SALONE DELLA NUMISMATICA, MEDAGLISTICA E CARTAMONETA PREMI INTERNAZIONALI

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1 SALONE DELLA NUMISMATICA, MEDAGLISTICA E CARTAMONETA 1

2 Presentazione LE SEDI ESPOSITIVE Palazzo Chiericati Palazzo Thiene Palazzo Barbaran da Porto Palazzo Valmarana Braga Palazzo dell Episcopio I MUSEI Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Museo del Risorgimento e della Resistenza Museo Diocesano Museo Naturalistico Archeologico Piccolo Museo della Moneta Pinacoteca Civica di Vicenza Teatro Olimpico ViArt - Centro espositivo permanente dell'artigianato artistico vicentino LE MOSTRE COLLATERALI Le monete dei Savoia - La produzione monetale a nome dei Savoia dall XI al XX secolo La monetazione degli Stati Pre Unitari in Italia (con appendice di monete delle effimere Repubbliche) La Santa Sede e l Unità d Italia Medaglioni risorgimentali in materiali insoliti Le donne nella storia d'italia L angolo della Scipofilia - Debito pubblico ante e post l Unità d Italia Soldi per l Italia - La moneta patriotica Storia della Monetazione Succedanea, di emergenza e di necessità in Italia, dal 1861 Miscellanea storica dell 800 italiano e vicentino Vicenza e il Risorgimento I 150 dell Unità d Italia la Zecca e le sue opere Il medagliere dell Ingegner Stefano Brera uno dei più grandi imprenditori veneti italiani del Risorgimento 110 anni di storia: lo Stabilimento Picchiani & Barlacchi La Zecca di Padova - Monetazione e medaglistica in epoca Carrarese Medaglioni e contorniati del Monetiere di Firenze La Rete delle Antiche Zecche d Italia SEMINARI, CONVEGNI E INCONTRI Conferenza Stampa d apertura di Vicenza Numismatica 2011 Visita inaugurale di Vicenza Numismatica 2011 Premiazione Concorso di disegno UFWC United Future World Currency Presentazione de La rete delle Antiche zecche a cura de La rete Antiche Zecche e Fondazione Antica Zecca di Lucca Cerimonia di Consegna dei Premi Internazionali di Vicenza Numismatica 2011 Il Veneto musicale ( ) attraverso i suoi protagonisti a cura di Oreste Palmiero Incontro scientifico Il contributo dei Numismatici alla causa dell Unità d Italia a cura dell Accademia Tavola rotonda su Utilizzi e futuro di Numispedia a cura di Fabio Gigante Convegno Il medagliere dell Ingegner Stefano Breda uno dei più grandi imprenditori veneti italiani del Risorgimento a cura del Circolo Numismatico Patavino e Fondazione Breda Incontro In attesa del tricolore gli uomini e la giustizia tra 1830 e 1866 a cura dell Archivio di Stato INIZIATIVE ED EVENTI UFWC United Future World Currency Battitura moneta dell antica Zecca di Lucca Battitura moneta dell antica Zecca di Viterbo Battitura moneta dell antica Zecca di Padova * La Rete delle Antiche Zecche d Italia

3 VICENZA NUMISMATICA Dal 1992 Vicenza Numismatica, il salone della numismatica, medaglistica e cartamoneta, è da sempre caratterizzata per l alta qualità dei suoi espositori, per i convegni ed assemblee d incontro e di studio, per i Premi Internazionali ideati per valorizzare la produzione di monete, simbolo degli Stati emittenti e per le mostre collaterali che costituiscono eventi unici e irripetibili. Nel corso degli anni Vicenza Numismatica ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza, affinando una formula che unisce l attualità alla storia, la tecnica e l arte, l economia e la cultura, confermandosi come punto d incontro e di contatto per istituti, produttori, distributori, commercianti, fabbricanti, collezionisti, appassionati e tutto quel pubblico, cui la manifestazione ha fatto conoscere un settore ricco di storia e di cultura. A Vicenza Numismatica si sono affiancate nel tempo le più qualificate realtà commerciali ed alcuni dei più importanti istituti nazionali ed internazionali del settore, in una continua ricerca di nuove strade attraverso le quali diffondere la conoscenza della moneta, della banconota e della medaglia non tanto, o non solo, come forme di collezionismo e di investimento, ma soprattutto come testimonianze primarie di storia, di arte e di incontro tra i popoli. La manifestazione di Vicenza è sempre stata unanimemente riconosciuta come la più importante in Italia e fra quelle estere; la mostra di Vicenza infatti rappresenta l unico luogo in Italia ed uno dei pochi in assoluto, in cui tutte le parti del mondo numismatico trovano interesse ad incontrarsi. Sicuramente la più elegante e ricca di contenuti d Europa, è l unico luogo dove la cultura numismatica trova, oltre alla consueta ospitalità, libero e incondizionato accesso. Documenti storici in documenti di storia Vicenza Numismatica consolidando di anno in anno la propria vocazione di punto d incontro privilegiato per gli operatori del settore, nel 2011 si colloca nella suo ambiente naturale: alcuni palazzi storici dei più importanti della Città includeranno iniziative ed eventi della manifestazione dedicati a questo settore di estremo interesse economico, storico di costume e di espressione artistica: assemblee, incontri di studio, iniziative didattiche, mostra mercato, mostre collaterali, Premi Internazionali. Un occasione per diffondere la cultura della moneta, della banconota e della medaglia, come forme di collezionismo, investimento, testimonianze primarie di storia, di arte, di civiltà, di incontro tra popoli. 3

4 Il progetto Per celebrare la XX^ edizione di Vicenza Numismatica e l VIII^ edizione dei Premi Internazionali di Vicenza Numismatica, Fiera di Vicenza ha previsto di organizzarle in alcuni tra i più bei palazzi del centro storico di Vicenza. La collocazione della Manifestazione nel cuore del Centro Storico della città, oltre a vedere la presenza dei numerosi appassionati di numismatica provenienti da tutta Italia, permetterà di attrarre l attenzione anche di un pubblico non specializzato e consentirà inoltre alle mostre ed iniziative collaterali, che da sempre caratterizzano Vicenza Numismatica, di presentarsi al pubblico in maniera nuova e dinamica per una durata di circa due settimane all interno di musei e palazzi cittadini, mentre la parte commerciale manterrà una durata di due giorni (venerdì 14 e sabato 15 Ottobre). Interessanti ed importanti sinergie sono attualmente in fase di definizione per realizzare un evento che coinvolga appieno i visitatori in maniera diversa ed innovativa, così che ogni visitatore possa uscire dalla mostra con l impressione di aver partecipato ad una festa della numismatica. Il network Salone della numismatica, medaglistica e cartamoneta, Premi Internazionali, ma non solo. Vicenza Numismatica 2011 sarà l occasione di proporre anche momenti ed iniziative parallele ed alternative: esposizioni ed eventi correlati permetteranno di costituire un insieme di proposte differenti che coinvolgeranno appieno il pubblico. Un network di offerte per interessare i visitatori a più livelli ed in più modi, attraverso la numismatica, il nostro territorio, le nostre tradizioni passate ed alla condivisione di un patrimonio italiano unico. Una ricchezza storica, artistica e culturale eccellente e di straordinaria unicità messa in rete per tutti i partecipanti a quella che sarà una festa dalle radici passate, ma oggi ancor più moderne ed attuali per giovani e cultori che sanno riconoscere in una eccellenza del territorio queste testimonianze primarie di storia, di arte, di civiltà e di incontro tra popoli. Per l occasione è in progetto di inserire in rete la possibilità di visitare tutti i musei vicentini: Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Museo del Risorgimento e della Resistenza Museo Diocesano Museo Naturalistico Archeologico Piccolo Museo della Moneta Pinacoteca Civica di Vicenza Teatro Olimpico ViArt - Centro espositivo permanente dell'artigianato artistico vicentino I servizi Grande attenzione verrà posta ai servizi offerti sia agli espositori che al pubblico della manifestazione: forte promozione dell evento, costi di partecipazione promozionali, spazi espositivi rinnovati, convenzioni con hotel, parcheggi riservati, percorsi espositivi, visite ed eventi. 4

5 SEDI ESPOSITIVE E MUSEI Museo del Risorgimento e della Resistenza PALAZZO DELL EPISCOPIO Museo Diocesano PALAZZO VALMARANA BRAGA PALAZZO BARBARAN DA PORTO ViArt - Centro espositivo permanente dell'artigianato artistico vicentino PALAZZO THIENE Piccolo Museo della Moneta Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Museo Naturalistico Archeologico PALAZZO CHIERICATI Pinacoteca Civica di Vicenza Teatro Olimpico 5

6 PALAZZO CHIERICATI All interno delle sale del Museo si terranno le principali mostre di Vicenza Numismatica organizzate dalle più importanti realtà del settore. Mostre collaterali Vicenza e il Risorgimento 150 dell Unità d Italia la Zecca e le sue opere Le monete dei Savoia - La produzione monetale a nome dei Savoia dall XI al XX secolo Medaglioni e contorniati del Monetiere di Firenze Palazzo Chiericati Teatro olimpico Progettato nel 1550 per Gerolamo Chiericati, il grandioso edificio è stato completato alla fine del secolo XVII in forme sostanzialmente fedeli al disegno originario. Il Comune di Vicenza lo acquisì nel 1839 dalla nobile famiglia dei Chiericati, con l intenzione di raccogliervi le civiche collezioni d arte. Restaurato dagli architetti Berti e Miglioranza, il Museo civico fu inaugurato il 18 agosto del La sede ospita ora le collezioni di pittura e scultura, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e il Gabinetto Numismatico. Un nucleo importante di dipinti è costituito dalle pale d altare provenienti dalla distrutta chiesa di San Bartolomeo, opera di Bartolomeo Montagna, Bonconsiglio, Cima da Conegliano, Speranza e Fogolino, cui si aggiunge un gruppo di opere di carattere civile, costituito da sette lunettoni raffiguranti Glorificazioni di Podestà veneziani, di mano di J. Bassano, Maffei, Carpioni. Nell Ottocento pervennero al Museo grandi lasciti gentilizi, comprendenti capolavori di Tintoretto, Van Dyck, Sebastiano e Marco Ricci, Luca Giordano, Tiepolo e Piazzetta. I 33 disegni di Palladio, autentica gemma delle collezioni, furono donati al Museo da Gaetano Pinali nel Le donazioni comprendono infine il lascito di Neri Pozza, costituito da sculture e incisioni dello stesso artista e dalla sua collezione d arte contemporanea, comprendente opere di Carrà, De Pisis, Guidi, Licini, Rosai, Severini, Vedova. 6

7 PALAZZO THIENE Nell ambito di questo progetto sarà coinvolta anche la Banca Popolare di Vicenza che, all interno della propria sede di Palazzo Thiene, conserva oggi la più completa collezione di Oselle veneziane del mondo visibile al pubblico. Palazzo Thiene Collezione delle Oselle Veneziane Nel 1542 Marcantonio Thiene decide di ampliare la dimora di famiglia, edificata da Lorenzo da Bologna nel 1489, all'angolo fra contrà Porti e stradella oggi Banca Popolare. La nuova fabbrica, di imponenti dimensioni, dovrà svilupparsi in forma di quadrilatero lungo contrà S. Gaetano Thiene e il corso della città, fino a ricongiungersi con contrà Porti. Testimone della stipula del contratto è Andrea Palladio, "Andrea quondam Petri lapicida" che disegna per Marcantonio Thiene una residenza in cui le ambizioni del committente gareggiano con la grandiosità dell'idea del progettista. E, architetto e al tempo stesso regista di un grande spettacolo di costume, Palladio dà forma perfetta in Palazzo Thiene alle idee manieriste che lo ispirano. Il rimando della cultura manierista non è estraneo allo stesso Marcantonio Thiene, esempio di quel "cortegiano" vagheggiato da Baldassar Castiglione, in familiarità con le corti rinascimentali e con gli artisti di primo piano nel suo tempo. Nell'arco di poco più di 15 anni, due ali della fabbrica, con l'austera facciata su contrà S. Gaetano Thiene e gli armonici loggiati sul cortile, sono già edificate e al suo interno sono al lavoro decoratori, pittori e scultori. Per le sale del Palazzo essi realizzano un sontuoso apparato decorativo, che rimanda al clima instaurato a Mantova da Giulio Romano il quale, giunto a Vicenza per un sopralluogo, influenza in qualche modo l'idea della già splendida dimora pensata dal Palladio. Morto nel 1560 Marcantonio Thiene, questa reggia di provincia degna, nel progetto complessivo, di un Medici o di un Farnese, rimane incompiuta. Ma, pur incompiuto, Palazzo Thiene resta uno straordinario capolavoro compiuto dall'architettura del Palladio, il vertice della sua concezione e insieme, il Palazzo di Città più universale e cosmopolita di Vicenza, Città di Palazzi. 7

8 PALAZZO BARBARAN DA PORTO All interno delle sale del Museo si terranno l esposizione dei Premi Internazionali e le principali mostre di Vicenza Numismatica organizzate dalle più importanti realtà del settore. Mostre collaterali: La monetazione degli Stati Pre Unitari in Italia (con appendice di monete delle effimere Repubbliche) Medaglioni risorgimentali in materiali insoliti Le donne nella storia d'italia L angolo della Scipofilia - Debito pubblico ante e post l Unità d Italia Soldi per l Italia - La moneta patriotica Storia della Monetazione Succedanea, di emergenza e di necessità in Italia, dal 1861 Miscellanea storica dell 800 italiano e vicentino La Zecca di Padova - Monetazione e medaglistica in epoca Carrarese 110 anni di storia: lo Stabilimento Picchiani & Barlacchi Il medagliere dell Ingegner Stefano Brera uno dei più grandi imprenditori veneti italiani del Risorgimento presentato dalla Fondazione Stefano Breda di Padova La Rete delle Antiche Zecche d Italia Palazzo Barbaran da Porto Palazzo Barbaran Da Porto è un edificio realizzato a Vicenza fra il 1570 e il 1575 dall'architetto Andrea Palladio. È attualmente la sede del Museo Palladio e del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio (CISA). La fastosa residenza per il nobile vicentino Montano Barbarano è il solo grande palazzo di città che Andrea Palladio riuscì a realizzare integralmente. A testimonianza degli interessi culturali del committente, nella sua Historia di Vicenza del 1591, Iacopo Marzari ricorda Montano Barbarano come di belle lettere e musico eccellentissimo ; nell'inventario del 1592 figurano diversi flauti, che confermano l esistenza nel palazzo di un intensa attività musicale. 8

9 PALAZZO VALMARANA BRAGA All interno del palazzo avranno sede gli stand delle Zecche di Stato, la Mostra scambio, gli annulli filatelici Poste Italiane e AASFN e dell Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica. Palazzo Valmarana-Braga l 14 dicembre 1565 Isabella Nogarole vedova di Giovanni Alvise Valmarana, per ricordarne in modo imperituro la memoria, stipulava con l'impresario Pietro di Nanto, il contratto di costruzione del Palazzo. Una medaglia commemorativa rinvenuta alla base delle colonne dell'atrio conferma nel 1566 l'inizio dei lavori. Il Palazzo sorge su un'area di proprietà della famiglia Valmarana fin dal 1483, che si estende da Corso Fogazzaro fino alla Chiesa di San Giacomo. La pianta del Palazzo è costretta fra due edifici esistenti e quindi non poteva espandersi in larghezza. Deriva da questo la geniale intuizione del Palladio di abbandonare lo schema classico nel porre in centro la sala principale tipica dell'architettura veneta. Il salone principale viene quindi spostato parallelamente alla facciata prendendo luce dal cortile. Palladio ha così la possibilità di creare un grandioso portico, che si affaccia sul cortile che rappresenta l'atrio del Palazzo sul quale si appoggia il salone del piano Nobile. La tavola del trattato ( 1570) regolarizza la pianta che realmente risulta obliqua verso strada. La facciata principale fu definita come un immenso altorilievo, particolarmente apprezzabile visto di scorcio. Essa si innesta infatti in modo geniale con le case confinanti, infatti l'ordine viene sospeso, le sei lesene giganti sono trattenute a circa tre metri dalla conclusione della facciata, e due gigantesche statue sorreggenti gli stemmi della famiglia, sono poste a conclusione dell'opera. Ad arricchire il tutto già intensamente elaborato, vi sono quattro altorilirevi con fatti della storia romana ( opera di Domenico Fontana) Rimasta incompiuta fino ad oggi, quest'opera fa parte della maturità di Palladio. Rispetto al progetto ideale pubblicato nei quattro libri dell'architettura, la costruzione, sorta sulle fondamenta e su parte dei muri maestri di un preesistente edificio quattrocentesco, presenta alcuni adattamenti dovuti alla struttura dell'isolato.in fondo al cortile (vedi mappa d'avviso) al limite della corte interna esisteva un altro corpo di fabbrica che comprendeva una stalla. Il bombardamento del 18 marzo 1945 distrugge parte del Palazzo, demolendo il tetto e gran parte del salone centrale. Nel 1960 Vittor Luigi Braga Rosa acquista dalla famiglia Valmarana il palazzo in rovina e inizia il restauro e la ricostruzione delle parti demolite durante la guerra. 9

10 PALAZZO DELL EPISCOPIO Il palazzo, sede del Museo Diocesano, ospiterà la mostra dal Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana. Mostra collaterale: La Santa Sede e l Unità d Italia Palazzo dell Episcopio Museo Diocesano Le murature sono il risultato di continue sovrapposizioni e chi osserva con scrupolo le fondazioni, nei passaggi sotterranei consentiti al pubblico, scoprirà l affastellarsi di materiali e tecniche costruttive differenti, oltre che vere e proprie strutture recuperate in situ: un canale di scolo di età romana e il basamento di una torre medievale. Oltre l elegante facciata in stile neoclassico, disegnata da Giacomo Verda ( ), sono custoditi l ordinato giardino e soprattutto la preziosissima Loggia Zeno (1494) attribuita alla maestria di Bernardino da Milano. Il manufatto manifesta caratteri tipici del suo tempo nell allineare cornici fitomorfe, quadranti figurati con intrecci di viticci e fiori, paraste con candelabre, rilievi ornamentali definiti da scalpelli raffinati e sottili. 10

11 MUSEI Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Per lungo tempo i patrimoni delle Banche sono stati considerati privati, esibiti occasionalmente ad ospiti e a studiosi in visita nelle sedi di rappresentanza. Una nuova sensibilità ha tuttavia portato, negli anni recenti, a riflettere sul delicato problema della gestione dei tesori più rilevanti in funzione del pubblico godimento. La soluzione adottata da Intesa Sanpaolo può offrire un contributo di esperienza per chi avverta la responsabilità civica di indirizzare l impegno privato verso l arricchimento della conoscenza, per una comune crescita culturale. Il progetto ha coinvolto la sede storica di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, trasformato dalla primavera del 1999 nelle omonime Gallerie per consentire per la prima volta in maniera stabile e continuativa la visita del pubblico ai tesori d arte racchiusi. Gli ambienti del palazzo barocco caratterizzati dall esuberante decorazione plastica e pittorica di soggetto mitologico ospitano in esposizione permanente una collezione di antiche icone russe, ritenuta dagli studiosi una delle più importanti in Occidente, che si va ad affiancare alla raccolta di pittura del Settecento veneziano, già accolta da quasi un ventennio. Questo abbinamento produce oggi un percorso collezionistico e museale unico, che può apparire insolito ma non incongruente per chi conosca le vicende storiche e culturali del Veneto. Se, da un lato, la raccolta d arte ospitata al piano nobile del palazzo è espressiva dell ultima, splendida stagione pittorica della Serenissima - mostrata attraverso alcuni dei suoi generi più caratteristici -, dall altro la collezione di icone costituisce invece una eloquente testimonianza del legame profondo che unì, in una storia plurisecolare, non soltanto la città lagunare ma anche i territori dell entroterra veneto alla civiltà dell Oriente slavo e bizantino. Al piano alto di Palazzo Leoni Montanari sono così ospitate in forma permanente circa centrotrenta icone, una significativa selezione della raccolta di quasi 500 esemplari messa insieme all inizio degli anni Novanta dal Banco Ambrosiano Veneto. Con l acquisizione di un primo nucleo di tavole, selezionate da una collezione privata, arricchito successivamente con acquisti mirati sul mercato internazionale d aste, si è evitata la dispersione di un così prezioso patrimonio artistico e spirituale. Nei locali annessi al palazzo, a disposizione di studiosi e cultori, con l ausilio delle più moderne tecnologie, sono stati allestiti un deposito protetto dove ospitare le tavole non esposte, un attrezzato laboratorio di restauro per la salvaguardia e il recupero delle opere più minate dal tempo e una biblioteca specialistica per gli opportuni approfondimenti storico-culturali ed esegetici, oltre che iconografici. Con un articolato programma di mostre temporanee qui ospitate, di convegni specialistici promossi, di didattica infantile dedicata agli allievi delle scuole elementari e medie del territorio, le Gallerie si propongono come uno dei luoghi privilegiati di incontro culturale e spirituale tra Oriente e Occidente. Museo del Risorgimento e della Resistenza Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è intimamente legato alla vita morale, culturale ed alle tradizioni della città e del suo territorio, per una serie di motivi ed argomenti che possono essere spiegati dal materiale conservato e dall'ubi cazione stessa della sede museale. L Istituto raccoglie infatti memorie di eventi e di personaggi che appartengono alla storia d'italia e che furono pro tagonisti nelle vicende storiche della città. E ancora, sul colle Ambellicopoli dove sorge l'edificio di villa Guiccioli, attuale sede del Museo, si svolse l'eroica resistenza del 1848 che vide la popolazione vicentina, impegnata per la difesa della città, in unione con i volontari provenienti da varie regioni della penisola. Le raccolte conservate dal Museo sono quanto mai varie ed interessanti e anche un breve elenco può dare veramente la misura di questa ricchezza; il nucleo principale della documentazione è infatti costituito da 11

12 pubblicazioni a stampa, periodici, giornali, manoscritti, ritratti, quadri, stampe, diari, bandi e proclami, decreti, atti privati, monete, medaglie e decorazioni, carte geografiche civili e militari, armi bianche e da fuoco, bandiere, oggettistica militare di vario genere. Materiali con i quali non è difficile individuare un filo storico conduttore: i documenti e i cimeli delle raccolte rappresentano infatti un interessante testimonian za degli avvenimenti vicentini e nazionali ed in qualche caso europei, delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d'italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e alla lotta di liberazione (1945); si tratta di un secolo e mezzo di vicende che hanno trasformato più volte il volto politico, sociale, economico e morale d Italia e d Europa. Museo Diocesano Il Museo Diocesano di Vicenza, promosso dal Vescovo Pietro G. Nonis e inaugurato dall arcivescovo Cesare Nosiglia, è nato nel 2005 per ospitare alcune delle opere più preziose e significative del percorso storico, artistico e culturale della Chiesa vicentina. Il museo è allestito all interno degli ampi spazi del palazzo vescovile la cui origine risale alla fine del XII secolo, ampliato e riformato nel corso del tempo, deve il suo aspetto attuale a significativi interventi del secolo XIX e del secondo Dopoguerra. Dei rifacimenti avvenuti tra Quattrocento e Cinquecento, rimane nell ala nord, volta verso il giardino interno, la pregevolissima Loggia Zeno, raffinata opera di gusto rinascimentale incorporata nel 1494 nel preesistente edificio gotico. La struttura del museo occupa una superficie di 1390 m2 articolata su quattro piani di cui fanno parte un area interrata e il piano attico dell edificio. All ingresso si trovano la reception, l area informativa, il book-shop, il guardaroba, gli uffici, il Centro di Documentazione e Catalogo, la biblioteca nonché le sale dedicate alle testimonianze del primo cristianesimo, dell alto e del basso medioevo e della tradizione manoscritta. Dal piano terra il visitatore può accedere all interrato dove trovano posto alcune donazioni -tra cui una singolare collezione di minerali lavorati in forma sferica- e dove sono visibili alcuni reperti di antica fattura quali un canale di scolo di età romana e il basamento di una torre altomedievale. Al primo piano, caratterizzato dalla presenza dell'ampio salone vescovile una cui porzione è riservata alle esposizioni temporanee, vi è una considerevole sezione di oreficeria sacra e quattro sale dedicate alla pittura di età moderna. Il percorso museale si conclude al piano attico dove trovano collocazione raccolte di arte religiosa e di etnografia. Museo Naturalistico Archeologico Nell edificio dei due chiostri domenicani che affiancano la chiesa di S. Corona, affacciata sulla contra omonima, è allestito il Museo Naturalistico-Archeologico di Vicenza. Sul lato settentrionale della chiesa è addossato il chiostro minore del XVII A settentrione l antica biblioteca oggi area inutilizzata a causa dei danni riportati durante il secondo conflitto mondiale, eretta tra il 1496 e il 1502, su probabile disegno di Rocco da Vicenza, separa il chiostro piccolo da un secondo chiostro, di maggiori dimensioni, con colonne in pietra di Vicenza ornate di capitelli gotici quattrocenteschi, eretto nella seconda metà del Quattrocento. Oltre alla loggia, il Muttoni progettò anche la facciata occidentale, ripetutamente manomessa da successivi interventi. Le sale dei chiostri, oltre ai padri del convento e agli ospiti accolsero l Ufficio dell Inquisizione. Quest ultimo dalla fine del Cinquecento si trovava nel primo piano dell ala occidentale del chiostro maggiore da dove, nel 1724, fu trasferito nella stessa ala del chiostro più piccolo, in una sede più ampia. Nel 1811 fu adibito a collegio comunale per poi accogliere un ospedale militare austriaco e successivamente alcune scuole (1867). Gli interventi successivi portarono alla realizzazione dell attuale facciata con triplice ingresso di ordine ionico segnata da un basamento rustico, costruita nel 1823 su disegno di Angelo Casarotti da Schio. Nel 1877, su iniziativa dell industriale Alessandro Rossi, divenne sede del prestigioso Istituto Tecnico, al quale solo nel 1911 venne data la denominazione di Istituto Tecnico Alessandro Rossi. L'edificio rimase sede dell Istituto Scolastico fino al Nel 1987, venne ultimato un primo intervento di restauro e destinato a sede mussale, tuttavia solo nel settembre del 1991 venne inaugurato il Museo Naturalistico Archeologico. 12

13 Piccolo Museo della Moneta - Collezione delle Oselle Veneziane Le Oselle veneziane furono coniate dai Dogi ininterrottamente dal 1521 fino alla caduta della Serenissima. La raccolta della Banca Popolare di Vicenza è oggi la più completa collezione di Oselle veneziane visibile al pubblico nel mondo. Essa comprende le celebri monete d'argento che venivano donate ad ogni fine d'anno ai capi delle famiglie nobili della Serenissima e include anche rarissimi esemplari di Oselle doppie ed Oselle d'oro. Tra gli innumerevoli tipi di monete battuti nel corso di un millennio dalla Repubblica di Venezia, l'osella è la moneta che più di ogni altra ha espresso l'equilibrio politico ed amministrativo del Governo Veneto. Le "Promissioni", promesse che con solenne giuramento ogni Doge nel giorno della sua investitura enunciava ai notabili e ai cittadini di Venezia, illustravano come anche il Capo Supremo dello Stato, emblema della Serenissima Repubblica, doveva inchinarsi alle leggi. Una delle osservanze a cui il Doge era tenuto, in ossequio all'autorità che lo aveva eletto, era l'impegno di donare a tutti i membri del Maggior Consiglio, a coloro che erano investiti delle più alte cariche dello Stato e ai patrizi di Venezia un certo numero di uccelli, specialmente anitre selvatiche, che nei documenti dell'epoca venivano chiamate "mazzorini" o "oselli" (uccelli). La mancanza di tale selvaggina o l'impossibilità di poterla cacciare provocarono, in più occasioni, la sostituzione del tradizionale dono con una somma di denaro, fino a quando il 28 giugno 1521,alla morte del Doge Leonardo Loredan, perdurando tali difficoltà, il Maggior Consiglio della Repubblica stabilì che "...in luogo degli uccelli, che cadaun gentiluomo nostro aver suole dal principe, per l'avvenire aver debba una moneta..." Il decreto sancì che la nuova moneta doveva essere coniata ogni anno su disposizione del Doge per il 4 dicembre, festa di Santa Barbara, e doveva essere d'argento " buono" per un valore pari ad un quarto di ducato d'oro. Nel dicembre del 1521, il neo eletto Doge Antonio Grimani, in osservanza al decreto, distribuì ai nobili veneziani le nuove monete e il suo successore, Andrea Gritti, sulle "Oselle", come erano ora chiamate queste coniazioni per il chiaro riferimento al dono originale, fece aggiungere accanto al proprio nome l'anno di dogato e la parola "MUNUS", ossia dono. Successivamente la scritta posta al retro venne sostituita da una immagine o da simboli, che, di volta in volta, assunsero funzione di messaggio dal contenuto politico, religioso o semplicemente celebrativo. Tutte le "Oselle" ebbero corso come denaro e furono sempre comprese nelle "tariffe" ufficiali, subendo come tutte le monete dell'epoca le oscillazioni dei cambi e la fluttuazione del valore del metallo in esse contenuto. Esse furono coniate con cadenza annuale da tutti i Dogi fino a Ludovico Manin, ultimo Doge, costituendo una sequenza ininterrotta di ben 275 monete diverse. Si ebbero solo due eccezioni, nel 1621 e nel 1656, quando i Dogi Nicolò Donà e Francesco Corner occuparono il seggio di governo per pochi giorni. L' arrivo degli eserciti napoleonici nel marzo del 1797 e il successivo trattato di Campoformido posero termine alla Repubblica Veneta ed interruppero definitivamente la tradizionale coniazione. Pinacoteca Civica di Vicenza La Pinacoteca è ospitata in Palazzo Chiericati, opera della prima maturità di Andrea Palladio. Progettato nel 1550 per Gerolamo Chiericati, il grandioso edificio è stato completato alla fine del secolo XVII in forme sostanzialmente fedeli al disegno originario. Il Comune di Vicenza lo acquisì nel 1839 dalla nobile famiglia dei Chiericati, con l intenzione di raccogliervi le civiche collezioni d arte. Restaurato dagli architetti Berti e Miglioranza, il Museo civico fu inaugurato il 18 agosto del La sede ospita ora le collezioni di pittura e scultura, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e il Gabinetto Numismatico. Un nucleo importante di dipinti è costituito dalle pale d altare provenienti dalla distrutta chiesa di San Bartolomeo, opera di Bartolomeo Montagna, Bonconsiglio, Cima da Conegliano, Speranza e Fogolino, cui si aggiunge un gruppo di opere di carattere civile, costituito da sette lunettoni raffiguranti Glorificazioni di Podestà veneziani, di mano di J. Bassano, Maffei, Carpioni. Nell Ottocento pervennero al Museo grandi lasciti 13

14 gentilizi, comprendenti capolavori di Tintoretto, Van Dyck, Sebastiano e Marco Ricci, Luca Giordano, Tiepolo e Piazzetta. I 33 disegni di Palladio, autentica gemma delle collezioni, furono donati al Museo da Gaetano Pinali nel Le donazioni comprendono infine il lascito di Neri Pozza, costituito da sculture e incisioni dello stesso artista e dalla sua collezione d arte contemporanea, comprendente opere di Carrà, De Pisis, Guidi, Licini, Rosai, Severini, Vedova. Teatro Olimpico Il Teatro Olimpico è una delle meraviglie artistiche di Vicenza. Si trova all'interno del cosiddetto Palazzo del Territorio, che prospetta su piazza Matteotti, all'estremità orientale di corso Palladio, principale direttrice del centro storico. Nel Rinascimento infatti un teatro non è un edificio a se stante - come diventerà di prassi in seguito - ma consiste nell'allestimento temporaneo di spazi all'aperto o di volumi preesistenti; nel caso di Vicenza, cortili di palazzo o il salone del Palazzo della Ragione. Nel 1580 il Palladio ha 72 anni quando riceve l'incarico dall'accademia Olimpica, il consesso culturale di cui egli stesso fa parte, di approntare una sede teatrale stabile. Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all'interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi. La critica definisce l'opera 'manierista' per l'intenso chiaroscuro, accentuato tra l'altro da una serie di espedienti ottici dettati dalla grande esperienza dell'architetto: Il progressivo arretramento delle fronti con l'altezza, compensato visivamente dalle statue sporgenti; il gioco di aggetti e nicchie che aumentano l'illusione di profondità. Il Palladio appronta il disegno pochi mesi prima della sua morte e non lo vedrà realizzato; sarà il figlio Silla a curarne l'esecuzione consegnando il teatro alla città nel La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585, è memorabile: la scelta ricade su una tragedia greca, l'edipo Re di Sofocle, e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L'artefice di questa piccola meraviglia nella meraviglia è Vincenzo Scamozzi, erede spirituale del Palladio. L'effetto è così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee diventeranno parte integrante stabile del teatro. Sempre allo Scamozzi viene affidata anche la realizzazione degli ambienti accessori: l'odeo, ovvero la sala dove avevano luogo le riunioni dell'accademia, e l'antiodeo, decorati nel Seicento con riquadri monocromi del valente pittore vicentino Francesco Maffei. La fama del nuovo teatro si sparge prima a Venezia e poi in tutta Italia suscitando l'ammirazione di quanti vi vedevano materializzato il sogno umanistico di far rivivere l'arte classica. Poi, nonostante un avvio così esaltante, l'attività dell'olimpico venne interrotta dalla censura antiteatrale imposta dalla Controriforma e il teatro si riduce a semplice luogo di rappresentanza: vi viene accolto papa Pio VI nel 1782, l'imperatore Francesco I d'austria nel 1816 e il suo erede Ferdinando I nel Con la metà dell'ottocento riprendono saltuariamente le rappresentazioni classiche, ma si dovrà attendere l'ultimo dopoguerra, scampato il pericolo dei bombardamenti aerei, per tornare seriamente a fare spettacolo in un teatro che non ha uguali al mondo ViArt - Centro espositivo permanente dell'artigianato artistico vicentino A Vicenza, nel cuore storico della città, vicino alla centralissima Piazza dei Signori, si trova ViArt, il nuovo Centro Espositivo dell Artigianato Artistico Vicentino. Su una superficie di quasi 300 m², disposta su tre piani, si possono ammirare le opere dei migliori artisti artigiani della provincia di Vicenza. ViArt, unico per le sue caratteristiche nel panorama espositivo italiano, offre la possibilità di compiere un vero e proprio viaggio all interno delle produzioni artigianali del territorio vicentino, scoprendo lungo il percorso le meraviglie che l arte, la genialità e la manualità dei maestri artigiani hanno saputo creare. ViArt non è un museo ma un centro polivalente che l'associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, la Camera di Commercio di Vicenza ed il Comune di Vicenza hanno voluto mettere a disposizione dei turisti e dei vicentini tutti. Tutte le opere esposte a ViArt, salvo quelle che appartengono a collezioni private, sono acquistabili direttamente presso il Centro Espositivo. Un opportunità fantastica per entrare in possesso di opere uniche, originali e di pregio. 14

15 MOSTRE COLLATERALI 150 anniversario dell Unità d Italia ( ) Le monete dei Savoia La produzione monetale a nome dei Savoia dall XI al XX secolo Ministero per i Beni e le Attività Culturali N.I.P. Numismatici Italiani Professionisti Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana A cura di Carlotta G. Cianferoni e Fiorenzo Catalli La monetazione degli Stati Pre Unitari in Italia (con appendice di monete delle effimere Repubbliche) Accademia Italiana di Studi Numismatici La Santa Sede e l Unità d Italia Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana A cura di Giancarlo Alteri Medaglioni risorgimentali in materiali insoliti Società Numismatica Italiana Le donne nella storia d'italia N.I.A. Numismatici Italiani Associati A cura di Luisa Valle L angolo della Scipofilia Debito pubblico ante e post l Unità d Italia Unione Filatelica e Numismatica Vicentina Soldi per l Italia La moneta patriotica Con la collaborazione della Banca d Italia A cura di Guido Crapanzano Con il contributo di Roberto manganelli, Ermelindo Giulianini e Stefano Poddi Storia della Monetazione Succedanea, di emergenza e di necessità in Italia, dal 1861 Accademia Italiana di Studi Numismatici Miscellanea storica dell 800 italiano e vicentino Circolo Numismatico di Monticello Conte Otto A cura di Galliano Rosset Vicenza Risorgimentale Musei Civici di Vicenza - Museo del Risorgimento e della Resistenza A cura Mauro Passarin I 150 dell Unità d Italia la Zecca e le sue opere Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. - Scuola dell Arte della Medaglia Il medagliere dell Ingegner Stefano Breda uno dei più grandi imprenditori veneti italiani del Risorgimento presentato dalla Fondazione Stefano Breda di Padova Circiolo Numismatico Patavino A cura Adalberto Merola 15

16 MOSTRE COLLATERALI Territorio, Storia e Cultura 110 anni di storia: lo Stabilimento Picchiani & Barlacchi Picchiani & Barlacchi La Zecca di Padova - Monetazione e medaglistica in epoca Carrarese Comune di Padova Musei Civici Museo Bottacin Medaglioni e contorniati del Monetiere di Firenze Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana A cura di Carlotta G. Cianferoni e Fiorenzo Catalli in collaborazione con Alessandro Vanni, Stefano Benci e Stefano Bani La Rete delle Antiche Zecche d Italia Fondazione Antica Zecca di Lucca Rete delle Antiche Zecche d Italia In collaborazione F.E.I.S.C.T. Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici 16

17 CONVEGNI, INCONTRI, SEMINARI DI STUDIO (bozza) Venerdì 14 ottobre 2011 Ore 10,00 Palazzo Chiericati Ore 11,00 Palazzo Chiericati Palazzo Leoni Montanari Palazzo Thiene Palazzo Barbaran da Porto Palazzo dell Episcopio Ore 11,30 Palazzo del Monte di Pietà Ore 13,30 Palazzo Bonin Longare Ore 15,30 Palazzo Barbaran da Porto Ore 17,30 Palazzo Barbaran da Porto Ore 17,30 Palazzo Leoni Montanari Sabato 15 ottobre 2011 Ore 10,00 Sala degli Stucchi Palazzo Barbaran da Porto Ore 11,00 Palazzo Barbaran da Porto Ore 16,00 Ore 16,30 Palazzo Barbaran da Porto Sabato 22 ottobre 2011 Ore 17,30 Palazzo Leoni Montanari Conferenza Stampa d apertura di Vicenza Numismatica 2011 Visita inaugurale di Vicenza Numismatica 2011 Premiazione Concorso di disegno UFWC United Future World Currency Cocktail Inaugurale di Vicenza Numismatica 2011 Presentazione de La rete delle Antiche zecche a cura de La rete Antiche Zecche e Fondazione Antica Zecca di Lucca Cerimonia di Consegna dei Premi Internazionali di Vicenza Numismatica 2011 Il Veneto musicale ( ) attraverso i suoi protagonisti a cura di Oreste Palmiero Incontro scientifico Il contributo dei Numismatici alla causa dell Unità d Italia a cura dell Accademia Italiana di Studi Numismatici Relatori: Professor Ermanno A. Arslan, Accademia dei Lincei Dott. Giancarlo Alteri, Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana Convegno Il medagliere dell Ingegner Stefano Breda uno dei più grandi imprenditori veneti italiani del Risorgimento a cura del Circolo Numismatico Patavino e Fondazione Breda Tavola rotonda su Utilizzi e futuro di Numispedia a cura di Fabio Gigante Assemblea Generale N.I.P. Numismatici Italiani Associati Incontro In attesa del tricolore gli uomini e la giustizia tra 1830 e 1866 a cura dell Archivio di Stato di Vicenza Relatori: Claudio Povolo, docente di Storia delle Istituzioni Politiche presso l Università degli studi di Venezia. Giovanni Chiodi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno presso l Università degli studi di Milano-Bicocca Walter Panciera, docente di Storia Moderna presso l Università degli Studi di Padova. 17

18 INIZIATIVE, EVENTI PROGETTO PER UNA MONETA UNICA MONDIALE (UFWC) 14 ottobre ore 11,30 Palazzo del Monte di Pietà Il mondo in una moneta è la premessa per un pianeta sempre più globale. Questo progetto è guidato da una ferma convinzione nel processo di unificazione e coesistenza di popoli diversi. Quindi "United Future World Currency" sarebbe un simbolo non solo economico, ma anche umano, sociale, politico, e di legame spirituale tra le Nazioni di diversi continenti che hanno ideali simili. Il progetto UFWC è concentrato soprattutto sulla partecipazione attiva dei giovani, soprattutto delle scuole. Le classi che aderiranno all iniziativa accederanno all iniziativa che prevede le seguenti attività che saranno svolte durante Vicenza Numismatica 2011: 1. Concorso di disegno Gli alunni dovranno realizzare un disegno interpretando la MONETA UNICA MONDIALE e dare un nome alla futura moneta mondiale, utilizzando la scheda specifica allegata ed inviare poi le schede nei seguenti modi: 2. Le premiazioni Le premiazioni avverranno il giorno venerdì 14 ottobre 2011, alle ore 11,30, presso il Palazzo del Monte di Pietà, sede del VIART Centro Espositivo dell Artigianato Artistico Vicentino. Il 1 premio: esemplare in argento test della moneta coniato dall'istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, messo a disposizione dal Museo del Tempo. LA RETE DELLE ANTICHE ZECCE L ITINERARIO DELLE ANTICHE ZECCHE D ITALIA Un viaggio tra i comuni delle antiche zecche d Italia all insegna della divulgazione, ricerca, valorizzazione dei patrimoni locali e del turismo numismatico La Rete delle Antiche Zecche d Italia il cui scopo è quello di promuovere una cultura della moneta come veicolo della storia e dell identità di un territorio, darà la passibilità ad ogni città appartenente alla Rete Antiche Zecche d Italia di presentare la propria realtà con materiale promozionale (possono essere messi a disposizione vetrinette o spazi espositivi e/o con sfilate di personaggi in costume ecc.) alla manifestazione Vicenza Numismatica. BATTITURA MONETA DELL ANTICA ZECCA DI LUCCA ottobre Palazzo del Capitaniato Grazie all attrezzatura tecnica messa a disposizione dalla Fondazione dell Antica Zecca di Lucca, una vera e propria Zecca mobile, sarà possibile assistere in pubblica piazza al conio delle monete, accompagnate da regolare certificato di garanzia sottoscritto dal Magister dell Antica Zecca di Lucca. BATTITURA MONETA DELL ANTICA ZECCA DI VITERBO 15 ottobre Palazzo Barbaran da Porto Allestimento dell Antica Zecca medievale e rievocazione storica della coniazione delle antiche monete vicentine i Grossi Aquilini e dei piccoli denari Vicentini. BATTITURA MONETA DELL ANTICA ZECCA DI PADOVA * Battitura della moneta dell Antica Zecca di Padova, con l antico torchio. Fiera di Vicenza S.p.A., I Vicenza (Italy) Via dell Oreficeria, 16 CP 805 T F info@vicenzafiera.it c.f., n. registro imprese e p.iva