IL SEGRETARIO REGIONALE PER L AMBIENTE

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1 DECRETO N. 61 DEL OGGETTO: Ditta PROGECO AMBIENTE S.p.A. con sede legale in Via Ferrovia, 13 in Comune di Gavardo (BS). Discarica per rifiuti non pericolosi - sottocategoria per rifiuti inorganici a basso contenuto organico o biodegradabile - ubicata in Località Cà Vecchia in Comune di San Martino Buon Albergo (VR). Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. rilasciata con DSR n. 1 del 17 gennaio 2013 e ss.mm.ii. Sentenza TAR Veneto n. 2873/2010 Revisione rifiuti pericolosi stabili e non reattivi. NOTE PER LA TRASPARENZA: Con il presente provvedimento, si procede al riesame dei codici CER dei rifiuti pericolosi conferibili nella discarica in questione sulla base di quanto richiesto dalla sentenza del TAR Veneto n. 2873/2010 e dei conseguenti approfondimenti istruttori, anche a seguito della specifica indagine sperimentale attivata per testare le metodiche per l accertamento della stabilità e non reattività dei rifiuti. IL SEGRETARIO REGIONALE PER L AMBIENTE (1) (2) (3) (4) RICHIAMATO il precedente decreto n. 1 del 17 gennaio 2013, come modificato dal DSR n. 15 del , con il quale è stata rilasciata alla Ditta PROGECO AMBIENTE S.p.A. l Autorizzazione Integrata Ambientale che legittima l esercizio ordinario della porzione in ampliamento della discarica in oggetto di cui al progetto approvato con DGRV n del , aggiornando al contempo l Autorizzazione Integrata Ambientale già rilasciata per la porzione esistente con il DSR n. 49/2009 e ss.mm.ii.; che presso le discariche per rifiuti non pericolosi del territorio regionale veneto ad oggi interessate dallo smaltimento di rifiuti pericolosi stabili e non reattivi, sentita nel merito la disponibilità dei relativi Gestori, è stata attivata una specifica indagine sperimentale finalizzata a testare le metodiche per l accertamento della stabilità e non reattività dei rifiuti; RAMMENTATO che l iniziativa di cui sopra è stata intrapresa anche a seguito della sentenza del TAR Veneto n. 2873/2010, relativa alla discarica di cui trattasi, ed analoghe relative ad altre discariche, depositate in cancelleria in data e passate in giudicato nelle more dell acquisizione del parere di competenza del Ministero dell Ambiente sull individuazione dei criteri e delle modalità di verifica dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi ai fini dell accettabilità in impianti di discarica per rifiuti non pericolosi; che nella sopra richiamata sentenza del TAR Veneto n. 2873/2010 viene in particolare evidenziato quanto segue: è ammesso il conferimento di rifiuti pericolosi nelle discariche di rifiuti non pericolosi quando siano stabili e non reattivi, e presentino i criteri di ammissibilità previsti dal citato art. 6 del DM 3 agosto 2005 [ora art. 6 del DM ], evidenziando in tal modo un comportamento del colaticcio equivalente a quello dei rifiuti non pericolosi come prescritto dal citato art. 6, lett. c, punto iii della direttiva [1999/31/CE]); non è necessario un previo trattamento di solidificazione, stabilizzazione o vetrificazione ove sia analiticamente provata la presenza delle predette caratteristiche; nel caso di specie resta ovviamente ferma la necessità, a seguito dell entrata in vigore dei nuovi criteri di ammissibilità, di un riesame puntuale dei rifiuti pericolosi conferibili in Mod. B - copia

2 (5) (6) (7) base alla precedente autorizzazione, per eliminare quelli eventualmente non corrispondenti ai rigorosi criteri di accettabilità previsti dalla decisione 2003/33/CE e dall art. 6 del DM 3 agosto 2005 (ora art. 6 del DM 27 settembre 2010). RAMMENTATO che, ai sensi del punto 37 del succitato DSR n. 1/2013, la Ditta Progeco Ambiente S.p.A. era tenuta a presentare, unitamente agli esiti della sperimentazione citata al precedente punto (2), un apposita memoria tecnica comprensiva delle pertinenti informazioni sulle tipologie di rifiuti pericolosi ritenute non conformi ai nuovi criteri di accettabilità del DM , ai fini del puntuale riesame dei rifiuti pericolosi conferibili nella discarica di cui trattasi richiesto dalla sentenza del TAR Veneto n. 2873/2010 ; VISTA la nota del 27 marzo 2013 (acquisita al prot. reg.le n del 28 marzo 2013) con la quale sono stati trasmessi dalla Ditta Progeco Ambiente S.p.A. gli esiti dell indagine sperimentale di cui al punto 37 del succitato DSR n. 1/2013, nei termini stabiliti dallo stesso; che, in attuazione di quanto previsto dall autorizzazione vigente ed ai fini del puntuale riesame dei rifiuti pericolosi conferibili nella discarica di cui trattasi richiesto dalla sentenza del TAR Veneto n. 2873/2010, la ditta Progeco Ambiente S.p.A. ha provveduto ad individuare, nella medesima nota di cui sopra, i codici CER dei rifiuti ritenuti non conformi ai nuovi e rigorosi criteri di accettabilità del DM , che di seguito si riportano: CER Descrizione CER 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI Rifiuti di processi chimici inorganici non specificati altrimenti * Rifiuti della lavorazione dell amianto 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti della metallurgia termica dell'alluminio * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose * altre polveri e particolati (comprese quelle prodotte da mulini a palle), contenenti sostanze pericolose * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose 15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, e 16 08) * Pastiglie per freni contenenti amianto scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche * apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelli di cui alle voci * apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci e * componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso 17 RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) metalli (incluse le loro leghe) * Cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose Mod. B - copia 2/8

3 (8) (9) VISTO Tabella 1 l avvio del procedimento, comunicato con nota n del 10 giugno 2013 ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., e finalizzato alla modifica dell elenco delle tipologie di rifiuti pericolosi stabili e non reattivi conferibili nella discarica di cui trattasi allegato all Autorizzazione Integrata Ambientale vigente in ottemperanza a quanto previsto dalla sentenza del TAR veneto n. 2873/2010 ; che nel succitato avvio del procedimento è stato proposto lo stralcio, dal succitato elenco, dei codici CER (a sei cifre) di cui alle tabelle 1, 2 e 3 riportate in appendice alla medesima comunicazione del 10 giugno 2013, e che di seguito si riportano: CER Descrizione CER 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI Rifiuti di processi chimici inorganici non specificati altrimenti * Rifiuti della lavorazione dell amianto 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti della metallurgia termica dell'alluminio * polveri dei gas di combustione, contenenti sostanze pericolose * altre polveri e particolati (comprese quelle prodotte da mulini a palle), contenenti sostanze pericolose * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose 15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, e 16 08) * Pastiglie per freni contenenti amianto scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche * apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelli di cui alle voci * apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci e * componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso 17 RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) metalli (incluse le loro leghe) * Cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose Tabella 2 CER Descrizione CER 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili * segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci contenenti sostanze pericolose 08 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA Mod. B - copia 3/8

4 08 03 rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di inchiostri per stampa * toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose Tabella 3 CER 01 Descrizione CER RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione * fanghi e rifiuti di perforazione contenenti oli 04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE rifiuti dell'industria tessile * rifiuti provenienti da operazioni di finitura, contenenti solventi organici * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose 05 RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE rifiuti della raffinazione del petrolio * fanghi da processi di dissalazione * fanghi oleosi prodotti dalla manutenzione di impianti e apparecchiature * fanghi da prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose 06 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI * Rifiuti di processi chimici inorganici non specificati altrimenti carbone attivato esaurito (tranne ) 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * Fanghi dal trattamento in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose * rifiuti prodotti da additivi contenenti sostanze pericolose * rifiuti contenenti silicone pericoloso rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di coloranti e pigmenti organici (tranne 0611) * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici non specificati altrimenti * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti 08 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di adesivi e sigillanti (inclusi i prodotti impermeabilizzanti) * isocianati di scarto 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti della metallurgia termica di altri minerali non ferrosi Mod. B - copia 4/8

5 * rifiuti contenenti catrame dalla produzione degli anodi 11 RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA rifiuti prodotti dal trattamento e ricopertura dei metalli (ad esempio processi galvanici, zincatura, decapaggio, pulitura elettrolitica, fosfatazione, grassaggio con alcali, anodizzazione) * resine a scambio ionico saturate o esaurite 12 RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastiche * fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura, lappatura) contenenti olio 15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO scarti di rivestimenti e materiali refrattari * rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose 19 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti * resine di scambio ionico saturate o esaurite rifiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti metallo * fluff - frazione leggera e polveri contenenti sostanze pericolose rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti * legno contenente sostanze pericolose (10) (11) (12) (13) (14) VISTE che le tabelle 1 e 2 sono comprensive, rispettivamente, dei codici CER ritenuti non conformi ai criteri di accettabilità del DM dalla Ditta Progeco Ambiente S.p.A. e di quelli ritenuti non conformi dal gestore dell altra discarica interessata dall indagine sperimentale citata al precedente punto (2); che nella tabella 3 sono invece riportati i codici CER dei rifiuti che, sulla base della descrizione dei medesimi codici e/o del processo produttivo che li ha generati, sarebbero caratterizzati a parere dei competenti Uffici regionali - da un contenuto di materiali organici elevato, o comunque significativo, tale da presupporre con ogni probabilità un tenore in carbonio organico totale (TOC) sul tal quale superiore al restrittivo e vincolante limite del 5% previsto dal DM ; che il procedimento avviato con la succitata nota regionale n del 10 giugno 2013 deve concludersi entro 90 giorni dalla data della medesima comunicazione (ossia il 9 settembre 2013) e che il termine per la presentazione di eventuali memorie e osservazioni da parte della Ditta, nonché da parte degli Enti in indirizzo è stato fissato in giorni trenta dal ricevimento dell avviso dell avvio del procedimento di cui trattasi; le memorie ed osservazioni sul procedimento in questione, datate 8 luglio 2013, a firma congiunta dei responsabili tecnici della discarica gestita dalla Ditta Progeco Ambiente S.p.A. e dell altra discarica interessata dall indagine sperimentale sopra richiamata, trasmesse dalla Ditta Progeco Ambiente S.p.A. con pec acquisita al prot. reg.le n del 8 luglio 2013; che nelle memorie di cui sopra le due ditte interessate hanno dichiarato di ritenere condivisibile la posizione della Regione in taluni casi specifici, mentre risulterebbe eccessivamente cautelativa in altri casi, per i quali, sulla base del ciclo produttivo di origine del rifiuto, è Mod. B - copia 5/8

6 (15) (16) (17) (18) (19) (20) (21) (22) VISTI ragionevole presupporre la presenza di partite di rifiuti in cui il contenuto di TOC sia da ritenersi variabile; che, in aggiunta a quanto sopra, la ditte interessate hanno evidenziato che alcuni codici CER esclusi dall Ente regionale, pur presentando, senza ombra di dubbio, un tenore di TOC superiore al 5%, condizione che ne pregiudica il conferimento, risultano compatibili con gli impianti di discarica per rifiuti non pericolosi classificati come sottocategorie di discarica per rifiuti inorganici a basso contenuto organico o biodegradabile; che, con riferimento ai codici CER di cui al punto precedente, l esclusione degli stessi dalle autorizzazioni risulterebbe, a parere dei tecnici responsabili dei due impianti interessati, da un lato superfluo (in quanto il vincolo di ammissibilità del TOC ne preclude lo smaltimento), dall altro vincolante qualora i gestori avanzassero esplicita richiesta di modifica delle autorizzazioni in essere finalizzata all ottenimento di una specifica deroga sul parametro TOC per i rifiuti pericolosi stabili e non reattivi; che le ditte interessate non hanno provveduto ad individuare, relativamente alle tre casistiche da esse stesse delineate, i relativi codici CER, limitandosi a riportare, per ciascuna di esse, alcuni codici CER a titolo esemplificativo e non esaustivo; gli esiti (trasmessi con nota reg.le n del 14 agosto 2013) dell incontro di coordinamento ed approfondimento, effettuato presso gli Uffici regionali in data 16 luglio 2013, ed avente ad oggetto la discussione degli esiti dell indagine sperimentale citata al precedente punto (2); che nell ambito di detto incontro, ARPAV Servizio Osservatorio Rifiuti ha comunicato di condividere la proposta di revisione di codici CER avanzata dagli Uffici regionali e che, analogo parere è stato comunicato per le vie brevi anche dal Dipartimento ARPAV di Verona; che, nell ambito del medesimo incontro del 16 luglio 2013, relativamente ai rifiuti per i quali il contenuto di TOC risulterebbe a parere delle ditte - estremamente variabile ed il cui stralcio sarebbe, per questo motivo, eccessivamente penalizzante, gli Uffici regionali hanno evidenziato che tali affermazioni non erano suffragate da alcuna documentazione (es. rapporti analitici rifiuti già conferiti), documentazione che avrebbe potuto essere pertanto utilmente presentata ad integrazione delle osservazioni già prodotte; che, con riferimento a quanto sopra, non risulta pervenuto alcun ulteriore ed utile elemento di valutazione da parte delle ditte; che il parametro TOC, diversamente da quanto supposto dalle ditte interessate, sembrerebbe assolutamente non derogabile ai fini dello smaltimento in discarica per rifiuti pericolosi o ai fini dello smaltimento in discarica dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi allocati nelle discariche per rifiuti non pericolosi, tenuto conto che: La decisione 2003/33/CE, fonte comunitaria del DM , prevede (rif. allegato B Sintesi delle opzioni per la collocazione in discarica previste dalla direttiva in materia ) la possibilità di collocare i rifiuti pericolosi stabili e non reattivi nelle aree per rifiuti inorganici a basso contenuto organico o biodegradabile conformi ai criteri previsti per la categoria di discarica B1b. Per tale categoria di discarica la tabella 1 della decisione specifica, tra l altro, che il tenore di materia organica (TOC) dei rifiuti in essa conferibili sia stabilito a livello di UE. Il limite del TOC individuato dalla decisione europea nei paragrafi e è stato fedelmente trasposto nella norma italiana (rispettivamente art. 6, co. 4 lett. b. ed art. 8, co. 1, lett. e. del DM). Nell art. 7 del DM si fa riferimento a DOC, TOC e TDS come parametri esemplificativi che possono essere derogati nell ambito delle autorizzazioni alle sottocategorie di discarica; tuttavia, a tal proposito, va evidenziato che tale riferimento al TOC va ragionevolmente inteso come refuso del DM 3 agosto 2005 (sostituito poi dal DM ), così come chiarito da ISPRA nella nota n del , relativa alla tematica delle sottocategorie. Il competente Ministero dell Ambiente, a seguito dei rilievi effettuati dalla Commissione Europea sul DM 27/09/2010 di recepimento della Decisione 2003/33/CE, ha proposto nello Mod. B - copia 6/8

7 (23) (24) (25) (26) (27) (28) (29) (30) schema di decreto di modifica dello stesso dispositivo normativo, inviato da ultimo alla Conferenza permanente Stato Regioni in data 3/4/2013, di eliminare il suddetto riferimento al parametro TOC nell art. 7 del DM. Su tale bozza di provvedimento si è già espressa positivamente anche la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome con parere n. 13/32/CSR18/CR5, datato 11 aprile che, a prescindere da interpretazioni della normativa vigente applicabile alle sottocategorie di discarica, il tavolo tecnico regionale istituito con DGRV n. 1766/2010 sulla tematica delle sottocategorie (cui hanno fatto parte rappresentanti di Regione Veneto, ARPAV, Unione delle Province del Veneto ed ISPRA), ha ritenuto che deroghe ai valori limite relativi ai parametri DOC, TOC e ph costituiscono per i rifiuti pericolosi definiti stabili e non reattivi un fattore di rischio aggiuntivo per lo smaltimento in condizioni di sicurezza in discariche per rifiuti non pericolosi (si veda, al riguardo, il documento conclusivo del tavolo fatto proprio dalla Giunta regionale con DGRV n del 30 luglio 2013); che, a supporto della posizione di cui sopra, il tavolo tecnico regionale istituito dalla DGRV n. 1766/2010 ha in particolare evidenziato quanto segue: RITENUTO E noto che la sostanza organica in discarica si degrada in condizioni anaerobiche con produzione di percolato con ph che tende ad abbassarsi verso condizioni di acidità e ciò comporta, unitamente al ridotto potenziale ossido riduttivo, lo stabilirsi di condizioni di contorno chimico che favoriscono la solubilizzazione di alcune sostanze. Questo vale, in primo luogo, per i metalli pesanti, ma anche per altre specie chimiche che, per i complessi equilibri influenzati dalle condizioni di ph sono rese maggiormente solubili in ambiente acquoso e che, pertanto, vanno ad aumentare il potenziale carico inquinante del percolato. E altresì da considerare che i comuni sistemi di trattamento dei rifiuti con leganti idraulici necessitano di un basso tenore di sostanza organica presente per esplicare apprezzabili effetti a medio e lungo termine di solidificazione e stabilizzazione. alla luce di tutto quanto sopra riportato, di confermare lo stralcio, dall elenco delle tipologie di rifiuti pericolosi stabili e non reattivi conferibili nella discarica di cui trattasi, allegato all Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al DSR n. 1/2013, come modificato dal successivo DSR n. 15/2013, dei codici CER (a sei cifre) ricompresi nelle sopra richiamate tabelle 1, 2 e 3 riportate in appendice alla nota regionale del 10 giugno 2013; RITENUTO pertanto di modificare l Allegato A al DSR n. 1/2013, come modificato dal successivo DSR n. 15/2013, sostituendo l elenco dei Rifiuti pericolosi (purché stabili e non reattivi) con quello riportato in Allegato A al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale; EVIDENZIATO che, a tutt oggi, non sono stati ancora individuati dal competente Ministero dell Ambiente i criteri, anche analitici, per la definizione dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi che possono essere smaltiti nelle discariche per rifiuti non pericolosi, nonostante le specifiche richieste di parere inviate sull argomento dalla Regione del Veneto ed i relativi solleciti (da ultimo con nota n del 23 aprile 2013, con la quale sono stati altresì trasmessi al Ministero dell Ambiente gli esiti della sopra richiamata sperimentazione effettuata presso le discariche interessate); che, sia con riferimento alla problematica della definizione dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi, sia con riferimento alla problematica delle sottocategorie di discarica, sono stati attivati specifici tavoli tecnici interregionali; che, alla luce di quanto sopra, resta salva ed impregiudicata la possibilità da parte della Regione Veneto di provvedere ad ulteriori aggiornamenti dell elenco delle tipologie di rifiuti autorizzati, sulla base di intervenute modifiche normative, e/o sulla base dell eventuale parere che il Ministero dell Ambiente dovesse rilasciare in merito all individuazione dei criteri, anche analitici, per la definizione dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi conferibili nelle discariche per rifiuti non pericolosi; che, con l emissione del presente provvedimento, deve intendersi formalmente chiuso il procedimento avviato con la nota regionale n del 10 giugno 2013 di cui al precedente punto (9); Mod. B - copia 7/8

8 VISTA la L.R. n. 3/2000 e ss.mm.ii.; VISTA la Decisione del Consiglio dell Unione Europea 2003/33/CE; VISTI i D.D. Lgs. n. 36/2003 e n.152/2006 e ss.mm.ii.; VISTO il DM 27 settembre 2010; VISTE le D.D.G.R.V. n. 1766/2010, n. 1360/2013; VISTO il DSR n. 1 del 17 gennaio 2013 e tutti gli atti e provvedimenti in esso richiamati; DECRETA 1. Di sostituire, per le motivazioni espresse in premessa, ed in particolare al fine di dare seguito a quanto previsto dalla sentenza del TAR Veneto n. 2873/2010, l elenco dei Rifiuti pericolosi (purché stabili e non reattivi) contenuto nell Allegato A all Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al DSR n. 1 del 17 gennaio 2013, come modificato dal successivo DSR n. 15 del 24 aprile 2013, con quello riportato in Allegato A al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale. 2. Di far salve, per quanto non espressamente indicato nel presente provvedimento, tutte le prescrizioni ed indicazioni contenute nel DSR n. 1/2013, come modificato dal DSR n. 15/ Di prendere atto che il presente provvedimento non è sottoposto agli oneri istruttori di cui al D.M ed alla DGRV n del 26 maggio 2009; 4. Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n Di comunicare il presente provvedimento alla Ditta Progeco Ambiente S.p.A. con sede legale in Via Ferrovia, n. 13 in Comune di Gavardo (BS), al Comune di San Martino Buon Albergo (VR), alla Provincia di Verona, ad A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale Verona ed A.R.P.A.V. Osservatorio Regionale Rifiuti. 6. Di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto. 7. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n. 104/2010. IL SEGRETARIO REGIONALE PER L AMBIENTE Ing. Mariano Carraro FIRMATO Mod. B - copia 8/8

Allegato A al Decreto n. 61 del pag. 1/6

Allegato A al Decreto n. 61 del pag. 1/6 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 61 del 09.09.2013 pag. 1/6 Discarica per rifiuti non pericolosi - sottocategoria per rifiuti inorganici o a basso contenuto organico ubicata in località Cà Vecchia

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