PROGETTO DELLA RETE FOGNARIA ACQUE NERE

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1 Dott. Ing. GIUSEPPE BERGOMI Studio Tecnico Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lodi n LODI Via P. Gorini, Tel PEC Comune di Santo Stefano Lodigiano Provincia di Lodi Piano di Lottizzazione PL Committente: LUIGI GRUPPI PROGETTO DELLA RETE FOGNARIA ACUE NERE Lodi, /05/06 Il Professionista Ing. Giuseppe Bergomi

2 ) PREMESSE La presente relazione riguarda il progetto delle fognature della rete delle acque nere facenti parte delle opere di urbanizzazione di un nuovo comparto di lottizzazione PL adibito a zona residenziale, nel Comune di Santo Stefano Lodigiano (LO). Fognatura acque nere: per la raccolta e lo smaltimento delle acque reflue provenienti prevalentemente dalle attività domestiche quindi da bagni, cucine, ecc... Il recapito delle acque è stato individuato nella fognatura comunale di via Santa Maria. I criteri di progettazione risultano conformi alle Normative Vigenti (D.Lgv n. 5/99) e successive modificazioni. ) FOGNATURA NERA Di seguito si procede al progetto delle fognature nere del comparto, intesa come rete di raccolta e smaltimento delle acque di origine domestica provenienti dalle aree private. Occorre quindi valutare le portate di queste, dimensionare le sezioni delle tubazioni.. Stima delle portate La stima della portata massima nmax derivante dalle acque nere avviene moltiplicando la portata media giornaliera n4 per un fattore di contemporaneità che è inversamente proporzionale al numero di abitanti equivalenti A E, per il caso di nuove lottizzazioni viene assunto prudenzialmente pari a 5 volte n4. Si presume che non tutta la dotazione idrica giornaliera Di attribuita ad un singolo abitante equivalente arriva in fognatura, questo valore di dotazione idrica che non arriva in fognatura si aggira intorno al 0%, quindi la restante parte del 90% è il coefficiente di affluenza C a di reflui in fognatura; pertanto la n4 si ottiene DxN i AExC n4 = a dove D i = dotazione idrica giornaliera pro-capite300 l / ab. giorno N AE = abitanti equivalenti nel comparto Ing. Giuseppe Bergomi - Ordine degli Ingegneri di Lodi n. /6

3 C a= coefficiente di afflusso in fognatura 90% portata max = 5 0,59=, 97 nmax ,90 n 4 = = 0,59l / l occorre considerare che le basse portate in gioco, potrebbero far nascere all'interno dei condotti, fenomeni di sedimentazione con la possibilità di formazione di intasamenti. Per evitare questi fenomeni, si è pensato di allacciare un pozzetto di raccolta delle acque piovane della strada alla testata della fognatura nera, allo scopo di favorire, in caso di pioggia, la pulizia della condotta senza dover ricorrere a manufatti speciali (ad es. pozzetti di...), limitando così i costi di frequenti interventi di pulizia mediante autospurghi cacciata. Pertanto, nella peggiore delle ipotesi, alle una portata di 4 nmax, andrebbe a sommarsi in caso di pioggia decennale l per un totale di 6,97, anche con questo valore comunque è assolutamente ininfluente sul dimensionamento delle tubazioni... Dimensionamento dei condotti e verifica idraulica Verranno utilizzate tubazioni in PVC- USN8 del diametro φ 35 mm Diametro condotto esterno: φ 35 mm diametro condotto interno φ 96,6 mm pendenza %0 portata=,97 l/ + 4 l/ in caso di pioggia decennale per favorire le operazioni di pulizia e limitare gli intasamenti max = 6,97 l/ Per il calcolo della portata dei condotti di fognatura la formula è quella di CHEZY : A= area della sezione bagnata in m = A χ ( R i) 3 m χ = coefficiente che considera della scabrezza della condotta R = raggio idraulico in metri i = pendenza della condotta Area della sezione bagnata: Nel caso di sezioni semplici, come la sezione circolare, le caratteristiche geometriche sono facilmente esprimibili in funzione dell'altezza h rispetto al fondo. Ing. Giuseppe Bergomi - Ordine degli Ingegneri di Lodi n. 3/6

4 La portata convogliata nella tubazione deve essere smaltita con un riempimento massimo della tubazione del 70% (corrispondente ad un angolo di 43 o 3,999 rad.); nel nostro caso con un'altezza di 0, m Area bagnata= area bagnata = D 0,966 A = ( α senα) = (3,999+ 0,756) = 0,05m 8 8 χ = Coefficiente di scabrezza calcolato con la formula di Stricker: 6 χ = K s R con Ks coefficiente di scabrezza per tubazioni in PVC= 0 φ 0,966 R = raggio idraulico in metri = = = 0, χ = K s R = 0 x 0, = 7,9 i = pendenza della condotta = %0 La portata della tubazione sarà: = A χ ( R i) = 0,05 7,9( 0,0745 0,00) 3 = 0,045m =45, maggiore della massima portata delle acque nere di 6,97 l/. l.3. Tracciati, materiali e modalità di euzione Il recapito è stato individuato nel collettore di fognatura delle acque nere esistenti in via Santa Maria..4. Determinazione della quota di posa dei condotti Occorre tenere in considerazione alcuni fattori generali - le tubazioni in PVC devono dare almeno 0,80 m di ricopertura; innestarsi ad una quota idraulicamente compatibile alle normali condizioni di esercizio del collettore esistente. Un'attenta valutazione dei punti di cui sopra ha determinato il miglior compromesso per la scelta delle giaciture dei condotti quindi la quota di riferimento della nuova fognatura delle acque nere avrà una profondità a valle di circa,58 (rispetto alla quota 0,00 di progetto stradale) e seguendo il tracciato della nuova strada arriverà nel punto terminale più lontano con una profondità di -,8 (quindi con circa m 0,8 di ricopertura sopra la condotta). Ing. Giuseppe Bergomi - Ordine degli Ingegneri di Lodi n. 4/6

5 Per una migliore comprensione si rimanda agli elaborati grafici..5. Materiali e modalità di euzione Tubazioni in PVC-U SN 8 Le condotte in progetto saranno costituite da tubi con bicchiere in PVC-U rigido per fognatura, conformi alla norma UNI-EN 40- della serie SN8, colore RAL 803 con guarnizione di tenuta preinserita in conformità alla norma UNI-EN 68/ dotata di un elastomero, inamovibile, costituita da una campana di gomma flessibile con ghiera incorporata. Il tubo sarà collocato in trincea stretta che risulta la migliore sistemazione per tubazioni in PVC, in quanto viene alleggerito del carico sovrastante, riuscendo a trasmettere parte di esso al terreno circostante in funzione della deformazione per schiacciamento alla quale il manufatto è sottoposto. La larghezza del fondo trincea sarà pari al diametro esterno + cm. 60 (cm. 30 per parte rispetto alla mezzeria del tubo), sarà costituito da materiale riportato in modo da costituire un supporto continuo alla tubazione. Saranno predisposte opportune nicchie per l'alloggiamento dei giunti, in modo che anche questi siano opportunamente supportati, in questa fase si controllerà la pendenza della tubazione. Il letti di posa sarà costituito da sabbia, ghiaia o pietrischetto con diametro cm. 0-5 mm e la sua altezza minima sarà di 5 cm, con lo stesso materiale avverrà il rinfianco. Solo dopo aver controllato uno ad uno tutti i tubi, per scoprire eventuali difetti, si procederà alla posa in opera avendo cura che i tubi ed i raccordi vengano sistemati sul letto di posa in modo da avere un contatto continuo con il letto stesso; le nicchie preparate precedentemente per l'alloggiamento dei giunti devono essere accuratamente riempite in modo da eliminare spazi vuoti proprio sotto ai bicchieri. Si procederà poi al riempimento della trincea: il materiale già usato per la formazione del letto di posa verrà sistemato intorno al tubo e costipato a mano fino alla mezzeria del tubo, avendo la massima cura nel verificare che non rimangano zone vuote sotto al tubo e che il rinfianco tra il tubo e la parete dello scavo sia continuo e compatto. Il ondo strato di rinfianco giungerà fino alla generatrice superiore del tubo e sarà compattato con la massima attenzione. Ing. Giuseppe Bergomi - Ordine degli Ingegneri di Lodi n. 5/6

6 Il terzo strato giungerà ad una quota di cm. 0 superiore di quella della generatrice più alta del tubo avendo cura che la compattazione avvenga solo lateralmente al tubo e mai sulla verticale. L'ulteriore riempimento avverrà per strati con materiale proveniente dallo scavo. Salvo casi eccezionali (ad es. poca ricopertura della tubazione) e a discrezione della DL, il letto di posa ed il rinfianco sarà sostituito da conglomerato cementizio dosato a 00 kg di cemento tipo R35 per ogni mc, di impasto. Camerette d'ispezione in c.a. prefabbricate Le camerette d'ispezione saranno poste con interasse medio di mt. 50 oltre che sugli incroci, testate e innesti. Realizzate in c.a. prefabbricato, saranno composte da: un elemento di fondo avente fondello di scorrimento incorporato, predisposizione degli innesti delle stesse caratteristiche e dimensioni delle tubazioni; elementi di prolunga e raggiungi quota ad anelli sovrapponibili; soletta piana di copertura di altezza minima di 0 cm, armata per carichi stradali di prima categoria, con passo d'uomo circolare pronto a ricevere il chiusino in ghisa rotondo DN 600; camini di ispezione in elementi prefabbricati o in mattoni doppio-uni xx4 legati con malta cementizia; gradini in acciaio zincato a caldo (spess. 0 micron), con guaina di protezione in materiale plastico; chiusino carrabile a norma UNI-EN 4 in ghisa sferoidale classe D 400, rotondo con passo d'uomo minimo φ 60 cm, altezza minima 00 mm, munito di telaio in ferro quadrato lato mm 850, guarnizione in polietilene. Lodi, /05/06 Il Professionista Ing. Giuseppe Bergomi Ing. Giuseppe Bergomi - Ordine degli Ingegneri di Lodi n. 6/6