Acea Produzione Spa Piazzale Ostiense Roma
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- Rita Cortese
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1 energia Acea Produzione Spa Piazzale Ostiense Roma Ingegneria e Servizi
2 CENTRALE DI TOR DI VALLE INTERVENTI DI AMMODERNAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DEL SITO DI TOR DI VALLE PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE SUGLI SMONTAGGI, DECOSTRUZIONE E DEMOLIZIONE DELLE OPERE ED IMPIANTI ESISTENTI SPECIFICHE E METODI DI INTERVENTO 1
3 INDICE 1 Premessa Inquadramento del sito Descrizione dell attuale centrale termoelettrica di Tor di Valle La sezione CHP esistente La sezione CCGT esistente Piano degli smontaggi delle sezioni CHP e CCGT Smontaggio, decostruzione e demolizione della sezione CCGT Sequenza delle attività Identificazione circuiti elettromeccanici e fluidici da salvaguardare Scoibentazione impianti, tubazioni e macchinari da lane minerali Rimozione coibentazioni artificiali vetrose Bonifica circuiti fluidi d impianto Gas combustibile Olio lubrificazione e controllo valvole Acque di raffreddamento e iniezione Scollegamenti elettrostrumentali di potenza e controllo negli armadi Smontaggio e rimozione delle macchine/apparecchiature Elenco rifiuti prodotti e destinazione finale Piano degli smontaggi Operazioni preliminari alle attività di smontaggio Allestimento area di cantiere Demolizione/smontaggio e smaltimento degli impianti Demolizione strutture orizzontali Smontaggio del GVR Demolizione camini Smontaggi di tipo meccanico Pulizia giornaliera Pulizia finale dell area Considerazioni sull impatto ambientale Operazioni preliminari e bonifiche Operazioni di demolizione Rumore Polveri Gestione dei rifiuti Smontaggio, decostruzione e demolizione della sezione CHP Sequenza delle attività Identificazione circuiti elettromeccanici e fluidici da salvaguardare Rimozione coibentazioni artificiali vetrose Bonifica dei circuiti e dei serbatoi contenenti gasolio Svuotamento e bonifica tubazioni Pulizia serbatoi Bonifica turbogeneratore TG
4 6.1.4 Scollegamenti elettrostrumentali di potenza e controllo negli armadi Smontaggio e rimozione delle macchine/apparecchiature Elenco rifiuti prodotti e destinazione finale Piano degli smontaggi Operazioni preliminari alle attività di demolizione Allestimento delle Aree di Cantiere Demolizione serbatoio gasolio Demolizione del sistema di accumulo (S1 S8) e reintegro acqua a TLR Demolizione camini e caldaia B Demolizione dei camini Demolizione della caldaia B Demolizione del turbogeneratore (TG3) Demolizione delle caldaie (B1, B2, B3) ed impianti centrale termica Demolizione strutture in c.a Pulizia giornaliera Pulizia finale dell area Considerazioni sull impatto ambientale Operazioni preliminari e bonifiche Fluidi e sostanze pericolose Operazioni di demolizione Rumore Polveri Gestione dei rifiuti
5 1 Premessa Il presente documento descrive, in modo efficace ma non esaustiva, la sequenza degli interventi da intraprendere e le principali modalità operative per la dismissione degli impianti di cui al presente progetto. Le attività di smontaggio, demolizione e decostruzione delle opere esistenti riguardano: rimozione degli impianti elettromeccanici; demolizione dei fabbricati; rimozione dei materiali di risulta, selezione e messa a dimora. Gli interventi verranno realizzati in conformità alle norme di igiene e sicurezza e si articoleranno, di norma, secondo le seguenti fasi: 1. fermata degli impianti in condizioni di sicurezza; 2. interruzione di tutti i collegamenti (elettricità, vapore, gas naturale, acqua, prodotti chimici, aria compressa, etc.); 3. svuotamento in condizioni controllate degli impianti da solidi, liquidi, ed aeriformi; 4. pulizia degli impianti dai residui; 5. dismissione e rimozione degli impianti; 6. pulizia dell area necessaria per consentire un agevole accesso alle aree di intervento e operazioni di messa in sicurezza; 7. se necessario, rimozioni delle polveri a pavimento e successivo smaltimento; 8. lavaggio delle strutture e delle pareti di tamponamento dei fabbricati metallici con recupero e smaltimento delle acque di lavaggio; 9. demolizione delle strutture metalliche e conferimento dei rottami ferrosi in fonderia; 10.demolizione dei fabbricati misti in muratura, frantumazione/selezione delle macerie e conferimento differenziato dei rifiuti risultanti. La descrizione degli interventi di smontaggio e/o decostruzione controllata, la loro articolazione e le modalità operative riportate nel presente documento provengono 4
6 da esperienze maturate in attività e lavorazioni similari già eseguite da ACEA SpA in altri impianti industriali aziendali. 5
7 2 Inquadramento del sito La centrale termoelettrica ACEA di Tor di Valle è ubicata nel Comune di Roma e individuata dal Piano Regolatore Generale come area ad Attrezzature di Servizio. L impianto ricade nel settore sud-ovest della città di Roma in area adiacente al comprensorio del Torrino-Mostacciano-Mezzocammino, destinata a servizi, nella quale si trova anche l impianto di depurazione per reflui urbani Roma Sud gestito da ACEA ATO 2 S.p.A.. L area di impianto si trova tra la via Ostiense e l argine del fiume Tevere nel tratto tra l ansa di Tor di Valle e il ponte di Mezzocammino. A Nord è limitata dagli insediamenti della città di Roma, mentre a Nord-Ovest è presente il comprensorio di Castel Porziano. L Elaborato I002PD001 riporta la corografia della zona. Nella figura seguente è evidenziata la localizzazione della centrale. Fiume Tevere Sezione CHP Sezione CCGT Veduta aerea del sito di Tor di Valle 6
8 L attuale Centrale è costituita da due distinte sezioni: 1. Sezione di Cogenerazione (Centrale CHP), così composta: Impianto di cogenerazione (CHP), del 1983, con recupero di calore dai gas di scarico di una turbina a gas (TG3) da circa 25 MWe, 100 MWt (primaria) e caldaie di integrazione e riserva; 2. Sezione del Ciclo Combinato (Centrale CCGT), così composta: Impianto termoelettrico a ciclo combinato (CCGT) del 1997 da circa 120 MWe, 260 MWt (primaria). La potenza termica, in termini di energia primaria, complessiva del sito ammonta quindi a circa 360 MWt a cui aggiungere i circa 50 MWt delle caldaie di integrazione e riserva del CHP per un totale di 410 MWt di potenza installata. Le figure seguenti riportano le vedute aeree delle due sezioni. Veduta aerea della esistente Sezione CHP 7
9 Veduta aerea della esistente Sezione CCGT Si prevede la dismissione dell attuale impianto a Ciclo Combinato e la sostituzione dell attuale sezione di Cogenerazione con un gruppo di Motori a Combustione Interna con recupero di calore sui gas di scarico più nuove caldaie di integrazione e riserva per alimentare l esistente rete di TLR in corso di ampliamento. La nuova sezione di cogenerazione viene prevista ricollocata nell area ove oggi ricade la sezione CCGT. 3 Descrizione dell attuale centrale termoelettrica di Tor di Valle Di seguito si riporta una breve descrizione dei sistemi di produzione esistenti, Sezione CHP e Sezione CCGT, e del loro funzionamento. La planimetria della centrale, nella sua attuale configurazione, viene riportata nella figura seguente. 8
10 Planimetria di Centrale Situazione esistente 3.1 La sezione CHP esistente L attuale sezione di Cogenerazione (Centrale CHP), entrata in funzione nel 1983, eroga energia termica ed elettrica. L energia termica viene utilizzata per la climatizzazione invernale e per l erogazione di acqua sanitaria tramite rete di teleriscaldamento (TLR) ad utenze civili dei comprensori del Torrino Sud e Mostacciano. L energia elettrica prodotta viene immessa nella locale rete di distribuzione ad 8,4 kv; la parte eccedente i fabbisogni locali è immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) ad alta tensione tramite i trasformatori 150/20/8,4 kv della sottostazione di Centrale CHP. I principali componenti della attuale sezione di Cogenerazione sono: N.1 turbogeneratore (TG3) Frame 5 della GE da circa 100 MWt in grado di produrre 24,5 MWe; 9
11 recuperatore di calore (B4) della Macchi da 44,4 MWt, installato sui fumi di scarico della TG3; N. 3 caldaie tradizionali per la produzione di acqua calda (B1, B2, B3) della Galleri, come back-up ed integrazione del CHP, della potenza termica complessiva di circa 50 MWt; N. 8 serbatoi per accumulo calore (S1 S8), fino a 120 MWth, con volume di circa 215 m³/cad, serbatoio di reintegro da 200 m³ e vaso di espansione; Sistema di circolazione, pressurizzazione e rilancio a servizio della rete di Teleriscaldamento che alimenta i quartieri limitrofi di Torrino sud, Mostacciano ed il quartiere in corso di realizzazione del Torrino-Mezzocammino. I fumi caldi scaricati dalla turbina a gas (TG3) cedono calore nel recuperatore (B4) surriscaldando l acqua (120 C) della rete di teleriscaldamento (TLR). L utilizzo delle caldaie (B1 B3) avviene a seguito della necessità di produrre calore, a fronte di indisponibilità del TG3, ovvero in occasione di una bassa richiesta di energia elettrica, situazione questa che comporta minor convenienza dell utilizzo del TG3 in assetto cogenerativo. Sia il turbogas che le caldaie sono alimentati a gas naturale con allaccio alla Rete SNAM. Sono parte integrante della sezione CHP attuale: stazione di misura e riduzione gas naturale; serbatoio riserva gasolio e gruppo pompe spinta (l utilizzo del gasolio come combustibile alternativo al gas naturale è stato abbandonato a seguito di prescrizione AIA/2009); gruppo pompaggio acqua surriscaldata alla rete TLR; impianto antincendio; impianto addolcimento acqua; edificio comprendente sala quadri elettrici e sala controllo; edificio centrale termica contenente le caldaie di riserva B1 B3 e le pompe acqua TLR. 10
12 3.2 La sezione CCGT esistente L attuale sezione del Ciclo Combinato (Centrale CCGT) è entrata in funzione nel I principali componenti di questa sezione sono: N. 2 turbogeneratori (TG1 e TG2) a gas della Nuovo Pignone tipo MS6001B con bruciatori DLN (bassa emissione di NOx) in grado di produrre ciascuno 40 MWe; N. 2 generatori di vapore (caldaie a recupero GVR1 e GVR2), uno per ogni turbogas, che recuperano il calore dai fumi di scarico dei TG1 e TG2; N.1 turbina a vapore (TV) Ansaldo in grado di produrre 40 MWe, dotata di spillamento vapore (circa 60 MWt) dalla sezione di media pressione utilizzabile dal sistema TLR. Il processo di produzione di questa sezione si basa sulla trasformazione del calore prodotto dalla combustione del gas naturale in energia meccanica e quindi in energia elettrica; la denominazione ciclo combinato discende dall attuazione di un accoppiamento termodinamico di due cicli di trasformazioni, in modo tale che il calore in scarico dal primo ciclo costituisce l input d ingresso del secondo. Il vapore utilizzato nel secondo ciclo è quindi condensato in uno scambiatore, che utilizza come fluido secondario acqua di raffreddamento prelevata dal canale di deflusso dell impianto di depurazione limitrofo, e riversata nello stesso allo scarico. In definitiva la potenza termica primaria dell impianto è pari a circa 260 MW. La potenza elettrica complessiva erogata dalla sezione è di circa 120 MW, suddivisa in 80 MW per i due generatori turbogas e 40 MW riferiti al turbogeneratore a vapore. L energia elettrica prodotta viene immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale tramite la sottostazione a 150 kv presente sul sito. Le turbine a gas sono alimentate dalla Rete SNAM. 11
13 4 Piano degli smontaggi delle sezioni CHP e CCGT Gli interventi di smontaggio, decostruzione e demolizione delle opere ed impianti esistenti prevedono in sintesi: A. Apparecchiature ed impianti 1. la dismissione dell esistente sezione CHP mediante lo smontaggio/demolizione di tutti i sistemi ed unità impiantistiche ad essa connessi (TG3, n. 3 caldaie ausiliarie, serbatoio gasolio e serbatoi di accumulo, stazione di pompaggio, serbatoio di reintegro, etc.); 2. smontaggio e recupero di n. 2 serbatoi di accumulo; 3. la dismissione della sezione CCGT ed in particolare di: smontaggio/demolizione di N. 2 caldaie a recupero denominate GVR1 e GVR2; smontaggio di N. 2 turbogruppi alimentati a gas denominati TG1 e TG2 (con recupero delle principali macchine per un loro utilizzo al di fuori del progetto di cui trattasi); smontaggio di N. 1 turbina a vapore denominata TV (con recupero delle macchine per un loro utilizzo al di fuori del progetto di cui trattasi); smontaggio/demolizione dell impianto di recupero calore dallo spillamento della TV; smontaggio/demolizione dei serbatoi ed impianti di stoccaggio e dosaggio prodotti chimici; smontaggio/demolizione di strutture, piping e tubazioni; smontaggio/demolizione di impianti ed apparecchiature complementari; Le attività di smontaggio/decostruzione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute e lasciate a disposizione dell impianto. 12
14 B. Opere Civili 1. la demolizione di manufatti in muratura e in calcestruzzo armato che costituiscono la sezione CHP, ovvero: muro di contenimento e fondazioni del serbatoio gasolio; fondazioni del turbogas e della linea fumi dell unità TG3; fondazioni dei serbatoi di accumulo e reintegro; locale impianto pompaggio gasolio; locale impianto antincendio e relativo serbatoio metallico; edificio distribuzione gas metano manufatti minori e strutture di sostegno (rack). 2. la demolizione di opere civili in muratura e in calcestruzzo armato presso la sezione CCGT che costituiscono i basamenti delle apparecchiature smontate all interno dell edificio sala macchine, inclusi manufatti minori e strutture di sostegno (rack), ovvero: basamento in c.a. TG1 e TG2 (H=10cm); basamento in c.a. TV; cordoli in c.a. 3. la demolizione di opere civili in muratura e in calcestruzzo armato presso la sezione CCGT che costituiscono i basamenti delle apparecchiature smontate all esterno dell edificio sala macchine, inclusi manufatti minori e strutture di sostegno (rack), ovvero: basamenti in c.a. pilasti appoggio struttura GRV1 e GRV2; altri basamenti minori. 13
15 5 Smontaggio, decostruzione e demolizione della sezione CCGT Le principali apparecchiature ed impianti interessate dalle attività di smontaggio/decostruzione/demolizione presenti presso la sezione CCGT della Centrale sono le seguenti: Sistema caldaie a recupero N. 2 caldaie a recupero denominate GVR1 e GVR2, complete di condotti fumi, comprese le strutture in carpenteria metallica, le apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 2 gruppi pompe KSB e relative valvole asservite all impianto degasatore termo fisico, nonchè sistemi ed impianti ausiliari funzionali; N coppie pompe circolazione di bassa, alta e media pressione e sistemi ed impianti ausiliari funzionali. I componenti recuperati verranno pertanto protetti e conservati in idonea area messa a disposizione da ACEA Produzione. 14
16 Vista della caldaia a recupero GVR1 Sistema Turbogas e Turbovapore Apparecchiature, impianti e sistemi che costituiscono i gruppi TG1, TG2 e TV, comprendenti apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie non funzionali, il piping, comprese le strutture in carpenteria metallica. Le attività di smontaggio/decostruzione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 2 turbine a gas GE-Nuovo Pignone MS6001B denominate TG1 e TG2 e sistemi ed impianti ausiliari funzionali; N. 1 turbina a vapore ANSALDO Energia denominata TV e sistemi ed impianti ausiliari funzionali. I componenti recuperati verranno pertanto protetti e conservati in idonea area messa a disposizione da ACEA Produzione per essere destinati alla vendita. 15
17 Edificio CCGT - Gruppo turbogas TG2 ed impianti annessi Sistema di spillamento e rilancio a TLR Impianto di spillamento comprensivo di sistemi scambiatori, circolatori, piping, comprese le strutture in carpenteria metallica, le apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 3 gruppi pompe rilancio acqua calda a rete TLR, valvole e apparecchiature di linea e sistemi ed impianti ausiliari; tale impianto dovrà essere salvaguardato e rimanere in funzione fino all entrata in esercizio della nuova stazione di rilancio a TLR; lo stesso verrà mantenuto anche nella nuova configurazione di impianto; locale quadri e impianti elettrici. 16
18 Vista del sistema di spillamento Stazione pompaggio acqua raffreddamento TV Impianto di pompaggio comprensivo di pompe circolazione, piping, strutture in carpenteria metallica, apparecchiature elettromeccaniche e strumentali accessorie. 17
19 Sezione di disoleatura Vista del sistema di pompaggio acqua di raffreddamento Apparecchiature e sistemi che costituiscono l impianto di disoleatura ubicato all interno dell edificio servizi, comprendenti apparecchiature elettromeccaniche e strumentali, il piping, comprese le strutture in carpenteria metallica. Sezione produzione acqua demineralizzata Apparecchiature e sistemi che costituiscono l impianto di produzione acqua demi ubicato all interno dell edificio servizi, comprendenti apparecchiature elettromeccaniche e strumentali, il piping, comprese le strutture in carpenteria metallica. Le attività di smontaggio/decostruzione/demolizione dovranno tener conto della preservazione di alcune apparecchiature e strutture che dovranno essere mantenute, ovvero: N. 2 serbatoi stoccaggio acqua da 100 mc, in vetroresina, valvole e apparecchiature di linea e sistemi ed impianti ausiliari. 18
20 Sistema di disoleatura acqua sala macchine e impianto produzione acqua demi Opere civili Opere civili in muratura e in calcestruzzo armato che costituiscono i basamenti delle apparecchiature smontate all interno dell edificio sala macchine, inclusi manufatti minori e strutture di sostegno (rack), ovvero: basamenti fuori terra del TG1 e TG2 (fino a quota pavimento); basamento fuori terra del TV (fino a quota pavimento); cordoli e basamenti fuori terra relativi alle strutture metalliche ed impianti smontate fino a quota pavimento Opere civili in muratura e in calcestruzzo armato che costituiscono i basamenti delle apparecchiature smontate all esterno dell edificio sala macchine, inclusi manufatti minori e strutture di sostegno (rack), ovvero: Basamenti, baggioli fuori terra di appoggio delle strutture GRV1 e GRV2 ed impianti ausiliari; altri basamenti minori fuori terra. 19
21 Particolare basamenti generatori di vapore GRV1 e GRV2 Edificio esistente da mantenere 20
22 IMPIANTO ACQUA RAFFREDDAMENTO Planimetria di Centrale e localizzazione degli interventi di smontaggio della sezione CCGT 5.1 Sequenza delle attività Di seguito, in forma elencativa, la sequenza degli interventi da intraprendere per la dismissione degli impianti di cui al presente progetto: 1. Identificazione circuiti elettromeccanici e fluidici da salvaguardare, realizzazione di tagli, scollegamenti e/o flangiature cieche di sezionamento e isolamento per consentire l inizio dei lavori su macchinari e impianti oggetto della dismissione; 2. Scoibentazione impianti, tubazioni e macchinari da lane minerali non pericolose; 3. Bonifica circuiti fluidi d impianto. I principali circuiti interessati sono: Gas combustibile, Olio lubrificazione e controllo valvole, Acqua di raffreddamento, Acqua iniezione. 21
23 4. Scollegamenti elettrostrumentali di potenza e controllo negli armadi della sala quadri elettrici, armadi del cabinato controllo e morsettiere in campo. Scollegamento tra Cabinati Controllo locali e Sala Controllo centralizzata; 5. Smontaggio e rimozione delle macchine/apparecchiature principali e ausiliarie (Turbina a Gas, Alternatore, Step-up Trafo, ecc). L oggetto dello smantellamento di cui al punto 5 precedente può essere così riassunto: a) Smontaggio/rimozione e smaltimento dei materiali quali: Quadri elettrici di potenza Radiatore aria di Cooling TG Scambiatore aria/acqua raffreddamento in circuito chiuso Condotto e silenziatore d aspirazione area comburente Condotto e silenziatore orizzontale di scarico (condizionato a verifica sulle condizioni dei pannelli silenzianti interni e alla loro struttura di supporto) Diverter-box By-pass stack, con relativa struttura di sostegno Recuperatore di calore dai gas di scarico Condotto di collegamento tra recuperatore e ciminiera finale Ciminiera e relativa struttura di sostegno Cabinati vari (Tg, Ausiliari, Quadri elettrici, Comando e Controllo, tettoia Alternatore, etc.) b) Smontaggi di tipo meccanico finalizzati al completo recupero delle apparecchiature per il loro riutilizzo, quali: Turbine a Gas con tutti gli skid ausiliari; Turbina a vapore Quadri elettrici/elettronici di controllo Alternatore con tutti i suoi ausiliari, inclusi quadri eccitazione, AVR, interruttore di macchine e condotto sbarre Camera filtri 22
24 Per le demolizioni si utilizzeranno cesoie, pinze e martelloni idraulici installati su escavatori idraulici di grande potenza (50-80 tonn in assetto operativo), gru telescopiche con portata massima sino a circa 300 tonnellate Identificazione circuiti elettromeccanici e fluidici da salvaguardare Identificazione circuiti elettromeccanici e fluidici da salvaguardare, realizzazione di tagli, scollegamenti e/o flangiature cieche di sezionamento e isolamento per consentire l inizio dei lavori su macchinari e impianti oggetto della dismissione Scoibentazione impianti, tubazioni e macchinari da lane minerali Rimozione coibentazioni artificiali vetrose Nelle fasi propedeutiche alle operazioni di scoibentazione saranno istallati i box di cantiere con annessi i servizi igienici ad uso cantiere, le zone di lavoro saranno recintate per mezzo di recinzione mobile e/o nastro bi-colore e saranno posizionati appositi cartelli di pericolo. Nei limiti degli impianti caldaia a recupero GVR1 e GVR2 con estensione alle tubazioni afferenti i turbogeneratori TG1 e TG2 ivi compresa la turbina a vapore (TV) e l impianto di spillamento e pompaggio acqua, si procederà alla rimozione dei materiali coibenti. In fase preliminare si effettuerà una valutazione del rischio che comprenderà una dettagliata localizzazione e validazione della tipizzazione dei vari prodotti già effettuata in passato. Questo allo scopo di approntare le misure di prevenzione adeguate. Si opererà quindi nel seguente modo: a) Delimitazione dell'area di lavoro - Zona di rispetto Si dovrà predisporre una zona in cui verranno svolti i lavori di rimozione di manufatti in fibra minerale. La zona dovrà essere adeguatamente delimitata e segnalata, onde consentirne l'accesso ai soli addetti ai lavori. La superficie da delimitare dovrà comprendere, oltre alla zona di lavoro anche il deposito temporaneo dei materiali di risulta. b) Rimozione dei prodotti coibenti 23
25 Tutti i prodotti in fibra minerale artificiale che si presentano con la superficie a vista devono essere convenientemente imbibiti con acqua o con soluzioni a base di collanti. I tempi di intervento dovranno essere differenziati: immediati per la bagnatura con sola acqua e dopo il tempo necessario all'essiccazione, per la bagnatura con collanti; la successiva rimozione deve essere eseguita totalmente a mano con l'eventuale ausilio di utensili manuali come raschietti, coltelli o forbici. Eventuali operazioni come la rimozione di prodotti a spruzzo possono richiedere un'accurata pulizia delle superfici trattate. Questa può essere effettuata con spazzole metalliche manuali dopo aver nebulizzato acqua sulla superficie da ripulire. E' buona norma non accumulare sul piano di lavoro (pavimento) grandi quantitativi di materiale rimosso, è opportuno quindi procedere all'insaccamento immediato in sacchi di polietilene di adeguato spessore. c) Pulizie finali e restituibilità Dopo la rimozione del materiale coibente e lo sgombero dell area temporanea di deposito si dovrà procedere ad una pulizia accurata dell'area di lavoro. Si dovrà procedere ad una attenta ispezione visiva dell'area operativa per verificare la completa rimozione dei materiali e dei residui della lavorazione e se del caso far procedere ad una successiva pulizia. Tutte queste operazioni dovranno essere effettuate prima dello smantellamento del cantiere di rimozione lane. Di seguito alcune foto riguardanti gli impianti o parte di essi da scoibentare. 24
26 Vista caldaia a recupero GVR1 - Coibentazioni Vista di una delle due turbine a gas Nuovo Pignone MS6001B di tipo DLN Coibentazioni 25
27 Turbina a vapore Ansaldo - Coibentazioni Tubazioni afferenti 26
28 Impianto di spillamento e pompaggio acqua - Coibentazioni Bonifica circuiti fluidi d impianto I principali circuiti interessati sono: Gas combustibile, Olio lubrificazione e controllo valvole, Acqua di raffreddamento e iniezione Gas combustibile Le tubazioni attraversate da gas metano prima di essere smontate/rottamate debbono essere svuotate e bonificate. Il metodo per svuotarle è quello di porle in pressione d azoto. A tale scopo, di seguito le modalità di intervento: Sflangiamento nella parte superiore (il punto più alto della condotta) della linea metano; Predisposizione e collegamento nella parte inferiore (il punto più basso della condotta) della linea metano di una tubazione connessa ad una cisterna mobile carica di azoto. Si procederà quindi con la pressurizzazione della linea con l immissione di azoto. Così facendo l azoto andrà a spingere il gas metano presente all interno della tubazione verso il punto più alto. Il 27
29 controllo della fuoriuscita del metano residuo sarà effettuato con rilevatori ad hoc. Nel momento in cui nel punto sflangiato non arriva più gas metano ma azoto il rilevatore lo segnalerà immediatamente, ciò significa che la tubazione è stata completamente vuotata. Durante questa delicata operazione verrà costantemente monitorato con rilevatore elettronico eventuali fuoriuscite di metano nei punti critici, ovvero nelle giunzioni delle tubazioni e in prossimità del punto sflangiato. Si procede quindi con lo scollegamento di tutte le tubazioni; apertura delle valvole e successiva ventilazione. Controllo del valore del L.E.I. con esplosimetro tarato per gas metano (tale valore deve essere inferiore all 4%); Mediante tecnica di sezionamento a freddo verrà effettuata la demolizione dell intera linea Olio lubrificazione e controllo valvole Le operazioni di bonifica si svolgeranno attraverso lo svuotamento delle tubazioni la pulizia delle apparecchiature e dei serbatoi. In prima istanza si eseguirà l allaccio delle condotte di aspirazione delle autobotti adibite allo spurgo agli attacchi flangiati che si trovano nei pressi delle pompe di travaso. Dopo aver effettuato l operazione di aggancio delle pompe, all interno delle condotte sarà immesso un prodotto biodegradabile intervallato da getti d acqua ad alta pressione e/o vapore. Tale prodotto ha la funzione di pulire le condotte e asportare ogni residuo del materiale che esse trasportavano. Lo stesso trattamento sarà ripetuto per i motori e per gli altri macchinari in modo da eliminare ogni residuo di materiale inquinante. I punti di ingresso e uscita delle sostanze lavanti saranno, per quanto possibile, scelti il prima nel punto più alto e la seconda nel punto più basso. Successivamente saranno recuperati i reflui di lavaggio e saranno convogliati su autobotti aspiranti. Verranno prelevati alcuni campioni dei reflui e una volta analizzati e classificati tramite l assegnazione del codice CER, i reflui potranno essere conferiti presso centri di smaltimento autorizzato. 28
30 In ultima istanza si eseguiranno specifiche aperture sulle tubazioni e/o componenti per poter poi eseguire prove di gas free che autorizzeranno le successive fasi di demolizione Acque di raffreddamento e iniezione Per pulire la componente impiantistica sono necessarie operazioni molto simili a quelle descritte precedentemente. Per prima cosa si deve procedere alla svuotamento dei vari tank, poi seguirà il lavaggio ad opera di addetti specializzati. Successivamente saranno recuperati i reflui e saranno convogliati su autobotti aspiranti. Verranno prelevati alcuni campioni dei reflui e una volta analizzati e classificati tramite l assegnazione del codice CER, i reflui potranno essere conferiti presso centri di smaltimento autorizzato. 29
31 5.1.4 Scollegamenti elettrostrumentali di potenza e controllo negli armadi Si procederà con gli scollegamenti elettrostrumentali di potenza e controllo negli armadi della sala quadri elettrici, verificando gli armadi del cabinato controllo e le morsettiere in campo. Ulteriormente si dovrà procedere con lo scollegamento tra Cabinati Controllo locali e Sala Controllo centralizzata Smontaggio e rimozione delle macchine/apparecchiature Tale fase di intervento sarà più dettagliatamente descritta nel capitolo seguente Elenco rifiuti prodotti e destinazione finale I rifiuti ottenuti in seguito della pulizia degli impianti e della demolizione degli impianti e delle strutture presenti in loco saranno catalogati, classificati e verrà assegnato loro il rispettivo codice CER; dopodiché saranno conferiti presso impianti di smaltimento autorizzati esterni alla centrale Di seguito viene riportata una tabella con una lista indicativa e probabile dei rifiuti prodotti e il rispettivo codice CER: DENOMINAZIONE MATERIALE CODICE CER Olio lubrificante Rifiuti contenenti olio Oli sintetici per circuiti idraulici Filtri oli Assorbenti, materiali filtranti pericolosi Ferro e acciaio Rifiuti misti da costruzione e demolizione Miscele bituminose Altri materiali isolanti (lane minerali) Metalli misti Apparecchiature fuori uso non pericolose
32 5.2 Piano degli smontaggi I lavori di smontaggio e rimozione delle macchine/apparecchiature principali e ausiliarie (Turbina a Gas, Alternatore, Step-up Trafo, ecc) e delle strutture facenti parte della sezione CCGT sull area della Centrale Tor di Valle procederanno seguendo l iter di seguito riportato. Per le due successive fasi è stato elaborato uno specifico paragrafo che descrive la metodologia di smontaggio/demolizione individuata. Inoltre, preliminarmente all attività di demolizione vera e propria (secondo l iter precedentemente riportato), si rende necessaria una prima fase di cantieramento seguita da una fase propedeutica all attività di demolizione descritta nel seguente capitolo Operazioni preliminari alle attività di smontaggio Al fine di rendere possibili lo smontaggio, devono essere effettuate alcune operazioni preliminari, che comprendono essenzialmente: Bonifica dei cicli, degli impianti e dei serbatoi; Isolamento delle parti da demolire da altri impianti (elettrici, meccanici e fluidi); L isolamento da impianti elettrici, meccanici e fluidici delle parti da demolire sarà eseguito preliminarmente all inizio dei lavori, ricavandone tutte le informazioni utili alla caratterizzazione dell impianto e delle condizioni al contorno. Per quanto concerne le attività di bonifica si rimanda allo specifico capitolo. Qui di seguito si riporta una descrizione delle metodologie di demolizione impiegate per le varie strutture che insistono sull area in esame Allestimento area di cantiere In questa fase si procederà alle operazioni preliminari di delimitazione e predisposizione del cantiere e di posizionamento della segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro. Quale prima attività di cantiere si provvederà all installazione delle baracche di cantiere (box uffici/spogliatoio e box attrezzi). Le baracche saranno installate in zona distinta dal cantiere. 31
33 Le baracche saranno trasportate mediante automezzo attrezzato con propria gru atta alla movimentazione delle baracche stesse. Una volta imbracate, calate a terra e posizionate, si provvederà all allacciamento idrico delle baracche e alla posa dei servizi igienici. Successivamente, si provvederà ad allacciamento elettrico (svolto da impresa abilitata ai sensi della D.M. 37/08) a punto di fornitura richiesto dall impresa. Le baracche di cantiere potranno essere disposte nell area verde fronte GVR1 e come rappresentato nelle figure sottostanti, salvaguardando l integrità e la funzionalità dei manufatti presenti (vasca raccolta olio sezione TRAFO e deposito temporaneo rifiuti). Vasca raccolta olio Deposito temporaneo Area logistica di cantiere Area di deposito temporaneo Area adibita alla logistica di cantiere -Deposito temporaneo rifiuti e vasca raccolta olio TRAFO 32
34 Delimitazione area di cantiere Ingresso/uscita di cantiere Veduta aerea - Area di cantiere e accesso dedicato Ipotesi di lay-out operativo 33
35 Nella zona laterale al GVR2 e più precisamente nell antistante piazzale sono state individuate idonee aree da adibire a deposito e stoccaggio dei materiali di risulta dalle demolizioni. Si chiarisce che i depositi e gli stoccaggi dei materiali individuati nell area prospiciente il GVR2 verranno utilizzati soltanto nella prima fase di smontaggio relativa allo smantellamento della caldaia stessa. Per tutte le altre fasi di lavoro verranno utilizzate anche le aree individuata dall impronta degli stessi impianti man mano rimossi. Inoltre, i materiali di risulta degli smontaggi, una volta ridotti di dimensioni saranno inviati allo smaltimento nel più breve tempo possibile, in fase con il progredire degli smontaggi, evitando così eccessivi accumuli di materiale all interno del cantiere. Inoltre, in prossimità delle baracche di cantiere verrà adibita un area da dedicarsi a parcheggio per l attività cantieristica. In questo modo si evita la commistione tra i parcheggi destinati al personale del cantiere e zone di lavoro Demolizione/smontaggio e smaltimento degli impianti Di seguito la descrizione sintetica delle metodologia di demolizione riferite agli elementi impiantistici più rilevanti. Si descriverà la: Demolizione strutture/impianti orizzontali; Smontaggio dei GVR Demolizioni casing con escavatore; Demolizione dei camini. 34
36 Demolizione strutture orizzontali A titolo esemplificativo, si riportano qui di seguito, alcune immagini ritraenti degli elementi orizzontali oggetto di rimozione. Nella fattispecie in questa fase si rimuoveranno strutture e condotti. Individuazione di alcune strutture e tubazioni da rimuovere La demolizione dei condotti verrà effettuata: nelle zone raggiungibili da terra, mediante escavatore attrezzato con cesoia. nelle zone non raggiungibili con i mezzi da terra, mediante taglio a caldo dai piani di servizio esistenti o da piattaforma idraulica e con l ausilio di autogrù. Per lo smontaggio delle strutture in carpenteria metallica, sulle quali poggiano le tubazioni orizzontali, si procederà tramite l ausilio di gru idraulica della portata di 150 ton e una/due piattaforme aeree di circa 30 metri. Si provvederà al piazzamento del mezzo di sollevamento sull esistente pavimentazione (il posizionamento avverrà tra i vari elementi impiantistici in 35
37 funzione del condotto da rimuovere) perpendicolarmente al reck e con piattaforma semovente si accederà in quota per l esecuzione e degli imbraghi e dei vari sezionamenti a caldo. Dopo l applicazione della procedura di cui sopra si potrà procedere con il sezionamento della medesima al fine di svincolarla dalla restante porzione di impianto in essere. Il sezionamento non comporterà alcuna labilità verticale in quanto il tronco di tubazione ottenuto sarà sorretto e vincolato alla struttura in carpenteria metallica che lo sostiene. La fase di lavoro si articolerà nel seguente modo: 1. arrivo in quota tramite piattaforma aerea; 2. individuazione del tronco da rimuovere; 3. esecuzione forometria; 4. predisposizione dell imbrago. Accesso in quota tramite piattaforma aerea 36
38 Attività di individuazione del tronco e forometria Di seguito si riporta segnatamente la sequenza operativa d intervento per il taglio a caldo delle tubazioni: individuare i punti di sezionamento; questa operazione sarà fatta dal Capocantiere o dal Caposquadra incaricato dell operazione; per quanto possibile, i punti di sezionamento dovranno essere individuati in modo che la parte di tubazione non rimossa rimanga sopportata dagli agganci originari; se ciò non fosse possibile si dovrà provvedere a posizionare punti di vincolo nuovi in modo da assicurare che la parte non rimossa sia sostenuta; individuare i punti di imbrago e procedere con l esecuzione del vincolo della fascia/catena/fune alla tubazione; lieve messa in tiro; eseguire il taglio di sezionamento ad una estremità; questo andrà praticato a sufficiente distanza dai punti di aggancio (almeno 50 cm) al fine di non danneggiare le brache; eseguire il taglio di sezionamento all estremità opposta, partendo dall alto, in modo da creare una cerniera plastica e consentire alla tubazione di adagiarsi al vincolo di imbrago realizzato; 37
39 Nel caso di tubazioni imbracate, allontanarsi dal pezzo prima di dare inizio alla manovra di sollevamento: accertarsi che il campo di manovra sotteso a tutta la trattoria del carico sia libero da persone ed intralci e rispetti i vincoli impiantistici specifici; iniziare e concludere la manovra di sollevamento, con il calo a terra del pezzo. Per le tubazioni gli addetti opereranno da piattaforma aerea. Sezionamento tubazione, sollevamento e calo a terra Le strutture metalliche smontate saranno ulteriormente ridotte di pezzatura a terra mediante cesoia idraulica o cannello ossipropanico. I materiali di risulta saranno trasportati a discarica mediante autocarro. Il materiale di risulta sarà completamente rimosso, lasciando un fondo piano, stabile, senza intralci, calpestabile in sicurezza Smontaggio del GVR Di seguito l illustrazione delle fasi operative da intraprendere per lo smontaggio del singolo GVR, così articolate: 1. Taglio passerelle e carpenterie sul lato frontale; 2. Demolizioni interne (casing e fasci tubieri) con escavatore; 3. Demolizione ballatoi e scale; 38
40 4. Taglio e messa a terra di elementi verticali (portali o simili) con autogru. Taglio passerelle e carpenterie sul lato frontale Preliminarmente alla demolizione del GVR in parola, è necessario demolire i condotti esterni interferenti ed i ballatoi rispetto all impronta del castello. La decostruzione sarà in parte eseguita per smontaggio in parte con demolizione tradizionale tramite escavatori. Nell immagine sotto, individuazione di alcuni elementi oggetto di rimozione preliminare. Generatore GVR2 La demolizione con taglio a caldo (smontaggio) sarà eseguita con la seguente procedura: 39
41 imbraco del componente da rimuovere mediante n. 2 funi agganciate ad autogrù; il tipo di funi e l autogrù dovrà essere individuata preliminarmente in base a schema di imbraco, peso del pezzo, massima altezza e sbraccio durante la traiettoria. In caso di funi di acciaio, queste dovranno essere agganciate a fori praticati nel componente mediante tagli a caldo; in alternativa, potranno anche essere fatte passare sotto il componente, purché si interponga un pezzo di legno o gomma per evitare lo scivolamento ferro (del componente) su ferro (della fune), oppure si potranno impiegare brache in canapa o simili; sezionamento del componente mediante taglio a caldo; presa in carico del pezzo da parte dell autogrù; allontanamento del personale addetto al taglio, sollevamento e calo a terra del pezzo tagliato. Tutte le operazioni in quota (imbraco, tagli a caldo) saranno effettuate da piattaforma idraulica (nell impossibilità di raggiungimento delle porzioni di impianto da sezionare, dai ballatoi esistenti), posta sempre a lato del pezzo da tagliare e con cesta e braccio non sovrapposti né interferenti con il braccio dell autogrù. La demolizione con escavatore sarà realizzata prevalentemente con: per componenti orizzontali: sezionamento di una estremità del componente mediante cesoia idraulica montata su escavatore, quindi della seconda estremità, con caduta a terra del pezzo, all interno dell area di sicurezza precedentemente individuata. L area di sicurezza dovrà essere perimetrata con recinzione metallica; sarà inoltre prevista la sorveglianza da parte di un preposto. Sarà tenuta a disposizione una manichetta per l abbattimento delle polveri (allorquando prodotte); per componenti verticali di limitato spessore, ammorsamento con cesoia nella parte sommitale della colonna, piegatura della colonna verso terra, quindi cesoiamento o taglio a caldo alla base; per componenti di spessore superiore, la fase di piegatura verso terra potrà essere preceduta dalla incisione alla base (effettuata mediante cesoia o taglio a caldo), in modo da intaccare circa 40
42 il 30-50% della sezione e creare un punto di indebolimento ( cerniera ) per la successiva operazione di piegatura; l incisione sarà fatta nella parte di semisezione opposta a quella di piegatura, così da aprire il taglio effettuato durante la rotazione verso terra. Una volta a terra, i pezzi saranno ridotti a pezzatura pronto forno mediante taglio a caldo o cesoia idraulica. I cablaggi elettrici saranno separati dai residui ferrosi e temporaneamente accumulati in zona diversa per avvio a smaltimento. Demolizioni interne (casing e fasci tubieri) con escavatore Ripulita la facciata frontale da ballatoi e carpenterie, ci si troverà dinnanzi al casing del GVR. Con escavatore posto frontalmente alla struttura, partendo dall alto verso il basso, si procederà dapprima all apertura di un varco sulla lamiera esterna che consentirà in questo modo di scoprire i fasci tubieri presenti e successivamente alla demolizione di quest ultimi. La demolizione si spingerà internamente fino a dove consentito dal braccio della macchina, in subordine alla sconnessione delle parti di impianto superiori in termini di quota rispetto all utensile dell escavatore. Durante tutte le fasi di demolizione la macchina deve rimanere con cabina guida con cielo libero sopra la testa ad una distanza di circa 1/3 dell altezza dell edificio e comunque a non meno di 5 m dal filo edificio. 41
43 Durante la demolizione dell edificio si provvederà a separare con la pinza o cesoia oleodinamica i materiali di risulta, accumulando di fianco alla struttura i materiali a seconda della loro tipologia. Le strutture metalliche demolite saranno ulteriormente ridotte di pezzatura a terra mediante cesoia idraulica o cannello ossi-propanico. I materiali di risulta saranno trasportati a discarica mediante autocarro. Demolizione meccanica dei fasci tubieri Il materiale di risulta sarà completamente rimosso, lasciando un fondo piano, stabile, senza intralci, calpestabile in sicurezza con scarpe antinfortunistiche con lamina in acciaio. Tutti i ferri fuoriuscenti dai basamenti in c.a. ( chiamate dei ferri di armatura) saranno tagliati a piano campagna. Il materiale di risulta sarà completamente rimosso con ausilio di pala meccanica, lasciando un fondo piano, stabile, senza intralci, calpestabile in sicurezza con scarpe antinfortunistiche con lamina in acciaio. 42
44 Demolizione ballatoi e scale La fase comprende la demolizione delle passerelle perimetrali, ubicate in varie quote intorno al GVR. Tale attività potrà avvenire congiuntamente alla fase operativa successivamente descritta. a) Rimozione passerelle Per quanto riguarda la rimozione delle passerelle, gli operatori addetti provvederanno al taglio della struttura con cannello ossi-propanico, realizzando pezzi di dimensioni pari alla loro distanza tra pilastro e pilastro. Gli addetti opereranno dal piano della passerella, procedendo in senso ortogonale all orditura del grigliato (vedi figura) e rimanendo sempre sulla parte della passerella stabile e non demolita, agganciati con cintura di sicurezza a punto fisso della struttura. Gli operatori inizieranno le operazioni di demolizione partendo dalla parte della passerella nella posizione diametralmente opposta rispetto al punto di accesso della scala e demolendo il tratto di passerella compreso fra detto punto e la scala di accesso (vedi figura). La demolizione della parti restanti della passerella verrà eseguita in analogia alla parte già demolita. Gli addetti raggiungeranno la quota di taglio tramite l ausilio delle scale di accesso presenti e con essi condurranno in quota una bombola di propano ed una di ossigeno al fine di evitare stesure di tubazioni lungo l intera altezza del recuperatore ed in modo da garantire una la massima visibilità degli stessi. Alla quota di taglio verrà posizionato anche un estintore a polvere ABC. Raggiunto quindi il pianerottolo/ballatoio da demolire, in coordinamento con il manovratore dell autogru si procederà all imbraco della porzione di ballatoio da asportare. Successivamente, ad operatore ancorato alla struttura portante si provvederà al taglio e calo a terra di quanto sezionato. L operatore a quel punto, sempre vincolato alla struttura portante tramite cordino di trattenuta, arretrato per porsi in condizioni di massima sicurezza, procederà con il vincolarsi all elemento strutturale retrostante e a seguito dell arrivo delle catene dell autogru, rieseguirà la semplice procedura di: 43
45 1. Imbraco; 2. Suo posizionamento su struttura da non tagliare; 3. Taglio della porzione di ballatoio da demolire; 4. Arretramento; 5. Riancoraggio alla struttura portante. INIZIO GVR Immagine esemplificativa Durante la demolizione della passerella l operatori devono rimanere sempre agganciati con imbracatura di sicurezza a punto fisso della struttura (non al 44
46 corrimano, che non garantisce un vincolo sicuro) oppure a cavo teso collegato alla struttura. Le operazioni di demolizione saranno condotte mediante taglio a caldo, con ausilio di autogru per imbraco dei pezzi da tagliare e successivo calo a terra. b) Demolizione scale di accesso Congiuntamente alla demolizione dei ballatoi si procederà all abbassamento delle scale laterali di accesso in quota. La struttura della scala è realizzata in acciaio. Le rampe delle scale sono rettilinee ed hanno non meno di 3 alzate e non più di 15. L alzata non è superiore a mm Il carico della scala grava su una platea in C.A. autonoma distaccata dall edificio, alla quale sono fissate le colonne della scala mediante tirafondi. La protezione a balaustra di rampe o pianerottoli è realizzata a paletti verticali. La struttura portante verticale è composta da n. 2 colonne in ferro tipo HE collegate tra di loro mediante traversi e diagonali. La struttura portante orizzontale è formata da travi in lamiera pressopiegata a freddo "C" 300 x 40. I pianerottoli sono rettangolari. Tutti gli assemblaggi sono realizzati con bulloneria elettrozincata ad alta resistenza bulloni classe 8.8 dado classe 6.S. Ad ogni piano sono presenti travi portanti connesse con la struttura adiacente tramite giunzione bullonata. L opera consiste nella demolizione controllata della suddetta struttura. Propedeuticamente alla demolizione si procederà con la chiusura ed interdizione totale delle uscite di sbarco ai vari ballatoi (tale scelta diventa obbligatoria se si ritiene necessario procedere al riutilizzo anche parziale di una delle due scale). Lo smontaggio avverrà in quattro fasi distinte e si ripeterà per l intera altezza della scala: 1. piazzamento del mezzo di sollevamento (autogru); 2. un operatore (sulla scala di accesso) procederà all imbraco di una porzione di struttura; 3. un operatore, debitamente ancorato alla struttura portante non da demolire, procederà all esecuzione di tagli a caldo; 4. presa in carico del pezzo sezionato e calo a terra. 45
47 Taglio e messa a terra di elementi verticali (portali o simili) con autogru Una volta completata la demolizione del GVR in parola, si procederà alla demolizione delle travi e del castello fino a quota 0,00 m. L attività può essere pensata articolata in: demolizione travi recuperatore demolizione impalcato metallico La demolizione delle travi sarà eseguita con l ausilio di autogrù per il sollevamento e calo a terra degli elementi orizzontali di sopporto recuperatore, sezionate a caldo. Le travi saranno sezionate alle estremità, procedendo a rimuovere travi contigue, in modo da avere sempre due travi disposte ortogonalmente, che consentono di mantenere rigida la struttura. Ciascuna trave sarà imbracata con due funi, a cavallo della mezzeria (baricentro assunto), con funi di adeguata portata, quindi sezionata a caldo alle estremità, sollevata e calata e terra. Le funi saranno fatte passere in fori praticati (ancora con taglio a caldo) nell anima della trave stessa. Le operazioni di imbracatura e taglio a caldo saranno condotte da operatori su piattaforma idraulica. Una volta rimosse le travi del cielo recuperatore, si seguirà a demolire la struttura del castello, fino alla quota stabilita, operando dall alto verso il basso per piani di servizio progressivi. I piani, con relative strutture di sopporto (pilastri e travi), saranno divisi in settori o tronconi, imbracati con l autogru, quindi tagliati a caldo, operando dai piani di servizio esistenti, sollevati e calati a terra. La rimozione dei piani esistenti dovrà avvenire in direzione ortogonale al senso di orditura del piano, in modo che la porzione di piano non rimossa sia stabile. Una volta rimosso un piano di servizio (grigliati e travi intermedie), si provvederà a rimuovere le colonne e le travi perimetrali residue, con l ausilio di autogrù per il sollevamento e calo a terra dei pezzi. Il materiale di risulta sarà evacuato in fase e portato in area dedicat, dove sarà eseguita riduzione volumetrica con cesoia idraulica o ancora con taglio a caldo, in ragione degli spessori dei pezzi da tagliare. 46
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