1. Quali requisiti sono richiesti agli enti per entrare a far parte del sistema del Servizio Civile Nazionale (SCN)?

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1 FAQ - SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Una raccolta di risposte alle domande più frequenti sul Servizio Civile Nazionale. In questa sezione tutti gli enti interessati a far parte del sistema del Servizio Civile trovano le informazioni di cui hanno bisogno. Requisiti Come fare i primi passi La progettazione Gli enti di servizio civile nazionale del territorio Il bando I doveri degli enti e la gestione dei volontari Requisiti 1. Quali requisiti sono richiesti agli enti per entrare a far parte del sistema del Servizio Civile Nazionale (SCN)? Secondo la Legge 64/2001 il SCN è rivolto ad enti ed associazioni sia pubblici che privati che desiderano offrire concretamente il proprio contributo alla creazione di una società più solidale attraverso servizi che favoriscano le categorie più deboli, promuovendo azioni di solidarietà e di promozione/tutela del patrimonio culturale, artistico, ambientale della nazione. Gli enti che attuano progetti di SCN desiderano, inoltre, fornire ai giovani l'opportunità di investire un anno della propria vita in un'attività professionalizzante e di formazione civica e sociale. A questo scopo, per presentare progetti di SCN, gli enti e le organizzazioni devono essere in possesso di requisiti specifici: assenza di scopo di lucro; svolgimento di un'attività continuativa da almeno tre anni; corrispondenza tra i propri obiettivi e le finalità del SCN riportate all'art.1 della Legge 64/2001; capacità organizzativa e d'impiego dei volontari nell'ambito del SCN. "La capacità organizzativa e d'impiego dei volontari", secondo le attuali disposizioni, è definita in base al numero di sedi che l'ente potrà mettere a disposizione per la realizzazione dei progetti di SCN. In ogni sede presso la quale i volontari svolgeranno servizio deve essere presente almeno un operatore (OLP: Operatore Locale di Progetto), ovvero una persona esperta e qualificata che stabilirà con i giovani un rapporto da "maestro" ad "apprendista", che li seguirà in tutto il loro percorso e che diventerà per loro il punto di riferimento all'interno dell ente. Sulla base di questi elementi, ovvero delle sedi che l'ente metterà a disposizione per la realizzazione dei progetti e, di conseguenza, sulla base del numero di operatori che potranno seguire i volontari, gli enti sono suddivisi, secondo le attuali disposizioni, in classi dimensionali. Per ogni classe dimensionale è richiesta una struttura organizzativa che l'ente deve darsi per la specifica gestione del SCN.

2 La normativa attualmente in vigore che disciplina l'accreditamento degli enti nell'ambito del SCN è la Circolare UNSC 23 settembre Oltre ai requisiti precedenti gli enti devono possedere: un indirizzo di posta elettronica di riferimento, la P.E.C. (posta elettronica certificata) e la firma elettronica; un sito internet con una pagina interamente dedicata al SCN. Per garantire il buon esito del SCN è stata, inoltre, predisposta dall'ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) una "Carta di impegno etico", che rappresenta il patto che gli enti devono sottoscrivere con l'unsc stesso al momento di presentazione della domanda di accesso al sistema del SCN. Nella Carta Etica sono indicati i principi da condividere e rispettare: la sottoscrizione obbligatoria di questa carta da parte di tutti gli enti mira a garantire la partecipazione ad una medesima cultura del SCN, evitando interpretazioni fuorvianti. La Carta Etica è consultabile e scaricabile dal sito dell'unsc: Come fare i primi passi 1. L'accreditamento e l'iscrizione all'albo degli enti di SCN. Per entrare nel sistema del SCN, gli enti devono innanzitutto accreditarsi. L'accreditamento è la procedura grazie alla quale l'unsc verifica il possesso dei requisiti richiesti dalla L.64/2001, la presenza nell'ente delle risorse umane adeguate per l'attuazione dei progetti di SCN e la "capacità organizzativa e d'impiego dei volontari" prevista dalle attuali disposizioni. Ha quindi lo scopo di assicurare e garantire che l'impiego dei volontari sia efficace in termini di utilità per la comunità ed efficiente in termini di risorse pubbliche impiegate. Al momento della presentazione della domanda di accreditamento l'ente deve, contestualmente, richiedere l'iscrizione all'albo degli enti di SCN competente, ovvero all'albo nazionale nel caso di ente con competenza nazionale, all'albo regionale nel caso di ente a carattere regionale. La procedura di accreditamento è sempre, nella pratica, costituita da 2 fasi distinte, ma consequenziali: la prima di inserimento delle informazioni richieste in un sistema informatico di raccolta dati denominato "Helios", consultabile e accessibile direttamente sul sito dell'unsc: e sulla home page la seconda di spedizione tramite Pec all'ufficio competente della documentazione restante. La richiesta e le autocertificazione devono essere firmate digitalmente. Per gli enti iscritti all'albo regionale l'ufficio competente è l'ufficio Servizio Civile della propria Regione, mentre per gli enti iscritti all'albo nazionale degli enti di SCN, l'ufficio competente è l'unsc. E' sempre possibile presentare la domanda di accreditamento 2. Il rapporto tra gli enti.

3 Gli enti che intendono realizzare progetti di SCN possono, in base alle vigenti disposizioni, accreditarsi sia autonomamente, sia in forma associata che tramite un ente (accreditato in prima o seconda classe) che, a seguito della sottoscrizione di un accordo di partenariato, gestirà interamente i progetti per conto loro e si assumerà le responsabilità della buona riuscita dei progetti nei confronti dell'unsc. In ogni caso gli accordi tra enti devono sempre essere dichiarati e documentati o attraverso la dimostrazione dei vincoli associativi, federativi o consortili che intercorrono tra i due enti, oppure attraverso la stipula di un accordo di partenariato che definisca chiaramente le responsabilità e le funzioni dell'ente superiore. Tali accordi sono vincolanti esclusivamente per il periodo indicato, e possono, pertanto, essere riveduti o non rinnovati. La Regione Lombardia, infine, promuove attivamente e incentiva la coprogettazione tra gli enti e il lavoro di rete sul territorio. La progettazione 1. Chi può presentare progetti di SCN? L' UNSC stabilisce annualmente, con proprie disposizioni, i limiti, le modalità e i tempi per la presentazione dei progetti di SCN. Possono presentare progetti di SCN, esclusivamente gli enti che risultano iscritti ad un albo degli enti di SCN: nazionale o regionale. Gli enti vengono iscritti all'albo corrispondente, solo al termine della verifica da parte dell'unsc e della Regione competente della domanda di accreditamento. 2. I progetti di SCN. I progetti di SCN devono essere redatti nelle modalità individuate con apposite disposizioni normative dall'unsc, e inviati all'ufficio competente nei termini stabiliti. Le indicazioni relative alle modalità e ai tempi per la presentazione dei progetti sono sempre reperibili nel sito dell'unsc: Tutti i progetti hanno una durata annuale e prevedono l'impiego dei volontari in attività relative a determinati settori di intervento: Assistenza (es. anziani, giovani, immigrati, diversamente abili, ecc.); Ambiente (es. parchi, prevenzione e monitoraggio inquinamento, ecc.); Protezione civile (es. prevenzione incendi, monitoraggio zone a rischio, ecc.); Patrimonio artistico e culturale (es. biblioteche, turismo culturale, ecc.); Educazione e promozione culturale (es. animazione verso i minori, centri di aggregazione, ecc.); Servizio Civile all'estero. Attualmente i termini per la presentazione da parte degli enti iscritti agli albi di SCN di nuovi progetti sono aperti dal 1 settembre al 15 ottobre di ogni anno.

4 E' comunque consigliabile agli enti interessati di monitorare il sito dell'unsc in quel periodo dell'anno per verificare la riapertura delle scadenze e le nuove disposizioni relative alle modalità per la presentazione dei progetti. Per le modalità di presentazione dei progetti di SCN, può essere utile visionare l'ultimo Prontuario sulla Progettazione tenendo ovviamente presente che le modalità indicate nella attuale normativa sono periodicamente soggette a verifiche, integrazioni e modifiche e che, pertanto, i contenuti potranno essere modificati. 3. Come avviene la valutazione dei progetti? Una volta ricevuti i progetti degli enti iscritti al proprio albo, l'ufficio competente procede alla loro valutazione attribuendo loro un punteggio sulla base dei criteri di valutazione indicati nella vigente normativa. L'Ufficio Nazionale, infatti, stabilisce i criteri per la valutazione dei progetti e li rende noti sempre congiuntamente alle modalità e ai termini per la presentazione degli stessi. Attribuito un punteggio a tutti i progetti ricevuti, ogni ufficio competente è tenuto a stilare una graduatoria degli stessi e comunicarla entro i termini concordati dall'unsc. L'UNSC stilata la graduatoria dei progetti degli enti iscritti all'albo nazionale e quindi di propria competenza, ricevute le graduatorie stilate dagli uffici competenti delle Regioni e Province autonome, procede alla realizzazione della graduatoria generale comprensiva di tutti i progetti approvati a livello nazionale. 4. Quali progetti vengono inseriti nel bando nazionale per la selezione dei volontari? Il bando nazionale per la selezione dei volontari contiene esclusivamente progetti di SCN approvati e finanziati. I progetti vengono approvati con un apposito decreto. Al termine della procedura di valutazione la commissione predispone la relativa graduatoria di merito. I progetti verranno finanziati seguendo l ordine presente in graduatoria fino al completo utilizzo delle risorse economiche destinate annualmente dallo Stato al Fondo Nazionale per il Servizio Civile. Se tale fondo non è sufficiente a coprire economicamente i costi di tutti i progetti approvati dagli uffici competenti, verranno finanziati solo i progetti che in graduatoria hanno i punteggi più elevati fino all'esaurimento delle risorse disponibili. I progetti approvati e finanziati entreranno a far parte del bando nazionale di selezione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. I progetti non approvati o approvati ma non finanziati verranno comunque resi pubblici in allegato al bando con i relativi punteggi. Il bando 1. Cosa devono fare gli enti al momento dell'apertura del bando?

5 Una volta pubblicato il bando nazionale sulla Gazzetta Ufficiale, tutti gli enti i cui progetti sono stati approvati e finanziati dagli uffici competenti, devono aggiornare la pagina dedicata al Servizio Civile del proprio sito, che per legge deve essere facilmente raggiungibile dall'home page. La copertura dei posti finanziati è di esclusiva responsabilità dell'ente. Compito dell'ente titolare del/i progetto/i finanziato/i è, inoltre, quello di consegnare a tutti i giovani interessati copia cartacea del progetto ed illustrarne con chiarezza ed esaustività i contenuti, i requisiti indicati e la disponibilità richiesta per lo svolgimento del servizio. Ulteriore compito dell'ente è quello di rendere disponibile agli interessati tutta la modulistica per la presentazione della domanda sia attraverso il sito internet che in cartaceo. L'ente deve, infine, raccogliere presso la propria sede tutte le domande pervenute entro i termini indicati dalla normativa, verificarne la correttezza formale e la documentazione necessaria prima di trasmettere all'unsc i dati in formato elettronico tramite il sistema "Helios". È consigliabile ricordare sempre ai giovani interessati a partecipare ai progetti di SCN che non è possibile presentare più di una domanda di SCN a bando pena l'esclusione. 2. La selezione dei candidati. La selezione dei candidati spetta all'ente titolare del progetto che, pertanto, è tenuto a valutare, sulla base dei criteri predisposti dall'unsc e reperibili nella normativa di riferimento, sia i titoli posseduti dal candidato che la motivazione. Il punteggio finale di ogni singolo candidato è dato dalla somma del punteggio attribuito ai titoli da lui posseduti e dal punteggio attribuito al colloquio motivazionale. Terminati tutti i colloqui di selezione l'ente dovrà stilare una graduatoria dei candidati che è tenuto a rendere pubblica e inserire nella pagina dedicata al SCN del proprio sito. Tutta la modulistica per compiere gli adempimenti burocratici necessari alla procedura di selezione, alla realizzazione e all'invio della graduatoria finale all UNSC è reperibile sul sito: I doveri degli enti e la gestione dei volontari 1. Quali sono i doveri degli enti che attuano progetti di SCN? Gli enti sono tenuti, in generale, ad assicurare la corretta gestione dei progetti di SCN, ad ispirarsi ai principi illustrati nella Carta Etica sottoscritta con l'unsc e a rispettare scrupolosamente e con serietà la normativa di riferimento, permettendo così ai giovani il buon godimento dell'esperienza di SCN. Per realizzare questo obiettivo tutti gli enti, nella pratica, sono tenuti a: garantire la pubblicità del progetto e rispettare, nelle procedure per la selezione dei volontari da impiegare in attività di Servizio Civile, i principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza, assicurando ai candidati l accesso ai documenti, nonché garantire l osservanza delle disposizioni previste dai bandi per la selezione dei volontari; in particolare pubblicare, al termine della selezione, la graduatoria dei selezionati e degli idonei non selezionati; redigere un elenco, da trasmettere all UNSC, con i nominativi dei candidati non idonei o esclusi dalla selezione, comunicando agli interessati il mancato inserimento in graduatoria con l indicazione della motivazione; pubblicare anche la graduatoria approvata dall UNSC successivamente al controllo della sussistenza dei requisiti di cui all art.5, comma 4, della legge n. 64 del 2001;

6 rispettare le disposizioni di cui al Decreto Ministeriale in data 22 Aprile 2015 concernente la disciplina dei rapporti tra Enti e volontari del Servizio Civile Nazionale; avviare il progetto nel giorno e nel luogo indicato nel provvedimento di approvazione della graduatoria, salvo cause di forza maggiore da comunicare tempestivamente all UNSC nonché alle Regioni e Province Autonome, ove competenti; assicurare al volontario la corresponsione del vitto e dell alloggio, qualora previsti nel progetto; garantire al volontario una formazione generale che abbia la durata indicata nel progetto nonché una formazione specifica prevista nel testo del progetto stesso e comunque di durata non inferiore a quanto indicato nel medesimo progetto; rispettare le disposizioni di cui alla circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri Monitoraggio del Dipartimento della Gioventu e del Servizio Civile Nazionale sulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale contenute nel paragrafo Adempimenti e modalità ; impiegare, nella realizzazione dei corsi di formazione generale, formatori in possesso dei requisiti previsti dalle Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale del 19 Luglio 2013 nonché, nell ambito dello svolgimento della formazione specifica, i formatori espressamente indicati nella voce 37, e con le caratteristiche di cui alla successiva voce 38, della scheda progetto allegata al Prontuario per la redazione dei progetti di Servizio Civile in Italia e all estero, approvato con D.M. 30/05/2014; impiegare il volontario nel rispetto della sua dignità e personalità assicurando che non vengano posti in essere atti di vessazione fisica e morale; impiegare il volontario presso la sede di attuazione indicata nel contratto di servizio civile, secondo i piani di azione, l orario di servizio e l articolazione settimanale previsti dal progetto; comunicare all UNSC, nei termini indicati nel D.M. del 22/04/2015, le rinunce e le interruzioni dei volontari selezionati per il progetto, nonché comunicare mensilmente tramite il sistema informatico Helios le assenze dei volontari che danno luogo ad una decurtazione dell assegno, le assenze per maternità e per infortuni; garantire la presenza, in sede, per almeno dieci ore settimanali, dell Operatore Locale di Progetto, designato quale referente del volontario per tutte le questioni inerenti la realizzazione del progetto stesso; impiegare il volontario esclusivamente nelle attività indicate nel progetto astenendosi dal chiedere prestazioni o adempimenti non previsti; garantire, in caso di violazione da parte del volontario dei doveri indicati nel contratto di Servizio Civile, il rispetto della procedura per l applicazione delle relative sanzioni descritta nel contratto stesso; attivare, per quanto di competenza, le procedure per il riconoscimento dei crediti formativi, tirocini e competenze qualora previsti dal progetto, e consentire sempre per quanto di competenza - al volontario la fruizione di eventuali benefici cui dà diritto la partecipazione alla realizzazione del progetto; portare a termine il progetto ponendo in essere, in conformità con le finalità previste dalla legge n. 64/2001, il complesso delle attività volte al raggiungimento degli obiettivi prefissati; comunicare le cause che impediscono l avvio o il completamento del progetto, anche in relazione alle diverse sedi di attuazione dello stesso, entro dieci giorni dal loro verificarsi, all Ufficio nonché alle Regioni e Province Autonome ove competenti;

7 effettuare il monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto nonché per la verifica degli esiti della formazione svolta; garantire, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, l attività e la presenza del tutor, del responsabile locale di ente accreditato e di ogni altra figura prevista dal progetto; garantire l attivazione delle partnership previste dal progetto e di ogni altro elemento che ha comportato l attribuzione di un punteggio nella valutazione del progetto. 2. In cosa consiste la gestione dei volontari? Gli Enti che attuano progetti di SCN hanno l'obbligo e la responsabilità nei confronti dell'ufficio competente di garantire la corretta realizzazione degli stessi anche tramite il disbrigo di tutte le pratiche burocratiche necessarie per legge. Gli enti sono tenuti, infatti, a comunicare con la massima tempestività tutte le informazioni utili richieste riguardanti i volontari e a curare internamente la gestione amministrativa (ovvero la verifica delle presenze, del rispetto dell'orario di servizio, della comunicazione dei permessi e delle assenze per malattia o per infortunio, ecc...). L'ente è tenuto, inoltre, ad informare i volontari al momento dell'avvio in servizio dei loro diritti e doveri e delle procedure burocratiche obbligatorie da ottemperare. Per maggiori approfondimenti consultate il D.M. 22/04/15 "Prontuario concernente la disciplina dei rapporti Enti e Volontari del Servizio Civile Nazionale".

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