SINTESI NORMA UNI EN 795:2002
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- Gianfranco Fabiani
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1 SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO" PER LE COPERTURE"
2 I DISPOSITIVI ANTICADUTA DALLE COPERTURE SONO SOTTOPOSTI ALLA NORMA UNI EN 795:2002 La norma UNI EN 795:2002 La norma specifica i requisiti, i metodi di prova e le istruzioni per l uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l uso con dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) contro le cadute dall alto E la NORMA ITALIANA per la Protezione contro le cadute dall alto E la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 795 (edizione luglio 1996) e dell aggiornamento A1 (edizione ottobre 2000) Non si applica ai ganci progettati secondo la EN 517 o alle passerelle secondo la EN 516, né ai punti di ancoraggio fissi facenti parte della struttura originale LE DEFINIZIONI DELLA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO Elemento o serie di elementi o componenti contenente uno o più punti di ancoraggio. ELEMENTO Parte di un componente o di un sottosistema. Corde, cinghie, elementi di attacco, accessori e linee di ancoraggio sono esempi di elementi. COMPONENTE Parte di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, marcatura e istruzioni per l'uso. Supporti per il corpo e cordini (D.P.I.) sono esempi di componenti di un sistema. PUNTO DI ANCORAGGIO Elemento a cui il dispositivo di protezione individuale può essere applicato dopo l'installazione del dispositivo di ancoraggio. ANCORAGGIO STRUTTURALE Elemento o elementi fissati in modo permanente a una struttura, a cui si può applicare un dispositivo di ancoraggio o un dispositivo di protezione individuale. ANCORAGGIO STRUTTURALE DI ESTREMITÀ Ancoraggio strutturale a ogni estremità di una linea d'ancoraggio flessibile.
3 ANCORAGGIO STRUTTURALE INTERMEDIO Ancoraggio strutturale che può essere necessario come elemento aggiuntivo tra gli ancoraggi strutturali di estremità. LINEA DI ANCORAGGIO Linea flessibile tra ancoraggi strutturali a cui si può applicare il dispositivo di protezione individuale (D.P.I.). ROTAIA DI ANCORAGGIO Linea rigida tra ancoraggi strutturali a cui si può applicare il dispositivo di protezione individuale. PUNTO DI ANCORAGGIO MOBILE Elemento mobile aggiuntivo montato sulla linea di ancoraggio o sulla rotaia di ancoraggio, a cui si può applicare il dispositivo di protezione individuale. ARRESTO TERMINALE Caratteristica che garantisce l'impossibilità che il punto di ancoraggio mobile o il dispositivo di protezione individuale si stacchi involontariamente dalla linea o rotaia di ancoraggio. COLLEGAMENTO Cordino, assorbitore di energia o altro dispositivo applicato al punto di ancoraggio mobile di una linea di ancoraggio flessibile e conforme alle specifiche del fabbricante. REQUISITI GENERALI PER I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CORRETTA CONNESSIONE AL D.P.I. Il/i dispositivo/i di ancoraggio, il/i punto/i di ancoraggio e il/i punto/i di ancoraggio mobile/i devono essere progettati in modo da accettare il D.P.I. e garantire che il dispositivo di protezione individuale, correttamente applicato, non possa staccarsi involontariamente. FACILITA ASSEMBLAGGIO Se un dispositivo di ancoraggio comprende più di un elemento, la progettazione deve essere tale che quegli elementi non possano apparire correttamente assemblati senza essere saldamente bloccati tra di loro. ACCURATA LAVORAZIONE I bordi o gli angoli esposti devono essere arrotondati con un raggio di almeno 0,5 mm con uno smusso di 45.
4 PROTEZIONE DALLA CORROSIONE Tutte le parti metalliche dei dispositivi di ancoraggio devono essere conformi al 4.4 della EN 362:1992 relativo alla protezione contro la corrosione. Le parti progettate per esposizione permanente all'ambiente esterno devono avere una protezione contro la corrosione almeno equivalente ai valori di zincatura a caldo di cui al 4.4 della EN 362:1992. I COMPONENTI DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A DELLE PROVE DI TIPO PER VERIFICARE LA CONFORMITA ALLA NORMA UNI EN 795 CRITERI GENERALI PROVE DI TIPO - LE FORZE DEVONO ESSERE APPLICATE NELLA DIREZIONE DI ESERCIZIO; - LA CONDIZIONE SFAVOREVOLE - IL DISPOSITIVO SI PUO DEFORMARE: E SUFFICIENTE CHE RESISTA ALLA FORZA APPLICATA - LA PROVA DEVE ESSERE EFFETTUATA SECONDO LO SCHEMA PREVISTO DALLA NORMA DI PROVA DEVE RAPPRESENTARE L APPLICAZIONE PIU La norma: Il dispositivo di ancoraggio campione deve essere sottoposto a prova con forze applicate nella direzione in cui sono applicate in esercizio. La configurazione per una prova deve essere conforme alle istruzioni del fabbricante, compreso il pre-tensionamento dove applicabile, in modo da rappresentare il caso più sfavorevole per ciascun tipo di dispositivo di ancoraggio. CLASSE A1 Comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne, architravi.
5 CLASSE A2 La classe A2 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti inclinati. CLASSE C La classe C comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali. Per linea orizzontale si intende una linea che devia dall'orizzontale per non più di 15. CLASSE C - UNI EN 795:2002 PUNTO per i dispositivi che utilizzano linee di ancoraggio orizzontali realizzati con funi metalliche, la resistenza minima alla rottura della corda.. deve essere almeno il doppio della tensione massima applicata a detta corda.. nel momento dell'arresto della caduta previsto per tale dispositivo e verificato per mezzo di prove o di calcolo. Tutti gli altri elementi portanti inseriti nella linea di forza della linea di ancoraggio flessibile (per esempio pali di ancoraggio strutturale, piastre portanti, bulloni, ecc.) e che fissano la linea di ancoraggio alla struttura portante principale devono essere progettati in modo da resistere al doppio della forza generata dalla massima tensione del supporto al momento dell'arresto della caduta o del trattenimento applicata su tali elementi o componenti (i calcoli devono essere eseguiti da un ingegnere qualificato).
6 ER TUTTI I COMPONENTI LA MARCATURA DEVE ESSERE CONFORME PALLA EN 365
7 PER TUTTI I COMPONENTI LA MARCATURA DEVE ESSERE CONFORME ALLA EN 365 Il marchio di identificazione deve comprendere: - LE ULTIME DUE CIFRE DELL ANNO DI COSTRUZIONE; - IL NOME, IL MARCHIO O UN ALTRO MEZZO DI IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICANTE O DEL FORNITORE; - IL NUMERO DI LOTTO DEL FABBRICANTE O DI SERIE DEL COMPONENTE. I CARATTERI DEL MARCHIO DI IDENTIFICAZIONE DEVONO ESSERE CHIARI E LEGGIBILI Inoltre nei componenti deve esserci il riferimento normativo e la tipologia di classe.
8 REQUISITI GENERALI PER DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO UNI EN 795
9 CORROSIVITA' COMPONENTI Per la manutenzione dei componenti si fà riferimento alla norma UNI EN 365. App. "m" il sistema deve essere controllato almeno una volta all'anno da persona competente. Nel fascicolo tecnico dell'opera, il fabbricante deve dichiararne la periodicita' di verifica di manutenzione e funzionalità dell'impianto, che si rende d'obbligo una volta all'anno.( rif. EN365) se non viene rispettata la manutenzione periodica, l'azienda non risponde del corretto funzionamento dell'impianto e delle possibili infiltrazioni d'acqua
10 PER I DISPOSITIVI IN CLASSE C E IN CLASSE E IL PRODUTTORE O L INSTALLATORE DEVE INDICARE CHIARAMENTE SOPRA O ACCANTO AL DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO: A - NUMERO MASSIMO OPERATORI B - ESIGENZA ASSORBITORI DI ENERGIA C - REQUISITI RELATIVI ALLA DISTANZA DAL SUOLO A B C
11 PERCHE' L'ASSORBITORE DI ENERGIA?
12 LineaSikura s.r.l. via Martiri della Libertà, Torbole Casaglia (BS) tel fax
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