RASSEGNA STAMPA. 01 agosto Sommario: Rassegna Associativa 2. Rassegna Sangue e Emoderivati 5. Rassegna Medico-scientifica e politica sanitaria 7

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1 RASSEGNA STAMPA 01 agosto 2012 Sommario: Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 5 Rassegna Medico-scientifica e politica sanitaria 7 Prime Pagine 20

2 Rassegna associativa FIDAS

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4 IL MESSAGGERO VENETO Allacciamoci, alleanza in nome del dono del sangue Con 52 mila donazioni di sangue (tante sono state nel corso del 2011) il Friuli Vg si aggiudica il primo gradino del podio in Italia. Un primato che però il progressivo invecchiamento della popolazione mette rischio, richiedendo alle associazioni votate al dono d incentivare un rinnovo generazionale quanto mai urgente. Da questa premessa, in collaborazione con la Regione, nasce la nuova campagna di sensibilizzazione Il dono è un nodo allacciamoci, presentata nella sede regionale di via Sabbadini dai vertici delle realtà associative regionali Renzo Peressoni (Fidas), Carmelo Agostini (Avis), Maria Milena Cisilino (Cri) e Lucia Flora (Acds) - assieme al neoassessore alla sanità, Luca Ciriani, e al direttore generale salute, Gianni Cortiula. «Mi fa piacere ha esordito Ciriani che questa mia prima uscita coincida con un iniziativa del mondo del volontariato al quale mi sento particolarmente legato». Ciriani ha elogiato la disponibilità dei volontari, che prestano gratuitamente la propria opera, accostando l ambiente dei donatori del sangue a quello della Protezione civile. «Due ambiti ha aggiunto - in cui il Fvg primeggia a livello nazionale. Cerchiamo di mantenere quest eccellenza sia nella qualità che nella quantità». Per farlo è necessario coinvolgere le nuove generazioni, parola del presidente Peressoni: «Il Fvg conta donatori giovani nella misura di oltre il doppio rispetto alle altre regioni, ma dobbiamo fare di più». Con una campagna che si prepara ad invadere, tra agosto e ottobre, il palcoscenico di manifestazioni quali il concerto dei Foo Fighters a Villa Manin, l Air show di Lignano, Friuli Doc, Pordenonelegge e la Barcolana tra le altre. Lo scopo, come detto, è di sensibilizzare la popolazione sull importanza del dono, con riguardo ai giovani, chiamati a raccogliere il testimone da coloro che l anagrafe costringe a dismettere i panni dei donatori. I testimonial della campagna (nomi il cui esempio, legato a scienza e sport, veicolano un sano ed etico stile di vita) sono Margherita Hack, gli olimpionici Alice Mizzau (scherma), Daniele Molmenti (canoa) e Maria Navarria (scherma), oltre al rugbista Riccardo Della Rossa. Che ci sia bisogno di nuova linfa tra le file, pur nutrite, dei donatori lo dimostrano i dati: alla sezione Afds di Udine solo il 15% dei donatori ha un età tra i 18 e i 28 anni, nelle altre province la percentuale è minore. E sempre restando a Udine, nel 2011 si sono registrate ben 300 uscite dal servizio a fronte di un numero sensibilmente minore di entrate. Il Fvg resta comunque la regione più votata al dono, con 8 donatori ogni 100 abitanti, seguita dall Emilia Romagna con un rapporto che scende a 6 ogni 100. Dal punto di vista del sangue intero e del plasma, la regione è autosufficiente, mentre manca qualche migliaio di donazioni perché riesca ad esserlo sul fronte dei plasma-derivati. Maura Delle Case

5 Rassegna sangue e emoderivati

6 La Città di Salerno Sangue per Ileana In tanti rispondono all appello su Fb Una incredibile gara di solidarietà per Ileana M., la ragazza di 20 anni coinvolta nell incidente di sabato notte sulla statale 18. Ieri mattina, decine di ragazzi, ragazze, uomini e donne di Battipaglia (e città limitrofe) si sono recate presso l ospedale Santa Maria della Speranza e il distretto Asl per donare il sangue necessario per le trasfusioni cui i medici stanno sottoponendo la giovane. Anche presso i nosocomi di Vallo della Lucania ed Agropoli molte persone hanno voluto donare sangue per Ileana. Sarà possibile farlo pure questa mattina, dalle ore 8 alle 11, e nei prossimi giorni. Delle notizie positive giungono, intanto, dall ospedale di Vallo, dove la 20enne è ricoverata. La giovane sembra in leggero miglioramento, anche se la prognosi non è stata ancora sciolta e il pericolo di vita non è superato. Ma ogni giorno che passa rende l ottimismo un concetto più reale. Stabili le condizioni anche di Sara M., mentre il 21enne ebolitano Fausto P., che era alla guida dell auto, resta in prognosi riservata. Nei prossimi giorni saranno organizzate altre veglie di preghiera, come quella di lunedì sera presso la chiesa Maria Santissima del Carmine nel rione Stella, alla quale hanno partecipato tante persone.

7 Rassegna medico-scientifica e politica sanitaria

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19 ANSA SALUTE TUMORI: UNA PROTEINA 'BLOCCA' IMMORTALITA' CELLULE CANCRO LA SCOPERTA IN PROVETTA, ANCORA ANNI PER EVENTUALE TERAPIA (ANSA) - MILANO, 1 AGO - Le cellule di un tumori hanno una sorta di immortalità, perché neutralizzano il naturale meccanismo con le quali le cellule sane invecchiano e poi muoiono. Ma è appena stato scoperto nel dettaglio il meccanismo con cui lavora una proteina capace di far ripartire questo meccanismo di 'morte cellulare'. E' stato individuato dai ricercatori dell'istituto nazionale tumori, con uno studio pubblicato sul Journal of molecular cell biology. La scoperta è stata effeteffettuata per ora solo in provetta: ci vorranno quindi anni per sapere se potrà trasformarsi in una terapia efficace sull'uomo. In ogni cellula c'é una proteina, chiamata p53, che è una sorta di 'guardiano' del Dna: quando c'é una grave alterazione, che potrebbe ad esempio scatenare un tumore, p53 si attiva e porta la cellula ad un suicidio programmato. In questo modo evita che si scateni la malattia. Ma le cose non sono così semplici: in un tumore, infatti, la proteina Sirt1 è in grado di bloccare p53, e quindi di mantenere le cellule tumorali in vita, creando le condizioni per sviluppare la patologia. E qui entra in gioco la proteina Dbc1: è in grado di bloccare Sirt1 (e quindi di evitare che venga ostacolato il suicidio della cellula danneggiata). I ricercatori dell'istituto Tumori, con il loro studio, hanno approfondito il rapporto che lega queste due proteine. "La nostra ricerca - spiega Domenico Delia, responsabile della Struttura meccanismi molecolari di controllo del ciclo cellulare dell'istituto - ha studiato la presenza di queste proteine e come interagiscono tra loro nel tumore del seno. Tuttavia queste molecole sono presenti e coinvolte nel ciclo vitale di tutte le cellule, e questo implica che i risultati di questa ricerca sono applicabili a diverse forme di cancro. Si aprono quindi importanti prospettive di ricerca: possiamo studiare nuove strategie terapeutiche che aumentino la presenza nell'organismo e nei tessuti del tumore di Dbc1, contrastando così l'azione ringiovanitrice di Sirt1 e spingendo al suicidio le cellule tumorali". (ANSA).

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