Presentazione del progetto di ammodernamento della Cementeria di Rezzato e Mazzano
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- Anna Maddalena Pasini
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1 Presentazione del progetto di ammodernamento della Cementeria di Rezzato e Mazzano 0
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3 La cementeria si trova a circa 10 km da Brescia lungo la strada statale 45 bis che porta verso il lago di Garda, sul territorio dei comuni di Mazzano e Rezzato. La cementeria fu avviata nel 1964 e fu costruita in occasione del centenario di fondazione dell Italcementi. Le scelte dei progettisti si orientarono verso soluzioni tecnologiche e processi di lavorazione estremamente all avanguardia: l intero ciclo produttivo poteva essere controllato e comandato da un unico punto, la sala centralizzata dotata di strumenti di registrazione, segnalazione, monitor e quadri di controllo. Ancora oggi tale indirizzo pone l impianto tra i più avanzati dal punti di vista produttivo. 2
4 Italcementi ha sempre investito in interventi di ammodernamento e miglioramento della cementeria in generale e del ciclo tecnologico. Negli ultimi dieci anni, in particolare, sono stati investiti oltre 40 milioni di Euro di cui oltre un terzo per miglioramenti dell impatto ambientale. Le date da ricordare 1962 iniziano i lavori di costruzione della cementeria 1964 viene avviato il forno per il cemento bianco 1965 viene avviato il primo forno per il cemento grigio 1968 viene avviato il secondo forno per il cemento grigio 1998 la cementeria ottiene la certificazione di qualità ISO la cementeria inizia, prima in Italia, il recupero energetico delle farine animali 2004 la cementeria ottiene la certificazione ambientale ISO Italcementi presenta il progetto di ammodernamento della cementeria 3
5 La cementeria ha rappresentato e rappresenta un sito strategico del dispositivo industriale di Italcementi in Italia, con due linee di produzione di clinker grigio e una di clinker bianco. COMBUSTIBILI SERVIZI GENERALI CEMENTO GRIGIO FRANTUMAZIONE, DEPOSITO MATERIE PRIME E MACINAZIONE CRUDO LINEA DI COTTURA DEPOSITO CLINKER, ADDITIVI E MACINAZIONE COTTO SPEDIZIONI CLINKER E CEMENTO CEMENTO BIANCO FRANTUMAZIONE, DEPOSITO MATERIE PRIME E MACINAZIONE CRUDO LINEA DI COTTURA DEPOSITO CLINKER, ADDITIVI E MACINAZIONE COTTO SPEDIZIONI CLINKER E CEMENTO 4
6 I numeri del processo produttivo Linea cemento grigio Linea cemento bianco Totale produzione clinker consumo materie prime t t produzione cemento t consumo specifico energia termica Mcal/t clinker consumo energia termica consumo energia elettrica Gcal kwh traffico indotto # mezzi
7 L autorizzazione Integrata Ambientale La più recente normativa ambientale si chiama IPPC (Autorizzazione Integrata Ambientale), e prevede che tutti gli impianti, anche quelli esistenti debbano essere nuovamente valutati e autorizzati considerando tutte le componenti ambientali significative. Fase fondamentale della procedura di valutazione è la verifica di conformità dell impianto alle Migliori Tecniche Disponibili applicabili allo specifica realtà, secondo uno schema proposto dalla Regione Lombardia. 6
8 Confronto con le migliori tecnologie disponibili applicabili L impatto acustico Lo stabilimento è stato oggetto nel corso degli anni di significativi interventi volti a diminuire l impatto acustico sull abitato circostante. I programmi di riduzione degli impatti, anche attraverso l adozione di procedure gestionali, sono costantemente aggiornati in funzione dalle tecnologie disponibili. La produzione di rifiuti Il ciclo tecnologico di produzione del cemento non produce direttamente rifiuti. Quelli prodotti in cementeria derivano esclusivamente dalle attività di manutenzione e servizio. I rifiuti prodotti sono differenziati a seconda della tipologia, messi a deposito temporaneo in apposite aree attrezzate e sorvegliate, ed avviati preferenzialmente a recupero o a smaltimento in funzione della tipologia e della disponibilità territoriale. tonnellate Produzione annua di rifiuti rifiuti pericolosi rifiuti non pericolosi
9 Confronto con le migliori tecnologie disponibili applicabili Il consumo di risorse naturali La produzione del cemento richiede grandi quantitativi di materie prime naturali come il calcare, l argilla ed i gessi. Italcementi, da sempre attenta agli aspetti ambientali legati alle proprie attività, persegue una politica di sostituzione dei materiali naturali con materie prime alternative, nel rispetto dell ambiente, dell igiene del lavoro e della qualità del prodotto. I rifiuti recuperati sono residui derivanti da specifici processi industriali che apportano gli stessi costituenti delle materie prime naturali. Il loro utilizzo comporta benefici ambientali dovuti al un minor ricorso a risorse non rinnovabili e al recupero come materia di residui industriali derivanti da altri processi produttivi o di consumo, che altrimenti non sarebbero valorizzati. tonnellate Rifiuti recuperati come materia prima
10 Il confronto con le migliori tecnologie disponibili applicabili Il consumo di risorse energetiche L industria del cemento è un settore energivoro con alti consumi di energia termica ed elettrica, che costituiscono la maggior parte dei costi variabili della produzione di clinker. Gli impianti sono stati progettati e nel tempo aggiornati in modo da assicurare il massimo recupero termico realizzabile (preriscaldatori a crocere, griglie di raffreddo clinker ad alta efficienza, recupero di calore per l essiccazione agli impianti di macinazione delle materie prime e del combustibile solido, aria secondaria di combustione, ) e minimizzare il consumo elettrico (motori ad azionamento variabile, macchine ad alta efficienza energetica, sistemi automatici di gestione dell energia, ). La cementeria è impegnata nel risparmio delle combustibili fossili non rinnovabili ricorrendo all utilizzo di combustibili alternativi e biomasse come le farine e i grassi animali. La cementeria è stata la prima in Italia ad utilizzare le farine animali come combustibile nei forni a seguito dell emergenza Mucca Pazza. 100% 80% 60% 40% 20% 0% mix di combustibili carbone biomassa 44% coke olio 12% 19% 25% attuale 9
11 Il confronto con le migliori tecnologie disponibili applicabili Il consumo di risorse idriche La cementeria utilizza acqua per uso civile, utilizzata nelle docce e servizi igienici ed il laboratorio chimico ed approvvigionata dall acquedotto comunale per uso industriale di processo, utilizzata principalmente per la granulazione della farina grigia e bianca, la tempra del clinker bianco, la cava, l irrigazione, e i servizi generali ed approvvigionata tramite pozzo di proprietà per uso industriale di raffreddamento dei macchinari, approvvigionata dal pozzo. Per contenere il risparmio di risorse idriche il sistema è a circuito chiuso con torre di raffreddamento dell acqua di ciclo. La cementeria ha un unico scarico idrico misto nel Naviglio Grande Bresciano; lo scarico è presidiato da una fossa di sedimentazione e desoleazione periodicamente ispezionata, mantenuta efficiente e sorvegliata con una telecamera a colori con visualizzazione remotata in sala controllo. Con la prevista realizzazione del nuovo collettore fognario consortile è Italcementi provvederà alla separazione degli scarichi civili ed il loro conferimento alla nuova fognatura. 10
12 Il confronto con le migliori tecnologie disponibili applicabili Le emissioni in atmosfera Le emissioni in atmosfera sono il fattore di maggior impatto ambientale di una cementeria. I principali componenti delle emissioni atmosferiche di una cementeria sono le polveri, il biossido di zolfo (SO 2 ) e gli ossidi di azoto (NO x ). Le polveri sono l inevitabile effetto del trasporto e del trattamento dei materiali. La migliore tecnica disponibile per il controllo delle emissioni di polvere sono gli elettrofiltri e i filtri a tessuto, che già oggi sono posti a presidio di tutti i punti di emissione in atmosfera della cementeria. Nel corso degli anni inoltre Italcementi ha provveduto alla trasformazione in filtri a tessuto di tutti gli elettrofiltri che fossero convertibili. Il biossido di zolfo si origina dalla combustione dello zolfo contenuto nei combustibili e, in misura minore, nelle materie prime. Il controllo delle emissioni è ottenuto attraverso l ottimizzazione del controllo di processo, l uso di moderni sistemi gravimetrici per l alimentazione del combustibile solido e l attenta scelta e controllo adeguato delle sostanze (materie prime e combustibili) che vengono immesse nel forno. Pur non essendo una tecnologia disponibile, è allo studio la fattibilità di iniezione di adsorbente (idrato di calcio) direttamente nella fiamma del bruciatore per una maggiore efficienza della captazione di SO 2. Gli ossidi di azoto si formano durante il processo di combustione all interno dei forni per effetto delle alte temperature necessaria alla clinkerizzazione. Il controllo degli ossidi di azoto è ottenuta grazie all ottimizzazione del controllo di processo ed all utilizzo di bruciatori a bassa emissione (Low NOx). Pur non essendo una tecnologia disponibile, è allo studio la fattibilità di un impianto SNCR mid-kiln. 11
13 Il confronto con le migliori tecnologie disponibili applicabili Le emissioni in atmosfera Dal 2001 sono operativi per ciascuna linea di cottura dei sistemi di monitoraggio in continuo 24 ore su 24 delle emissioni gassose Oltre al monitoraggio in continuo, sono previsti ulteriori controlli in discontinuo delle emissioni in atmosfera eseguiti da laboratori pubblici o privati accreditati. In particolare: controlli semestrali di polvere, SO 2 ed NO x eseguiti dalla Stazione Sperimentale per i Combustibili alle emissioni dei tre forni di cottura controlli annuali di tutte le emissioni dello stabilimento controlli quadrimestrali delle emissioni di polvere dell impianto di macinazione del combustibile solido controlli semestrali di microinquinanti ovvero metalli, diossine e furani (PCDD/F) ed idrocarburi policiclici aromatici (IPA) alle emissioni dei forni di cottura. Tutti i controlli effettuati confermano livelli emissivi ampiamente conformi ai limiti di emissione applicabili ed assolutamente in linea con le prestazioni emissive ottenibili con l applicazione delle migliori tecnologie disponibili per la tipologie di linee di cottura operative presso la cementeria. polveri Forno 1 Forno 2 Forno B 15,6 9,8 8,8 SO 2 159,2 194,1 16,3 NO x 1103,8 926,4 776,1 CO 123,5 113,1 39,2 TOC HCl HF NH 3 CH 4 mg/nm 3 mg/nm 3 mg/nm 3 16,0 5,2 0,1 30,2 8,7 15,2 2,6 0,2 29,1 8,1 2,7 1,1 0,3 1,0 4.4 valori medi registrati dai sistemi di controllo in continuo delle emissioni dei tre forni di cottura nel
14 La certificazione ambientale ISO La cementeria da anni ha adottato un sistema di gestione ambientale che nel 2004 ha ricevuto certificazione secondo la norma ISO punti cardine del sistema sono: l adozione di una politica ambientale la conformità alla legislazione applicabile l impegno al continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali il coinvolgimento di tutto il personale attraverso la formazione e l informazione l adozione di procedure ed istruzioni tecniche che regolamentino tutti i processi, sia tecnici che gestionali che possono avere influenza sugli impatti ambientali della cementeria 13
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