Rotary Club Benevento REGOLAMENTO

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1 REGOLAMENTO Rev. 00 del 12 giugno 2015 Articolo 1. NORME DI RISPETTO I. L'attività del è disciplinata - in osservanza del Manuale di procedura del R.I.- nell'ordine, dalle seguenti norme: - Statuto del "Rotary International"; - Regolamento del "Rotary International "; - Statuto adottato da questo Rotary Club; - presente regolamento. II. È vietato distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell associazione, salvo che la destinazione e la distribuzione non siano imposte dalla legge. È obbligatorio devolvere il patrimonio dell associazione, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l organismo di controllo di cui all articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge. È obbligatorio osservare la disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati il diritto di voto per l approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell associazione. È obbligatorio redigere ed approvare annualmente un bilancio previsionale ed un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie e quelle del presente regolamento. E obbligatorio osservare la eleggibilità libera degli organi amministrativi, il principio del voto singolo, la sovranità dell assemblea dei soci, i criteri di loro ammissione ed esclusione nonché i criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci previsionali e rendiconto a consuntivo. È intrasmissibile e non rimborsabile la quota o contributo associativo, anche a causa di morte. Articolo 2. DEFINIZIONI 1. Consiglio: il consiglio direttivo del club. 2. Consigliere: un membro del consiglio direttivo. 3. Socio: un socio attivo del club. 4. RI: il Rotary International. 5. Anno: l anno rotariano che inizia il primo luglio e termina il trenta giugno successivo. Articolo 3. CINQUE VIE D AZIONE Le cinque vie d azione (azione interna, di pubblico interesse, professionale, internazionale e giovanile) costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del club. I. L Azione interna, prima via d azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio deve intraprendere nell ambito del club per assicurarne il buon funzionamento. II. L Azione professionale, seconda via d azione rotariana, ha lo scopo di promuovere l osservanza di elevati principi morali nell esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary. III. L Azione di interesse pubblico, terza via d azione rotariana, riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel comune o nella località in cui si trova il club. IV. L Azione internazionale, quarta via d azione rotariana, comprende le attività svolte dai soci per promuovere l intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi. V. L Azione giovanile, quinta via d azione rotariana, riconosce l impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali, e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture. Articolo 4. CONSIGLIO DIRETTIVO I. L organo amministrativo di questo club è il consiglio direttivo, costituito massimo da 10 (dieci) soci del club che svolgono i seguenti incarichi: - Presidente in carica - Presidente Incoming (quello eletto per il successivo anno rotariano) - Vicepresidente - Segretario Pag. 1 di 8

2 - Tesoriere - l'ultimo past President - fino a 4 (quattro) consiglieri, eletti in conformità con l articolo 3, comma 1 di questo regolamento. II. Il consiglio direttivo nomina il prefetto, su proposta del presidente che, se non anche consigliere, partecipa al Consiglio Direttivo senza diritto di voto. III. Il Consiglio Direttivo entra in carica il primo luglio successivo alla elezione e dura in carica un anno rotariano. IV. Il Consiglio Direttivo si riunisce, di norma, ogni mese e deve essere convocato, senza indugio, ogni volta che ne sia fatta richiesta scritta e motivata da parte di almeno tre membri del Consiglio stesso. V. Il Consiglio Direttivo deve essere convocato a mezzo dal Segretario su iniziativa del Presidente, con almeno cinque giorni di preavviso con ordine del giorno. VI. Il Presidente può invitare alle riunioni i componenti delle Commissioni, competenti per gli argomenti da trattare, nonché il Presidente, o un suo delegato, del Rotaract e interact e altri Soci e può consentire di assistere alle riunioni ai Soci che ne facciano richiesta. VII. Per la validità delle riunioni del Consiglio Direttivo, è necessaria la presenza di oltre la metà dei suoi membri aventi diritto al voto. Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza dei presenti, aventi diritto al voto; in caso di parità prevale il voto del Presidente o di chi presiede la riunione. VIII. Le riunioni ordinarie del consiglio direttivo si svolgono normalmente il lunedì almeno una volta al mese. Riunioni straordinarie sono convocate con congruo preavviso dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario ovvero su richiesta di tre (3) consiglieri. IX. Il componente del Consiglio Direttivo che si dimette viene sostituito mediante cooptazione o da chi ha riportato nelle ultime votazioni il più alto numero di voti X. Il componente del Consiglio Direttivo che rimanga ingiustificatamente assente per tre riunioni consecutive decade automaticamente dalla carica ed è immediatamente sostituito con le modalità di cui al punto precedente. Il Prefetto decade dalla sua funzione, in caso di revoca dell incarico da parte del Presidente, ma rimane come Consigliere, se il Presidente l'aveva scelto per il suo incarico tra i Consiglieri eletti dall Assemblea. Articolo 5. ASSEMBLEA DEI SOCI I. L'Assemblea dei Soci è convocata almeno quattro volte l'anno per gli adempimenti previsti al successivo comma IV; inoltre può essere convocata ogni volta che il Presidente od il Consiglio Direttivo lo ritenga necessario. II. L'assemblea dei Soci deve essere convocata senza indugio ogni volta che ne sia fatta richiesta scritta e motivata da almeno un quarto dei Soci del Club. III. La convocazione è fatta dal Segretario su iniziativa del Presidente con almeno 10 giorni di preavviso mediante comunicazione scritta anche via - contenente l ordine del giorno. L Assemblea può essere convocata anche in coincidenza con una riunione ordinaria del Club. Per essere posto in votazione ogni prospetto di natura finanziaria potrà essere inviato in visione ai soci con le stesse modalità di convocazione o richiesto al tesoriere. IV. L'Assemblea, di regola, salvo diversa anticipata convocazione, viene convocata: - entro il secondo venerdì del mese di settembre per: approvare il rendiconto del Club dell anno precedente, illustrato dal Past President e dal pasttesoriere con il commento del Revisore in carica (se previsto); - approva il bilancio previsionale dell anno corrente deliberata dal Consiglio Direttivo ed illustrata dal Presidente e dal Tesoriere in carica. - conferma o modifica la quota sociale annua e la quota di ammissione - entro il 30 del mese di novembre per: - presentare le candidature, o le eventuali liste, per l elezione del vice-presidente, del segretario, del tesoriere e dei consiglieri (in numero massimo di quattro) del club per il successivo anno rotariano - presentare le candidature per l elezione del presidente del Club per il secondo anno rotariano successivo (Presidente incoming) - dopo almeno trenta giorni dalla data della precedente assemblea e comunque entro il 31 dicembre per: - eleggere il presidente del Club per il secondo anno rotariano successivo (Presidente incoming) - eleggere il Vice Presidente, il Segretario, il Tesoriere, i Consiglieri (in numero massimo di quattro) ed il Revisore (se previsto) per il successivo anno rotariano - entro il 15 del mese di marzo per ratificare le designazioni fatte dal Consiglio Direttivo dei delegati al Congresso Distrettuale ed all Assemblea Distrettuale. V. Spetta all'assemblea dei Soci deliberare altresì su: - la sede del Club; - le modifiche del regolamento; Pag. 2 di 8

3 - ogni altro argomento proposto dal Presidente o dal Consiglio Direttivo ovvero da almeno un quarto dei soci del Club; - le altre materie previste dallo Statuto, dal regolamento del "Rotary lnternational" e da quello del Club. VI. Salvo quanto stabilito nell art. 8 punto 1 per l'elezione dei Dirigenti e Consiglieri del Clu b, e nell'art. 19 per le modifiche al regolamento, l'assemblea dei Soci è validamente costituita con la partecipazione di almeno un terzo dei Soci aventi diritto di voto e delibera a maggioranza dei Soci presenti. VII. Salvo quanto stabilito nell art. 8/1 le votazioni sono effettuate per alzata di mano. VIII. Non hanno diritto al voto i Soci che non siano in regola con il pagamento delle quote sociali e dichiarati morosi. IX. Le questioni su cui un'assemblea dei Soci ha già deliberato non possono essere sottoposte all'esame di una nuova assemblea prima di tre mesi. Articolo 6. RIUNIONI ORDINARIE DEL CLUB I soci del Club, oltre che in assemblea per la trattazione di specifici argomenti amministrativi e sociali, si riuniscono, normalmente, in Benevento di norma alle ore 20,30 di venerdì almeno due volte al mese. Di ogni spostamento o annullamento di riunione deve essere data tempestiva comunicazione. Alla riunione ogni socio attivo, fatta eccezione dei soci onorari (o dispensati dal consiglio direttivo del club in conformità con quanto stabilito nello statuto tipo), viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si evinca dal relativo foglio delle presenze. Articolo 7. QUOTE SOCIALI I. Ogni socio del club, per potersi considerare tale, deve versare la quota di ammissione di 400,00 (euro quattrocentocento), fatta eccezione dei casi di cui allo Statuto tipo del Rotary Club, Art. 11. La quota di ammissione è azzerata per i soci Rotaract, Interact e provenienti da altri Club. II. La quota sociale annua riferita all'anno rotariano (1 luglio 30 giugno) ammonta a complessive 960,00 (euro novecentosessanta) ed è pagabile in sei rate bimestrali di 160,00 (euro centosessanta) anticipate il 1º luglio, il 1º settembre, il 1º novembre, il 1º gennaio, il 1º marzo, e il 1º maggio. Una parte di tale quota va in favore dell abbonamento annuale alla rivista ufficiale del RI. III. La perdita dello status di socio nel corso dell'anno rotariano non esime dall'obbligo di provvedere al tempestivo pagamento dell'intera quota annuale. IV. Ciascun socio è tenuto a versare una quota annuale aggiuntiva di 20,00, dovuta per sostenere il progetto POLIOPLUS. Articolo 8. ELEZIONE DEI CONSIGLIERI E DEI DIRIGENTI I. Nell assemblea ordinaria, un mese prima di quella prevista per l elezione dei dirigenti da effettuarsi entro il 31 dicembre di ogni anno, il presidente dell assemblea invita i soci del club a designare i candidati a presidente, vicepresidente, segretario, tesoriere e consiglieri. Le candidature possono essere presentate da un apposita commissione, dai soci del club presenti alla riunione o da entrambi, in sede assembleare. Qualora si decida di costituire una commissione di nomina, tale commissione è parimenti istituita in sede assembleare. I nomi dei candidati sono scritti su una scheda in ordine alfabetico a fianco di ogni carica e sottoposti al voto della riunione annuale. I candidati a presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti alle rispettive cariche. I candidati al consiglio che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti consiglieri. Il candidato a presidente così eletto entra a far parte del consiglio direttivo quale presidente designato per l anno che inizia il 1º luglio immediatamente successivo alla sua elezione, e assume l incarico di presidente il 1º luglio immediatamente successivo a tale anno. Il presidente designato assume il titolo di presidente eletto il 1º luglio dell anno immediatamente precedente a quello in cui diventerà presidente in carica. II. I dirigenti e i consiglieri così eletti formano il consiglio direttivo, insieme all ultimo past president. Entro una settimana dalla sua elezione, il consiglio direttivo su proposta del Presidente nomina il Prefetto. III. Se viene a mancare definitivamente il Presidente, il Vice Presidente resta in carica per la conduzione del Club fino alla elezione del nuovo Presidente. Il Vicepresidente da mandato al Segretario di convocare l'assemblea dei soci per l'elezione del nuovo Presidente nei successivi 60 giorni. IV. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo o in qualsiasi altro ufficio, i consiglieri residui provvedono alla sostituzione. V. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo entrante o in qualsiasi altro ufficio designato, nel caso siano state presentate più liste, subentrerà il primo dei non eletti nello specifico incarico; ove non vi siano non eletti il consiglio direttivo entrante provvede alla sostituzione. Articolo 9. COMPITI ED ATTRIBUZIONI DEI DIRIGENTI Pag. 3 di 8

4 Sono Dirigenti del Club: - Il Presidente - Il Presidente Incoming - L'ultimo past President - Il Vice Presidente - Il Tesoriere - Il Segretario - Il Prefetto Tutte le cariche dirigenziali hanno carattere temporaneo e rotatorio. 1. Presidente (in carica) Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico ed in via esemplificativa: - rappresenta il Club e partecipa ai Congressi ed alle Assemblee Distrettuali; - ha la responsabilità dell'osservanza nel Club delle norme statutarie e regolamentari; - promuove tra i soci la conoscenza dei principi rotariani e dei doveri di appartenenza ad un "Rotary Club"; - presiede la Commissione Programmi - è membro di diritto di tutte le altre Commissioni del Club - convoca le Assemblee Ordinarie o Straordinarie redigendo l ordine del giorno - convoca il Consiglio Direttivo redigendo l ordine del giorno - sottopone al Consiglio Direttivo il conferimento di onorificenze rotariane, tenendo conto anche delle eventuali segnalazioni pervenutegli, con un sintetico parere, entro il 31 Maggio di ogni anno da parte del Collegio dei Past President. Inoltre, previo parere del Consiglio Direttivo, propone all Assemblea annualmente una eventuale candidatura di un Socio del Club a Governatore del Distretto. - Nomina il Prefetto che può essere scelto anche tra i Consiglieri eletti. 2. Presidente incoming Partecipa al consiglio direttivo del club e svolge le altre mansioni affidategli dal presidente del club o dal consiglio stesso e ha i seguenti compiti: - si forma un'adeguata preparazione per la direzione del Club nell'anno di sua presidenza; - partecipa all'assemblea, al Congresso Distrettuale e al SIPE precedenti alla sua entrata in carica; - nomina, prima dell inizio dell anno rotariano di sua competenza il Prefetto e propone al Consiglio Direttivo le Commissioni del Club per l'approvazione; - si riunisce con il Consiglio Direttivo entrante e con le Commissioni entranti nei mesi immediatamente precedenti al suo mandato per pianificare insieme l attività del Club. 3. Past presidente ha il compito, in particolare, di dare l'apporto delle conoscenze e dell'esperienza acquisita nella direzione del Club Il Presidente, il Presidente Incoming e il Past President devono collaborare per assicurare la continuità amministrativa. 4. Vicepresidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo in assenza del presidente, e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico. Assume automaticamente le funzioni di presidente del Club qualora tale carica divenga vacante, come previsto dall'art. 8 del presente Regolamento. 5. Segretario. Ha il compito di: - tiene aggiornato l'albo dei Soci, registra le presenze alle riunioni, dirama gli avvisi di riunione del Club, di convocazione del Consiglio Direttivo, delle Commissioni e delle Assemblee; - redige e conserva i verbali di dette riunioni, compila i rapporti prescritti per il Rotary International, compresi i rapporti semestrali sui Soci da trasmettere alla Segreteria del Rotary International al 1 luglio e al 1 gennaio di ogni anno, come pure i rapporti rateali da trasmettere alla Segreteria del Rotary International al 1 ottobre e al I aprile per ogni Socio attivo ammesso al Club dopo l'inizio dei rispettivi periodi semestrali corrispondenti al 1 luglio e al 1 gennaio; - compila i rapporti sulle variazioni dell'effettivo che trasmette alla Segreteria del Rotary International; Pag. 4 di 8

5 - compila il rapporto mensile di assiduità alle riunioni del Club che trasmette al Governatore subito dopo l'ultima riunione del mese; - trasmette al Rotary International l'elenco degli abbonati alle riviste rotariane ed esplica le altre mansioni normalmente inerenti alla sua carica. - sostituisce il Prefetto ed il Tesoriere in caso di temporanee assenze di questi. - controfirma la lettera di diffida ai Soci in ritardo nel pagamento delle quote. 6. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico nel rispetto della normativa fiscale in vigore, ed in particolare: - ha la responsabilità della contabilità del Club; - cura la puntualità degli incassi e dei pagamenti; - tiene il registro cronologico delle entrate e delle uscite - redige situazioni contabili e rendiconti trimestrali per la verifica della corretta amministrazione del club - ha la responsabilità dei fondi del Club che, salvo quanto occorrente per le spese minute, debbono essere depositati presso una Banca; - predispone e firma la lettera di sollecito e diffida ( quest ultima da sottoporre alla firma del Segretario) ai Soci in ritardo nel pagamento delle quote; - all'inizio dell'anno rotariano presenta al Consiglio Direttivo la bozza del Bilancio Preventivo approvata dal Presidente e tiene aggiornato il Presidente ed il Consiglio sulla situazione della gestione stessa; - al termine dell'anno rotariano presenta, per l approvazione, al Presidente uscente il Conto Consuntivo. Tale Consuntivo verrà sottoposto alla approvazione della successiva Assemblea di settembre - cessando dalla carica, dà in consegna al suo Successore i fondi, i libri dei conti e qualsiasi altra proprietà del Club in suo possesso. 7. Prefetto. Il Prefetto è il "maestro delle cerimonie" ed è il responsabile dei rapporti sociali, in particolare di quelli all'interno del Club: - ha il compito di partecipare all organizzazione e curare il corretto andamento delle riunioni conviviali e di ogni altra manifestazione del Club, nonché di vigilare sul loro svolgimento. - svolgere attività di benvenuto, assistenza e commiato durante le attività del club - Dà il via alle firme dei presenti sulla ruota e controlla che tutti provvedano. La "ruota rotariana" delle presenze deve circolare sempre in senso orario, iniziando dalla persona sistemata alla sinistra del Presidente, che è l'ultimo a firmarla. In occasione della visita ufficiale del Governatore è invece il Presidente ad iniziare la serie delle firme ed è il Governatore ad apporre l'ultima firma. - comunica sia a fini statistici che amministrativi le presenze dei soci, dei coniugi e degli ospiti sia del club che dei soci al segretario ed al tesoriere. Il Prefetto partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo con parere solo consultivo, salvo in caso che sia stato scelto fra i Consiglieri eletti. Il Prefetto ha la responsabilità di custodire gli emblemi del Club (Campana, Labaro e Bandiere, ruota dei partecipanti agli eventi, Gagliardetti, distintivi, attrezzature, Inni sonori e quant altro previsto dal cerimoniale rotariano. Al termine del mandato formalizza la consegna al Prefetto subentrante. Articolo 10. Commissioni Le commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del club, in base alle cinque vie d azione del Rotary. Il presidente eletto, il presidente e l ultimo past president del club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, ogniqualvolta possibile i componenti di una commissione devono rimanere in carica per tre anni. Le commissioni devono essere costituite ed organizzate entro l inizio del nuovo anno rotariano Il presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti, preferibilmente tra i consiglieri eletti, e dei membri delle commissioni quando vi siano posti vacanti, e deve riunirsi con le commissioni all inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del club. Le commissioni ordinarie sono le seguenti: Amministrazione del club Pag. 5 di 8

6 Svolge attività collegate con il funzionamento del club. Effettivo Incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l ammissione al club e la conservazione dell effettivo. Relazioni pubbliche del club Incaricata di mantenere i contatti con l esterno e di promuovere i progetti e le attività del club. Progetti Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale e internazionale. Fondazione Rotary Sviluppa un piano d azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari. Il club può istituire anche altre commissioni ritenute necessarie. Nuove generazioni Rotaract e Interact Sviluppa un piano d azione a sostegno del Rotaract e/o Interact dal punto di vista programmatico. Nell ambito delle singole Commissioni possono essere presenti delle Sottocommissioni per questioni specifiche. Inoltre, (a) Il presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione. (b) Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal presidente o dal consiglio direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal consiglio, le commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al consiglio e di averne ricevuta l approvazione. (c) Il presidente della commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come membro della commissione) è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne I lavori e deve comunicare al consiglio le attività svolte. Articolo 11. Compiti delle commissioni I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal presidente in carica in base ai documenti rilevanti del RI. La commissione programmi deve fare in modo che i progetti per l anno sociale si svolgano nella sfera dell azione professionale, dell azione d interesse pubblico, dell azione internazionale e dell azione giovanile. Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d azione che deve essere stabilito all inizio dell anno. Deve essere compito principale del presidente eletto proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club nonché i progetti da sottoporre al consiglio prima dell inizio dell anno, come sopra indicato. I. Commissione Amministrazione La Commissione Amministrazione svolge attività di proposizione e verifica per la migliore amministrazione del Club. Per tale scopo interagisce con tutti gli Organi e Commissioni del Club. Collabora alla gestione del bilancio ed all'amministrazione, ai programmi e alle riunioni, gestisce gli interclub, il bollettino ed il sito web, svolge attività finalizzate al buon funzionamento del Club, alla conservazione e all incremento dell effettivo, alla formazione di Soci e Dirigenti in grado di servire il Rotary a livello di Club. II. Commissione Effettivo La Commissione Effettivo deve preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l ammissione al Club e la conservazione dell effettivo, cura l affiatamento tra i Soci, l assiduità delle presenze. La Commissione Effettivo è costituita dal Presidente e da due componenti. La Commissione ha i seguenti obiettivi: - l Affiatamento: promuove la conoscenza reciproca e l'amicizia fra i soci, favorendo la loro partecipazione ad attività ricreative e sociali, organizzate dal Rotary; e ciò in accordo con l'obiettivo generale del Club, così come esso è stato fissato dal Presidente o dal Consiglio direttivo. - l Assiduità: ricerca i mezzi per stimolare i soci all'assiduità a tutte le Riunioni rotariane, a cominciare da quelle periodiche. Promuove quindi sistematicamente la partecipazione e rileva le previsioni di presenza, che trasferisce al Prefetto per l organizzazione degli incontri. - sviluppo e mantenimento dell effettivo e classifiche con le seguenti attività: - sviluppa la compagine sociale del club ed esamina la situazione attuale del club. - Sviluppo dell effettivo tramite il reclutamento di nuovi soci e contemporaneo coinvolgimento dei soci esistenti chiedendo loro sostegno e collaborazione in relazione anche della loro professionalità. - Collaborazione con il presidente della Commissione per le Pubbliche Relazioni, affinché insieme si possa Pag. 6 di 8

7 dare impulso all accrescimento numerico e qualitativo dei soci nel club. - In sintonia con il presidente del club, pianifica eventuali ammissioni di nuovi soci, facendo in modo che questi abbiano tutta l assistenza, sia da altri soci del club, sia con informative che contribuiscano alla conoscenza del loro ruolo nel club e il ruolo che il Rotary in generale svolge nel mondo tramite la sua organizzazione. - Aggiornamento del numero dei soci esistenti e relative appartenenze professionali. - Dare impulso all affiliazione con figure professionali mancanti nel club e strumenti atti all aumento numerico dei soci attivi III. Commissione Pubbliche relazioni É la Commissione che gestisce l immagine, la comunicazione e le pubbliche relazioni del Club. La commissione per le pubbliche relazioni ha il compito di preparare e mettere in atto un piano per far conoscere al pubblico il Rotary e le attività del club, nonché il senso etico e i valori dell organizzazione. Un programma valido di pubbliche relazioni contribuisce a trasmettere l immagine di un associazione affidabile, che opera per rispondere a esigenze concrete. Un immagine positiva del club nella comunità, inoltre, rafforza tra i soci il senso di appartenenza e rende l affiliazione più attraente per i soci potenziali. E' altresì compito della commissione: - Capire gli elementi di pubbliche relazioni più utili per promuovere il Rotary nella comunità; - Collaborare con la commissione per l effettivo e Amministrazione per il raggiungimento degli obiettivi. - Curare l immagine del Rotary e rendere pubbliche tutte le iniziative del Club, del distretto e quella a maggiore rilevanza internazionale. In collaborazione con le altre commissioni redigere il Notiziario del Club, ove istituito. - Mantenere stretti rapporti con il notiziario distrettuale e cura l inserimento di notizie nel sito del R.I. - Mantenere uno stretto rapporto di collaborazione con i giornalisti delle varie testate. - Curare l aggiornamento del sito del Club. - Aprire la finestra Face-Book sul mondo Articolo 12. ORGANI CONSULTIVI PERMANENTI Gli organi consultivi del Club sono costituiti da: - Il Collegio dei Past President - La Commissione per l Ammissione (se istituita) - La Commissione per la designazione dei Candidati alle cariche del Club (se istituita) - Il Revisore dei conti (se istituito) Articolo 13. IL COLLEGIO DEI PAST PRESIDENT Il Collegio è un Organo consultivo del Club composto da tutti i Soci che sono stati Presidenti del Club e che vi sono rimasti iscritti. Il Collegio è un Organo interno a carattere consultivo per il Presidente e per il Consiglio Direttivo, cui distintamente può dare pareri su quesiti ad esso sottoposti ovvero autonomamente inviare ad esso pareri su ogni tema ritenuto di interesse generale. All inizio dell anno rotariano, il Presidente del Club convoca i Past President con lo scopo di eleggere il Coordinatore del Collegio. Questi viene eletto a maggioranza semplice dei presenti, con criterio di rotazione annuale e dura in carica per l anno rotariano. Il Collegio si riunisce per iniziativa del Coordinatore il quale è tenuto a convocarlo anche su richiesta del Presidente del Club o di almeno tre Past President. Articolo 14. Dispense I soci che presentino al consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall obbligo di partecipare alle riunioni del club per un determinato periodo di tempo, nei limiti stabiliti dallo Statuto.. Articolo 15. Finanze 1. Prima dell inizio di ogni anno rotariano, il consiglio prepara un bilancio di previsione per l anno in questione. Questo preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del consiglio. Il preventivo deve essere diviso in due parti: una riguardante l amministrazione del club, e una riguardante i progetti di volontariato. 2. Il tesoriere deve depositare tutti i fondi del club in una banca designata dal consiglio. I fondi devono essere divisi in due parti: amministrazione del club e progetti di volontariato. 3. Tutte le fatture devono essere pagate dal tesoriere o da altri dirigenti autorizzati. Pag. 7 di 8

8 4. Una volta l anno, tutte le operazioni finanziarie del club devono essere sottoposte a un accurata revisione contabile condotta da una persona qualificata. 5. L anno finanziario del club comincia il 1º luglio e termina il 30 giugno. Il pagamento delle quote pro capite alla R.I. e degli abbonamenti alla rivista ufficiale vanno effettuati entro il 1º luglio e il 1º gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci del club alle date sopra indicate. Articolo 16. Procedure di ammissione al club 1. Il nome di un potenziale socio, proposto da un socio attivo del club, va comunicato per iscritto al consiglio dal segretario. Un ex socio, o un socio proveniente da un altro club può essere proposto come socio attivo dal club di provenienza. La proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura. 2. Il consiglio deve assicurarsi che la proposta soddisfi tutti i requisiti stabiliti dallo statuto del Rotary Club in materia di categorie e ammissione. 3. Il consiglio approva o respinge la proposta entro 30 giorni dalla sua presentazione, informando il proponente della decisione tramite il segretario del club. 4. Se la decisione del consiglio è favorevole, al candidato vengono comunicati gli obiettivi del Rotary, come anche i privilegi e le responsabilità derivanti dall ammissione, dopodiché viene invitato a firmare il modulo di iscrizione e a fornire i propri dati e la categoria proposta perché siano comunicati al club. 5. Se entro sette (7) giorni dalla comunicazione dei suddetti dati il consiglio non riceve per iscritto obiezioni motivate dai soci attivi del club in regola col versamento delle quote secondo la procedura prevista dal presente Regolamento, il candidato viene ammesso al club dietro il pagamento della quota d ammissione prevista dal regolamento (a meno che non sia proposto come socio onorario). Qualora fossero presentate obiezioni, il consiglio deve esprimersi al riguardo alla riunione successiva. Se la candidatura fosse approvata nonostante le obiezioni, il candidato viene ammesso al club dietro il pagamento della quota d ammissione (a meno che non sia proposto come socio onorario). 6. Dopo l ammissione, il presidente del club provvede alla presentazione del nuovo socio al resto del club, e alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. Il presidente o il segretario deve comunicare le coordinate del nuovo socio al RI; il presidente, inoltre, deve affiancare al nuovo arrivato un socio, preferibilmente il socio presentatore, che lo aiuti a integrarsi nel club, e deve coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del club. 7. Il club può ammettere, secondo quanto stabilito dallo statuto del Rotary Club, soci onorari che siano stati presentati dal Consiglio. Articolo 17. Risoluzioni I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima approvata dal consiglio. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, sono deferite al consiglio senza discussione. Articolo 18. Ordine del giorno delle riunioni - Apertura. - Presentazione degli ospiti. - Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane. - Eventuali relazioni delle commissioni. - Eventuali argomenti non esauriti. - Nuovi argomenti. - Relazione o presentazione in programma. - Chiusura. Articolo 19. Emendamenti Questo regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero legale, con voto dei due terzi dei soci presenti, purché ogni socio abbia ricevuto comunicazione dell emendamento proposto almeno dieci (10) giorni prima della riunione. Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo statuto del Club e con lo statuto e il regolamento del RI. Pag. 8 di 8

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