DUE PASSI CON LO SGUARDO AL CIELO

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1 Con il patrocinio del COMUNE DI RAVENNA Assessorato al Turismo DUE PASSI CON LO SGUARDO AL CIELO Immagini dei più comuni uccelli presenti a Marina di Ravenna

2 Due passi con lo sguardo al cielo Quaderno con le più comuni specie di uccelli osservabili negli ambienti naturali che circondano Marina di Ravenna. TESTI E FOTO DI: Massimiliano Masci PUBBLICAZIONE A CURA DI: Simone D Acunto Associazione AURORA POLARE RICERCA, TUTELA, EDUCAZIONE AMBIENTALE Marina di Ravenna, Febbraio 2015

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4 Premessa Ambientalismo. Una parola così tanto usata oggi ma, allo stesso tempo, uno dei termini più fraintesi del linguaggio comune. Si, perché al solo udirne il suono, si scatena una reazione di pregiudizio in chi ascolta. Nell immaginario collettivo definire ambientalista qualcuno è come dipingerlo fuori dal mondo, quasi fosse un moderno hippie che vive di aria, conversa con le farfalle, si nutre di erbe di campo e porta trecce ai capelli lungo tutta la schiena. Per non parlare poi della credibilità che, si sgretola miseramente, se a definirci ambientalisti siamo noi stessi. Potremmo poi recitare testi di Kant e Freud a memoria che l immagine di noi da parte del nostro interlocutore rimarrebbe fissa su verdi distese e caprette salterine. In realtà cercare di trovare un equilibrio tra il nostro stile di vita e tutto ciò che sta fuori dalle quattro mura di casa non è affatto un discorso da mondo fantastico. Ognuno di noi può cambiare piccoli comportamenti, abitudini e, già solo così facendo, si rende un po meno oppressiva la pressione dell uomo sull ambiente naturale. Ecco quindi che, ad esempio, smettere di buttare mozziconi di sigaretta o gomme da masticare per terra non diventa un discorso da fanatico di un mondo verde, ma un gesto di civiltà ed educazione, valori che non appartengono ad una cultura hippie ma ad una società che vuole passeggiare per Marina e, alzando lo sguardo in alto, godere dello spettacolo che il fantastico mondo dell avifauna ci offre. Sara Segati Simone D Acunto Aurora Polare

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6 Introduzione Immaginiamo di passeggiare a Marina di Ravenna, dal mare verso la piallassa, passando per la pineta Marina in questo caso è sorprendente: nel giro di un kilometro, o poco più, ti permette di osservare tre ambienti diversi e variegati, caratterizzati da una notevole biodiversità. Riscontriamo difatti l ambiente Mare e Spiaggia, l ambiente della Pineta e la Valle Salmastra. Ora li analizzeremo in modo sommario, soffermandoci in particolare sull avifauna e ricordandoci che questo opuscolo non è una produzione scientifica dettagliata, ma semplicemente un elenco dei più individuabili uccelli presenti nel paese di Marina di Ravenna. Dato che i tre ambienti sono adiacenti, può capitare di trovare una specie trattata nella sezione mare e spiaggia, intenta a sostare o a nutrirsi in piallassa o in pineta ma si sa che la natura non ha confini, anche se gli uccelli più specializzati tendono a non allontanarsi troppo dal loro Habitat. Il consiglio che posso dare, a chi ha intenzione di approfondire l argomento, è di acquistare un binocolo, una Guida al riconoscimento degli uccelli e inoltrarsi con curiosità e pazienza nell affascinante mondo del Birdwatching. Ringraziamenti Ringrazio il Comune di Ravenna Assessorato al Decentramento, e Sergio Sangiorgi Presidente della Pro Loco di Marina di Ravenna che mi hanno offerto l opportunità di collaborare alla realizzazione di questo quaderno didattico. Ringrazio inoltre l associazione Aurora Polare che ha contribuito a tale realizzazione. Massimiliano Masci

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8 AMBIENTE MARE E SPIAGGIA Ambiente difficile vento perenne che solleva la sabbia e la scaglia contro ogni cosa, erodendola. Terreno inconsistente dove è difficile attecchire e, non ultimo, il sale, un fattore altamente limitante. Qui chiunque voglia vivere deve specializzarsi, in particolare le piante, prive di mobilità. In questa zona si parla proprio di piante pioniere, perché giungono per prime e fanno del loro meglio per rapprendere il terreno e prepararlo ad accogliere arbusti ed alberi. Qui e là si nota qualche sporadico Tamerice e qualche Olivella spinosa. Per gli uccelli sembra più facile ma, in realtà, tutti sono in lotta per la sopravvivenza. In primis saltano all occhio il grande e massiccio Gabbiano reale, il più esile Gabbiano comune, che d estate presenta una sorta di cappuccio scuro, ed infine il nero Cormorano, impacciato nel volo ma agilissimo in apnea. In Palizzata o tra le barche di Marinara è facile scorgere gli svassi, sia lo Svasso maggiore che lo Svasso piccolo, dalla livrea bianca e nera, sempre pronti a immergersi sia per cacciare sia perché disturbati dalla nostra presenza. Sulla spiaggia, invece, abbiamo i piccoli corrieri come il Fratino e il Piovanello tridattilo, entrambi in un continuo andirivieni sulla battigia. D estate arriva anche il Gabbiano corallino, con un cappuccio nero più lungo rispetto al comune, e il vivace becco rosso. Per finire la Sterna, con la sommità del capo nera e la coda forcuta...impossibile non rimanere incantati dai loro spettacolari tuffi in mare per procacciarsi le prede.

9 Ambiente Mare e Spiaggia

10 Svasso maggiore - Podiceps cristatus Svasso piccolo Podiceps nigricollis

11 Gabbiano reale Larus michahellis Cormorano Phalacrocorax carbo

12 Gabbiano comune Larus ridibundus Sterna Sterna hirundo

13 Piovanello tridattilo Calidris alba Fratino Charadrius alexandrinus

14 AMBIENTE PIALLASSA Come si sa, il nome Piallassa deriva dal veneto piglia e lascia. Infatti la Piomboni prende l acqua dal mare con l alta marea e la rilascia con la bassa marea, scoprendo parti del suo fondale, le cosiddette barene. Queste aree vengono colonizzate da piante specializzate denominate Salicornie, che conferiscono alla Piallassa il suo aspetto caratteristico. Qui il fattore limitante è chiaramente la salinità dell acqua, che in estate supera di gran lunga quella del mare, ma chi riesce a conviverci trae notevoli benefici. Infatti in queste zone salmastre le specie sono poche, anche se con popolazioni molto consistenti. Basta pensare ai grandi stormi di Fenicotteri che colorano di rosa la valle, capaci di alimentarsi solo in queste acque dalla chimica particolare. Questo è il regno dei trampolieri, muniti di lunghe zampe che gli consentono di muoversi in acqua in cerca di cibo, senza bagnarsi il corpo. Tra loro ricordiamo la comune Garzetta, il maestoso Airone bianco maggiore e il grigio Airone cenerino. Se ci si avvicina alle basse rive fangose è facile far involare il mimetico Piro piro piccolo, sempre a caccia di invertebrati nascosti nel fango. In acqua nuotano le Volpoche, grandi anatre dai colori sgargianti, che nidificano nelle tane abbandonate dalle volpi: da qui il loro nome. Sempre in acqua si muovono gruppi di Tuffetti, cugini degli svassi che, se disturbati, in un attimo, spariscono nelle placide acque. Spesso la quiete della valle viene interrotta da una freccia turchese. E il Martin pescatore che si sposta da un posatoio ad un altro, instancabile predatore dei piccoli pesci lagunari. Imparentato col Martino, in primavera arriva anche il coloratissimo Gruccione, predatore di insetti e in particolare di imenotteri. I grandi spazi aperti attirano numerosi Storni, dai colori metallici, ed in primavera le eleganti ed acrobatiche Rondini. Ai bordi dei fossi è facile imbattersi nella Ballerina gialla, intenta ad ispezionare il terreno umido. Nella buona stagione altri trampolieri giungono in laguna, tra questi il più chiassoso è il Cavaliere d Italia, dalle lunghe zampe rosse.

15 Ambiente Piallassa

16 Garzetta Egretta garzetta Fenicottero rosa Phoenicopterus roseus

17 Airone bianco maggiore Casmerodius albus Airone cenerino Ardea cinerea

18 Martin Pescatore Alcedo atthis Volpoca Tadorna tadorna

19 Tuffetto Tachybaptus ruficollis Rondine Hirundo rustica

20 Piro piro piccolo Actitis hypoleucos Gruccione Merops apiaster

21 Ballerina gialla Motacilla cinerea Cavaliere d Italia Himantopus himantopus

22 AMBIENTE PINETA LITORANEA Le nostre pinete costiere hanno poco più di cento anni e sono state volute dal Ministro dell agricoltura Luigi Rava. Esse hanno una funzione di adorno del litorale, ma soprattutto fungono da barriera, contro i venti salsi marini, per le colture dell entroterra. Qui la specie arborea predominante è il Pino marittimo, resistente alla salsedine poi, più lontano dal mare, il Pino domestico insieme ad alcune latifoglie come il Leccio e la Farnia. Nelle bassure, invece, abbondano le specie igrofile, come il Frassino e l Olmo. Ricchissimo è il sottobosco: Fillirea, Ligustro, Agazzino, Crespino, Rovo e altro ancora. Qui gli uccelli si individuano meglio al canto, perchè appunto la vegetazione è fitta. Dalla volta della pineta è facile udire il gracchiare delle Ghiandaie; oppure i canti corali di Codibugnoli, che si inseguono tra il fogliame; nonchè le tamburellate del Picchio rosso maggiore. Tra i rami più in basso si odono i canti ripetitivi della Cinciallegra e della Cinciarella, dai piumaggi variopinti. Dalle siepi proviene il pigolare sommesso dell agile Scricciolo e del minuscolo Regolo. Nella lettiera infine è facile imbattersi nel vociante Merlo e nel più silente Pettirosso.

23 Ambiente Pineta litoranea

24 Cinciallegra Parus major Cinciarella Cyanistes caeruleus

25 Verdone Chloris chloris Verzellino Serinus serinus

26 Lui piccolo Phylloscopus collybita Fringuello Fringilla coelebs

27 Fiorracino Regulus ignicapilla Codibugnolo Aegithalos caudatus

28 Ghiandaia Garrulus glandarius Merlo Turdus merula

29 Picchio rosso maggiore Dendrocopos major Scricciolo Troglodytes troglodytes

30 Pettirosso Erithacus rubecula Regolo Regulus regulus

31 Chi è Massimiliano Masci Nasce a Ravenna nel 76 e vive a Marina di Ravenna dal Da sempre appassionato di natura, dopo essersi laureato in Scienze Naturali ha acquistato la sua prima Reflex e ha dedicato il suo tempo libero alla fotografia naturalistica. Ora questa passione è divenuta irrinunciabile. Ha realizzato alcune mostre a Ravenna, tra cui Natura dei dintorni, Acqua e Terra, Ali sul mare ed I Pasaro tt. Nel 2014 ha vinto il primo premio nella sezione Acqua in tutte le sue forme del concorso fotografico nazionale Scatta il tuo Delta. Le sue foto possono essere visionate sul sito:

32 Chi è Aurora Polare E un associazione no-profit di ricerca, tutela ed educazione ambientale, collabora con la Fondazione Cetacea di Riccione e pubblica periodicamente sul mensile di ecologia BioEcoGeo. Al suo interno lavorano biologi, naturalisti, ambientalisti, guide ed educatori ambientali. Il loro scopo è contribuire alla tutela dell enorme patrimonio di biodiversità che la nostra regione offre, passando attraverso una stretta correlazione tra attività di ricerca e attività di comunicazione, seguendo un approccio quanto più possibile interdisciplinare e multidisciplinare garantito proprio dalla molteplicità di competenze insite al suo interno. Storno Aurora Polare

33 Tortora dal collare Aurora Polare Ogni cosa che puoi immaginare, la Natura l ha già creata. Albert Einstein

34 direzione scientifica: ww.cestha.it