PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

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2 Comune di Messina Provincia di ME PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato II) OGGETTO: COMMITTENTE: CANTIERE: EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI E DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO "G. MARTINO" DI MESSINA Azienda Ospedaliera Universitaria di Messina Policlinico "Gaetano Martino". Via Consolare Valeria, 1, Messina (ME) Messina, 31/10/2016 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA (U.O.C. Settore Tecnico Caltagirone Alessandro) U.O.C. Settore Tecnico Caltagirone Alessandro Via Consolare Valeria, Merssina (ME) Tel.: Fax: ing.unime.@gmail.com CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI E DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO "G. MARTINO" DI MESSINA - Pag. 1

3 STORICO DELLE REVISIONI 0 31/10/2016 PRIMA EMISSIONE CSP REV DATA DESCRIZIONE REVISIONE REDAZIONE Firma EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI E DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO "G. MARTINO" DI MESSINA - Pag. 2

4 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA (Paragrafo dell'allegato XV del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) Indirizzo del cantiere (a.1) Via Consolare Valeria, Messina [ME] Descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere (a.2) L'area oggetto del cantiere è ubicata all'interno dell' Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "G. Martino" di Messina, sito in Via Consolare Valeria, n 1, Messina. Il perimetro nord dell' AOU confina con una arteria stradale principale, viale Gazzi, che permette il collegamento con il centro cittadino sia tramite percorso urbano (direzione monte-mare) sia tramite percorso extraurbano (direzione mare-monte) attraverso la tangenziale di Messina. In particolare le aree di cantiere stabile saranno limitate alla già esistente area tecnica della centrale termofrigorifera ed al parcheggio del padiglione D, con ingresso dedicato non interferente con le attività ospedaliere e didattiche e consentito solo al personale tecnico autorizzato, e raggiungibili tramite percorso stradale interno dell'aou G. Martino e posizionato a circa 100 metri dall'ingresso sul viale Gazzi della stessa Azienda, caratterizzato da passaggio a livello sorvegliato dalla vigilanza privata. Gli altri cantieri temporanei (per la sostituzione delle UTA) saranno in prossimità dei padiglioni C-D-E-F-H-W-NI con accesso sia dall'ingresso di Viale Gazzi sia dall'ingresso sud del pronto soccorso, interferndo dunque con le attività sanitarie. Descrizione sintetica dell'opera con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche (a.3) La presente relazione riguarda il progetto preliminare per l'efficientamento energetico dell'azienda OSPEDALIERA UNIVERSITARIA "GAETANO MARTINO" di Messina. Il progetto riguarderà i seguenti interventi: - efficientamento del sistema di produzione e distribuzione dei fluidi termovettori consistente nella sostituzione dei gruppi frigoriferi ad assorbimento alimentati a vapore con gruppi frigoriferi a compressione ad alta efficienza, rifacimento della rete di teleriscaldamento e teleraffrescamento, sostituzione delle unità di trattamento aria ed istallazione di variatori di giri ad inverter ai ventilatori delle torri evaporative esistenti; - sostituzione delle U.T.A. esistenti con nuove U.T.A. dotate di recuperatore di calore, filtri elettrostatici, ventilatori con motore ad alta efficienza dotati di inverter; - sostituzione della termoregolazione delle U.T.A., esistente (non funzionante), con nuova termoregolazione con elettrovalvole a 2 vie sulle batterie calde e fredde a bordo U.T.A.; - sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a tecnologia led. Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza (b) Committente: ragione sociale: Azienda Ospedaliera Universitaria di Messina Policlinico "Gaetano Martino" indirizzo: Via Consolare Valeria - Contesse, n Messina [ME] tel.: nella Persona di: cognome e nome: Recupero Mario indirizzo: Via Consolare Valeria - Contesse, n Messina [ME] Coordinatore per la progettazione: cognome e nome: Caltagirone Alessandro indirizzo: Via Consolare Valeria, Merssina [ME] tel.: mail.: ing.unime.@gmail.com Progettista: cognome e nome: Caltagirone Alessandro indirizzo: Via Consolare Valeria, Merssina [ME] tel.: mail.: ing.unime.@gmail.com EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI E DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO "G. MARTINO" DI MESSINA - Pag. 3

5 IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI (Paragrafo 2.1.2, lett. b) dell'allegato XV del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI E DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO "G. MARTINO" DI MESSINA - Pag. 4

6 INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALL'AREA DI CANTIERE (Paragrafi 2.1.2, lett. d), punto 2; 2.2.1; dell'allegato XV del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) CARATTERISTICHE DELL'AREA DI CANTIERE LINEE AEREE: Area di cantiere (zona esterna). Non sussistono linee aree che attraversano la zona di cantiere costituiti da cavi elettrici in media tensione sospesi e fissati ai relativi tralicci, limitando lo sbraccio delle autogrù. CONDUTTURE SOTTERRANEE: Sono presenti, all'interno del Complesso Ospedaliero, condutture sotteranee di energia elettrica (M/Btensione), acqua, gas, reti fognarie. Tale presenza non interferisce con i lavori in oggetto. Se nel corso dei lavori dovesse ricorrerre una particolare categoria di lavoro che rilevi interferenze con eventuali scavi occorre contattare l'ufficio direzione lavori prima di iniziare i lavori. STRADE: L'area di cantiere è situata all'interno alla struttura ospedaliera non accessibile a mezzi privati non autorizzati, dovranno essere adottate misure atte ad evitare lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Procedure del codice della strada per i lavori in prossimità di strade al fine di ridurre i rischi derivanti dal traffico circostante. Distanza di sicurezza dalle linee elettriche aeree in tensione: a) 3 metri, per tensioni fino a 1 kv; b) 3.5 metri, per tensioni superiori a 1 kv fino a 30 kv; c) 5 metri, per tensioni superiori a 30 kv fino a 132 kv; d) 7 metri, per tensioni superiori a 132 kv. Protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori previa segnalazione all'esercente delle linee elettriche. MARTINO" DI MESSINA - Pag. 5

7 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (Paragrafi 2.1.2, lett. d), punto 2; 2.2.2; dell'allegato XV del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE RECINZIONE DEL CANTIERE, ACCESSI E SEGNALAZIONI: La delimitazione del cantiere sarà realizzato da pannelli con tamponatura in rete elettrosaldata zincata fissata perimetralmente ad un telaio in profilato metallico anch'esso zincato e sostenuti al piede da elementi prefabbricati in calcestruzzo (new jersey). La succitata recinzione sarà preceduta, sulla viabilità di accesso da transenna in tubo di acciaio, e opportunamente chiusa con cancello a fine giornata lavorativa. SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI: I servizi igienici-assistenziali saranno quelli presenti nei locali centrale termofrigorifera esistente e nei bagni chimici previsti in cantiere. VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE: L'area del cantiere sarà raggiungibile tramite percorso stradale interno dell'aou G. Martino e posizionato a circa 100 metri dall'ingresso sul viale Gazzi della stessa Azienda, caratterizzato da passaggio a livello sorvegliato dalla vigilanza privata. Durante il transito dei mezzi di lavoro e trasporto merci il traffico interno verrà guidato da personale di cantiere. La percorrenza della viabilità interna avverrà a velocità ridotta a passo d'uomo e nel rispetto del senso di marcia e della segnaletica stradale. IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE (ELETTRICITÀ, ACQUA, ECC.): L'alimetazione elettrica dei mezzi e delle apparecchiature di cantiere avverrà con linea autonoma attingendo Circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche. Strade di caratteristiche di sicurezza adeguate (es.: atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego, con pendenze e curve adeguate, mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti, larghezza delle strade e delle rampe tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di ingombro massimo dei mezzi previsti, ecc). Accesso al cantiere controllati e sicuri (es.: separati da quelli per i pedoni, ecc). Dichiarazione di conformità degli impianti elettrici. Impianto idrico di caratteristiche di sicurezza adeguate (es.: tubature ben raccordate tra loro e, se non interrate, devono risultare assicurate a parti stabili della costruzione o delle opere MARTINO" DI MESSINA - Pag. 6

8 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE dal quadro elettrico della centrale termofrigorifera. L'alimetazione idrica del cantiere avverrà con linea autonoma attingendo da conduttura al servizio della centrale termofrigorifera. Per tali servizi l'impresa sarà assistita dalla ditta che gestisce gli impianti tecnologici del Complesso Ospedaliero. IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE: Valgone le stesse condizioni e prescrizioni del capitolo precedente. provvisionali, ecc). Impianto di terra unico per l'intero cantiere e composto almeno da: elementi di dispersione; conduttori di terra; conduttori di protezione; collettore o nodo principale di terra; conduttori equipotenziali. Strutture metalliche presenti in cantiere protette contro le scariche atmosferiche. CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: Per le caretteristiche del cantiere, la sua estensione e la variegata dislocazione delle lavorazioni, prima di procedere all'inizio dei lavori il datore di lavoro deve consultare il RSPP dell'ente o il Responsabile preposto. COOPERAZIONE E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ: Si darà corso alla cooperazione ed il coordinamento delle attività ed alla loro reciproca informazione oltre che all'avvio del cantiere anche nelle fasi che seguiranno per l'organizzazione da attuare appena completato un "piano" ed avviare il cantiere al "piano" successivo. ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA MATERIALI: Durante il transito dei mezzi di fornitura dei materiali, il traffico interno verrà guidato da personale di cantiere. La Percorrenza della viabilità interna avverrà a velocità ridotta a passo d'uomo e nel rispetto del senso di marcia e della segnaletica stradale. Evidenza della avvenuta verifica, con opportune azioni di coordinamento e di controllo, della applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni contenute nei piani di sicurezza e negli eventuali relativi aggiornamenti. MARTINO" DI MESSINA - Pag. 7

9 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE: L'alimetazione elettrica dei mezzi e delle apparecchiature di cantiere avverrà con linea autonoma attingendo dal quadro elettrico della centrale termofrigorifera. DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO: La zona di carico e scarico saranno posizionate all'interno della recinzione del cantieri, nelle immediate vicinanze dell'accesso, distanti dalle baracche, ed evitare di interferire con le movimentazioni ed il sollevamento dei carichi della gru e senza interferire con l'attività manutentiva della centrale termofrigorifera. ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE: Le zone di deposito delle attrezzature di lavoro andranno differenziate per attrezzi e mezzi d'opera, posizionate in prossimità degli accessi dei lavoratori e comunque in maniera tale da non interferire con le lavorazioni presenti e senza interferire con l'attività manutentiva della centrale termofrigorifera. ZONE DI STOCCAGGIO MATERIALI: Le zone di stoccaggio dei materiali Condutture aeree posizionate nelle aree periferiche del cantiere o collocate ad una altezza tale da evitare contatti accidentali con i mezzi in manovra, in modo da preservarle da urti e/o strappi. Condutture interrate posizionate ad una profondità non minore di 0,5 m od opportunamente protette meccanicamente in modo da preservarle da sollecitazioni meccaniche anomale o da strappi. Condutture interrate segnalate in superficie in modo da prevenire eventuali pericoli di tranciamento durante l'esecuzione di scavi. Reti indicatrici delle condutture interrate posizionate appena sotto la superficie del terreno in modo da prevenire eventuali pericoli di tranciamento durante l'esecuzione di scavi. Zone di carico e scarico posizionate nelle aree di periferiche del cantiere in modo da non intralciare le lavorazioni presenti. Zone di carico e scarico posizionate in prossimità degli accessi carrabili per ridurre le interferenze dei mezzi di trasporto con le lavorazioni. Zone di carico e scarico posizionate in prossimità delle zone di stoccaggio per ridurre i tempi di movimentazione dei carichi con la gru e il passaggio degli stessi su postazioni di lavoro fisse. Zone di deposito delle attrezzature di lavoro differenziate per attrezzi e mezzi d'opera. Zone di deposito delle attrezzature di lavoro posizionate in prossimità degli accessi dei lavoratori e comunque in maniera tale da non interferire con le lavorazioni presenti. Zone di stoccaggio materiali posizionate in aree attrezzate (es.: spianate, drenate, ecc) scelte in funzione della viabilità MARTINO" DI MESSINA - Pag. 8

10 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE sono individuate all'interno delle aree di cantiere in modo che non interferiscano con le lavorazioni presenti, le movimentazioni ed il sollevamento dei carichi della gru e con l'attività manutentiva della centrale termofrigorifera. ZONE DI STOCCAGGIO DEI RIFIUTI: L'ubicazione individuata in planimetria, prevede la distinzione dei rifiuti per agevolare lo smaltimento differenziato, quali i: materiali ferrosi; guaine di vario genere; alluminio; ecc.. ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D'INCENDIO O DI ESPLOSIONE: Si fa divieto di depositare anche temporaneamtne materiale con pericolo di incendio o esplosione per un raggio inferiore a 2 metri dai confini e dai passaggi protetti. Incendio Misure d'emergenza in caso di incendio o di esplosione generale del cantiere, della loro accessibilità e dell'interferenza con zone in cui si svolgano lavorazioni. Zone di stoccaggio materiali posizionate lontano dal ciglio degli scavi, o qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro, provvisti di puntellature o sostegni delle corrispondenti pareti di scavo. Zone di stoccaggio dei rifiuti posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili e comunque in maniera da preservare da polveri e esalazioni maleodoranti, sia i lavoratori presenti in cantiere che gli insediamenti attigui al cantiere stesso. Zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione posizionate in aree del cantiere periferiche, meno interessate da spostamenti di mezzi d'opera e/o operai, e distanziati dagli insediamenti limitrofi al cantiere. Zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione in locali protetti dalle intemperie, dal calore e da altri possibili fonti d'innesco. Zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione differenziate per tipologia materiale (es.: secondo la loro natura ed il grado di pericolosità) e provvisti delle misure precauzionali corrispondenti indicate dal fabbricante. Zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione ad accesso impedito ai non autorizzati e con l'indicazione dei rispettivi pericoli, divieti od obblighi adatti ad ogni singolo caso. Incendio Quantità di materiali, sostanze e prodotti infiammabili o esplodenti ridotte al minimo possibile in funzione alle necessità di lavorazione Assenza di fonti di accensione nei luoghi dove si opera con sostanze infiammabili Progettazione e organizzazione delle attività lavorative al fine di evitare effetti MARTINO" DI MESSINA - Pag. 9

11 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE PONTI SU CAVALLETTI: Ove necessario saranno impiegati ponti su cavalletti per l'esecuzione dei lavori, inerenti alla installazione dei gruppi frigo ed alla sostituzione delle tubazioni della rete di telerffrescamento e teleriscaldamento, e quindi nell'area ad essi dedicata. SPOGLIATOI: Saranno utilizzati a tale scopo i locali già esistenti a servizio dei lavoratori della centrale termofrigorifera ed i box prefabbricati predisposti. REFETTORI: Verrà utilizzata a tale scopo la mensa universitaria interna alla struttura ospedaliera. CAMERE DI MEDICAZIONE: Saranno utilizzati a tale scopo i locali esistenti e al servizio dei lavoratori della centrale termofrigorifera. Si tiene predente che le aree insistono all'interno di una zona facente parte di struttura ospedaliera e che i cantieri stabili distantano circa 500m dal pronto Presenza, nei grandi cantieri o dove la distanza dei vari lotti di lavoro dal posto di pronto soccorso centralizzato è tale da non garantire la necessaria tempestività delle cure presenza, di più presidi sanitari. dannosi ad opera di sostanze o miscele di sostanze chimicamente instabili Metodi di lavoro appropriati per la conservazione, manipolazione, trasporto e raccolta degli scarti Attrezzature di lavoro e sistemi di protezione collettiva ed individuale adeguate Sistemi e dispositivi di controllo degli impianti, apparecchi e macchinari per limitare o ridurre il rischio di esplosione Ponti su cavalletti di caratteristiche di sicurezza adeguate (es.: allestiti con buon materiale e a regola d'arte, non montati sugli impalcati dei ponteggi, usati solo per lavori da eseguirsi al suolo o all'interno degli edifici, di altezza non superiore a 2 metri, ecc). Spogliatoi di caratteristiche di sicurezza adeguate (es.: adeguata aerazione, ben illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda, muniti di sedili ed essere mantenuti in buone condizioni di pulizia). Spogliatoi dotati di attrezzature che consentano a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro. Spogliatoi di dimensione tale da essere usufruiti nel rispetto dei criteri di funzionalità e di ergonomia. Refettori di caratteristiche di sicurezza adeguate (es.: in stato di scrupolosa pulizia, arredato con tavoli e sedili in numero adeguato e fornito di attrezzature per scaldare e conservare vivande in numero sufficiente). Presenza in cantiere dei presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso (es.: pacchetto di medicazione, cassetta di medicazione, ecc). Presenza di un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema MARTINO" DI MESSINA - Pag.10

12 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE soccorso. UFFICI: Saranno utilizzati a tale scopo i locali esistenti e ubicati al primo piano del blocco centrale termofrigorifera. BARACCHE: E' prevista la collocazione di una baracca all'interno dell'area dei cantieri stabili dove verranno ubicati attrezzature per il primo soccorso, i D.P.I. e mezzi estinguenti. GUARDIANIA: Il complesso ospedaliero è provvisto di guardiania propria 24h/24h con il presidio di una unità e sistema di videosorveglianza. Ciò non esclude e non esonera l'impresa da una vigilanza e guardiania diurna e notturna del cantiere per la custodia di tutti i materiali, impianti e mezzi d'opera nonchè delle opere eseguite. Appare opportuno, quindi una reciproca informazione con la ditta che per conto dell'ente svolge il servizio di guardianiae sorveglianza. AUTOGRÙ: L'autogru' verrà inizialmente impiegata per il posizionamento dei gruppi frigo e per il sollevamento e posizionamento di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Posti di lavoro dotati di porte di emergenza. Posti di lavoro areati e riscaldati. Posti di lavoro illuminati con luce naturale e artificiale. Posti di lavoro con pavimenti, pareti e soffitti dei locali di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro con finestre e lucernari di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro con porte e portoni in numero, posizione, dimensione e materiali di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro dotati di porte di emergenza. Posti di lavoro areati e riscaldati. Posti di lavoro illuminati con luce naturale e artificiale. Posti di lavoro con pavimenti, pareti e soffitti dei locali di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro con finestre e lucernari di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro con porte e portoni in numero, posizione, dimensione e materiali di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro dotati di porte di emergenza. Posti di lavoro areati e riscaldati. Posti di lavoro illuminati con luce naturale e artificiale. Posti di lavoro con pavimenti, pareti e soffitti dei locali di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro con finestre e lucernari di caratteristiche adeguate. Posti di lavoro con porte e portoni in numero, posizione, dimensione e materiali di caratteristiche adeguate. MARTINO" DI MESSINA - Pag.11

13 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE delle UTA e di eventuali ed ulteriori materiali necessari. MEZZI D'OPERA: La sosta dei mezzi d'opera è individuata all'interno della zona cantiere nei pressi della centrale termofrigorifera. VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE PER MEZZI MECCANICI: I mezzi di cantiere si muoveranno all'interno delle aree preposte e interdette, con accesso solo al personale ed ai mezzi autorizzati. ATTREZZATURE PER IL PRIMO SOCCORSO: Le attrezzature per il primo soccorso saranno ubicate nelle immediate vicinanze in cui si stanno svolgento i lavori, ad esempio nella baracca di cantiere. La loro ubicazione sarà segnalata con opportuna cartellonistica e resa a conoscenza degli addetti al primo soccorso. Verifiche preliminari (es.: esistenza di vincoli da ostacoli, da limitazioni di carico, scarpate, pendenze, ecc) dell'area di manovra. Circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche. Strade di caratteristiche di sicurezza adeguate (es.: atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego, con pendenze e curve adeguate, mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti, larghezza delle strade e delle rampe tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di ingombro massimo dei mezzi previsti, ecc). Accesso al cantiere controllati e sicuri (es.: separati da quelli per i pedoni, ecc). Contenuto del pacchetto di medicazione: 1) due paia di guanti sterili monouso; 2) un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml ; 3) un flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml; 4) una compressa di garza sterile 18 x 40 in busta singola; 5) tre compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole; 6) una pinzetta da medicazione sterile monouso; 7) una confezione di cotone idrofilo; 8) una confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso; 9) un rotolo di cerotto alto 2,5 cm; 10) un rotolo di benda orlata alta 10 cm; 11) un paio di forbici; 12) un laccio emostatico; 13) una confezione di ghiaccio pronto uso; 14) un sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 15) istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza. Contenuto cassetta di pronto soccorso: 1) cinque paia di guanti sterili monouso; 2) una visiera paraschizzi; 3) un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro; 4) tre flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 500 ml; 5) dieci compresse di garza MARTINO" DI MESSINA - Pag.12

14 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE MEZZI ESTINGUENTI: L'area del canitere sarà dotata di mezzi estinguenti posizionati nella baracca e comunque opportunamente segnalati. sterile 10 x 10 in buste singole; 6) due compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole; 7) due teli sterili monouso; 8) due pinzette da medicazione sterile monouso; 9) una confezione di rete elastica di misura media; 10) una confezione di cotone idrofilo; 11) due confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso; 12) due rotoli di cerotto alto 2,5 cm; 13) un paio di forbici; 14) tre lacci emostatici; 15) due confezioni di ghiaccio pronto uso; 16) due sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 17) un termometro; 18) un apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. Mezzi estinguenti idonei in rapporto alle particolari condizioni in cui possono essere usati. MARTINO" DI MESSINA - Pag.13

15 PLANIMETRIE DEL CANTIERE 1) Tavola di default EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI E DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO "G. MARTINO" DI MESSINA - Pag.14

16 (Paragrafi 2.1.2, lett. d), punto 3; 2.2.3; dell'allegato XV del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) LAVORAZIONE: Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Realizzazione della recinzione di cantiere, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori. RISCHIO RUMORE ALTRO attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo M.M.C. (sollevamento e trasporto) Ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) con condizioni microclimatiche adeguate Spazi dedicati alla movimentazione sufficienti Sollevamento dei carichi eseguito con due mani e da una sola persona Carico da sollevare non estremamente freddo/caldo o contaminato Altre attività di movimentazione manuale dei carichi minimali Adeguata frizione tra piedi e pavimento Gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco MARTINO" DI MESSINA - Pag.15

17 LAVORAZIONE: Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'istallazione di impianti fissi di cantiere. RISCHIO RUMORE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo LAVORAZIONE: Realizzazione della viabilità del cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli e posa in opera di appropriata segnaletica. RISCHIO RUMORE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo MARTINO" DI MESSINA - Pag.16

18 LAVORAZIONE: Realizzazione della viabilità del cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli e posa in opera di appropriata segnaletica. ALTRO M.M.C. (sollevamento e trasporto) Ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) con condizioni microclimatiche adeguate Spazi dedicati alla movimentazione sufficienti Sollevamento dei carichi eseguito con due mani e da una sola persona Carico da sollevare non estremamente freddo/caldo o contaminato Altre attività di movimentazione manuale dei carichi minimali Adeguata frizione tra piedi e pavimento Gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco LAVORAZIONE: Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere. LAVORAZIONE: Realizzazione di impianto elettrico del cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine. LAVORAZIONE: Smobilizzo del cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso. RISCHIO RUMORE MARTINO" DI MESSINA - Pag.17

19 LAVORAZIONE: Smobilizzo del cantiere [ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE] Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso. ALTRO attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Vibrazioni attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni LAVORAZIONE: Realizzazione della carpenteria per basamenti gruppi frigo [OPERE EDILI ] Realizzazione della carpenteria per basamenti gruppi frigo con successivo disarmo. RISCHIO RUMORE MARTINO" DI MESSINA - Pag.18

20 LAVORAZIONE: Realizzazione della carpenteria per basamenti gruppi frigo [OPERE EDILI ] Realizzazione della carpenteria per basamenti gruppi frigo con successivo disarmo. RISCHIO DALL'USO DI SOSTANZE CHIMICHE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Chimico Attrezzature di lavoro idonee per l'attività specifica e adeguatamente mantenute Indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Chimico Progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione al fine di ridurre l'esposizione ad agenti chimici Durata e intensità dell'esposizione ad agenti chimici pericolosi ridotta al minimo Quantità di agenti chimici minima in funzione delle necessità di lavorazione Metodi di lavoro nelle varie fasi (manipolazione, immagazzinamento, trasporto, ecc.) che comportano una minore esposizione ad agenti chimici Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Chimico Numero di lavoratori impegnati minimo in funzione delle necessità di lavorazione LAVORAZIONE: Lavorazione e posa ferri di armatura per basamenti gruppi frigo [OPERE EDILI ] Lavorazione (sagomatura, taglio, saldatura) e posa nelle casserature di tondini di ferro per basamento gruppi frigo. LAVORAZIONE: Getto in calcestruzzo per basamenti gruppi frigo [OPERE EDILI ] Esecuzione di getti di cls per la realizzazione di strutture in fondazione per basamento gruppi grigo. MARTINO" DI MESSINA - Pag.19

21 LAVORAZIONE: Getto in calcestruzzo per basamenti gruppi frigo [OPERE EDILI ] Esecuzione di getti di cls per la realizzazione di strutture in fondazione per basamento gruppi grigo. RISCHIO RUMORE RISCHIO DALL'USO DI SOSTANZE CHIMICHE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Chimico Attrezzature di lavoro idonee per l'attività specifica e adeguatamente mantenute Indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Chimico Progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione al fine di ridurre l'esposizione ad agenti chimici Durata e intensità dell'esposizione ad agenti chimici pericolosi ridotta al minimo Quantità di agenti chimici minima in funzione delle necessità di lavorazione Metodi di lavoro nelle varie fasi (manipolazione, immagazzinamento, trasporto, ecc.) che comportano una minore esposizione ad agenti chimici Chimico Numero di lavoratori impegnati minimo in funzione delle necessità di lavorazione LAVORAZIONE: Rimozione assorbitore esistente [IMPIANTI] Rimozione di assorbitore esistente. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. (I.M.022) LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A RISCHI DI SEPPELLIMENTO O DI SPROFONDAMENTO A PROFONDITA' SUPERIORE A M. Caduta dall'alto Sistemi di protezione anticaduta individuali (es.: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta, sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, ecc). MARTINO" DI MESSINA - Pag.20

22 LAVORAZIONE: Rimozione assorbitore esistente [IMPIANTI] Rimozione di assorbitore esistente. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. (I.M.022) 1,5 O DI CADUTA DALL'ALTO DA ALTEZZA SUPERIORE A M. 2, SE PARTICOLARMENTE AGGRAVATI DALLA NATURA DELL'ATTIVITA' O DEI PROCEDIMENTI ATTUATI OPPURE DALLE CONDIZIONI AMBIENTALI DEL POSTO DI LAVORO O DELL'OPERA RISCHIO RUMORE ALTRO attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore attrezzature, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro Disponibilità di DPI adeguati alle radiazioni ottiche artificiali Disponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate Caduta di materiale dall'alto o a livello Rispetto delle regole di imbracatura dei carichi (es.: stabilità del carico, presenza di ostacoli interferenti, divieto si passaggio su postazioni di lavoro, ecc). Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Metodi di lavoro che comportano una minore esposizione alle radiazioni ottiche artificiali Misure tecniche per ridurre l'emissione delle radiazioni ottiche artificiali (es.: dispositivi di sicurezza, schermature, ecc.) Progettazione dei luoghi e delle postazioni di lavoro al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali Durata delle operazioni di saldatura ridotta al minimo possibile Segnalazione e limitazione d'accesso delle aree in cui si effettuano operazioni di saldatura MARTINO" DI MESSINA - Pag.21

23 LAVORAZIONE: Posa gruppi frigo [IMPIANTI] Posa dei gruppi frigo all'interno della centrale termofrigorifera, su basamenti precedentemente predisposti. (I.M.001) RISCHIO RUMORE ALTRO attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Vibrazioni attrezzature di lavoro attrezzature, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro Disponibilità di DPI adeguati alle radiazioni ottiche artificiali Disponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni Metodi di lavoro che comportano una minore esposizione alle radiazioni ottiche artificiali Misure tecniche per ridurre l'emissione delle radiazioni ottiche artificiali (es.: dispositivi di sicurezza, schermature, ecc.) Progettazione dei luoghi e delle postazioni Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Segnalazione e limitazione d'accesso delle aree in cui si effettuano operazioni di saldatura MARTINO" DI MESSINA - Pag.22

24 LAVORAZIONE: Posa gruppi frigo [IMPIANTI] Posa dei gruppi frigo all'interno della centrale termofrigorifera, su basamenti precedentemente predisposti. (I.M.001) di lavoro al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali Durata delle operazioni di saldatura ridotta al minimo possibile LAVORAZIONE: Realizzazione tubazioni gruppi frigo [IMPIANTI] Realizzazione della rete tubazioni di impianto mediante la posa in opera di tubazioni, con relativi rivestimenti e isolamenti (secondo computo metrico), istallazione di valvole, filtri, termometri, manometri, rubinetti di scarico, flange, giunti e quanto previsto nella sub categoria 2 del computo metrico. RISCHIO RUMORE ALTRO attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Vibrazioni attrezzature di lavoro attrezzature, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro Disponibilità di DPI adeguati alle radiazioni ottiche artificiali Disponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Segnalazione e limitazione d'accesso delle aree in cui si effettuano operazioni di saldatura MARTINO" DI MESSINA - Pag.23

25 LAVORAZIONE: Realizzazione tubazioni gruppi frigo [IMPIANTI] Realizzazione della rete tubazioni di impianto mediante la posa in opera di tubazioni, con relativi rivestimenti e isolamenti (secondo computo metrico), istallazione di valvole, filtri, termometri, manometri, rubinetti di scarico, flange, giunti e quanto previsto nella sub categoria 2 del computo metrico. Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni Metodi di lavoro che comportano una minore esposizione alle radiazioni ottiche artificiali Misure tecniche per ridurre l'emissione delle radiazioni ottiche artificiali (es.: dispositivi di sicurezza, schermature, ecc.) Progettazione dei luoghi e delle postazioni di lavoro al fine di ridurre l'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali Durata delle operazioni di saldatura ridotta al minimo possibile LAVORAZIONE: Installazione quadri elettrici gruppi frigo [IMPIANTI] Realizzazione quadro elettrico alimentazione gruppi frigo in struttura metallica ad armadio, grado di protezione IP55 (I.M.024) RISCHIO RUMORE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione MARTINO" DI MESSINA - Pag.24

26 LAVORAZIONE: Installazione quadri elettrici gruppi frigo [IMPIANTI] Realizzazione quadro elettrico alimentazione gruppi frigo in struttura metallica ad armadio, grado di protezione IP55 (I.M.024) ALTRO Vibrazioni attrezzature di lavoro un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni LAVORAZIONE: Posa cavo unipolare [IMPIANTI] Posa cavo elettrico unipolare con guaina rigido o flessibile in rame ricotto o stagnato, isolato in gomma EPR ad alto modulo e guaina PVC speciale RISCHIO RUMORE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione MARTINO" DI MESSINA - Pag.25

27 LAVORAZIONE: Posa cavo unipolare [IMPIANTI] Posa cavo elettrico unipolare con guaina rigido o flessibile in rame ricotto o stagnato, isolato in gomma EPR ad alto modulo e guaina PVC speciale ALTRO Vibrazioni attrezzature di lavoro Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni LAVORAZIONE: Quadri elettrici torri evaporative [IMPIANTI] Realizzazione quadro elettrico metallico per alloggio inverter a servizio dei ventilatori delle torri evaporative (I.M.002) RISCHIO RUMORE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione MARTINO" DI MESSINA - Pag.26

28 LAVORAZIONE: Quadri elettrici torri evaporative [IMPIANTI] Realizzazione quadro elettrico metallico per alloggio inverter a servizio dei ventilatori delle torri evaporative (I.M.002) ALTRO Vibrazioni attrezzature di lavoro strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni LAVORAZIONE: Alimentazione torri evaporative [IMPIANTI] Posa stacchi linee elettriche dal quadro esistente in centrale termofrigorifera per alimentazione torri evaporative RISCHIO RUMORE attrezzature di lavoro, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro Progettazione delle strutture dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore Attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile esposizione al rumore Organizzazione del lavoro che implica una minore esposizione al rumore Adozione di schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea Adozione di sistemi di smorzamento o di Segnalazione delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione Delimitazione e limitazione d'accesso delle aree con rumore al di sopra dei valori superiori di azione MARTINO" DI MESSINA - Pag.27

29 LAVORAZIONE: Alimentazione torri evaporative [IMPIANTI] Posa stacchi linee elettriche dal quadro esistente in centrale termofrigorifera per alimentazione torri evaporative ALTRO Vibrazioni attrezzature di lavoro isolamento per il contenimento del rumore strutturale Locali di riposo con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo Vibrazioni esposizione a vibrazioni Limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario Organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere Periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere Attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici Attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni LAVORAZIONE: Rimozione tubazioni rete teleraffrescamento [IMPIANTI] Rimozione tubazione esistente. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A RISCHI DI SEPPELLIMENTO O DI SPROFONDAMENTO A PROFONDITA' SUPERIORE A M. 1,5 O DI CADUTA DALL'ALTO DA ALTEZZA SUPERIORE A M. 2, SE PARTICOLARMENTE AGGRAVATI DALLA NATURA DELL'ATTIVITA' O DEI PROCEDIMENTI ATTUATI OPPURE DALLE CONDIZIONI AMBIENTALI DEL POSTO DI LAVORO O DELL'OPERA Caduta dall'alto Sistemi di protezione anticaduta individuali (es.: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta, sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, ecc). MARTINO" DI MESSINA - Pag.28

DIAGRAMMA DI GANTT. cronoprogramma dei lavori (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D.Lgs. 3 agosto 2009, n.

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