Tavolo A/2 04 Ottobre 2011 Monitoraggio ambientale (Gruppo coordinamento Province) DISPOSIZIONI NORMATIVE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tavolo A/2 04 Ottobre 2011 Monitoraggio ambientale (Gruppo coordinamento Province) DISPOSIZIONI NORMATIVE"

Transcript

1 MONITORAGGIO Tavolo A/2 04 Ottobre 2011 Monitoraggio ambientale (Gruppo coordinamento Province) DISPOSIZIONI NORMATIVE D.Lgs. 152/06 Art. 28. Monitoraggio 1. Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale contiene ogni opportuna indicazione per la progettazione e lo svolgimento delle attività di controllo e monitoraggio degli impatti. Il monitoraggio assicura, anche avvalendosi dell'istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e del sistema delle Agenzie ambientali, il controllo sugli impatti ambientali significativi sull'ambiente provocati dalle opere approvate, nonché la corrispondenza alle prescrizioni espresse sulla compatibilità ambientale dell'opera, anche, al fine di individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e di consentire all'autorità competente di essere in grado di adottare le opportune misure correttive. (comma così modificato dall'articolo 2, comma 23, d.lgs. n. 128 del 2010) 1 bis. In particolare, qualora dalle attività di cui al comma 1 risultino impatti negativi ulteriori e diversi, ovvero di entità significativamente superiore, rispetto a quelli previsti e valutati nel provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale, l'autorità competente, acquisite informazioni e valutati i pareri resi può modificare il provvedimento ed apporvi condizioni ulteriori rispetto a quelle di cui al comma 5 dell'articolo 26. Qualora dall'esecuzione dei lavori ovvero dall'esercizio dell'attività possano derivare gravi ripercussioni negative, non preventivamente valutate, sulla salute pubblica e sull'ambiente, l'autorità competente può ordinare la sospensione dei lavori o delle attività autorizzate, nelle more delle determinazioni correttive da adottare. (comma così introdotto dall'articolo 2, comma 23, d.lgs. n. 128 del 2010) 2. Delle modalità di svolgimento del monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure correttive adottate ai sensi del comma 1 è data adeguata informazione attraverso i siti web dell'autorità competente e dell'autorità procedente e delle Agenzie interessate. Pagina 1

2 l.r. 5/2010 REGOLAMENTO REGIONALE Art. 8 (Monitoraggio) 1. La decisione finale sulla compatibilità ambientale o sulla verifica di assoggettabilità a VIA contiene: a) le azioni che il proponente deve svolgere per monitorare la corrispondenza tra gli scenari previsti in sede di studio di impatto ambientale e proposti per la valutazione dell'autorità competente e gli scenari riscontrati a progetto realizzato e in fase di gestione, anche per individuare tempestivamente eventuali impatti negativi imprevisti e consentire al contempo l'adozione delle opportune misure correttive da parte dell'autorità a tal fine individuata nel provvedimento stesso; b) l'istituzione di un Osservatorio ambientale per particolari situazioni ambientali territoriali o anche per determinate tipologie progettuali, di volta in volta individuate, con lo scopo di verificare l'ottemperanza del progetto esecutivo alle prescrizioni e condizioni contenute nella decisione finale e di valutare i risultati delle azioni di monitoraggio di cui alla lettera a). Gli oneri per il funzionamento dell'osservatorio sono a carico del soggetto proponente, che ne fa parte congiuntamente al responsabile del procedimento di VIA o anche di verifica di assoggettabilità a VIA e ai componenti della Commissione di cui all'articolo 3, comma 2; c) il rinvio a successiva pubblicazione sul sito internet dell'autorità competente, non appena noti, delle azioni e dei risultati connessi all'intero svolgimento del monitoraggio e delle eventuali misure correttive adottate autonomamente dal proponente o anche prescritte dall'autorità competente a seguito del monitoraggio, secondo quanto stabilito dall'articolo 28, comma 2, del d.lgs. 152/ La Giunta regionale, sentita l'arpa, adotta con propria deliberazione i criteri generali per il piano di monitoraggio ambientale, quale riferimento per la predisposizione della documentazione da parte del soggetto proponente e per la sua valutazione ai fini di cui al comma 1, nonché le modalità di istituzione, organizzazione e gestione dell'osservatorio di cui al comma Gli oneri per l'attuazione del piano di monitoraggio ambientale e per le correlate attività di verifica sono a carico del soggetto proponente. Art Qualora il provvedimento finale di competenza regionale non determini l assoggettabilità a VIA, le eventuali prescrizioni riguardanti il monitoraggio ambientale, espressamente contenute nello stesso, comportano l obbligo per il proponente di predisporre uno specifico piano di monitoraggio ambientale. Entro trenta giorni dall emanazione del provvedimento finale il proponente trasmette tale piano ad ARPA Lombardia che, per conto della Regione, ne concorda i contenuti. Art ARPA Lombardia assicura alla Regione, nell ambito della Commissione, il proprio supporto tecnico scientifico nelle diverse fasi procedurali di competenza regionale di cui al precedente articolo 5, comma 5, e in particolare: a) supporta l autorità competente, all interno dell istruttoria VIA, nella valutazione del piano di monitoraggio ambientale (PMA); b) esprime parere sul PMA predisposto dal proponente in base a eventuali prescrizioni in merito contenute nel provvedimento finale di verifica; c) effettua controlli ambientali con oneri a carico del soggetto controllato, qualora previsto dalla decisione finale dell autorità competente in materia di VIA o nel piano di monitoraggio; d) supporta l autorità competente nella verifica/controllo della corretta attuazione di quanto previsto nel piano di monitoraggio e nella pubblicizzazione dei risultati, con oneri a carico del proponente ai sensi dell articolo 26, comma 5, della legge regionale 14 agosto 1999, n. 16 (Istituzione dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente ARPA), secondo quanto previsto dall articolo 8, commi 2 e 3, della l.r. 5/2010. Pagina 2

3 CONTROLLO E SANZIONI D.Lgs. 152/06 Art. 29 Controlli e sanzioni 1. La valutazione di impatto ambientale costituisce, per i progetti di opere ed interventi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, presupposto o parte integrante del procedimento di autorizzazione o approvazione. I provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza la previa valutazione di impatto ambientale, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge. 2. Fermi restando i compiti di vigilanza e controllo stabiliti dalle norme vigenti, l'autorità competente esercita il controllo sull'applicazione delle disposizioni di cui al Titolo III della parte seconda del presente decreto nonché sull'osservanza delle prescrizioni impartite in sede di verifica di assoggettabilità e di valutazione. Per l'effettuazione dei controlli l'autorità competente può avvalersi, nel quadro delle rispettive competenze, del sistema agenziale. 3. Qualora si accertino violazioni delle prescrizioni impartite o modifiche progettuali tali da incidere sugli esiti e sulle risultanze finali delle fasi di verifica di assoggettabilità e di valutazione, l'autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, impone al proponente l'adeguamento dell'opera o intervento, stabilendone i termini e le modalità. Qualora il proponente non adempia a quanto imposto, l'autorità competente provvede d'ufficio a spese dell'inadempiente. Il recupero di tali spese è effettuato con le modalità e gli effetti previsti dal regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, sulla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato. 4. Nel caso di opere ed interventi realizzati senza la previa sottoposizione alle fasi di verifica di assoggettabilità o di valutazione in violazione delle disposizioni di cui al presente Titolo III, nonché nel caso di difformità sostanziali da quanto disposto dai provvedimenti finali, l'autorità competente, valutata l'entità del pregiudizio ambientale arrecato e quello conseguente alla applicazione della sanzione, dispone la sospensione dei lavori e può disporre la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale a cura e spese del responsabile, definendone i termini e le modalità. In caso di inottemperanza, l'autorità competente provvede d'ufficio a spese dell'inadempiente. Il recupero di tali spese è effettuato con le modalità e gli effetti previsti dal testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato approvato con regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, sulla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato. 5. In caso di annullamento in sede giurisdizionale o di autotutela di autorizzazioni o concessioni rilasciate previa valutazione di impatto ambientale o di annullamento del giudizio di compatibilità ambientale, i poteri di cui al comma 4 sono esercitati previa nuova valutazione di impatto ambientale. 6. Resta, in ogni caso, salva l'applicazione di sanzioni previste dalle norme vigenti. Pagina 3

4 l.r. 5/2010 Art. 9 (Controllo e sanzioni) 1. All'autorità competente in materia di VIA ai sensi della presente legge spetta l'accertamento delle opere e degli interventi riferiti ai relativi progetti, di cui all'articolo 1, comma 1, realizzati: a) senza la previa sottoposizione alle procedure di VIA o anche di verifica di assoggettabilità a VIA; b) in difformità sostanziale rispetto ai provvedimenti rilasciati in materia di VIA. 2. In caso di accertamento delle violazioni di cui al comma 1, l'autorità competente in materia di VIA, previa eventuale sospensione dei lavori, irroga una sanzione amministrativa pecuniaria compresa, in ragione della gravità delle violazioni, tra un minimo del 5 per cento e un massimo del 20 per cento del valore dell'opera o della parte di essa realizzata in assenza delle succitate procedure o difformemente dalle determinazioni del provvedimento di verifica o di VIA favorevole e può disporre, a cura e spese del responsabile, la demolizione delle opere realizzate e il ripristino dello stato dei luoghi ovvero l'esecuzione di interventi di mitigazione volti ad eliminare o ridurre gli eventuali effetti negativi prodotti dall'opera stessa sull'ambiente. L'accertamento di cui al presente comma comporta il pagamento di un'ulteriore somma di denaro, finalizzata allo svolgimento dell'attività di cui al comma 3, pari allo 0,5 per mille del valore complessivo dell'opera sanzionata. 3. Ai fini di cui ai commi 1 e 2 l'autorità competente valuta l'entità del pregiudizio ambientale eventualmente arrecato dalla realizzazione dell'opera o dell'intervento o dalla mancata adozione delle prescrizioni del provvedimento di verifica o di VIA favorevole e di quello conseguente all'applicazione della sanzione. 4. Il provvedimento sanzionatorio di cui al comma 2 è comunicato al soggetto cui spetta la tenuta dell'albo professionale in cui risultano iscritti rispettivamente il trasgressore e il progettista delle opere o degli interventi sanzionati. 5. La Giunta regionale, sentita l'arpa, approva i criteri e le procedure per l'applicazione dei commi 1, 2 e 3, nel rispetto di quanto previsto agli articoli 3 ter, 3 quater e all'articolo 29, commi 4 e 5, del d.lgs. 152/ La Regione, ove sia autorità competente in materia di VIA ai sensi dell'articolo 2, può avvalersi del supporto della Commissione di cui all'articolo 3, comma 2, per l'applicazione di quanto previsto ai commi 1, 2 e 3. Pagina 4

5 REGOLAMENTO REGIONALE Art. 11 (Controlli) 1. I provvedimenti di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA possono contenere prescrizioni che devono essere espressamente recepite nei successivi provvedimenti di approvazione o autorizzazione del progetto. L ufficio competente alle successive approvazioni o autorizzazioni del progetto è responsabile del corretto recepimento delle prescrizioni ed è tenuto a vigilare sul loro rispetto, anche mediante i soggetti competenti ai controlli in base alle normative vigenti, nonché a segnalare tempestivamente all ufficio competente in materia di VIA eventuali inadempimenti. 2. Nel caso in cui le autorità di cui al comma 1, sulla base delle attività di controllo dei propri provvedimenti di approvazione o autorizzazione cui le stesse sono tenute sulla base delle normative vigenti, segnalino eventuali inadempimenti rispetto ai contenuti dei provvedimenti di VIA, l ufficio competente in materia di VIA attiva le necessarie verifiche ai sensi e per gli effetti dell'articolo 29, comma 3, del d.lgs. 152/06 e dell articolo 9 della l.r. 5/ Le medesime verifiche vengono attivate, a cura dell autorità competente in materia di VIA, anche in caso di segnalazioni di ARPA e ASL, nell ambito delle attività di controllo già previste dalle normative vigenti, nonché delle segnalazioni circostanziate di qualsiasi altro soggetto. 4. Per le istanze di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA presentate successivamente al 19 febbraio 2009, il provvedimento di VIA o di verifica di assoggettabilità a VIA stabilisce le modalità con cui viene verificata, a cura dell autorità competente in materia di VIA, l ottemperanza alle prescrizioni contenute nel provvedimento stesso, anche con la collaborazione delle autorità competenti alle successive autorizzazioni e approvazioni nonché dei soggetti competenti ai controlli in base alle normative vigenti. 5. Le modalità di cui al presente articolo costituiscono le modalità ordinarie per lo svolgimento delle attività di controllo. Nei casi straordinari, disciplinati ai sensi dell articolo 8, comma 2, della l.r. 5/2010, l autorità competente in materia di VIA si avvale delle attività dell Osservatorio ambientale. Pagina 5

V.I.A. e sanzioni: modifiche all art. 29 Dlgs. 152/2006 Novità del Dlgs. 104/2017. A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri

V.I.A. e sanzioni: modifiche all art. 29 Dlgs. 152/2006 Novità del Dlgs. 104/2017. A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri V.I.A. e sanzioni: modifiche all art. 29 Dlgs. 152/2006 Novità del Dlgs. 104/2017 A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri L art. 29 del Dlgs. 152/2006, che disciplina il sistema sanzionatorio

Dettagli

D.A. n. 40/GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

D.A. n. 40/GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE D.A. n. 40/GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le successive

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE D.A. n. 75 /GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le successive

Dettagli

INDIRIZZI PER L APPLICAZIONE DELL ART. 29 DEL DLGS 152/2006 IN REGIONE CAMPANIA

INDIRIZZI PER L APPLICAZIONE DELL ART. 29 DEL DLGS 152/2006 IN REGIONE CAMPANIA REGIONE CAMPANIA ASSESSORATO ALL AMBIENTE INDIRIZZI PER L APPLICAZIONE DELL ART. 29 DEL DLGS 152/2006 IN REGIONE CAMPANIA 1 1. PREMESSSA L art. 29 Sistema sanzionatorio del Dlgs 152/2006, come modificato

Dettagli

LAVALUTAZIONEALUTAZIONE D IMPATTO MPATTOAMBIENTALE MBIENTALE DEFINIZIONI,, PROCEDURAP E FLUSSI, AMBITO D APPLICAZIONE,, ASPETTI SANZIONATORI Anna Mari

LAVALUTAZIONEALUTAZIONE D IMPATTO MPATTOAMBIENTALE MBIENTALE DEFINIZIONI,, PROCEDURAP E FLUSSI, AMBITO D APPLICAZIONE,, ASPETTI SANZIONATORI Anna Mari LAVALUTAZIONEALUTAZIONE D IMPATTO MPATTOAMBIENTALE MBIENTALE DEFINIZIONI,, PROCEDURAP E FLUSSI, AMBITO D APPLICAZIONE,, ASPETTI SANZIONATORI Anna Maria Pastore Stefania Donà Guido Frasson La normativa

Dettagli

405 / GAB REPUBBLICA ITALIANA

405 / GAB REPUBBLICA ITALIANA D.A. n. 405 / GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE D.A. n. 432 / GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE D.A. n. 199/GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le successive

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 680 del 07/11/2017

Delibera della Giunta Regionale n. 680 del 07/11/2017 Delibera della Giunta Regionale n. 680 del 07/11/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 6 - Direzione Generale per l'ambiente, la difesa del suolo e l'ecosistema U.O.D.

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE D.A. n. 256/GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le successive

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE REPUBBLICA ITALIANA D.A. n. 247 /GAB REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le

Dettagli

Norme in materia di valutazione di impatto ambientale

Norme in materia di valutazione di impatto ambientale Legge Regionale 2 febbraio 2010, n. 5 Norme in materia di valutazione di impatto ambientale (BURL n. 5, 2 suppl. ord. del 04 Febbraio 2010 ) urn:nir:regione.lombardia:legge:2010-02-02;5 CAPO I DISPOSIZIONI

Dettagli

Gazzetta Ufficiale 20 ottobre 2001, n (L) - Accertamento di conformità

Gazzetta Ufficiale 20 ottobre 2001, n (L) - Accertamento di conformità Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 Gazzetta Ufficiale 20 ottobre 2001, n. 245 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A). [Testo

Dettagli

COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO

COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO R E G O L A M E N T O Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Valutazioni ambientali, sviluppo e sostenibilità ambientale DETERMINAZIONE

Dettagli

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO Disposizioni sui procedimenti amministrativi in attuazione della legge 7 agosto 1990, n. 241, della legge regionale 25 novembre 2009, n.56 e del Reg.Reg. 17 maggio 2011, n.2, relativo alla

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 112 del 02/10/2017

Decreto Dirigenziale n. 112 del 02/10/2017 Decreto Dirigenziale n. 112 del 02/10/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 6 - Direzione Generale per l'ambiente, la difesa del suolo e l'ecosistema U.O.D. 6 - Valutazioni

Dettagli

VIA e AIA. Decreto legislativo 152/2006 così come modificato dal Decreto legislativo 128/2010 (modifiche entrate in vigore il 26/8/2010)

VIA e AIA. Decreto legislativo 152/2006 così come modificato dal Decreto legislativo 128/2010 (modifiche entrate in vigore il 26/8/2010) VIA e AIA Decreto legislativo 152/2006 così come modificato dal Decreto legislativo 128/2010 (modifiche entrate in vigore il 26/8/2010) Avv. Claudia Galdenzi Aderente a greenlex - avvocati in rete (www.greenlex.it)

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 maggio 2009, n. 363 Decreto Legislativo del 3 aprile 2006 n. 152 e ss. mm. ii. Disposizioni applicative in materia di VIA e VAS al fine di semplificare i procedimenti

Dettagli

ART. 1. (Oggetto) ART. 2. (Attività di coordinamento)

ART. 1. (Oggetto) ART. 2. (Attività di coordinamento) ART. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento reca la disciplina di attuazione dell esercizio dei poteri speciali dello Stato inerenti agli attivi strategici nei settori dell energia, dei trasporti e delle

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE REPUBBLICA ITALIANA D.A. n.339 /GAB REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le successive

Dettagli

COMUNE DI ROVIGO. Settore Urbanistica R E G O L A M E N T O

COMUNE DI ROVIGO. Settore Urbanistica R E G O L A M E N T O COMUNE DI ROVIGO Settore Urbanistica R E G O L A M E N T O Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia

Dettagli

COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Servizio dei controlli interni

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 28/09/2009 REGOLAMENTO

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 28/09/2009 REGOLAMENTO ALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 28/09/2009 REGOLAMENTO Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione

Dettagli

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PADOVA

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PADOVA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEGLI ARTT. 2 E 4 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990 n. 241 COME MODIFICATA E INTEGRATA DALLA LEGGE 11 FEBBRAIO

Dettagli

COMUNE DI BANCHETTE (PROVINCIA DI TORINO) REGOLAMENTO COMUNALE

COMUNE DI BANCHETTE (PROVINCIA DI TORINO) REGOLAMENTO COMUNALE COMUNE DI BANCHETTE (PROVINCIA DI TORINO) REGOLAMENTO COMUNALE CRITERI PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE DI CARATTERE EDILIZIO DI CUI AL TITOLO IV VIGILANZA SULL ATTIVITÀ URBANISTICOEDILIZIA,

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione

Autorità Nazionale Anticorruzione Autorità Nazionale Anticorruzione Regolamento sull esercizio del potere dell Autorità di richiedere il riesame dei provvedimenti di revoca o di misure discriminatorie adottati nei confronti del Responsabile

Dettagli

Comune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO. corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi edilizi dal D.P.R.

Comune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO. corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi edilizi dal D.P.R. Comune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO "Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi

Dettagli

Città di Lurate Caccivio

Città di Lurate Caccivio Città di Lurate Caccivio REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE ALLE VIOLAZIONI A REGOLAMENTI ED ORDINANZE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. del INDICE: Art. 1

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 301

DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 301 DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 301 Modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, recante testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari

Dettagli

Provincia Regionale di Trapani

Provincia Regionale di Trapani Provincia Regionale di Trapani - SETTORE TERRITORIO, AMBIENTE, RISERVE NATURALI E PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA AMBIENTALE DI COMPETENZA PROVINCIALE

Dettagli

PROVINCIA DI SASSARI SETTORE AMBIENTE-AGRICOLTURA

PROVINCIA DI SASSARI SETTORE AMBIENTE-AGRICOLTURA PROVINCIA DI SASSARI SETTORE AMBIENTE-AGRICOLTURA DETERMINAZIONE N 1945 DEL 16/07/2013 OGGETTO:VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI DI SORSO. PARERE MOTIVATO. IL DIRIGENTE

Dettagli

E m a n a il seguente decreto legislativo:

E m a n a il seguente decreto legislativo: 1 DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2009, n. 142 Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 183/2005 che stabilisce i requisiti per l'igiene dei mangimi. (09G0151).

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2009, n. 142

DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2009, n. 142 DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2009, n. 142 Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 183/2005 che stabilisce i requisiti per l'igiene dei mangimi. (09G0151)

Dettagli

351 /GAB REPUBBLICA ITALIANA

351 /GAB REPUBBLICA ITALIANA D.A. n. 351 /GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le

Dettagli

COMUNE DI GALLICANO Provincia di Lucca REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI GALLICANO Provincia di Lucca REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI GALLICANO Provincia di Lucca REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI 1 CAPO I PRINCIPI GENERALI Articolo 1 Ambito d'applicazione 1. Il presente regolamento disciplina, in attuazione

Dettagli

E m a n a il seguente decreto legislativo:

E m a n a il seguente decreto legislativo: DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2009, n. 142 Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 183/2005 che stabilisce i requisiti per l'igiene dei mangimi. (09G0151)

Dettagli

Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo.

Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo. Normativa comparata REGIONE LAZIO (Artt. 117 118; 180-187) Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento Pubblicata nel B.U. Lazio 30 agosto 1999, n.

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 09/08/2019 n. 874

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 09/08/2019 n. 874 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 09/08/2019 n. 874 Settore IV 4.4 - Area Governo del Territorio 4.4.3 - UO Attività Amministrativa OGGETTO: COMUNE DI TRECASTELLI - PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA DI ESPANSIONE

Dettagli

29/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 89. Regione Lazio

29/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 89. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 ottobre 2013, n. G00480 PRONUNCIA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE SUL PROGETTO

Dettagli

L Aquila, ottobre Regione Abruzzo

L Aquila, ottobre Regione Abruzzo L Aquila, 14-15 ottobre 2019 - Regione Abruzzo Linea di intervento LQS1 Valutazioni ambientali - Azioni per il miglioramento dell efficacia dei processi di VAS e di VIA relativi a programmi, piani e progetti

Dettagli

REOPEN SPL ACQUA RIFIUTI - TRASPORTI

REOPEN SPL ACQUA RIFIUTI - TRASPORTI ESTRATTO LEGGE 145/2018 ( ) 153. Al fine di accelerare la predisposizione e l'attuazione del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, all'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono

Dettagli

Sommario. Preambolo. Visto l'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione; Visto l articolo 4, comma 1, lettera l) dello Statuto;

Sommario. Preambolo. Visto l'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione; Visto l articolo 4, comma 1, lettera l) dello Statuto; Modifiche alla legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA), di autorizzazione integrata ambientale (AIA)

Dettagli

Art. 41 del DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2016, n. 97

Art. 41 del DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2016, n. 97 Art. 41 del DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2016, n. 97 Modifiche all'articolo 1 della legge n. 190 del 2012 1. All'articolo 1 della legge n. 190 del 2012 sono apportate le seguenti modificazioni: a) la

Dettagli

La Giunta regionale ha approvato Il Presidente della Giunta emana. CAPO I Oggetto ed ambito di applicazione

La Giunta regionale ha approvato Il Presidente della Giunta emana. CAPO I Oggetto ed ambito di applicazione Disposizioni per il coordinamento delle procedure di VIA e AIA e per il raccordo tecnico istruttorio di valutazione delle modifiche di installazioni e di impianti in ambito di VIA, AIA, autorizzazione

Dettagli

Comune di Saletto Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E OBLAZIONI PER ABUSI EDILIZI.

Comune di Saletto Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E OBLAZIONI PER ABUSI EDILIZI. Comune di Saletto Provincia di Padova --ooooo ooooo-- REGOLAMENTO COMUNALE CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE A TITOLO DI OBLAZIONE PREVISTE

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 260/2012 CHE STABILISCE I REQUISITI TECNICI E COMMERCIALI PER I BONIFICI E GLI ADDEBITI DIRETTI IN EURO E DISPOSIZIONI

Dettagli

APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 21/12/2015

APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 21/12/2015 COMUNE DI BORGO PRIOLO PROVINCIA DI PAVIA C.A.P. 27040 TEL. (0383) 872214 872265 FAX. (0383) 871371 COD. FISC. 00468890181 ****** Ufficio Tecnico Comunale CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51 DELIBERAZIONE 5 dicembre 2016, n. 1261

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51 DELIBERAZIONE 5 dicembre 2016, n. 1261 90 21.12.2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51 DELIBERAZIONE 5 dicembre 2016, n. 1261 Modalità organizzative nonché indirizzi operativi volti ad individuare forme di snellimento e raccordo

Dettagli

1 bis. Le disposizioni della presente legge si applicano anche all attività di lavanderia a gettoni, così come definita all articolo 4 bis.

1 bis. Le disposizioni della presente legge si applicano anche all attività di lavanderia a gettoni, così come definita all articolo 4 bis. Testo vigente LEGGE REGIONALE 05 dicembre 2011, n. 25 Disciplina dell'attività di tintolavanderia ( B.U. 29 dicembre 2011, n. 112 ) La pubblicazione del testo non ha carattere di ufficialita' Sommario

Dettagli

Consiglio Regionale della Puglia

Consiglio Regionale della Puglia LEGGE REGIONALE 12 FEBBRAIO 2014, N. 4 Semplificazioni del procedimento amministrativo. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 aprile 2001, n. 11 (Norme sulla valutazione dell impatto ambientale),

Dettagli

Art Funzioni delle Province e dei Comuni Art Funzioni delle Province e dei Comuni

Art Funzioni delle Province e dei Comuni Art Funzioni delle Province e dei Comuni Allegato D Proposta di legge regionale Disposizioni procedurali in materia di viabilità regionale e accordi di programma per opere pubbliche di interesse strategico regionale. Modifiche all'articolo 24

Dettagli

COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 23 dd. 15.06.2016 INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI

Dettagli

Atto Dirigenziale n 2557/2015

Atto Dirigenziale n 2557/2015 Atto Dirigenziale n 2557/2015 SETTORE TERRITORIO Proposta n 57/2015 OGGETTO: PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS 152/2006 E DELLE L.R. 5/2010 RELATIVA AL PROGETTO DI REALIZZAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE E TRASPARENZA DISCIPLINA DEL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO EX ART. 47 D. LGS. 33/2013 SS.MM.II.

REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE E TRASPARENZA DISCIPLINA DEL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO EX ART. 47 D. LGS. 33/2013 SS.MM.II. REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE E TRASPARENZA DISCIPLINA DEL PROCEDIMENTO SANZIONATORIO EX ART. 47 D. LGS. 33/2013 SS.MM.II. (Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29

Dettagli

di Argenta n. 54 del PROVINCIA DI FERRARA SETTORE Urbanistica Demanio Patrimonio

di Argenta n. 54 del PROVINCIA DI FERRARA SETTORE Urbanistica Demanio Patrimonio Comune Determinazione di Argenta n. 54 del 14-02-2013 PROVINCIA DI FERRARA SETTORE Urbanistica Demanio Patrimonio OGGETTO: Modifica agli allegati B e C del Regolamento Urbanistico Edilizio vigente con

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE INTERNA ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE INTERNA ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE INTERNA ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE E PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI DOCUMENTI E DI INFORMAZIONI DI CARATTERE AZIENDALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO

Dettagli

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA - PROCEDURA SEMPLIFICATA Ex D.P.R. n. 139/2010

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA - PROCEDURA SEMPLIFICATA Ex D.P.R. n. 139/2010 INTERVENTI ASSOGGETTATI ISTANZA MODALITA DI TRASMISSIONE Interventi di lieve entità, da realizzarsi su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice, sempre che comportino

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. REGIONE SICILIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente

REPUBBLICA ITALIANA. REGIONE SICILIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente D.A. n. 269/GAB del 21.06.2019 REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione

Dettagli

Art.4. (Competenze del Ministero della salute in materia di controlli)

Art.4. (Competenze del Ministero della salute in materia di controlli) prodotti devono essere venduti unitamente a wt foglio riportante le indicazioni di cui al predetto articolo 19, paragrafo 1. 4. In fase di etichettatura dei prodotti cosmetici non preconfezionati o dei

Dettagli

L.R. 11/2015, art. 14 B.U.R. 18/1/2017, n. 3 D.lgs. 152/2006, art DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 2 gennaio 2017, n. 05/Pres.

L.R. 11/2015, art. 14 B.U.R. 18/1/2017, n. 3 D.lgs. 152/2006, art DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 2 gennaio 2017, n. 05/Pres. L.R. 11/2015, art. 14 B.U.R. 18/1/2017, n. 3 D.lgs. 152/2006, art. 114 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 2 gennaio 2017, n. 05/Pres. Regolamento per la procedura di approvazione dei progetti di gestione

Dettagli

MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO.

MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO. ALLEGATO 1 MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO. Il presente allegato individua le modalità per l applicazione

Dettagli

Il Direttore del Dipartimento

Il Direttore del Dipartimento Oggetto: Autorizzazione provvisoria, ai sensi del comma 1-quater dell art. 32-bis della legge n. 31/08, alla messa in esercizio dell impianto di preselezione e riduzione volumetrica degli RSU denominato

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA INTEGRATIVO IN MATERIA DI TUTELA DEL CONSUMATORE TRA L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

PROTOCOLLO DI INTESA INTEGRATIVO IN MATERIA DI TUTELA DEL CONSUMATORE TRA L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO PROTOCOLLO DI INTESA INTEGRATIVO IN MATERIA DI TUTELA DEL CONSUMATORE TRA L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO E L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E I SERVIZI IDRICI L Autorità

Dettagli

LE SANZIONI EDILIZIE: NATURA E FUNZIONE

LE SANZIONI EDILIZIE: NATURA E FUNZIONE LE SANZIONI EDILIZIE: NATURA E FUNZIONE LE RESPONSABILITÀ NEGLI ABUSI EDILIZI Art. 131 - Responsabilità del titolare, del committente, del costruttore e del direttore dei lavori [nonché anche del progettista

Dettagli

L.R. 2 febbraio 2010 n. 12 Norme di riordino e semplificazione in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di impatto ambientale

L.R. 2 febbraio 2010 n. 12 Norme di riordino e semplificazione in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di impatto ambientale L.R. 2 febbraio 2010 n. 12 Norme di riordino e semplificazione in materia di valutazione ambientale strategica al 31/12/2011 L'oggetto della legge Con la Legge n.12/2010 la Regione detta norme di adeguamento,

Dettagli

Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 2016, n. 194, pubblicato in G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252

Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 2016, n. 194, pubblicato in G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252 Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 2016, n. 194, pubblicato in G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252 Regolamento recante norme per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti

Dettagli

D.A. n. 452 /GAB REPUBBLICA ITALIANA

D.A. n. 452 /GAB REPUBBLICA ITALIANA D.A. n. 452 /GAB REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE L ASSESSORE VISTO lo Statuto della Regione Siciliana, convertito in legge costituzionale 26.02.1948, n 2, e le

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Valutazioni ambientali, sviluppo e sostenibilità ambientale DETERMINAZIONE

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 68 del 18 luglio

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 68 del 18 luglio Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 68 del 18 luglio 2017 25 (Codice interno: 348544) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 940 del 23 giugno 2017 Legge regionale 18 febbraio 2016, n. 4

Dettagli

L.R. 9 luglio 2008, n. 5 e s.m. Procedura per l applicazione delle sanzioni amministrative nell ambito dell attività di vigilanza

L.R. 9 luglio 2008, n. 5 e s.m. Procedura per l applicazione delle sanzioni amministrative nell ambito dell attività di vigilanza L.R. 9 luglio 2008, n. 5 e s.m. Procedura per l applicazione delle sanzioni amministrative nell ambito dell attività di vigilanza Indice generale 1.0 FINALITÀ DEL DOCUMENTO... 3 2.0 NORMATIVE DI RIFERIMENTO...3

Dettagli

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 4 febbraio 2005, n.25 Norme in materia di tutela della salute contro i danni derivanti dal fumo.

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 4 febbraio 2005, n.25 Norme in materia di tutela della salute contro i danni derivanti dal fumo. REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 4 febbraio 2005, n.25 Norme in materia di tutela della salute contro i danni derivanti dal fumo. (Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 10 del 10

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO SULL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 15 MARZO 2017, N

SCHEMA DI REGOLAMENTO SULL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 15 MARZO 2017, N Allegato A alla delibera n. 203/17/CONS del 18 maggio 2017 SCHEMA DI REGOLAMENTO SULL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 15 MARZO 2017, N. 35 IN MATERIA DI GESTIONE COLLETTIVA DEI

Dettagli

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB

CORSO LA TRASPARENZA BANCARIA MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO LEGISLATIVO 141/2010 AL TUB Vecchio articolo Nuovo articolo Commenti Art. 127 Regole generali 01. Le Autorità creditizie esercitano i poteri previsti dal presente titolo

Dettagli

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 21 del 17/02/2014

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 21 del 17/02/2014 Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 21 del 17/02/2014 LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4 Semplificazioni del procedimento amministrativo. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 aprile

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE ALLE VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI ED ALLE ORDINANZE COMUNALI

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE ALLE VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI ED ALLE ORDINANZE COMUNALI C.F. 83001170303 - P.IVA 00673160305 COMUNE DI RIVIGNANO Provincia di Udine Piazza IV Novembre, 34 tel. 0432773440 - telefax 0432775236 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE ALLE

Dettagli

COMUNE DI CHIANCIANO TERME (Provincia di Siena)

COMUNE DI CHIANCIANO TERME (Provincia di Siena) COMUNE DI CHIANCIANO TERME (Provincia di Siena) PIANO STRUTTURALE (ai sensi L.R. 1/05) Dicembre 2013 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA MISURE PREVISTE IN MERITO AL MONITORAGGIO Sindaco Gabriella Ferranti

Dettagli

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 636 SEDUTA DEL 10/05/2019

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 636 SEDUTA DEL 10/05/2019 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 636 SEDUTA DEL 10/05/2019 OGGETTO: Attuazione DGR n. 449 del 17 aprile 2019 Sospensione temporanea delle deliberazioni n. 397 del

Dettagli

IL RESPONSABILE D AREA

IL RESPONSABILE D AREA IL RESPONSABILE D AREA Premesso: - che il D.L. 12.11.2014 n. 133 c.d. sblocca Italia è stato convertito con modifiche dalla legge 11/11/2014, n. 164, la quale all art. 17, comma 1, lett. q-bis, ha inasprito

Dettagli

Autorità Idrica Toscana

Autorità Idrica Toscana DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 10 del 30/01/2018 OGGETTO: RECEPIMENTO NUOVI INDIRIZZI REGIONALI PER LA DETERMINAZIONE DELLA MISURA DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PREVISTE ALL ART. 133 DEL

Dettagli

Art. 2 (Ambito di applicazione)

Art. 2 (Ambito di applicazione) Testo vigente LEGGE REGIONALE 22 aprile 2014, n. 7 Norme sulle misure di prevenzione e protezione dai rischi di caduta dall alto da predisporre negli edifici per l esecuzione dei lavori di manutenzione

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016

DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016 DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 29/09/2016 n. 1432

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 29/09/2016 n. 1432 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 29/09/2016 n. 1432 Settore IV 4.4 - Area Governo del Territorio 4.4.3 - Governo del Territorio - Attività Amministrativa OGGETTO: D.LGS. 152/2006 E SS.MM. II. - ART. 12

Dettagli

PECUNIARIE PECUNIARIE

PECUNIARIE PECUNIARIE CITTA' DI TRAPANI Provincia di Trapani Medaglia d'oro al Valor Civile 3 Settore - Urbanistica, SUAP, Patrimonio TABELLA DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA URBANISTICA ED EDILIZIA (DELIBERA COMMISSARIO

Dettagli

COMUNE DI QUINTANO REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI QUINTANO REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI QUINTANO PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI (ART. 3, DECRETO LEGGE N. 174/2012, CONVERTITO IN LEGGE N. 213/2012) 1 TITOLO I PRINCIPI GENERALI Articolo

Dettagli

I N D I C E. Approvato con D.C.U. n. 31 del 13.11.2013. Modificato con D.C.U. n. 21 del 30.09.2015

I N D I C E. Approvato con D.C.U. n. 31 del 13.11.2013. Modificato con D.C.U. n. 21 del 30.09.2015 Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici e per la disciplina del procedimento sanzionatorio per la applicazione delle sanzioni specifiche

Dettagli

COMUNE DI NERVIANO. Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni di: Regolamenti ed Ordinanze Comunali.

COMUNE DI NERVIANO. Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni di: Regolamenti ed Ordinanze Comunali. COMUNE DI NERVIANO Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni di: Regolamenti ed Ordinanze Comunali. INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art.

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE N. 77

PROGETTO DI LEGGE N. 77 REGIONE LOMBARDIA X Legislatura CONSIGLIO REGIONALE Atti 2004/2013 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE N. 77 Disposizioni in materia ambientale. Modifiche alle ll.rr.

Dettagli

REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA - AREA SECONDA. SERVIZIO (cod. 2N.01) SERVIZIO VALUTAZIONI AMBIENTALI

REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA - AREA SECONDA. SERVIZIO (cod. 2N.01) SERVIZIO VALUTAZIONI AMBIENTALI REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA AREA SECONDA SERVIZIO (cod. 2N.01) SERVIZIO VALUTAZIONI AMBIENTALI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 20 DEL 14112014 OGGETTO: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Titolo del provvedimento: Disposizioni correttive di leggi tributarie vigenti, a norma dell'articolo 16 della legge 27 luglio 2000, n. 212, concernente lo statuto dei diritti del contribuente. (Pubblicato

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTI gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante delega al Governo per la precisa individuazione

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 13 ottobre 2014, n (GU n.250 del )

DECRETO LEGISLATIVO 13 ottobre 2014, n (GU n.250 del ) DECRETO LEGISLATIVO 13 ottobre 2014, n. 153 Ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 7 GIUGNO 2012 239/2012/A/EFR DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI RISPARMI ENERGETICI L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA

Dettagli

COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione C.C. n. 93 del 19.12.2012 ARTICOLO 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento, in esecuzione di quanto previsto dall art. 147 del

Dettagli

Aedon (ISSN ) Fascicolo 1, maggio Il Mulino - Rivisteweb. Ente di afferenza: ()

Aedon (ISSN ) Fascicolo 1, maggio Il Mulino - Rivisteweb. Ente di afferenza: () Il Mulino - Rivisteweb Disegno di legge, Disposizioni per favorire la circolazione delle opere cinematografiche (A.C. 6467), presentato il 19 ottobre 1999 dal Ministro per i beni e le attività culturali

Dettagli