VIA e AIA. Decreto legislativo 152/2006 così come modificato dal Decreto legislativo 128/2010 (modifiche entrate in vigore il 26/8/2010)

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1 VIA e AIA Decreto legislativo 152/2006 così come modificato dal Decreto legislativo 128/2010 (modifiche entrate in vigore il 26/8/2010) Avv. Claudia Galdenzi Aderente a greenlex - avvocati in rete ( 1

2 V.I.A. 2

3 FINALITA DELLA RIFORMA CIRCOSCRIVERE IL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA VIA INTRODURRE CHIARIFICAZIONI E PRECISAZIONI SUL PIANO PROCEDURALE 3

4 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA VIA A. Oggetto REGIME ATTUALE (art. 6, c. 5 Dlgs n. 152/06, così come REGIME PRECEDENTE (art. 6, c. 5 Dlgs n. 152/06, ante Dlgs n. 128/2010) Riguarda i progetti che possono avere impatti* significativi e negativi sull ambiente e sul patrimonio culturale Riguarda i progetti che possono avere impatti* significativi sull ambiente e sul patrimonio culturale * IMPATTO AMBIENTALE: l alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta e indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, fisici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, in conseguenza dell attuazione sul territorio di piani o programmi o di progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonché di eventuali malfunzionamenti. (art. 5, c.1, lett. c) 4

5 B. Modifica sostanziale di un progetto determina la necessità di sottoporre a VIA un progetto che vi è già stato assoggettato REGIME ATTUALE (art. 5, lett. l bis Dlgs n. 152/06, così come REGIME PRECEDENTE (art. 5, lett. l bis Dlgs n. 152/06, ante Dlgs n. 128/2010) Variazioni che producono effetti negativi e significativi sull ambiente Variazioni che possono produrre effetti negativi e significativi sull ambiente 5

6 C. Verifica di assoggettabilità a VIA REGIME ATTUALE (art. 5, lett. m, Dlgs n. 152/06, così come REGIME PRECEDENTE (art. 5, lett. m, Dlgs n. 152/06, ante Dlgs n. 128/2010) Verifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo e negativo sull ambiente e devono essere sottoposti alla fase di VIA Verifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo sull ambiente e devono essere sottoposti a VIA 6

7 IL PROCEDIMENTO A. Fase Istruttoria INCOMPLETEZZA DELL ISTANZA REGIME ATTUALE (art. 23, co. 4 Dlgs n. 152/06, così come REGIME PRECEDENTE (art. 23, co. 4 Dlgs n. 152/06, ante Dlgs n. 128/2010) Il proponente può presentare documentazione integrativa entro 30 gg, prorogabili in caso di complessità della documentazione da presentare. In tal caso i termini del procedimento si intendono interrotti. In caso di inottemperanza, l istanza si intende ritirata. Il progetto si intendeva come non presentato. 7

8 PUBBLICITA (art. 24, co. 1, Dlgs n. 152/2006, così come Si precisa che la notizia del progetto a mezzo stampa e sul sito web sostituiscono le comunicazioni ai sensi degli articoli 7 e 8 l. n. 241/1990 MODIFICA DEGLI ELABORATI (art. 24, co. 9 e 9 bis, Dlgs n. 152/2006, così come modificati dal Dlgs n. 128/2010) Può avvenire entro 45 giorni (e non più 60 giorni) dalla scadenza del termine fissato per la presentazione delle osservazioni Il termine è prorogabile, solo per giustificati motivi, ma senza limiti Si precisa che le nuove osservazioni possono essere espresse entro 60 giorni e possono avere ad oggetto esclusivamente le modifiche Si precisa che il provvedimento di VIA deve essere espresso entro 90 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni Segue 8

9 MODIFICA DEGLI ELABORATI (art. 25, co. 3 e 3 bis, Dlgs n. 152/2006, così come È concesso alle Regioni e agli enti interessati un termine per la revisione dei propri pareri. Si precisa che nel caso di mancata espressione del parere o dissenso, l autorità competente procede comunque. 9

10 B. Fase decisoria IL SILENZIO DELL A.C. (art. 26, co. 2 e 2 bis, Dlgs n. 152/2006, così come modificato dal Dlgs n. 128/2010) Eventuale esercizio del potere sostitutivo da parte del Consiglio dei Ministri Ricorso avverso il silenzio ai sensi delle disposizioni del processo amministrativo C. Il monitoraggio (art. 28, co. 1 bis, Dlgs n. 152/2006, così come modificato dal Dlgs n. 128/2010) Se i controlli evidenziano impatti negativi ulteriori e diversi A.C. può Modificare il provvedimento di VIA e apporre prescrizioni aggiuntive Nelle more disporre la sospensione dei lavori 10

11 D. Le competenze delle Regioni Possono prevedere modalità ulteriori per l individuazione dei progetti da sottoporre a VIA e per la relativa consultazione (art. 7, co. 7, lett. c, Dlgs n. 152/2006, così come Limite: rispetto della legislazione comunitaria e compatibilità con le modalità indicate dal Dlgs n. 152/2006 Possono disciplinare le regole procedurali per il rilascio del provvedimento VIA (art. 7, co. 7, lett. e, Dlgs n. 152/2006, così come Limite: rispetto dei limiti generali del dlgs. n. 152/2006 e dell art. 29 l. n. 241/

12 A.I.A. 12

13 FINALITA DELLA RIFORMA PRENDERE FORMALMENTE ATTO DELL AVVENUTA ABROGAZIONE DELLA DIRETTIVA 96/61/CE AD OPERA DELLA DIRETTIVA 2008/1/CE* INTRODUZIONE DELLA DISCIPLINA DELL AIA NEL T.U. AMBIENTALE CHIARIRE E RAZIONALIZZARE ALCUNI ASPETTI DELL ISTITUTO (SOPRATTUTTO EFFICACIA E RAPPORTI CON LA VIA E CON LE ALTRE AUTORIZZAZIONI) * N.B. La Direttiva 2008/1/CE è abrogata dalla direttiva 24/11/2010 n. 2010/75/UE a partire dal 7/1/

14 RAZIONALIZZAZIONE DELLA NORMATIVA A. Modifica sostanziale di un impianto Determina la necessità di ottenere una nuova AIA REGIME ATTUALE (art. 5, lett l bis, Dlgs n. 152/06, così come REGIME PRECEDENTE (art. 2, lett n, Dlgs n. 59/2005) Variazioni che producono effetti negativi e significativi sull ambiente Modifica che secondo un parere motivato dell autorità competente, potrebbe avere effetti negativi significativi per gli esseri umani o per l ambiente 14

15 B. Il gestore * dell impianto REGIME ATTUALE (art. 5, lett. r bis Dlgs n. 152/06, così come REGIME PRECEDENTE (art. 2, lett. p, Dlgs n. 59/2005) Qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l impianto oppure che dispone di un potere economico determinante sull esercizio tecnico dell impianto stesso Qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l impianto * Al gestore fanno capo gli oneri connessi alla AIA (ad esempio: la richiesta di AIA, di rinnovo, le comunicazioni inerenti le modifiche dell impianto) 15

16 C. Le modifiche inerenti il procedimento di rilascio INCOMPLETEZZA DELL ISTANZA (art. 29 ter, 4 co Dlgs n. 152/2006 così come Il proponente può presentare documentazione integrativa entro un termine non inferiore a 30 giorni, prorogabile in caso di complessità della documentazione da presentare. In tal caso i termini del procedimento si intendono interrotti. In caso di inottemperanza l istanza si intende ritirata PUBBLICITA (art. 29 quater, 3 co Dlgs n. 152/2006 così come E prescritta un unica pubblicazione per gli impianti sottoposti anche a VIA. La pubblicazione deve avvenire anche sul sito WEB dell autorità competente al rilascio. 16

17 CONFERENZA DI SERVIZI (art. 29 quater, co 5 Dlgs n. 152/2006 così come modificato dal Dlgs n. 128/2010) è stata resa obbligatoria, con partecipazione dell istante SILENZIO DELL A.C. (art. 29 quater, co 10 Dlgs n. 152/2006 così come modificato dal Dlgs n. 128/2010) ricorso avverso il silenzio ai sensi delle disposizioni del processo amministrativo escluso il potere sostitutivo COMPETENZE DELLE REGIONI (art. 7 quater, co. 7, lett. C) e E) Dlgs n. 152/2006 così come possibilità di derogare nei medesimi limiti previsti in materia di VIA (vedi slide n. 11) 17

18 D. Rapporto con le altre autorizzazioni (art. 29 quater, co 11 Dlgs n. 152/2006 così come L elenco delle autorizzazioni sostituite dall AIA è divenuto tassativo Sono sostituite ad ogni effetto le autorizzazioni riportate nell allegato IX alla parte II del dlgs n. 152/2006 È espressamente previsto che l AIA sostituisce la comunicazione di avvio di alcune attività di recupero rifiuti, ai sensi dell art. 216 Dlgs 152/

19 E. Il coordinamento AIA/VIA (art. 10 e 29 sexies co 2 d.lgs 152/06, così come Il provvedimento di VIA fa luogo dell AIA per i progetti per i quali la valutazione spetta allo Stato e che rientrano nell allegato XII del d.lgs 152/06 1) il SIA e gli elaborati progettuali devono contenere anche le informazioni previste ai fini dell AIA L AIA però deve essere richiesta per i progetti soggetti a screening che all esito della verifica di assoggettabilità l AC valuti di non assoggettare a VIA 2) il monitoraggio e i controlli successivi devono avere i requisiti previsti anche per l AIA 19

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