Verbale di deliberazione della Giunta Municipale
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1 C O M U N E D I R O V E R E T O (PROVINCIA DI TRENTO) Fascicolo N /16-04 Verbale di deliberazione della Giunta Municipale N. 240 registro delibere Data 14/12/2010 Oggetto: SERVIZIO DI GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI - APPROVAZIONE TARIFFA Il giorno quattordici del mese di dicembre dell anno duemiladieci ad ore 09:00 09:00 nella Sede Municipale, in seguito a convocazione disposta con avviso ai componenti, si è riunita composta dai Signori: L A G I U N T A M U N I C I P A L E MIORANDI ANDREA DAICAMPI GIANPAOLO SALOMONI PATRICIA FRISINGHELLI FRANCO MANFREDI LEONE BERTOLINI GIUSEPPE GEROLA FABRIZIO ROBOL GIULIA FILIPPI LUISA Sindaco Vicesindaco Sono assenti giustificati i signori: Salomoni.- Presidente: MIORANDI ANDREA Segretario: ZANIBONI PAOLO Il Presidente, constatata la regolarità dell'adunanza, dichiara aperta la discussione sull'argomento in oggetto.
2 Letto, approvato e sottoscritto IL PRESIDENTE f.to MIORANDI ANDREA IL SEGRETARIO f.to ZANIBONI PAOLO Copia del presente verbale è in pubblicazione all'albo pretorio per 10 giorni consecutivi dal 15/12/2010 al 25/12/2010 IL SEGRETARIO GENERALE f.to ZANIBONI PAOLO ESTREMI DI ESECUTIVITA' La presente deliberazione è divenuta esecutiva il 26/12/2010 dopo il decimo giorno dall inizio della sua pubblicazione ai sensi dell articolo 79, comma 3, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n.3/l. dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell articolo 79, comma 4, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n.3/l. IL SEGRETARIO GENERALE f.to ZANIBONI PAOLO Copia conforme all originale Il Segretario Generale
3 OGGETTO: Servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani - approvazione tariffa Relazione. La tariffa vigente del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani per l anno 2010, determinata dal comune, con deliberazione della giunta comunale n. 286 di data 28 dicembre 2009, in relazione al piano finanziario di gestione del servizio presentato dalla Trentino Servizi s.p.a. con nota del 9 dicembre 2009 Prot. n /10, si articola come segue: Utenze domestiche numero componenti della famiglia tariffa fissa tariffa variabile euro 1 0, , , , , , , , , , e oltre 1, ,4085 Utenze non domestiche Attività Tariffa fissa Tariffa variabile Tariffa totale 1. Musei, biblioteche, scuole, 0,6939 0,5781 1,272 associazioni, luoghi di culto 2. Cinematografi e teatri 0,4453 0,3679 0, Autorimesse e magazzini senza 0,6214 0,5150 1,136 alcuna vendita diretta 4. Campeggi, distributori carburanti, 0,9113 0,7578 1,669 impianti sportivi 6. Esposizioni, autosaloni 0,5282 0,4435 0,972 7 Alberghi con ristorante 1,6985 1,4137 3,112 8 Alberghi senza ristorante 1,1185 0,9333 2,052 9 Case di cura e riposo 1,2946 1,0742 2, Ospedali 1,3361 1,1089 2, Uffici, agenzie, studi professionali 1,5742 1,3085 2, Banche e istituti di credito 0,6317 0,5286 1, Negozi abbigliamento, calzature, 1,4602 1,2139 2,674 libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli 14. Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1,8640 1,5532 3,417
4 15. Negozi particolari quali filatelia, 0,8596 0,7157 1,575 tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 16. Banchi di mercato beni durevoli 1,7194 1,6471 3, Attività artigianali tipo botteghe: 1,5323 1,2736 2,806 parrucchiere, barbiere, estetista 18. Attività artigianali tipo botteghe: 1,0666 0,8912 1,958 falegname, idraulico, fabbro, elettricista 19. Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1,4603 1,2139 2, Attività industriali con capannoni 0,9528 0,7914 1,744 di produzione 21 Attività artigianali di produzione 1,1288 0,9364 2,065 beni specifici 22. Ristoranti, trattorie, osterie, 9,9737 8, ,274 pizzerie, pub 23. Mense, birrerie, hamburgherie 7,9023 6, , Bar, caffè, pasticceria 6,5143 5, , Supermercato, pane e pasta, 2,8585 2,3827 5,241 macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 26. Plurilicenze alimentari e/o miste 2,5214 2,4175 4, Ortofrutta, pescherie, fiori e 11,6927 9, ,421 piante, pizza al taglio 28. Ipermercati di generi misti 2,8378 2,3595 5, Banchi di mercato generi 7,1650 5, ,133 alimentari 30. Discoteche, night club 1,8452 1,7713 3,617 A livello locale, la normativa in materia è stata approvata con la deliberazione della giunta provinciale n di data 30 dicembre 2005, successivamente ripresa ed integrata con le deliberazioni della giunta provinciale n. 2267/2007, 3302/2008, 1708/2009 e n. 2540/2009; dette deliberazioni confermano il modello tariffario del servizio che obbliga alla copertura totale dei costi diretti e indiretti e fissano il termine per l introduzione del modello tariffario puntuale, basato cioè sulla pesatura della reale produzione dei rifiuti, al , La Giunta provinciale con deliberazione n del 26 novembre 2010 ha però fissato un nuovo termine per l introduzione del sistema tariffario puntuale al 1 gennaio 2012, confermando la validità dei modelli tariffari attualmente in vigore. La Dolomiti Energia, con nota 7 dicembre 2010 Prot. n /10, ha presentato il piano finanziario per l anno 2011, esponendo i costi di gestione dell anno 2011 incrementati del 13,4% rispetto all anno in corso. Detti costi devono trovare totale copertura finanziaria con il recupero tariffario nei confronti degli utenti del servizio stesso, con il medesimo piano economico inoltre, è stata formulata una proposta di tariffazione con un aumento del 3,8% della tariffa fissa per le utenze domestiche e un aumento del 3,9% della tariffa variabile, che complessivamente determina un incremento del 3,8 % per utenze con unico occupante e del 3,9% per tutte le altre utenze domestiche. Un incremento del 4,2% è programmato invece per le utenze non domestiche. I costi esposti nel piano finanziario allegato, che devono trovare copertura integrale, sono quantificati in
5 euro ,00.=, di cui euro ,00.= imputabili a costi fissi ed euro ,00.= imputabili a costi variabili. La metodologia di calcolo e la composizione della tariffa è già disciplinata dalle norme nazionali e provinciali (metodo normalizzato di calcolo della tariffa, che fissa le formule matematiche da adottare) e dal regolamento comunale. Il sistema tariffario prevede una tariffa articolata tra utenza di tipo civile e produttivo/commerciale; per le utenze civili, al calcolo rapportato alla superficie dei locali si affianca il calcolo riferito al numero dei componenti della famiglia anagrafica, per i soggetti residenti, e ad un numero di componenti predefinito dal regolamento, per i soggetti non residenti nel comune; per le utenze produttive/commerciali, invece, la normativa individua dei precisi coefficienti di produttività dei rifiuti per ogni differente categoria di attività esistente; tali coefficienti agganciati poi alla superficie dei locali dovrebbero garantire un calcolo tariffario vicino alla reale produzione di rifiuto di ogni categoria. Per quanto riguarda la ripartizione del costo tra utenze civili e non, attuata privilegiando le utenze civili, va precisato che anche questo criterio di riparto deve attenersi alla prescrizione normativa di assicurare le agevolazioni per le utenze domestiche e per la raccolta differenziata (compostaggio e raccolta della frazione umida). premesso quanto sopra; LA GIUNTA COMUNALE condiviso quanto comunicato dal relatore; visto il D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 concernente l attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio ha profondamente innovato la disciplina in materia di gestione dei rifiuti; visto l articolo 49, comma 1 bis del suddetto decreto e s.m. e i. che aveva previsto l obbligo per i comuni con precisi requisiti, di arrivare alla integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani di cui al capo III del D.Lgs. n. 507/1993, attraverso l istituzione di una tariffa che si sostituisce alla tassa rifiuti solidi urbani; vista la deliberazione della giunta provinciale n di data 30 dicembre 2005, con la quale la Provincia di Trento, nell ambito della propria potestà di indirizzo in materia tariffaria, ha approvato il modello tariffario del servizio pubblico di gestione dei rifiuti, abrogando la propria precedente deliberazione n. 632/2000 e con successive deliberazione della giunta provinciale n. 2267/2007, 3302/2008, 1708/2009, 2540/2009 e 2686/2010, sono state apportate modifiche alla deliberazione n. 2972/2005; visti i commi 9 e 13 dell articolo 49 del D.Lgs. 22/1997, attualmente ancora vigenti in assenza del regolamento di attuazione del D.Lgs. 152/2006 art. 238, i quali prevedono che la tariffa sia applicata e riscossa dal soggetto gestore del servizio, sia esso il Comune di Rovereto o un soggetto esterno;
6 visto il D.Lgs. 152/2006 all'art. 238 che ha previsto la soppressione dell'art. 49 del D.Lgs. 22/1997, ma nel comma 11 il medesimo articolo prevede che, fino all'emanazione dei regolamenti attuativi (attualmente non approvati) continuano ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti, inoltre all'art. 264 lett. i si stabilisce che al fine di assicurare che non vi sia soluzione di continuità nel passaggio dalla preesistente normativa a quella prevista dalla quarta parte del presente decreto, i provvedimenti attuativi del D.Lgs. 22/1997, continuano ad applicarsi...''; visto il D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani ; visto l articolo 4, comma 2 del citato D.P.R. 158/1999 secondo il quale L ente locale ripartisce tra le categorie di utenza domestica e non domestica l'insieme dei costi da coprire attraverso la tariffa secondo criteri razionali, assicurando l'agevolazione per l'utenza domestica di cui all articolo 49, comma 10 del D.Lgs. n. 22 di data 5 febbraio1997 ; richiamato l articolo 13, comma 5, del Regolamento per l applicazione della tariffa che nel definire le agevolazioni tariffarie previste dal medesimo articolo ai commi 1, 1bis, 2 e 3 rinvia al provvedimento annuale di determinazione della tariffa l'onere di individuare nel dettaglio la misura delle agevolazioni medesime; ritenuta necessaria la proposta di aumento delle tariffe vigenti, al fine di garantire la copertura dei costi stimati; ritenuto altresì necessario mantenere le agevolazioni previste dal citato articolo 13 del Regolamento per l applicazione della tariffa, già disciplinate per l anno 2010; vista la circolare 7 dicembre 2005 n. 5/EL/2005/TN della Regione autonoma Trentino Alto - Adige relativa ai criteri di distribuzione delle competenze tra consiglio e giunta municipale in materia di tariffe, che individua la competenza giuntale in materia; vista la circolare 8 febbraio 2005, n. 2 del Servizio autonomie locali della Provincia autonoma di Trento, in cui si precisa che, a seguito dell entrata in vigore della legge regionale 22 dicembre 2004, n. 7, la competenza in materia di entrate di natura tariffaria è della giunta comunale; visto lo Statuto comunale, approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 20 di data 13 maggio 2009 ed entrato in vigore il 26 giugno 2009; visto il Testo unico delle Leggi regionali sull ordinamento dei comuni della regione Trentino - Alto Adige, approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; vista la sentenza n. 238 del 16 luglio 2009 con la quale la Corte Costituzionale, nel dichiarare la legittimità costituzionale delle disposizioni normative che prevedono la competenza del giudice tributario per le controversie relative alla tariffa rifiuti, ha sancito la natura di tributo del pagamento dell asporto rifiuti;
7 rilevato che tale sentenza non modifica o abroga nessuna disposizione normativa o regolamentare, né pone dubbi di legittimità delle disposizioni del decreto Ronchi, che costituisce normativa di riferimento sia per il calcolo della tariffa, che per la sua gestione, che per la sua riscossione ed accertamento, da parte del gestore del servizio; osservata peraltro che, la grave situazione di incertezza derivata in ordine all applicazione della tariffa in oggetto, sia sotto il profilo normativo da applicare (tariffa o tributo), sia per quanto attiene il regime IVA, sembra recentemente aver preso un netto indirizzo verso la conferma della natura tariffaria della T.I.A. (comunque definita normativamente), a seguito del pronunciamento del Ministero dell Economia e delle Finanze tramite la Circolare n. 3/DF dell 11 novembre 2010 nella quale si sostiene che: ai sensi dell art. 14 c. 33 del D.L. n. 78/2010, sia la T.I.A. di cui all art. 49 del D.Lgs. n. 22/1997 (Decreto Ronchi) sia la T.I.A. di cui all art. 238 del D.Lgs. n. 152/2006 (non ancora in vigore) hanno natura tariffaria e non tributaria; le disposizioni di cui all art. 14 c. 33 hanno natura di interpretazione autentica e valgono quindi anche per il passato; i Regolamenti ed i sistemi tariffari T.I.A. oggi in vigore hanno piena validità e trovano applicazione sia nella versione della T.I.A. puntuale che della T.I.A. presuntiva (metodo normalizzato); sia sulla T.I.A. oggi in vigore sia sulla T.I.A. futura deve essere applicata l I.V.A., vista la natura non tributaria di tali cespiti; vista la natura di interpretazione autentica dell art. 14 c. 33 non sono dovuti rimborsi I.V.A. per gli anni pregressi, indipendentemente dal tipo di T.I.A. applicato (presuntiva o puntuale); la T.I.A. continua ad essere applicata e riscossa dai soggetti gestori (compresa l attività di controllo e verifica), ed il regime contabile rimane quello fin qui applicato in base all art. 8 della L.P. n. 5/1998 e s.m., con il gettito T.I.A. che rimane iscritto sul bilancio del soggetto gestore. considerato quindi legittimo adottare il presente provvedimento senza modificare l attuale assetto tariffario, compresa la rilevanza IVA; visti i seguenti pareri di regolarità tecnico-amministrativa e di regolarità contabile sulla proposta della presente deliberazione, ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L, resi in forma scritta e acquisiti agli atti: parere favorevole di regolarità tecnico-amministrativa del dirigente del Servizio finanziario, Marisa Prezzi; parere favorevole di regolarità contabile del dirigente del Servizio finanziario, Marisa Prezzi; ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano, delibera 1. di approvare, per l anno 2011, la tariffa per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani nelle seguenti misure:
8 Utenze domestiche numero componenti della famiglia tariffa fissa tariffa variabile euro 1 0, , , , , , , , , , e oltre 1, ,9930 Utenze non domestiche Attività Tariffa fissa Tariffa variabile Tariffa totale 1. Musei, biblioteche, scuole, 0,7221 0,6035 1,326 associazioni, luoghi di culto 2. Cinematografi e teatri 0,4634 0,3841 0, Autorimesse e magazzini senza 0,6466 0,5377 1,184 alcuna vendita diretta 4. Campeggi, distributori carburanti, 0,9484 0,7911 1,740 impianti sportivi 6. Esposizioni, autosaloni 0,5496 0,4630 1, Alberghi con ristorante 1,7676 1,4759 3, Alberghi senza ristorante 1,1640 0,9744 2, Case di cura e riposo 1,3472 1,1215 2, Ospedali 1,3904 1,1577 2, Uffici, agenzie, studi professionali 1,6382 1,3661 3, Banche e istituti di credito 0,6574 0,5519 1, Negozi abbigliamento, calzature, 1,5196 1,2673 2,787 libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli 14. Edicola, farmacia, tabaccaio, 1,9397 1,6216 3,561 plurilicenze 15. Negozi particolari quali filatelia, 0,8945 0,7472 1,642 tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 16. Banchi di mercato beni durevoli 1,7933 1,7182 3, Attività artigianali tipo botteghe: 1,5948 1,3296 2,924 parrucchiere, barbiere, estetista 18. Attività artigianali tipo botteghe: 1,1100 0,9304 2,040 falegname, idraulico, fabbro, elettricista 19. Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1,5196 1,2674 2, Attività industriali con capannoni di produzione 0,9916 0,8263 1,818
9 21 Attività artigianali di produzione 1,1747 0,9777 2,152 beni specifici 22. Ristoranti, trattorie, osterie, 10,3791 8, ,045 pizzerie, pub 23. Mense, birrerie, hamburgherie 8,2236 6, , Bar, caffè, pasticceria 6,7791 5, , Supermercato, pane e pasta, 2,9747 2,4876 5,462 macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 26. Plurilicenze alimentari e/o miste 2,6298 2,5215 5, Ortofrutta, pescherie, fiori e 12, , ,325 piante, pizza al taglio 28. Ipermercati di generi misti 2,9532 2,4635 5, Banchi di mercato generi 7,4577 6, ,688 alimentari 30. Discoteche, night club 1,5897 1,3299 2, di dare atto che, dando applicazione integrale al metodo normalizzato in ogni sua componente, secondo le disposizioni del D.P.R. n. 158/1999, le tariffe conseguenti garantiranno per l anno 2011 l integrale copertura dei costi esplicitati nel piano finanziario pari ad euro ,00.=; 3. di confermare ai sensi degli articoli 13 del Regolamento per l applicazione della tariffa la seguente misura delle agevolazioni ivi previste: articolo 13, comma 1 (compostaggio della frazione umida praticato dalle utenze domestiche): riduzione della quota variabile del 35%; articolo 13, comma 1 bis (compostaggio della frazione umida praticato dalle utenze non domestiche): riduzione della quota variabile del 35%; articolo 13, comma 2 (raccolta differenziata della carta e della frazione umida per le utenze non domestiche): riduzione della quota variabile del 1% per la raccolta differenziata della carta; del 40% per la raccolta differenziata della frazione umida, effettuata dalle utenze appartenenti alle categorie ; del 10% per la raccolta differenziata della frazione umida, effettuata dalle utenze appartenenti alle rimanenti categorie; articolo 13, comma 3, lett. a) (abitazioni a disposizione per uso stagionale o discontinuo): riduzione della quota variabile del 50%; articolo 13, comma 3, lett. b) (locali diversi dalle abitazioni ed aree scoperte ove il periodo di chiusura temporanea risultante da autorizzazione o altra documentazione probante sia superiore a giorni centottanta): riduzione della quota variabile del 50%; articolo 13, comma 3, lett. c) (locali diversi dalle abitazioni ed aree scoperte ove il periodo di chiusura temporanea risultante da autorizzazione o altra documentazione probante sia compreso tra novantuno e centottanta giorni): riduzione della quota variabile del 10%; articolo 13, comma 3, lett. d) (locali diversi dalle abitazioni ed aree scoperte ove il periodo di chiusura temporanea risultante da autorizzazione o altra documentazione probante sia compreso tra sessanta e novanta giorni): riduzione della quota variabile del 10%;
10 4. di dare atto che le tariffe determinate con il presente provvedimento sono da assoggettare ad I.V.A. nella misura vigente; 5. di trasmettere copia del presente provvedimento alla Dolomiti Energia s.p.a. quale ente gestore del servizio, che curerà l'applicazione e la riscossione del corrispettivo tariffario per l anno 2011; 6. di precisare che avverso la presente deliberazione sono ammessi i seguenti ricorsi: a) opposizione alla Giunta Municipale entro il periodo di pubblicazione, ai sensi dell articolo 79, comma 5, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; b) ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Trento entro 60 giorni, ai sensi dell articolo 2 della Legge 6 dicembre 1971, n. 1034; c) ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, ai sensi dell articolo 8 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199; 7. di dare atto che la presente deliberazione diverrà esecutiva ad avvenuta pubblicazione, ai sensi dell articolo 79, comma 3 del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L.
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