RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ EXPO MILANO 2015

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1 EXPO MILANO 2015

2 Siamo consapevoli che l organizzazione di una Esposizione Universale comporta interazioni con l ambiente, i territori, le comunità e le risorse ambientali e umane coinvolte. Siamo altrettanto consapevoli che il potenziale di una Esposizione Universale sia anche quello, ambizioso, di poter raggiungere e coinvolgere milioni di persone in merito ad un tema di interesse comune di grande importanza - l alimentazione e la sostenibilità - e di poterne aumentare la consapevolezza, al fine di un miglioramento delle scelte e delle azioni, tanto su scala locale che globale, per il miglioramento complessivo del benessere dell umanità. testo ita Giuseppe Sala Amministratore Delegato Expo 2015 SpA Commissario Unico per Expo Milano 2015

3 INDICE 01 PAG PAG PAG PAG PAG PAG. 65 L ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO E LA MISSIONE DI 1.1 Introduzione pag L organizzazione delle Esposizioni Universali e il ruolo del BIE pag La candidatura della Città di Milano pag Il Tema di Expo Milano 2015 pag Il ruolo di Expo 2015 SpA pag. 12 L ASSETTO ORGANIZZATIVO E LA GOVERNANCE 2.1 La governance e gli organi istituiti per Expo Milano 2015 pag La partecipazione dell Italia pag La governance societaria di Expo 2015 SpA pag L assetto organizzativo della Società pag. 22 IL CONTESTO TERRITORIALE E LE OPERE PER EXPO MILANO Expo Milano 2015 e il Territorio pag Gli interventi per Expo Milano 2015 pag Interventi per Expo Milano Le Opere Connesse 3.3 I principali ambiti normativi applicabili pag L Accordo di Sede Il quadro normativo su sicurezza e legalità Le Procedure di Valutazione Ambientale 3.4 Il Sito Espositivo pag Il Progetto Vie d Acqua 3.5 L uso delle tecnologie e la Digital Smart City pag La dismissione del Sito Espositivo nel post evento pag. 40 I PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015 E IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS 4.1 La Carta dei Valori e gli Impegni di Expo 2015 SpA pag La mappatura degli Stakeholders e dei temi rilevanti pag. 48 LE RISORSE UMANE DI EXPO Il personale pag Le politiche di ingaggio pag Il processo di selezione e assunzione La valutazione delle performance 5.3 La politica retributiva pag Lo sviluppo delle competenze pag La salute e la sicurezze dei dipendenti pag La salute e la sicurezza nei cantieri pag. 62 IL QUADRO DI RIFERIMENTO ECONOMICO 6.1 Le risorse finanziarie di Expo 2015 SpA pag I meccanismi di controllo e monitoraggio delle spese pag Il Bilancio di Esercizio 2012 pag Le ricadute sugli Stakeholders pag L indotto economico dell Evento pag. 7 2 IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE 7.1 Gli impatti ambientali dell Evento e gli impegni di Expo 2015 pag Il sistema di gestione integrato di Expo 2015 pag Gli interventi di bonifica sul Sito Espositivo pag Il Piano di Monitoraggio Ambientale pag I risultati del Monitoraggio Ante Operam 7.5 La Valutazione di Impatto sulla Salute Pubblica pag La certificazione LEED pag L applicazione dei criteri al Sito Espositivo La ristrutturazione della Cascina Triulza 7.7 Le attività di indirizzo e supporto ai Partecipanti pag Gli audit ai cantieri pag L intervento delle emissioni di Gas climalteranti e le compensazioni pag L Inventario delle emissioni Gli interventi di compensazione obbligatori I progetti volontari di riduzione delle emissioni di CO Gli interventi di compensazione ecologica pag. 101 IL QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIALE 8.1 La partecipazione a Expo Milano 2015 pag L adesione ad Expo Milano 2015 pag I Padiglioni Self Built I Cluster 8.3 La partecipazione degli Organismi Internazionali pag Le Nazioni Unite ad Expo Milano La partecipazione dell Unione Europea 8.4 Il coinvolgimento della Società Civile pag Il rapporto con le Imprese pag Le Partnership di Expo I Fornitori di Expo Il Green Procurement L incontro tra Imprese e Partecipanti 8.6 I Protocolli sui temi della Legalità e del Lavoro pag I Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati, disabili e dei soggetti in esecuzione di pena I Protocolli per la legalità e sicurezza del lavoro 8.7 La Comunicazione di Expo 2015 pag La strategia e gli obiettivi Il Programma di Comunicazione Il sito web istituzionale I social networks I progetti e gli eventi sul territorio 8.8 Il Programma Feeding Knowledge e le Best Practices pag I progetti per il mondo della scuola pag. 132 METODOLOGIA 9.1 Nota metodologica pag Tabella di corrispondenza con l Informativa GRI pag Contatti pag. 138 PAG. 79 PAG. 107 PAG L IMPEGNO DEI PARTNERS PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015 PAG. 155 APPENDICE

4 1L ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO E LA MISSION DI

5 CAPITOLO Introduzione Expo Milano 2015 è l Esposizione Universale dedicata al Tema Nutrire il Pianeta Energia per la Vita, ovvero all alimentazione e alla sostenibilità, al diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta, e alla ricerca e condivisione di modelli di produzione e di consumo più sostenibili. Si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre del È un Evento globale unico, di straordinaria importanza sotto il profilo educativo, culturale e scientifico a cui prenderanno parte oltre 130 Paesi e 20 milioni di Visitatori provenienti da tutto il mondo organizzato per coinvolgere ed unire governi, istituzioni, Società Civile e cittadini in un dibattito sui temi universali connessi all alimentazione e allo sviluppo sostenibile. L equilibrio fra risorse naturali e produzione alimentare ed energetica, la sicurezza alimentare, la tutela della biodiversità, naturale e agricola, sono gli argomenti centrali di Expo Milano 2015, così come l innovazione delle tecnologie, la visione multidisciplinare, la cooperazione, il raccordo di esperienze e competenze, l informazione e l educazione alimentare. Expo 2015 SpA è la Società responsabile della realizzazione del Sito Espositivo e dell organizzazione dell Esposizione Universale. Il primo Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 SpA nasce come strumento di rendicontazione e di comunicazione, a tutti gli Stakeholders, degli impegni assunti e dei risultati raggiunti sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Infatti, sin dalla fase di candidatura della città di Milano ad ospitare l Evento, la sostenibilità ha rappresentato un elemento chiave della strategia per garantirne il successo, che non solo caratterizza il tema portante della manifestazione, ma ne permea e contraddistingue tutti gli aspetti organizzativi e gestionali. Expo Milano 2015 è quindi la prima Esposizione Universale ad essere raccontata e descritta anche attraverso la redazione di un Rapporto di Sostenibilità. Sotto questo profilo, il documento mira a promuovere la diffusione delle attività di sustainability reporting nell organizzazione dei grandi eventi e in particolare delle Esposizioni Universali contribuendo, attraverso la propria esperienza, alla costruzione di un eredità immateriale di buone pratiche e di competenze nella rendicontazione di sostenibilità. Come dettagliato nel Capitolo 9, il presente Rapporto fa riferimento alla fase di progettazione e pianificazione gestite da Expo 2015 SpA al 30 giugno 2013, fatto salvo per alcuni significativi dati ed eventi successivi. 1.2 L organizzazione delle Esposizioni Universali e il ruolo del BIE Le Esposizioni Universali sono i più grandi fra gli eventi globali e sin dalle origini, nella prima metà dell ottocento, hanno rappresentato una vetrina di innovazione e ispirazione per l umanità e un importante piattaforma per la presentazione e condivisione di nuovi modelli, in grado di contribuire allo sviluppo del progresso e della civiltà. Organizzate dalla nazione che vince una gara di candidatura, le Esposizioni Universali prevedono la partecipazione di altre nazioni, invitate tramite canali diplomatici dal Paese ospitante. A livello internazionale, il Bureau International des Expositions (BIE) è l organismo che ha il compito di sovraintendere e regolamentare il calendario, la campagna di candidatura, la selezione e l organizzazione delle Esposizioni. Il BIE è un organizzazione intergovernativa, costituita a Parigi nel 1928 dalla Convenzione sulle Esposizioni Internazionali. La Convenzione rappresenta il testo normativo di riferimento per la definizione degli obiettivi delle Esposizioni e per la regolamentazione della loro organizzazione e partecipazione; è stata emendata nel 1972, nel 1982 e nel 1988 (si veda il sito del BIE Gli organi principali del BIE includono: l Assemblea Generale che è il principale organo deliberativo ed è composto da rappresentanti di tutti gli Stati Membri; i quattro Comitati del BIE (Comitato Esecutivo, Comitato Amministrazione e Budget, Comitato Regolamenti, Comitato Informazione e Comunicazione), che elaborano proposte, regolamenti e politiche nelle rispettive aree di responsabilità, da sottoporre all Assemblea Generale; il Segretariato che, sotto l autorità del Segretario Generale, svolge il lavoro quotidiano dell organizzazione, fornisce supporto e consulenza agli organizzatori e ai Partecipanti, ed è a servizio degli organi sopra citati. L adesione al BIE è aperta a tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite o di una delle sue Agenzie, della Corte Internazionale di Giustizia, o la cui domanda di adesione sia approvata da una maggioranza di due terzi dell Assemblea Generale del BIE. I Valori e la Missione delle Esposizioni Universali La Missione chiave delle Esposizioni Universali è l educazione delle popolazioni, come sancito dall Articolo 1 della Convenzione del BIE, in base al quale un Esposizione è una manifestazione che, qualunque sia il suo titolo, ha come scopo principale l educazione del pubblico: può esporre i mezzi a disposizione dell uomo per soddisfare i bisogni della civilizzazione, dimostrare il progresso raggiunto in uno o più rami dell attività umana, o indicare prospettive per il futuro. Alla base delle attività del BIE e quindi dell organizzazione delle Esposizioni sono posti tre valori fondamentali: la Fiducia Attraverso l adesione alla Convenzione, i Paesi si impegnano alla creazione e allo sviluppo di opportunità di incontro per l umanità e stabiliscono un legame di fratellanza fra culture diverse. L obiettivo è quello di realizzare assieme un progetto comune, dal valore educativo e comunicativo, che contribuisca a creare fiducia e unisca Paesi e Società Civile; la Solidarietà Lo scambio multiculturale e la condivisione delle azioni sono alla base di ogni manifestazione. Le Esposizioni sono il punto di incontro della diversità culturale e dell innovazione, il luogo in cui le diverse civiltà condividono i loro saperi, con l obiettivo di identificare assieme le migliori prospettive e soluzioni per fronteggiare le sfide su cui l umanità è chiamata a rispondere; il Progresso Le Esposizioni mirano a promuovere l educazione attraverso l esperienza, lo sviluppo attraverso l innovazione e la sperimentazione attraverso la cooperazione. Guidate dall identità delle diverse culture e dal rispetto per l ambiente nello sviluppo, le Esposizioni sono un potente catalizzatore della crescita e contribuiscono al progresso morale, materiale e tecnico dell umanità. 6 7

6 CAPITOLO 01 Ad oggi, i Paesi membri del BIE sono 167. Il BIE opera al fine di garantire la corretta applicazione della Convenzione e di tutti i regolamenti relativi alle Esposizioni, nonché la trasmissione di conoscenze e di best practices tra una manifestazione e l altra. Il BIE riconosce tre tipi di Esposizioni, che differiscono per dimensioni, modalità di partecipazione e aspetto tematico: le Esposizioni Universali (o Esposizioni Internazionali Registrate ), si caratterizzano per il fatto di avere ad oggetto un tema generale di interesse per l umanità, hanno luogo ogni 5 anni e durano 6 mesi. I Partecipanti costruiscono i propri padiglioni e le dimensioni del sito che ospita l evento non hanno un limite prefissato; le Esposizioni Internazionali (o Esposizioni Internazionali Riconosciute ), hanno ad oggetto un tema specifico, si tengono nel periodo compreso tra due Esposizioni Universali e durano 3 mesi. Gli organizzatori costruiscono i padiglioni e li affittano ai Partecipanti, e la superficie massima del sito è di 25 ettari; le Esposizioni Orticole, seguono le regole delle Esposizioni Internazionali; il tema è prettamente orticolo e la partecipazione assume la forma di una presentazione di giardini. Tutte le tipologie di Esposizione hanno in comune sia le categorie di partecipanti, che includono i Partecipanti Ufficiali Paesi e Organizzazioni Internazionali e i Partecipanti cosiddetti Non Ufficiali ONG, Aziende, Organizzazioni della Società Civile sia i valori centrali di educazione, innovazione e cooperazione sanciti nell Articolo 1 della Convenzione. Nel 1994, l Assemblea Generale del BIE ha dichiarato le Esposizioni strumenti chiave per l educazione allo sviluppo sostenibile Oggi, il logo del BIE evoca l evoluzione dell umanità, lo sviluppo tecnologico, il progresso morale e materiale e la tensione dell umanità verso un mondo migliore. Il cerchio simboleggia la pace, la fratellanza e lo scambio culturale fra i popoli. Le linee orizzontali rappresentano il percorso verso un futuro di continuo progresso. Il colore blu evoca la nobiltà dei fini perseguiti, mentre la purezza delle linee bianche simboleggia equità e giustizia. Figura 1.1 L evoluzione del logo del BIE Le Esposizioni Universali nella storia Il concetto moderno di Esposizione Universale, inteso come evento della durata compresa tra tre e sei mesi e che coinvolge più nazioni, risale ad oltre 160 anni fa. La prima Esposizione riconosciuta dal BIE fra quelle avvenute prima della stipula della Convenzione del 1928 è infatti quella tenutasi a Londra nel 1851, che vide la partecipazione di 28 nazioni per oltre 6 milioni di visitatori. La Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations, promossa dalla Royal Society of Arts, si tenne su 10 ettari dell Hyde Park di Londra, dal 1 Maggio al 15 Ottobre del Dedicata alla celebrazione delle nuove tecniche industriali, in questa occasione fu realizzato il Crystal Palace di Londra, una costruzione che occupava ben metri quadrati. Tra le più famose, l Esposizione mondiale di Parigi del 1889 fu organizzata per celebrare il centenario della Rivoluzione Francese: eredità dell evento fu quello che, ancora oggi, è considerato il simbolo della città e dell intera nazione: la Tour Eiffel. Nel 1906 anche Milano ospitò un Esposizione incentrata sul tema dei trasporti, per festeggiare l apertura del traforo del Sempione, un opera eccezionale per l epoca che, con i suoi metri, rappresentava il più lungo tunnel del mondo. Anche a Milano l Esposizione lasciò un segno tangibile: l Acquario civico, oggi uno dei più antichi d Europa, considerato una delle espressioni più significative del liberty milanese e il traforo transalpino del Sempione (da cui il parco omonimo prende il nome), che rese possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi. Nel corso degli anni, moltissime città hanno ospitato le Esposizioni, in Europa e nel mondo. La maggior parte delle manifestazioni ha apportato un contributo significativo al progresso umano e lasciato un eredità duratura, diventando uno strumento per lanciare l economia e l immagine di un Paese come leader politico ed economico. Da questa crescente importanza nacque la necessità di regolamentare le Esposizioni: nel 1928, con la Convenzione di Parigi, 31 Nazioni firmarono il regolamento a cui si devono attenere gli organizzatori di una Esposizione, dando vita al Bureau International des Expositions. Con l avvento del terzo millennio, le Esposizioni Universali rendono possibile affrontare in maniera condivisa, i problemi centrali a livello mondiale: da strumenti educativi statici e vetrine di meraviglie tecnologiche, le Esposizioni Universali diventano un veicolo informativo ed educativo dinamico, una piattaforma di conoscenze multidisciplinare che fornisce lo spazio per la riflessione e il dibattito internazionale. I temi affrontati nelle Esposizioni più recenti: The Oceans: A Heritage for the Future (Lisbona, 1998), Humankind, Nature, Technology (Hannover, 2000), Nature s Wisdom (Aichi, 2005), Water and Sustainable Development (Saragozza, 2008), Better City, Better Life (Shanghai, 2010), The Living Ocean and Coast: Diversity of Resources and Sustainable Activities (Yeosu, 2012) riflettono l interesse e l attenzione per i temi dello sviluppo sostenibile e la pertinenza ai problemi contemporanei, in linea con i valori tradizionali del BIE. 8 9

7 CAPITOLO La candidatura della Città di Milano La candidatura di Milano ad ospitare l Expo nasce nel 2006, quando il Governo Italiano propone ufficialmente la città come sede dell Esposizione Universale del 2015 e viene costituito un apposito Comitato incaricato di presentare al BIE la proposta formale. Nel Dossier di Candidatura, consegnato al BIE nel 2007, il Tema identificato per la manifestazione Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita viene declinato sotto il profilo concettuale ed illustrato attraverso le linee programmatiche riguardanti il sito scelto per lo svolgimento dell Evento, gli interventi urbanistici e infrastrutturali previsti e le prospettive di riuso del Sito al termine della manifestazione. L approccio al Tema si caratterizza, sin dalla fase di candidatura, come uno tra gli elementi più innovativi di Expo Milano 2015, universale e trasversale a tutte le attività legate all Evento. Il 31 Marzo 2008, a Parigi, gli Stati Membri del BIE scelgono infine Milano come sede dell Esposizione Universale del 2015, con 86 voti a favore contro i 65 della rivale città turca Smirne, candidata con il tema Nuovi itinerari verso un mondo migliore, Salute per tutti. Successivamente il BIE, nel corso della 148a Assemblea Generale del 23 novembre 2010, approva in via definitiva la Domanda di Registrazione ufficiale dell Evento (il cosiddetto Dossier di Registrazione) e il relativo progetto dell Expo Milano un ambito scientifico-tecnologico, che comprende tutte le riflessioni scientifiche, i processi produttivi, le politiche pubbliche, le regole che normano la sicurezza alimentare e la qualità degli alimenti per uno sviluppo equilibrato e sostenibile degli individui, dei sistemi di produzione agricoloforestale, dell allevamento, delle risorse marine, delle filiere produttive; un ambito socio-culturale, di cui fanno parte tutte le declinazioni scientifiche, divulgative e didattiche connesse all educazione ad un alimentazione corretta e sana e che siano finalizzate, da un lato, ad armonizzare la relazione rispettosa tra l individuo e il suo ambiente mediante un equo accesso alle risorse da parte di tutte le popolazioni, senza sprechi o sperequazioni, dall altro a favorire l incontro tra le identità culturali e sociali dei popoli e le differenti tradizioni alimentari, intese come una forma di patrimonio culturale immateriale legato alla lingua, alle arti e ai mestieri tradizionali; un ambito di cooperazione per lo sviluppo, rappresentata da tutti i metodi e gli strumenti della cooperazione finalizzati a ridurre la fame, la malnutrizione, gli squilibri sociali legati all accesso al cibo, nonché da ogni programma finalizzato a veicolare investimenti per ottenere risultati efficaci nello sviluppo delle aree rurali povere e in quelle urbane dei Paesi in via di Sviluppo. 1.4 Il Tema di Expo Milano 2015 Expo Milano 2015 ha un approccio concettuale al Tema che permea e caratterizza le diverse dimensioni organizzative ed espressive dell Evento. Se il Tema di riflessione e approfondimento è la nutrizione, in primo luogo umana, il titolo scelto per l Esposizione Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita pone al centro dell attenzione non solo il nutrimento dell uomo, ma anche quello del pianeta in cui esso vive. Se infatti è vero che la principale sfida dell uomo alla vita è quella di nutrire se stesso per garantire la continuità della propria esistenza e la sopravvivenza della specie, la disponibilità futura delle risorse alimentari è oggi messa a rischio dalle stesse abitudini e comportamenti umani. In questo senso, la prima sfida che Expo Milano 2015 si propone di affrontare è quella della comprensione di come l uomo possa contemporaneamente nutrire se stesso e il pianeta, attraverso la ricerca e la condivisione di modelli di produzione e di consumo sostenibili. Nel complesso, l Esposizione Universale di Milano si propone di affrontare la tematica universale e complessa della nutrizione con un approccio multidisciplinare: ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnico-scientifico ed economico, con l obiettivo di attivare e sviluppare legami, relazioni e collegamenti in grado di stimolare tutti i livelli della società. Expo Milano 2015 e gli Obiettivi del Millennio Il Tema dell Esposizione e le sfide che esso pone sono resi particolarmente attuali dalla contemporaneità tra Expo Milano 2015 e la scadenza degli Obiettivi del Millennio. In particolare, il Tema dell Esposizione di Milano è legato ad alcuni degli Obiettivi fissati dalle Nazioni Unite: il primo: sradicare la povertà estrema e la fame, in modo particolare ridurre del 50% la popolazione mondiale che soffre la fame; il quarto: ridurre di due terzi la mortalità infantile dei bimbi al di sotto dei cinque anni; il quinto: migliorare la salute materna, in modo particolare ridurre di tre quarti il tasso di mortalità materna; il settimo: garantire la sostenibilità ambientale, in particolare stimolando politiche e programmi di sviluppo sostenibile per invertire l attuale perdita di risorse ambientali, riducendo il processo di annullamento della biodiversità; l ottavo: sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. Le Nazioni Unite hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione ad Expo Milano 2015 nell aprile 2011 e stanno lavorando con Expo 2015 per definire un percorso di attività condivise in vista dell Evento. Per maggiori informazioni sugli Obiettivi del Millennio, si veda: A questo scopo, e al fine di supportare i Partecipanti nello sviluppo e nell articolazione dei contenuti che essi proporranno durante l Evento, Expo 2015 ha declinato il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita lungo tre principali ambiti: 10 11

8 CAPITOLO 01 Obiettivo di Expo Milano 2015 è anche quello di far vivere al Visitatore un esperienza unica e memorabile sotto il profilo culturale, educativo e dell intrattenimento. Expo 2015 ha quindi declinato il Tema rispetto a tutti i suoi principali modi di rappresentazione nel Sito e che andranno a definire l esperienza complessiva del Visitatore: sotto il profilo architettonico L architettura rappresenta il primo livello, fisico, di rappresentazione del Tema. Sotto questo profilo, Expo Milano 2015 mira anzitutto ad essere un Esposizione in cui l intervento materiale sul Sito sia minimo affinché esso si integri armoniosamente con il paesaggio circostante e gli spazi espositivi siano concreta espressione dei contenuti che ospiteranno, a partire dalla scelta dei materiali e dalle modalità di fruizione degli stessi spazi da parte del pubblico; nella definizione dei contenuti e degli eventi L interpretazione del Tema e le modalità di espressione dei suoi contenuti saranno una delle dimensioni chiave in cui il Paese ospitante e i Partecipanti saranno chiamati a dare risposte sul tema della sostenibilità e della sfida all alimentazione globale, anche attraverso la definizione di un palinsesto di eventi, performance, percorsi tematici, spettacoli e momenti di rappresentazione delle diverse cultura alimentari. Eventi e contenuti saranno mirati a coinvolgere massimamente il pubblico di Expo e a dare massima diffusione ai messaggi proposti, rispondendo così alla finalità educativa alla base del concetto di Esposizione Universale; nell offerta ristorativa Expo Milano 2015 fornirà l occasione unica di rendere il Tema un esperienza non solo teorica, ma anche pratica, di vera e propria degustazione delle eccellenze alimentari nel mondo. Affrontare il tema dell alimentazione all interno di un Esposizione Universale è un invito, a tutti i Partecipanti, a proporre ai Visitatori la propria eccellenza gastronomica, culinaria e ristorativa. Oltre a fornire elementi di discussione, ricerca e approfondimento sulle problematiche dell alimentazione globale, l Expo di Milano sarà infatti anche un momento di incontro universale e di scambio educativo tra i popoli e le culture del mondo, coerentemente con il ruolo che le Esposizioni hanno sempre svolto nella storia dell umanità; 1.5 Il ruolo di Expo 2015 SpA Expo 2015 SpA nasce a seguito dell assegnazione dell Esposizione Universale alla città di Milano quale soggetto responsabile dell organizzazione, realizzazione e gestione dell Evento. L istituzione della Società è stata prevista dall Art. 4 del D.P.C.M. 22/10/2008 ( Interventi necessari per la realizzazione dell Expo Milano 2015 ), atto normativo fondante dell organizzazione complessiva dell Evento e della definizione delle competenze degli organi e dei soggetti preposti alla sua realizzazione. Nel quadro delle responsabilità e competenze previste, la missione di Expo 2015 SpA costituitasi formalmente il 1 dicembre 2008 è quello di svolgere tutte le attività necessarie per: la realizzazione delle opere infrastrutturali, di preparazione e costruzione del Sito Espositivo (descritte nel Capitolo 3 del Rapporto); il coinvolgimento dei Partecipanti all Evento; l organizzazione e la gestione dell Evento. Con riferimento in particolare alle opere necessarie per la realizzazione dell Esposizione, Expo 2015 SpA è stazione appaltante e avendo natura giuridica di organismo di diritto pubblico bandisce procedure di gara ad evidenza pubblica per l affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice degli Appalti). I soci di Expo 2015 SpA sono: il Ministero dell Economia e delle Finanze, con quota di partecipazione pari al 40%; il Comune di Milano, con quota di partecipazione pari al 20%; la Regione Lombardia, con quota di partecipazione pari al 20%; la Provincia di Milano, con quota di partecipazione pari al 10%; la Camera di Commercio di Milano, con quota di partecipazione pari al 10%. nell utilizzo di tecnologie innovative La portata universale del Tema troverà infine ampia diffusione grazie all uso innovativo di tecnologie all avanguardia: le stesse saranno a disposizione dei Partecipanti per esprimere al meglio i propri contenuti e la declinazione del Tema, sia all interno del proprio Spazio Espositivo che al di fuori di esso

9 2L ASSETTO ORGANIZZATIVO E LA GOVERNANCE 14 15

10 CAPITOLO La governance e gli organi istituiti per Expo Milano 2015 La governance di Expo Milano 2015 si è sviluppata, nel tempo, attraverso l emanazione di una serie di provvedimenti legislativi successivi. L atto normativo fondante è costituito dal D.P.C.M. 22 ottobre 2008, che ha definito, in prima istanza, il quadro complessivo degli interventi e dei finanziamenti necessari per la realizzazione di Expo Milano 2015 e le responsabilità e competenze dei diversi soggetti coinvolti. Il Decreto ha individuato, oltre alle attività di organizzazione e di gestione dell Evento, due diverse tipologie di opere nell ambito degli interventi necessari per l Esposizione: le opere essenziali, che includono le opere infrastrutturali di diretta connessione al Sito Espositivo, le opere di natura tecnologica, e le opere connesse, relative ai più ampi interventi di infrastrutturazione viaria, stradale, ferroviaria e inerenti le linee metropolitane. Oltre ad Expo 2015 SpA soggetto attuatore con il compito di realizzare il Sito Espositivo e alcune delle opere essenziali, organizzare l Evento e gestire il rapporto operativo con i Partecipanti il Decreto ha istituito: la Commissione di coordinamento per le attività connesse ad Expo Milano 2015 (COEM), quale sede di coordinamento più alto tra i diversi livelli istituzionali coinvolti nell Evento, con il fine principale di assicurare il necessario raccordo e la coerenza tra le diverse attività di organizzazione e gestione dell Esposizione; il Tavolo Istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovra-regionali ( Tavolo Lombardia ), con il compito di curare la programmazione e la realizzazione, in forma coordinata, delle attività regionali e sovraregionali relative all Esposizione, nonché degli interventi e delle attività relative alle opere infrastrutturali diverse da quelle concernenti il Sito Espositivo, oltre alle opere di accessibilità al Sito stesso. Un secondo passaggio significativo nell evoluzione della governance dell Esposizione è rappresentato dall emanazione del D.P.C.M. 5 agosto 2011, che ha istituito due figure di riferimento per la realizzazione di Expo Milano 2015: il Commissario generale dell Expo Milano 2015, con il compito di rappresentare il Governo Italiano nei confronti del BIE, dei Paesi e delle Organizzazioni Internazionali partecipanti e di coordinare tutte le attività relative alla preparazione e all organizzazione della manifestazione, con un potere di indirizzo e controllo generale su temi e contenuti e il Commissario straordinario del Governo, con il compito di vigilare sull esecuzione delle opere infrastrutturali necessarie all Evento, esercitando poteri d impulso e, se necessario, poteri sostitutivi straordinari in caso di necessità e urgenza. L ultima tappa nell evoluzione dell assetto di governo di Expo Milano 2015 è rappresentata dal D.L. 26 aprile 2013, n. 43 convertito in Legge 24 giugno 2013 n. 71 che ha previsto, fra l altro, la nomina di un Commissario Unico delegato dal Governo per Expo Milano 2015 ( Commissario Unico ), carica che riunisce e accorpa le figure e i poteri del Commissario Straordinario e del Commissario Generale (ad eccezione di quelli previsti all Art. 12 della Convenzione di Parigi, relativi al potere di rappresentanza del Governo italiano nei confronti del BIE, mantenuti in capo al Governo stesso). Oggi, il D.P.C.M. 6 maggio 2013 ha sostituito e abrogato il Decreto originario del 2008, allo scopo di riorganizzare gli organismi per la gestione delle attività connesse all Evento e di semplificare le procedure ed i processi volti alla infrastrutturazione e all allestimento del Sito Espositivo, delle opere connesse e degli interventi funzionali all Esposizione inseriti nelle programmazioni comunali, provinciali e regionali. Il Decreto ha confermato i ruoli della COEM quale sede di coordinamento politico nazionale dell Evento e del Tavolo Lombardia quale soggetto incaricato della programmazione e realizzazione delle attività regionali e sovra-regionali relative a Expo Milano 2015, nonché degli interventi e delle attività relative alle opere connesse riguardanti aree diverse da quelle in carico alla Società Expo 2015 SpA La COEM è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, o da un suo delegato, ed è composta dal Commissario Unico, dal Commissario di Sezione per il Padiglione Italia, dal Presidente pro-tempore della Regione Lombardia, dal Presidente pro-tempore della Provincia di Milano, dal Sindaco pro-tempore del Comune di Milano e dai Ministri competenti di volta in volta individuati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Al Tavolo Lombardia, presieduto dal Presidente pro-tempore della regione Lombardia, partecipano il Commissario unico, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, il Comune di Milano, il Ministero dell economia e delle finanze, la Provincia di Milano, i Comuni di Rho e di Pero, la Camera di Commercio di Milano e, per quanto di eventuale, rispettiva competenza, altri Ministeri, gli enti locali regionali, nonché, se interessate, le altre Regioni italiane, enti ed organismi sovranazionali. COMMISSIONE COMMISSIONE DI COORDINAMENTO DI COORDINAMENTO COEM COEM TAVOLO LOMBARDIA: COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PER IL GOVERNO DEGLI INTERVENTI REGIONALI E SOVRAREGIONALI COMMISSARIO UNICO DELEGATO DAL GOVERNO Figura 2.1 I quattro organi di riferimento della governance di Expo Milano

11 CAPITOLO 02 Il D.P.C.M. 6 maggio 2013 ha nominato l Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA quale Commissario Unico per Expo Milano Nel rispetto dei principi generali dell ordinamento e della normativa comunitaria, degli obblighi internazionali assunti dall Italia e nei limiti delle risorse stanziate dalla legislazione vigente, il Commissario Unico esercita, inoltre, poteri sostitutivi per risolvere situazioni o eventi ostativi alla realizzazione delle opere essenziali e connesse previste per l Evento, alla partecipazione degli Stati e degli Enti iscritti o al regolare svolgimento della manifestazione. Nell ambito dei poteri conferitigli, il Commissario Unico ha nominato due propri delegati, con funzioni di garanzia e di controllo dell andamento delle attività e degli interventi relativi alle opere essenziali e alle opere connesse per l Evento. con tutte le Regioni italiane nell ambito del Tavolo Expo Regioni, cabina di regia a cui partecipano, oltre ad Expo 2015 SpA, la Conferenza delle Regioni e il Governo, attraverso il Sottosegretario con delega all Esposizione, istituita allo scopo di coinvolgere tutti i territori italiani nell Evento, valorizzarne il patrimonio e le eccellenze rispetto al Tema e dare nuovo impulso al turismo. La partecipazione di tutti i territori italiani viene promossa, inoltre, attraverso una serie di Protocolli di Intesa, che Expo 2015 SpA ha sottoscritto con numerosi enti ed istituzioni nei contesti regionale lombardo e nazionale, mirati a dare visibilità al patrimonio produttivo e storico dell Italia, coinvolgere il sistema di imprese e distretti, valorizzare le tipicità eno-gastronomiche e le peculiarità culturali del Paese. Le tappe evolutive della governance di Expo Milano Vengono emessi gli atti normativi fondanti dell organizzazione complessiva dell Evento ed istituiti gli organi e i soggetti preposti alla sue realizzazione (L.133/2008; DPCM 22/10/2008); il 1 dicembre 2008 si costituisce formalmente la Società Expo 2015 SpA Nel 2010, l Assemblea generale approva formalmente il Dossier di Registrazione. Nel 2011 Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Fondazione Internazionale Fiera Milano e Comune di Rho costituiscono la società Arexpo SpA, con lo scopo di acquistare i terreni ove si svolgerà la manifestazione e di metterli a disposizione di Expo 2015 SpA (e che la Società, al termine dell Evento, restituirà ad Arexpo SpA). A luglio 2011 viene approvato l Accordo di Programma, promosso dal Sindaco di Milano nel 2008, finalizzato a consentire la realizzazione dell Esposizione, anche attraverso il cambio di destinazione d uso del suolo interessato, la definizione di un apposita disciplina urbanistica e la riqualificazione dell area successivamente allo svolgimento dell Evento. Il D.P.C.M. 5 agosto 2011 ridefinisce la governance dell Evento, nominando il Sindaco di Milano quale Commissario Straordinario del Governo e il Presidente della Regione Lombardia quale Commissario Generale per la realizzazione di Expo Milano Il D.L. 26 aprile 2013, n. 43 definisce una serie di misure straordinarie volte ad accelerare la realizzazione dell Evento e istituisce la figura del Commissario Unico, nominato con il successivo D.P.C.M. 6 maggio Ove necessario, può provvedere in deroga alla legislazione vigente a mezzo di ordinanza, nei limiti indicati con delibera del Consiglio dei Ministri, sentito il Presidente della Regione Lombardia. Tali ordinanze sono immediatamente efficaci e devono essere pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Il successo di Expo Milano 2015 dipende anche, in misura fondamentale, dal contributo delle istituzioni locali delle aree direttamente interessate dall Evento e, più in generale, dal rapporto e dalla collaborazione con gli enti e le istituzioni di tutto il territorio nazionale. Al fine di garantire la corretta gestione e valorizzazione di tali relazioni, nell organizzazione dell Evento Expo 2015 SpA si interfaccia: con il Comune di Milano, attraverso il programma City Operations, strumento di pianificazione di cui il Comune si è dotato al fine di integrare i progetti e le iniziative che esso realizza in vista dell Evento con le attività sviluppate da Expo 2015 SpA, e quindi massimizzare i benefici e le ricadute positive dell Esposizione sulla Città; Agenda Italia 2015 Il governo, per sfruttare al meglio l opportunità di Expo Milano 2015, ha redatto un Master Plan contenente circa 60 tra progetti, azioni e interventi che il Governo intende mettere in campo per l Esposizione Universale di Milano È stato avviato un tavolo di lavoro, formato dal Presidente della Commissione di Coordinamento per le attività connesse ad Expo 2015 (COEM), dal Sottosegretario con delega all Expo Milano 2015 dalla Società Expo 2015 SpA e dal Commissario del Padiglione Italia, che ha visto la partecipazione attiva e propositiva di tutti i Ministeri, dell ANCI e della Conferenza delle Regioni. Il piano che prende il nome di Agenda Italia 2015 è composto da più di 50 iniziative e progetti, che sono stati organizzati e classificati in tre categorie generali rispondenti ai tre macro obiettivi su cui l Italia scommette ed investe in vista di Expo Milano 2015: 1. Promuovere il ruolo dell Italia nel mondo; 2. Sviluppare i temi e i contenuti dell Esposizione Universale; 3. Contribuire allo sviluppo del Paese. 2.2 La partecipazione dell Italia La partecipazione all Esposizione Universale in qualità di Paese organizzatore costituisce un opportunità unica per presentare al mondo la ricchezza della cultura e dell identità dell Italia nel settore dell alimentazione, promuovere le eccellenze della sua filiera agroalimentare e valorizzare la sua capacità di offrire soluzioni produttive e tecnologiche innovative per affrontare le questioni e i temi della sostenibilità della nutrizione. Obiettivo di Expo 2015 è quello di rappresentare il meglio dell Italia all Esposizione Universale e di garantire la più ampia partecipazione di tutti i suoi territori, attraverso una molteplicità di opportunità di partecipazione all Evento. L Italia avrà infatti una serie di spazi dedicati all interno del Sito Espositivo (descritti nel Capitolo 3), allestiti per assolvere diverse funzioni, quali, ad esempio: spazi tematici di filiera dei prodotti italiani, aree per ospitare eventi dedicati alle diverse ricchezze ed eccellenze dell enogastronomia del Paese, postazioni con funzioni di rappresentanza e istituzionale dei territori locali

12 CAPITOLO 02 Nel 2012 è stato nominato il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, quale soggetto responsabile della presenza e della partecipazione dell Italia nel Sito Espositivo (D.P.C.M. 3 agosto 2012). Nel 2013 è stato presentato ufficialmente il concept del Padiglione Italia, ovvero l idea creativa e le linee guida alla base dei progetti architettonici che definiranno il sistema di edifici e di spazi aperti che ospiterà la partecipazione dell Italia all interno del Sito. Il concept denominato Vivaio Italia è risultato vincitore di un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di 68 progetti provenienti da ogni parte del mondo e si basa su cinque elementi cardine: Trasparenza, attraverso l utilizzo di vetro, cristalli e materiali fotosensibili, con valenza metaforica e concettuale guardare al di là del proprio ambiente, dialogare con il mondo, essere trasparenti ; Energia, intesa come vita e come strumento di trasformazione, nella prospettiva del rispetto ambientale; Acqua, elemento fortemente legato all identità di Milano e alle tematiche di Expo Milano 2015; simbolo dell esistenza, della nascita, della rigenerazione, delle risorse della Terra; Natura, quale elemento al centro del futuro dell umanità; Tecnologia, quale espressione dell identità dell Italia e della sua capacità di raccogliere ed affrontare le sfide poste dal futuro. Le informazioni sul Padiglione Italia e sulla partecipazione dell Italia all Evento sono disponibili nel sito web dedicato: com/it 2.3 La governance societaria di Expo 2015 SpA La governance di Expo 2015 SpA prevede un Consiglio di Amministrazione formato da un numero massimo di cinque membri, nominati dall Assemblea dei Soci. Gli amministratori durano in carica per il periodo stabilito all atto della nomina, non superiore a tre esercizi, e cessano dall incarico alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio relativo all ultimo esercizio della loro carica. Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga utili e/o opportuni per l attuazione ed il conseguimento dell oggetto sociale, fatte salve le materie che la legge e lo statuto della Società riservano alle competenze degli altri organi sociali. Il Consiglio di Amministrazione nomina, tra i propri componenti, il Presidente, il quale propone la designazione di un Amministratore Delegato tra i membri del Consiglio. Il Presidente presiede il Consiglio di Amministrazione e lo convoca tutte le volte che lo giudica necessario o quando è fatta richiesta scritta dall Amministratore Delegato o dalla maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione. Al Presidente del Consiglio di Amministrazione spetta la firma e la rappresentanza della Società di fronte a terzi.l Amministratore Delegato è titolare di poteri di governo strategico, di gestione e di rappresentanza della Società. Il Collegio Sindacale, composto da tre membri e due supplenti e nominato dall Assemblea dei Soci, vigila e verifica il rispetto delle norme di legge e dello Statuto sociale.per ulteriori informazioni sull assetto di governo si vedano le pagine del sito istituzionale dedicate alla governance della Società: Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/2001 di Expo 2015 SpA Nel quadro delle misure legislative e societarie finalizzate a garantire il rispetto e il controllo dei principi di legalità, trasparenza e libera concorrenza posti alla base dell organizzazione dell Evento, Expo 2015 SpA si è dotata, a titolo volontario, di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. n. 231/2001, con l obiettivo principale di creare un sistema organico e strutturato di principi e procedure di controllo atti a prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto. Alla base, è stato adottato il Codice Etico, che definisce i principi eticosociali e le norme di comportamento aziendali, la cui osservanza costituisce un impegno e un dovere di tutti i dipendenti della Società, nonché di tutti i soggetti che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti contrattuali e/o di lavoro, anche occasionale, con la Società stessa. Il Modello è stato elaborato a partire dalla mappatura dei processi aziendali e da un attività di risk assessment. È stata quindi condotta un analisi delle aree di attività che presentano profili potenziali di rischio, esaminando: la storia della Società, il contesto normativo relativo all Evento, il contesto societario, il settore di appartenenza, l assetto organizzativo aziendale, il sistema di corporate governance, il sistema di procure e deleghe, i rapporti giuridici con soggetti terzi, la realtà operativa, le prassi e le procedure formalizzate e diffuse all interno dell azienda per lo svolgimento delle operazioni. Sono stati quindi individuati i seguenti reati presupposto: reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25); delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24-bis); delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter); falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis); reati societari (art. 25-ter); delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico (art. 25-quater); delitti contro la personalità individuale (art. 25-quinquies); abusi di mercato (art. 25-sexies); omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies); ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25-octies); delitti in materia di violazione del diritto d autore (art. 25-novies); induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria (art. 25-novies); reati ambientali (art. 25-undecies); reati transnazionali (art. 10, L.146/2006). Nell ambito del Modello è istituito l Organismo di Vigilanza, organo autonomo, indipendente e competente in materia di controllo dei rischi connessi alla specifica attività svolta dalla Società e ai relativi profili giuridici. L Organismo è composto da tre membri, due esterni e uno interno. Ha il compito di vigilare sull osservanza del Modello da parte dei destinatari; sulla sua effettiva efficacia nel prevenire la commissione dei reati; sull attuazione delle prescrizioni del Modello nell ambito dello svolgimento delle attività della Società; sull aggiornamento del Modello. Tra gli strumenti di attuazione del Modello (quali disposizioni, atti e procedure operative aziendali, deleghe, etc.), è stato adottato uno specifico tool informatico Compliance 231/01 a supporto delle attività di controllo e presidio dei rischi delle diverse Direzioni. Il Modello ed il Codice Etico sono scaricabili dal sito della Società all indirizzo:

13 CAPITOLO L assetto organizzativo della Società La struttura organizzativa di Expo 2015 SpA si articola in quattro Direzioni (Business Planning & Control, Communication, Institutional Affairs e Italian Pavilion) e quattro Divisioni: la Divisione Constructions & Dismantling è finalizzata alla realizzazione del Sito Espositivo e del progetto Vie d Acqua, complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella cintura ovest della città, dei Navigli e della rete irrigua, previsti sin dalla fase di candidatura e parte integrante del progetto complessivo di Expo Milano La Divisione fornisce inoltre supporto tecnico ai Partecipanti per la costruzione degli spazi espositivi di loro competenza. Nel post evento, la Divisione sarà responsabile degli interventi di smantellamento previsti; la Divisione Participants ha come obiettivo l ingaggio e la contrattualizzazione dei Partecipanti Ufficiali e dei Partecipanti Non Ufficiali - Non Corporate ai quali è conferito uno spazio stabile durante il semestre espositivo, in stretta connessione con il Tema dell Esposizione. Inoltre, coordina le relazioni con il BIE; la Divisione Event Management concentra le competenze relative alle vendite, al marketing, agli spazi tematici, alla gestione dei Partner, alla definizione e conduzione del palinsesto degli eventi del semestre, nonché all innovazione tecnologica e digitale a supporto dell Evento; la Divisione Operations è finalizzata alla conduzione di tutte le attività di funzionamento del Sito durante i sei mesi di Evento (quali manutenzioni, servizi di quartiere, sicurezza, logistica, mobilità, tecnologie dedicate, etc.) e alla gestione del centro servizi per i Partecipanti. PADIGLIONE ITALIA (**) CEO BUSINESS PLANNING & CONTROL Figura 2.2 Organigramma Expo 2015 (a gennaio 2014) EVENTI SUSTAINABILITY RELAZIONI ESTERNE COMMUNICATION AUDIT (*) LEGAL SVILUPPO COMUNICAZIONE INSTITUTIONAL AFFAIRS HR & ORGANIZATION FINANCE PUBLIC PROCUREMENT CONSTRUCTIONS & DISMANTLING DIVISION PARTICIPANTS DIVISION OPERATIONS DIVISION EVENT MANAGEMENT DIVISION DESIGN & TECHNICAL OFFICE REL. SIND. CANTIERE E PROGETTI DEL LAVORO FEEDING KNOWLEDGE CENTER PROGRAM MGMT & INTEGRATION PEOPLE MOBILITY PROGRAM MGMT DIGITAL EXPO TENDER & CONTRACTS MAIN ADMINISTRATIVE OFFICE PARTICIPATION, BIE REL & SPECIAL PJ THEMATIC CLUSTER & ASSISTANCE PJ RISK MGMT CENTRALE OPERATIVA EXECUTIVE PRODUCER SHOW TIME CURATORE PALINSESTO EVENTI FACILITY, HEALTH & SAFETY MAIN SAFETY & AUTHOR. OFFICE INTERNATIONAL ORG. & SPECIAL PJ NON OFFICIAL PARTICIPANTS FIELD OPERATIONS SUPPLY CHAIN & TECHNOLOGIES SALES, BUSINESS DEV., FUNDRAISING & TICKETING PARTNERS MANAGEMENT MAINTENANCE MARKETING PROGRAMS INFO POINT D.T. ESECUZIONE SITO ESPOSITIVO D.T. ESECUZIONE SITO VIE D ACQUA THEMATIC SPACES TECH. INNOVATION & DIGITAL (**) Riporta organizzativamente all Amministratore Delegato e funzionalmente per attività di coordinamento, indirizzo e verifica al Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia (*) Riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione e organizzativamente alla Direzione Generale Business Planning & Control 22 23

14 IL CONTESTO TERRITORIALE E LE OPERE PER EXPO MILANO

15 CAPITOLO Expo Milano 2015 e il Territorio L Italia rappresenta un punto di riferimento culturale a livello mondiale sul tema dell alimentazione: l industria agroalimentare, la ricerca scientifica e i servizi correlati godono, infatti, di un indiscussa reputazione internazionale. Le caratteristiche geografiche dell Italia e la ricchissima varietà di ambienti naturali molto diversi fanno sì che in essa siano rappresentati diversi settori di produzione: dai cereali ai prodotti ittici, dalla carne ai latticini, dai prodotti ortofrutticoli a quelli vitivinicoli. Milano e la Lombardia, in particolare, hanno saputo attivare, negli anni, sinergie di sviluppo in grado di promuovere lo scambio di tecnologie e competenze fra i diversi sistemi di produzione agroalimentari, diventando un contesto privilegiato in cui nuove tendenze e innovazione si confrontano quotidianamente, anche grazie alla particolare posizione geografica, all interno di uno dei territori agricoli più vasti e diversificati d Italia. La Lombardia è un territorio caratterizzato per il 20% da parchi e riserve naturali e da un patrimonio artistico-culturale che può contare su 300 musei e 300 mila beni culturali censiti. Dotata di un attività agricola tradizionale che ha saputo conservare intatta la propria vitalità, la Lombardia conta oltre 57 mila imprese agricole e 8 mila imprese alimentari, collocandosi tra le prime regioni in Italia nel settore agroalimentare, le cui attività coprono il 69% del territorio. Allo stesso tempo, è presente una rete di centri di alta formazione e ricerca tra i più avanzati in campo internazionale, con realtà che operano in stretto legame con le imprese del settore agroalimentare. La posizione di Milano, infine, rappresenta la connessione tra la grande metropoli e un territorio al tempo stesso urbanizzato e ricco di realtà agroalimentari e di parchi verdi. La Provincia di Milano in particolare, in cui si colloca il Sito di Expo Milano 2015, è un interessante esempio di integrazione tra città e campagna, innovazione e tradizione, industrie e servizi, che la rendono uno dei territori più produttivi d Europa. 3.2 Gli interventi per Expo Milano 2015 Fin dal 2008 sono stati previsti due gruppi di opere per la realizzazione di Expo Milano 2015: le opere essenziali, in carico ad Expo 2015 e ad altri Enti, il cui valore complessivo è pari a 2.129,1 milioni di euro; le opere connesse, in carico ad altri enti Gli interventi per Expo Milano 2015 Le opere essenziali in carico ad Expo 2015 SpA hanno un valore di 1.305,6 milioni di euro. La Società è direttamente assegnataria dei finanziamenti pubblici degli Enti finanziatori (Stato, Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano). Il dettaglio delle modalità di assegnazione, rendicontazione e utilizzo dei finanziamenti ricevuti è descritto nel Capitolo 6 del Rapporto. Tali opere includono: le opere di realizzazione del Sito Espositivo: - gli interventi di urbanizzazione, quali, ad esempio, gli interventi per la risoluzione delle interferenze e per la viabilità perimetrale, la realizzazione della Piastra espositiva, le opere di infrastrutturazione tecnologica; - i Manufatti, cioè le architetture che ospiteranno i diversi servizi per i Visitatori di ristorazione, commerciali, igienici, etc. ma anche gli spazi per gli eventi, gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti, etc., compresi i Cluster e le Aree Tematiche; gli interventi di adacquamento e recapito acque essenziali per il funzionamento del Sito Espositivo e il progetto Vie d Acqua; la costruzione e l allestimento degli spazi assegnati all Italia nel Sito Espositivo in qualità di Paese ospitante. Le restanti opere essenziali riguardano gli interventi di connessione al Sito (rete stradale e autostradale, linea metropolitana, area e strutture a parcheggio), la cui realizzazione è a carico delle istituzioni locali, nell ambito delle competenze definite e assegnate al Tavolo Lombardia. Il valore di questi interventi è pari a 823,5 milioni di euro Le Opere Connesse Le cosiddette opere connesse all Esposizione includono una serie di interventi di infrastrutturazione viaria, stradale, ferroviaria e inerenti le linee metropolitane, inseriti in piani e programmi infrastrutturali indipendentemente dall Evento, la cui realizzazione è rilevante tuttavia per garantire la piena accessibilità del Sito Espositivo alle reti regionali e nazionali. La realizzazione di tali interventi è di competenza di diversi enti ed istituzioni locali (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, ANAS, RFI). 3.3 I principali ambiti normativi applicabili La realizzazione di un Esposizione Universale richiede la definizione di un quadro normativo di riferimento, che regoli l organizzazione, la gestione e la partecipazione all Evento. Un primo ambito normativo è costituito dalla Convenzione sulle Esposizioni Internazionali e, più in generale, dalle regolamentazioni del BIE volte a disciplinare le competenze del Paese ospitante la manifestazione e la partecipazione dei Paesi all Evento. In aggiunta a tale regolamentazione, l Esposizione Universale genera una pluralità di situazioni e fattispecie, cui si applica il diritto dell Unione Europea, gli impegni derivanti dagli accordi internazionali sottoscritti nonché il quadro giuridico nazionale L Accordo di Sede In accordo con la Convenzione sulle Esposizioni Internazionali, il Paese che ospita l Evento deve adottare una serie di misure legislative speciali, mirate a facilitare l organizzazione dell Esposizione. Lo strumento adottato per regolamentare in modo coordinato tali misure è l Accordo di Sede, siglato dal Governo Italiano e dal BIE nel luglio 2012 e ratificato con Legge n. 3/2013. Si tratta di uno strumento già utilizzato con successo in precedenti Esposizioni Universali, finalizzato a determinare i meccanismi che agevoleranno la partecipazione di Stati, Organizzazioni internazionali e soggetti pubblici e privati di tutto il mondo ad Expo Milano 2015 anche garantendo loro le necessarie condizioni fiscali ed operative

16 CAPITOLO 03 Fra le misure principali previste dall Accordo vi sono: Il rilascio dei visti d ingresso, di soggiorno e di lavoro per il personale coinvolto nell Esposizione; il riconoscimento di frequenze radiomobili per i Paesi Partecipanti; le misure inerenti l accesso al sistema assicurativo, sanitario, scolastico e sociale nazionale del personale coinvolto nell organizzazione dell Esposizione; le misure di esenzione fiscale per i Paesi Partecipanti e per l importazione di merci e materiali Il quadro normativo su sicurezza e legalità La dimensione delle aree interessate e dei lavori previsti, la numerosità della forza lavoro, la durata dei progetti e il loro valore economico sono fattori che hanno fatto emergere in Expo 2015 una forte sensibilità in relazione ai potenziali rischi connessi alla realizzazione del Sito Espositivo, relativi soprattutto alla sicurezza sul lavoro, alla regolarità degli appalti, alla possibilità di infiltrazioni mafiose. Il tema della sicurezza sul lavoro e quello della regolarità dei contratti pubblici sono disciplinati, rispettivamente, dal D.lgs. n.81 del 2008 e s.m.i. (Testo Unico Sicurezza) e dal D.lgs. n. 163 del 2006 (Codice Contratti Pubblici). I cantieri di realizzazione del Sito sono inoltre sottoposti alla normativa antimafia aggiornata con l entrata in vigore del nuovo codice antimafia : il D.lgs. n. 159 del 2011 (così come modificato dal D.lgs. n. 218 del 2012, che ha ampliato i soggetti controllati). Il dettaglio delle misure antimafia applicate fra cui spicca, per rilevanza, il Protocollo di Legalità siglato nel 2012 con la Prefettura di Milano sono descritti nel Capitolo 8 del Rapporto, nell ambito dei sistemi di controllo adottati da Expo 2015 SpA in collaborazione con i diversi soggetti e istituzioni coinvolti. In base a tale Protocollo, Expo 2015 è il soggetto responsabile della sicurezza delle opere anche sotto il profilo antimafia, con il compito di garantire alla prefettura un costante e consistente flusso informativo dei dati relativi alla filiera delle imprese appaltatrici e subappaltatrici e a cascata fino all ultimo livello dei subcontraenti, tutte obbligate a fornire a Expo 2015 i propri dati, nonché le informazioni concernenti le aziende subappaltatrici, che partecipano ai lavori (Cfr.: Relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti della Regione Lombardia, approvata dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti il 12/12/2012). Per dare attuazione al Protocollo, Expo 2015 ha deciso di inserire in tutti i contratti da essa stipulati l obbligo, a carico degli appaltatori, di denunciare eventuali tentativi di estorsione o sollecitazioni di illegalità, pur in assenza di una norma giuridica generale che imponga tale obbligo. Si tratta di un esperienza avanzata nella lotta antimafia e di una clausola che in attesa di un intervento legislativo che ne faccia una regola di carattere generale per tutti i contratti di appalto e subappalto potrebbe fungere da modello per essere inserita in tutti gli appalti pubblici Le Procedure di Valutazione Ambientale Il piano delle opere essenziali a carico di Expo 2015 per la realizzazione del Sito Espositivo e dei relativi Manufatti è soggetto, oltre che al rispetto della legislazione ambientale applicabile, anche ad un articolato piano di verifiche, mirate a garantire che le opere e le attività eseguite sul Sito Espositivo siano sostenibili dal punto di vista ambientale. Il Piano, infatti, è soggetto a Procedura di autorizzazione nell ambito dei lavori della Conferenza dei Servizi Permanente (CdSP), istituita con Decreto n del 21 ottobre 2011 del provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia. La CdSP è il luogo istituzionale di presentazione dei progetti preliminari e definitivi, di raccolta dei pareri degli enti e di approvazione dei progetti. Gli interventi sul Sito sono stati inoltre oggetto di due procedure specifiche: la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) finalizzata alle valutazioni dell Accordo di Programma, con contenuto di variante urbanistica ai piani regolatori generali dei Comuni di Milano e di Rho, necessario per la realizzazione dell Esposizione Universale Expo Milano L Accordo di Programma è stato definitivamente approvato con D.P.G.R. n.7471 del 4 agosto 2011; una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto preliminare della Piastra espositiva (ovvero dell infrastruttura più importante del Sito, che comprende le opere idriche, i percorsi principali, gli impianti di distribuzione dell energia elettrica, delle telecomunicazioni, delle acque). La Procedura è stata chiusa con D.G.R. IX/2969 del 2 febbraio Il Decreto VIA contiene: a) il giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto, b) alcune prescrizioni specifiche che dovranno essere ottemperate; c) l istituzione di un Osservatorio Ambientale Expo La successiva D.G.R. IX/4779 del 30 gennaio 2013 ha verificato l assoggettabilità alla procedura di VIA delle modifiche intervenute al progetto per la realizzazione della Piastra espositiva. La Delibera ha escluso tali modifiche dalla procedura di VIA, a condizione che vengano ottemperate una serie di prescrizioni ulteriori rispetto a quelle sancite dalla D.G.R. IX/2969, che sono state integralmente riconfermate. L adempimento a tali prescrizioni è descritto nel Capitolo 7 del Rapporto, nell ambito della rendicontazione delle prestazioni ambientali dell organizzazione. L Osservatorio Ambientale Expo 2015 è stato istituito con funzione di: 1) verificare l ottemperanza delle prescrizioni del provvedimento di compatibilità ambientale; 2) verificare la corretta esecuzione delle attività di monitoraggio ambientale; 3) individuare e programmare gli interventi di compensazione e la gestione di specifiche criticità ambientali; 4) certificare l avvenuta completa compensazione degli impatti relativi alla perdita di valore ecologico dei suoli ed alle emissioni climalteranti; 5) divulgare le informazioni ambientali al pubblico. L Osservatorio Ambientale Expo 2015 comprende rappresentanti di Regione Lombardia, Expo 2015 SpA, Provincia di Milano, dei Comuni di Milano e di Rho e delle strutture del Sistema Regionale che hanno partecipato all istruttoria di VIA. Dal punto di vista tecnico, l Osservatorio è supportato da Arpa Lombardia ed è aperto alla partecipazione di soggetti esterni interessati che ne fanno richiesta (es.: Legambiente, Fai, Fondazione Cariplo, Wwf, Distretto Agricolo 28 29

17 CAPITOLO 03 Sud Milano). Al fine di rendere più efficace l attività dell Osservatorio, sono stati istituiti quattro gruppi di lavoro: Progettazione e Servizi, Monitoraggio, Compensazioni ambientali (valore ecologico e CO 2 ), Salute Pubblica. 3.4 Il Sito Espositivo Il Sito Espositivo occupa una superfici di 1,1 milione di m 2 e si trova in un area a nord-ovest di Milano che interessa direttamente i Comuni di Baranzate, Bollate, Pero e Rho, in un contesto fortemente infrastrutturato. Il Sito sorge infatti all incrocio delle autostrade A8/A9 Como-Varese-Milano e A4 Torino-Milano-Venezia ed è servito dai principali sistemi di trasporto pubblico (Linea 1 della metropolitana, passante ferroviario, servizio ferroviario locale, regionale e dall alta velocità). Si trova a meno di un ora dagli aeroporti di Malpensa e Linate e ad un ora dall aeroporto di Orio al Serio. Il terreno su cui sorge il Sito è attraversato da due corsi d acqua, il torrente Guisa e il cavo Viviani. Entrambi hanno una portata d acqua molto limitata, ma sono periodicamente interessati da piene. Per scongiurare il rischio di esondazioni, entrambi i corsi d acqua vengono deviati in un nuovo alveo che corre esternamente al Sito, lungo l autostrada A8. Un ulteriore protezione è assicurata dalla vasca di laminazione, bacino in cemento armato di metri cubi, posto nella parte est del Sito e destinato a fungere da valvola di sfogo per le acque in caso di piene eccezionali, interamente coperto. Il Master Plan presentato al BIE si sviluppa su due assi ortogonali che richiamano la struttura urbanistica delle antiche città romane (Figura 3.2): Il Decumano, un asse di circa 1,5 km di lunghezza e una larghezza di 35 m, che attraversa l intero Sito in direzione est-ovest. Lungo l asse, denominato World Avenue, si affacciano gli spazi dove sorgeranno i padiglioni dei diversi Partecipanti, offrendo a tutti i Paesi una posizione di primo piano e grande visibilità; il Cardo, asse perpendicolare di 350 metri orientato in direzione nordsud, lungo il quale si distribuirà la partecipazione italiana. Figura 3.1 Il Sito Espositivo 30 31

18 CAPITOLO 03 Figura 3.2 Il Master Plan Nel punto di incrocio fra le due direttrici, una piazza quadrata, denominata Piazza Italia, rappresenta il luogo simbolo dell incontro tra l Italia e il mondo. I Manufatti più significativi realizzati da Expo 2015 sul Sito Espositivo sono: la Lake Arena che, con circa 90 metri di diametro, sarà il più grande spazio aperto dedicato ai Visitatori, in cui saranno ospitati eventi e installazioni artistiche; la Collina Mediterranea, punto panoramico all interno del Sito; l Expo Centre, spazio per sale conferenze ed eventi (l auditorium per persone e la performance area); la Passerella Expo-Cascina Merlata, quale accesso per lo staff dei Partecipanti ospitati presso il complesso di Cascina Merlata; la Passerella Fiera per agevolare gli ingressi e le uscite dal Sito Espositivo; l Open Air Theatre, manufatto temporaneo posto nella parte meridionale del Sito, che potrà ospitare circa persone su prato e gradinate, in occasione di concerti all aperto, spettacoli teatrali e cerimonie ufficiali; la Cascina Triulza, antico casale che costituisce un importante testimonianza del patrimonio storico, architettonico e ambientale rappresentato dalle cascine agricole milanesi, che verrà ristrutturato e rimarrà invece come eredità permanente alla città. I Cluster rappresentano uno degli elementi più caratteristici di Expo Milano 2015 e un grande valore aggiunto per lo sviluppo del Tema. Ogni Paese avrà a disposizione uno spazio in cui far emergere il proprio contributo individuale allo sviluppo del tema del Cluster prescelto. Le aree comuni saranno dedicate ad eventi culturali e musicali, degustazioni e mostre tematiche. Il modello di partecipazione nei Cluster è descritto nel Capitolo 8 del Rapporto

19 CAPITOLO 03 In punti chiave del Sito saranno localizzate le Aree Tematiche, spazi a cura di Expo 2015 in cui la Società proporrà la propria interpretazione del Tema. Le cinque Aree Tematiche sviluppano il tema dell alimentazione attraverso percorsi espositivi, installazioni artistiche, diventando punti fondamentali per il coinvolgimento dei Visitatori nonché occasione per un esperienza educativa su diversi aspetti: il Padiglione Zero Sviluppato con il contributo delle Nazioni Unite, il Padiglione sarà il trampolino di lancio delle tematiche di Expo Milano 2015, in cui il Visitatore potrà ripercorrere attraverso un percorso scenografico di grande impatto lungo m 2. la storia alimentare dell uomo e affrontare le grandi domande sul futuro del pianeta; inoltre, verranno esposte le Buone Pratiche per lo Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza Alimentare selezionate da Expo 2015 attraverso un bando internazionale; il Future Food District Costituito da due padiglioni di m 2 espositivi e da una piazza di m 2, il Future Food District è concepito come un distretto urbano ideale dove comprendere come evolveranno gli scenari futuri della filiera alimentare, attraverso l applicazione delle tecnologie dell informazione alla conservazione, distribuzione, acquisto e consumo di cibo; Art&Food Sarà un percorso espositivo dedicato all iconografia degli alimenti e del convivio, mirato ad analizzare la rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle arti dall antichità all attualità, in un ottica globale che abbraccia epoche, culture e religioni differenti attraverso tutti i media dell arte. Il cuore dell esposizione sarà un padiglione di m 2 ; il Parco della biodiversità Il Parco sarà un grande spazio di m 2 dedicato all agrobiodiversità, ovvero alla diversità dei sistemi agroalimentari, tematica complessa che rappresenta una straordinaria ricchezza per l uomo e per il pianeta; il Children park Sarà uno spazio interamente dedicato ai più giovani Visitatori dell Esposizione, in cui i bambini e loro famiglie potranno esplorare i temi complessi della vita e della sostenibilità del pianeta con approcci e linguaggi diversi (fisici, sensoriali, relazionali, culturali). La progettazione complessiva del Sito Espositivo e le indicazioni fornite ai Partecipanti che costruiranno delle proprie aree espositive sono stati orientati a garantire le condizioni di accessibilità, vivibilità e sicurezza alle persone con disabilità, in linea con la legislazione vigente in materia. L aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori in corso nel Sito Espositivo e le eventuali modifiche al progetto sono descritti in dettaglio nel sito: Il progetto Vie d Acqua La proposta progettuale delle Vie d Acqua è stata sviluppata da Expo 2015 insieme agli enti di governo del territorio di diverso livello, integrandosi con una serie di progetti e programmi già attivi. L elemento innovativo e centrale della proposta è costituito dalla realizzazione del nuovo canale Expo 2015 Secondario irriguo Villoresi, che collegherà il canale principale Villoresi con il Naviglio Grande, passando per il Sito Espositivo e ponendo in relazione diretta anche sotto il profilo fruitivo due grandi vie d acqua storiche e, tramite esse, la città di Milano con la valle del Ticino, da una parte, e Villa Parco di Monza, dall altra. Nell ambito del progetto, i due canali storici Villoresi e Naviglio Grande sono oggetto di un ampio programma di interventi di recupero e valorizzazione, che contribuirà a dare risposta alle esigenze irrigue dei territori agricoli a sud della città e a migliorare la qualità ambientale della Darsena, che verrà recuperata. Sullo stesso asse nord-sud, il progetto prevede lo sviluppo di un collegamento ciclopedonale e verde tra le alzaie del Naviglio Grande e del Villoresi, che porrà in relazione diretta Parco Groane e Parco Agricolo Sud Milano. La connessione irrigua e fruitiva tra il canale Villoresi e il Naviglio Grande costituisce inoltre il segmento strategico di un circuito ciclabile di circa 130 km lungo le acque lombarde, tra l ovest milanese e la valle del Ticino, attraverso parchi, nuclei storici e suggestivi paesaggi rurali (il cosiddetto circuito dell Anello Verde-Azzurro ). Il complesso degli interventi si integra, infine, con le azioni previste per la riqualificazione e messa in sicurezza di un significativo tratto della valle del Torrente Guisa e con alcuni interventi diffusi di valorizzazione del paesaggio e sistema rurale nell ovest milanese. Infine, il Sito è delimitato, da un Canale, che costituisce uno degli elementi caratterizzanti e distintivi del progetto. Il Canale avrà una lunghezza complessiva di 4,5 km ed una larghezza minima di circa 4,5 metri, occupando una superficie complessiva di circa metri quadrati. La profondità dell acqua sarà compresa fra 30 e 70 cm. L acqua che alimenterà il Canale proverrà direttamente dal Villoresi, un canale esistente che attraversa il territorio a nord di Milano e che fuoriesce in una nuova canalizzazione che porta direttamente alla Darsena, nel cuore della città. La realizzazione del Canale si integra nelle attività per lo sviluppo del progetto Vie d Acqua, complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica, ambientale e rurale degli spazi aperti nella cintura ovest di Milano, mirati a connettere il Sito Espositivo con la città e il territorio, attraverso un percorso di piste ciclopedonali lungo la rete dei canali, che vengono riqualificati e restituiti alla collettività. Progetto Vie d Acqua Navigli e canali storici Anello Verde-Azzurro Figura 3.3 Il Progetto Vie d Acqua: L inquadramento territoriale 34 35

20 CAPITOLO 03 Il percorso del programma di interventi del Progetto Vie d Acqua 2007 Il Dossier di Candidatura lancia la suggestione di un richiamo simbolico all acqua, quale matrice caratterizzante del territorio milanese ed elemento primario della nutrizione del pianeta, evocato anche dal canale perimetrale che circonda il Sito. MANCA TESTO 2009 Nell ambito del Tavolo Lombardia, viene costituito un tavolo di confronto tra gli enti interessati, al fine di considerare le diverse opzioni progettuali (a fronte degli studi disponibili, dei quadri programmatici in essere e degli scenari territoriali in via di definizione), con particolare attenzione ai temi della difesa idraulica e della valorizzazione irrigua, della tutela ambientale, del paesaggio e della realtà rurale. Dal lavoro interdisciplinare del tavolo emergono le indicazioni fondamentali per la progettazione, fra cui la realizzazione del Canale della Via d Acqua quale intervento permanente di efficientamento della rete irrigua in coerenza con i programmi regionali e la scelta che l infrastruttura idraulica ed irrigua si inquadri in uno scenario progettuale organico di riqualificazione ambientale e ricomposizione paesaggistica delle aree verdi e agricole a ovest della città. Figura 3.4 Il Progetto Vie d Acqua e le sue fasi 2010 Expo 2015 realizza gli studi volti a verificare la fattibilità della connessione irrigua tra il Villoresi e il Naviglio Grande, considerandone i benefici rispetto sia alla funzionalità del Sito Espositivo, sia agli obiettivi di miglioramento del servizio irriguo, in particolare nei territori a sud di Milano. Vengono inoltre attivati i tavoli di confronto con gli attori locali, preliminari all individuazione degli interventi di riqualificazione. Oltre a Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano, vengono coinvolti: Parco Groane, Consorzio Et Villoresi, i Comuni di Garbagnate M., Bollate, Arese, Rho, Pero, Settimo M., Parco Agricolo Sud Milano, il Distretto Agricolo di Milano e altri agricoltori, oltreché numerosi comitati e associazioni, tra cui Italia Nostra, Legambiente, Associazione Amici Cascina Linterno, Comitato Fontanili Il Programma complessivo Vie d Acqua viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di Expo 2015 e ratificato con presa d atto dalla Giunta regionale con D.G.R. n. IX/3255 del 04/04/2012. Il Programma specifica gli interventi previsti e i soggetti che svolgeranno le funzioni di supporto tecnico e amministrativo per la loro realizzazione. Gli interventi vengono accorpati in progetti oggetto di singole procedure di gara e affidamento lavori e distinti in due fasi di attuazione, illustrate in Figura 3.4: 1) una prima fase, che include la sistemazione delle alzaie e l impermeabilizzazione del Canale Villoresi-tratto Groane, gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza del Guisa e gli interventi di recupero e valorizzazione del paesaggio agrario; 2) una seconda fase, che comprende gli interventi di impermeabilizzazione e riqualificazione del Canale Villoresi, la realizzazione della Via d Acqua nord (dal Villoresi al Sito) e sud (dal Sito alla Darsena) e il recupero della Darsena

21 CAPITOLO L uso delle tecnologie e la Digital Smart City Expo 2015 mira a realizzare e rendere funzionale il Sito Espositivo anche attraverso lo sviluppo di un modello di Digital Smart City, basato sull utilizzo di tecnologie informatiche intelligenti applicate alle infrastrutture del Sito e ai servizi ai Partecipanti, in grado di migliorare l esperienza dei Visitatori, favorire la scoperta del Tema e lasciare un eredità di soluzioni e di sistemi innovativi, sia al territorio ospitante sia, in generale, alla collettività e alle città del futuro. In prospettiva dell Evento, la Società Expo 2015 sta quindi lavorando con il fondamentale contributo dei Partner operanti nei settori delle infrastrutture e delle tecnologie dell informazione per sviluppare tre piattaforme a supporto dei Partecipanti e dei Visitatori: 1) La prima piattaforma è quella della Smart City Expo vera e propria, ovvero il complesso delle tecnologie digitali e dei servizi tecnologici che verranno realizzati nel Sito Espositivo negli ambiti dell energia, delle infrastrutture tecnologiche, dei sistemi di sicurezza (es.: videosorveglianza, controllo degli accessi), dell edutainment (cioè dei servizi di supporto all Evento connessi all intrattenimento) e dei servizi al Visitatore più tradizionali (es.: sistemi di pagamento cashless). La Smart City Expo comprenderà numerose e diverse soluzioni tecnologiche avanzate: dalla gestione dell energia integrata ai sistemi di ricarica per la mobilità elettrica e per la logistica, dai servizi di gestione delle code ai servizi avanzati per i Visitatori, quali i servizi medici e sanitari online. I servizi tecnologici saranno, inoltre, integrati con una rete di telecomunicazioni all avanguardia (rete fissa in fibra ottica, rete wi-fi, servizi satellitari, etc.), al fine di garantire un erogazione snella degli stessi e una connettività rapida e sicura all interno del Sito. 3) La terza piattaforma tecnologica è costituita, infine, dalla Cyber Expo 2015, ovvero dalle tecnologie che, utilizzando un ambiente virtuale, interattivo ed accessibile da ogni parte del mondo consentiranno a milioni di Visitatori on line di conoscere l Esposizione e di fruire dei suoi contenuti anche senza vivere l esperienza fisica della visita sul Sito. La Cyber Expo si svilupperà attraverso la messa a disposizione di molteplici e diversificati touch point (punti di contatto), attraverso i quali accedere virtualmente all Esposizione, quali personal computer, applicazioni mobile, punti di interazione fisica (TV connesse, totem, e-wall, etc.), con l obiettivo di massimizzare il numero di utenti coinvolti. Cyber Expo Ecosystem Smart City Figura 3.5 Le tre piattaforme tecnologiche di Expo Milano ) La seconda piattaforma è rappresentata da Ecosystem Expo, detta anche E015, progetto che intende espandere l esperienza di visita dell Evento e del Sito, attraverso la creazione e l integrazione dei servizi tecnologici che saranno messi a disposizione dei Visitatori sul territorio prima e durante Expo Milano Il progetto si basa sulla cooperazione dei soggetti pubblici e privati aderenti, che concordano di adottare un modello di riferimento tecnologico per la condivisione dei propri dati e servizi e per arricchire l offerta di applicativi per gli utenti. Expo 2015 mette a disposizione le soluzioni tecnologiche a supporto del progetto, integrando l ecosistema esterno nella piattaforma tecnologica di servizi realizzata per l Evento e rendendola accessibile agli aderenti. Il progetto è stato avviato con la firma, nel 2010, di un Protocollo di Intesa da parte di Expo 2015, Confindustria, Assolombarda, Confcommercio, Confcommercio (Unione Commercio Milano) e Camera di Commercio di Milano. Nel 2012 si è svolta una prima fase di sperimentazione, focalizzata sulla condivisione delle informazioni sulla mobilità dei passeggeri (quali tempi di attesa dei mezzi di trasporto, disponibilità dei parcheggi, etc.). Sono state coinvolte le principali aziende di trasporto dell area milanese e italiane che, in prospettiva, forniranno i servizi di trasporto e i relativi servizi di informazione sulla mobilità ai Visitatori di Expo Milano La sperimentazione si è conclusa nell ottobre 2012 con la presentazione delle prime applicazioni e dei primi servizi sviluppati sulla piattaforma, descritti in dettaglio nel sito del progetto: Nel contesto delineato, Expo 2015 sta lavorando in stretta connessione con i soggetti del territorio, al fine di integrare le soluzioni tecnologiche che verranno realizzate per l Esposizione con i servizi locali. In particolare, è stata siglata una Convenzione con il Comune di Milano, che prevede, fra l altro: l integrazione della rete wi-fi della città con la rete wi-fi del Sito Espositivo (creando così una rete unica Open Wi-fi Milano); la realizzazione di una serie di Isole Digitali nella città, aree in cui i cittadini possono già oggi usufruire di un servizio di noleggio di quadricicli elettrici e che, in prospettiva dell Evento verranno arricchite da una serie di altri servizi tecnologici, quali wi-fi, sistemi di illuminazione intelligente, totem informativi multimediali, etc. Nel 2012, Expo 2015 ha supportato la realizzazione di tali servizi investendo complessivamente quasi 800 mila euro

22 CAPITOLO La dismissione del Sito Espositivo nel post evento Le regole generali del BIE per la realizzazione delle Esposizioni Universali prevedono la dismissione delle opere temporanee e la restituzione del Sito integro al termine delle manifestazioni. Nell ambito delle norme che regolano la partecipazione dei Paesi ad Expo Milano 2015, la Special Regulation n.4 ( Concerning rules for Construction or Improvements and Fire Protection ), prevede, fra gli obblighi a carico dei Partecipanti, che ciascun Paese sia responsabile della dismissione del proprio padiglione e dei relativi allestimenti. I Partecipanti sono inoltre chiamati a progettare e realizzare edifici temporanei e sostenibili, nell ottica di una progettazione orientata ai criteri di basso impatto ambientale e di attenzione al ciclo di vita dei materiali e dei componenti. L Accordo di Programma siglato nel 2011 per la realizzazione di Expo Milano 2015 ha previsto la riqualificazione delle aree interessate al termine della manifestazione. In particolare, Expo 2015 è responsabile del progetto di dismissione del Sito, che si concluderà con la consegna delle aree ripristinate alla proprietaria Arexpo SpA. Lo stesso Masterplan dell Esposizione Universale, ufficialmente presentato al pubblico nel 2010 ed approvato dal BIE, è stato improntato a criteri di sostenibilità ambientale degli interventi e di reversibilità della maggior parte di essi. Il Masterplan disegna il futuro assetto dell area destinata ad ospitare la manifestazione distinguendo fra opere permanenti (prevalentemente le opere e gli interventi infrastrutturali) ed opere temporanee (relative essenzialmente agli interventi per la realizzazione dei padiglioni e degli spazi espositivi). Le scelte progettuali e tecnologiche dei Manufatti sono state quindi orientate verso una razionalizzazione dei processi costruttivi, nell ambito di una strategia volta a dare nuova vita agli elementi che costituiranno gli edifici, al fine di massimizzare il riuso sia dei materiali (con smaltimento differenziato) sia dei sistemi componenti, destinati ad altre realizzazioni. Fra le opere che resteranno come permanenti nel Sito, oltre alla Cascina Triulza (Fig.3.6), ristrutturata e riqualificata sotto il profilo energetico, il Padiglione Italia (il sistema di edifici e spazi aperti che ospiterà la partecipazione del Paese organizzatore, Fig.3.7) rimarrà come edificio permanente a basso impatto ambientale, integrando strategie passive per ridurre il consumo energetico con tecnologie che prevedono l uso di risorse rinnovabili, come per esempio gli impianti solari e fotovoltaici. Figura 3.6 Cascina Triulza Figura 3.7 Padiglione Italia 40 41

23 I PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015 E IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS 42 43

24 CAPITOLO La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo 2015 SpA Expo Milano 2015 è un progetto complesso e ambizioso, basato su quattro valori fondamentali che Expo 2015 ha adottato quali principi guida a fondamento del suo operato e delle diverse attività che scandiscono il percorso di avvicinamento all Evento: Social legacy Con la scelta del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, si intende stimolare le riflessioni e gli approfondimenti su una delle principali sfide che il mondo odierno si trova ad affrontare, con l obiettivo di lasciare un eredità di idee e di iniziative sulle quali sviluppare soluzioni a lungo termine. Inclusione Il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti gli attori e della comunità a livello globale sono posti a garanzia di quella condivisione dei saperi che caratterizza le Esposizioni Universali sin dalle loro origini e che farà di Expo Milano 2015 il punto di incontro tra esperienza e conoscenza. Innovazione La presentazione di soluzioni innovative al problema della crisi alimentare globale, nonché le soluzioni adottate per la costruzione del Sito e delle Aree espositive ed i servizi all avanguardia per la gestione dell Evento, consentiranno al Visitatore di vivere un esperienza unica e indimenticabile, supportata da tecnologie del futuro (la cosiddetta Smart City). Responsabilità sociale L attuazione dei principi di sostenibilità nell ambito della progettazione, della realizzazione e della gestione dell Evento mirano a ridurne al minimo l impatto ambientale, consentendo a tutti gli Stakeholders coinvolti di prendere parte ad un esperienza realmente sostenibile, che funga da esempio per gli eventi futuri. L impegno al rispetto di questi principi e valori da parte di Expo 2015 è stato formalizzato in un documento sottoscritto dall Amministratore Delegato, la Carta dei Valori e degli Impegni che riunisce l universo valoriale da cui trae ispirazione l organizzazione di Expo Milano 2015 e lo declina in una serie di impegni e azioni che, interpretando lo spirito di sostenibilità che permea l intera manifestazione, non possono prescindere dalla creazione di un dialogo forte e costruttivo con tutti gli Stakeholders man mano coinvolti. Un lungo viaggio insieme - Impegni e Azioni per la Sostenibilità La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo 2015 SpA intende esprimere i valori di fondo e gli impegni a cui vogliamo ispirare le nostre azioni, tanto quotidiane quanto di lungo termine, declinate in progetti specifici di largo respiro e rivolte alla sostenibilità di Expo Milano Il nostro impegno, coerentemente con i valori del BIE, trae origine da quanto elaborato nel 2008 per la fase di Candidatura di Milano ad ospitare l Esposizione Universale e nel 2010 per la fase di Registrazione dell Expo Milano 2015 dal Tema Nutrire il Pianeta Energia per la Vita. Siamo consapevoli che l organizzazione di una Esposizione Universale comporta interazioni con l ambiente, i territori e le comunità e le risorse ambientali e umane coinvolte. Siamo altrettanto consapevoli che il potenziale di una Esposizione Universale sia anche quello, ambizioso, di poter raggiungere e coinvolgere milioni di persone in merito ad un tema di interesse comune di grande importanza - l alimentazione e la sostenibilità - e di poterne aumentare la consapevolezza, al fine di un miglioramento delle scelte e delle azioni, tanto su scala locale che globale, per il miglioramento complessivo del benessere dell umanità. E allora ecco che, nell adempiere alla nostra missione, anche le modalità con cui viene preparato il Sito Espositivo, stimolata la partecipazione ed organizzato il semestre dell Evento Expo Milano 2015, diventano una opportunità unica per adottare criteri di sostenibilità e per promuoverne la diffusione in tutti gli ambiti ed a tutti i livelli. In particolare, vogliamo che alla nostra azione si unisca quella dei nostri Stakeholders, dei Partecipanti e dei Visitatori dell Expo Milano 2015, dei nostri Partners e dei nostri Fornitori. La Carta dei Valori e degli Impegni è anche il risultato di un processo che ha coinvolto molteplici attori all interno ed all esterno dell azienda per arrivare, attraverso un confronto sulla importanza di un grande Evento internazionale nel XXI secolo, sul suo potere di movimentare risorse tanto economiche quanto umane, e sulle sue potenzialità di comunicazione e di coinvolgimento di un vasto pubblico. Noi vogliamo esplorare tutte queste potenzialità e, nei confini delle nostre responsabilità, raggiungere dei risultati che stimolino a fare sempre meglio nel rispetto dell ambiente, con particolare attenzione alla prevenzione dell inquinamento, delle risorse pubbliche e degli interessi legittimi di tutte le parti interessate. Questo documento presenta un taglio diverso rispetto ad altri: nel primo quadro di insieme, partendo da 4 pilastri valoriali, sono identificati sinteticamente una serie di impegni precisi. Nei prospetti successivi, ad ogni impegno fa seguito l elenco degli approcci, dei progetti e delle azioni specifiche già in atto o pianificate da Expo Il nostro più ambizioso obiettivo, come organizzatori di Expo Milano 2015, è quello di lasciare una legacy caratterizzata da pratiche e soluzioni tecniche più sostenibili, in altre parole un nuovo modo di concepire, pianificare e gestire un grande Evento internazionale. Giuseppe Sala Amministratore Delegato Expo 2015 SpA Commissario Unico per Expo Milano

25 CAPITOLO 04 La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo Milano 2015 EREDITÀ SOCIALE Creare un forum duraturo sui temi dell alimentazione e della sostenibilità Aumentare la consapevolezza per favorire scelte più responsabili su salute e alimentazione Divulgare best practices e condividere esperienze e conoscenza Ispirare stili di vita più sani e sostenibili Promuovere partnership e cooperazione tra i diversi attori coinvolti Collaborare con le Istituzioni e con la Città di Milano che ospita l Evento INCLUSIONE Dare voce a tutti gli attori e avviare un dialogo costruttivo Usare un linguaggio comprensibile ad ogni Visitatore Offrire ai Visitatori un esperienza di visita in cui sentirsi Partecipanti e non solo Spettatori Coinvolgere i Volontari per offrire un esperienza straordinaria Condividere gli obiettivi dell Evento e gli impegni ad essi correlati Stimolare e valorizzare la partecipazione di tutti i territori Italiani INNOVAZIONE Sviluppare un nuovo modello di partecipazione da proporre alle future Esposizioni Universali Proporre una visita unica ed indimenticabile grazie alle nuove tecnologie Raggiungere il maggior numero di Persone nel mondo Ispirare soluzioni innovative nel campo dell agroalimentare Presentare nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile Diffondere idee innovative e nuove tecnologie attraverso la Smart City RESPONSABILITÀ SOCIALE Utilizzare le risorse pubbliche in modo accurato e responsabile e garantire i ricavi Ridurre al minimo l impronta ambientale del Sito e dell Evento Assicurare il benessere e la sicurezza dei Visitatori Soddisfare le aspettative di tutti i Partecipanti Prendersi cura del benessere e della sicurezza dei Lavoratori Garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni a tutte le parti interessate 46 47

26 CAPITOLO La mappatura degli Stakeholders e dei temi rilevanti Al fine di relazionarsi internamente ed esternamente in maniera corretta e costruttiva, un Evento della portata di Expo Milano 2015 non può prescindere da un accurata identificazione dei propri Stakeholders e dei temi di loro interesse, con riferimento sia all Evento che si svolgerà nel semestre maggio/ ottobre 2015 sia alle numerose attività preparatorie, di costruzione del Sito Espositivo, di pianificazione dell Evento e di comunicazione, tra cui i numerosi e vari eventi di avvicinamento, che caratterizzano il periodo precedente all Esposizione Universale. In quest ottica, Expo 2015 SpA ha identificato i propri Stakeholders e ne ha mappato i temi di maggiore interesse ad oggi, in relazione alla fase di progettazione e pianificazione dell Evento, inclusi gli eventi di avvicinamento. In un secondo momento, avvicinandosi al 2015, verranno mappati i temi di maggior interesse in relazione al periodo di apertura al pubblico di Expo Milano 2015 nonché di successiva dismissione e smantellamento del Sito Espositivo. Il processo di identificazione ha avuto inizio con l adattamento al contesto di una Esposizione Universale e delle caratteristiche della Società organizzatrice delle categorie di Stakeholders suggerite dalla norma ISO 20121:2012. Lo standard attiene ai sistemi di gestione per la sostenibilità degli eventi ed elenca e descrive le principali parti interessate che un organizzazione dovrebbe tenere in considerazione nella realizzazione di un evento. I Visitatori di Expo Milano 2015 Al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei potenziali Visitatori, tra fine 2012 e inizio 2013 la società GfK Eurisko ha condotto, su incarico di Expo 2015, un indagine finalizzata a comprendere la percezione di Expo Milano 2015 in termini di awareness, immagine, posizionamento, valore dell Evento, dei potenziali Visitatori italiani e stranieri, nonché ad approfondire le tematiche chiave connesse al Tema Feeding the Planet, Energy for Life. L indagine condotta su 21 Paesi (oltre all Italia, 10 Paesi europei e 10 extraeuropei) attraverso interviste ha delineato i profili dei 20 milioni di Visitatori stimati, in prevalenza (circa milioni) provenienti dall Italia. La segmentazione del mercato domestico mostra come maggiormente interessata a partecipare all Evento una fascia di popolazione di età compresa tra i 25 e i 44 anni ed elevato livello di istruzione (39%), seguita da una fascia di potenziali Visitatori prevalentemente di sesso maschile, over-55, proveniente dai maggiori centri urbani del Paese e con forte predisposizione ai viaggi (20%). Anche per il mercato estero, l indagine ha fatto emergere come risultino fortemente propensi alla visita quei segmenti di popolazione composti da turisti giovani e dinamici, oppure dai cosiddetti Expo Lovers, ovvero dagli amanti dell Italia che ben conoscono le tematiche centrali dell Esposizione di Milano. I potenziali Visitatori di Expo Milano 2015 si aspettano di vivere un esperienza educativa sui temi di alimentazione e della sostenibilità ambientale, uno sguardo al mondo del futuro (cibo del futuro, tecnologie del futuro, un esperienza per conoscere culture straniere e per provare cibi e ricette da tutto il mondo. Gli esiti dell indagine costituiscono base informativa di riferimento per la definizione delle strategie e degli strumenti di coinvolgimento dei Visitatori. L elenco degli Stakeholder è stato quindi rielaborato ed integrato con l individuazione dei temi di loro interesse sulla base di: attività di ricerca e monitoraggio effettuate sul web; analisi della rassegna stampa; esecuzione di interviste a funzioni chiave di Expo 2015 SpA. Il processo di identificazione dei temi rilevanti ha portato alla individuazione dei temi ambientali, sociali ed economici oggetto di interesse (si veda la Tabella 4.1) nella fase di avvicinamento

27 CAPITOLO 04 Tabella Identificazione degli Stakeholder e dei rispettivi temi di interesse N. CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO DESCRIZIONE/RUOLO PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE N. 1 CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO Bureau International des Expositions (BIE) e Paesi Aderenti alla Convenzione DESCRIZIONE/RUOLO Orientano, supervisionano e vigilano sull'organizzazione e sullo svolgimento dell'evento. PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE Successo dell Evento, visibilità e rilancio del ruolo delle Esposizioni. Rispetto degli impegni sottoscritti e delle tempistiche. Garanzia della qualità dei contenuti. Soddisfazione dei Paesi Partecipanti. Alta partecipazione. 4 Partner e Event & Project Sponsor Organizzazioni o enti che finanziano o sponsorizzano l Evento (anche con fornitura di prodotti o servizi). Successo dell Evento. Garanzia della qualità dei contenuti. Alta partecipazione. Creazione di un network. Creazione di alleanze. Sviluppo business e ampliamento proprio mercato. Vetrina internazionale per propri prodotti e servizi. Fatturato diretto. Aumento della brand awareness. Rafforzamento della reputazione e delle politiche di CSR. 2 Expo 2015 SpA e Azionisti 3 Partecipanti Società incaricata dell'organizzazione dell'evento Expo Milano 2015 e degli eventi di avvicinamento; Azionisti che finanziano l'evento e definiscono gli indirizzi strategici complessivi per l'organizzazione dello stesso e la gestione della Società Expo 2015 SpA. Paesi, Organizzazioni Internazionali, Imprese e Società Civile: prendono parte attivamente ai contenuti dell'evento realizzando o meno una propria Area Espositiva. Successo dell Evento. Rilancio del sistema Italia e sviluppo economico del territorio locale e nazionale. Pareggio economico. Compartecipazione del settore pubblico e del privato per un successo politico ed economico dell Evento. Rilancio del turismo in Italia. Successo dell Evento, visibilità e rilancio del ruolo delle Esposizioni. Rispetto degli impegni sottoscritti e delle tempistiche. Garanzia della qualità dei contenuti. Alta partecipazione. Soddisfacimento dei propri fabbisogni in termini di tempi e di qualità, con un onere economico in linea con le condizioni generali di mercato. Semplificazione e flessibilità nell organizzazione e gestione della partecipazione (in termini logistici, di referenti, ecc.). Buon ritorno di immagine soprattutto attraverso l uso del web. Creazione di un network. Valorizzazione del proprio sistema Paese e sviluppo opportunità di business per il settore privato. Aumento dell immagine positiva del proprio Paese (specifico per Paesi in Via di Sviluppo). Dialogo tra i diversi Partecipanti Staff Imprese appaltatrici e fornitrici Personale di Expo 2015 SpA 8 Volontari 9 Visitatori e comunità globale Organizzazioni che realizzano le opere e che forniscono beni o servizi per l'evento. Persone che lavorano per conto della Società organizzatrice dell'evento Expo Milano 2015 e degli eventi di avvicinamento. Insieme di persone che lavorano all interno del Sito Espositivo o negli eventi di avvicinamento. Insieme di persone che lavorano all interno del Sito Espositivo o negli eventi di avvicinamento. Organizzazioni o individui che partecipano all Evento al fine di ricevere servizi e contenuti. Sviluppo business e rafforzamento e ampliamento proprio mercato. Aumento referenze di specializzazione su grandi eventi. Puntualità nei pagamenti. Successo dell Evento in linea con le aspettative aziendali. Sviluppo delle professionalità e delle proprie competenze anche a supporto della ricollocazione successiva all Evento (employability). Creazione di un network. Salute e sicurezza sul luogo di lavoro (uffici, cantiere, Sito Espositivo). Esperienza professionalizzante con garanzia di qualità della vita in Italia durante l Evento. Salute e sicurezza (Sito Espositivo). Esperienza di vita unica (per Evento e Tema), con particolare riferimento alla formazione ed alla sua valorizzazione successiva. Crescita culturale. Creazione di un network. Salute e sicurezza (Sito Espositivo). Partecipazione ad un evento unico e irripetibile. Conoscenza di culture diverse, di innovazioni e di cibi provenienti da tutto il mondo. Divertimento e sogno anche attraverso esperienze interattive, tecnologiche ed avanzate. Condivisione e approfondimenti su soluzioni alle sfide globali poste dal Tema. Esperienza di visita e di vita anche fuori dal Sito Espositivo. Occasione di shopping

28 CAPITOLO 04 N. CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO DESCRIZIONE/RUOLO PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE N. CATEGORIE DI STAKEHOLDER DI EXPO MILANO 2015 ED EVENTI DI AVVICINAMENTO DESCRIZIONE/RUOLO PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE 10 Autorità e servizi per la gestione delle emergenze: Prefettura, VV.F., Ambulanza Enti, istituzioni incaricate della pianificazione, della gestione di alcuni aspetti operativi e dell intervento in caso di emergenza durante lo svolgimento dell Evento. Coinvolgimento come attori in tutte le fasi di organizzazione e gestione con riferimento alle aree di competenza specifiche. Beneficio indiretto (potenziamento della struttura per meglio raggiungere i propri obiettivi). Garanzia di regolare e sicuro svolgimento dell Evento. 14 Organizzazioni sindacali dei lavoratori Rappresentanze dei lavoratori associati riguardo le tematiche del lavoro. Creazione di posti di lavoro. Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (uffici, cantieri, Sito Espositivo). Tutela dei lavoratori e delle categorie svantaggiate. Sviluppo delle professionalità e delle competenze dei lavoratori anche a supporto e della ricollocazione successiva all Evento (employability). 11 Enti regolatori e Autorità locali Enti che definiscono le prescrizioni specifiche e che ne verificano l attuazione (es. ARPA, INAIL, Ispettorato del Lavoro ecc.) e che sono responsabili del governo di una determinata area, incluso l Osservatorio Ambientale Expo della Regione Lombardia e le amministrazioni comunali. Coinvolgimento come attori in tutte le fasi di organizzazione e gestione con riferimento alle aree di competenza specifiche. Beneficio indiretto (potenziamento della struttura per meglio raggiungere i propri obiettivi). Occasione di crescita professionale e di competenze. Rispetto degli impegni sottoscritti e delle tempistiche. Collaborazione e trasparenza da parte di Expo 2015 SpA. 15 Società Civile Organizzazioni non governative e non-profit, Fondazioni, Università, Istituti di Ricerca, rilevanti per lo scopo dell Evento. Garanzia della qualità dei contenuti. Condivisione e approfondimenti su soluzioni alle sfide globali poste dal Tema. Aspetti ambientali connessi con l uso delle risorse, le modifiche del territorio e del paesaggio. Alta partecipazione. Creazione di un network. Creazione di alleanze. Valorizzazione delle risorse lavorative locali. Questioni sociali, incluso il rispetto della legalità e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti connessi all Evento. 12 Comunità locale e cittadini Persone che risiedono all interno dell area vasta interessata dall Evento e cittadini. Minimizzazione degli impatti negativi sul vivere quotidiano connessi all organizzazione dell Evento. Rilancio del Sistema Italia e sviluppo del territorio. Creazione di nuovi posti di lavoro. Valorizzazione delle risorse lavorative locali. Aspetti ambientali connessi con l uso delle risorse, le modifiche del territorio e del paesaggio. Riqualificazione ambientale e valorizzazione del territorio coinvolto. Responsabilità e trasparenza nell uso delle risorse pubbliche. Responsabilità e trasparenza nelle scelte connesse alle opere, alle infrastrutture ed ai servizi che rimarranno nel post evento. 16 Media 17 Generazioni Future Organizzazioni o individui che forniscono informazioni e notizie al pubblico sull Evento, compresi i social media. Insieme di interessi volti alla tutela e preservazione delle risorse naturali e dell equità sociali quali diritti delle generazioni future. Generazione di notizie ed immagini (temi di maggior interesse oggi: avanzamento lavori; situazione economica pagamenti; stato delle partecipazione dei Paesi, ecc.). Opportunità di incontro con decision maker. Aspetti ambientali connessi con l uso delle risorse, le modifiche del territorio e del paesaggio. Responsabilità e trasparenza nelle scelte connesse alle opere, alle infrastrutture ed ai servizi che rimarranno nel post evento. Aumento dell attenzione e della consapevolezza globale sui temi dell alimentazione e dello sviluppo sostenibile. 13 Imprese, Operatori economici e Associazioni di settore/categoria Imprese e Organizzazioni associative relative a diversi settori e categorie di business (es. Confindustria, Assolombarda). Coinvolgimento e visibilità per le associazioni. Sviluppo business per gli associati. Riconquistare un ruolo nel panorama industriale italiano e nei confronti dei propri associati. Facilitare il raggiungimento degli obiettivi per le imprese loro associate. Sviluppo indotto. Le modalità di relazione, coinvolgimento ed ingaggio dei differenti Stakeholders sono descritte nei successivi Capitoli. Oltre a queste, occorre considerare le migliaia di incontri svolti, nel corso degli anni, dal management di Expo 2015 SpA a tutti i livelli con i differenti soggetti interessati a vario titolo all Esposizione Universale. I processi di consultazione attivati e gestiti per l organizzazione e la gestione dell Evento seguono infatti gli articolati e complessi canali convenzionali con le istituzioni, nonché in maniera formale o informale con tutti gli altri Stakeholders

29 LE RISORSE UMANE DI EXPO

30 CAPITOLO Il personale Tabella Composizione del personale di Expo 2015 SpA 2012 Expo 2015 riconosce il valore delle proprie risorse umane e le pone al centro del proprio operato, garantendo rispetto e tutela dei diritti umani, standard lavorativi di eccellenza, trasparenza nel processo di selezione del personale, nonché stringenti politiche di valutazione dei risultati raggiunti. In merito alla composizione del personale, al 31 Dicembre 2012 lavoravano con la Società un totale di 154 dipendenti e collaboratori; si evidenzia il 53% di donne, nonché una rilevante presenza di lavoratori con meno di 32 anni (il 33% del totale) e di alto profilo formativo (il 95% di essi è in possesso di una laurea). Tale dato mette in evidenzia l impegno di Expo 2015 a sostegno dell occupazione giovanile in un ottica di investimento in capitale umano che possa costituire non solo un opportunità di arricchimento professionale, ma anche un volano per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro. A riprova di tale impegno, nel mese di luglio 2013, Expo 2015 e i rappresentanti delle parti sindacali hanno provveduto alla firma di un Accordo sulla flessibilità del lavoro a termine e sugli stage. L Accordo prevede l assunzione, direttamente da parte di Expo 2015 SpA, di circa 800 lavoratori mediante contratto di apprendistato (7 o 12 mesi), tempo determinato e stage. Di tali lavoratori, 340 saranno giovani sotto i 29 anni: saranno chiamati a partecipare ad un percorso di apprendistato per il conseguimento delle qualifiche di Operatore Grande Evento, Specialista Grande Evento o di Tecnico Sistemi di Gestione Grande Evento. A partire dal 2014 è prevista l assunzione di altri 300 lavoratori a tempo determinato per i ruoli di supporto e segreteria, e di 199 stagisti retribuiti. È altresì importante sottolineare che il 10% delle assunzioni a termine sarà riservato a persone in stato di cassa integrazione straordinaria o in deroga, di mobilità o di disoccupazione. L accordo siglato con le parti sociali, inoltre, prevede il reclutamento di Volontari per lo svolgimento di attività ausiliari e di supporto durante i mesi di svolgimento dell Evento. L intesa raggiunta è considerata dalle parti sociali come una risposta equilibrata alle esigenze di flessibilità connesse all Evento, nel pieno rispetto delle norme legislative e contrattuali. Il confronto proseguirà per definire gli aspetti relativi all organizzazione del lavoro nel periodo dell Evento. Dipendenti 154 Età media 40 anni Personale aziendale con meno di 32 anni 33% Personale assunto dopo lo stage 40% 5.2 Le politiche di ingaggio In maniera funzionale rispetto alle esigenze di una Società che opera per la realizzazione di un Evento che richiede uno sforzo crescente man mano che ci si avvicina alla sua data di inizio, le risorse umane di Expo 2015 continuano a crescere. Pur avendo sin da subito prestato estrema attenzione al processo di selezione al fine di reclutare personale altamente qualificato, con l approssimarsi dell Evento delle efficaci politiche di selezione del personale diventano sempre più strategiche. Nel 2012, Expo 2015 ha ulteriormente affinato la propria politica di assunzioni. Il reclutamento del personale è regolato dal Piano annuale della Assunzioni che, una volta approvato dal Consiglio di Amministrazione coerentemente con il budget annuale della Società, definisce i fabbisogni professionali di Expo 2015 SpA. La politica di selezione e assunzione del personale della Società si basa sui seguenti principi: ottimizzare il personale aziendale secondo caratteristiche professionali e attitudinali che garantiscano elevati livelli qualitativi delle prestazioni e dei servizi offerti; acquisire personale con caratteristiche professionali e attitudinali strettamente commisurate ai requisiti delle posizioni da ricoprire; garantire il rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità e pari opportunità 1 ; garantire la valutazione del potenziale espresso e inespresso della persona, in linea con l esigenza di individuare non solo la migliore risorsa possibile, ma anche la più aperta ai cambiamenti organizzativi che le diverse fasi del progetto necessariamente richiedono; facilitare la mobilità interna, al fine di creare un team di risorse interne candidabili per nuove e diverse posizioni che l azienda potrà attivare. Tale sistema, fermi restando i criteri di competenza e performance, intende promuovere, ogni qualvolta possibile, la mobilità interna sia orizzontale (tra posizioni o famiglie professionali differenti, ma con pari responsabilità), sia verticale (tra posizioni differenti che prevedono un aumento delle responsabilità), sia trasversale (verso posizioni in famiglie professionali differenti che prevedono un aumento delle responsabilità); agire in un ottica di garanzia di impiegabilità futura sul mercato del lavoro, selezionando profili per cui l esperienza in Expo 2015 possa rappresentare un coerente arricchimento e acceleratore professionale. Personale in possesso di laurea 85% Personale con età inferiore a 32 anni in possesso di Laurea 95% Uomini 47% Donne 53% 1 Tali principi sono espressi nell art. 18, comma 2, del D.L. n. 112/2008, convertito con Legge n. 133/

31 CAPITOLO Il processo di selezione e assunzione del personale Il processo di selezione adottato da Expo 2015 ha inizio con la pubblicazione degli annunci di ricerca delle figure professionali richieste attraverso l utilizzo contemporaneo di più canali di comunicazione, in larga parte via internet: il sito web di Expo 2015; i social network quali Facebook, Twitter e Linkedin. Su quest ultima piattaforma, più direttamente vocata al recruitment, la Società ha predisposto una pagina promozionale e di presentazione; i motori di ricerca per la diffusione dell annuncio. In particolare, Expo 2015 si avvale di un interfaccia digitale che consente di veicolare l annuncio di lavoro su più motori di ricerca contemporaneamente. Nel caso della ricerca di figure professionali particolarmente sensibili e strategiche, Expo 2015 ricorre a società di selezione esterne, aggiudicatarie di una gara ad evidenza pubblica. Il Programma Open Resource Nel 2012 Expo 2015 ha avviato in via sperimentale Open Resource, una iniziativa ad hoc di selezione e sviluppo del personale. Open Resource è un programma inter-aziendale che favorisce un processo di cross fertilization (cioè di valorizzazione, all interno del proprio contesto lavorativo, di esperienze professionali proprie di altri contesti coerenti con il proprio) attraverso l attivazione, all interno di Expo 2015 (e per un periodo determinato), di risorse provenienti da società, organizzazioni ed enti terzi aderenti al Programma. In tal modo, Expo 2015 si avvale di competenze specifiche e necessarie ad un progetto con caratteristiche peculiari e distintive come Expo Milano 2015, mentre le risorse aderenti al Programma hanno la possibilità di sviluppare ed accrescere specifiche competenze trasversali e/o tecnico professionali. Il Programma si caratterizza dunque per l inserimento delle risorse appartenenti ad altre organizzazioni e distaccate presso Expo 2015 SpA all interno di percorsi di sviluppo già definiti da Expo 2015 per il proprio personale interno. Ciò consente alle risorse coinvolte di lavorare in una realtà innovativa, stimolante e ad alta complessità, nonché di aumentare il proprio bagaglio di competenze professionali e di ritornare nelle proprie aziende di provenienza al termine del periodo, avendo appunto sviluppato competenze di interesse per l organizzazione di provenienza. Nel 2012, 13 risorse hanno preso parte con successo alla fase di sperimentazione del Programma. Tabella Dati sul reclutamento per mezzo dei canali web 2012 e primo semestre La valutazione delle performance Numero di posizioni reclutate 76 Numero profili analizzati per le posizioni aperte Numero di visualizzazioni totali ricevute (numero click ) Numero di visite dell annuncio più popolare (visualizzazione nel dettaglio) Numero di visualizzazioni dell annuncio più popolare (visualizzazione nei motori di ricerca) Numero totale di CV presenti nel database Successivamente alla ricezione dei Curricula Vitae dei candidati, Expo 2015 procede ad un primo screening, anche attraverso strumenti elettronici di valutazione dei requisiti base, e successivamente all individuazione di una rosa ristretta di candidati potenzialmente in linea con la posizione ricercata dalla Società. Per tale gruppo di candidati selezionati si procede quindi ad una ulteriore valutazione, sottoponendo agli stessi prove scritte e/o orali, cui segue un colloquio individuale effettuato da una Commissione di valutatori costituita ad hoc. Al fine di garantire la tracciabilità delle valutazioni effettuate e delle decisioni prese, per ogni candidato è realizzato un Report Candidato, contenente i riscontri delle varie fasi del processo di selezione. Il processo di selezione si conclude con l invio del Report del candidato selezionato, che contiene le motivazioni della scelta, al Consiglio di Amministrazione della Società per la convalida definitiva 2 e l autorizzazione all assunzione della risorsa. 2 Così come previsto dall art. 54 del D. Lgs. 78/2010, convertito dalla L La necessità di raggiungere importanti risultati in un periodo di tempo finito ha indotto Expo 2015 a dotarsi di una serie di sistemi gestionali innovativi che guidino e accompagnino il personale verso il raggiungimento gli obiettivi prefissati. In particolare, la Società si è dotata dei seguenti sistemi di valutazione delle performance: Management by Objectives (MBO) MBO è il processo di gestione del sistema degli obiettivi della Società. Esso consiste nell assegnazione al personale di obiettivi coerenti con gli obiettivi complessivi di Expo 2015, attraverso un processo di condivisione e accordo degli stessi. Gli obiettivi individuati riguardano sia la realizzazione di attività sia il rispetto dei parametri economici; la valutazione degli obiettivi avviene su basi oggettive. MBO rappresenta anche il sistema di riferimento per l assegnazione della parte variabile di retribuzione aggiuntiva rispetto alla retribuzione annua lorda, ove previsto dalla Società per la specifica categoria contrattuale. Nel 2012 ha partecipato al piano circa il 34% del personale aziendale. Expo Performance Review Il sistema di riconoscimento delle performance è uno strumento di valutazione annuale attraverso il quale i responsabili valutano i propri collaboratori rispetto alle principali competenze organizzative. Il sistema delle competenze viene declinato nell insieme dei comportamenti chiave per il presidio dei ruoli in azienda. Su tali competenze responsabile e collaboratore si confrontano al fine di identificare punti di forza e aree di miglioramento. La valutazione avviene, in una prima fase, attraverso il supporto di una piattaforma informatica e, in una seconda fase, tramite colloquio tra responsabile e collaboratore accompagnato dalla 58 59

32 CAPITOLO 05 registrazione dei commenti, delle azioni e degli obiettivi su un apposito modulo. Tale sistema costituisce la base per l ulteriore sviluppo delle competenze e, di conseguenza, delle attività aziendali. Tabella 5.3 Iniziative di formazione realizzate da Expo La politica retributiva Nell ottica di garantire un equa retribuzione del personale e, al tempo stesso, il controllo dei costi, Expo 2015 definisce le retribuzioni del proprio personale sulla base di indagini retributive svolte da una primaria azienda del settore con riferimento al mercato italiano. Oltre ai parametri definiti dalla metodologia adottata, la remunerazione globale viene definita considerando: equità dei benefit conferiti rispetto al mercato e definizione temporale del progetto Expo Milano Nel dettaglio, la metodologia di definizione della retribuzione e remunerazione globale di ogni singolo ruolo all interno della Società fa riferimento ad una scala che definisce il peso organizzativo (grade) di ogni posizione lavorativa, secondo indicatori quantitativi e qualitativi (dall eventuale budget gestito, all impatto sul business della posizione). Ad ogni grade, che può essere poi declinato per la famiglia professionale di appartenenza (es. Marketing, Constructions, etc.), corrisponde una specifica fascia retributiva che permette la comparazione con il mercato di riferimento in Italia. Le griglie di valutazione utilizzate da Expo 2015 sono allineate con quelle consolidate a livello internazionale nei settori di rilievo per la Società. La percentuale di dipendenti di Expo 2015 coperti da contratti collettivi di lavoro è pari al 100%. TIPOLOGIA DI FORMAZIONE Tecnica CORSO EROGATO Processi e procedure amministrative NUMERO DI PARTECIPANTI PER CORSO A tali interventi, si aggiungono i percorsi di apprendimento e sviluppo delle competenze on the job, che prevedono percorsi strutturati di coinvolgimento del personale all interno di progetti che hanno un particolare impatto sulla competenza oggetto di apprendimento o sviluppo. NUMERO DI ORE COMPLESSIVO Formazione Tool Linguistica Lingue Manageriale Project Management Sulla Sicurezza Coordinatore Sicurezza Salute e Sicurezza Lavoratori La salute e la sicurezza dei dipendenti 5.4 Lo sviluppo delle competenze Consapevole che l accrescimento delle competenze delle proprie risorse umane rappresenta un elemento centrale non solo ai fini della realizzazione dell Esposizione, ma anche in termini di valorizzazione del capitale umano anche successivamente all Evento, Expo 2015 attribuisce rilevanza alle attività di formazione e sviluppo del personale. Nel 2012, la Società ha organizzato un totale di 9 corsi di formazione, riconducibili alle seguenti categorie: formazione tecnica; formazione manageriale; formazione linguistica; formazione sulla sicurezza. Le ore di formazione erogate sono state pari a La tabella che segue mostra i dati sulla partecipazione alle diverse iniziative di formazione realizzate nel La creazione di condizioni di lavoro sicuro e il miglioramento continuo delle stesse rappresentano un valore imprescindibile della politica di gestione delle risorse umane di Expo Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), nonché la parte del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 dedicata alla sicurezza, da un lato operano per garantire il rispetto degli obblighi di legge, dall altro, costituiscono gli strumenti principi dell impegno per la gestione della prevenzione dei rischi dei lavoratori di Expo Tra le principali attività svolte nel 2012 meritano di esser segnalate: l aggiornamento della valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori di tutte le sedi operative di Expo 2015 e per ognuna delle mansioni operative del personale della Società. Tale valutazione ha preso in considerazione tutti i rischi potenzialmente presenti in azienda in relazione alle attività svolte, alla struttura, alle attrezzature e ai macchinari utilizzati, compresi rischi particolari quali lo stress da lavoro correlato; la verifica dell idoneità delle misure di prevenzione e protezione aziendale, per mezzo: 60 61

33 CAPITOLO 05 - di sopralluoghi presso tutte le sedi operative da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; - la partecipazione alla redazione delle procedure salute e sicurezza del Modello Organizzativo Aziendale 231/01; - la verifica delle misure di gestione negli appalti affidati da Expo 2015 per l organizzazione degli eventi di avvicinamento all Esposizione; - la verifica dello stato delle manutenzioni periodiche di impianti e attrezzature presso le sedi operative; la verifica dell andamento degli infortuni, delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria, secondo quanto previsto dal Piano Sanitario Aziendale; la programmazione di alcuni monitoraggi ambientali preventivi, al fine di approfondire alcuni aspetti legati alla salute e al confort dei lavoratori; lo svolgimento delle attività di formazione e informazione dei dipendenti finalizzate ad assicurare l adeguata conoscenza delle misure predisposte. Tra i risultati delle attività di verifica per la prevenzione e protezione del personale merita di essere riportato il dato per cui, nel 2012, hanno avuto luogo 4 infortuni non gravi (da 5 a 19 giorni di assenza dal lavoro). Gli accertamenti effettuati a seguito di tali infortuni hanno confermato che essi non sono dipesi da carenze strutturali, ma a cadute in aree esterne o all interno degli uffici. Anche dal punto di vista sanitario non sono state riscontrate particolari problematiche. Con riferimento alla formazione dedicata alla sicurezza dei lavoratori, invece, nel 2012, Expo 2015 ha effettuato un totale di ore di formazione sulla sicurezza, coinvolgendo un totale di 151 lavoratori (si veda Tabella 5.3, dedicata alle iniziative di formazione). 5.6 La salute e la sicurezza nei cantieri grazie alla sottoscrizione di specifici Protocolli per la sicurezza nei cantieri e la legalità, che prevedono l implementazione una piattaforma informatica, denominata Si.G.Expo. Per un quadro completo sugli strumenti e le misure adottate da Expo 2015 si rimanda al Capitolo 8 del Rapporto. I Protocolli per la sicurezza nei cantieri stabiliscono, altresì, la costituzione di un Comitato permanente per la Sicurezza, composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari. Nel corso dei mesi di attività dei cantieri si sono svolte le riunioni trimestrali del Comitato a cui partecipano, oltre al Rappresentante Expo 2015 per la sicurezza, i datori di lavoro delle società appaltatrici ed i relativi Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. In tali incontri, oltre ad affrontare gli aspetti relativi allo sviluppo generale del cantiere, sono stati approfonditi gli aspetti di prevenzione e protezione più importanti. Sempre in ottica di prevenzione, sono state altresì organizzate numerose riunioni di sensibilizzazione con i preposti delle società appaltatrici. In molte occasioni è stato presente anche personale ASL, al fine di supportare gli approfondimenti su temi specifici, quali ad esempio i Dispositivi di Protezione Collettiva, la conformità dei macchinari, i lavori in spazi confinati, nonché le responsabilità in materia di vigilanza. L attività di vigilanza viene effettuata da Expo 2015 attraverso sopralluoghi e audit sui cantieri per la verifica dell applicazione delle misure di prevenzione. Tale attività, pur nel rispetto delle responsabilità e prerogative attribuite dalla legge ai diversi soggetti, coinvolge il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dei lavori e i suoi collaboratori, nonché i preposti delle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere. Per un approfondimento sulle attività di auditing ai cantieri si rimanda al Capitolo 7. Nel il totale degli infortuni verificatisi nei cantieri è stato pari a 16, di limitata gravità e con limitata assenza da lavoro. Le casistiche sono riconducibili a scivolamento dai mezzi durante la discesa, dolori lombari per movimentazione errata dei carichi, urti alle mani o al corpo durante l uso delle attrezzature, schiacciamento delle dita durante le lavorazioni, tagli o ferite con ferri. La tipologia dei lavori (edile, meccanico, impiantistico ed elettro-strumentale) eseguiti nei cantieri per la realizzazione del Sito Espositivo di Expo Milano 2015, unitamente a fattori quali l estensione delle superfici interessate, la numerosità della forza lavoro e delle società appaltatrici e subappaltatrici presenti, nonché la durata dei progetti e l intenso cronoprogramma, rendono la realizzazione del Sito Espositivo particolarmente sensibile dal punto di vista della sicurezza dei lavoratori. Di conseguenza, Expo 2015, in qualità di stazione appaltante, richiede una gestione particolarmente rigorosa del rispetto degli obblighi di legge (si veda in proposito anche il Capitolo 3 del Rapporto). In aggiunta al rispetto della normativa, Expo 2015 ha voluto rafforzare le misure a garanzia della sicurezza nei cantieri, integrandole con le misure a garanzia della legalità dei lavori. Nel dettaglio, la Società si è dotata di un sistema innovativo, applicato per la prima volta in Italia, che integra i controlli nelle aree salute e sicurezza con la vigilanza sulla regolarità dei contratti pubblici e le infiltrazioni mafiose, 62 63

34 IL QUADRO DI RIFERIMENTO ECONOMICO 64 65

35 CAPITOLO Le risorse finanziarie di Expo 2015 SpA Le risorse finanziarie a disposizione di Expo 2015 SpA, autorizzate con D.P.C.M. 15 giugno 2012 per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento dell Evento, ammontano a 1.305,6 milioni di euro, dei quali 828,6 milioni a carico dello Stato e 477 milioni di euro a carico di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano. I fondi sono erogati direttamente in favore della Società 1. In aggiunta a tale finanziamento pubblico, sono previsti finanziamenti privati relativi ad investimenti in opere quali interventi tecnologici ed infrastrutturali ed in servizi per la gestione dell Evento. La tabella di seguito riporta il consuntivo dei finanziamenti pubblici erogati da ciascun socio della Società nel periodo compreso tra il 2009 e il Tabella Le risorse erogate dai Soci di Expo 2015 CONTRIBUTI MILIONI DI CONTRIBUTI TOTALI PER SOCIO 323,8 Governo 185,4 Regione Lombardia 35,1 Comune di Milano 90,2 Provincia di Milano 3,2 CCIAA di Milano 9,9 DI CUI CONTRIBUTI PER GESTIONE 104,9 Governo 41,7 Grafico Suddivisione dei contributi erogati dai soci per la realizzazione di Expo Milano 2015 (milioni di Euro). Regione Lombardia 20,7 Comune di Milano 29,4 Provincia di Milano 3,2 CCIAA di Milano 9,9 159 (12%) DI CUI CONTRIBUTI PER OPERE 218,9 Governo 143,7 Regione Lombardia 14, (64%) 159 (12%) 79.5 (6%) 79.5 (6%) Comune di Milano 60,8 Provincia di Milano - CCIAA di Milano - Nota: Gli importi non comprendono i versamenti in capitale sociale dei Soci, pari a circa 10 milioni di euro 6.2 I meccanismi di controllo e monitoraggio delle spese 1 Art. 4 del D.P.C.M del 22 ottobre Dar vita ad un Esposizione di livello internazionale è una sfida che necessita attenzione alla trasparenza nella gestione delle risorse, soprattutto in presenza di consistenti investimenti pubblici. Consapevole di tale necessità, Expo 2015 ha tra i propri valori fondanti quello della trasparenza verso l esterno e del costante controllo della gestione delle risorse pubbliche. L impegno della Società su tale fronte trova una sua prima forte manifestazione a livello di Consiglio di Amministrazione, che comprende tra i propri membri un magistrato della Corte dei Conti, organismo istituzionale al quale è affidata un importante funzione di controllo esterno. Infatti, non solo il magistrato prende parte a tutte le riunioni del board ma, sempre nei confronti della Corte dei Conti, la Società ha l obbligo 2 di inviare il proprio Bilancio di esercizio unitamente alle relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio sindacale e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti

36 CAPITOLO 06 Ad integrazione dell operato della magistratura contabile, il meccanismo di controllo e monitoraggio di Expo 2015 si compone di una serie di ulteriori strumenti: i finanziamenti pubblici a favore della Società sono versati su di un apposita contabilità speciale aperta presso la Tesoreria dello Stato 3 ; la rendicontazione di tali versamenti e dei flussi finanziari della Società è effettuata con periodicità annuale presso la Ragioneria Territoriale dello Stato; per la parte concernente gli investimenti in opere, tale rendicontazione è integrata da una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione (comprese eventuali criticità in termini di tempistiche e di spesa) ed inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; per la parte relativa alle spese di gestione, la Società invia trimestralmente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell Economia e delle Finanze ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una relazione sull utilizzo delle risorse; la Società ottempera, inoltre, agli stessi obblighi di rendicontazione anche nei confronti del Comune e della Provincia di Milano, nonché della Regione Lombardia, sia per gli investimenti in opere sia per le spese della gestione corrente. Infine, al fine di rendere il più efficiente possibile il sistema di controllo interno, Expo 2015 si è dotata di un Modello Organizzativo ai sensi del D.lgs. 231/2001, strumento principe di trasparenza e responsabilità (si veda anche il Capitolo 3 del Rapporto, relativo alla governance). Particolare menzione meritano le sponsorizzazioni da parte del mondo imprenditoriale, non solo per la garanzia che offrono in termini di ulteriore apporto di risorse finanziarie, ma anche per la visibilità mediatica che i Partner, soprattutto se di grandi dimensioni, garantiscono, contribuendo ad accrescere il valore dell Evento. Se si analizza il Bilancio relativo all esercizio 2012, Expo 2015 ha fatto registrare una perdita di circa 2,4 milioni di euro, inferiore rispetto alla perdita dell anno precedente (4,2 milioni di euro). Nel dettaglio, i ricavi ammontano a 28,7 milioni di euro (13,6 milioni nel 2011), costituiti da 22,3 milioni di contributi in conto esercizio e da 6,4 milioni di ricavi derivanti prevalentemente da sponsorizzazioni di aziende Partner. I costi, per un totale di 31,1 milioni di euro sono riconducibili per lo più al personale ed alle collaborazioni a progetto, oltre che all appalto di studi e servizi a terze parti, agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e ai costi per il funzionamento ordinario. Tabella Sintesi del Conto Economico SINTESI DEL CONTO ECONOMICO 2012 MILIONI 2011 MILIONI Contributi in conto esercizio 22,3 13,0 Sponsorizzazioni e altri ricavi 6,4 0,6 TOTALE RICAVI (A) 28,7 13,6 Costo per il personale e collaboratori a progetto 9,3 9,0 6.3 Il Bilancio d Esercizio 2012 La preparazione di eventi di respiro internazionale quali Expo Milano 2015 comporta lo svolgimento di attività complesse spesso legate ad investimenti di notevole entità oltre che di grande rilevanza economica per il territorio di riferimento. La peculiarità, tuttavia, propria dei grandi eventi internazionali, risiede nel manifestarsi della maggior parte dei costi negli anni di avvicinamento all Evento, mentre i ricavi si producono nella fase più prossima o durante l Evento stesso. In tal senso, la generazione di ricavi costituisce un aspetto cruciale per la realizzazione di ricadute positive dell Evento sull economia del territorio ed italiana nel suo complesso. Nel dettaglio, si prevede che i ricavi di cassa saranno generati dalle seguenti voci: Biglietteria; Sponsorizzazioni; Affitto Spazi Espositivi; Licensing e Merchandising; Servizi ai Visitatori, servizi di hospitality e altre operazioni commerciali. 2 Determinazione n. 34/ D. Lgs. 31 maggio 2010 n. 78, art. 54 comma 2. Il Decreto è stato successivamente convertito, con modificazioni, nella Legge 30 luglio 2010 n Costi per il funzionamento ordinario 3,1 1,7 Oneri diversi di gestione 1,1 0,8 Costi esterni per attività di promozione e comunicazione 2,7 1,2 Studi e servizi da terzi 5,0 1,1 Costo per organi sociali e i revisori contabili 0,7 0,8 Costo per gli affitti, godimento beni di terzi 1,4 1,4 Progetti con istituzioni e contributi a studi e iniziative inerenti 2,0 0,4 Ammortamenti 4,4 1,3 Costi per materiali di consumo, cancelleria e stampanti 0,2 0,1 Accantonamenti per rischi -- - Imposte 1,0 - Oneri straordinari 0,2 - TOTALE COSTI (B) 31,1 17,8 UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (A) - (B) -2,4-4,

37 CAPITOLO 06 Tabella Sintesi dello Stato Patrimoniale SINTESI DELLO STATO PATRIMONIALE 31 DICEMBRE 2012 MILIONI 31 DICEMBRE 2011 MILIONI Depositi bancari e cassa 186,9 53,9 Investimenti, al netto della quota ammortamento 113,3 22,9 Crediti tributari per IVA 12,1 3,8 Crediti verso clienti, verso altri, ratei e risconti attivi 7,9 0,9 TOTALE ATTIVITÀ 320,2 81,5 Capitale sociale interamente versato dai soci 10,1 10,1 Riserve per contributi in conto capitale versati dai soci 63,2 27,4 Perdita economica esercizi precedenti -23,0-18,8 Perdita economica dell esercizio -2,4-4,2 TOTALE PATRIMONIO NETTO ( PASSIVITÀ NETTE VERSO I SOCI) 47,9 14,5 Contributi ricevuti dai soci con vincolo di destinazione 218,7 54,1 Debiti verso fornitori 47,5 8,5 Debiti vari (ritenute fiscali, contributi, debiti verso dipendenti e depositi cauzionali ricevuti) 3.6 2,8 Fondi per rischi e oneri 0,1 0,1 Trattamento di fine rapporto dovuto nei confronti dei dipendenti Riscontri passivi (principalmente ricavi di competenza di anni futuri) Allo stesso tempo, per effetto dell aumento dei finanziamenti versati dei Soci, al 31 dicembre 2012 il patrimonio netto della Società si attesta a circa 47,9 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2011 (14,5 milioni di euro). Più in dettaglio, esso risulta costituito da: 10,1 milioni di capitale sociale interamente versato; 63,2 milioni di Riserve straordinarie di Patrimonio a seguito dei contributi in conto capitale versati dai Soci; 23 milioni di perdite derivanti dagli esercizi precedenti portate in diminuzione del reddito imponibile dell esercizio in oggetto; 2,4 milioni di perdita del A tali voci sono da aggiungere 272,3 milioni riconducibili in larga parte ai contributi ricevuti dai Soci con vincolo di destinazione e dai debiti verso i fornitori. Le attività, pari a 320,2 milioni di euro sono composte prevalentemente dai depositi finanziari e dalla cassa a disposizione della Società, nonché dagli investimenti. 1,0 0,7 1,4 0,8 TOTALE ALTRE PASSIVITÀ 272,3 67,0 6.4 Le ricadute sugli Stakeholders Come conseguenza della rilevanza degli investimenti effettuati, Expo Milano 2015 avrà notevoli ricadute economiche sugli Stakeholders di riferimento del territorio regionale e nazionale. Ai fini della quantificazione di tali ricadute, non essendo Expo 2015 una società di natura industriale, si è scelto di adattare il modello standard di calcolo e ripartizione del valore aggiunto tra gli Stakeholder, riclassificando i contributi pubblici erogati a favore della Società in base a voci rappresentative dei soggetti destinatari degli investimenti effettuati dalla stessa. In merito al periodo di riferimento, essendo il presente documento il primo Rapporto di sostenibilità della Società, ed essendo quest ultima non caratterizzata da un attività ripetitiva bensì mutevole in base alle esigenze dettate nel tempo dall avvicinarsi dell Evento, si è scelto di utilizzare l intero quadriennio Nel dettaglio, sono state individuate le seguenti categorie di Stakeholders, in base alle quali suddividere le risorse finanziarie gestite dalla Società nel periodo di riferimento: Fornitori opere (di costruzione del Sito, di connessione al Sito, tecnologiche, per la ricettività); Altri fornitori (servizi e materiali); Personale (remunerazione diretta e indiretta, contributi); Comunità globale (iniziative per la promozione e la comunicazione indirizzate ai diversi target di Expo Milano 2015); Paesi Partecipanti; Pubblica Amministrazione (imposte e tasse); Società Civile (istituzioni, fondazioni, associazioni, ecc. beneficiarie di contributi a fondo perduto); Socierà Civile (contributi a fondo perduto ad associazioni e fondazioni aventi finalità di sostegno ad attività promozionali o di interesse sociale per la diffusione della conoscenza del Tema). La tabella di seguito presenta la riclassificazione delle spese per Stakeholder per il periodo I dati evidenziano il contributo economico a favore dei Fornitori coinvolti nella realizzazione delle opere di costruzione del Sito, delle infrastrutture di connessione al Sito, delle infrastrutture tecnologiche e delle opere necessarie alla ricettività (circa 91 milioni di euro). Da rilevare anche il contributo a favore dei Fornitori legati all approvvigionamento di servizi e materiali (circa 45 milioni di euro) e al mondo del lavoro, con i costi per il personale che si attestano a circa 39 milioni complessivi. Tabella Riclassificazione delle voci di spesa per Stakeholder STAKEHOLDER MILIONI Fornitori opere 91,196 48,4 Altri fornitori 45, Personale 39, Comunità globale 6,194 3,3 Paesi partecipanti 4,390 2,3 Pubblica Amministrazione 1,097 0,6 Società Civile 0,679 0,36 % 70 71

38 CAPITOLO 06 Grafico 6.2 Riclassificazione delle voci di spesa per Stakeholder 2,34 % 0,58 % 3,30 % 0,36 % Il modello si è articolato su tre livelli di analisi: l impatto economico diretto dell Evento, riconducibile: a 1) gli investimenti di Expo 2015 SpA; 2) i costi di gestione di Expo 2015 SpA e 3) gli investimenti dei Paesi Partecipanti; l indotto economico indiretto dell Evento, imputabile: a 1) gli effetti indiretti delle voci che costituiscono l impatto economico diretto e 2) l impatto totale dell incoming turistico; la legacy dell Evento, ossia gli impatti di lungo termine derivanti dall Esposizione, in termini di: 1) start-up di imprese; 2) valorizzazioni del patrimonio immobiliare; 3) sviluppo degli investimenti diretti esteri (IDE); 4) accresciuta attrattività turistica. 20,83 % 48,56 % Fornitori Opere Altri Fornitori Personale Partecipanti Come evidenziato dai grafici 6.3 e 6.4, per il periodo lo studio ha stimato un impatto complessivo di 23,6 miliardi di euro di Produzione aggiuntiva (dei quali 3,2 Miliardi di impatti diretti, 14,2 miliardi di impatti indiretti e indotto e 6,2 miliardi di legacy), ed un incremento totale del Valore Aggiunto pari a 10 miliardi la cui distribuzione per tipo di impatto è abbastanza simile a quella vista per la produzione. In termini occupazionali, inoltre, lo studio ha stimato un indotto di circa 191 mila unità di lavoro annue (Grafico 6.5). 24,03 % Promozioni Stato e Enti locali Pubblico (contributo a fondo perduto) Grafico L indotto di Expo Milano 2015: Produzione aggiuntiva 25 miliardi 6.5 L indotto economico dell Evento Expo Milano 2015 rappresenta un Evento di notevole e strategica rilevanza per lo sviluppo economico della Città di Milano, del territorio lombardo, nonché dell intero Paese. Grazie all accresciuta dotazione infrastrutturale ed alla maggiore e rinnovata dinamicità dell attività economica, lo svolgimento dell Evento avrà significative ricadute in termini produttivi, occupazionali e, in termini più generali, di maggiore attrattività e competitività dell economia locale e nazionale nel contesto globale, anche negli anni successivi alla conclusione dell Esposizione Universale ,2 6,2 23,6 Nel 2012, su commissione di Expo 2015 e della Camera di Commercio di Milano, un team di analisti economici della SDA Bocconi ha realizzato uno studio per la valutazione dell impatto dell Evento sul sistema economico nazionale, lombardo e milanese per il periodo di riferimento Il modello di stima economica elaborato sarà messo a disposizione del BIE per la valutazione economica dell impatto delle future Esposizioni Universali. 0 3,2 Impatti diretti (s/t) Impatti indiretti e indotti Legacy TOTALE Fonte: L indotto di Expo Milano Un analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine) 72 73

39 CAPITOLO 06 Grafico 6.4 L indotto di Expo Milano 2015: Valore aggiunto 10 8 miliardi 2,5 10 Più in dettaglio, in merito agli impatti diretti legati all Evento, lo studio ha stimato (Tabelle 6.5, 6.6, 6.7): 1,3 miliardi di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di valore aggiunto e circa 12 mila Unità di lavoro quali ricadute generate dagli investimenti infrastrutturali di Expo 2015 SpA; 900 milioni di Produzione aggiuntiva, 400 milioni di Valore Aggiunto e circa 8 mila Unità di lavoro, quali impatti derivanti dai costi di gestione dell Evento; 1 miliardo di Produzione aggiuntiva, 500 Milioni di Valore Aggiunto e circa 9 mila Unità di lavoro quali impatti degli investimenti dei Paesi Partecipanti ,1 In merito agli impatti indiretti, lo studio evidenzia la rilevanza delle ricadute economiche riconducibili ai flussi turistici attratti dall Evento ed in grado di generare 8,8 miliardi di Produzione aggiuntiva, un incremento del Valore Aggiunto di 3,8 miliardi, nonché circa 74 mila nuovi posti di lavoro. Lo studio ha stimato, inoltre, una spesa pro-capite media pari a 96 euro al giorno per gli italiani e a 136 euro al giorno per gli stranieri. Fonte: L indotto di Expo Milano Un analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine) 2 0 1,4 Impatti diretti (s/t) Impatti indiretti e indotti Legacy TOTALE In considerazione della maggiore esposizione della città e del Paese che ospitano l Esposizione Universale, degli eventi organizzati per promuoverla e, quindi, della conseguente maggiore conoscenza nei circuiti turistici mondiali, lo studio ha stimato anche gli impatti a lungo termine legati alla maggiore attrattività turistica. In particolare, lo studio ha stimato il flusso aggiuntivo di turisti nei periodi diversi da quello di svolgimento dell Evento, per un impatto economico pari a 1,2 miliardi di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di Valore Aggiunto e circa Unità di lavoro. Grafico L indotto economico di Expo Milano 2015: Unità di lavoro Sempre in termini di legacy, tra le ricadute economiche più significative dell Evento, lo studio evidenzia anche i benefici per il patrimonio immobiliare. In particolare, grazie agli investimenti per il Sito Espositivo e agli interventi di valorizzazione degli immobili dell area milanese, lo studio ha stimato circa 1 Miliardo di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di Valore aggiunto e 8 mila posti di lavoro. Infine, lo studio ha stimato 1,7 miliardi di Produzione aggiuntiva attivata dalla nascita di imprese start-up, per un valore aggiunto di 700 milioni e nuovi posti di lavoro. 200 unità di lavoro/migliaia Fonte: L indotto di Expo Milano Un analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine) 0 30 Impatti diretti (s/t) Impatti indiretti e indotti Legacy TOTALE 74 75

40 CAPITOLO 06 Tabella 6.5 L impatto economico di Expo Milano 2015: Produzione aggiuntiva ( /miliardi) Tabella 6.7 L impatto economico di Expo Milano 2015: Unità di lavoro (migliaia) EVENTO IMATTO DI I LIVELLO ( DIRETTO ) EVENTO IMATTO DI I LIVELLO ( DIRETTO ) Investimenti Expo 2015 SpA Costi di gestione Expo 2015 Investimenti Paesi Partecipanti Investimenti Expo 2015 SpA Costi di gestione Expo 2015 Investimenti Paesi Partecipanti 1,3 0,9 1,0 IMATTO DI II LIVELLO ( INDIRETTO E INDOTTO ) 12,3 8,2 9,4 IMATTO DI II LIVELLO ( INDIRETTO E INDOTTO ) ) Effetti indiretti/indotti Investimenti Expo 2015 Effetti indiretti/indotti Gestione Expo 2015 Effetti indiretti/indotti Investimenti Paesi Partecipanti Expo 2015 Effetti totali dei flussi turistici Effetti indiretti/indotti Investimenti Expo 2015 Effetti indiretti/indotti Gestione Expo 2015 Effetti indiretti/indotti Investimenti Paesi Partecipanti Expo 2015 Effetti totali dei flussi turistici 2,3 1,3 1,8 8,8 LEGACY EVENTO 16,9 10,2 13,0 73,7 LEGACY EVENTO Effetti totali nuove imprese generate da evento Effetti valorizzazione patrimonio immobiliare Effetto incremento IDE Effetto crescita attr. turistica Effetti totali nuove imprese generate da evento Effetti valorizzazione patrimonio immobiliare Effetto incremento IDE Effetto crescita attr. turistica 1,7 1,0 2,3 1,2 12,4 8,3 16,5 10,2 Fonte: L indotto di Expo Milano Un analisi di impatto economico. SDA Bocconi Fonte: L indotto di Expo Milano Un analisi di impatto economico. SDA Bocconi Tabella 6.6 L impatto economico di Expo Milano 2015: Valore aggiunto ( /miliardi) EVENTO IMATTO DI I LIVELLO ( DIRETTO ) Investimenti Expo 2015 SpA Costi di gestione Expo 2015 Investimenti Paesi Partecipanti 0,5 0,4 0,5 IMATTO DI II LIVELLO ( INDIRETTO E INDOTTO ) Effetti indiretti/indotti Investimenti Expo 2015 Effetti indiretti/indotti Gestione Expo 2015 Effetti indiretti/indotti Investimenti Paesi Partecipanti Expo 2015 Effetti totali dei flussi turistici 1,0 0,6 0,7 3,8 LEGACY EVENTO Effetti totali nuove imprese generate da evento Effetti valorizzazione patrimonio immobiliare Effetto incremento IDE Effetto crescita attr. turistica 0,7 0,5 0,8 0,5 Fonte: L indotto di Expo Milano Un analisi di impatto economico. SDA Bocconi

41 IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE 78 79

42 CAPITOLO Gli impatti ambientali dell Evento e gli impegni di Expo 2015 Nel quadro dei principi sanciti dalla Carta dei Valori e degli Impegni a fondamento dell organizzazione e gestione dell Esposizione Universale di Milano, Expo 2015 ha definito tre obiettivi generali: conseguire elevati livelli di prestazioni ambientali e sociali nell organizzazione e gestione dell Evento; fornire un buon esempio e un modello di riferimento (benchmark) per le prossime Esposizioni e per i futuri grandi eventi in generale; valorizzare l occasione unica che l Esposizione Universale offre, per ampiezza del coinvolgimento e per visibilità, per diffondere conoscenze e condividere idee e pratiche più sostenibili. Sotto il profilo ambientale, in particolare, Expo 2015 ha tradotto questi obiettivi in una serie di impegni specifici che definiscono, nel complesso, il quadro di riferimento rispetto cui misurare e valutare la sostenibilità ambientale dell Evento Expo Milano Tali impegni si riferiscono sia ad azioni volte a dare attuazione alle prescrizioni legislative stabilite in sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di successivi provvedimenti normativi, sia ad attività e iniziative volontarie, definite già dalla fase di candidatura e riconfermate da Expo 2015 con il Dossier di Registrazione. Gli impegni ambientali sottoscritti da Expo 2015 sono riconducibili a tre ambiti principali: 1) Definire un set di Obiettivi Ambientali Macro: Minimizzare la domanda di energia; Utilizzare energia da fonti rinnovabili; Utilizzare prodotti e/o servizi con minor impatto ambientale; Ridurre il più possibile la produzione di rifiuti alla fonte, organizzare e realizzare un sistema di raccolta differenziata finalizzato ad inviare a recupero e riciclo la maggior quantità possibile di rifiuti; Contenere i consumi idrici e adottare sistemi di riciclo dell acqua; Valutare gli impatti ambientali delle attività svolte. 2) Applicare standard ambientali e di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale, quali: il Regolamento Europeo EMAS 1221/2009/CE e lo standard ISO14001:2004 sui sistemi di gestione ambientale; lo standard ISO 20121:2012 Event Sustainability Management System, per quanto riguarda l organizzazione e la gestione sostenibile degli eventi; il protocollo LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) dello U.S. Green Building Council (USGBC), nell ambito dell edilizia sostenibile; lo standard ISO 14064:2006, con riferimento all inventario delle emissioni di gas climalteranti; le Sustainability Reporting Guidelines della Global Reporting Initiative (GRI) per la redazione del Rapporto di Sostenibilità. 3) Misurare e comunicare le prestazioni raggiunte annualmente, attraverso: la conduzione di monitoraggi nei diversi comparti ambientali interessati dall Evento; la realizzazione di un Inventario delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG o anche CO 2 eq); la redazione e la diffusione del Rapporto di Sostenibilità. 7.2 Il Sistema di Gestione Integrato di Expo 2015 L organizzazione e gestione di un Esposizione Universale genera sul Sito che la ospita e, più in generale, su tutto il territorio interessato dalla manifestazione una serie di impatti significativi sotto il profilo ambientale e sociale, offrendo allo stesso tempo un opportunità unica per adottare criteri di sostenibilità e per promuoverne la diffusione fra gli Stakeholders. Muovendo da tale consapevolezza, Expo 2015 ha deciso di implementare un Sistema finalizzato a gestire in modo integrato gli aspetti ambientali e sociali connessi all Evento, adottando a questo scopo i seguenti standard internazionali: il Regolamento Europeo EMAS 1221/2009/CE e/o lo standard ISO 14001:2004, la norma internazionale ISO 20121:2012, Event sustainability management systems - Requirements with guidance for use. Rispetto alle proposte formulate nel Dossier di Registrazione, la scelta a favore di questi riferimenti è stata dettata da una serie di considerazioni in relazione alle peculiarità dell Evento e dall obiettivo di garantire massima funzionalità al Sistema di Gestione Integrato di Expo 2015, oltreché da una valutazione delle esperienze già maturate nell adozione dei Sistemi di Gestione nell organizzazione e gestione di eventi, in diversa misura, analoghi ad Expo Milano 2015 (altre Esposizioni Universali e le Olimpiadi). In particolare, il recente standard ISO 20121, essendo concepito espressamente per la gestione sostenibile degli eventi, consente di focalizzarsi sugli aspetti e sugli impatti peculiari delle manifestazioni, considerandoli in un ottica integrata ambientale, sociale e di sicurezza dei lavoratori. L adozione di un Sistema di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS invece nella misura in cui prevede il coinvolgimento di un ente pubblico nella fase di verifica e controllo garantisce una forte credibilità dello strumento verso gli Stakeholders esterni. Allo stesso tempo, il Regolamento si pone già oggi in una prospettiva di applicabilità a livello mondiale e non più solo europeo. L esperienza applicativa di Expo 2015 potrebbe, infine, rappresentare un contributo nell ambito del processo di revisione di EMAS, che condurrà alla quarta versione del Regolamento. Già da fine 2011 sono state condotte alcune attività preparatorie che hanno incluso un audit di verifica di conformità legislativa in materia di ambiente, presso le sedi di Expo 2015 SpA. Nell ambito di tali verifiche è stata riscontrata l assenza di apparecchiature che utilizzano gas CFC e HCFC lesivi dello strato di ozono. Inoltre, la Società ad oggi non ha ricevuto multe o sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale. Le attività di progettazione e sviluppo del Sistema di Gestione Integrato (SGI) di Expo 2015 sono iniziate nel 2013 ed hanno ad oggi condotto: alla definizione del campo di applicazione del Sistema; all avvio delle attività di Analisi Ambientale Iniziale ai fini dell identificazione degli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, e della valutazione della loro significatività; alla definizione di misure e strumenti di controllo operativo sulle attività 80 81

43 CAPITOLO 07 Il piano per la gestione rifiuti dell Evento gestite, direttamente e indirettamente (es.: appalti, attività di Fornitori e Partner); all implementazione di un Programma di audit ambiente e sicurezza nei cantieri. Il campo di applicazione del SGI comprende tutte le attività svolte dall organizzazione nelle fasi di pre-evento, evento e post-evento e in particolare: la progettazione e la realizzazione delle opere per il Sito Espositivo; l organizzazione e la gestione dell Evento Expo Milano 2015; l organizzazione e la gestione degli eventi di avvicinamento; la dismissione del Sito Espositivo. I criteri di gestione dei materiali post-utilizzo e post-consumo (i cosiddetti rifiuti) dell Esposizione Universale di Milano sono tesi al rispetto dei principali obiettivi di sostenibilità ambientale, ossia: minimizzazione del prelievo di risorse; minimizzazione della produzione di scarti da avviare a smaltimento; massimizzazione dei tassi di riuso, riciclo e recupero. Sotto questo profilo, i criteri guida sono coerenti con la legislazione e le politiche europee di settore, che vengono considerate lo schema concettuale e strategico più avanzato, a livello mondiale, sulla sostenibilità in tema di gestione dei rifiuti. Partendo da questi criteri, nel 2013 è iniziata l attività di pianificazione del modello di gestione da applicare nel Sito durante il semestre espositivo, che ha tenuto conto anche degli obblighi derivanti dalla Procedura VIA e delle condizioni organizzative, logistiche e relative alle attività di approvvigionamento, gestione delle aree espositive, pulizie e asportazione dei materiali di scarto. Il modello preliminare individuato dovrà essere ulteriormente dettagliato nel prossimo anno ed Expo 2015 è impegnata nel coinvolgere in maniera robusta i Partecipanti e, non da ultimo, i Visitatori, affinché sia raggiunto l obiettivo di massimizzare la raccolta differenziata di rifiuti (l 82,3% per la fase di Evento, dallo Studio di Impatto Ambientale confermato dal decreto VIA della Regione Lombardia), facendone un caso di scuola almeno per quanto riguarda la frazione di rifiuti generati dai Visitatori stessi. 7.3 Gli interventi di bonifica sul Sito Espositivo Nella prima metà del XX secolo una parte dell areale che include la superficie del Sito Espositivo era occupata da impianti di produzione industriale e una parte invece era agricola e si è trasformata, nel tempo, in spazio per impianti di natura logistica e servizi comunali. La realizzazione del nuovo Polo di Fiera Milano ha dato avvio ad un processo di trasformazione e riqualificazione dell intero areale, attraverso la dismissione o rilocazione degli impianti produttivi e la definizione di una nuova vocazione di queste aree. Tuttavia, le attività precedenti questa trasformazione hanno lasciato tracce inquinanti in alcune porzioni di terreno: per questo sono state previste operazioni di bonifica prima di essere restituite alla fruizione collettiva. A partire dal 2010, Expo 2015 ha condotto una prima indagine ambientale e successive caratterizzazioni dei suoli del Sito Espositivo, al fine di verificare eventuali superamenti dei limiti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione definiti in base alla destinazione d uso prevista dei terreni (verde residenziale). Si è proceduto attraverso la ripartizione del Sito in comparti al fine di approfondire le analisi. Al termine del procedimento sono stati individuati 10 areali assoggettati, in forza di decreti regionali, a bonifica fino al raggiungimento dei limiti di soglia per destinazione d uso. Ad oggi le attività di bonifica sono state avviate per tutti gli areali e per 3 di questi è già stato rilasciato il certificato di avvenuta bonifica (CAB) da parte di Provincia di Milano, l Ente preposto a tale attività. Si prevede che l intera bonifica si concluda entro l anno in corso. 7.4 Il Piano di Monitoraggio Ambientale Tra le principali prescrizioni contenute nel Decreto VIA (cfr.: Capitolo 3 del Rapporto), è prevista la realizzazione di un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), che Expo 2015 deve elaborare, previa verifica e approvazione da parte dell Osservatorio Ambientale. Sotto il profilo temporale, il Piano si articola in quattro fasi, in relazione allo sviluppo del ciclo di vita dell Evento: una fase ante operam, svolta nel ; una fase di cantiere, in corso, che copre il periodo gennaio 2013 aprile 2015; una fase di evento, da svolgersi nel periodo maggio ottobre 2015; una fase di dismissione, da svolgersi orientativamente nel periodo novembre 2015 ottobre Alla fase di dismissione seguirà una fase post-expo, in cui le decisioni e le attività di sviluppo dell area saranno di competenza della società Arexpo, cui Expo 2015 avrà restituito il Sito Espositivo. Sotto il profilo spaziale, i rilevamenti del PMA si riferiscono al Sito destinato ad ospitare Expo Milano 2015 e il suo intorno, in cui si prevede si potranno manifestare i principali effetti, sulle matrici ambientali, dovuti alla realizzazione delle opere e allo svolgimento dell Evento, con particolare riferimento ai recettori sensibili presenti nell area. Tale intorno è definito con geometria variabile, a seconda della matrice ambientale in esame. Sia in fase ante operam sia in fase di cantiere, sono inoltre previste campagne 82 83

44 CAPITOLO 07 di misura da effettuarsi in luoghi diversi dal Sito Espositivo (es.: aree interessate dai parcheggi remoti, aree interessate da interventi di compensazione, etc.). Ad oggi, Expo 2015 ha attuato il Piano di Monitoraggio Ambientale Ante Operam, completo di relazione conclusiva, e sta svolgendo il Piano di Monitoraggio in Fase di Cantiere, che è in corso di validazione da parte di ARPA e dell Osservatorio Ambientale I risultati del Monitoraggio Ante Operam 1) COMPONENTE AMBIENTALE: ATMOSFERA Obiettivi Verificare la qualità dell aria allo stato di partenza, ovvero prima del verificarsi degli impatti attesi in relazione: alle attività di cantiere, costituiti soprattutto dalle polveri sollevate, in particolare per il contributo dovuto agli spostamenti dei mezzi pesanti su strade non asfaltate; alla fase di evento, legati alle emissioni dal traffico veicolare indotto al di fuori del Sito, con attenzione particolare alle aree interessate dai parcheggi remoti. Il monitoraggio ante operam è stato finalizzato a definire e caratterizzare la situazione ambientale di partenza del Sito Espositivo e del suo intorno prima dell inizio della sua trasformazione, e di poter quindi disporre di un riferimento rispetto cui valutare gli effetti imputabili alle trasformazioni e alle attività legate a Expo Milano Le componenti ambientali oggetto di monitoraggio sono state: 1) Atmosfera; 2) Ecosistemi; 3) Fauna; 4) Flora e vegetazione; 5) Acque sotterranee; 6) Rumore. I campionamenti e le analisi indicate nei Piani di Monitoraggio sono state tutte concordate con ARPA nell ambito di apposite riunioni durante le quali si sono definiti: localizzazione dei punti di campionamento, frequenza e durata delle campagne di monitoraggio, scelta dei parametri da monitorare, metodologia di analisi, metodologia di elaborazione statistica dei dati, protocollo di invio al database regionale di ARPA. Le schede di seguito sintetizzano i risultati principali del monitoraggio per ciascuna delle componenti analizzate. Ulteriori dettagli sono disponibili all indirizzo: ttp:// Area oggetto di monitoraggio L area dei Comuni interessati dal Sito Espositivo, caratterizzata da: popolazione superiore a abitanti, alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico; elevata densità di emissioni di particolato (PM10 primario), biossido di azoto (NO 2 ) e composti organici volatili (COV); situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzata da alta pressione). Principali riferimenti normativi D.G.R. n.2605 del ; D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. Articolazione temporale e spaziale Dal 4 al 9 agosto 2012 sono state effettuate misurazioni tramite tre centraline mobili posizionate nei punti Cascina Triulza; Fiera di Rho-Pero; Ospedale Sacco in prossimità del Sito, al fine di rilevare: la concentrazione media giornaliera di PM10; la concentrazione media giornaliera di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) nel PM10. Sono stati inoltre analizzati i dati rilevati dalle centraline ARPA; in particolare: per il PM10, le centraline di Arese, Milano Pascal e Milano Senato; per gli IPA, le centraline di Milano Pascal e Milano Senato; per gli NO 2 le centraline di Pero, Arese Rho. Principali risultati Le misure effettuate hanno mostrato, con riferimento ai limiti previsti dalla normativa: per il PM10, nessun superamento della concentrazione media giornaliera di 50 μg/m³, con valori costantemente più elevati degli altri presso la Cascina Triulza; per gli IPA, valori sempre minori di 0,02 ng/m 3, ampiamente inferiori al valore obiettivo di 1 ng/m 3 fissato sulla media annua; per l NO2, l analisi delle tre centraline ARPA ha evidenziato che l area è caratterizzata da medie annue superiori al valore limite di 40 μg/m 3, seppure con un trend decrescente negli anni, mentre il numero di superamenti della media oraria di 200 μg/m 3 è ampiamente inferiore alla soglia dei 18 superamenti annui

45 CAPITOLO 07 2) COMPONENTE AMBIENTALE: ECOSISTEMI Obiettivi Gli obiettivi del monitoraggio sono riferiti all eco-mosaico del Sito Espositivo (cioè delle diverse componenti ambientali e del paesaggio del Sito), in termini di: analisi delle variazioni della sua struttura fisica, attraverso il riconoscimento delle nuove unità ambientali potenzialmente significative; riconoscimento delle valenze ecologiche ad esso associate. Area oggetto di monitoraggio L area del Sito Espositivo. Principali riferimenti normativi In assenza di norme tecniche specifiche sui contenuti operativi per gli ecosistemi, il sistema di valutazione e gli indicatori adottati si sono basati sui riferimenti esistenti a livello regionale, nazionale ed europeo: a) le norme della Regione Lombardia in tema di Rete Ecologica Regionale polivalente; b) la Strategia nazionale per la biodiversità del 2010; c) il Quadro Strategico Comune europeo (SWD(2012) 61 final, part II). Articolazione temporale e spaziale È stata svolta un unica sessione di indagine, il 19 settembre 2012, su dieci porzioni di territorio all interno del Sito Espositivo, rappresentative delle unità ambientali dell area. Per ogni zona sono stati rilevati i parametri caratterizzanti, quali: la topografia generale (es.: condizioni complessive delle pendenze, presenza di discontinuità), la natura delle superfici (es.: suolo fertile), gli elementi idrici, vegetali e faunistici, nonché gli elementi di presenza antropica (es.: attività di cantiere in corso). Per ogni zona, è stata quindi compilata una scheda descrittiva, in cui sono state annotate informazioni in grado di rendere conto delle funzionalità ecologiche e dell attitudine a produrre servizi ecosistemici. 3) COMPONENTE AMBIENTALE: FAUNA Obiettivi Le attività di monitoraggio della fauna ornitica sono state svolte al fine di verificare il potenziale contributo positivo degli assetti ecosistemici che si verranno a strutturare, nel tempo, all interno del Sito Espositivo. L area è collocata in un ambito metropolitano, privo di valenze naturalistiche e di specifico interesse ecologico, sul quale gravano importanti fattori di pressione (barriere infrastrutturali, urbanizzato, insediamenti produttivi, intenso traffico, alta concentrazione di inquinanti in atmosfera, edifici dismessi, ecc.). In particolare, nessuna specie tra quelle identificate dalle liste dell IUCN è stata rilevata nell area di studio. Tuttavia, in un comprensorio di pochi chilometri in linea d aria attorno ad essa, sono presenti diverse aree verdi già colonizzate da fauna selvatica e con le quali la zona interessata dall Evento una volta ripristinata potrebbe porsi in connessione funzionale per quanto attiene le specie mobili in grado di superare le barriere ecologiche presenti al contorno (edifici ed infrastrutture lineari). In questo senso, gli uccelli costituiscono il gruppo faunistico più adatto ad essere utilizzato come indicatore di qualità ambientale. Area oggetto di monitoraggio Sono state individuate e indagate 8 stazioni di controllo, localizzate a diverse distanze dal Sito Espositivo (fino a un massimo di m), nei Comuni di Milano, Arese, Bollate e Rho. Articolazione temporale e spaziale I rilievi si sono svolti il 22 e 23 agosto Il rilevamento delle specie è avvenuto attraverso l osservazione diretta degli individui e l ascolto delle vocalizzazioni durante il periodo riproduttivo, integrate dall osservazione di tutti i segni, diretti ed indiretti, di presenza. Sono stati così censiti tutti gli uccelli individuati direttamente (vista, canto, richiami) ed indirettamente (segni, tracce, nidi). Principali risultati Le analisi hanno permesso di verificare il ruolo ecologico del Sito all interno della Rete Ecologica Regionale prima della sua trasformazione. Sono stati valutati i processi e i servizi ecologici dell area es.: la presenza di suolo organico, il ruolo nel ciclo dell acqua, la biodiversità animale e vegetale e i fattori di criticità dell area (es.: la presenza di piante allergeniche o infestanti). Principali risultati Il monitoraggio ha permesso di tracciare un quadro informativo di partenza delle comunità ornitiche locali. Il quadro emerso è risultato buono, coerentemente con le potenzialità di fine agosto dei luoghi indagati, censendo le specie residenziali, le nidificanti tardive e molte nidificanti primaverili. Complessivamente, sono state osservate 37 specie su 117 potenzialmente censibili nell intero arco annuale di riferimento (da marzo a settembre), pari al 31,6% del totale. È stato rilevato un numero di esemplari osservati pari a 455. Il maggior numero di contatti, in termini di individui osservati nelle singole stazioni, è risultato per lo più proporzionale alle stazioni con il maggior numero di specie. In generale, ciò rappresenta un buon elemento di caratterizzazione del territorio indagato; infatti, in ambienti fortemente antropizzati come quelli in esame, un elevato numero di individui non necessariamente è sinonimo di qualità ambientale, dal momento che di solito le specie più numerose in agosto sono quelle più comuni e generaliste, come la Cornacchia grigia o lo Storno, con concentrazioni di uccelli in relazione alla biologia post-riproduttiva di tali specie

46 CAPITOLO 07 4) COMPONENTE AMBIENTALE: FLORA E VEGETAZIONE Obiettivi Le attività di monitoraggio degli effetti inducibili sul comparto vegetazionale sono state finalizzate a verificare, nel tempo, l eventuale introduzione e sviluppo di specie vegetali esotiche e/o patogene, con conseguente variazione qualitativa delle fitocenosi (cioè dei complessi di piante che crescono in un determinato ambiente fisico e chimico). Area oggetto di monitoraggio Sono state identificate e indagate 24 stazioni di controllo, localizzate a diverse distanze dal Sito Espositivo, nei Comuni di Arese, Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Milano, Pero, Rho e Settimo Milanese. Articolazione temporale e spaziale Dal 25 settembre al 3 ottobre È stata impostata una metodologia finalizzata a caratterizzare le diverse unità ecosistemiche caratterizzanti le stazioni di controllo, attraverso: a) il riconoscimento della relativa tipologia fisionomica; b) il riconoscimento di eventuali stati di alterazione fitosanitaria; c) l elenco delle specie autoctone prevalenti per strato vegetazionale di costituzione ed attribuzione di indici di copertura relativa; d) l elenco di tutte le specie esotiche per strato vegetazionale assunto ed attribuzione di indici di copertura relativa; e) l evidenziazione della copertura percentuale complessiva delle specie autoctone e delle esotiche. Principali risultati Il quadro vegetazionale emerso ha evidenziato uno stato di significativo degrado e banalizzazione ecosistemica, in cui le specie esotiche dominano pressoché ovunque sulle autoctone. Tale condizione è strettamente correlata alla tipologia dei luoghi oggetto di indagine, rappresentativi di unità degradate, spesso abbandonate, e pertanto più soggette a possibili colonizzazioni/evoluzioni di avventizie. Tra le specie esotiche, l Ambrosia fortemente allergenica è stata rilevata quasi ovunque, specialmente in corrispondenza di aree abbandonate o ai margini delle unità vegetazionali, anche se poco degradate, ove ha trovato terreni recentemente smossi e, quindi, ha rapidamente colonizzato. La diffusione della specie è legata anche dalla presenza di numerose microdiscariche e insediamenti dismessi, degradati o comunque non gestiti, localizzati nei pressi delle aree indagate. 5) ECOMPONENTE AMBIENTALE: ACQUE SOTTERRANEE Obiettivi Verificare lo stato qualitativo delle acque sotterranee soggiacenti il Sito nel contesto dei piani di bonifica previsti. Area oggetto di monitoraggio Le indagini, eseguite attraverso una rete di 11 piezometri realizzati perimetralmente all area del Sito Espositivo, hanno individuato un sistema a falde sovrapposte che può essere così schematizzato: probabile presenza di falde sospese stagionali (a profondità di circa 6-7 m); una prima falda libera contenuta nella parte più superficiale del primo acquifero (circa m); una seconda falda semiconfinata (ad una profondità media compresa tra 50 e 100 m) separata da quella soprastante da un setto argilloso, che limita gli scambi verticali. Principali riferimenti normativi D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. Articolazione temporale e spaziale Sono state eseguite 5 campagne di misura: settembre 2011; gennaio 2012; aprile 2012; settembre 2012; dicembre Le indagini ante operam sono state effettuate ricercando i valori di concentrazione nelle acque dei seguenti parametri: metalli (cadmio, cromo, nichel, piombo, rame, zinco, arsenico, mercurio; BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xileni); IPA; idrocarburi; alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni; fitofarmaci. Principali risultati Le evidenze emerse coerenti con la contaminazione riscontrata nei terreni, costituita da metalli e idrocarburi non vedono attualmente la presenza di contributi alla contaminazione della falda da parte del Sito. I progetti di bonifica prevedono che, qualora il monitoraggio mettesse in evidenza anomalie rispetto alla situazione idrochimica attuale, verrà messo in pratica uno specifico protocollo di intervento finalizzato alla messa in sicurezza delle acque sotterranee

47 CAPITOLO 07 6) COMPONENTE AMBIENTALE: RUMORE Obiettivi Definire l impatto acustico sull area prima dell inizio dei lavori per poterne misurare le variazioni durante le fasi successive. Area oggetto di monitoraggio L area indagata è influenzata principalmente dalla rumorosità generata dalle infrastrutture viarie che la circondano: Autostrada A8, Strada Provinciale SP46, Autostrada A4, viabilità locale nell intorno del Sito, Ferrovia Alta Velocità Torino-Milano e Ferrovia Domodossola - Milano. I recettori sensibili più prossimi al Sito sono: a Milano: l Ospedale Sacco; a Baranzate: l asilo nido Il giardino dei glicini ; le scuole materne S. Arialdo, Sauro, XX Settembre e Sacro Cuore ; la scuola primaria G. Rodari e la scuola media G. Galilei ; Oltre a tali recettori, è da considerare con attenzione anche l Istituto Penitenziario di Bollate, molto prossimo al Sito Espositivo. Principali riferimenti normativi DPCM 14/11/97; DPCM 01/03/91. Articolazione temporale e spaziale Le misure sono state effettuate tra l 11 luglio e il 29 luglio I livelli di rumore rilevati presso i recettori sopra indicati sono stati confrontati con i limiti previsti dalle normative a seconda della classe acustica assegnata dai rispettivi piani di classificazione. Principali risultati Dalle rilevazione è emerso come già nello stato attuale vi siano dei superamenti dei limiti previsti dal piano di classificazione acustica. I superamenti si registrano in particolar modo durante l ambito notturno e presso ricettori prossimi alle vie di traffico. Vi sono poi superamenti nell area dell ospedale, anche per via dei limiti più restrittivi, e alcuni superamenti nelle zone industriali La Valutazione di Impatto sulla Salute Pubblica Nell ambito delle valutazioni sugli impatti dell Evento prescritte dal Decreto VIA, Expo 2015 ha avviato anche uno studio finalizzato a valutare se le previste modificazioni ambientali possano comportare eventuali effetti sulla salute della popolazione che si troverà ad esserne interessata. In particolare, il progetto di Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) si articola in due sottoprogetti: Sottoprogetto 1: Esposizione a PM10 e NO2 Effetti e Impatto sulla Salute L obiettivo è quello di stimare gli effetti sulla salute dell esposizione a particolato (PM10) e biossido di azoto (NO 2 ) nella fase ante-operam e valutare l impatto di queste esposizioni in tale fase e in quelle future di cantiere, evento e dismissione. Le attività svolte hanno ad oggi condotto: - alla definizione della popolazione oggetto di studio, identificata nel totale della popolazione dei 6 Comuni a nord di Milano (Rho, Pero, Bollate, Baranzate, Novate Milanese, Arese), più gli abitanti del Comune di Milano residenti entro 3 km dalla piastra espositiva (per un totale di individui); - alla strutturazione del database e all acquisizione di parte dei dati e delle informazioni dalle diverse fonti (dati sull inquinamento atmosferico dall ARPA, dati sanitari su ricoveri e mortalità dalle ASL, dati sulla presenza di altri cantieri e sulle aziende a Rischio di Incidente Rilevante situate sul territorio indagato, etc.); - alla definizione del modello statistico da utilizzare per le stima degli effetti dell esposizione a PM10 ed NO2 sulla salute, attraverso l utilizzo di indicatori quali i ricoveri, le prestazioni ambulatoriali, gli accessi in Pronto Soccorso, la mortalità. Sottoprogetto 2: Esposizione a Rumore Effetti e Impatto sulla Salute L obiettivo è quello di stimare gli effetti sulla salute dell esposizione a rumore per valutarne l impatto in fase ante-operam, e negli scenari futuri considerati (cantiere, esercizio e dismissione). Le attività svolte hanno ad oggi condotto: - alla definizione della popolazione oggetto di studio, di dimensioni inferiori rispetto a quella considerata per il Sottoprogetto 1 e basata sui dati già raccolti ed utilizzati per stimare l impatto ambientale del rumore nell ambito dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) realizzato nell ambito della procedura di VIA (circa individui); - alla strutturazione del database e all acquisizione di parte dei dati e delle informazioni dalle diverse fonti (dati sull inquinamento acustico dal SIA, dati farmaceutici dalle ASL, etc.); - alla definizione del modello statistico da utilizzare per le stima degli effetti del rumore sulla salute. 7.6 La certificazione LEED Expo 2015 ha assunto l impegno, nell ambito del Dossier di Registrazione, di fare riferimento ai criteri del sistema di certificazione statunitense LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) nella progettazione e realizzazione del Sito Espositivo. Il sistema di certificazione degli edifici LEED messo a punto dal Green Building Council (GBC) USA, associazione no profit fondata nel 1993 è un sistema volontario per l adozione di criteri e soluzioni ad alte prestazioni ambientali nella progettazione, costruzione e gestione di edifici ed aree territoriali che si sta sviluppando sempre più a livello internazionale. Ad oggi, è infatti applicato in 140 Paesi con oltre soggetti aderenti al GBC che lo promuove. La caratteristica sostanziale del sistema LEED consiste nel richiedere una progettazione integrata che riguarda l intero edificio o l area da sviluppare in relazione al rispetto di una serie di requisiti ambientali e di salubrità degli edifici, quali: riduzione dell effetto isola di calore, scelta dei materiali impiegati, nuove piantumazioni, infrastrutture di collegamento e sviluppo della mobilità sostenibile, riduzione del consumo di acqua potabile e recupero di quella piovana, progettazione di edifici permanenti efficienti dal punto di vista energetico, gestione sostenibile del cantiere. La certificazione LEED, riconosciuta a livello internazionale, prevede una verifica di parte terza, indipendente, delle performance di un intero edificio (o parte di esso) e attesta che un edificio è rispettoso dell ambiente e che costituisce un luogo salubre in cui vivere e lavorare. Expo 2015, in qualità di stazione appaltante per la realizzazione delle opere e delle infrastrutture, ha deciso di adottare i criteri applicabili di tale standard sia per quanto riguarda la Piastra sia per i propri Manufatti del Sito Espositivo

48 CAPITOLO L applicazione dei criteri al Sito Espositivo Con riferimento al Sito Espositivo nel suo complesso, a inizio 2013 è stata condotta un attività di analisi tecnica preliminare da parte di ICMQ (Istituto di Certificazione e Marchio Qualità), organismo di certificazione di parte terza, finalizzata a valutare la rispondenza delle scelte progettuali e costruttive finora implementate ai prerequisiti (obbligatori) ed ai crediti del protocollo LEED Green Neighborhood Development (LEED ND 2009), pesati in base agli aspetti ambientali. L attività è stata condotta da verificatori qualificati come LEED AP, ovvero accreditati presso il Green Building Certification Institute. Il documento Attività di Gap Analysis - Relazione Tecnica di Valutazione Preliminare n. AL/er/0088/13/SE del , contiene i risultati delle verifiche effettuate e le valutazioni di seguito riportate. Il raggiungimento della certificazione prevede, oltre ai prerequisiti, la soddisfazione di una serie di crediti, in base ai quali dipende il livello di certificazione raggiungibile (certificazione Platinum oltre gli 80 punti, Gold 60-79, Silver punti, Certificato punti). Scopo iniziale del lavoro di Gap Analysis è stato valutare la rispondenza ai prerequisiti LEED delle scelte progettuali e costruttive, nonché dei requisiti nelle specifiche tecniche dei vari appalti. Tale analisi è stata eseguita confrontando le specifiche progettuali e le informazioni disponibili con i prerequisiti LEED; tale prima valutazione si è resa necessaria in quanto il rispetto di tutti i prerequisiti dello schema certificativo è obbligatorio per l ottenimento della certificazione. A seguito dell esito positivo di questa prima verifica del progetto, l analisi è stata estesa a tutti i crediti del protocollo LEED ND, effettuando una valutazione dei crediti e dei relativi punteggi conseguibili, in base allo stato attuale del progetto. In ragione delle peculiarità del Sito Espositivo e della temporaneità degli edifici, l analisi ha evidenziato solo una parziale applicabilità del protocollo LEED ND, infatti su un totale di 110 punti acquisibili, ne sono stati riconosciuti applicabili 63. La somma dei crediti applicabili e soddisfabili emersi dall analisi potrebbero permettere al progetto Appalto Piastra il raggiungimento di una certificazione di livello Gold. Ciò consentirebbe ad Expo Milano 2015 di essere la prima Esposizione Universale a fregiarsi di questo prestigioso riconoscimento. Tuttavia, data la temporaneità del Sito Espositivo, la complessità della fase di cantierizzazione che prevede la contemporanea presenza di oltre 60 cantieri dei padiglioni dei Partecipanti sullo stesso Sito, Expo 2015 non ritiene compatibile l implementazione di un processo di certificazione vero e proprio con i propri obiettivi generali. Il rispetto dei requisiti previsti nei Capitolati d appalto verrà verificato nell ambito del Piano di Audit Ambiente e Sicurezza dei Cantieri interessati e, periodicamente, verrà effettuato un aggiornamento, tramite verifica di conformità nei confronti dei contenuti della Gap Analysis, che ne garantisca la corretta implementazione da parte di Expo Milano La ristrutturazione della Cascina Triulza Un secondo ambito di applicazione della certificazione LEED riguarda invece il complesso della Cascina Triulza, oggetto di ristrutturazione e riqualificazione, destinato a ospitare le organizzazioni della Società Civile durante l Evento e a rimanere come eredità permanente al termine della manifestazione. In questo caso, si è preso come riferimento il protocollo LEED NC (New Construction 2009), che riguarda le nuove costruzioni e le ristrutturazioni, applicabile soltanto agli edifici permanenti. I lavori di riadattamento dell area di Cascina Triulza comprendono, nello specifico, interventi di ristrutturazione e conversione funzionale sugli edifici esistenti oltre alla realizzazione di nuovi edifici temporanei e la sistemazione delle aree esterne. Nelle fasi di progettazione, concluse, è stata decisa la strategia, implementate le scelte per la definizione degli spazi architettonici, delle strutture e degli impianti e, quindi, definito il livello di certificazione da ottenere (Livello Silver). La registrazione LEED NC del progetto Cascina Triulza è in corso. 7.7 Le attività di indirizzo e supporto ai Partecipanti Gli impegni ambientali di Expo 2015 si concretizzano anche in una serie di attività e di iniziative volte ad indirizzare e supportare i Partecipanti nella prevenzione, riduzione e gestione degli impatti ambientali connessi alla loro presenza all Esposizione ed a promuoverne il contributo in termini di sostenibilità dell Evento. In particolare: Nel quadro degli strumenti che regolano la partecipazione all Evento (descritti nel Capitolo 8 del Rapporto), le Special Regulations oltre a richiamare l obbligo dei Partecipanti e dei rispettivi Fornitori al rispetto di tutte le normative ambientali applicabili prevedono la sottoscrizione di una serie di impegni di carattere ambientale da parte di tali soggetti, fra cui: - l adozione di misure per la prevenzione dell inquinamento e per la corretta gestione degli impatti ambientali connessi alle attività di costruzione e allestimento dei propri padiglioni e strutture espositive; - la riduzione e l ottimizzazione dei consumi di energia e di risorse idriche; - l adozione di specifiche strategie per la gestione degli aspetti ambientali connessi agli imballaggi, alla logistica, al trasporto ed alla movimentazione delle proprie merci; - la preferenza verso prodotti e servizi con migliori caratteristiche e prestazioni ambientali nello sviluppo delle proprie attività commerciali e di marketing. Alle previsioni contenute nelle Special Regulations si affiancano una serie di indicazioni di carattere ambientale che Expo 2015 ha provveduto ad inserire ogniqualvolta opportuno ed appropriato in tutte le Guide realizzate a supporto della gestione dei diversi aspetti della partecipazione all Evento, quali ad esempio la Guida al Tema, la Guida ai Servizi Tecnologici, la Guida alla costruzione e dismissione dei padiglioni selfbuilt per i Partecipanti Ufficiali

49 CAPITOLO 07 Infine, Expo 2015 ha realizzato due Linee guida specifiche volte a stimolare e promuovere il coinvolgimento attivo dei Partecipanti nel perseguimento dell obiettivo della sostenibilità dell Esposizione: - una Linea guida per l adozione di soluzioni sostenibili nella progettazione, realizzazione, dismissione e riutilizzo delle strutture che verranno allestite per l Evento; - una Linea guida per l adozione di criteri di green procurement nell ambito dei bandi di gara e delle procedure di acquisto di beni e servizi che i Partecipanti effettueranno per la loro partecipazione all Esposizione; inoltre, sono stati riportati i divieti specifici all importazione ed esportazione di beni vietati dalle normative vigenti e dagli accordi internazionali quali la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione ed i regolamenti Europei sulle importazioni di flora e fauna selvatica. 7.8 Gli Audit ai cantieri Nell ambito degli strumenti di gestione adottati per garantire la sostenibilità ambientale degli interventi realizzati per l Esposizione Universale, Expo 2015 si è riservata all interno dei Capitolati Speciali d Appalto e dei documenti destinati ai Partecipanti e ai loro cantieri la facoltà di effettuare degli Audit ambientali per la verifica sistematica e documentata degli elementi rilevanti, utili a determinare se le attività di cantiere siano conformi a standard di riferimento individuati in ambito normativo nonché dal manuale di gestione ambientale del cantiere. È stato quindi elaborato un Programma di audit ambiente e sicurezza nei cantieri che ha come scopo la verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati di tutela ambientale e di riduzione dei rischi per i lavoratori, relativamente alle attività e alle opere di preparazione dell Esposizione (tra cui le attività di cantiere per la costruzione delle infrastrutture e dei manufatti, per l installazione degli impianti e per la realizzazione degli allestimenti delle aree espositive). Gli audit vengono svolti in collaborazione con le parti interessate (direzione lavori, coordinatore in fase di esecuzione, imprese esecutrici) per individuare e gestire tempestivamente eventuali situazioni problematiche. Il Programma è stato strutturato tenendo in considerazione i requisiti delle norme: UNI EN ISO 19011:2003 Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale; UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l uso; BS OHSAS 18001:2007 Occupational health and safety management systems requirements. Gli Audit riguardano il rispetto di requisiti derivanti da: normativa vigente (nazionale, regionale e locale); Manuali di gestione ambientale e/o di sicurezza elaborati delle imprese affidatarie ed esecutrici; Piani di Sicurezza e Coordinamento e Piani Operativi di Sicurezza; Piani di protezione e di monitoraggio ambientale; Prescrizioni definite nelle procedure VAS e VIA; Prescrizioni autorizzative o alle autorità di controllo; Standard di buona pratica per la prevenzione dei rischi. Il Programma che prevede oltre 30 audit è iniziato nel 2013 e terminerà nel 2015, interessando via via anche i cantieri per la realizzazione dei padiglioni self built dei Partecipanti. Nel periodo gennaio-giugno 2013 si sono svolti i primi 4 audit

50 CAPITOLO L Inventario delle emissioni di Gas climalteranti e le compensazioni Gli impegni nei confronti della quantificazione e della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) connesse all Esposizione Universale risalgono alla fase di candidatura e sono stati confermati da Expo 2015 con il Dossier di Registrazione. Nell ambito della procedura di VIA, la DGR n. IX/2969 ha poi affidato all Osservatorio Ambientale il compito di individuare e programmare, con il supporto di Expo 2015, gli interventi di compensazione delle emissioni di gas climalteranti connesse all Evento, nonché di certificare l avvenuta compensazione degli impatti relativi a tali emissioni, sulla base delle modalità per il calcolo delle compensazioni previste dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA), opportunamente perfezionate. Le tipologie di compensazioni che Expo 2015 intende attuare si dividono quindi in: compensazioni obbligatorie, relative alle emissioni generate dall Evento Expo Milano 2015; compensazione volontarie, relative alle emissioni connesse all organizzazione e allo svolgimento di eventi significativi organizzati da Expo 2015 nelle fasi precedenti l Esposizione Universale L Inventario delle emissioni Nel 2011, nell ambito del SIA, Expo 2015 ha elaborato un primo bilancio delle emissioni climalteranti riguardanti la costruzione, la preparazione e la dismissione del Sito Espositivo e lo svolgimento dell Evento, analizzando le seguenti voci: Finalità dell Inventario è quella di definire le emissioni legate alla Società Expo 2015, al Sito Espositivo e all Evento, seguendo l evoluzione delle attività generatrici di tali emissioni. Il calcolo delle emissioni di GHG è funzionale all obiettivo di Expo Milano 2015 di minimizzare la propria carbon footprint, in primo luogo attraverso misure di riduzione delle emissioni (ad esempio, attraverso costruzioni efficienti o con l utilizzo di materiali a basso contenuto di carbonio) e, secondariamente, mediante l adozione di strumenti di compensazione per le emissioni che non è possibile evitare. Nell ambito delle attività dell Osservatorio Ambientale, Expo 2015 condivide periodicamente con ARPA le metodologie, i parametri tecnici e i fattori di emissione per la stima della CO 2 equivalente emessa. Parallelamente, al fine di garantire la robustezza metodologica adottata proprio nello sviluppo, gestione e rendicontazione dell Inventario di GHG, Expo 2015 sottoporrà a certificazione di terza parte il proprio Inventario. Ai fini della compensazione, Expo 2015 compila annualmente l Inventario che quantifica le emissioni di CO 2 eq, e parallelamente seleziona e promuove iniziative di compensazione al fine di saldare l ammontare complessivo delle emissioni al termine dell Evento. In Tabella 7.2a sono evidenziati i consumi energetici nei vari ambiti operativi di Expo, diretti ed indiretti, utilizzati come base per la stima delle emissioni di CO 2 eq relative. In Tabella 7.2b è riportato, in sintesi, l Inventario delle emissioni relative all anno Solo le emissioni generate dall attività di cantiere sono oggi parte di quelle che rientrano nell attività di compensazione obbligatoria prevista dallo Studio di Impatto Ambientale. Tabella 7.1 Stima delle emissioni di CO 2 eq del Progetto Sito Espositivo ed Evento Tabella 7.2a Expo 2015: riepilogo consumi energetici 2012 a) Cantiere, allestimento, esercizio e dismissione del Sito, ovvero emissioni dirette generate nel Sito ed emissioni indirette da consumo energetico nel Sito kton CO 2 eq CONSUMI ENERGETICI CONSUMI ENERGIA ELETTRICA (kwh) GAS NATURALE (m 3 ) b) Produzione materiali da costruzione kton CO 2 eq c) Spostamenti di lungo raggio dei Visitatori kton CO 2 eq Fonte: SIA 2011 e Allegato A, DGR n. IX/2969 del 02/02/2012. Sedi Cantieri Eventi TOTALE Il range emissivo complessivo individuato per tali voci è stato stimato compreso tra 939 e kton CO 2 eq. Expo 2015, tra il 2012 ed il 2013, ha sviluppato l Inventario per la contabilizzazione delle proprie emissioni di gas ad effetto serra utilizzando, quale riferimento, la norma UNI ISO :2006, coerentemente con le più avanzate esperienze maturate da eventi simili a livello internazionale

51 CAPITOLO 07 Tabella 7.2b Expo 2015: riepilogo emissioni totali GHG 2012 EMISSIONI SEDI, CARTA, AUTO SORGENTE EMISSIVA EMISSIONI (TonCO 2 eq) EMISSIONI (%) Consumo energia elettrica sedi 245,0 91,1 RIMOZIONI GHG TOTALE RIMOZIONI PER CATEGORIA/PROGETTO CATEGORIA/PROGETTO RIMOZIONI (TonCO 2 eq) RIMOZIONI (%) Ripiantumazione in Pero 273,4 100 TOTAL 273,4 100 Consumo gas naturale sedi 21,1 7,9 Materiali carta 1,5 0,6 Parco auto 1,1 0,4 COMPENSAZIONI GHG TOTALE COMPENSAZIONI - PER CATEGORIA/PROGETTO TOTALE 268,7 100 CATEGORIA/PROGETTO COMPENSAZIONI (TonCO 2 eq) COMPENSAZIONI (%) EMISSIONI CANTIERI Compensazione emissioni con progetto di forestazione al Parco Nord Milano di AzzeroCO 2 44,1 100 SORGENTE EMISSIVA EMISSIONS (TonCO 2 eq) EMISSIONI (%) TOTALE ,6 100 TOTALE 44,1 100 Secondo lo standard ISO la classificazione delle emissioni di CO 2 eq nel 2012 è così ripartita: Scopo 1 pari a 21,1 ton CO 2 eq; Scopo 2 pari a 245 ton CO 2 eq; Scopo 3 pari a ,1 ton CO 2 eq. EMISSIONI EVENTI SORGENTE EMISSIVA EMISSIONS (TonCO 2 eq) EMISSIONI (%) Expo Tours ,8 45 IPM Milano ,1 55 TOTAL 43,9 100 RIEPILOGO EMISSIONI TOTALI EXPO ANNO 2012 SORGENTE EMISSIVA EMISSIONI (TonCO 2 eq) EMISSIONI (%) Uffici 268,7 1,9 Cantieri 14,201,6 97,8 Eventi 43,9 0,3 TOTALE , Gli interventi di compensazione obbligatori Il Decreto VIA ha prescritto che nell individuazione dei progetti di compensazione si dia preferenza alla compensazione delle emissioni dirette generate da attività nel Sito Espositivo e delle emissioni indirette da consumo energetico tramite generazione dei crediti da progetti locali piuttosto che tramite ricorso ad acquisto di crediti dai mercati internazionali della CO 2, in quanto i progetti locali, anche se hanno costi marginali di abbattimento più elevato, permettono di ottenere benefici socio-ambientali maggiori a livello territoriale. Expo 2015 si è quindi impegnata a procedere con il supporto alla realizzazione di progetti locali in prossimità del Sito Espositivo. L impegno ad agire prioritariamente privilegiando la realizzazione di progetti locali è motivato dalla considerazione che l obiettivo primario è rivolto all attuazione di misure direttamente riconducibili al contesto in cui Expo 2015 opera, con maggiori ricadute positive sulla comunità interessata. Coerentemente con le indicazioni dell Osservatorio Ambientale, Expo 2015 ha individuato i requisiti ottimali che i progetti di compensazione dovrebbero avere, riassumibili nelle seguenti caratteristiche: addizionalità, ovvero i progetti dovrebbero non derivare da un obbligo di legge, non essere selezionati sulla base della pura attrattività economica e, nel caso di proposte già esistenti, diventare realizzabili grazie al contributo/impulso di Expo 2015; massimizzazione dell efficienza nell uso delle risorse economiche disponibili, ovvero consentire un alta rimozione di CO 2 eq per ogni euro impiegato; 98 99

52 CAPITOLO 07 sostenibilità ambientale e sociale, ovvero la possibilità di generare ulteriori ricadute positive sul territorio e di essere progetti accettati dalla comunità; cantierabilità, ovvero tempistica di realizzazione compatibile con la realizzazione dell Evento; mantenimento nel tempo, ovvero la capacità di far perdurare gli effetti positivi nel tempo senza costi addizionali e la possibilità di monitorarne gli interventi; vicinanza al luogo dell Evento. Per riunire le caratteristiche ottimali, Expo 2015 ha impostato la sua strategia di compensazione di questa prima fase mediante progetti di abbattimento delle emissioni su scala locale, orientati alle Pubbliche Amministrazioni, riguardanti in primis l efficienza energetica e la generazione di energia da fonti rinnovabili, promossi all interno del patrimonio immobiliare pubblico. In questo modo si garantisce prioritariamente una buona addizionalità finanziaria (la Pubblica Amministrazione infatti, per carenza di risorse, da anni non avvia interventi di questo genere e lo scenario non appare destinato a mutare nel breve periodo) ed una buona sostenibilità sociale, in quanto beneficiaria degli interventi sarà l intera collettività. L offsetting delle emissioni ovvero l acquisto sui mercati internazionali della CO 2 dei crediti di emissione viene quindi considerato come l ultima risorsa impiegabile e dovrà essere comunque orientato il più possibile, anche in questo caso, all acquisto di crediti provenienti da progetti locali e ad elevata sostenibilità socio-ambientale. Infatti, in base ai progetti locali che verranno presentati, si verificherà con l Osservatorio Ambientale la possibilità di conseguire l obiettivo della completa compensazione oppure si ricorrerà, se necessario, all acquisto di crediti di emissione sui mercati internazionali della CO 2. Un primo intervento è stato avviato nel 2013 con la sigla di un Accordo Negoziale con il Comune di Milano che ha dato avvio al finanziamento, da parte di Expo 2015, di interventi di riqualificazione degli impianti termici di 5 edifici di proprietà comunale; il progetto prevede la sostituzione delle caldaie a gasolio con impianti a condensazione alimentati a gas naturale, più ecologici e con minori emissioni di CO 2. La diminuzione di tali emissioni risulterà utile alla compensazione delle emissioni relative alla realizzazione della Piastra espositiva. Inoltre, la combustione del gas naturale al posto del gasolio evita la dispersione nell ambiente di particolato (tra cui il PM10), responsabile di una parte significativa dell inquinamento ambientale presente nelle nostre città, e consente anche una riduzione drastica degli Ossidi di Zolfo (SOx), responsabili dell incremento di acidità delle piogge. Da ultimo, occorre sottolineare che nel febbraio 2013 è stato sottoscritto da Expo 2015 e dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un Protocollo di Intesa che ha indicato una precisa linea di azione congiunta, ovvero la messa a punto di una metodologia per il calcolo della carbon footprint di Expo Milano In questo ambito, il Ministero dell Ambiente realizzerà una verifica e validazione complessiva dell approccio adottato I progetti volontari di riduzione delle emissioni di CO 2 eq Tra i diversi impegni assunti da Expo 2015 rivolti alla maggiore sostenibilità dell Evento in tutto il suo ciclo di vita, vi è la compensazione volontaria di parte delle emissioni non evitabili di gas climalteranti generate dalla realizzazione di eventi. In questi anni di avvicinamento, infatti, l organizzazione di eventi con il coinvolgimento di migliaia di persone è stata ritenuta una attività significativa ed anche una occasione importante in cui sensibilizzare i vari Stakeholders sul tema dei cambiamenti climatici. Nel 2012, per l International Participants Meeting e le tappe dell Expo Tour di Bologna e Napoli, sono state stimate le emissioni di CO 2 eq attraverso la realizzazione di un inventario delle emissioni generate da attività direttamente sotto la responsabilità di Expo 2015, ovvero riconducibili alle seguenti categorie: consumo di gas naturale, consumo di energia elettrica, materiale per kit partecipanti, carburanti dei mezzi utilizzati per il servizio collettivo di trasferimento dei partecipanti e del personale di servizio. Le emissioni sono compensate attraverso l acquisto di crediti generati da un progetto di forestazione realizzato nel Parco Nord Milano, che permette di assorbire l anidride carbonica e contrastare i cambiamenti climatici. Il progetto è stato realizzato in conformità con il Codice Etico Parchi per Kyoto, che adotta criteri trasparenti per garantire la permanenza del bosco, la corretta quantificazione degli assorbimenti e la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, nonché verificato da un organismo di terza parte. Il Codice è stato istituito dal Comitato Parchi per Kyoto (costituito da Federparchi - Europark, Kyoto Club e Legambiente), con il supporto tecnico di AzzeroCO2. I crediti acquistati e man mano consumati da Expo 2015 per questo tipo di compensazione volontaria sono registrati nel sito di AzzeroCO2, che ne consente una gestione trasparente. Inoltre, Expo 2015 ha contribuito alla realizzazione del progetto Percorsi e Sistemi Verdi per l Expo 2015 in Comune di Pero, che ha ultimato nel 2012 interventi di rinverdimento e forestazione su circa 7ha, con messa a dimora di piante forestali autoctone, e annessi percorsi pedonali e ciclabili. Il progetto è stato condotto dall ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia), in collaborazione con il Comune di Pero, la Provincia di Milano e Regione Lombardia. Expo 2015 ha contribuito, su un importo complessivo di progetto di , con Anche questa attività di offsetting è conteggiata nell ambito dell Inventario delle emissioni di Expo Gli interventi di Compensazione Ecologica Nell ambito della Procedura di VIA, lo Studio di Impatto Ambientale ha stimato le perdite di valore ecologico connesse al progetto Expo Milano In particolare, l utilizzo del metodo STRAIN ha consentito di misurare tali perdite attraverso la quantificazione degli ettari equivalenti necessari a compensare gli effetti delle trasformazioni prodotte sul Sito a seguito degli interventi per la realizzazione dell Evento. In base al calcolo, è risultato che: il valore ecologico iniziale (2011) era pari a 183,9 ha eq.; il valore ecologico a seguito della realizzazione del progetto (2016) sarà di 24,3 ha eq;

53 CAPITOLO 07 la differenza di valore ecologico da compensare risulta quindi pari a 159,6 ha eq. Il Decreto VIA ha condiviso, ha prescritto, fra l altro, che: l Osservatorio Ambientale, con il supporto di Expo 2015, provveda all individuazione degli interventi di compensazione e dei criteri per la progettazione degli stessi; le opere di compensazione individuate tengano conto dell appartenenza degli ambiti territoriali interessati al proprio sottobacino idrografico (il Lambro Seveso Olona) e, quindi, delle relative modalità e strumenti di gestione già esistenti (es. Contratti di fiume); gli interventi di compensazione siano, ovunque possibile, avviati prima dell inizio dei lavori di realizzazione della Piastra espositiva e che le relative attività di monitoraggio siano attuate anche prima della fase di Evento; gli interventi di compensazione siano individuati e progettati tenendo conto: a) dell effettiva produzione di valore ecologico di qualità; b) del contributo al raggiungimento degli obiettivi della Rete Ecologica Regionale e Provinciale, e del raccordo con le Reti Ecologiche Comunali esistenti; c) del consolidamento della valenza produttiva multifunzionale di aree e ambiti agricoli appartenenti al territorio di riferimento, in un ottica di sviluppo della ruralità; d) di una serie di requisiti premiali (ad esempio, a favore di progetti che rientrino anche nei Piani dei Distretti agricoli rurali operanti nel territorio milanese). Al fine di dare attuazione a tali prescrizioni, Expo 2015 ha definito il Programma di Compensazione del Valore Ecologico attraverso lo sviluppo di tre attività: 1) la costruzione di un quadro conoscitivo e di uno scenario complessivo di area vasta per la definizione dell ambito di intervento dei progetti; 2) la raccolta dal territorio di proposte di interventi; 3) l istruttoria delle proposte e lo sviluppo di un attività pilota per la messa a punto del metodo STRAIN per il calcolo del valore compensato. 1) La definizione dell ambito di intervento dei progetti di compensazione L ambito di intervento del Programma è stato definito sulla base del confronto tra gli studi, le programmazioni e i quadri conoscitivi disponibili e così delimitato: ad est, l urbanizzato denso della città di Milano; a nord il Canale Villoresi; a sud il Naviglio Pavese; a ovest la dorsale idrogeologica che separa il bacino idrografico del Ticino da quello dell Olona, ovvero l asse nord-sud in prossimità del corridoio primario della Rete Ecologica Regionale (RER). All interno dell area, sono stati identificati sei sottoambiti paesaggisticoambientali, per ciascuno dei quali sono stati definiti specifici obiettivi prioritari di compensazione (Tabella 7.3). Si è quindi proceduto alla definizione dei requisiti di ammissibilità e dei requisiti premiali per la selezione delle proposte progettuali, che sono stati approvati dall Osservatorio (Tabella 7.4). Tabella 7.3 Sottoambiti del Programma di Compensazione e relativi obiettivi Varco Villoresi Corridoio RER Deframmentazione dei varchi e potenziamento della connessione ecologica longitudinale e trasversale rispetto all asta del Villoresi. Basso Olona Ricostituzione della connessione ecologica all interno del corridoio fluviale. Frangia urbana e parchi di cintura Tutela degli spazi aperti e valorizzazione in senso multifunzionale e fruitivo. Spazi rurali della pianura cerealicola Potenziamento dell attività agricola. Fontanili e spazi aperti residuali Consolidamento degli spazi aperti a connotazione rurale e ambientale e tutela della rete d acqua. Navigli e pianura risicola Valorizzazione del sistema ecologico-paesistico delle risaie e dei navigli. Tabella 7.4 I criteri e i requisiti per la definizione dei progetti di compensazione ecologica Requisiti selettivi per l ammissibilità dei progetti: a) Capacità di produrre servizi ecosistemici che prevedono il consolidamento e/o la ricostituzione di habitat naturali e, più in generale, condizioni favorevoli alla biodiversità e al miglioramento del paesaggio; b) Sinergia con la RER a partire dai progetti in corso; c) Deframmentazione ecologica dei varchi; d) Coerenza con gli obiettivi di stabilizzazione del sistema rurale e delle funzioni rurali; e) Cantierabilità (condizioni per attuazione e livello di maturazione del progetto). Requisiti premiali per la selezione dei progetti: a) Appartenenza ai progetti dei Distretti Agricoli; b) Recupero paesistico-ambientale e/o ad usi agro-forestali di aree degradate; c) Interventi di ripristino di funzionalità ecologiche (permeabilità e produttività primaria vegetale) su aree ad oggi impermeabilizzate; d) Ampiezza della popolazione interessata; e) Premialità integrative per interventi condivisi all interno di accordi e/o intese tra soggetti pubblici locali e privati, purché aggiuntivi rispetto agli impegni previsti dagli accordi; f) Modalità attuative e gestionali, garanzia di permanenza e sostenibilità nel tempo; g) Grado di corrispondenza agli obiettivi di pianificazione/programmazione regionali, provinciali e degli altri enti locali; h) Sinergia con altri interventi o politiche; i) Recupero di situazioni degradate paesaggistiche, ambiti di degrado del PPR e di interventi di recupero in aree compromesse da interventi di lotta fitosanitaria; j) Sinergia con gli interventi di compensazione di CO 2 eq

54 CAPITOLO 07 2) La raccolta dal territorio delle proposte di interventi La definizione del Programma di interventi di compensazione ecologica è stata realizzata nell ambito delle attività dell Osservatorio Ambientale attraverso una ricognizione dei progetti già in corso ed un attività di raccolta di nuove proposte locali di interventi di compensazione da parte degli enti e degli attori coinvolti, direttamente o indirettamente, dall Osservatorio. Complessivamente sono prevenute 43 proposte. 3) L istruttoria delle proposte e la sperimentazione del metodo STRAIN L istruttoria delle proposte si è articolata in due fasi: 3.1) Nella prima fase è stata intrapresa una sperimentazione del metodo STRAIN su 8 progetti, selezionati per eterogeneità delle tipologie di intervento proposte e della localizzazione geografica. Da questa fase è emersa la necessità di suddividere i progetti in azioni singole, per poterne calcolare con precisione gli incrementi di valore ecologico prodotti e selezionare quindi gli interventi coerenti con gli obiettivo definiti. 3.2) Nella seconda fase si è proceduto all approfondimento delle proposte ai fini della loro valutazione sulla base dei requisiti premiali definiti. La valutazione ha fatto emergere, in prima istanza, l eccedenza di proposte rispetto agli obblighi compensativi in carico ad Expo 2015, la ridondanza di alcune tipologie di intervento e l insufficiente presenza di altre rispetto agli obiettivi di uno scenario ecologico bilanciato. A fronte di tali evidenze, è stato condotto un lavoro di parziale riorientamento delle proposte, attraverso l individuazione degli interventi più utili in termini di riequilibrio ecologico all interno di ognuna di esse. I progetti giudicati ammissibili sono stati quindi ricondotti a due gruppi: A settembre 2013, a seguito della valutazione degli esiti dell approfondimento istruttorio, sono state individuate 20 proposte progettuali procedibili in prima fase, di cui 2 sono state accorpate. Gli ambiti progettuali selezionati sono quindi 19, corrispondenti complessivamente a 238 Unità ambientali di intervento, per circa 90 ettari di superficie interessata e un recupero ecologico stimato in circa 120 ettari equivalenti. Tale risultato è coerente con l obiettivo di dare attuazione, in prima fase, al 70-80% del programma compensativo complessivo. Lo schema di documento tecnico alla base della prevista convenzione tra Expo 2015 ed ERSAF contiene le schede progettuali relative ad ognuno dei 19 ambiti di intervento, con specificazione degli obiettivi prioritari specifici e delle Unità ambientali interessate. Definisce, inoltre, per l intero programma nella prima fase: i criteri e i requisiti progettuali e realizzativi degli interventi, i margini di flessibilità in fase attuativa, le modalità di coinvolgimento degli attori locali (enti, associazioni e aziende agricole) e i momenti e le fasi di controllo e di monitoraggio dell Osservatorio Ambientale. un primo gruppo comprende 24 progetti che rispettano tutti i requisiti di ammissibilità e che presentano la maggior confluenza delle priorità regionali per rispondere ai criteri di premialità. Questi progetti sono oggetto degli approfondimenti necessari a verificarne il carattere di procedibilità nel breve periodo e ad individuarne gli interventi prioritari attivabili. Il valore ecologico recuperato da tali progetti dovrebbe coprire fino al 70-80% del Programma compensativo; un secondo gruppo comprende una serie di progetti che rispondono in parte ai criteri di ammissibilità. Questi progetti saranno oggetto di approfondimento successivo, anche a fronte degli esiti di una valutazione più approfondita del valore e dei contenuti compensativi degli interventi attivabili nell ambito del primo gruppo. L elenco dei progetti da istruire per individuare gli interventi da attivare nel primo e nel secondo gruppo è stata approvato dall Osservatorio il 20 febbraio 2013, unitamente alla proposta di attuare gli interventi tramite l ERSAF (Ente regionale per i servizi all Agricoltura e alle Foreste) confrontandosi con i proponenti e coinvolgendo, ove possibile, gli agricoltori. A maggio 2013 sono stati presentati gli esiti degli approfondimenti istruttori relativi alle proposte indicate nel primo gruppo, con relativa ipotesi di selezione dei progetti e interventi procedibili. Sono stati inoltre presentati i contenuti essenziali del documento tecnico che sarà allegato alla prevista convenzione tra ERSAF e Expo

55 IL QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIALE

56 CAPITOLO La partecipazione ad Expo Milano 2015 I Partecipanti ad una Esposizione Universale si suddividono in due macro categorie: i Partecipanti Ufficiali (Official Participants) rappresentati dai Paesi sottoscrittori della Convenzione di Parigi e dalle Organizzazioni Internazionali e i Partecipanti cosiddetti Non Ufficiali (Non Official Participants), rappresentati dalle ONG, dalle Aziende e dalle Organizzazioni della Società Civile, la cui partecipazione contribuisce a garantire universalità all Evento. Nel quadro delle regole generali stabilite dal BIE per le Esposizioni, il Modello di Partecipazione adottato da Expo 2015 si basa su alcuni presupposti chiave ed elementi di innovazione che la Società ha posto alla base della gestione delle relazioni con tutti i potenziali Partecipanti, finalizzati a: raggiungere la più ampia adesione e partecipazione possibile all Evento; garantire la rappresentatività di tutte le parti interessate nel dibattito che animerà la manifestazione sui temi universali dell alimentazione e della sostenibilità e sulle sfide che essi pongono al futuro dell umanità. Il Modello adottato fa leva, anzitutto, su un concetto di partecipazione allargata, mirata a fare di Expo Milano 2015 non solo un luogo unico di incontro e di confronto internazionale tra Cittadini, Stati e Istituzioni intorno al Tema, ma un vero e proprio laboratorio per la presentazione e condivisione di idee, concetti ed innovazioni, in grado di aiutare a rafforzare le relazioni a livello mondiale in numerosi ambiti: economico, culturale, politico, scientifico ed educativo. Grazie a questo approccio, i Partecipanti Ufficiali che hanno confermato la partecipazione all Esposizione Universale di Milano nel 2015 sono 138 (al momento di andare in stampa), rappresentativi dell 86% della popolazione mondiale 1. Si tratta di un risultato particolarmente significativo, che testimonia il grado di interesse per l Evento e l impegno profuso in questi anni dalla Società, in collaborazione con le istituzioni italiane nazionali e locali. Ogni anno, l International Participants Meeting (IPM) è uno degli appuntamenti più importanti che l Italia in qualità di Paese ospitante organizza, in coordinamento con il BIE, allo scopo di condividere i contenuti, gli avanzamenti progettuali ed organizzativi e confrontarsi con i Partecipanti all Evento. Il primo IPM è stato organizzato a Cernobbio (Como) nel 2011; il secondo a Milano nel 2012, mentre la terza edizione si è tenuta a Torino nell ottobre Italy 1 Switzerland 17 Cambodia 2 Montenegro 18 Honduras 3 Azerbaijian 19 Spain 4 Turkey 20 Kuwait 5 Romania 21 Mauritania 6 San Marino 22 Slovenia 7 Egypt 23 Monaco 8 Iran 24 Colombia 9 India 25 Israel 10 Peru 26 Uzbekistan 11 Qatar 27 Albania Figura 8.2 I Partecipanti ufficiali di Expo Milano Russian Federation 28 Syrian Arab Republic 13 Uruguay 29 Mali 14 Togo 30 United Nations 15 Germany 31 Gabon 16 Guatemala 32 Armenia Figura 8.1 Le Categorie di Partecipanti ad Expo Milano 2015 Il secondo elemento chiave del Modello è il cosiddetto early engagement, ovvero l approccio che Expo 2015 ha adottato dalla sua costituzione, mirato a coinvolgere attivamente i potenziali Partecipanti all Evento sin dalle primissime fasi della sua organizzazione e lungo tutte le dimensioni che lo costituiscono, a partire dalla declinazione del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita sotto il profilo sia concettuale, sia della sua espressione e rappresentazione fisica nella costruzione e nell allestimento del Sito. 33 Mongolia 49 Congo 34 Seychelles 50 Kazakhstan 35 Senegal 51 Algeria 36 Sierra Leone 52 Palau 37 Georgia 53 Mozambique 38 St. Lucia 54 Ecuador 39 Sri Lanka 55 Micronesia 40 Bolivia 56 Tajikistan 41 Latvia 57 Chile 42 Dominica 58 UAE 43 Tunisia 59 China 44 Lithuania 60 Bangladesh 45 Ukraine 61 Dominican Republic 46 Belgium 62 Slovakia 47 Belarus 63 Republic of Moldova 48 Argentina 64 Thailand 65 Nepal 66 Lebanon 67 France 68 Guinea Bisaau 69 Oman 70 Republic of Korea 71 Kyrgyzstan 72 Pakistan 73 Vietnam 74 St. Vincent & the Grenadines 75 Haiti 76 Uganda 77 Japan 78 Palestinian National Authority 79 Saudi Arabia 80 Austria PAESI ONG 81 Guinea 82 Costa Rica 83 Kenya 84 Eritrea 85 Cameroon 86 Benin 87 Brunei Darussalam 88 Panama 89 Zambia 90 Yemen 91 Cern 92 DR Congo 93 Hungary 94 Ghana 95 Gambia 96 Tanzania PARTECIPANTI OFFICIALI PARTECIPANTI NON UFFICIALI AZIENDA ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE 97 Ethiopia 98 Cote D Ivoire 99 Bulgaria 100 Indonesia 101 Vanuatu 102 Angola 103 Iraq 104 Malaysia 105 Holy See 106 Afghanistan 107 Estonia 108 Myanmar 109 Cuba 110 El Salvador 111 Paraguay 112 Nigeria 113 Zimbawe 114 SMOM 115 Lao PDR 116 Niger 117 Croatia 118 Jordan 119 Serbia 120 EU 121 Bahrain 122 Brazil 123 Czech Republic 124 Central African Republic 125 Mexico 126 Equatorial Guinea 127 São Tomé and Principe 128 Comoros 1 Percentuale calcolata in base ai dati forniti da United Nations Population Fund (State of the World Population 2011) e World Bank. 129 Burundi 130 Greece 131 Maldives 132 Cape Verde 133 Rwanda 134 United Kingdom 135 Malta 136 Turkmenistan 137 Liberia 138 Lybia

57 CAPITOLO L adesione ad Expo Milano 2015 L adesione ad Expo Milano 2015 in qualità di Official Participants prevede una serie di passaggi, attraverso i quali vengono formalmente definiti i contenuti e le modalità della partecipazione all Esposizione: Il primo passo del percorso è rappresentato dalla risposta affermativa ufficiale alla lettera di invito che i Paesi ricevono dal Governo Italiano a partecipare all Esposizione. A seguito della conferma, il Paese aderente nomina un proprio Commissario Generale di Sezione, quale responsabile della partecipazione del Paese all Evento e a garanzia del rispetto, da parte di tutti i suoi membri, delle norme definite da Expo 2015 e approvate dal BIE per l organizzazione e lo svolgimento dell Esposizione; Il passo successivo è la formalizzazione dell approccio al Tema di Expo Milano 2015 da parte del Partecipante, che avviene attraverso la presentazione di un Theme Statement. Il Theme Statement è il documento ufficiale attraverso cui ogni Paese esprime la propria interpretazione del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita come intende rappresentarlo nella manifestazione, attraverso la descrizione delle strategie e degli impegni che il Paese intende adottare per declinarlo all interno del proprio Spazio Espositivo. Il Theme Statement è sottoposto per approvazione ad Expo 2015, come parte integrante della domanda per l assegnazione dello Spazio Espositivo all interno del Sito; il Commissario Generale di Sezione e la Società Expo 2015 sottoscrivono quindi un Contratto di Partecipazione, che definisce in dettaglio i termini e le modalità di partecipazione del Paese all Evento (spazi espositivi assegnati e loro modalità di allestimento, servizi forniti da Expo 2015 in qualità di organizzatore dell Evento, condizioni di restituzione degli spazi assegnati, etc.). Sono parte integrante del Contratto sia il Regolamento Generale sia i Regolamenti Specifici (le Special Regulations, volte a disciplinare specifici aspetti della partecipazione, quali la costruzione dei padiglioni, l accomodation del personale, la gestione delle attività commerciali negli spazi assegnati, etc.), definiti da Expo 2015 e approvati dal BIE; A seguito della sottoscrizione del Contratto, i Partecipanti sottopongono ad Expo 2015, il proprio progetto architettonico - in forma preliminare e poi definitiva, in conformità con quanto dichiarato nel Theme Statement. In questo quadro, i Paesi hanno due possibili modalità di partecipazione ad Expo Milano 2015, illustrate nei paragrafi che seguono: essere presenti all interno del Sito con un proprio Padiglione Self Built ; partecipare all Evento condividendo lo Spazio Espositivo con altri Paesi, all interno dei Cluster I Padiglioni Self Built La modalità principale di partecipazione da parte dei Paesi è rappresentata dai padiglioni e dagli spazi aperti lungo il Decumano. Si tratta di spazi selfbuilt, ovvero progettati e realizzati direttamente dai Paesi, o di spazi rent, cioè progettati e realizzati da Expo 2015 e poi affidati ai Paesi. In ogni caso, Expo 2015 chiede ai Paesi il rispetto di una serie di regole nella costruzione e nell allestimento degli spazi assegnati all interno del Sito: ad esempio, almeno il 50% dell area dei lotti deve essere costituita da spazio aperto, e lo sviluppo in altezza non deve superare i 17 metri. Grande attenzione è rivolta, inoltre, all allestimento e alla cura del verde e del paesaggio, considerati elementi essenziali della partecipazione. I Partecipanti sono chiamati a disegnare e realizzare edifici temporanei, con attenzione ai criteri di sostenibilità, nell ottica di una progettazione orientata ai criteri di bassi fabbisogni energetici e attenzione al ciclo di vita dei materiali e dei componenti. A questo scopo, Expo 2015 ha fornito ai Partecipanti specifiche linee guida per supportarli nella scelta e nell adozione di soluzioni sostenibili per la progettazione, la costruzione, lo smantellamento e il riuso dei loro padiglioni (si veda, in proposito, il Capitolo 7 del Rapporto) I Cluster Expo 2015 ha proposto un nuovo ed innovativo modello di partecipazione nei cosiddetti Cluster, aree espositive all interno del Sito in cui i Paesi non condivideranno solamente gli spazi, ma parteciperanno congiuntamente allo sviluppo di un tematica comune. Attraverso il Cluster Model, Expo 2015 mira ad incoraggiare Paesi e Visitatori al confronto tra culture e tradizioni diverse e tra soluzioni a sfide comuni nei campi dell agricoltura, della nutrizione e dello sviluppo sostenibile, mantenendo allo stesso tempo uno degli elementi chiave che tradizionalmente caratterizzano il successo delle Esposizioni Universali, quello di consentire la partecipazione di tutti i Paesi a prescindere dalla loro disponibilità di risorse. L approccio collaborativo, l early engagement e il valore della condivisione delle idee e delle proposte hanno caratterizzato il Cluster Model sin dalle fasi iniziali di sviluppo del modello, che ha portato all identificazione dei temi caratterizzanti i nove Cluster dell Esposizione: Filiere alimentari: fanno parte di questa categoria i Cluster che riuniscono i Paesi in base al ruolo chiave che questi ricoprono all interno di una specifica filiera produttiva: - Riso; - Caffè; - Cacao; - Cereali e Tuberi; - Frutta e Legumi; - Il Mondo delle Spezie. Identità tematica: i Cluster che rientrano in questo filone raggruppano i Paesi intorno alla particolare interpretazione che intendono sviluppare del Tema o ad alcuni suoi specifici aspetti: - Agricoltura e Nutrizione nelle Zone Aride; - Isole, Mare e Cibo; - Biomediterraneo

58 CAPITOLO 08 I Cluster Working Groups Il Cluster International Workshop La definizione e lo sviluppo dei temi caratterizzanti i Cluster è stata il frutto di un percorso di ampia condivisione e confronto di idee e proposte con i Paesi, che Expo 2015 ha avviato sin dalla prima edizione dell International Participants Meeting nel Oltre ad una serie di scambi bilaterali con i diversi Paesi, a carattere informale, Expo 2015 ha promosso e organizzato la costituzione di gruppi di lavoro specifici per ogni Cluster (Cluster Working Group), sessioni di discussione finalizzate alla definizione e allo sviluppo di ogni Cluster. Nel 2012 sono stati invitati a partecipare ai Cluster Working Group tutti i Paesi potenzialmente interessati allo sviluppo dei temi, indipendentemente dal fatto che essi avessero già manifestato, o meno, il loro interesse a partecipare all Esposizione, o dal livello di formalizzazione della loro adesione. Complessivamente, si sono svolti 8 Working Group, cui hanno partecipato 82 Paesi, 59 in qualità di Partecipanti e 23 in qualità di Osservatori. Nel 2013 si sono svolti altri 8 Working Group, a cui hanno partecipato 59 Paesi Partecipanti. Considerata la centralità del concetto di condivisione nell ambito del Cluster Model, anche la progettazione dei Cluster si è svolta attraverso un processo pubblico e condiviso tra diversi interlocutori. Tra settembre e ottobre 2012 si è infatti tenuto a Milano il Cluster International Workshop, evento concepito con l obiettivo di stimolare e promuovere la declinazione dei temi e delle architetture dei Cluster attraverso un approccio interdisciplinare e partecipativo, basato sul coinvolgimento di studenti e docenti di alcune tra le più rinomate Università italiane ed internazionali. Il format del Workshop si è articolato in lezioni e laboratori, ma anche in momenti di visite sul territorio e di tutoraggio da parte di noti architetti e professori. Complessivamente, hanno partecipato 18 Università e 180 persone tra studenti, docenti e tutor accademici provenienti da tutto il mondo. In occasione del Workshop sono stati presentati i 27 progetti architettonici per lo sviluppo dei Cluster elaborati dagli studenti e dai docenti. I lavori sono stati esposti ai Paesi attraverso un apposita mostra allestita in occasione del II^ International Participants Meeting, nell ottobre Complessivamente, i 9 Cluster ospiteranno circa 70 dei 139 Partecipanti attesi e saranno dislocati all interno di tutto il Sito Espositivo. Il modello architettonico prevede spazi espositivi individuali - in cui i Paesi potranno far emergere il proprio contributo individuale allo sviluppo del tema del Cluster prescelto - organizzati intorno a un area comune, concepita come uno spazio multifunzionale in cui offerta ristorativa, attività commerciali, eventi e mostre tematiche si integreranno in modo innovativo ed originale. L area comune rappresenterà il cuore del Cluster e costituisce uno degli elementi più innovativi del Cluster Model, in quanto promuove un approccio pervasivo al Tema, valorizza la partecipazione dei Paesi e rende possibile la collaborazione tra essi. Expo 2015 provvede alla costruzione dello Spazio Espositivo individuale standard per tutti i Paesi che rispondono ai requisiti necessari per partecipare al Cluster - senza oneri a loro carico - nonché all alloggio del Commissario Generale di Sezione e di parte dello staff del Paese Partecipante, a carico del quale restano i soli costi del personale. I Paesi beneficiari possono essere quelli riconosciuti dalle Nazioni Unite e dalla World Bank quali Least Developed Countries o Low Income Countries oppure, tra i Lower Middle Income Countries, quelli definiti prioritari dal Governo Italiano. 8.3 La partecipazione degli Organismi Internazionali La presenza delle Organizzazioni Internazionali ad Expo Milano 2015 è un elemento chiave dell Esposizione. Le principali Organizzazioni Internazionali rivestono infatti un ruolo centrale rispetto ai temi della nutrizione e della sostenibilità dell alimentazione, ed è a partire da questa considerazione che Expo 2015 ha deciso di innovare le modalità di partecipazione anche di questi soggetti invitandoli a collaborare allo sviluppo del Tema su tutto il Sito, senza prevedere la realizzazione di un proprio Spazio Espositivo di carattere istituzionale. Allo stesso tempo, le Organizzazioni Internazionali possono contribuire attivamente allo sviluppo delle diverse Aree Tematiche realizzate da Expo Le Organizzazioni Internazionali che hanno finora confermato formalmente la loro partecipazione ad Expo Milano 2015 sono: le Nazioni Unite; l Unione Europea; l Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare - CERN; il Sovrano Militare Ordine di Malta - SMOM Le Nazioni Unite ad Expo Milano 2015 Le Nazioni Unite hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione a Expo Milano 2015 nel La sicurezza alimentare e l accesso alle risorse alimentari sono tematiche centrali nel lavoro di alcune tra le più importanti Agenzie dell ONU, quali la FAO (Food and Agriculture Organization), l IFAD (International Fund for Agricultural Development) e il WFP (World Food Program). Il coinvolgimento delle Agenzie è di particolare importanza se si

59 CAPITOLO 08 La Strategia Expo 2015 sul Tema dell Acqua considera che il Tema di Expo Milano 2015 interessa più della metà degli Obiettivi del Millennio che l ONU si è prefissata di raggiungere proprio entro il 2015 (si veda, in proposito, il Capitolo 1 del Rapporto). La partecipazione delle Nazioni Unite si svilupperà in tutto il Sito. La loro presenza sarà particolarmente visibile nei Padiglioni Zero e della Biodiversità e nei Cluster. Le Agenzie contribuiranno allo sviluppo del Tema offrendo suggerimenti scientifici e contenuti, sia attraverso la realizzazione di specifici eventi, sia collaborando e sviluppando sinergie con gli altri Partecipanti, in particolare con la Società Civile. Sotto il profilo formale, le Nazioni Unite hanno firmato un Transitional Agreement volto a disciplinare la collaborazione con Expo 2015 in vista della firma ufficiale. Lo strumento finanziario individuato per consentire le partecipazione è il Trust Fund Agreement, firmato a giugno 2013 dall Amministratore Delegato di Expo 2015 e dal Commissario Generale delle Nazioni Unite. L accordo prevede la creazione di un fondo fiduciario da parte di Expo 2015, finalizzato a coprire le spese organizzative per la partecipazione delle Nazioni Unite. Il Ministero degli Affari Esteri ha cofirmato l accordo, a garanzia che l apertura di tale fondo sia in linea con gli interessi dell Italia. Nel maggio 2013, Expo 2015 ha ospitato i lavori a porte chiuse dello UNSGAB (United Nations Secretary Generals Advisory Board on Water & Sanitation), l Advisory Board del Segretario Generale dell ONU sul tema dell Acqua. Il 21 maggio è stato organizzato, in collaborazione con l UNSGAB e con il Comune di Milano, un evento pubblico, alla presenza del Re dei Paesi Bassi, chairman uscente del Board, e con la partecipazione di un panel di relatori di altissimo livello istituzionale, tra cui il Ministro degli Esteri Emma Bonino. L evento, svoltosi a Milano a Palazzo Reale, ha visto la partecipazione di circa 250 persone, tra cui i membri dell UNSGAB, i Commissari Generali di Sezione dei Paesi facenti parte del Cluster delle Zone Aride, le Organizzazioni della Società Civile e i Partner di Expo 2015 SpA. In tale occasione la Società ha presentato la Strategia Expo 2015 sul tema dell Acqua e illustrato in che misura i Partecipanti potranno dare rilievo al Tema nell Esposizione. I Partecipanti saranno infatti invitati a includere, nel proprio progetto di partecipazione, anche il tema dell Acqua in relazione alle proprie specificità geografiche, culturali e alle innovazioni tecnologiche in questo ambito. In particolare, verrà disegnato un percorso tematico ad hoc per i Visitatori dedicato al tema dell Acqua, che valorizzerà i padiglioni e gli altri luoghi del Sito nel quale il tema rivestirà un ruolo rilevante. Il 2015 rappresenterà inoltre il momento centrale dell attuazione della Strategia Europa 2020 e Expo Milano 2015 sarà l occasione ideale per esporre i risultati intermedi ottenuti nei settori pertinenti all Esposizione, sia in termini di ciò che gli Stati Membri sono riusciti ad ottenere collaborando tra loro, sia per comunicare gli obiettivi previsti per la seconda parte di Europa 2020, promuovendo in tal modo la diffusione e la comprensione delle politiche dell Unione da parte dei cittadini europei e dei Visitatori di tutto il mondo. 8.4 Il coinvolgimento della Società Civile Expo 2015 promuove una strategia partecipata mirata a coinvolgere attivamente le Organizzazioni della Società Civile non solo durante i sei mesi dell Evento, ma anche nella fase di avvicinamento, attraverso la realizzazione di iniziative, attività e progetti connessi al Tema dell Esposizione Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. La Società Civile rappresenta per Expo Milano 2015 uno Stakeholder fondamentale, in grado di apportare un contributo significativo, grazie all expertise delle Organizzazioni sul Tema, e di diffondere la conoscenza dell Evento grazie anche alle reti internazionali di cui le Organizzazioni fanno parte. L obiettivo è quello di promuovere sinergie tra i diversi Partecipanti e in particolare: valorizzare il contributo che le Organizzazioni possono dare sui temi dei Cluster o delle Aree Tematiche; facilitare i collegamenti e le sinergie con gli altri Partecipanti, in particolare con i Paesi, tra le stesse ONG Partecipanti (Civil Society Participants) e il sistema delle Nazioni Unite; facilitare le relazioni tra i Civil Society Participants e i Partner di Expo 2015, in una prospettiva di responsabilità sociale di impresa. Oltre alla modalità di partecipazione classica - all interno di uno Spazio Espositivo dedicato alla Società Civile, la Cascina Triulza - Expo 2015 ha La collaborazione con le ONG in fase di avvicinamento e la partecipazione a Rio La partecipazione dell Unione Europea Le istituzioni europee hanno partecipato attivamente a tutte le precedenti edizioni delle Esposizioni Universali tenutesi all interno dell Unione Europea e alla maggior parte di quelle organizzate in altri continenti. Con la possibilità di rivolgersi a milioni di Visitatori, Expo Milano 2015 offre l opportunità di comunicare i principali risultati raggiunti dall Unione nei settori dell alimentazione e della sostenibilità. Oltre che con l anno conclusivo degli Obiettivi del Millennio, l Evento coinciderà anche con l inizio di un quadro post-2015 che verterà anche sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell UE. Expo Milano 2015 offre quindi alle istituzioni europee un occasione unica per presentare al mondo i contributi e i successi dell UE nel raggiungimento di questi obiettivi e, parallelamente, per illustrare quelle che essa ritiene siano le nuove sfide e il modo in cui essa si prepara ad affrontarle. Nel 2012, Expo 2015 ha collaborato con le Organizzazioni della Società Civile attraverso la concessione di patrocini e partnership e la partecipazione a numerosi eventi, tra i quali si possono ricordare, in particolare, le attività legate al Summit Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20: una conferenza pre-summit, svoltasi nel giugno 2012, ed una conferenza di follow up sui risultati dell incontro, organizzata da Oxfam Italia, CeSPI, Slow Food e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri; la presenza nel sito ufficiale del Summit Rio+20, in collaborazione con il Ministero dell Ambiente; la partecipazione alla realizzazione di diversi appuntamenti durante il Summit quali: il Corporate Sustainability Forum, conferenze in collaborazione con Oxfam, AVSI, Hydroaid, WWF. Tra le altre iniziative, si possono citare il coinvolgimento all evento Women Circle, in collaborazione con Oxfam, la partecipazione all evento Terra Madre, la realizzazione di un side event all IPM 2012, in collaborazione con Expo dei Popoli (coordinamento di ONG, associazioni e reti della Società Civile che lavora per la realizzazione del Forum dei Popoli nel 2015 a Milano, in concomitanza con l Esposizione). Infine, in numerose occasioni la Società è stata invitata a presentare il concept di Expo Milano 2015 e le modalità di coinvolgimento per la Società Civile

60 CAPITOLO 08 La partecipazione delle ONG alla gestione della Cascina Triulza individuato una modalità nuova di partecipazione per le Organizzazioni aventi una dimensione internazionale. Tali Organizzazioni possono firmare con Expo 2015 un Accordo di Partecipazione (Partnership Agreement), con il quale si impegnano a realizzare un programma di almeno 30 eventi all interno del Sito Espositivo. Le Organizzazioni si impegnano, inoltre, a sviluppare un percorso di collaborazione con Expo 2015 anche durante la fase precedente l Esposizione, attraverso la realizzazione di eventi e campagne tematiche di sensibilizzazione. In vista dell International Participants Meeting del 2012, Expo 2015 ha pubblicato un bando mirato a individuare 10 rappresentanti della Società Civile internazionale provenienti da Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e/o prioritari per la cooperazione italiana, offrendo loro la possibilità di coprire le spese di partecipazione (viaggio, vitto e alloggio) all Evento. È stata assicurata una diffusione capillare del bando, grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri - attraverso le ambasciate - e alla diffusione tra le reti delle ONG con cui la Società aveva avviato un interlocuzione (oltre alla pubblicazione sul sito web istituzionale di Expo 2015). La risposta è stata molto positiva, al punto che la Società ha deciso di selezionare, fuori bando, ulteriori 7 partecipanti. Al momento di andare in stampa, sono stati firmati i primi Accordi di Partecipazione con 10 Organizzazioni della Società Civile: Oxfam International, Actionaid International, Don Bosco Network, Alliance2015, Caritas Internationalis, Fair Trade, Lions, Save the Children, Inter Press Service, WWF. Sulle orme del successo ottenuto nell edizione del 2012, Expo 2015 ha pubblicato, in vista dell IPM del 2013 un secondo bando per l individuazione dei rappresentanti della Società Civile. Il numero dei partecipanti coinvolti - pari a 15 - è stato maggiore a rispetto alla precedente edizione, con l estensione dell invito anche ai Paesi Emergenti. Il complesso rurale della Cascina Triulza - unico Manufatto già esistente in tutto il Sito Espositivo, che Expo 2015 ristrutturerà a proprie spese e che resterà dopo l Evento - è stato individuato come il luogo ideale per accogliere le Organizzazioni della Società Civile interessate ad avere una presenza stabile all interno del Sito. Nel dicembre 2012, Expo 2015 ha pubblicato un bando di gara rivolto alle Organizzazioni della Società Civile, finalizzato ad individuare, tra queste, un soggetto concessionario che gestisca la struttura e la valorizzi dal punto di vista tematico. Il percorso proposto prevede che Expo 2015 affianchi il concessionario attraverso la costituzione di un Comitato di Gestione, composto da rappresentanti della Società e del concessionario. Tale organo avrà una funzione tecnica di supporto e di supervisione della gestione, al fine di garantirne il coordinamento e il rispetto delle regole definite per l Esposizione dal BIE e da Expo Il bando, in virtù dei requisiti richiesti, ha facilitato la creazione di sinergie tra le Organizzazioni interessate, favorendo un loro raggruppamento nella presentazione del progetto di gestione dell immobile. La gara è stata aggiudicata alla Fondazione Cascina Triulza costituita da 37 Organizzazioni della Società Civile: Arci, Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum del Terzo Settore, Legacoop, Confcooperative, Action Aid, Ciessevi Milano, Arci, Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum Nazionale del Terzo Settore, Legacoop, Confcooperative, Action Aid, Ciessevi Milano, Acli Lombardia, Acli Milano, Anpas Lombardia, Anteas, Anteas Lombardia, Arci Lombardia, Associazione Exponiamoci (Architetti Senza Frontiere Italia, Agesci Lombardia, Avis Nazionale, CoLomba, CTA MI MB, Fair Trade Italia, Economia Sostenibilità, Ipsia, Ledha, Consorzio Farsi Prossimo, Aics, Csvnet Lombardia, Consorzio SIS e Consorzio SIR), Auser Lombardia, Avis Lombardia, CNCA Lombardia, CTS, Forum Terzo Settore Lombardia, UISP, US Acli, Confcooperative Lombardia, Confcooperative Milano, Legacoop, AGCI Lombardia, Consorzio CGM, Consorzio Light, ACRA CCS, AiBi, Arcs, Oxfam Italia, Modavi, Focsiv, ENAIP Lombardia. 8.5 Il rapporto con le Imprese La partecipazione ad un evento scientifico, culturale ed educativo quale l Esposizione Universale di Milano rappresenta per le imprese italiane e straniere un occasione unica per promuovere e condividere le migliori pratiche e le soluzioni più innovative nei campi dell alimentazione, della sostenibilità, della salute e del benessere. La comunità economica e le singole aziende possono apportare un contributo in termini di know how, esperienza ed eccellenza, prendendo parte alla realizzazione e gestione dell Evento attraverso la fornitura di beni, servizi ed opere, oppure attraverso la definizione di Partnership con la Società. Expo 2015 promuove un rapporto aperto ed accessibile con il mondo delle imprese garantendo trasparenza, confronto e scambio con tutti gli operatori economici interessati. Gli obiettivi specifici sono: garantire al mercato un informazione trasparente sulle opportunità di partecipazione e sulle modalità di selezione delle proposte; offrire pari opportunità e metodi di valutazione equi ed oggettivi; studiare soluzioni tailor-made in stretta collaborazione con le aziende al fine di massimizzare l interesse di queste ultime e valorizzarne il contributo; stimolare l interesse delle imprese attraverso la concessione di benefici, vantaggi o diritti esclusivi. Oltre all informazione garantita dal periodico aggiornamento del sito web ufficiale, le opportunità di collaborazione alle diverse fasi di realizzazione di Expo Milano 2015 sono presentate alle aziende attraverso convegni e meeting che, ad oggi, hanno interessato le maggiori città italiane. A partire dal 2011 sono infatti state avviate numerose iniziative di informazione al mercato attraverso l organizzazione di eventi presso le ambasciate dei Paesi stranieri e di incontri con le Associazioni Imprenditoriali, tra cui si ricordano, a titolo di esempio, gli appuntamenti in collaborazione con le Camere di Commercio di Milano, Como e Sondrio nonché i Roadshow di Confindustria che hanno raggiunto i centri di Milano, Verona, Pistoia, Torino, Roma, Bologna, Napoli e Bari. Inoltre, Expo 2015 partecipa a numerose iniziative messe in atto dalla Camera di Commercio di Milano tra le quali si ricordano i Tavoli Tematici finalizzati a sviluppare progetti in vari ambiti utili al successo di Expo Milano Infine, le imprese italiane o straniere che desiderano realizzare un proprio Spazio Espositivo all interno del Sito al fine di contribuire allo sviluppo e all illustrazione del Tema per l intera durata dell Esposizione possono prendervi parte in qualità di Non-Official Participant Le Partnership di Expo 2015 Expo Milano 2015 rappresenta un opportunità strategica di business per le aziende ed una vetrina unica in grado di dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all innovazione nel campo dell agroalimentare e in diversi altri settori produttivi. Expo 2015, dunque, coinvolge in progetti di partnership

61 CAPITOLO 08 Figura 8.3 Il Modello di Corporate Engagement di Expo Milano 2015 le imprese più innovative e leader nei propri settori, in grado di proporre soluzioni e tecnologie all avanguardia. La Società ha attivato un programma di partnership pluriennale, creando una vera intesa sinergica con le aziende coinvolte, attraverso lo studio di soluzioni personalizzate mirate a massimizzare il loro ritorno sull investimento in termini di immagine, notorietà legata all accostamento del proprio brand all Evento, pubblicità sul sito web ufficiale di Expo Milano 2015, servizi ed agevolazioni riservati ai rispettivi Partners e dipendenti. In base al livello di partecipazione e all entità dell investimento, sono definite tre categorie di Partners, cui corrispondono obblighi e diritti differenti: Official Global Partners - Aziende le cui attività e i cui valori sono intrinsecamente legati al Tema dell Esposizione, che contribuiscono al suo sviluppo godendo di un esclusiva settoriale a livello mondiale, nonché aziende che sviluppano i principali servizi e tecnologie a sostegno dell innovazione e della sostenibilità di Expo Milano 2015; Official Premium Partners - Aziende ed Organizzazioni che collaborano a progetti di importanza fondamentale quali la progettazione e realizzazione dei Padiglioni Tematici, nonché aziende che offrono competenze, prodotti e servizi per la costruzione e il funzionamento del Sito Espositivo o dell Evento; Official Partners - Aziende ed Organizzazioni che partecipano a progetti chiave come quelli legati ai Cluster, e che collaborano allo sviluppo dei contenuti speciali dell Esposizione, nonché aziende che offrono prodotti e servizi con minor contributo economico per la realizzazione del Sito o dell Evento. Un azienda può anche partecipare alla realizzazione di Expo Milano 2015 in qualità di Official Sponsor e Contributing Sponsor, oppure sponsorizzare eventi o progetti specifici legati all Esposizione Universale come Event Sponsor. La tabella seguente sintetizza il modello di Corporate Engagement descritto. INVESTIMENTO SPONSOR (< 3 mln) PARTNER (> 3 mln) OFFICIAL GLOBAL PARTNER CASH+VIK> 20 mln OFFICIAL PREMIUM PARTNER CASH+VIK: mln OFFICIAL PREMIUM PARTNER CASH+VIK: 3-10 mln OFFICIAL SPONSOR CASH+VIK: 1-3 mln CONTRIBUTING SPONSOR CASH+VIK< 1 mln NON OFFICIAL PARTICIPANT EVENT SPONSOR Per assicurare trasparenza e pari opportunità a tutte le imprese, il processo di selezione è pubblico e competitivo, basato su Richieste di manifestazione d interesse (Requests for Proposal - RFP) specifiche, che Expo 2015 lancia periodicamente in base ai propri fabbisogni e ai settori di maggior interesse. Gli operatori economici che inviano le proprie proposte vengono selezionati in base a principi di proporzionalità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento e trasparenza, avuto riguardo principalmente del corrispettivo offerto e dei criteri di sostenibilità ambientale applicati ai beni e servizi oggetto della richiesta. L investimento può consistere esclusivamente in una somma di denaro oppure in una prestazione mista, composta in parte da servizi e/o forniture ( Value In Kind - VIK) valorizzate a prezzi di mercato. Al momento di andare in stampa il valore complessivo delle partnership supera i 300 milioni di euro. Le aziende possono partecipare ad Expo Milano 2015 anche in qualità di Corporate Participants, attraverso la costruzione, l allestimento e la gestione di un Padiglione Corporate (padiglione Self-built ) all interno dell area Corporate del Sito Espositivo ottenendo massima visibilità per il proprio brand con uno spazio interamente dedicato e personalizzato. Ad oggi, China Vanke Co. Ltd ha firmato un accordo di partecipazione con Expo 2015 in qualità di Corporate Participants I Fornitori di Expo 2015 Expo 2015 SpA è un organismo di diritto pubblico che acquisisce beni, servizi ed opere 2 attraverso l espletamento di procedure di gara, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di appalti della Pubblica Amministrazione (d.lgs. 163/2006). Il processo di approvvigionamento è stato quindi strutturato allo scopo di garantire la massima qualità delle prestazioni nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, trasparenza, libera concorrenza, parità di trattamento, rotazione dei Fornitori, non discriminazione e proporzionalità, nonché regolamentare tutti gli aspetti relativi alle responsabilità, ai controlli e alle attività inerenti agli acquisti necessari al buon funzionamento della Società. Expo 2015 pubblica sul proprio sito web l elenco dei principali fabbisogni d acquisto da coprire nei mesi successivi e i contenuti di tutte le gare d appalto, comprese quelle gare ad invito che la normativa non richiede siano rese pubbliche, affinché le aziende possano avere una panoramica completa delle occasioni presenti e future. Le gare possono svolgersi in modalità tradizionale, ovvero con presentazione delle offerte in forma cartacea, oppure per via telematica, tramite l accesso alla piattaforma Sintel sviluppata da ARCA, l Agenzia Regionale Centrale Acquisti di Regione Lombardia, attraverso la quale viene gestito anche l Elenco fornitori. 2 Per opere si intendono tutti i lavori consistenti nella realizzazione delle opere essenziali per il Sito Espositivo di Expo Milano 2015, nonché i servizi attinenti all architettura e all ingegneria afferenti a tali opere, previste all Allegato 1 del DPCM 6 maggio 2013 che sostituisce a abroga il DPCM del 22 ottobre 2008 che ha costituito la Società

62 CAPITOLO 08 Il premio Lombardia Efficiente nel 2011 e 2012 L e-procurement è stato un fattore distintivo nell acquisto di beni e servizi da parte di Expo 2015, come testimonia l assegnazione del Premio Lombardia Efficiente nel 2011 e nel 2012, indetto da Regione Lombardia e Lombardia Informatica SpA con l intento di premiare le Pubbliche Amministrazioni lombarde che si sono dimostrate virtuose nelle procedure di approvvigionamento, sia attraverso l adesione alle Convenzioni/Contratti stipulati dalla Centrale Regionale Acquisti, sia attraverso l utilizzo della piattaforma Sintel. Per quanto riguarda la tipologia di fornitura, i Servizi di informazione e comunicazione sono la categoria merceologica con la più alta percentuale di aziende coinvolte, ovvero il 35.47% del totale, mentre sono quelle appartenenti al settore delle Costruzioni ad avere la percentuale del valore dei contratti più alta: il 88,57% del totale. Dopo un breve periodo di sperimentazione, a partire da inizio 2011, la Società ha infatti utilizzato tale supporto telematico in modo sistematico per l espletamento delle procedure di gara. Nel 2012 Expo 2015 ha sviluppato l Elenco fornitori attraverso la richiesta di accreditamento e di registrazione anche delle certificazioni green possedute dalle imprese registrate. L assegnazione del Premio conferma come un organismo di diritto pubblico, quale Expo 2015, possa dare il buon esempio nella gestione efficiente e ponderata delle risorse a disposizione, promuovendo anche l innovazione, uno degli aspetti centrali per le Esposizioni Universali. Tabella Fornitori di beni, servizi e opere - Classificazione ATECO CATEGORIA MERCEOLOGICA PERCENTUALE DI AZIENDE PERCENTUALE VALORI CONTRATTI A metà 2013, i Fornitori di beni, servizi ed opere attivi nell Evento sono 1.012, il 70% dei quali ha sede legale in Lombardia, mentre le aziende estere rappresentano solo il 3,1% del totale. Il valore totale degli affidamenti ammonta a 457 milioni di euro, di cui l 82% è rappresentato dall esecuzione di lavori, mentre il residuale 18% dalla fornitura di beni e servizi, in linea con la fase di progettazione e realizzazione del Sito Espositivo e di avvicinamento all Evento. Grafico Distribuzione geografica dei fornitori di beni, servizi ed opere AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO ATTIVITÀ DI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE ATTIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVE ,1 % 0,5 % ATTIVITÀ IMMOBILIARI ATTIVITÀ MANUFATTURIERE ATTIVITÀ PROFESSIONALI,SCIENTIFICHE E TECNICHE % 26,6 % COMMERCIO ALL INGRESSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI ,3 % 9,6 % 67,7 % 5,2 % COSTRUZIONI FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO Milano o Provincia Italia (esclusa la Lombardia) FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA Italia (esclusa la Lombardia) Lombardia (escluso Milano o Provincia) Estero Numero Aziende: Totale Valore Affidamenti: 457 milioni Milano o Provincia Lombardia (escluso Milano o Provincia) Estero ISTRUZIONE NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE TRASPORTO E MAGAZZINO

63 CAPITOLO Il Green Procurement A partire dal 2009 sono state aggiudicate 60 gare per la fornitura di beni e/o servizi e la prestazione di consulenze, per totale d ,21 euro. In 12 di queste gare, relative ad affidamenti che coprono il 60,8% del valore economico complessivo, i candidati sono stati valutati anche sulla base di una serie di requisiti green che le imprese interessate all appalto dovevano soddisfare, come, ad esempio, l impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all erogazione del servizio o alle forniture oggetto della gara. Si devono invece considerare separatamente le gare per la realizzazione delle opere: nei rispettivi capitolati speciali di appalto sono state inserite delle richieste in merito alla gestione ambientale, oltre ovviamente alle specifiche tecniche per il rispetto dei criteri ambientali di progetto dell opera medesima. ANNO OGGETTO DELLA GARA REQUISITI GREEN 2012 Realizzazione di un programma di Audit Ambiente e Sicurezza nei cantieri di Expo Milano 2015 Servizio di ristorazione collettiva nel contesto della gestione del campo base Impegno a ridurre l impronta ambientale (CO 2 eq) Impegno a ridurre gli impatti ambientali direttamente legati alla gestione e organizzazione del servizio; Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III Tabella Le gare green realizzate Attività di Comunicazione Globale di Cantiere per Expo 2015 Riduzione degli impatti ambientali legati alla gestione e organizzazione delle attività di comunicazione di cantiere ANNO OGGETTO DELLA GARA REQUISITI GREEN 2010 Servizio di corriere espresso per la consegna di buste e colli Carta Intestata Utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale Stampa su carta tipografica riciclata e certificata Gestione alloggi, pulizia, vigilanza armata e non armata, manutenzione e coordinamento generale nel contesto della gestione del campo base Impegno a ridurre gli impatti ambientali direttamente legati alla gestione e organizzazione dei servizi; Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III Supporto specialistico per lo sviluppo e l'implementazione dell'inventario dei gas climalteranti di Expo 2015 Impegno a ridurre le proprie emissioni di CO 2 eq 2011 Servizio di coordinamento, progettazione, organizzazione, realizzazione di eventi e/o servizi e forniture annessi, direttamente gestiti dalla Società Expo 2015 o gestiti da terze parti - LOTTO 1 e LOTTO 2 Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all organizzazione dell Evento; Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III; Adozione di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO 2 eq durante l erogazione del servizio 2013 Coordinamento, progettazione, organizzazione e realizzazione dell evento Expo Days 2013 Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all organizzazione del servizio; Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III; Adozione di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO 2 eq durante l erogazione del servizio Attività di realizzazione della progettazione grafica, fotolito, produzione CD Rom, stampa del prodotto cartaceo, rilegatura, confezionamento e consegna della Guida per i Partecipanti Processi e materiali sostenibili; Adozione di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III; Impegno a ridurre l impronta ecologica delle proprie attività e prodotti Progettazione esecutiva e produzione di 20 statue Scelta dei materiali di produzione sostenibili e dei relativi imballaggi per il trasporto; Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi ad allestimento, magazzino, trattamento e smaltimento; Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III

64 CAPITOLO 08 La realizzazione della Mascotte di Expo Milano 2015 Expo 2015 intende sensibilizzare il mondo delle imprese sui temi della sostenibilità e promuovere il loro impegno nell adozione di buone pratiche in tale direzione. Un esempio è rappresentato dall avviso pubblico lanciato dalla Società per la realizzazione della Mascotte ufficiale dell Evento, che dovrà interpretarne il significato ed i valori, a partire dal Tema e dalla sua declinazione: creatività, ovvero che sia riconoscibile e distintiva adattabile ad un pubblico eterogeneo: in quanto rappresenterà l ambasciatore del Tema sia per il pubblico dei più piccoli che per il pubblico adulto, sia a livello nazionale che internazionale e multiculturale; declinabile a diversi livelli: di piattaforma (fisica e digitale), di contenuto (educativo e ludico), di prodotto commerciale; coerente con l approccio alla sostenibilità di Expo 2015 A, sia negli aspetti valoriali e di comunicazione che in quelli materiali e produttivi, con particolare riferimento ai criteri di Green Procurement relativi ai prodotti di merchandising. La progettazione e realizzazione della Mascotte è stata assegnata a The Walt Disney Italia S.p.A. che già ha adottato delle politiche di responsabilità sociale di impresa a livello corporate L incontro tra Imprese e Partecipanti Le aziende italiane hanno anche la possibilità di collaborare con i Partecipanti Ufficiali di Expo Milano 2015 in qualità di Fornitori: possono farlo direttamente, interfacciandosi in maniera autonoma con il Commissario Generale del Paese o dell Organizzazione Internazionale Partecipante, oppure tramite la partecipazione a diverse iniziative quali: il Catalogo Beni & Servizi, piattaforma telematica coordinata da Expo 2015 con lo scopo di incentivare l aggregazione tra le imprese e offrire un servizio completo ai Participants, che possono accedere facilmente ad una serie di informazioni e caratteristiche distintive degli iscritti. Questo marketplace virtuale permette alle aziende di sfruttare un ulteriore opportunità di business, per un valore stimato di 1,2 miliardi di euro di investimenti previsti in funzione dell Evento. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e grazie al confronto costante con le principali associazioni imprenditoriali; il Catalogo SiExpo, vetrina on-line per prodotti e materiali eco-friendly per favorire l incontro tra la domanda e l offerta e promuovere il green procurement. Il progetto è stato realizzato da Remade in Italy e Material Connexion Italia, con il contributo di Expo 2015 e Camera di Commercio di Milano. SiExpo è dedicato ai materiali da costruzione, arredi per interni, arredi urbani, packaging e complementi fieristici, tutti classificati sulla base di specifici criteri qualitativi afferenti al potenziale di innovazione e di eco-sostenibilità. 8.6 I Protocolli sui temi della Legalità e del Lavoro Il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è indissolubilmente legato al lavoro umano necessario al processo produttivo e distributivo del cibo nonché alle condizioni ambientali, sociali ed economiche dell intero pianeta. L Esposizione Universale di Milano vuole essere un punto d incontro e di promozione di professionalità ed abilità diverse, ponendosi come modello per l organizzazione, gestione e soprattutto realizzazione partecipata dei grandi eventi. Expo Milano 2015 rappresenta dunque una grande opportunità per la definizione di nuove politiche di inclusione lavorativa finalizzate alla promozione del ruolo centrale della persona, in grado di assumere non solo un alto valore educativo, ma anche simbolico. Inoltre, la portata dell Evento in termini di interventi programmati, numerosità della forza lavoro prevista e di quella attualmente impiegata, il valore economico delle attività in essere e di futura realizzazione, rendono necessaria la pianificazione di un sistema di prevenzione e controllo per garantire la sicurezza degli ambienti e delle condizioni di lavoro, la regolarità degli appalti, l eliminazione di possibili infiltrazioni criminali. In questo contesto si inseriscono i Protocolli e gli Accordi che Expo 2015 ha siglato nel corso degli anni con Enti Pubblici e Organizzazioni sindacali sui temi della legalità e del lavoro. Tali intese hanno lo scopo di realizzare la piena collaborazione tra la Società e gli altri soggetti firmatari e si inseriscono nella più ampia strategia di partecipazione ed inclusione che accompagna tutte le fasi dell Esposizione Universale: da quella preparatoria a quella più centrale dell Evento, senza tralasciare l eredità sul territorio milanese e sul sistema italiano, rappresentata dal capitale umano generato e dal rafforzamento delle relazioni nazionali ed internazionali. Tutti i contenuti delle intese e dei Protocolli siglati da Expo 2015 sono recepiti all interno dei contratti di affidamento stipulati con le imprese appaltatrici e subappaltatrici, fino all ultimo livello dei subcontraenti coinvolti I Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati, disabili e dei soggetti in esecuzione di pena Expo 2015 promuove e realizza interventi di integrazione lavorativa a favore di soggetti appartenenti a categorie in condizioni di svantaggio o che vivono una situazione di difficoltà nel mondo del lavoro mediante l attuazione dei seguenti Protocolli: 15/12/ Protocollo operativo con il Ministero della Giustizia - Provveditorato dell Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia, per la promozione di iniziative tese allo sviluppo dell attività lavorativa a favore della popolazione detenuta nei penitenziari della Regione, tramite il coinvolgimento di imprese e Cooperative Sociali nella preparazione dell Esposizione Universale; 20/04/ Avviso comune siglato con le Confederazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL Milano, attraverso cui Expo 2015 si impegna ad inserire in ogni bando, capitolato o contratto stipulato una clausola che impegni l impresa assegnataria all assunzione di una quota di personale con difficile accesso al lavoro (soggetti in cassa integrazione straordinaria e/o

65 CAPITOLO 08 in deroga, in mobilità, disoccupati in seguito a procedure di licenziamento oppure inoccupati); 26/05/ Protocollo d intesa con Regione Lombardia e Associazioni di rappresentanza e tutela delle persone con disabilità, per l attuazione di una strategia condivisa volta ad attivare e sperimentare diversi sistemi contrattuali che permettano ad una persona con disabilità di affrontare un adeguato percorso di inserimento lavorativo I Protocolli per la legalità e la sicurezza sul lavoro Expo 2015 ha assunto come obiettivo prioritario la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori durante tutta la fase di cantierizzazione e di gestione dell Evento. A tal fine, la Società favorisce le necessarie intese in materia di relazioni sindacali, regolarità nei rapporti di lavoro e protezione della sicurezza dei lavoratori assumendo specifici progetti di vigilanza atti a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare, garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e combattere possibili infiltrazioni delle organizzazioni criminali. In particolare, allo scopo di impedire simili infiltrazioni, presso la Prefettura di Milano è stato insediato il Gicex, un gruppo interforze composto da investigatori facenti parte di tutte le forze di polizia. Dal 2009 al 2012 sono stati inoltre firmati i seguenti Protocolli: 21/07/ Protocollo di intenti sottoscritto dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL per l attivazione di tavoli di progettazione sociale nel contesto delle strategie di indirizzo e coordinamento dell Evento sui temi della salute, sicurezza sul lavoro, innovazione tecnologica, trasparenza, contrattazione e contrasto delle infiltrazioni mafiose; 29/09/ Protocollo a tutela della sicurezza e salute sul lavoro e della legalità in accordo con CGIL, CISL e UIL, che prevede la risoluzione del vincolo contrattuale con le imprese interessate nell esecuzione delle opere funzionali all Evento nel caso in cui emergano elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché in presenza del mancato rispetto degli obblighi retributivi e contributivi nello svolgimento dei rapporti di lavoro da parte di queste ultime; 18/06/ Convenzione con l INPS per la regolazione e comunicazione delle informazioni relative ad appalti e subappalti e per la semplificazione della procedura di rilascio della certificazione di regolarità contributiva delle aziende impegnate nei lavori di preparazione e costruzione del Sito; 18/04/ Protocollo siglato con INAIL, CGIL, CISL e UIL per l approvazione delle Linee Guida del progetto Sicurezza e Prevenzione Expo 2015, volto a favorire programmi che permettano di ridurre o evitare le occasioni di infortuni sul lavoro attraverso iniziative quali la realizzazione di una sede INAIL presso il Sito, l istituzione di strutture tariffarie di vantaggio per le imprese coinvolte nei lavori e lo studio di una idonea copertura assicurativa per i Volontari che parteciperanno all Evento; 10/01/ Protocollo d intesa per la regolarità e la sicurezza nel cantiere degli interventi inerenti la rimozione delle interferenze presenti nel Sito Espositivo, sottoscritto dai soggetti affidatari dei lavori e da CGIL, CISL e UIL; 13/02/ Protocollo di Legalità in accordo con la Prefettura di Milano, per prevenire e combattere eventuali infiltrazioni mafiose attraverso il controllo di tutta la filiera delle imprese coinvolte nei lavori. Per rendere operativo il Protocollo, è stata realizzata Si.G.Expo, una piattaforma informatica per la gestione telematica di tutti i contenuti dell intesa, compresa un anagrafe degli esecutori e altri strumenti per un completo monitoraggio dell attività dei cantieri con dati relativi a contratti, assetti proprietari e manageriali, conti e tracciabilità finanziaria; 8/11/ Accordo per la regolarità e la sicurezza nel cantiere della c.d. Piastra del Sito Espositivo, siglato dai soggetti affidatari dei lavori e da CGIL, CISL, UIL; 21/11/ Protocollo per la sicurezza, del lavoro e la formazione nelle lavorazioni edili concernenti le opere di Expo Milano 2015, firmato dalle Associazioni di categoria e dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL. 18/6/ Accordo per la regolarità e la sicurezza nei cantieri delle c.d. Vie d Acqua per il Sito Espositivo Expo Milano 2015, firmato dalle imprese affidatarie, dalle Associazioni di categoria e dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL. Le iniziative volte a prevenire le infiltrazioni mafiose nei lavori per il Sito Espositivo di Expo Milano 2015 I temi della sicurezza e della legalità sono una priorità per Expo 2015, soprattutto in relazione alla gestione del cantiere per la realizzazione del Sito Espositivo. Particolare attenzione è infatti riservata alle attività maggiormente a rischio di infiltrazione mafiosa, dal trasporto dei materiali in discarica al ciclo dei rifiuti, alla movimentazione della terra, grazie ad uno stretto controllo attuato mediante una verifica continua della regolarità degli accessi e delle presenze di uomini e mezzi. Fra le misure di prevenzione adottate, viene redatto il settimanale di cantiere, documento che contiene l indicazione dell esecutore e dei mezzi dell appaltatore, del subappaltatore o del terzo contraente, di eventuali altre ditte che operano nella settimana di riferimento e di qualunque automezzo che accede all area di cantiere, il tutto corredato dai nominativi dei dipendenti impiegati e supportato da un sistema di controllo in Sito, con varchi controllati dal personale del Comune e della direzione lavori di cantiere. Per gestire questa enorme quantità di informazioni, in collaborazione con la Prefettura di Milano è stata attivata una piattaforma tecnologica ed innovativa in grado di incrociare tutti i dati sensibili relativi all antimafia e ai flussi finanziari, verificando anche le condizioni di sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori, in accordo con l impegno della Società per contrastare il lavoro nero. Anche l autorizzazione dei subappalti ed il monitoraggio in sede di esecuzione dei lavori sono rigorosamente tracciati e controllati: Expo 2015, nel rispetto dei ruoli istituzionali, esegue una serie di verifiche di natura amministrativa e di sicurezza preventiva, mentre spetta alla Prefettura di Milano e al gruppo interforze centrale Gicex eseguire il controllo antimafia vero e proprio, rappresentato dalla raccolta di tutti i documenti e le autorizzazioni necessarie

66 CAPITOLO La Comunicazione di Expo 2015 L impegno nella comunicazione di Expo 2015 è cresciuto progressivamente e svolgerà nei prossimi anni un ruolo strategico per il successo dell Evento. L obiettivo è quello di creare emozioni ed interesse intorno all Evento e portare il brand di Expo Milano 2015 alla conoscenza di un pubblico sempre più ampio. Il target di pubblico a cui è rivolta la comunicazione comprende tutti i cittadini di Milano e dell Italia, tutti i cittadini del mondo e ogni forma di istituzione o Organizzazione nazionale e Internazionale La strategia e gli obiettivi La strategia di comunicazione di Expo 2015 è stata ufficialmente approvata dal BIE e prevede, durante i prossimi mesi di avvicinamento all Evento, l implementazione di una serie di strumenti e attività volte a diffondere la conoscenza di Expo Milano 2015 in tutto il mondo. La caratteristica che la contraddistingue risiede nel principio dell inclusività - Un Expo per tutti - è infatti lo spirito con cui viene affrontata la comunicazione in Expo Avviata nel 2008 con la candidatura della Città di Milano, la comunicazione ha visto fin da subito stringere rapporti con Istituzioni, Paesi, Società, Organizzazioni e molti altri soggetti. La mission di Expo 2015 prevede la condivisione della conoscenza, per ottenere la quale è fondamentale comunicare a tutti i target e portatori di interesse l impegno alla collaborazione per raggiungere il successo dell Evento. Expo 2015 ha fissato i seguenti obiettivi: 1) Informare ed educare Trasmettendo e diffondendo il Tema dell Evento è possibile aumentare la consapevolezza di un vasto pubblico sulle sfide che il nuovo millennio pone al centro dell attenzione per garantire la sostenibilità dell alimentazione della popolazione mondiale. Nell era della conoscenza, un Esposizione Universale è l occasione per condividere e diffondere quanto ad oggi raggiunto e conosciuto. 2) Condividere e coinvolgere Grazie al coinvolgimento di un numero elevato di soggetti, è possibile familiarizzare con i Temi trattati dall Evento e affrontarli in modo più efficace. Oggi, Expo 2015 offre ai media, ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti coloro che hanno un potere comunicazionale, una grande opportunità per farsi promotori e portatori di best solutions e best practices. 3) Valorizzare Compito della comunicazione è quello di valorizzare l importanza di un occasione quale quella che si avrà a Milano nel Valorizzare non soltanto l Evento, il Tema, i valori etc., ma trasmettere a tutti gli Stakeholders che l Italia e Milano sono il posto ottimale dove far incontrare gli attori da tutto il mondo. 4) Mostrare i risultati raggiunti Proprio per garantire ai Partecipanti e a tutti gli Stakeholders la volontà di rendere Expo Milano 2015 un Evento di successo, è compito della comunicazione mostrare i risultati raggiunti. Lo scopo ultimo è raccontate in modo trasparente quanto è stato fatto, affinché si possa costituire un patrimonio culturale da poter tramandare alle generazioni future Il Programma di Comunicazione Al fine di massimizzare gli sforzi e raggiungere un pubblico vasto, il Programma di Expo 2015 si sviluppa attraverso una serie di canali: Rapporti con i media, in modo da supportare a livello mediatico tutte le iniziative, gli eventi e le conferenze in vista del 2015; Progetti ed eventi, organizzati direttamente da Expo 2015 o con il contributo della Società, se organizzati da terzi, attraverso anche la concessione di patrocinio a titolo gratuito; Campagne pubblicitarie, le quali avranno ad oggetto il Tema dell Evento o la promozione di iniziative ed eventi collegati. Sarà oggetto di campagne pubblicitarie anche tutta la promozione del Ticketing, in modo da informare i potenziali Visitatori sulle modalità e possibilità di accesso al Sito. Un importante campagna pubblicitaria, in collaborazione con la Fondazione Pubblicità Progresso, è stata realizzata sulle reti televisive RAI. Il messaggio che è stato presentato riguarda l opportunità per Milano di diventare il luogo di incontro di cibi e culture diverse, per un alimentazione migliore, sana e sostenibile Il sito web istituzionale Nella strategia di comunicazione di Expo 2015, internet sta svolgendo e svolgerà sempre più un ruolo strategico. L obiettivo è di poter trasformare l esperienza vissuta in rete, in un esperienza reale e fisica sul Sito durante l Evento. Nel sito web è possibile trovare informazioni riguardanti il progetto di Esposizione, i Partecipanti, i Partners, le opportunità per le imprese, le varie iniziative e le news. Due novità di rilievo, messe a punto nel 2013 e finalizzate a garantire massima trasparenza e libero accesso alle informazioni, sono la sezione Expo cantiere, dedicata ai dettagli del progetto e allo stato di avanzamento dei lavori nel cantiere, e la sezione Expo in Chiaro, dove sono pubblicati gli approfondimenti sulla governance e gli aspetti gestionali di Expo I social networks I social networks svolgono, giorno dopo giorno, un ruolo sempre più importante. Expo 2015 è stata definita la prima Social Expo, in cui una comunità Expo online potrà divulgare i contenuti dell Evento, condividerne i valori e incrementare il coinvolgimento sul Tema attraverso la rete. La presenza di Expo Milano 2015 in rete copre tutte le principali piattaforme social: Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin e Pinterest. I numeri della partecipazione alle piattaforme sono ancora modesti rispetto agli obiettivi, ma il dato sull incremento delle visite è incoraggiante ed in linea con gli sforzi crescenti di comunicazione I progetti e gli eventi sul territorio Expo 2015 è presente anche nel territorio, attraverso una serie di momenti dedicati ai cittadini che aumenteranno nei prossimi anni

67 CAPITOLO 08 Popolo del Cibo È un progetto d installazioni urbane ispirate all opera dell artista Arcimboldo, ideato dallo scenografo di fama internazionale Dante Ferretti. Il progetto vuole rappresentare uno strumento privilegiato con cui Expo Milano 2015 si racconta alle città italiane, europee e mondiali. Ispirate ai ritratti burleschi del celebre pittore milanese Giuseppe Arcimboldo, le sculture sono declinate in sette soggetti differenti ispirati ai principali elementi dell alimentazione, presenti in tutte le tradizioni culturali del mondo. È dal Tema dell Evento che proviene la scelta artistica di un modello rappresentativo per i soggetti del Popolo del Cibo, che evoca i frutti della terra e gli elementi base dell alimentazione interpretati nella loro trasposizione fisica e reale di una figura umana. La missione è di spiegare le sfide, le opportunità e le occasioni di crescita che l appuntamento del 2015 offre ai Paesi del Mondo. Expo Tour Il progetto Expo Tour consiste in eventi volti alla promozione e alla diffusione di Expo 2105 sul territorio italiano con il coinvolgimento di istituzioni e realtà locali. Ad oggi, le città toccate sono state Bologna, Milano e Napoli, con l obiettivo di presentare l Evento, il suo Tema e i suoi valori. Expo Tour ha visto raccolti i cittadini intorno a quella che viene chiamata la Tavola Planetaria, una occasione per scoprire nuovi sapori provenienti da tutto il mondo. Expo days Nei mesi di maggio del 2012 e del 2013, la città di Milano ha ospitato eventi, dibattiti, concerti, spettacoli e feste dedicati al tema della nutrizione da un punto di vista ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnicoscientifico ed economico. Nell ultima edizione, la prima settimana degli Expo Days è stata dedicata ai temi dell alimentazione e della relazione tra metropoli e agricoltura periurbana. Durante il weekend si è svolto l evento più simbolico e importante: lo svelamento delle bandiere dei nuovi Paesi che parteciperanno ad Expo Milano La seconda settimana è stata dedicata al Sito e alle novità che l Esposizione Universale sta portando alla città di Milano nel suo complesso. È stata inoltre inaugurata la mostra Pianeta Expo 2015: Conoscere, gustare, divertirsi. La terza settimana si è aperta all insegna della Milano Food Week, un contenitore di eventi enogastronomici diffusi in tutta la città. L ultima settimana ha avuto invece ad oggetto la Smart City e le partnerships sviluppate da Expo Milano 2015 per rendere Milano più smart. L iniziativa ha trovato riscontro positivo sul territorio milanese ed una forte partecipazione. Changemakers for Expo Milano 2015 Changemakers è il nome del concorso lanciato da Expo 2015 e Telecom Italia con lo scopo di premiare le idee innovative che potranno trovare un applicazione potenziale all interno di Expo Milano 2015, in quanto collegate ai temi dell Esposizione Universale o come servizi per i Visitatori ed i Partecipanti all Evento. Attraverso l aiuto di Make a Cube, incubatore in Italia specializzato in imprese ad alto valore sociale e ambientale, è stata lanciata una call for ideas, alla quale hanno risposto oltre persone, in team composti prevalentemente da giovani under 30, provenienti da 21 Paesi, per un totale di 583 applications ricevute. Tra le proposte arrivate, sono state selezionate le 10 migliori idee sul piano dei contenuti e dei processi, capaci di mobilitare risorse e passioni, ed accompagnate sino alla fase di start up. WE-Women for Expo WE-Women for Expo è un progetto di Expo Milano 2015 in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che intende dare vita a un network di donne in tutto il mondo per agire insieme sui temi dell alimentazione, migliorando il diritto universale al cibo. L obiettivo è di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di donne in tutto il mondo invitandole a esprimersi sul cibo, non solo coltivandolo e cucinandolo, ma anche decidendo quale futuro costruire insieme per le prossime generazioni in termini di sostenibilità per dare il proprio contributo al Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Il viaggio di WE verso il traguardo del 2015 sarà accompagnato da un video realizzato con le immagini e la musica di due giovani artiste italiane Erica Mou per la parte musicale e Cristina Seresini per le animazioni che attraverso la loro creatività si fanno ambasciatrici del messaggio di WE nel mondo. 8.8 Il Programma Feeding Knowledge e le Best Practices Figura 8.6 Il logo della tavola planetaria degli Expo Tour. Il Programma Feeding Knowledge è un iniziativa di Expo 2015 che ha come principale finalità quella di promuovere la cooperazione in materia di ricerca e innovazione per la sicurezza alimentare, attraverso la condivisione e lo sviluppo delle conoscenze, al fine di proporre soluzioni concrete per

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