazione ad uso magazzino. 18

20 FASE 2 Installazione del motore N.3, della relativa linea fumi e polo fumi e realizzazione degli impianti ausiliari; Realizzazione del locale tecnico ospitante apparecchiature ed impianti ausiliari, sala controllo, area tubazioni, asserviti al motore N.3; Realizzazione delle strutture in carpenterie metallica; Linee ed impianti elettrici per alimentazione motore N.3; Piping e tubazioni motore N.3; Opere ed impianti complementari. 5.1 Smontaggio delle apparecchiature ed impianti esistenti Sezione CCGT Le principali apparecchiature ed impianti interessate dalle attività di smontaggio/decostruzione/demolizione presenti presso la sezione CCGT della Centrale sono le seguenti: Sistema caldaie a recupero N. 2 caldaie a recupero denominate GVR1 e GVR2, complete di condotti fumi, comprese le strutture in carpenteria metallica, le apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 2 gruppi pompe KSB e relative valvole asservite all impianto degasatore termo fisico, nonchè sistemi ed impianti ausiliari funzionali; N coppie pompe circolazione di bassa, alta e media pressione e sistemi ed impianti ausiliari funzionali. I componenti recuperati verranno pertanto protetti e conservati in idonea area messa a disposizione da ACEA Produzione. 19

21 Vista della caldaia a recupero GVR1 Sistema Turbogas e Turbovapore Apparecchiature, impianti e sistemi che costituiscono i gruppi TG1, TG2 e TV, comprendenti apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie non funzionali, il piping, comprese le strutture in carpenteria metallica. Le attività di smontaggio/decostruzione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 2 turbine a gas GE-Nuovo Pignone MS6001B denominate TG1 e TG2 e sistemi ed impianti ausiliari funzionali; N. 1 turbina a vapore ANSALDO Energia denominata TV e sistemi ed impianti ausiliari funzionali. I componenti recuperati verranno pertanto protetti e conservati in idonea area messa a disposizione da ACEA Produzione per essere destinati alla vendita. 20

22 Edificio CCGT - Gruppo turbogas TG2 ed impianti annessi Sistema di spillamento e rilancio a TLR Impianto di spillamento comprensivo di sistemi scambiatori, circolatori, piping, comprese le strutture in carpenteria metallica, le apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 3 gruppi pompe rilancio acqua calda a rete TLR, valvole e apparecchiature di linea e sistemi ed impianti ausiliari; tale impianto dovrà essere salvaguardato e rimanere in funzione fino all entrata in esercizio della nuova stazione di rilancio a TLR; lo stesso verrà mantenuto anche nella nuova configurazione di impianto; 21

23 locale quadri e impianti elettrici. Vista del sistema di spillamento Stazione pompaggio acqua raffreddamento TV Impianto di pompaggio comprensivo di pompe circolazione, piping, strutture in carpenteria metallica, apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. 22

24 Vista del sistema di pompaggio acqua di raffreddamento Sezione di disoleatura Apparecchiature e sistemi che costituiscono l impianto di disoleatura ubicato all interno dell edificio servizi, comprendenti apparecchiature elettromeccaniche e strumentali, il piping, comprese le strutture in carpenteria metallica. Sezione produzione acqua demineralizzata Apparecchiature e sistemi che costituiscono l impianto di produzione acqua demi ubicato all interno dell edificio servizi, comprendenti apparecchiature elettromeccaniche e strumentali, il piping, comprese le strutture in carpenteria metallica. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 2 serbatoi stoccaggio acqua da 100 mc, in vetroresina, valvole e apparecchiature di linea e sistemi ed impianti ausiliari 23

25 Sistema di disoleatura acqua sala macchine e impianto produzione acqua demi Opere civili Opere civili in muratura e in calcestruzzo armato che costituiscono i basamenti delle apparecchiature smontate all interno dell edificio sala macchine, inclusi manufatti minori e strutture di sostegno (rack), ovvero: basamento in c.a. TG1 e TG2 (H=10cm); basamento in c.a. TV; cordoli in c.a. e basamenti minori. Opere civili in muratura e in calcestruzzo armato che costituiscono i basamenti delle apparecchiature smontate all esterno dell edificio sala macchine, inclusi manufatti minori e strutture di sostegno (rack), ovvero: basamenti in c.a. pilasti appoggio struttura GRV1 e GRV2; altri basamenti minori. 24

26 Particolare basamenti generatori di vapore GRV1 e GRV2 Edificio esistente da mantenere Le attività sopra descritte saranno realizzate in FASE 1. 25

27 IMPIANTO ACQUA RAFFREDDAMENTO Planimetria di Centrale e localizzazione degli interventi di smontaggio della sezione CCGT Sezione CHP Le principali apparecchiature ed impianti interessate dalle attività di smontaggio/decostruzione/demolizione presenti presso la sezione CHP della Centrale sono le seguenti: Serbatoio combustibile (gasolio) Serbatoio metallico per lo stoccaggio di gasolio del volume di mc., piping, strutture in carpenteria metallica, apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. 26

28 Vista del serbatoio combustibile (gasolio) Unità TG3 Turbina a gas con tutti gli skid ausiliari (olio, gas metano, acqua); Alternatore con tutti i suoi ausiliari inclusi quadri eccitazione, AVR, interruttore macchine e condotto sbarre; Radiatore aria di Cooling TG; Scambiatore aria/acqua raffreddamento in circuito chiuso; Linea fumi unità TG3 comprensiva di camera filtri, recuperatore di calore dei gas di scarico, ciminiera e relativa struttura di sostegno, condotti vari; Cabinati vari e box in struttura pannellata insonorizzante. 27

29 Vista dell unità TG3 Centrale termica Sistema costituito da n. 3 caldaie alimentate a gas naturale, comprensivo di piping, apparecchiature ed impianti accessori. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere recuperate, ovvero: N. 5 gruppi pompe rilancio a rete TLR. Successivamente agli smontaggi i locali centrale termica e sala quadri saranno ristrutturati per essere impiegati uso magazzino. Impianto elettrico Quadri elettrici di potenza; Quadri elettrici/elettronici di controllo. Serbatoi di accumulo, reintegro e addolcimento acqua a TLR, pressurizzazione impianto e circolazione acqua Sistema di accumulo composto da n. 8 serbatoi metallici da 215 mc/cad comprensivo di strutture in carpenteria metallica, piping, apparecchiature 28

30 elettromeccaniche e strumentali accessorie. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere recuperate, ovvero: N. 2 serbatoi accumulo (da riutilizzare nel nuovo impianto); Camminamenti e scale in carpenteria metallica per i 2 serbatoi. Vista della sezione di accumulo Sistema di reintegro acqua composto da n. 1 serbatoio metallico da 200mc comprensivo di strutture in carpenteria metallica, piping, apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. Impianti di addolcimento acqua comprensivi di serbatoi, strutture in carpenteria metallica, piping, apparecchiature elettromeccaniche e 29

31 strumentali accessorie. Uno dei due impianti sarà recuperato a valle degli smontaggi e reinstallato quale riserva della sezione prevista per nuova centrale. Impianto di pressurizzazione comprensivo di vaso di espansione, strutture in carpenteria metallica, piping, apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. Opere civili Manufatti in muratura e in c.a. costituiti da: muro di contenimento e fondazioni del serbatoio gasolio; fondazioni del turbogas e della linea fumi dell unità TG3; fondazioni dei serbatoi di accumulo e reintegro; locale impianto pompaggio gasolio; locale impianto antincendio e relativo serbatoio metallico; edificio distribuzione gas metano manufatti minori e strutture di sostegno (rack). Edificio impianto antincendio ed edificio distribuzione gas metano 30

32 Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione delle suddette apparecchiature ed impianti saranno realizzate alla fine della FASE 1. IMPIANTO ACQUA RAFFREDDAMENTO Planimetria di Centrale e localizzazione degli interventi di smontaggio e demolizione della sezione CHP Condotta delle fasi di demolizione, decostruzione e smontaggio Le attività previste nella fase di demolizione e rimozione delle opere esistenti riguardano: rimozione degli impianti elettromeccanici; demolizione dei fabbricati; rimozione dei materiali di risulta, selezione e messa a dimora. Gli interventi verranno realizzati, in conformità alle norme di igiene e sicurezza, secondo la sequenza di seguito descritta: 1. fermata degli impianti in condizioni di sicurezza; 2. interruzione di tutti i collegamenti (elettricità, vapore, gas naturale, acqua, prodotti chimici, aria compressa, etc.); 31

33 3. svuotamento in condizioni controllate degli impianti da solidi, liquidi, ed aeriformi; 4. pulizia degli impianti dai residui; 5. dismissione e rimozione degli impianti; 6. pulizia dell area necessaria per consentire un agevole accesso alle aree di intervento e operazioni di messa in sicurezza; 7. se necessario, rimozioni delle polveri a pavimento e successivo smaltimento; 8. lavaggio delle strutture e delle pareti di tamponamento dei fabbricati metallici con recupero e smaltimento delle acque di lavaggio; 9. demolizione delle strutture metalliche e conferimento dei rottami ferrosi in fonderia; 10.demolizione dei fabbricati misti in muratura, frantumazione/selezione delle macerie e conferimento differenziato dei rifiuti risultanti. Le attività di smontaggio e/o decostruzione controllata dei sistemi da demolire saranno eseguite per mezzo di escavatori dotati di cesoie idrauliche o per mezzo di tagli a caldo e rimozione dei sottoinsiemi sezionati con gru di idonea portata. 5.2 Dimensionamento e caratteristiche delle nuove apparecchiature e sistemi Fabbisogni termici, dimensionamento e assetti di funzionamento della centrale La modalità operativa primaria di una centrale di cogenerazione asservita ad una rete di teleriscaldamento è evidentemente quella di alimentare le utenze termiche della rete; come prodotto secondario si ottiene anche energia elettrica da esportare nella rete elettrica di distribuzione, al netto dei consumi dei servizi ausiliari e delle altre utenze passive di impianto. Nel caso in questione, l architettura dell impianto di cogenerazione è stata basata sull utilizzo di motori a combustione interna (MCI) alimentati a gas naturale, 32

34 affiancati da caldaie di integrazione e riserva a produzione diretta di acqua surriscaldata, anch esse alimentate a gas naturale. L assetto di funzionamento dei MCI, ed il conseguente funzionamento delle caldaie ausiliarie, dovrà seguire la richiesta stagionale della rete del teleriscaldamento con l obiettivo di massimizzare il rendimento termico globale e di conseguenza poter operare in regime di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR). I dati di assorbimento nell anno tipo (quale riferimento per il progetto è stato preso l anno 2016 assunto come anno di messa a regime del sistema di TLR) della rete di teleriscaldamento ed i bilanci annuali attesi sono riportati negli elaborati di progetto. Nella tabella seguente viene presentata la stima del fabbisogno di potenza termica a regime della rete di teleriscaldamento alla base del dimensionamento dell impianto (quale riferimento per i fabbisogni è stato preso l anno 2016, assunto come anno di messa a regime della rete). Rete TLR Fabbisogno potenza termica media nelle ore del giorno tipo riferito ai vari mesi dell'anno (incluse perdite di rete) MW gen 13,3 11,1 10,6 9,8 10,4 12,7 28,6 42,7 36,5 25,4 21,0 18,5 17,4 21,9 27,8 30,7 32,1 35,4 39,8 38,5 36,4 36,1 27,2 17,4 feb 13,8 11,3 10,3 10,3 10,6 12,6 27,5 40,6 34,2 24,3 20,5 17,7 16,6 21,2 27,7 30,8 31,7 33,5 36,9 36,8 34,7 35,0 27,6 16,8 mar 13,3 11,4 11,0 10,1 10,2 13,0 26,8 39,0 34,8 24,8 19,7 17,5 14,8 19,7 24,6 26,2 26,1 31,1 35,9 34,9 31,6 30,6 25,3 16,2 apr 10,5 9,8 9,3 8,9 8,7 11,4 20,1 21,7 21,2 14,8 12,5 11,6 12,1 14,6 13,8 15,4 17,8 17,1 18,5 19,1 21,9 18,7 15,4 11,9 mag 6,2 6,2 6,2 5,9 5,0 5,9 6,4 7,1 6,2 6,2 6,2 6,2 6,1 6,2 6,4 6,6 6,6 7,1 7,0 7,1 7,1 5,8 5,9 6,2 giu 5,3 4,3 4,5 6,5 4,9 5,2 5,6 6,0 5,5 4,9 4,9 4,8 5,5 5,1 6,7 5,3 6,9 5,2 5,0 5,0 4,9 5,3 5,4 4,0 lug 4,4 4,8 4,5 4,2 4,2 4,2 4,9 5,2 5,0 5,2 5,2 5,0 5,0 5,0 5,0 5,0 4,9 4,9 4,9 4,9 4,9 4,9 4,8 4,8 ago 5,4 5,0 4,9 4,9 4,5 4,6 5,3 5,8 5,8 5,6 5,8 5,9 5,9 5,9 5,8 5,8 5,6 5,3 5,6 5,5 5,6 5,3 5,3 5,2 set 4,6 4,6 4,6 4,3 4,5 4,3 5,2 5,2 5,0 5,3 4,9 4,8 4,8 5,2 5,5 5,6 5,3 5,6 5,5 5,5 5,3 5,5 5,0 4,8 ott 7,8 7,8 7,7 7,1 7,1 6,8 6,8 7,1 7,1 7,5 7,5 7,5 7,5 6,9 6,9 6,9 6,9 7,4 7,7 7,7 7,7 7,5 7,1 7,8 nov 9,6 8,3 7,9 7,7 7,4 8,4 19,3 27,9 23,3 17,5 14,9 12,5 11,5 13,3 16,6 17,8 19,0 25,0 26,1 27,0 25,5 24,1 17,5 11,7 dic 12,0 9,4 9,2 9,3 9,3 11,5 27,0 40,1 35,0 24,4 19,0 16,6 16,3 20,5 28,3 32,7 33,1 35,5 39,2 38,1 36,2 34,6 26,5 16,8 Fabbisogno di potenza termica stimato a regime (riferimento anno 2016) Nella tabella precedente per ogni mese dell anno è riportato il fabbisogno della potenza termica media nelle 24 ore del giorno tipo mensile, incluse le perdite di rete. La precedente stima dei fabbisogni è basata sulle proiezioni attuali di sviluppo della rete a regime e della contrattualizzazione degli allacci alle utenze, nonché del fattore di contemporaneità. Nella stima non si è tenuto conto di ulteriori sviluppi 33

35 potenziali connessi ad ulteriori ampliamenti della rete in nuove aree di espansione, né l eventuale uso di energia termica per utenze industriali o per la produzione del freddo in utenze del terziario presenti nell area di influenza dell impianto di cui trattasi. I fabbisogni di cui alla precedente tabella in forma grafica assumono il seguente andamento: Fabbisogno potenza termica - incluse le perdite di rete potenza termica (MWt) 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 gen h=1 gen h=5 gen h=9 gen h=13 gen h=17 gen h=21 feb h=1 feb h=5 feb h=9 feb h=13 feb h=17 feb h=21 mar h=1 mar h=5 mar h=9 mar h=13 mar h=17 mar h=21 apr h=1 apr h=5 apr h=9 apr h=13 apr h=17 apr h=21 mag h=1 mag h=5 mag h=9 mag h=13 mag h=17 mag h=21 giu h=1 giu h=5 giu h=9 giu h=13 giu h=17 giu h=21 lug h=1 lug h=5 lug h=9 lug h=13 lug h=17 lug h=21 ago h=1 ago h=5 ago h=9 ago h=13 ago h=17 ago h=21 set h=1 set h=5 set h=9 set h=13 set h=17 set h=21 ott h=1 ott h=5 ott h=9 ott h=13 ott h=17 ott h=21 nov h=1 nov h=5 nov h=9 nov h=13 nov h=17 nov h=21 dic h=1 dic h=5 dic h=9 dic h=13 dic h=17 dic h=21 giorno tipo mensile (h) Fabbisogno di potenza termica stimato a regime (riferimento anno 2016) Come è possibile vedere dalla figura precedente l andamento dei fabbisogni segue la tipica stagionalità delle reti di teleriscaldamento, per le quali per circa sei mesi l anno prevale il solo contributo dell acqua calda sanitaria, che nel caso in questione è pari a circa 5 MWt. Le punte di fabbisogno di potenza termica sono stimabili in circa 65 MWt (tali punte non sono visibili sia nella precedente tabella sia nel grafico in quanto i dati ivi rappresentati sono riferiti al fabbisogno medio del giorno tipo mensile). Il valore di tali punte di fabbisogno condiziona anch esso il dimensionamento dell impianto al fine di garantire la continuità di servizio, anche per tener conto del verificarsi della indisponibilità di alcune macchine. 34

36 Il fabbisogno di energia termica stimato al 2016 su base mensile è riportato nella tabella seguente: Mes e MWh/mes e gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Fabbisogno di energia termica su base mensile stimato a regime (riferimento anno 2016) Su base annua il fabbisogno di energia termica ammonta a circa MWh con una potenza media erogata sulla rete pari a 13,5 MWt. In generale, per progettare la configurazione della nuova centrale di cogenerazione e per il dimensionamento dei motori e delle caldaie si è tenuto in conto dei seguenti fattori: 1) fabbisogni stimati della rete; 2) numero di ore anno (h) per gradini di potenza termica (MW) richieste dalla rete; in riferimento a quest ultimo punto la stima a regime è la seguente: 35

37 ore anno per gradini di potenza ore anno (h) gradini di potenza termic a (MWt) Numero di ore anno (h) per gradini di potenza termica (MW) richieste dalla rete (è stato considerato il fabbisogno medio del giorno tipo mensile) 3) Disponibilità attesa dei motori a combustione interna e delle caldaie in termini di numero di ore di funzionamento annuo; 4) Utilizzo delle caldaie sia come integrazione che come back-up; 5) Accumulo di energia termica presso la centrale mediante opportuni serbatoi di accumulo; 6) Disponibilità di opportuna riserva per i motori a combustione interna, da utilizzare anche nel caso di aumento dei fabbisogni di rete; 7) Fabbisogni di punta della rete; 8) Possibilità di operare con un regime di cogenerazione ad alto rendimento in funzione delle condizioni di mercato. In ultimo è necessario rimarcare che le condizioni di funzionamento della rete per circa 6 mesi l anno a cavallo del periodo estivo (con temperatura di ritorno media rete pari a circa 85 C) condiziona l assetto di funzionamento dei motori a combustione interna, al fine di ridurre la necessità di dissipazione. Tali condizioni 36

38 sulla temperatura di ritorno rete non sono modificabili in quanto legate alla tipologia delle sottocentrali e dei sistemi di distribuzione presso le utenze. La configurazione di progetto dell impianto proposto prevede in sintesi: n. 3 motori a combustione interna di potenza termica pari a 21 MWt cadauno; n. 3 caldaie di integrazione e back-up di potenza termica complessiva pari a 70 MWt (circa 23,3 MWt cadauna); n. 8 serbatoi di accumulo di energia termica fino ad un massimo di 120 MWh. La realizzazione esecutiva del progetto è altresì prevista in due fasi: FASE 1: installazione di n.3 caldaie e di n.2 motori a combustione interna, più l installazione dei n. 8 serbatoi. FASE 2: installazione del terzo motore a combustione interna. Il terzo motore previsto in FASE 2 garantisce una opportuna riserva ai primi due. Esso, inoltre, consente alla centrale di disporre di una potenza termica residua per eventuali aumenti di fabbisogno della rete. Sulla base della stima dei fabbisogni, il funzionamento atteso è il seguente: almeno un motore in marcia durante tutto l anno ed un funzionamento a due motori per un periodo di 6 mesi; circa 600 h/anno per ciascuna caldaia di integrazione e riserva (intese come ore equivalenti alla capacità nominale). A titolo indicativo nell ultimo assetto si avrebbe questo bilancio di funzionamento su base annua: 37

39 VALORI ATTESI SU BASE ANNUA Energia termica da caldaie MWh/anno Energia termica da motori MWh/anno Energia termica totale MWh/anno E.E. prodotta MWh/anno E evidente che il reale assetto di funzionamento sarà condizionato anno per anno da: reale fabbisogno della rete di teleriscaldamento; disponibilità effettiva delle caldaie e dei motori a combustione interna; condizioni di mercato dell energia termica e dell energia elettrica, nonché degli strumenti di incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento (si rimarca che, a scapito del rendimento energetico complessivo, è comunque 38

40 ipotizzabile un funzionamento dei motori che privilegi l assetto elettrico e un minor recupero di energia termica sia dal raffreddamento del motore che dai fumi). Tenendo conto delle precedenti considerazioni, gli scenari limite di funzionamento che è possibile prendere in considerazione nelle configurazioni di impianto di FASE 1 e FASE 2 sono i seguenti: A) sia nella configurazione di impianto di FASE 1 che di FASE 2 ipotesi di produzione di energia termica con le sole caldaie e motori fermi: in questo scenario di non ricorso ai motori, la richiesta di carico termico è assicurata dalle tre nuove caldaie ausiliarie che alimenteranno il circuito di teleriscaldamento. In questo caso per soddisfare il fabbisogno a regime le caldaie rimarrebbero in funzione per circa h/anno (intese come ore equivalenti alla capacità nominale). La produzione di energia termica con le sole caldaie da un punto di vista ambientale rappresenta lo scenario meno impattante, tenendo conto che a parità di energia termica erogata il consumo di combustibile primario e, quindi, il carico emissivo risente positivamente degli alti rendimenti di produzione (circa 90%). B) nella configurazione di impianto di FASE 1 ipotesi di recupero di energia termica da n. 2 motori a combustione interna e produzione di energia termica ad integrazione con le caldaie: in questo scenario si può considerare il caso limite di n.2 motori a combustione interna in funzione per h/a ciascuno (complessivamente quindi per un numero totale pari a h/anno) e ciascuna caldaia in esercizio come integrazione per 600 h/a equivalenti a capacità nominale (stesso numero di ore assunte per le caldaie nel funzionamento atteso di impianto). 39

41 C) nella configurazione di impianto di FASE 2 ipotesi di recupero di energia termica da n. 3 motori a combustione interna e produzione di energia termica ad integrazione con le caldaie: in questo scenario si può considerare il caso limite di n. 3 motori a combustione interna in funzione per h/a ciascuno (complessivamente quindi per un numero totale di ore non superiori a quelle complessive di funzionamento dei motori in FASE 1) e ciascuna caldaia in esercizio come integrazione per 600 h/a equivalenti a capacità nominale (stesso numero di ore assunte per le caldaie nel funzionamento atteso di impianto) Configurazione di progetto La nuova Centrale, nella configurazione di progetto finale, sarà costituita dai seguenti componenti/sistemi principali: Sezione gruppi motogeneratori con potenza complessiva installata di 63 MWt costituita da: 3 Motori a combustione interna alimentati a gas naturale e relativi ausiliari; 3 Generatori elettrici (ciascuno accoppiato ad un MCI); 3 linee trattamento fumi per l abbattimento degli inquinanti in atmosfera completi di Sistemi di recupero calore dagli MCI per il TLR; Sezione caldaie ausiliarie con potenza complessiva installata di circa 70 MWt costituita da: 3 Caldaie ausiliarie alimentate a gas naturale per integrazione/riserva TLR; impianto di circolazione acqua; Sezione di accumulo, rilancio e reintegro acqua per rete TLR costituita da: comparto di accumulo calore (max 120 MWh); comparto di circolazione e stoccaggio acqua di reintegro; 40

42 comparto di produzione acqua addolcita; comparto di pompaggio alla rete TLR; Sistema decompressione gas combustibile e distribuzione alle utenze MCI e caldaie; Sistema aria compressa per l alimentazione di: Impianto aria strumenti; Impianto aria servizi; Sistema antincendio costituito da: Vasca di accumulo, stazione di pompaggio, rete antincendio e rete idranti; Impianto idrico; Sistema raccolta acque costituito da: Rete raccolta acque meteoriche; Rete raccolta acque di processo; Rete raccolta scarichi civili; Sistema trattamento acque reflue costituito da: Impianto di disoleatura sala macchine; Impianto di trattamento acque di dilavamento aree edificate, strade e piazzali, aree pavimentate impianti; Sistema elettrico MT/BT costituito da: Trasformatori elettrici di potenza; Impianto elettrico MT e quadri MT; Impianto elettrico BT e quadri BT; Impianto di illuminazione e FM; PLC e sistema DCS Sistema di continuità assoluta; Impianto di terra e di protezione dalle scariche atmosferiche; Sistemi di comunicazione/tecnologici; Sistema di protezione, controllo e misure fiscali; Sistemi di monitoraggio delle emissioni (C.E.M.S.). La figure seguenti rappresentano lo schema di flusso e la planimetria della centrale nella nuova configurazione di progetto: 41

43 Schema di flusso e planimetria di Centrale Configurazione di progetto 42

44 Gli elaborati di progetto rappresentano più nel dettaglio le opere ed impianti da realizzare ed il loro inserimento nelle aree ed edifici esistenti. Nella seguente tabella si sintetizzano i dati relativi alle potenze termiche installate e alle potenze elettriche dell impianto esistente e dell impianto proposto (FASE 2). Per l impianto esistente è stato rappresentato anche lo scenario senza il TG3 per il quale, come detto in precedenza, è stato già presentato un piano di dismissione. Con l impianto proposto il sito di produzione viene declassato, in termini di potenza termica complessiva installata, passando dagli attuali 410 MWt a 133 MWt, che rappresenta la nuova potenza termica installata a valle degli interventi. Anche in termini di potenza elettrica il valore atteso dell impianto proposto (circa 28,5 MWe) risulta ampiamente al disotto della taglia dell impianto esistente, come conseguenza diretta del fatto che il nuovo impianto è stato progettato principalmente a servizio della rete di teleriscaldamento Sezione gruppi motogeneratori (MCI) I motori previsti in progetto, ciascuno da 21 MWt, generano circa 9,5 MWe. Essi saranno alimentati a gas naturale. 43

45 Nella configurazione finale prevista dal progetto sono previste N. 3 macchine (N. 2 in FASE 1 + N. 1 in FASE 2) e linee fumi dedicate. Il consumo di gas naturale sarà per ciascun motore indicativamente di Nm 3 /h. Le emissioni in atmosfera dei MCI saranno mantenute entro limiti molto bassi tramite un depuratore SCR con iniezione di soluzione di urea e con minimo slip di ammoniaca, installato sulla linea fumi di ciascun motore, comprensivo di una sezione catalitica per l ossidazione del monossido di carbonio. Il sistema sarà composto da un condotto orizzontale che alloggerà l SCR e il catalizzatore ossidante e, a monte, il sistema di miscelamento statico della soluzione di urea. Il condotto sarà realizzato in acciaio al carbonio resistente alle alte temperature e dimensionato per alloggiare i layer di catalizzatore e i moduli di catalizzatore ossidante necessari per garantire le emissioni di inquinanti richieste. L SCR sarà a struttura a nido d ape per massimizzare la superficie utile. La configurazione adottata per i gruppi generatori di energia termica ed elettrica tramite MCI risulta di tipo modulare molto compatta. I motori saranno alloggiati ciascuno (insieme ai suoi ausiliari) all interno dell esistente edificio sala macchine opportunamente adeguato e reso idoneo con interventi sia sulle opere di fondazione che sulle tamponature e pannellature. Una idonea cofanatura costituita da pannelli insonorizzanti ed altre dotazioni (carroponte per manutenzioni) garantirà la completa autonomia degli impianti e soprattutto renderà minimo l impatto acustico. Tale cofanatura da intendersi come vano tecnico risulterà leggermente sporgente rispetto alla sagoma dell esistente edificio. Gli scambiatori acqua/fumi per il recupero di calore dagli MCI, i sistemi di trattamento fumi (SCR e catalizzatori) e relative tubazioni saranno ubicati all esterno dell edificio su una struttura metallica. Nella parte sommitale di quest ultima saranno installati gli aerotermi di dissipazione calore dai circuiti raffreddamento motori, necessari nel caso di assorbimento parziale o nullo del calore dalle utenze TLR. Il polo fumi sarà costituito, per ciascun motore, da una canna del diametro interno di ca. 1,3 mt e dell altezza di circa 30 mt. opportunamente coibentata e sostenuta da idonea struttura metallica a traliccio. I comparti, le apparecchiature e le sezioni 44

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