XXVII GIORNATA DEL TURISMO 26 SETTEMBRE 2006

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1 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA VERONA XXVII GIORNATA DEL TURISMO 26 SETTEMBRE 2006 Conferenza stampa Camera di Commercio I.A.A. di Verona - Sala Consiglio LE PERFORMANCE DEL SETTORE TURISTICO VERONESE ATTRAVERSO I DATI DELLA CAMERA DI COMMERCIO A cura del Servizio Studi e Ricerca Camerale

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3 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VERONA XXVII GIORNATA DEL TURISMO 26 SETTEMBRE 2006 Conferenza stampa Camera di Commercio I.A.A. di Verona Sala Consiglio LE PERFORMANCE DEL SETTORE TURISTCO VERONESE ATTRAVERSO I D ATI DELLA CAMERA DI COMMERCIO A cura del Servizio Studi e Ricerca camerale SOMMARIO Presentazione... pag. 3 Parte prima Le imprese del settore turistico della provincia di Verona pag. 5 Parte seconda Natalità, mortalità e longevità delle imprese del settore turistico della provincia di Verona.. pag. 9 Parte terza I bilanci delle società di capitali del settore turistico veronese.. pag. 15 Parte quarta I bilanci dei distretti produttivi veronesi a confronto.. pag. 19 1

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5 PRESENTAZIONE 27 a GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO VERONA, IL TURISMO, LE IMPRESE In occasione della 27 a Giornata Mondiale del Turismo, la Camera di Commercio di Verona ha voluto sottolineare l importanza del settore turistico per l economia provinciale, analizzando lo stato di salute del turismo veronese, in una conferenza stampa aperta ai principali attori del sistema. Il presente studio, realizzato dal Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, contiene dati economico-statistici sulla demografia delle imprese, sulla loro longevità e per le società di capitali sui bilanci depositati al Registro delle Imprese. L obiettivo di questa pubblicazione è quello di offrire un contributo alla conoscenza del settore turistico veronese e uno stimolo alla discussione da parte di enti ed istituzioni, tra i quali si colloca a pieno titolo l Ente camerale, finalizzata alla condivisione di strategie e programmi di sviluppo per i prossimi anni. 3

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7 17% 16% 14% 11% PARTE PRIMA IL SETTORE TURISTICO NELLA PROVINCIA DI VERONA LE IMPRESE Sono le imprese attive al 31 dicembre 2005 nel comparto Alberghi e Ristoranti 1 nella provincia di Verona. Il numero sale a se si analizzano i dati sulle localizzazioni 2. Il gruppo più numeroso è costituito dai bar (n unità locali che rappresentano il 49% del totale), si contano, poi, ristoranti (33% del totale comparto), 601 alberghi e una sessantina di campeggi ed aree attrezzate per roulotte. Inoltre, sono presenti in provincia 218 unità locali che gestiscono attività di case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, agriturismo, ecc. In quanto a numerosità delle imprese, nella nostra regione Verona segue solo Venezia, che conta unità locali. Il comune che evidenzia la più alta presenza, in termini assoluti, di imprese del comparto è Verona (1.544 unità locali attive), seguito da comuni del Lago di Garda: Malcesine (248), Bardolino (207), Lazise (205), Peschiera del Garda (187), Garda (150). Se si analizza il dato sull incidenza delle unità locali del settore sul totale delle attività, il primo posto appartiene a Malcesine (il 37,2% delle U.L. è iscritta al Registro delle Imprese alla classificazione ISTAT Alberghi e ristoranti ), seguito da Brenzone (28,2%), Ferrara di Monte Baldo (26,8%) e Torri del Benaco (25,5%). Dal 2000 al 2005, il numero delle imprese che operano nell ambito della cosiddetta offerta primaria di ricettività e ristorazione sono aumentate nella nostra provincia del 14%. Analizzando il dato a livello di dettaglio comunale, le crescite imprenditoriali numericamente più consistenti sono state registrate nel comune di Verona-capoluogo (+229 unità locali) e in quattro comuni appartenenti alla zona turistica del lago: Lazise, che ha registrato l apertura di 32 nuove unità locali, Peschiera del Garda (+26 unità), Bussolengo (+25) e Castelnuovo del Garda (+21) a pari merito con il comune di Villafranca di Verona. Dal punto di vista settoriale, mentre i bar sono rimasti fermi sulle posizioni del 2000, il numero dei ristoranti ha registrato una crescita del 40%. Anche gli alberghi e i campeggi e altri tipi di alloggio hanno visto salire il loro numero, rispettivamente del 22% e del 15%. PROVINCIA DI VERONA UNITA LOCALI ALBERGHI E RISTORANTI VARIAZIONI % PER ZONE TURISTICHE - ANNI 05/00 Verona cap. Lessinia Altri comuni zona Lago 1 L analisi della struttura imprenditoriale delle imprese turistiche in senso stretto è stata condotta sui dati del Registro delle Imprese della Camera di Commercio I.A.A di Verona (banca dati Stock view). Il comparto Alberghi e ristoranti è individuato dalla classificazione ISTAT H55. I dati esaminati all interno di questa voce comprendono: alberghi, campeggi ed altri alloggi per brevi soggiorni, ristoranti, bar e un piccolo gruppo di attività legate alla gestione di mense e forniture di pasti preparati, che al 31/12/2005 conta 75 unità. 2 Nelle localizzazioni sono comprese tutte le unità locali presenti sul territorio provinciale veronese: le sedi di impresa con le rispettive unità locali e le unità locali con sedi fuori provincia. 5

8 PROVINCIA DI VERONA ALBERGHI E RISTORANTI N di Unità Locali Attive AL 31/12/ (1) da 100 a 248 (9) da 50 a 100 (15) da 20 a 50 (23) da 1 a 20 (50) ( ) Numero di Comuni per classe Abitanti per n 1 Unità Locale Al 31/12/2005 da 1 a 30 (5) da 30 a 100 (11) da 100 a 200 (29) da 200 a 300 (37) oltre 300 (16) ( ) Numero di Comuni per classe ALBERGHI E RISTORANTI (Classificazione ATECO: H 55) Comune N U.L. d impresa Abitanti per n 1 U.L. AFFI ALBAREDO D ADIGE ANGIARI ARCOLE BADIA CALAVENA BARDOLINO BELFIORE BEVILACQUA BONAVIGO BOSCHI SANT ANNA BOSCO CHIESANUOVA BOVOLONE BRENTINO BELLUNO BRENZONE BUSSOLENGO BUTTAPIETRA CALDIERO CAPRINO VERONESE CASALEONE CASTAGNARO CASTEL D AZZANO CASTELNUOVO DEL GARDA CAVAION VERONESE CAZZANO DI TRAMIGNA CEREA CERRO VERONESE COLOGNA VENETA COLOGNOLA AI COLLI CONCAMARISE COSTERMANO DOLCE ERBE ERBEZZO Comune N U.L. d impresa Abitanti per n 1 U.L. FERRARA DI MONTE BALDO FUMANE GARDA GAZZO VERONESE GREZZANA ILLASI ISOLA DELLA SCALA ISOLA RIZZA LAVAGNO LAZISE LEGNAGO MALCESINE MARANO DI VALPOLICELLA MEZZANE DI SOTTO MINERBE MONTECCHIA DI CROSARA MONTEFORTE D ALPONE MOZZECANE NEGRAR NOGARA NOGAROLE ROCCA OPPEANO PALU PASTRENGO PESCANTINA PESCHIERA DEL GARDA POVEGLIANO VERONESE PRESSANA RIVOLI VERONESE RONCA RONCO ALL ADIGE ROVERCHIARA ROVEREDO DI GUA Comune N U.L. d impresa Abitanti per n 1 U.L. ROVERE VERONESE SALIZZOLE SAN BONIFACIO SAN GIOVANNI ILARIONE SAN GIOVANNI LUPATOTO SANGUINETTO SAN MARTINO B. A SAN MAURO DI SALINE 6 95 SAN PIETRO DI MORUBIO SAN PIETRO IN CARIANO SANT AMBROGIO DI VALP.LLA SANT ANNA D ALFAEDO SAN ZENO DI MONTAGNA SELVA DI PROGNO SOAVE SOMMACAMPAGNA SONA SORGA TERRAZZO TORRI DEL BENACO TREGNAGO TREVENZUOLO VALEGGIO SUL MINCIO VELO VERONESE VERONA VERONELLA VESTENANOVA VIGASIO VILLA BARTOLOMEA VILLAFRANCA DI VERONA ZEVIO ZIMELLA TOTALE

9 PROVINCIA DI VERONA RISTORANTI VARIAZIONE DELLE UNITA LOCALI ANNI 2005/2000 Valori percentuali +100% e oltre (11) da +50% a +100% (24) da +25% a +50% (24) da +1% a +25% (20) 0% (12) variazioni negative (7) ( ) Numero di Comuni per classe Valori assoluti +25 e oltre (4) da +10 a +25 (7) da +5 a +10 (12) da +1 a +5 (56) 0 (12) variazioni negative (7) ( ) Numero di Comuni per classe I RISTORANTI COMUNE PER COMUNE Comune N U.L. d impresa al 31/12/05 VAR. % 2005/2000 AFFI 13 86% ALBAREDO D ADIGE 5 150% ANGIARI 2 0% ARCOLE 5 150% BADIA CALAVENA 7 75% BARDOLINO % BELFIORE 5 67% BEVILACQUA 5 150% BONAVIGO 3 0% BOSCHI SANT ANNA 4 33% BOSCO CHIESANUOVA 17 89% BOVOLONE 17-6% BRENTINO BELLUNO 4 33% BRENZONE 14 27% BUSSOLENGO % BUTTAPIETRA 11 22% CALDIERO 13 86% CAPRINO VERONESE 22 38% CASALEONE 9 29% CASTAGNARO 7 17% CASTEL D AZZANO 12 9% CASTELNUOVO DEL GARDA 24 50% CAVAION VERONESE 12 33% CAZZANO DI TRAMIGNA 1 100%* CEREA 25 25% CERRO VERONESE 3 50% COLOGNA VENETA 6-25% COLOGNOLA AI COLLI 18 80% CONCAMARISE 1 100%* COSTERMANO % DOLCE 6 50% ERBE 3 50% ERBEZZO 3 100%* Comune N U.L. d impresa al 31/12/05 VAR. % 2005/2000 FERRARA DI MONTE BALDO 4 0% FUMANE 11 10% GARDA 37 54% GAZZO VERONESE 5-17% GREZZANA 17 13% ILLASI 7 0% ISOLA DELLA SCALA 35 84% ISOLA RIZZA 5 400% LAVAGNO 11-15% LAZISE 63 75% LEGNAGO 32 14% MALCESINE 53 83% MARANO DI VALPOLICELLA 9 50% MEZZANE DI SOTTO 4-43% MINERBE 6 50% MONTECCHIA DI CROSARA 9 125% MONTEFORTE D ALPONE 12 50% MOZZECANE 7 40% NEGRAR 41 11% NOGARA 17 21% NOGAROLE ROCCA 10 11% OPPEANO 22 47% PALU 2 100% PASTRENGO % PESCANTINA 15 15% PESCHIERA DEL GARDA 61 49% POVEGLIANO VERONESE % PRESSANA 6 200% RIVOLI VERONESE 4 33% RONCA 8 167% RONCO ALL ADIGE 5 25% ROVERCHIARA 5 25% ROVEREDO DI GUA 1 0% Comune N U.L. d impresa al 31/12/05 VAR. % 2005/2000 ROVERE VERONESE 4 0% SALIZZOLE 5 400% SAN BONIFACIO 33 22% SAN GIOVANNI ILARIONE 8 33% SAN GIOVANNI LUPATOTO 38 15% SANGUINETTO 4 0% SAN MARTINO B. A % SAN MAURO DI SALINE 0 0% SAN PIETRO DI MORUBIO 4 100%* SAN PIETRO IN CARIANO 15 7% SANT AMBROGIO DI VALP.LLA 19 27% SANT ANNA D ALFAEDO 6 50% SAN ZENO DI MONTAGNA 4-43% SELVA DI PROGNO 9 80% SOAVE 10 11% SOMMACAMPAGNA 29 21% SONA 27 42% SORGA 14 27% TERRAZZO 1 0% TORRI DEL BENACO 30 76% TREGNAGO 7 40% TREVENZUOLO 7 75% VALEGGIO SUL MINCIO 32 10% VELO VERONESE 2 100% VERONA % VERONELLA 3 200% VESTENANOVA 5 0% VIGASIO 6 0% VILLA BARTOLOMEA 7 0% VILLAFRANCA DI VERONA 47 12% ZEVIO % ZIMELLA 3-40% TOTALE PROVINCIA % * Comuni che non registravano alcuna unità locale al 31/12/2000 e a cui è stata convenzionalmente attribuita la variazione del +100% per il dato positivo registrato al 31/12/2005

10 PROVINCIA DI VERONA ALBERGHI VARIAZIONE DELLE UNITA LOCALI ANNI 2005/2000 Valori percentuali +100% e oltre (6) da +50% a +100% (19) da +25% a +50% (11) da +1% a +25% (3) 0% (52) variazioni negative (7) ( ) Numero di Comuni per classe Valori assoluti da +8 a +16 (2) da +4 a +8 (8) da +1 a +4 (29) 0 (52) variazioni negative (7) ( ) Numero di Comuni per classe GLI ALBERGHI COMUNE PER COMUNE Comune N U.L. d impresa al 31/12/05 VAR. % 2005/2000 AFFI 5 67% ALBAREDO D ADIGE 0 0% ANGIARI 0 0% ARCOLE 0 0% BADIA CALAVENA 0 0% BARDOLINO 38-12% BELFIORE 0 0% BEVILACQUA 0 0% BONAVIGO 0 0% BOSCHI SANT ANNA 0 0% BOSCO CHIESANUOVA % BOVOLONE 0 0% BRENTINO BELLUNO 1 0% BRENZONE 40 21% BUSSOLENGO 10 0% BUTTAPIETRA 1 0% CALDIERO 1 0% CAPRINO VERONESE 13 86% CASALEONE 0 0% CASTAGNARO 0 0% CASTEL D AZZANO 2 100% CASTELNUOVO DEL GARDA % CAVAION VERONESE 4 33% CAZZANO DI TRAMIGNA 0 0% CEREA 2 100% CERRO VERONESE 2-33% COLOGNA VENETA 2 100% COLOGNOLA AI COLLI 1 0% CONCAMARISE 0 0% COSTERMANO 6 50% DOLCE 0-100% ERBE 0 0% ERBEZZO 2 0% Comune N U.L. d impresa al 31/12/05 VAR. % 2005/2000 FERRARA DI MONTE BALDO 4 33% FUMANE 5 100%* GARDA 49-4% GAZZO VERONESE 0 0% GREZZANA 1 0% ILLASI 1 100%* ISOLA DELLA SCALA 3 0% ISOLA RIZZA 0 0% LAVAGNO 0 0% LAZISE 33 14% LEGNAGO 5 150% MALCESINE 101 5% MARANO DI VALPOLICELLA 0 0% MEZZANE DI SOTTO 0 0% MINERBE 0 0% MONTECCHIA DI CROSARA 0-100% MONTEFORTE D ALPONE 0 0% MOZZECANE 2 100%* NEGRAR 6 500% NOGARA 4 33% NOGAROLE ROCCA 2 100% OPPEANO 2 100% PALU 1 100%* PASTRENGO 1 0% PESCANTINA 4 33% PESCHIERA DEL GARDA 38 52% POVEGLIANO VERONESE 0 0% PRESSANA 0 0% RIVOLI VERONESE 0 0% RONCA 0 0% RONCO ALL ADIGE 1 0% ROVERCHIARA 1 0% ROVEREDO DI GUA 0 0% Comune N U.L. d impresa al 31/12/05 VAR. % 2005/2000 ROVERE VERONESE 3 200% SALIZZOLE 0 0% SAN BONIFACIO 8 60% SAN GIOVANNI ILARIONE 0-100% SAN GIOVANNI LUPATOTO 4 100% SANGUINETTO 1 0% SAN MARTINO B. A. 2 0% SAN MAURO DI SALINE 3 50% SAN PIETRO DI MORUBIO 0 0% SAN PIETRO IN CARIANO 5 67% SANT AMBROGIO DI VALP.LLA 0 0% SANT ANNA D ALFAEDO 1 100%* SAN ZENO DI MONTAGNA 21 31% SELVA DI PROGNO 3 200% SOAVE 4 33% SOMMACAMPAGNA 3 50% SONA 2 100%* SORGA 0 0% TERRAZZO 0 0% TORRI DEL BENACO 34-3% TREGNAGO 3 200% TREVENZUOLO 0 0% VALEGGIO SUL MINCIO 8 0% VELO VERONESE 0 0% VERONA 73 28% VERONELLA 0 0% VESTENANOVA 2 100% VIGASIO 0 0% VILLA BARTOLOMEA 0 0% VILLAFRANCA DI VERONA 4 33% ZEVIO 0 0% ZIMELLA 0 0% TOTALE PROVINCIA % * Comuni che non registravano alcuna unità locale al 31/12/2000 e a cui è stata convenzionalmente attribuita la variazione del +100% per il dato positivo registrato al 31/12/2005

11 PARTE SECONDA NATALITA, MORTALITA E LONGEVITA DELLE IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO DELLA PROVINCIA DI VERONA 1 Il Veneto si è affermato da tempo come la prima regione turistica italiana. In questo contesto, Verona con il suo territorio è un importante destinazione del turismo nazionale ed internazionale, attraendo ogni anno oltre due milioni di visitatori. Essa costituisce pertanto un area di consolidata presenza di servizi turistici incoming, destinati all accoglienza dei visitatori in arrivo. Nell ambito della provincia veronese si possono distinguere due tipi di sistemi turistici: quello della città d arte, Verona per l appunto, che origina flussi di turismo-escursionismo culturale e quello del Lago di Garda, che origina turismo estivo e balneare. Posto che il turismo è tipicamente un attività che genera significativi indotti anche in settori diversi, come in quello del commercio, dei trasporti, dei servizi di animazione ed intrattenimento, il sistema delle imprese turistiche in senso stretto su tutto il territorio provinciale 2 può essere ricondotto alle attività alberghiere e della ristorazione. Si tratta di un sistema (tabella 1) che in provincia di Verona comprende imprese attive (5.020 imprese registrate), di cui oltre il 47% imprese individuali, ben il 41% società di persone e solo il 10% società di capitali. Tabella 1 Distretto e settore turistico. Consistenza delle imprese attive 3 al 31 dicembre 2005 Provincia di Verona Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme 31/12/ valori percentuali 100,00% 10,21% 41,47% 47,65% 0,67% Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca 1 Tratto dalla pubblicazione 4ª Giornata dell Economia Volume 2 Natalità, mortalità e longevità delle imprese veronesi (cap. 8, Natalità, mortalità e longevità nei distretti veronesi ), curato dalla Prof.ssa Marta Ugolini dell Università degli Studi di Verona e presentato in occasione del convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Verona il 12 maggio Il riconoscimento regionale è relativo al distretto turistico del Garda, mentre i dati riguardano l intero territorio provinciale. 3 Per impresa attiva si intende l impresa iscritta al Registro delle Imprese che esercita l'attività e non risulta avere procedure concorsuali in atto. 9

12 Uno sguardo all evoluzione temporale del distretto e settore turistico (tabella 2, grafico 1) nell ultimo quinquennio mette in evidenza un andamento sempre crescente del numero totale di imprese attive. Tabella 2 Il divenire delle consistenze delle imprese attive, distretto turismo Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca A livello di singole forme giuridiche, va sottolineato il costante e significativo incremento delle società di persone (quasi 500 società in più nell arco di un quinquennio). Le imprese individuali paiono dunque gradualmente cedere il posto a forme giuridiche più strutturate, anche se la quota di società di capitali rimane bassa all interno di un settore (quello alberghiero) caratterizzato da elevati investimenti immobiliari e alti costi fissi. Grafico 1 Imprese attive distretto turismo Totale di cui società di capitali di cui società di persone di cui ditte individuali di cui altre forme 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2005 Fonte: ns. elaborazioni su dati CCIAA Verona, Ufficio Studi La tabella 3 presenta i tassi di natalità annui nel distretto e nel settore turistico, mettendo in evidenza un tasso di creazione di nuove imprese decisamente inferiore a quello provinciale (il tasso medio di natalità nel turismo è il 4,67% contro il 7,46% provinciale). 10

13 Tabella 3 Tassi di natalità nel settore e nel distretto del turismo, Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme ,93% 2,45% 2,28% 6,95% 0,00% ,59% 0,26% 1,61% 7,50% 0,00% ,88% 0,71% 2,59% 7,38% 3,70% ,62% 0,88% 1,56% 7,78% 13,79% ,34% 0,20% 1,30% 8,07% 2,94% Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca Nel quinquennio (grafico 2) la natalità imprenditoriale è legata quasi esclusivamente alla creazione di ditte individuali, mentre il contributo delle società di capitali al fenomeno è decisamente trascurabile. Il grafico mostra anche il movimento complessivo della natalità nel turismo, che appare in lieve contrazione nell arco del tempo. Grafico 2 Andamento dei tassi di natalità nel distretto del turismo, % imprese nuove iscritte/totale registrate 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme Fonte: ns. elaborazioni su dati CCIAA Ufficio Studi L andamento è rafforzato dalle dinamiche dei tassi di mortalità nel turismo. La tabella 4 mostra i tassi di mortalità annui complessivi nel distretto e nel settore turistico, portando alla luce valori sempre superiori a quelli della natalità. In particolare la mortalità media è del 6,75% (contro un valore provinciale del 5,87%) e colpisce in modo particolarmente rilevante le ditte individuali (il tasso di mortalità medio della forma giuridica è il 9,57%). 11

14 Tabella 4 Tassi di mortalità nel settore e nel distretto del turismo, Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme ,83% 3,06% 4,19% 10,76% 3,33% ,37% 2,09% 3,50% 9,13% 6,90% ,48% 1,90% 4,41% 8,90% 3,70% ,13% 1,97% 3,08% 9,50% 3,45% ,92% 2,59% 5,14% 9,56% 2,94% Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca Nel corso degli anni l andamento del tasso di mortalità (grafico 3) è piuttosto altalenante, facendo segnalare una diminuzione dal 2001 al 2002, un periodo di sostanziale invarianza fino al 2004 per aumentare nell ultimo anno. Grafico 3 Andamento dei tassi di mortalità nel distretto del turismo, % imprese cancellate/totale registrate 10% 8% 6% 4% 2% 0% Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme Fonte: ns. elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca Il tutto genera dei tassi di sviluppo del sistema delle imprese costantemente negativi, come si vede dalla tabella 5 che esprime il saldo nati-mortalità globale e delle diverse forme giuridiche. Di particolare rilievo pare il dato globale del 2005, che assieme al tasso di sviluppo medio (- 2,07%), colloca il turismo tra i settori maturi, in ristrutturazione 4. 4 L aumento delle imprese attive nel periodo , nonostante tassi di crescita negativi, è determinato da un elevato numero di variazioni al Registro delle Imprese. Oltre alle variabili flusso iscrizioni e cancellazioni, a determinare lo stock delle imprese ad una certa data contribuisce anche la variabile flusso variazioni. Tali variazioni non danno luogo a cessazione e/o re-iscrizione dell impresa, ma possono modificare la consistenza delle imprese con sede nella provincia considerata, a livello di rami di attività economica e/o di forma giuridica. Esse possono riguardare: a) stato di attività; b) forma giuridica; 12

15 Tabella 5 Tassi di sviluppo (saldo natalità - mortalità) delle imprese registrate nel settore e nel distretto del turismo, Totale capitali persone di cui ditte individuali di cui altre forme ,90% -0,61% -1,90% -3,81% -3,33% ,78% -1,83% -1,89% -1,63% -6,90% ,60% -1,19% -1,82% -1,52% 0,00% ,50% -1,09% -1,51% -1,73% 10,34% ,58% -2,40% -3,85% -1,50% 0,00% Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca In relazione ai tassi di mortalità media, le imprese veronesi del turismo possono contare su una speranza di vita di quasi 15 anni come risulta dalla tabella 6. Tabella 6 Longevità presunta delle imprese veronesi del turismo, in base ai tassi medi di mortalità nel periodo (anni di vita presunta) Totale di cui società di capitali di cui società di persone di cui ditte individuali di cui altre forme LONGEVITA' 14, , , , ,6026 anni di vita presunta (durata approssimata) 15 anni meno 2 mesi Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca 43 anni circa 24 anni e quasi 8 mesi 10 anni e 24 anni e mezzo quasi 8 mesi Mentre la longevità delle imprese turistiche appare di due anni inferiore rispetto al dato provinciale (pari a 17 anni e mezzo mese), le più ampie discrepanze vanno segnalate in relazione alle società di capitali (che possono contare su una speranza di vita di 43 anni, oltre la vita lavorativa di un individuo); d altro canto vita ben più breve si prospetta per le imprese individuali, con una longevità presunta di 10 anni e mezzo. Nel turismo, in definitiva, si registra un veloce turnover nella popolazione di imprese di piccole dimensioni, che nell arco di 10 anni subisce, almeno teoricamente, un rinnovo totale. Il settore presenta d altro canto prospettive interessanti di longevità per le imprese più strutturate, come le società di capitali. Ulteriori conferme in tal senso provengono dalla suddivisione per classi di età delle imprese turistiche registrate presso il Registro delle Imprese. Al 31 dicembre 2005 la composizione per classi di età delle imprese risulta quella presentata in tabella 7, dalla quale emerge come circa il 73% delle imprese abbia un età inferiore ai 15 anni, quasi il 20% sia composto da imprese con una certa longevità relativa (età superiore alla vita presunta) e solo il 7,65% delle imprese abbia più di 25 anni di storia alle sue spalle. c) attività economica esercitata: nel caso in cui un impresa modifichi la propria attività esercitata, essa dovrà provvedere a dichiarare la nuova attività con il relativo codice di importanza; d) cancellazioni dal Registro Imprese (nei casi di errata iscrizione); e) trasferimento della sede legale dell impresa presso la CCIAA nella cui circoscrizione territoriale siano già istituite sedi secondarie od unità locali. 13

16 Tabella 7 Imprese registrate 5 per classi di età, settore e distretto del turismo, 31 dicembre 2005 Valori assoluti Percentuale oltre 65 anni 2 0,04% dai 56 ai 65 anni 2 0,04% dai 46 ai 55 anni 14 0,28% dai 36 ai 45 anni 92 1,83% dai 26 ai 35 anni 274 5,46% dai 16 ai 25 anni ,36% dai 6 ai 15 anni ,72% minori di 5 anni ,27% Totale ,00% Fonte: ns elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca Il turismo presenta in definitiva ulteriori potenzialità di crescita per il sistema delle imprese, potenzialità che potrebbero essere meglio colte all interno di strutture aziendali di dimensioni non piccole, spesso in difficoltà anche nella gestione di iniziative promozionali congiunte nella località turistica. Grafico 4 Distretto del turismo, Imprese registrate per classe di età, 2005 minori di 5 anni dai 6 ai 15 anni dai 16 ai 25 anni dai 26 ai 35 anni dai 36 ai 45 anni dai 46 ai 55 anni dai 56 ai 65 anni 2 oltre 65 anni numero imprese Fonte: ns. elaborazioni su dati CCIAA Verona, Servizio Studi e Ricerca 5 Per impresa registrata si intende l impresa presente in archivio e non cessata, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). 14

17 PARTE TERZA I BILANCI DELLE SOCIETA DI CAPITALI DEL SETTORE TURISTICO VERONESE 6 Il distretto del turismo (in senso stretto) comprende le imprese operanti nel territorio della provincia di Verona nelle sezioni di attività economica H Alberghi e ristoranti 7. Si tratta di un numero medio di imprese attive nel triennio pari a di cui 393 rette nelle forme giuridiche per le quali è previsto il deposito del bilancio. L analisi realizzata concerne i dati derivanti dall aggregazione contabile di 303 bilanci di esercizio disponibili sul triennio e relativi alle suddette imprese del distretto. Il bilancio aggregato evidenzia i seguenti dati di sintesi capitale investito netto valore della produzione Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Il distretto del turismo nella provincia di Verona così come emerge dalle risultanze del campione analizzato assume nel triennio una dimensione in termini di capitale medio investito netto pari a 278,92 milioni di e in termini di valore medio della produzione pari a 382,29 milioni di. Nel triennio considerato il bilancio aggregato di distretto pone in rilievo le seguenti dinamiche di sviluppo. 6 Tratto dalla pubblicazione 4ª Giornata dell Economia Volume 4 I bilanci delle società di capitali della provincia di Verona. Focus distretti (cap. 12, Il distretto del Turismo ), curato dalla Prof.ssa Bettina Campedelli dell Università degli Studi di Verona e presentato in occasione del convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Verona il 12 maggio I dati sui bilanci aggregati sono estratti dalla Banca dati BEST della Camera di Commercio di Verona. 7 Anche in questa analisi, come in quella contenuta nella seconda parte, i dati riguardano l intero territorio provinciale, anche se il riconoscimento regionale è relativo al distretto turistico del Garda. 15

18 fatturato 10,95% 27,94% costi operativi 10,02% 30,76% investimenti totali 13,91% 6,76% investimenti in immobilizzazioni 11,85% 8,46% immobilizzazioni materiali e immateriali 12,88% 7,84% patrimonio netto 15,97% 11,46% Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Si osserva una dinamica di forte crescita del fatturato e dei costi operativi la quale, tuttavia, si accompagna ad una progressivo contenimento dello sviluppo degli investimenti. Nel triennio considerato il bilancio aggregato di distretto pone in rilievo i seguenti caratteri di liquidità e di solidità finanziaria delle imprese, che evidenziano una leggera criticità nella liquidità che si accompagna ad una riduzione del livello di immobilizzo dell attivo, della copertura delle immobilizzazioni e dell indebitamento. liquidità finanziaria quoziente di liquidità (AC/PC) 0,89 0,87 0,86 quoziente di liquidità secca (AC-R)/PC 0,64 0,68 0,65 solidità finanziaria quoziente immobilizzo attivo (AI/AC) 1,96 1,86 1,98 rapporto indebitamento (CT/CN) 2,37 2,31 2,17 consolidamento del passivo (PCNS/PCR) 0,84 0,74 0,75 copertura generale immobilizzazioni (CN+Pcons)/AI 0,93 0,92 0,91 copertura immobilizzazioni (CN/AI) 0,45 0,46 0,47 Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Il bilancio aggregato di distretto consente inoltre di evidenziare la seguente performance in termini di produttività economica del distretto per la quale si segnala la sensibile riduzione del valore liberato rispetto al valore prodotto valore aggiunto/totale attivo 32,29% 30,24% 32,28% valore aggiunto/valore produzione 32,69% 31,71% 28,02% Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona L andamento della redditività è poi apprezzabile attraverso i seguenti indicatori dai quali emerge come, a fronte di una sostanziale stabilità nella redditività operativa, la redditività netta subisca un calo significativo ROI 9,18% 9,12% ROE 9,57% 6,15% Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Il distretto, come già si è osservato, comprende imprese operanti su tutto il territorio provinciale. La rilevanza del distretto nelle principali zone territoriali della provincia può tuttavia essere apprezzata ricorrendo alla dimensione relativa delle quantità aziendali valore della produzione e attività patrimoniali totali, le quali esprimono il peso delle zone in termini di produttività economica e di investimenti del distretto. 16

19 zona territoriale valore produzione media triennio incidenza % progressivo incidenza % Pianura veronese ,07% ,07% Verona capoluogo ,71% ,78% Est veronese ,03% ,80% Baldo-Garda ,26% ,06% Villafranchese e zona S.O ,19% ,25% Valpolicella-Valpantena-Lessinia ,75% ,00% totale distretto Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona zona territoriale attività patrimoniali totali triennio incidenza % progressivo incidenza % Baldo-Garda ,36% ,36% Pianura veronese ,69% ,05% Verona capoluogo ,13% ,18% Villafranchese e zona S.O ,31% ,49% Est veronese ,70% ,19% Valpolicella-Valpantena-Lessinia ,81% ,00% totale distretto Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona incidenza % AT media triennio 7,31% 4,70% 3,81% baldo garda pianura veronese 38,36% verona capoluogo 22,13% villafranca est veronese 23,69% valpolicella valpantena lessinia Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Ne emerge una concentrazione delle imprese del distretto nell ambito della zona territoriale pianura veronese che singolarmente presenta una incidenza media nel triennio in termini di valore della produzione del 33,07% ed in termini di attività patrimoniali totali del 23,69% - della zona territoriale Verona capoluogo che singolarmente presenta una incidenza media nel triennio in termini di valore della produzione del 20,71% ed in termini di attività patrimoniali totali del 22,13% - della zona est veronese che ha un incidenza media in termini di valore della produzione del 19,03% e in termini di attività patrimoniali del 4,70% e della zona Baldo-Garda che presenta un incidenza media in termini di valore della produzione del 18,26% e in termini di attività patrimoniali del 38,36%. Congiuntamente considerate le aree presentano inoltre una incidenza media nel triennio in termini di valore della produzione del 91,06% e in termini di attività patrimoniali totali del 88,88% rispetto ai valori complessivi di distretto. 17

20 incidenza % VP media annua 2,75% 6,19% 18,26% 19,03% 20,71% 33,07% pianura veronese verona capoluogo est veronese baldo garda villafranca valpolicella valpantena lessinia Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Alcune considerazioni comparative in merito agli andamenti complessivi del distretto e delle sue principali localizzazioni territoriali possono basarsi sul confronto dei seguenti indicatori. valori medi triennio distretto Baldo Garda Pianura veronese Verona capoluogo fatturato 19,44% 5,74% 13,69% 1,97% costi operativi 20,39% 7,51% 12,18% 4,17% investimenti totali 10,33% 11,90% 10,07% 3,17% investimenti in immobilizzazioni 10,15% 11,28% 13,13% 4,08% immobilizzazioni materiali e immateriali 10,36% 12,03% 13,82% 3,33% patrimonio netto 13,71% 14,63% 12,22% 6,63% quoziente di liquidità (AC/PC) 0,87 0,42 1,70 0,68 quoziente di liquidità secca (AC-R)/PC 0,66 0,39 1,18 0,54 quoziente di immobilizzo attivo (AI/AC) 1,93 7,30 0,32 2,38 rapporto di indebitamento (CT/CN) 2,28 2,19 1,37 3,35 indice di consolidamento del passivo (PCNS/PCR) 0,78 1,39 0,29 0,77 indice di copertura generale immobilizzazioni (CN+Pcons)/AI 0,92 0,81 2,30 0,80 indice di copertura immobilizzazioni (CN/AI) 0,46 0,36 1,76 0,33 valore aggiunto/totale attivo 31,60% 23,55% 35,99% 36,65% valore aggiunto/valore produzione 30,81% 47,54% 24,93% 37,79% ROI 9,15% 7,49% 21,32% 4,51% reddito operativo/ricavi di vendita 6,32% 13,11% 6,91% 3,66% ricavi di vendita/capitale investito medio 1,46 0,57 3,05 1,23 oneri finanziari/posizione finanziaria netta media 4,18% 3,55% 11,44% 4,23% oneri finanziari/ricavi di vendita 1,72% 4,01% 0,45% 2,44% ricavi di vendita/ posizione finanziaria netta media 2,46 0,89 25,07 1,74 ROE 7,86% 8,94% 12,82% -3,76% Fonte: Banca dati BEST CCIAA di Verona Si osserva una dinamica di sviluppo più sensibile nelle imprese localizzate nelle zone Baldo Garda e Pianura veronese. Si osserva poi, ad eccezione dei livelli di immobilizzo dell attivo e di indebitamento che sono più marcati nelle imprese operanti nella zona Baldo Garda, una sostanziale omogeneità nelle condizioni di equilibrio patrimoniale finanziario delle imprese del distretto. Si osserva infine, sul piano della produttività economica e della redditività come le imprese operanti nella zona pianura veronese evidenzino le migliori performance. 18

21 PARTE QUARTA I BILANCI DEI DISTRETTI PRODUTTIVI VERONESI A CONFRONTO LE LINEE DI SVILUPPO Il settore turistico veronese, dal punto di vista dei bilanci delle società di capitali, evidenzia nel periodo una crescita del fatturato più elevata rispetto agli altri distretti produttivi: +19,44%. Aumentano tuttavia anche i costi operativi (+20,39%). Tale aumento, superiore a quello del fatturato, fa riflettere sulla tendenza, riscontrata per la maggior parte dei distretti, ad una riduzione dei margini di profitto per le imprese. Gli investimenti sono aumentati nel triennio del +10,33%, ponendo il settore turistico al terzo posto, dopo il distretto del vino e quello della logistica. Tabella 1 Le linee di sviluppo Distretti fatturato costi operativi investimenti Termomeccanica 3,64% 5,22% 8,77% Alimentare 0,13% 0,09% 4,90% Vino 10,09% 11,27% 11,88% Calzaturiero -2,31% -3,04% -0,49% Tessile-abbigliamento -0,23% 0,45% 5,09% Grafico-cartario 4,91% 5,11% 6,09% Mobile 0,54% 2,05% 8,21% Ortorfrutta 2,26% 2,29% 5,33% Marmo 0,58% 0,57% 6,73% Informatica-tecnologico avanzato 3,46% 3,46% 5,93% Logistica 8,30% 7,49% 15,56% Turismo 8 19,44% 20,39% 10,33% Fonte: Banca dati BEST - CCIAA di Verona 8 Il riconoscimento regionale è relativo al distretto turistico del Garda, mentre i dati riguardano l intero territorio provinciale. 19

22 LA PRODUTTIVITA ECONOMICA Dal punto di vista della produttività economica, è stato preso in considerazione il rapporto tra il valore aggiunto e il valore della produzione, che misura la ricchezza incrementale per unità di prodotto. Il distretto turistico, con il 30,81%, si colloca ben al di sopra della media provinciale (16,62%) ed è secondo solo al distretto della logistica. Grafico 1 La produttività economica (Valore aggiunto/valore produzione) - Valori medi VA/VP (%) Informatica 38,01 Turismo 30,81 Logistica 29,3 28,13 Grafico-cartario Termomeccanica 24,39 23,88 Marmo 22,65 19,76 Mobile Tessile-abbigliamento Calzaturiero 14,7 13,86 13,27 Alimentare Vino Distretti Ortorfrutta 9,36 media provinciale (16,62) Fonte: Banca dati BEST - CCIAA di Verona LA REDDITIVITA Due sono gli indici presi in considerazione per misurare la redditività (attitudine della gestione a rimunerare tutti i fattori produttivi) delle società di capitali del settore turistico nella provincia di Verona: il ROI (return on investments) e il ROE (return on equity). Il ROI (rapporto tra il reddito operativo netto e il capitale investito medio) è un indicatore che evidenzia il rendimento del capitale investito. Nel periodo esso è stato per le società di capitali veronesi del settore turistico pari a 9,15 (la media provinciale per tutte le attività economiche è stata pari a 8,32). Grafico 2 La redditività. Il ROI (Return on investments) Valori medi ROI 10,83 10, ,75 13, ,15 8, Grafico-cartario Informatica Calzaturiero Marmo Turismo Tessile-abbigliamento 7,94 7,72 7,57 7,13 Vino Alimentare Logistica Distretti media provinciale (8,32) Mobile Ortorfrutta 6,98 Termomeccanica 5,28 Fonte: Banca dati BEST - CCIAA di Verona 20

23 Il ROE (rapporto tra utile di esercizio e patrimonio netto medio, indicatore che misura la redditività netta del capitale di rischio) del settore turistico veronese è pari a 7,86 (il dato riferito a tutti i settori è 10,18), terzo risultato dopo quello del distretto grafico-cartario e quello dell informatica. Grafico 3 La redditività. Il ROE (Return on equity) Valori medi ,07 ROE Grafico-cartario 9,7 7,86 Informatica Turismo Vino 7,77 7,01 5,11 4,43 4,17 4,08 Marmo Calzaturiero Termomeccanica Ortorfrutta Tessile-abbigl Alimentare 3,1 Logistica 0,2 Mobile -5,48 Distretti media provinciale (10,18) Fonte: Banca dati BEST - CCIAA di Verona LA SOLIDITA FINANZIARIA Per quanto riguarda la solidità finanziaria, della quale il rapporto di indebitamento (capitale di terzi/capitale netto) ne mette in luce alcuni aspetti, le società di capitali del settore turistico veronese esprimono un dato pari a 2,28, di poco inferiore alla media provinciale del 2,69, palesando quindi un basso grado di dipendenza delle imprese da finanziamenti di terzi. Grafico 4 La solidità finanziaria. Il ROE (Return on equity) Valori medi CT/CN 7 5, Mobile Ortorfrutta 4,91 Vino 4,3 Grafico-cartario 3,07 2,96 2,83 2,78 2,69 Alimentare Informatica Tessile-abbigl. Calzaturiero Termomeccanica 2,37 Turismo 2,28 Logistica 1,59 1,48 Marmo Distretti media provinciale (2,69) Fonte: Banca dati BEST - CCIAA di Verona 21

24 LEGENDA COMUNI 01 - AFFI 34 - FERRARA DI MONTE BALDO 67 - ROVERE' VERONESE 02 - ALBAREDO D'ADIGE 35 - FUMANE 68 - SALIZZOLE 03 - ANGIARI 36 - GARDA 69 - SAN BONIFACIO 04 - ARCOLE 37 - GAZZO VERONESE 70 - SAN GIOVANNI ILARIONE 05 - BADIA CALAVENA 38 - GREZZANA 71 - SAN GIOVANNI LUPATOTO 06 - BARDOLINO 39 - ILLASI 72 - SANGUINETTO 07 - BELFIORE 40 - ISOLA DELLA SCALA 73 - SAN MARTINO BUON ALBERGO 08 - BEVILACQUA 41 - ISOLA RIZZA 74 - SAN MAURO DI SALINE 09 - BONAVIGO 42 - LAVAGNO 75 - SAN PIETRO DI MORUBIO 10 - BOSCHI SANT'ANNA 43 - LAZISE 76 - SAN PIETRO IN CARIANO 11 - BOSCO CHIESANUOVA 44 - LEGNAGO 77 - SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA 12 - BOVOLONE 45 - MALCESINE 78 - SANT'ANNA D'ALFAEDO 13 - BRENTINO BELLUNO 46 - MARANO DI VALPOLICELLA 79 - SAN ZENO DI MONTAGNA 14 - BRENZONE 47 - MEZZANE DI SOTTO 80 - SELVA DI PROGNO 15 - BUSSOLENGO 48 - MINERBE 81 - SOAVE 16 - BUTTAPIETRA 49 - MONTECCHIA DI CROSARA 82 - SOMMACAMPAGNA 17 - CALDIERO 50 - MONTEFORTE D'ALPONE 83 - SONA 18 - CAPRINO VERONESE 51 - MOZZECANE 84 - SORGA' 19 - CASALEONE 52 - NEGRAR 85 - TERRAZZO 20 - CASTAGNARO 53 - NOGARA 86 - TORRI DEL BENACO 21 - CASTEL D'AZZANO 54 - NOGAROLE ROCCA 87 - TREGNAGO 22 - CASTELNUOVO DEL GARDA 55 - OPPEANO 88 - TREVENZUOLO 23 - CAVAION VERONESE 56 - PALU' 89 - VALEGGIO SUL MINCIO 24 - CAZZANO DI TRAMIGNA 57 - PASTRENGO 90 - VELO VERONESE 25 - CEREA 58 - PESCANTINA 91 - VERONA 26 - CERRO VERONESE 59 - PESCHIERA DEL GARDA 92 - VERONELLA 27 - COLOGNA VENETA 60 - POVEGLIANO VERONESE 93 - VESTENANOVA 28 - COLOGNOLA AI COLLI 61 - PRESSANA 94 - VIGASIO 29 - CONCAMARISE 62 - RIVOLI VERONESE 95 - VILLA BARTOLOMEA 30 - COSTERMANO 63 - RONCA' 96 - VILLAFRANCA DI VERONA 31 - DOLCE' 64 - RONCO ALL'ADIGE 97 - ZEVIO 32 - ERBE' 65 - ROVERCHIARA 98 - ZIMELLA 33 - ERBEZZO 66 - ROVEREDO DI GUA'

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Situazione secondo la vecchia regola. Altitudine al centro

Situazione secondo la vecchia regola. Altitudine al centro Altitudine: In base alla nuova : 1) Da 601 metri tutti i terreni sono Affi 191 Nessuna Nessuna Albaredo d'adige 24 Nessuna Nessuna Angiari 17 Nessuna Nessuna Arcole 27 Nessuna Nessuna Badia Calavena 470

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