SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

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1 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

2 IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE è stato istituito in Italia nel 2001, con Legge n. 64 del 6 marzo 2001 di cui all art. 1 (Princìpi e finalità). 1) è istituito il Servizio Civile Nazionale finalizzato a: a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; b) favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale; c) promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; d) partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; e) contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero.

3 In seguito il decreto legislativo n. 77 del 5 aprile 2002 Disciplina del servizio civile nazionale a norma dell art. 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64, integra la L. 64 per l attuazione, l organizzazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale. Un ente che vuole presentare un progetto di servizio civile deve prima di tutto essere accreditato, ovvero iscritto ad un albo regionale del servizio civile nazionale (ogni Regione ha un proprio albo per gli enti che hanno sede legale nella Regione e sedi di attuazione di progetto in non più di altre tre Regioni, nonché per gli enti locali e le loro aggregazioni - comunità montane, unione di comuni, associazioni e consorzi fra enti locali) o all albo nazionale (al quale si possono iscrivere gli enti che hanno sedi di attuazione di progetto in più di quattro Regioni, nonché le Amministrazioni centrali dello Stato, comprese le sedi periferiche.

4 NORMATIVA VIGENTE I DOVERI DELL ENTE Prontuario contenente le disposizioni per lo svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull attuazione dei progetti di servizio civile nazionale. Doveri degli enti di servizio civile e infrazioni punibili con le sanzioni amministrative previste dall art. 3 bis della legge 6 marzo 2001, n. 64

5 GLI IMPEGNI DELL ENTE Garantire la pubblicità del progetto, rispettare nelle procedure di selezione i principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza, assicurando ai candidati l accesso ai documenti, nonché garantire l osservanza delle disposizioni previste dai bandi per la selezione dei volontari; in particolare pubblicare, al termine della selezione, la graduatoria dei selezionati e degli idonei non selezionati; redigere un elenco, da trasmettere al Dipartimento con i nominativi dei candidati non idonei o esclusi dalla selezione, comunicando agli interessati il mancato inserimento in graduatoria con l indicazione della motivazione; pubblicare anche la graduatoria approvata dal Dipartimento successivamente al controllo della sussistenza dei requisiti di cui all art.5, comma 4, della legge 64 del 2001.

6 GLI IMPEGNI DELL ENTE avviare il progetto nel giorno indicato nel provvedimento di approvazione della graduatoria, assicurare al volontario la corresponsione del vitto secondo le modalità previste nel progetto, garantire al volontario una formazione generale e specifica che abbiano la durata e che rispettino i contenuti, le modalità e la tempistica indicati nel progetto, impiegare il volontario nel rispetto della sua dignità e personalità assicurando che non vengano posti in essere atti di vessazione fisica e morale, Impiegare il volontario presso la sede di attuazione indicata nel contratto di SC secondo i piani di azione, l orario di servizio e l articolazione settimanale previsti dal progetto;

7 GLI IMPEGNI DELL ENTE SERVIZIO CIVILE NAZIONALE comunicare mensilmente al Dipartimento tramite il sistema informatico Helios le assenze dei volontari che danno luogo ad una decurtazione dell assegno nonché le assenze per maternità e per infortuni; garantire la presenza, in sede, per almeno dieci ore settimanali, dell operatore locale di progetto, designato quale referente del volontario per tutte le questioni inerenti la realizzazione del progetto stesso; impiegare il volontario esclusivamente nelle attività indicate nel progetto astenendosi dal chiedere prestazioni o adempimenti non previsti;

8 FARE IL SERVIZIO CIVILE VUOL DIRE. intraprendere percorsi di crescita e formazione partecipare alle attività delle associazioni insieme ai volontari che hanno scelto di agire sul proprio territorio in diversi settori sociali (assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all'estero). Dodici mesi per fare esperienze di utilità sociale e cittadinanza attiva e per aggiungere nuove conoscenze qualificanti spendibili nel corso della vita lavorativa.

9 Il Servizio Civile può essere un importantissimo strumento di educazione e di supporto all attività di molte organizzazioni non profit o enti, un ponte fra le associazioni, le istituzioni e il mondo giovanile. Il Servizio Civile porta uno scambio reciproco volontario-ente e un arricchimento da ambe le parti con una condivisione di valori e nuove prospettive un esperienza condivisa

10 Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile e l Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi sottoscrivono la CARTA DI IMPEGNO ETICO DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE L Ente che ospita i volontari di Servizio Civile partecipa alla stessa cultura del SCN e si impegna a..

11 coinvolgere le giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale: rafforzare i legami di coesione della società civile rendendo vitali le relazioni all interno delle comunità, favoriscono il sostegno alle categorie più deboli e svantaggiate realizzare reti di cittadinanza con la partecipazione attiva alla vita sociale e istituzionale

12 considerare che il SCN propone ai giovani l investimento di un anno della loro vita, in un momento critico di passaggio all età e alle responsabilità dell adulto e dichiarano con chiarezza cosa si propone al giovane di fare e cosa potrà apprendere

13 affermare che il Servizio Civile Nazionale presuppone come metodo di lavoro l imparare facendo, a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno;

14 riconoscere il diritto dei volontari di essere impegnati per le finalità del progetto e non per esclusivo beneficio dell ente, di essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi di attività e di lavoro del progetto, di lavorare in affiancamento a persone più esperte in grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme; di potersi confrontare secondo procedure certe e chiare fin dall inizio, di disporre di formazione, verifica e discussione del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza;

15 chiedere ai giovani di accettare il dovere di apprendere, aprendosi con fiducia al confronto con le persone impegnate nell ente, esprimendo nel rapporto con gli altri e nel progetto il meglio delle proprie energie, delle proprie capacità, della propria intelligenza, disponibilità e sensibilità, valorizzando le proprie doti personali ed il patrimonio di competenze e conoscenze acquisito, impegnandosi a farlo crescere e migliorarlo;

16 e si impegnano a far parte di una rete di soggetti che a livello nazionale accettano e condividono le stesse regole per attuare obiettivi comuni, sono disponibili al confronto e alla verifica delle esperienze e dei risultati, nello spirito di chi rende un servizio al Paese e vuole condividere il proprio impegno con i più giovani. THE END

17 Le tappe di un progetto di servizio civile: identificazione del problema; identificazione dei destinatari e del contesto; trasformazione dei problemi in obiettivi; scelta dell ambito di intervento su cui il progetto interverrà (alla luce del bando di progetto a cui si risponde); definizione dei risultati attesi ; definizione delle attività previste per raggiungere i risultati; definizioni di strumenti, mezzi, risorse umane necessarie ; definizione degli indicatori di verifica. I volontari del progetto sono parte integrante del processo pertanto la conoscenza del progetto è determinante per la sua riuscita 17

18 PROGETTO 2017 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE HUB &SPOKE

19 Lo schema sotto riportato offre una rappresentazione grafica del MODELLO HUB & SPOKE:

20 PROGETTO HUB & SPOKE Il progetto segue un modello di accoglienza in cui HUB è il Centro, situato all interno del Pad. 1 NIC Centro Servizi e gli SPOKE sono i Centri periferici, situati nei diversi padiglioni in collegamento diretto con l HUB. Nelle strutture viene garantita la presa in carico, intesa come erogazione di più servizi: accoglienza orientamento assistenza al percorso

21 In particolare l HUB offre i seguenti servizi: - Informazioni e orientamento - Consegna referti esami di laboratorio del Centro Prelievi - Consegna referti mammografia ed esami radiodiagnostici - CUP Metropolitano area fiorentina - Rilascio copia documentazione sanitaria - Accettazione visite amb. Diabetologico - Punto servizi CORD-A.I.U.T.O. POINT - Punto del comitato di partecipazione delle Associazioni - Redazione social (chat, mail, ecc) - URP/Infopoint

22 I giovani possono contribuire a migliorare la gestione dell accoglienza e guidare il paziente nei dipartimenti nei quali è stato indirizzato, può supportare il personale dell area amministrativa, favorire l umanizzazione nell accesso, nella fruizione delle prestazioni, la riduzione dei tempi di attesa. Questo migliora la qualità percepita dai cittadini dei servizi sanitari e crea una rete integrata fra gli attori addetti all informazione e all accoglienza dal Centro, HUB, a tutti i punti satellite, SPOKE. Il ruolo dei giovani aiuterà a ridurre l affluenza dell utenza agli sportelli e negli uffici nei vari punti di accoglienza dei Padiglioni Maternità e Ginecologia, Clinica Chirurgica, San Luca e Radioterapia, Clinica Medica, Piastra dei Servizi, CTO. Al DEAS-PS la funzione dei giovani è anche di supporto e orientamento per i familiari dei degenti, di collaborazione con le figure sanitarie e affiancamento al personale amministrativo per le attività legate alla gestione dei ticket.

23 ll progetto impegna i volontari nei maggiori punti di accoglienza dell Azienda, le attività saranno: Accompagnare e orientare l utente a conoscere e reperire i servizi e i padiglioni in AOUC, dare informazioni di primo livello e sui percorsi sanitari esistenti, Attenzione alla persona e alle condizioni fisiche ed emotive che presenta, offrire il proprio sostegno: prendere in carico i bisogni Accoglienza nelle sale di attesa del Pronto Soccorso ai familiari Supporto amministrativo al personale dipendente: archiviazione, fotocopie, ordine nei data base, nella documentazione. Supportare l utente alla conoscenza e utilizzo di strumenti innovativi di informazione: Totem-Punti SI, App, Carta Sanitaria Elettronica e FSE, pagamento ticket; contatti telefonici, e social Accoglienza e partecipazione ai convegni, congressi organizzati dall ente.

24 FIGURE ACCREDITATE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE RESPONSABILE DEL SCN RESPONSABILE LOCALE DI ENTE ACCREDITATO (RLEA) OPERATORE LOCALE DI PROGETTO (OLP) FORMATORE ESPERTO DI MONITORAGGIO

25 OPERATORE DI LOCALE DI PROGETTO - OLP Maestro di vita Figura obbligatoria per la gestione del progetto e accreditata con corso CRESCIT organizzato dalla Regione Toscana. Garantisce la presenza nella sede del progetto per almeno 10 ore settimanali Referente del progetto e per i giovani in servizio in quella sede, per lo svolgimento delle attività e per qualunque questione inerente il progetto Attua le direttive del responsabile del servizio civile dell ente accreditato e quindi dell Ufficio SC aziendale Si raccorda con gli altri operatori locali di progetto impegnati nella realizzazione del medesimo progetto

26 RIFERIMENTI E CONTATTI UFFICIO SERVIZIO CIVILE IN AOUC L Ufficio Servizio Civile è nello Staff della Direzione Aziendale e afferisce alla UOC Comunicazione; è aperto al pubblico dalle 11:00 alle 13:00 dal lunedi al venerdi. Responsabile dell Ufficio Gestione Percorsi di Partecipazione D.ssa Sandra Alderighi Referenti: Cristina Chisci, Paola Gabrielli, Paola Landi, Massimo Mecherini, Grazia Zei Contatti: Tel Mail serviziocivile@aou-careggi.toscana.it Sede Pad. 3 NIC Didattica - piano terra stanza 009

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