REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO

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1 REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Management per le professioni sanitarie e dell assistenza sociale - Coordinamento ed organizzazione dei servizi ospedalieri, domiciliari e territoriali (Legge 01 febbraio 2006, n. 43) a.a 2016/17 Direttore del corso: Angelo Renoldi Commissione del Corso di Master: Chiara Casadio, Cristiana Cattaneo, Angelo Renoldi, Iorio Riva, Stefania Servalli, Giacomino Maurini Proposto da Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi e Centro di Ateneo SDM

2 Art. 1 Inquadramento tematico del Master Il Master di I livello Management per le professioni sanitarie e dell assistenza sociale - Coordinamento ed organizzazione dei servizi ospedalieri, domiciliari e territoriali (Legge 01 febbraio 2006, n. 43) -, alla sua settima edizione, è rivolto a professionisti, operatori e neolaureati, in particolare alle 22 professioni sanitarie e dell'assistenza sociale riconosciute dal SSN (vedi elenco allegato) ed è finalizzato alla tutela della salute dell uomo. Il Master nasce dalla collaborazione tra Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Economia, Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bergamo, Azienda Ospedaliera: Ospedali Riuniti di Bergamo, Azienda Ospedaliera Bolognini, Azienda Ospedaliera "Ospedale Treviglio-Caravaggio", Istituti Ospedalieri Bergamaschi, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci. Il progetto è volto all analisi delle problematiche di gestione organizzativo, economico-finanziaria delle reti dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali e risponde alle crescenti esigenze formative degli operatori del settore in area economico-gestionale che necessitano di acquisire tali competenze, sempre più richieste dalle strutture di riferimento e dalle normative. In questi ultimi decenni si è assistito a profondi mutamenti sociali che hanno determinato una composizione demografica caratterizzata da - un progressivo invecchiamento della popolazione - presenza di cittadini stranieri, - una diversa composizione dei nuclei familiari sempre più monocomponenti o monogenitoriali - forme d unione diversificate, Inoltre si è assistito all affermazione di nuovi modelli organizzativi nell attività economica e nel lavoro improntati sulla flessibilità e sulla precarizzazione. Queste grandi trasformazioni hanno generato un aumento generalizzato della fragilità e della vulnerabilità delle persone. Da queste considerazioni emerge con forza la necessità nei sistemi di cura della gestione della cronicità e di bisogni sempre più indefiniti di percorsi clinici ed assistenziali gestiti in modo sistematico e organizzato. In tutti i paesi europei si sta diffondendo la tendenza a sviluppare longtermcare policy (politiche di assistenza continuativa), confortati in questa direzione dai principali documenti strategici a livello internazionale: l Organizzazione Mondiale della Sanità con la Carta di Tallinn (2008), l Unione Europea con il Libro bianco Un impegno comune per la salute: Approccio strategico dell'ue per il periodo e con il Programma Europa A livello nazionale indicazioni in questa direzione caratterizzano il Patto per la Salute e a livello regionale il Piano Regionale di Sviluppo della X legislatura e il Piano Socio Sanitario della Regione Lombardia. Questo orientamento prevede la centralità del sistema di cura per il benessere della persona in un accezione che attiene due profili integrati di intervento: la cura, in un modello ospedaliero basato sull intensità di cure in grado di agire sulla dimensione di bisogno della persona dalla fase acuta a quella sub e post acuta; il prendersi cura, in un modello domiciliare e territoriale con interventi di sostegno ed accompagnamento ai processi assistenziali per il periodo necessario, prendendo in carico la globalità dei bisogni. L Università degli studi di Bergamo, facoltà di Economia aziendale propone un Master di formazione manageriale per operatori sanitari e sociali che intendano acquisire competenze e professionalità specifiche nel coordinamento e nell organizzazione dei servizi ospedalieri, domiciliari e territoriali in risposta a tali istanze.

3 Art. 2 - Obiettivi formativi e sbocchi professionali L approccio formativo proposto consentirà allo studente di acquisire, in una prospettiva gestionale manageriale i principali strumenti operativi dei diversi sistemi e le culture organizzative che caratterizzano le logiche degli interventi, la capacità di riconoscere e costruire network, di interagire con altre professionalità ed organizzazioni, la conoscenza degli indirizzi di policy e l orientamento del diritto sui temi proposti. Il Master è titolo abilitante all'esercizio delle funzioni di Coordinamento. Art. 3 - Modalità di ammissione Sono ammessi alla frequenza del corso Master di I livello i possessori di: Diploma Universitario (V.O.); Laurea Triennale (N.O.) Sono ammessi alla frequenza del corso Master di II livello i possessori di: Laurea quadriennale o quinquennale (V.O.); Laurea specialistica (N.O.). Il numero massimo dei posti disponibili è 40. Il numero minimo dei posti disponibili per assicurare la copertura finanziaria è 12. La Commissione si riserva di aumentare il numero di posti disponibili o di attivare il corso con un numero di partecipanti inferiore al minimo qualora si presentassero motivate e particolari esigenze, nel rispetto comunque del numero minimo fissato dagli organi accademici. Art. 4 - Durata del Master e misura dei crediti Un anno, per complessive 1500 ore così suddivise: 380 ore: 310 ore di formazione in aula, 70 ore di formazione a distanza 500 ore di stage/progetto di ricerca 570 ore studio individuale 50 ore di elaborazione tesi finale Stabilito un rapporto di: 1 C.F.U./25 h. di formazione, il master avrà una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 crediti formativi universitari Art. 5 - Modalità relative all obbligo di frequenza La frequenza è obbligatoria. Sono ammesse assenze fino al 25% del monte ore d aula. Il Direttore del Master si riserva di ammettere un numero superiore di assenze, previa valutazione della giustificazione delle assenze e della loro incidenza sul percorso formativo. Il Direttore del Master può accettare l iscrizione a singoli insegnamenti, purché i candidati siano in possesso dei titoli accademici richiesti per la partecipazione al Master. Al termine di ogni singolo insegnamento occorre sostenere un esame per ottenere l attestato di profitto con relativa assegnazione dei crediti formativi. Il Direttore può autorizzare la partecipazione a uditori, a costoro verrà rilasciato un attestato di frequenza.

4 INSEGNAMENTI SSD CFU ORE di cui ore in FAD Insegnamenti di I livello Principi di Diritto e Legislazione Sanitaria e Sociale Med/ Principi di Economia Aziendale, Elementi di Gestione Economico Secs-p/ Finanziaria, Elementi di Contabilità analitica Elementi di Sanità Med /45 3, La Comunicazione e il contesto sanitario, sociosanitario e Secs-P/ socioassistenziale Tematiche professionali Med/ insegnamenti di II livello Organizzazione e gestione delle reti ospedale-territorio Secs-P/ Elementi di Statistica, metodi, strumenti indicatori Secs-s/ Tematiche professionali corso avanzato Med / La responsabilità penale, civile, amministrativa degli operatori sanitari e sociali Ius/17 3, Tot. attività didattica frontale Stage/progetto Elaborazione tesi finale 50 2 Attività di formazione individuale 570 Ammontare complessivo del Master Art. 7 - Modalità delle valutazioni di profitto Al termine degli insegnamenti verranno effettuate verifiche finali che accertino il profitto dello studente in riferimento alle diverse attività didattiche. Alle verifiche di profitto deve essere assegnata una votazione in trentesimi (eventualmente con lode).

5 Per il conseguimento del titolo di Master è necessario conseguire la totalità dei crediti previsti dal piano didattico, superando con profitto (riportando una votazione di almeno 18/30simi) tutte le verifiche finali. Ai fini del calcolo della media dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto, ogni voto con lode vale comunque 30 punti. Art. 8 - Modalità di valutazione della tesi di master La votazione della tesi viene ottenuta trasformando in centodecimi la media ponderata (rispetto ai crediti) dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto in itinere. L elaborato di tesi deve essere esposto e discusso in seduta pubblica e al suo contenuto la Commissione Giudicatrice eventualmente assegna un voto (compreso entro i 10 punti) che concorre alla formulazione del voto finale. E possibile prevedere modalità di redazione dell elaborato di tesi come lavoro congiunto. Il voto finale viene espresso in 110mi. Per il conseguimento della lode è necessario il parere unanime della Commissione Giudicatrice La Commissione Giudicatrice è composta da min 5 membri, dei quali almeno 3 nominati tra i Professori di I e II fascia ed i Ricercatori dell Ateneo. La Commissione deve essere composta al massimo da 11 membri. Possono farne parte docenti a contratto dell Ateneo. La commissione è presieduta da un Professore di I o II fascia o dal Direttore del Master. Art. 9 Organi del Master e loro competenze Sono organi del Master il Direttore e la Commissione del Corso di Master Spetta al Direttore: Proporre la Commissione di Selezione, ove prevista, composta dal Direttore e minimo altri 2 membri; Definire eventuali criteri di selezione; Proporre le Commissioni per le verifiche di fine insegnamento (minimo 2 membri tra i docenti del Master, di cui uno titolare dell insegnamento); Presiedere la Commissione del Corso di Master e convocarne le riunioni; Predisporre il budget del Master; Dare attuazione alle decisioni e agli indirizzi della Commissione del Corso di Master; Rappresentare il Master nei rapporti con l esterno per gli aspetti didattico-scientifici; Predisporre la relazione finale del Master; Autorizzare la frequenza ai singoli insegnamenti e proporre il relativo importo delle tasse di iscrizione Proporre la nomina del Presidente e dei membri della Commissione Giudicatrice della prova finale per il conseguimento del titolo di Master; Spetta alla Commissione: Individuare gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali; Definire i requisiti curriculari per l ammissione al Master; Stabilire il numero min-max posti disponibili; Riconoscere eventuali crediti pregressi;

6 Predisporre la programmazione didattica del Master e proporre la copertura degli insegnamenti; Stabilire i criteri per l erogazione di eventuali borse di studio. Riconoscimento accreditamento da parte ordini professionali L'Università degli studi di Bergamo ha implementato un sistema di gestione per la qualità in conformità alla Norma UNI EN ISO 9001:2008 nell'ambito della progettazione ed erogazione di azioni formative e di orientamento.

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