PROVINCIA: BOLOGNA. Studio Tecnico Associato E. S. I. PROJECT OGGETTO :

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2 REGIONE: EMILIA ROMAGNA PROVINCIA: BOLOGNA COMUNE: SAN LAZZARO DI SAVENA Studio Tecnico Associato E. S. I. PROJECT Elettro Soluzioni Impiantistiche d i F a b b r i A. G h e z z i M. S a m o r i n i M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it OGGETTO : PROGETTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. PROPRIETARI: Palazzi Srl. - C. Astrale Srl - C.E.SI. Soc. Cooperativa Coop Costruzioni - Industrie Laterizi Brunori Srl - Dipierri Costruzioni Srl FASCICOLO 1/1 RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO DESTINAZIONE COPIE : DATI DOCUMENTAZIONE : COPIA PER IL COMMITTENTE COPIA PER LA DITTA INSTALLATRICE COPIA PER IL PROGETTISTA COPIA PER IL COMUNE COPIA PER VVFF COPIA PER ISPESL COPIA PER ASL COPIA PER PROGETTISTA... COPIA PER TIPO DOCUMENTO: PROGETTO ESECUTIVO DATA EMISSIONE: MAGGIO 2012 DATA REVISIONE: GENNAIO 2013 N COMMESSA: PROGETTISTA: Ghezzi Per. Ind. Marco NOME FILE: rl01ip02.doc EDIZIONE: 00

3 Studio Tecnico Associato E. S. I. PROJECT Elettro Soluzioni Impiantistiche d i F a b b r i A. G h e z z i M. S a m o r i n i M. Viale Bolog na n FORLÌ - info@esiprj.it ELENCO ELABORATI DI PROGETTO : - RELAZIONE TECNICA - CALCOLI ILLUMINOTECNICI - SCHEMI UNIFILARI DEI QUADRI ELETTRICI

4 Studio Tecnico Associato E. S. I. PROJECT Elettro Soluzioni Impiantistiche d i F a b b r i A. G h e z z i M. S a m o r i n i M. Viale Bolog na n FORLÌ - info@esiprj.it CALCOLI ILLUMINOTECNICI

5 Studio Tecnico Associato E. S. I. PROJECT Elettro Soluzioni Impiantistiche d i F a b b r i A. G h e z z i M. S a m o r i n i M. Viale Bolog na n FORLÌ - info@esiprj.it RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO

6 Studio Tecnico Associato E. S. I. PROJECT Elettro Soluzioni Impiantistiche d i F a b b r i A. G h e z z i M. S a m o r i n i M. Viale Bolog na n FORLÌ - info@esiprj.it SCHEMI UNIFILARI DEI QUADRI ELETTRICI

7 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO INDICE RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO capitolo / paragrafo pag. 1 ) OGGETTO: ) DATI DI PROGETTO: ) SISTEMA DI ALIMENTAZIONE DELL UTENZA: ) CLASSIFICAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA: ) CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA QUALITA' DI ILLUMINAZIONE: STRADE PRINCIPALI DI LOTTIZZAZIONE STRADA DI LOTTIZZAZIONE EVENTUALI DECLASSAMENTI E VARIAZIONE DELLE CONDIZIONI DI TRAFFICO ) CARATTERISTICHE ELETTRICHE DELL OPERA ) PRESTAZIONI RICHIESTE E PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI: ) CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI, LUOGHI, AMBIENTI: ) NORMATIVA E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO: ) CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE. PRESCRIZIONI DI SICUREZZA ELETTRICA. NORME GENERALI: ) PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI: ) PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: ) PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI: ) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE, SEZIONAMENTO E COMANDO ) MESSA A TERRA E CONDUTTORI DI PROTEZIONE: ) TIPOLOGIA DEGLI IMPIANTI DA REALIZZARE: 11 Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 1

8 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: ) OGGETTO: Formano oggetto della presente documentazione: impianti in oggetto: Impianti elettrici di illuminazione pubblica tipo di intervento: Nuova installazione ubicazione: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. utilizzo area Area urbana con abitazioni, edifici commerciali e strutture di servizio comune: San Lazzaro di Savena provincia: Bologna regione: Emilia Romagna Si fa presente che gli impianti in oggetto sono totalmente all esterno e non rientrano tra quelli con obbligo di progettazione come da D.M. del 22 Gennaio 2008 n 37. Gli interventi di progetto e costruzione di impianto del presente documento dovranno essere redatti come previsto nella legge regionale n 19 del 29/09/ ) DATI DI PROGETTO: I seguenti dati sono stati forniti dalla committenza, che ne dichiara la rispondenza a verità ) SISTEMA DI ALIMENTAZIONE DELL UTENZA: L'alimentazione è di tipo trifase Un = 400\230 V, sistema TT ) CLASSIFICAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA: Gli impianti di illuminazione pubblica e similare sono suddivisibili in gruppi a seconda del sistema elettrico di alimentazione e distribuzione dell'energia elettrica. L'impianto in oggetto aderirà al gruppo ivi evidenziato. Gruppo di impianto Descrizione A Impianto alimentato a bassissima tensione di sicurezza (SELV) Impianto in derivazione alimentato a tensione nominale non superiore a 00 B Vca, e 00 Vcc, esclusi gli impianti del gruppo A Impianto in serie con tensione nominale non superiore a 00 Vca, e 00 Vcc, C esclusi gli impianti del gruppo A Impianto in derivazione alimentato a tensione nominale compresa fra 00 Vca D e fino a 6000 Vca compresa Impianto in serie con tensione nominale oltre 00 Vca e fino a 6000 Vca E compresa Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 2

9 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: ) CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA QUALITA' DI ILLUMINAZIONE: Il presente paragrafo definisce le caratteristiche dell area oggetto di progettazione di pubblica illuminazione per permettere di eseguire i calcoli illuminotecnici, di definire gli apparecchi da utilizzare e definire i parametri energetici caratteristici di detto impianto. Gli apparecchi di illuminazione inseriti in questo progetto sono seguenti: - Sulle strade e sui parcheggi: Philips MILEWIDE con sorgenti luminose led come da descrizione sottostante 1. Strade di larghezza 7m e marciapiedi a lato: MILEWIDE con sorgente luminosa a led, efficienza 70lm 4000 K, palo Campion mod. Catania, altezza 8m con braccio 1m. 2. Strade di larghezza 7m, con stalli di sosta e piste ciclopedonali: MILEWIDE con sorgente luminosa a led efficienza 9000lm, 4000 K e palo marca Campion serie Catania altezza m con braccio 1m. - Nelle piste ciclopedonali delle aree verdi, nelle aree verdi e nella piazza centrale sono previsti apparecchi Philips Mini MILEWIDE con sorgente luminosa a led efficienza 2850lm, 4000 K e palo marca Campion di altezza 4m con braccio, attacco cima palo. Tutti gli apparecchi sono dotati di alimentatore con le seguenti caratteristiche: - elettronico dimmerabile - classe seconda di isolamento - scheda aggiuntiva per e telegestibile ad onde convogliate compatibile con i protocolli Power one o Reverberi Gli alimentatori dimmerabili permetteranno di regolare il flusso emesso dai vari apparecchi di illuminazione in considerazione del traffico automobilistico notturno e della presenza di persone. Tale regolazione avviene variando la corrente di alimentazione dei led, passando da 500mA a 350mA, ottenendo una riduzione del flusso di circa il 30% ed una pari riduzione del valore di corrente assorbita. Tale riduzione da concordare con l'amministrazione pubblica in funzione delle aree e del loro utilizzo in ogni caso, può seguire un andamento descritto di seguito: - ora di accensione: crepuscolo - alimentazione a piena potenza, al 0% - ore 24 riduzione del flusso dal valore nominale al 70% fino alle ore 4 del mattino - ore 4 aumento del flusso luminoso al 0% fino allo spegnimento Verifica dei consumi annui dell'intero impianto - Ore notturne annue: Ore annue a flusso ridotto (70%): 4x 365 = Ore annue a flusso pieno (0%) = 2540 Calcolo della potenza elettrica dell'intero impianto - Apparecchi da 29W (2850lm) : n 113 P = 3277 W - Apparecchi da 60W (70lm) n 6 P = 360 W - Apparecchi da 90W (9000lm) n 90 P = 80 W - Potenza totale P = W Calcolo consumi e costi dell'intero impianto - Consumo annuo a piena potenza (0%): 11,737kW x 2540h = ,980 kw/ha - Consumo annuo a potenza ridotta (70%): 13,885kW x 0.7 x 1460h = ,214 kw/ha - Consumo totale: ,194 kw/ha Spesa indicativa annua per l'energia (al netto di imposte) 0. x ,194 kwh Tutte le valutazioni sono state eseguite secondo la norma UNI e secondo la legge regionale dell Emilia Romagna LR19-03 Si fa presente che le valutazioni sulle tipologie delle strade espresse nel presente documento sono dedotte dal progetto edile della lottizzazione. Si fa presente che nel caso l amministrazione pubblica valutasse diversamente le tipologie delle varie aree potrebbe dover essere rivisto anche tutto il progetto illuminotecnico. Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 3

10 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: STRADE PRINCIPALI DI LOTTIZZAZIONE Le strade sono site in zona residenziale. La carreggiata è unica, è di larghezza di 7m, a due corsie. Ai lati sono presenti parcheggi da 2.5m di profondità; oltre i parcheggi, infine, sono presenti i marciapiedi. I pali saranno installati come da planimetria allegata in ogni caso a margine dei marciapiedi La tipologia della strada stessa e la sua posizione la identificano come strada urbana locale del tipo F, senza particolari zone di conflitto. Per tale motivo si identifica una categoria illuminotecnica pari ad ME5. Adiacente alla strada in posizione isolata è presente un area verde con pista ciclopedonale. Portata di Categoria servizio per Tipo di strada corsia Descrizione del tipo di strada Limiti di velocità illuminotecnic a di Aree di conflitto Complessità del campo visivo Dispositivi rallentatori (veicoli/ora) riferimento Categoria illuminotecnic a di progetto Flusso di traffico Categoria illuminotecnica di esercizio 0% 50% 25% A1 10 Autostrade extraurbane 130 ME1 Normale ME2 ME3a ME4a A1 Autostrade urbane Elevata ME1 ME2 ME3a Normale ME3a ME4a A2 10 Strade di servizio alle autostrade No Elevata ME2 ME3a ME3a Normale ME2 ME3b A2 10 Strade di servizio alle autostrade urbane 50 Sì* Elevata ME1 ME2 Normale ME3a ME4a ME4a No B 10 Strade extraurbane principali 1 ME3a Elevata ME2 ME3a ME3a Sì* ME1 ME2 ME2 Normale ME4a ME5 ME5 Strade di servizio alle extraurbane No B 10 principali ME4a Elevata ME3a ME4a ME4a Sì* Ininfluente ME2 ME3a ME3a No ME3a ME4a ME5 D 950 Strade urbane di scorrimento veloce 70 ME3a Sì* ME2 ME3a ME4a No ME4b ME5 ME6 D 950 Strade urbane di scorrimento 50 ME4b Sì* ME3c ME4b ME5 Strade extraurbane secondarie, (tipi C1 e No ME3a ME4a ME5 C ME3a C2) Sì* ME2 ME3a ME4a No ME4b ME5 ME6 C 600 Strade extraurbane secondarie 50 ME4b Sì* ME3c ME4b ME5 Strade extraurbane secondarie con limiti No ME3a ME4a ME5 C 600 particolari ME3a Sì* ME2 ME3a ME4a No ME3c ME4b ME5 No Nei pressi ME2 ME3c ME4b E 800 Strade urbane di interquartiere 50 ME3c No ME2 ME3c ME4b Sì* Nei pressi ME1 ME2 ME3c No ME3c ME4b ME5 No Nei pressi ME2 ME3c ME4b E 800 Strade urbane di quartiere 50 ME3c No ME2 ME3c ME4b Sì* Nei pressi ME1 ME2 ME3c No ME3a ME4a ME5 F 800 Strale locali extraurbane (tipi F1 e F2) ME3a Sì* ME2 ME3a ME4a No ME4b ME5 ME6 F 450 Strade locali extraurbane 50 ME4b Sì* ME3c ME4b ME5 No ME5 ME6 ME6 F 450 Strade locali urbane (F1 e F2) 50 ME4b Sì* ME4b ME6 ME6 Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 4

11 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: STRADA DI LOTTIZZAZIONE Il parcheggio adiacente e la strada laterale si possono identificare all interno della categoria CE4, in linea con la categoria della strada principale. Classe ILLUMINAMENTO ORIZZONTALE E. medio (minimo mantenuto) lx U0 Emedio Ti (valore dell incremento di soglia) ILLUMINAMENTO SEMICILINDRICO Classe Esc Minimo (mantenuto) lx CE0 50 0,4 ES1 CE1 30 0,4 ES2 7,5 CE2 20 0,4 ES3 5 CE3 0,4 ES4 3 CE4 0,4 ES5 2 CE5 7,5 0,4 ES6 1,5 Classe E. medio (minimo mantenuto) lx E. min. (mantenuto) Ti (valore dell incremento di soglia) ES7 1 S1 5 ES8 0,75 S2 3 ES9 0,5 S3 7,5 1,5 ILLUMINAMENTO VERTICALE S Classe Ev minimo lx S5 3 0,6 20 EV3 S6 2 0,6 20 EV4 7,5 S7 Non determinato EV EVENTUALI DECLASSAMENTI E VARIAZIONE DELLE CONDIZIONI DI TRAFFICO Il traffico di queste aree è sempre abbastanza limitato, e nelle ore notturne lo è ancora di più; Ipotizzando che la quantità degli autoveicoli diminuisca della metà, si potrebbe anche ragionevolmente ipotizzare il declassamento della aree stesse di una categoria illuminotecnica passando quindi alla categoria ME5 per la strada principale. Per tale motivo è possibile tramite l utilizzo del riduttore di flusso di abbassare il flusso emesso delle varie lampade di almeno il 30% al fine di ottimizzare i consumi di energia durante le ore di minore intensità di traffico. Classe Lm (minima mantenuta) cd/m2 Uo min (Uniformità generale) Ul min (Uniformità longitudinale) Ti max (%) ME1 2 0,4 0,7 0,5 ME ,4 0,7 0,5 ME3a 1 0,4 0,7 0,5 ME3b 1 0, ,5 ME3c 1 0, ,5 ME4a , ,5 ME4b , ,5 ME , ,5 SR min* ME , Nessuna richiesta Livelli di prestazione visiva e di PROGETTO Indice Ill. UNI Classe EN ME1 ME2 ME3 ME4 ME5 ME6 Strade Luminanze [cd/m2] Parcheggio E orizzontali Pista ciclopedonale E orizzontali E. semicilindrici E.verticali CE0 (50lx) ES1 (lx) ,75 0,5 0,3 CE1 (30lx) ES2 (7.5lx) EV3 (lx) CE2 (20lx) ES3 (5lx) EV4 (5lx) CE3 (lx) S1 (lx) ES4 (3lx) EV5 (0.5lx) CE4 (lx) S2 (lx) ES5 (2lx) CE5 (7.5lx) S3 (7.5lx) ES6 (1.5lx) S4 (5lx) ES7 (1lx) S5 (3lx) ES8 (0.75lx) S6 (2lx) ES9 (0.5lx) Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 5

12 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: ) CARATTERISTICHE ELETTRICHE DELL OPERA 1.2.1) PRESTAZIONI RICHIESTE E PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI: Gli impianti elettrici in questione dovranno servire a fornire una illuminazione artificiale nelle ore notturne su una via di transito e un parcheggio della lottizzazione in oggetto 1.2.2) CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI, LUOGHI, AMBIENTI: Le zone in oggetto da fornire di impianto elettrico sono totalmente all esterno. Non è prevista perciò, l esistenza di pericolosità derivanti dall ambiente di installazione ) NORMATIVA E LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO: Nella stesura del presente progetto sono state osservate le seguenti principali Norme e disposizioni di legge: - CEI 11-1 (1987) VIII ediz.: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Norme generali. - CEI 11-8 (1992) III ediz.: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra. - CEI (1992) II ediz.: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. - CEI 64-8 (2007) VI ediz.: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 00V in corrente alternata ed a 00V in corrente continua. - Legge 1 marzo 1968, n 186 : Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni impianti elettrici ed elettronici. - Legge 18 ottobre 1977, n 791 : Attuazione della direttiva del consiglio della Comunità europea (73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione. - Legge regionale n 19 del 29/09/2003: Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico - UNI Criteri di valutazione delle classi illuminotecniche Nell esecuzione degli impianti in oggetto dovranno essere osservate le Norme e le disposizioni di legge sopra citate. I singoli componenti dell impianto elettrico dovranno inoltre essere conformi alle relative Norme (con dichiarazione del costruttore), o con marchio IMQ, o con marchio di conformità alle norme di uno dei paesi della Comunità Economica Europea equivalente riconosciuto. Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 6

13 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: ) CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE. PRESCRIZIONI DI SICUREZZA ELETTRICA. NORME GENERALI: 1.3.1) PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI: Le misure di protezione totale dai contatti diretti saranno ottenute utilizzando componenti elettrici aventi adeguato isolamento delle parti attive, o aventi involucri o barriere capaci di assicurare almeno un grado di protezione IPXXB. Le misure di protezione parziale saranno invece ottenibili utilizzando ostacoli od attuando adeguato distanziamento. NOTA: Gli ostacoli sono destinati ad impedire il contatto accidentale con parti attive ma non il contatto intenzionale dovuto all aggiramento intenzionale dell ostacolo. Il distanziamento è destinato solo ad impedire il contatto non intenzionale con parti attive Sarà inoltre presente in alcuni casi una protezione addizionale dovuta all impiego di interruttori con corrente differenziale di intervento non superiore a 1A ) PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: Il contatto indiretto è il contatto della persona con una massa che in condizioni normali non è in tensione, ma che a causa di un guasto all isolamento principale può andare in tensione causando la circolazione di una corrente attraverso il corpo umano. La protezione dai contatti indiretti può essere ottenuta mediante: - interruzione automatica dell alimentazione; - bassissima tensione di sicurezza (SELV) o di protezione (PELV); - bassissima tensione funzionale (FELV); - l uso di componenti elettrici di classe II od isolamento equivalente; - separazione elettrica ) PROTEZIONE PER INTERRUZIONE AUTOMATICA IN SISTEMI ELETTRICI A TENSIONE INFERIORE A 00 Vca: - Modo di collegamento a terra del sistema " TT ": La protezione dai contatti indiretti ottenuta per interruzione automatica dell alimentazione, deve soddisfare la seguente relazione: Ra Ia 50 V Ra = somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione (ohm). Ia = corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione (ampere). Nel caso di dispositivo di protezione a corrente differenziale Ia è la corrente nominale differenziale I n. Tale relazione potrà essere ampiamente rispettata utilizzando i dispositivi di protezione sopra accennati. Per adempiere a tale misura di protezione saranno inoltre realizzati i collegamenti equipotenziali principali sulle masse estranee in ingresso all edificio e sulle strutture principali dell edificio. Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 7

14 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: ) UTILIZZO DI COMPONENTI ELETTRICI DI CLASSE II: Altra misura di protezione dai contatti indiretti potrà essere attuata utilizzando componenti elettrici aventi un isolamento doppio o rinforzato (di Classe II ) con particolare riferimento alle apparecchiature per illuminazione ) PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI: Per sovracorrenti si intendono le correnti di sovraccarico e di cortocircuito. Tutti i dispositivi di protezione dalle sovracorrenti utilizzati dovranno avere caratteristiche tempo/corrente in accordo con quelle specificate nelle relative Norme CEI specifiche per prodotto. - Protezione contro i sovraccarichi: Il sovraccarico è per definizione una sovracorrente che si manifesta in un circuito elettricamente sano. Per realizzare la protezione contro i sovraccarichi è necessario interrompere il circuito prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento dannoso all isolamento dei cavi rispettando le seguenti relazioni: Ib In Iz. Ib = corrente di impiego del circuito (ampere). Iz = corrente in regime permanente della conduttura (ampere). In = corrente nominale del dispositivo di protezione (ampere). If 1,45 Iz. If = corrente di funzionamento del dispositivo di protezione (ampere). Iz = corrente in regime permanente della conduttura (ampere). NOTA: Per i fusibili con In 16 A, la suddetta relazione è In 0,9 Iz Il dispositivo potrà essere installato in un punto qualsiasi del circuito protetto, purché nel tratto fra una variazione (sezione, formazione, posa ecc.) e tale dispositivo non vi siano né derivazioni né prese a spina. In alcuni casi (ben definiti nell articolo della Norma CEI 64-8/4) e per ragioni di sicurezza (casi in cui una interruzione intempestiva del circuito possa essere causa di pericolo) è possibile omettere tali dispositivi di protezione, rispettando però altre prescrizioni aggiuntive (è il caso tipico dei circuiti di comando, e dei circuiti di sicurezza). NOTA: In sistemi IT non è ammessa l omissione del dispositivo di protezione dai sovraccarichi, a meno che ogni circuito non sia protetto da un interruttore differenziale, o che tutti i componenti elettrici alimentati da tale circuito non siano di classe II. - Protezione contro i cortocircuiti: Il cortocircuito è per definizione una sovracorrente che si manifesta in seguito ad un guasto di impedenza trascurabile fra due punti fra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio. I dispositivi di protezione devono presentare un potere di interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. È ammesso l impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore purché a monte sia presente un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione ed in grado di limitare l energia passante al di sotto del limite sopportato dal dispositivo a valle e dalle condutture protette da quest ultimo (detta filiazione o anche protezione in back-up). Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 8

15 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: Per realizzare la protezione contro il cortocircuito è necessario interrompere il circuito in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile, individuato dalla seguente relazione (valida solo per cortocircuiti di breve durata - inferiori a 5 secondi): ( I 2 t ) K 2 S 2. t = durata in secondi del cortocircuito. S = sezione in mm 2 del cavo. I = corrente effettiva di cortocircuito in ampere (val. efficace) K = costante che tiene conto delle temperature massime ammesse durante il servizio ordinario e durante il cortocircuito sull isolamento dei cavi (valore sperimentale) L intervento del dispositivo di protezione contro il cortocircuito deve essere garantito anche in corrispondenza della corrente di cortocircuito minima, cioè di quella corrente che si produce tra fase e neutro (o tra fase e fase se il conduttore neutro non è distribuito) nel punto più lontano della conduttura protetta. Nel caso di conduttura protetta anche da sovraccarichi non è peraltro richiesta la verifica dell apertura automatica del circuito alla corrente di cortocircuito minima, in quanto dovrebbe essere garantita dal dispositivo di protezione dai sovraccarichi. Il dispositivo di protezione dai cortocircuiti dovrà essere installato all inizio del circuito protetto ed a monte dell eventuale dispositivo di protezione dai sovraccarichi, e di caratteristica tale da limitare l energia passante su tale dispositivo ad un valore sopportabile da quest ultimo (dati che devono essere forniti dai costruttori di questi dispositivi). Detto dispositivo potrà all occorrenza essere installato in posizione alternativa a quella sopra indicata, purché il dispositivo posto a monte sia in grado di proteggere il tratto di circuito posto a monte di tale dispositivo, o che in alternativa siano verificate contemporaneamente le seguenti situazioni: - il tratto di conduttura a monte abbia una lunghezza non superiore a 3 metri; - il tratto di conduttura sia realizzata in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito; - il tratto di conduttura non sia posta in vicinanza a materiale combustibile. È ammesso omettere il dispositivo di protezione dai cortocircuiti per le condutture che collegano generatori, trasformatori, raddrizzatori, batterie di accumulatori ai rispettivi quadri di comando e protezione, quando detto dispositivo sia posto su questi quadri. - Protezione combinata dai sovraccarichi e dai cortocircuiti: La protezione dalle sovracorrenti può essere ottenuta utilizzando dispositivi di protezione distinti oppure con unico dispositivo di protezione avente specifiche caratteristiche tali da soddisfare le prescrizioni sia contro il sovraccarico che contro il cortocircuito ) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE, SEZIONAMENTO E COMANDO ) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE: Tutti dispositivi di protezione, sezionamento e comando dovranno essere rispondenti alle relative Norme CEI. Nei circuiti polifase non dovranno essere inseriti dispositivi unipolari sul conduttore di neutro. I dispositivi atti ad assicurare più di una funzione dovranno rispondere a tutte le prescrizioni necessarie per ogni funzione - Dispositivi di protezione dalle sovracorrenti: I dispositivi di protezione dalle sovracorrenti dovranno essere scelti in base al tipo di protezione a cui dovranno adempiere (sovraccarico, corto circuito, contatti indiretti, ecc.). Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 9

16 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: NOTA: Nel caso tali dispositivi possano essere manovrati da persone non addestrate e presentino la possibilità di una regolazione delle caratteristiche di intervento (ad esempio interruttori con sganciatori regolabili, e sezionatori con fusibili estraibili), si dovranno installare in modo che solo con una azione volontaria che richieda l uso di un attrezzo, sia possibile la loro regolazione o variazione. - Dispositivi differenziali: Nessun conduttore di protezione (tanto meno il PEN) dovrà attraversare il circuito magnetico di un dispositivo differenziale. Tali dispositivi differenziali, potendo intervenire per valori di corrente differenziale al 50% della I n, dovranno essere scelti ed installati in modo tale da evitare scatti intempestivi. Nel caso siano presenti apparecchi utilizzatori di classe I incorporanti circuiti elettronici che possano causare, in caso di guasto, correnti dispersive con componenti continue tali da compromettere il funzionamento del dispositivo di protezione differenziale, si dovranno utilizzare dispositivi differenziali di tipo A (Norma CEI 23-18). Detti dispositivi differenziali dovranno essere sempre scelti in funzione ed in coordinamento con l impianto di terra. Nel caso di dispositivi differenziali con sorgente ausiliaria occorrerà utilizzare dispositivi che aprano il circuito al mancare della sorgente ausiliaria stessa (a sicurezza positiva). - Sistemi TT: Per questo tipo di sistema il dispositivo differenziale rappresenta in pratica l unico mezzo per soddisfare la protezione dai contatti indiretti. Tali dispositivi dovranno essere posti a partire dall origine dell impianto, a meno che la parte di impianto compresa tra l origine ed il dispositivo non comprenda masse ) SELETTIVITÀ ED ASSOCIAZIONE FRA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE: - Selettività tra dispositivi di protezione contro le sovracorrenti: Sarà attuata la selettività fra dispositivi di protezione da sovracorrenti, per quanto possibile in relazione alle apparecchiature attualmente presenti sul mercato, in modo tale da assicurare il servizio e limitare il disservizio (dati forniti dal costruttore di tali dispositivi). - Associazione di dispositivi differenziali con dispositivi di protezione contro le sovracorrenti: Nel caso un unico dispositivo abbia la funzione combinata sia di protezione da sovracorrenti che differenziale, tale dispositivo dovrà essere dichiarato conforme dal costruttore. Nel caso in cui un dispositivo differenziale non sia né incorporato né combinato, si dovrà verificare che l energia lasciata passare dal dispositivo di protezione contro le sovracorrenti, a causa di un sovraccarico o di un corto circuito, sia sopportabile dal dispositivo differenziale senza alcun danno (dati forniti dal costruttore di tali dispositivi). - Selettività tra dispositivi differenziali: Al fine di ottenere una selettività totale (cronometrica ed amperometrica) si potranno utilizzare dispositivi di protezione di tipo selettivo o ritardato (nei circuiti di distribuzione è ammesso un tempo di interruzione non superiore ad 1 secondo). NOTA: La selettività tra due dispositivi differenziali in serie, l uno del tipo S e l altro del tipo generale, potrà in pratica essere ottenuta quando il dispositivo a monte abbia una I n a 3 volte la I n del dispositivo a valle ) DISPOSITIVI DI SEZIONAMENTO: I dispositivi di sezionamento dovranno essere installati sul circuito di alimentazione principale. Tali dispositivi dovranno segnalare in modo chiaro ed affidabile la condizione di "aperto", solo quando tutti i suoi poli presentino effettivamente tale situazione, oltre ad essere costruiti ed installati in modo tale che non si verifichi la loro richiusura accidentale. Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina:

17 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: I dispositivi di sezionamento non idonei alla apertura sotto carico del circuito dovranno essere posti entro involucri od ambienti accessibili esclusivamente da personale autorizzato, od in alternativa essere interbloccati con un interruttore di manovra atto allo scopo di cui sopra ) MESSA A TERRA E CONDUTTORI DI PROTEZIONE: L impianto in oggetto sarà realizzato in doppio isolamento, pertanto non necessita di impianto di messa a terra che non verrà realizzato. 1.4) TIPOLOGIA DEGLI IMPIANTI DA REALIZZARE: - Alimentazione impianto elettrico e quadro elettrico: Sarà realizzato un nuovo quadro principale di distribuzione per l'impianto in oggetto e alcuni sottoquadri di zona per suddividere il carico e tenere contenuta la caduta di tensione entro il limite del 5%. Considerato che la lottizzazione potrà essere valutata e costruita a stralci si è preferito ipotizzare la costruzione del quadro principale di competenza allo stralcio iniziale e i sottoquadri di competenza ai successivi. Per cui al momento si ipotizza in maniera indicativa la posizione dei quadri che in fase esecutiva potrebbe essere completamente diversa. Il quadro principale sarà formato da una carpenteria per l'alloggio della fornitura e da una per la sistemazione delle protezioni delle linee elettriche in partenza. Al suo interno inoltre sarà installata una centralina per la gestione e il rilevamento dello stato di funzionamento dei vari apparecchi di illuminazione. Attraverso di essa sarà possibile determinare l'accensione, lo spegnimento, la riduzione di flusso e l'allarme guasto di ogni apparecchio di illuminazione. Essa colloquia con ogni apparecchio di illuminazione tramite l'utilizzo di un sistema ad onde convogliate e ne gestisce le funzioni descritte precedentemente. Questo comporta, quindi che ogni apparecchio di illuminazione sia dotato di proprio alimentatore elettronico dimmerabile e con la possibilità interfacciarsi alla suddetta centralina. - Impianto di distribuzione interrato all esterno: Va realizzata una distribuzione principale tramite tubazioni in polietilene serie extra pesante, di diametro 1mm interno 125 esterno, da posare a profondità 80 cm con reinterro costituito da misto cementizio asciutto e asfalto. I cavi utilizzati sono con isolamento e guaina protettiva antiabrasiva tipo FG7-R, aventi una sezione da 6mmq e distribuiti in un circuito trifase con neutro come indicato in pianta. La caduta di tensione prevista dal punto di allacciamento con l impianto esistente fino all ultimo apparecchio rimane entro il 5% della tensione nominale di alimentazione all origine. Le derivazioni saranno effettuate all interno dei pozzetti rompitratta, tramite morsetto a C, nastratura con nastro vinilico o nastro autoagglomerante. All'interno di ogni palo va installata una morsettiera per alloggio di un fusibile di protezione volto ad intervenire sull'apparecchio singolo ed evitare la messa fuori tensione della intera linea di alimentazione. - Impianto di messa a terra Va realizzato un impianto di messa a terra funzionale per la messa a terra della schermatura della centralina. Per la distribuzione dell'impianto, invece che sarà realizzata in classe seconda a doppio isolamento, invece non sarà realizzato. Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 11

18 Studio Tecnico A ssoci ato E. S. I. PROJECT Elet t r o S ol uz ion i Im piant ist ic h e d i F AB B R I A. G H E ZZ I M. SA M O R I N I M. Viale Bolo gna n FORLÌ - info@esiprj.it PROGETTO: ILLUMINAZIONE PUBBLICA Documento: PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Data emiss.: MAG 2012 Data rev.: GENNAIO 2013 File: rl01ip02.doc Edizione: 00 Commessa: La presente relazione è parte integrante della documentazione di progetto e si compone di n 12 pagine numerate dal n 1 al n 12 Forlì, Maggio 2012 Revisione, GENNAIO 2013 il Tecnico... ELENCO DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO IN ALLEGATO allegati al presente fascicolo - Calcoli illuminotecnici. - Schemi dei quadri elettrici: Documento n : PEX-00 Progettista: GHEZZI Per. Ind. Marco Operatore: FC Pagina: 12

19 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PUA) DEL COMPARTO ANS C.3 (sub c/d) LOCALITA' IDICE - PALAZZETTI. Progettista: GHEZZI Per. Ind. MARCO Commessa: Data: Redattore: CAVALLI Per. Ind. Francesco

20 VIALE BOLOGNA, 3 Indice PROGETTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Copertina progetto 1 Indice 2 Parcheggio scuola Dati di pianificazione 4 Lista pezzi lampade 5 Rendering 3D 6 Superfici esterne Superficie di calcolo 1 Isolinee (E, perpendicolare) 7 Grafica dei valori (E, perpendicolare) 8 Parcheggio e Rotonda Dati di pianificazione 9 Lista pezzi lampade Rendering 3D 11 Superfici esterne PARCHEGGIO AREA SPORTIVA Isolinee (E, perpendicolare) 12 Grafica dei valori (E, perpendicolare) 13 ROTONDA Riepilogo 14 Grafica dei valori (E, perpendicolare) Strada con pista ciclabile e marciapiedi Dati di pianificazione 16 Lista pezzi lampade 17 Campi di valutazione Campo di valutazione Carreggiata 1 Panoramica risultati 18 Osservatore Osservatore 1 Isolinee (L) 19 Osservatore 2 Isolinee (L) 20 Campo di valutazione Marciapiede 1 Panoramica risultati 21 Campo di valutazione Pista ciclabile 1 Panoramica risultati 22 Strada con pista ciclabile, marciapiedi e parcheggi Dati di pianificazione 23 Lista pezzi lampade 24 Campi di valutazione Campo di valutazione Carreggiata 1 Panoramica risultati 25 Isolinee (E) 26 Osservatore Osservatore 1 Isolinee (L) 27 Osservatore 2 Isolinee (L) 28 Campo di valutazione Marciapiede 1 Panoramica risultati 29 Campo di valutazione Pista ciclabile 1 Panoramica risultati 30 Pista ciclopedonale e marciapiedi Pagina 2

21 VIALE BOLOGNA, 3 Indice Dati di pianificazione 31 Lista pezzi lampade 32 Campi di valutazione Campo di valutazione Pista ciclabile 1 Panoramica risultati 33 Isolinee (E) 34 Campo di valutazione Marciapiede 1 Panoramica risultati 35 Isolinee (E) 36 Pagina 3

22 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio scuola / Dati di pianificazione m m Fattore di manutenzione: 0.80, ULR (Upward Light Ratio): 0.0% Scala 1:805 Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) (Lampada) [lm] (Lampadine) [lm] P [W] 1 14 Philips BGP352 T25 DW (1.000) Philips BRS419 MSO (1.000) Totale: 6476 Totale: Pagina 4

23 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio scuola / Lista pezzi lampade 14 Pezzo Philips BGP352 T25 DW Articolo No.: Flusso luminoso (Lampada): 201 lm Flusso luminoso (Lampadine): lm Potenza lampade: W Classificazione lampade secondo CIE: 0 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x ECO113-2S/740 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. 6 Pezzo Philips BRS419 MSO Articolo No.: Flusso luminoso (Lampada): 2277 lm Flusso luminoso (Lampadine): 2830 lm Potenza lampade: 29.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 0 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x ECO28-2S/740 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Pagina 5

24 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio scuola / Rendering 3D Pagina 6

25 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio scuola / Superficie di calcolo 1 / Isolinee (E, perpendicolare) m m Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, 0 m) Valori in Lux, Scala 1 : 579 Reticolo: 128 x 128 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina 7

26 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio scuola / Superficie di calcolo 1 / Grafica dei valori (E, perpendicolare) m m Impossibile visualizzare tutti i valori calcolati. Valori in Lux, Scala 1 : 579 Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, 0 m) Reticolo: 128 x 128 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina 8

27 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / Dati di pianificazione m m Fattore di manutenzione: 0.80, ULR (Upward Light Ratio): 0.0% Scala 1:1269 Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) (Lampada) [lm] (Lampadine) [lm] P [W] 1 8 Philips BGP352 T25 DW (1.000) Philips BGP352 T25 DW (1.000) Totale: Totale: Pagina 9

28 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / Lista pezzi lampade 8 Pezzo Philips BGP352 T25 DW Articolo No.: Flusso luminoso (Lampada): 7040 lm Flusso luminoso (Lampadine): 8497 lm Potenza lampade: 80.9 W Classificazione lampade secondo CIE: 0 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x ECO85-2S/740 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. 7 Pezzo Philips BGP352 T25 DW Articolo No.: Flusso luminoso (Lampada): 201 lm Flusso luminoso (Lampadine): lm Potenza lampade: W Classificazione lampade secondo CIE: 0 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x ECO113-2S/740 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Pagina

29 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / Rendering 3D Pagina 11

30 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / PARCHEGGIO AREA SPORTIVA / Isolinee (E, perpendicolare) m m Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, 0 m) Valori in Lux, Scala 1 : 848 Reticolo: 128 x 64 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina 12

31 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / PARCHEGGIO AREA SPORTIVA / Grafica dei valori (E, perpendicolare) m m Impossibile visualizzare tutti i valori calcolati. Valori in Lux, Scala 1 : 848 Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, 0 m) Reticolo: 128 x 64 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina 13

32 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / ROTONDA / Riepilogo m Posizione: ( m, m, 0 m) Dimensioni: (40 m, 40 m) Rotazione: (0.0, 0.0, 0.0 ) Tipo: Radiale, Reticolo: 13 x 3 Punti m Scala 1 : 1269 Panoramica risultati No. Tipo E m E min E max E min / E min / E h H [m] Fotocamera [lx] [lx] [lx] E m E max m /E m 1 perpendicolare / 0 / E h m /E m = Rapporto tra illuminamento centrale orizzontale e verticale, H = Altezza di misurazione Pagina 14

33 VIALE BOLOGNA, 3 Parcheggio e Rotonda / ROTONDA / Grafica dei valori (E, perpendicolare) 14 2 m m Valori in Lux, Scala 1 : 321 Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, 0 m) Reticolo: 13 x 3 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina

34 VIALE BOLOGNA, 3 Strada con pista ciclabile e marciapiedi / Dati di pianificazione Profilo strada Carreggiata 1 (Larghezza: m, Numero corsie: 2, Manto stradale: C2, q0: 0.070) Marciapiede 1 (Larghezza: m) Pista ciclabile 1 (Larghezza: m) Fattore di manutenzione: 0.80 Disposizioni lampade m m Lampada: Philips BGP352 T25 DW Flusso luminoso (Lampada): 201 lm Valori massimi dell'intensità luminosa Flusso luminoso (Lampadine): lm per 70 : 629 cd/klm Potenza lampade: W per 80 : 37 cd/klm Disposizione: un lato, in basso per 90 : cd/klm Distanza pali: m l'angolo indicato con le verticali inferiori. Altezza di montaggio (1):.000 m Nessuna intensità luminosa superiore a 90. Altezza fuochi: m La disposizione rispetta la classe di intensità Distanza dal bordo stradale (2): m luminosa G3. Inclinazione braccio (3): 0.0 La disposizione rispetta la classe degli indici di Lunghezza braccio (4): 0 m abbagliamento D.6. Per tutte le direzioni che, per le lampade installate e utilizzabili, formano Pagina 16

35 VIALE BOLOGNA, 3 Strada con pista ciclabile e marciapiedi / Lista pezzi lampade Philips BGP352 T25 DW Articolo No.: Flusso luminoso (Lampada): 201 lm Flusso luminoso (Lampadine): lm Potenza lampade: W Classificazione lampade secondo CIE: 0 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x ECO113-2S/740 (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Pagina 17

36 VIALE BOLOGNA, 3 Strada con pista ciclabile e marciapiedi / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Panoramica risultati 8.00 m m Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:308 Reticolo: 13 x 6 Punti Elementi stradali corrispondenti: Carreggiata 1. Manto stradale: C2, q0: Classe di illuminazione selezionata: ME5 (Tutti i requisiti fotometrici sono rispettati.) L m [cd/m²] U0 Ul TI [%] SR Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe: Rispettato/non rispettato: Osservatori corrispondenti (2 Pezzo): No. Osservatore Posizione [m] L m [cd/m²] U0 Ul TI [%] 1 Osservatore 1 (-60, 2.000, 1.500) Osservatore 2 (-60, 6.000, 1.500) Pagina 18

37 VIALE BOLOGNA, 3 Strada con pista ciclabile e marciapiedi / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 1 / Isolinee (L) m m Valori in Candela/m², Scala 1 : 308 Reticolo: 13 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60 m, m, m) Manto stradale: C2, q0: L m [cd/m²] U0 Ul TI [%] Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Rispettato/non rispettato: Pagina 19

38 VIALE BOLOGNA, 3 Strada con pista ciclabile e marciapiedi / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 2 / Isolinee (L) m m Valori in Candela/m², Scala 1 : 308 Reticolo: 13 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60 m, m, m) Manto stradale: C2, q0: L m [cd/m²] U0 Ul TI [%] Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Rispettato/non rispettato: Pagina 20

39 VIALE BOLOGNA, 3 Strada con pista ciclabile e marciapiedi / Campo di valutazione Marciapiede 1 / Panoramica risultati m m Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:308 Reticolo: 13 x 3 Punti Elementi stradali corrispondenti: Marciapiede 1. Classe di illuminazione selezionata: CE5 E m [lx] U Pagina 21

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