STRUTTURA COMPLESSA DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI ASTI

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1 STRUTTURA COMPLESSA DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI ASTI STRUTTURA SEMPLICE Monitoraggio Qualità dell aria Comune di Vinchio (AT) 01 gennaio-31 dicembre 2014 Redazione Redazione Verifica Approvazione Funzione: Nome: Elena Scagliotti Funzione: Nome: Cristina Otta Funzione: Responsabile SS Produzione Nome: Mariuccia Carla CIRIO Funzione: Responsabile SS Produzione Nome: Mariuccia Carla CIRIO Data: Data: Data: Data: Firma: Firma: Firma: Firma:

2 INDICE 1. INTRODUZIONE RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA STAZIONE FISSA DI VINCHIO LOC. SAN MICHELE GLI INQUINANTI ESITI DEL MONITORAGGIO SINTESI DEI RISULTATI DATI METEO DIREZIONE E VELOCITA DEL VENTO TEMPERATURA PRECIPITAZIONI DATI PARAMETRI CHIMICI OSSIDI DI AZOTO (NO, NO2) MATERIALE PARTICOLATO PM10 PM IPA METALLI CONCLUSIONI... 27

3 1. INTRODUZIONE Il monitoraggio degli inquinanti nell aria ambiente è individuato, a livello comunitario, come strumento di conoscenza e sorveglianza della qualità dell aria, al fine della prevenzione dell inquinamento atmosferico a tutela della salute umana e dell ambiente nel suo complesso. Esso risulta indispensabile strumento conoscitivo utile all individuazione degli interventi prioritariamente necessari per il risanamento, nonché quale mezzo per monitorare gli effetti delle eventuali azioni di miglioramento intraprese dalle amministrazioni. La Regione Piemonte con L.R. 43/2000, indicante le disposizioni finalizzate al controllo della qualità dell aria, per il miglioramento della qualità della vita, per la salvaguardia dell ambiente e delle forme di vita in esso contenute sul territorio regionale, ha disposto l istituzione del sistema regionale di rilevamento della qualità dell aria2 a cui appartengono le stazioni di monitoraggio site nel territorio della provincia di Asti. La collocazione territoriale delle stazioni di misura e la tipologia di parametri monitorati in ognuna di esse discende dai criteri indicati dalle norme nazionali, in recepimento di direttive comunitarie, finalizzati ad ottenere informazioni sufficienti e rilevanti, ma non ridonanti, tali da garantire la rappresentatività dei dati rilevati in ordine alle diverse condizioni di qualità dell aria riscontrabili sull intero territorio monitorato. Nella presente relazione vengono illustrate le risultanze analitiche relative agli inquinanti di qualità dell aria monitorati nella stazione fissa di fondo rurale di Vinchio-San nel corso dell anno 2014 insieme agli andamenti di medio-lungo periodo dal 2009 al Questo documento è stato redatto tenendo conto della Legge n. 43/2000 e della Delibera della Giunta Regionale emanata il 29 dicembre 2014, n Aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale piemontese relativa alla qualità dell'aria ambiente e individuazione degli strumenti utili alla sua valutazione, in attuazione degli articoli 3, 4 e 5 del d.lgs. 155/2010 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE), la Regione Piemonte ha redatto un nuovo piano di zonizzazione del territorio regionale al fine di renderlo conforme alle nuove disposizioni statali. Il d.lgs. 155/2010 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa) delinea un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell aria ambiente, al fine di garantire l applicazione di criteri uniformi sul territorio nazionale. In particolare, l articolo 3 del suddetto decreto legislativo stabilisce che le Regioni e le Province, nel rispetto dei criteri indicati nell Appendice I, redigano appositi progetti recanti la suddivisione territoriale in zone e agglomerati da classificare ai fini della valutazione della qualità dell aria, stabilendo altresì che le zonizzazioni vigenti alla data di entrata in vigore del decreto stesso siano rivalutate sulla base della suddetta Appendice I. Il territorio regionale, sulla base degli obiettivi di protezione per la salute umana per gli inquinanti NO2, SO2, C6H6, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P, nonché obiettivi a lungo termine per la protezione della salute umana e della vegetazione relativamente all ozono, è stato quindi suddiviso nelle seguenti zone ed agglomerati : ZONA AGGLOMERATO PIANURA COLLINA CODICE IT0118 IT0119 IT0120 Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 3 di 31

4 MONTAGNA IT0121 Le stazioni di riferimento presenti in Provincia di Asti sono state quindi ricollocate nelle nuove zone secondo la tabella seguente: ZONA ATTUALE ZONA FUTURA NOME STAZIONE INDIRIZZO TIPO ZONA TIPO STAZIONE IT0110 IT0119 Asti-Baussano IT0110 IT0119 Asti-D Acquisto IT0111 IT0120 Vinchio-San Michele Asti-C.soDon G.Minzoni Asti-Via Salvo d Acquisto Vinchio-Via S.Michele URBANA URBANA RURALE TRAFFICO FONDO FONDO Ai sensi della DGR n del 29/12/2014, il Comune di Vinchio risulta essere collocato in zona denominata di COLLINA (codice IT0120). La zona Collina è stata delimitata in relazione agli obiettivi di protezione per la salute umana per i seguenti inquinanti: NO2, SO2, C6H6, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P. Dall analisi dei dati è emersa la seguente situazione in riferimento alle soglie di valutazione superiore ed inferiore. La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti: NO2, PM10, PM2,5 e B(a)P. Il benzene si posiziona tra la soglia di valutazione inferiore e superiore. Il resto degli inquinanti sono sotto la soglia di valutazione inferiore (Allegato II D.lgs. 155/2010). (Fonte DGR n del 29/12/2014) Figura 1: Rappresentazione grafica della nuova zonizzazione dettaglio Provincia di Asti Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 4 di 31

5 Si riportano inoltre i principali indicatori metereologici ( velocità e direzione del vento, temperatura e precipitazioni) del 2014 registrati nella stazione meteorologica di ARPA Piemonte ubicata a Montaldo Scarampi. 2. RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA STAZIONE FISSA DI VINCHIO LOC. SAN MICHELE Per illustrare le caratteristiche specifiche della stazione di Vinchio - San Michele, di seguito sono fornite alcune definizioni riportate nell allegato III del D.L. n. 155/2010: a. Stazioni di misurazione di traffico: stazioni ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da emissioni da traffico, provenienti da strade limitrofe con intensità di traffico medio alta b. Stazioni di misurazione di fondo: stazioni ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento non sia influenzato prevalentemente da emissioni da specifiche fonti (industrie, traffico, riscaldamento residenziale etc.) ma dal contributo integrato di tutte le fonti poste sopravento alla stazione rispetto alle direzioni predominanti dei venti nel sito c. Stazioni di misurazione industriali: stazioni ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da singole fonti industriali o da zone industriali limitrofe d. Siti fissi di campionamento urbani: siti fissi inseriti in aree edificate in continuo o almeno in modo dominante e. Siti fissi di campionamento suburbani: siti fissi inseriti in aree largamente edificate in cui sono presenti sia zone edificate, sia zone non urbanizzate f. Siti fissi di campionamento rurali: siti fissi inseriti in tutte le aree diverse da quelle di cui alle lettere d. ed e.. il sito fisso si definisce rurale remoto se è localizzato ad una distanza maggiore di 50 Km dalle fonti di emissione Nella tabella sottostante sono indicate la stazione di misura presente a Vinchio: COMUNE TIPOLOGIA STAZIONE ZONA DATA INIZIO ATTIVITA LOCALITA FOTO VINCHIO-SAN MICHELE FONDO RURALE 30/01/2009 Vinchio San Michele c/o cimitero Le misure degli inquinanti sono prodotte da strumentazioni a funzionamento continuo basate su principi chimico-fisici, interfacciate con sistemi di acquisizione, elaborazione e trasmissione dati, che consentono una disponibilità del dato in tempo reale. Ciò ad esclusione delle misure di materiale particolato, IPA e metalli. Infatti, la determinazione del materiale particolato effettuata, ai fini delle valutazioni previste dalla norma, con tecnica gravimetrica, viene eseguita in laboratorio su filtri campionati giornalmente in modo automatico presso le stazioni; sugli stessi filtri, analisi successive consentono la quantificazione delle concentrazioni dei metalli pesanti ( piombo, nichel, arsenico e cadmio) e del benzo (a)pirene (IPA). I dati rilevati sul territorio dalle stazioni fisse confluiscono ad un centro informatico di raccolta, denominato Centro Operativo, avente sede presso il Dipartimento di Torino. Sottoposti a Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 5 di 31

6 procedure di validazione di diverso livello, vengono quindi inseriti in una base dati regionale dove confluiscono i risultati ottenuti da tutte le stazioni fisse del Piemonte. a. Validazione automatica Il controllo viene effettuato automaticamente dal software di acquisizione dati. Quest ultimo confronta i dati registrati con parametri standard (ad es. dati dalla calibrazione o richiesti dalle norme tecniche): se tale confronto è positivo lo strumento rilascia il dato senza alcuna indicazione. In caso contrario, il dato viene segnalato come dato con problemi e, pertanto non viene automaticamente pubblicato, fino alla verifica di un operatore che valuta l accettabilità del dato. b. Validazione da operatore In questo caso l'attività di validazione viene eseguita manualmente da un operatore nel più breve tempo possibile dalla produzione del dato, allo scopo di individuare malfunzionamenti strumentali e, attraverso l'esecuzione delle opportune azioni correttive (manutenzione e taratura), evitare il conseguente accumulo di dati non validi. c. Validazione annuale Trascorso l'anno solare, tutti i dati prodotti, rielaborati anche in funzione degli indici di legge, vengono nuovamente controllati e, quindi, validati mediante evidenze oggettive, come ad esempio il confronto con gli andamenti degli anni precedenti; questo, al fine di mettere in luce eventuali anomalie che non sarebbero evidenziabili attraverso il controllo giornaliero in quanto legate a fenomeni di trend. L accesso al pubblico di tali informazioni è possibile sul sito internet di indirizzo: 3. GLI INQUINANTI Il D.L. n. 155/2010 Attuazione della direttiva 2008/50/Ce relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa, definisce inquinante: qualsiasi sostanza presente nell aria ambiente ( cioè l aria esterna presente nella troposfera), che può avere effetti dannosi sulla salute umana o sull ambiente nel suo complesso. Il quadro normativo sulla qualità dell aria a partire da evidenze scientifiche e con approccio conservativo, identificagli inquinanti per i quali è necessario il monitoraggio al fine di perseguire gli obiettivi di tutela della salute umana e degli ecosistemi. I parametri monitorati sono i seguenti: a. Materiale particolato - PM10 PM2.5 b. Biossido di azoto NO2 c. Biossido di zolfo SO2 d. Benzene e. Monossido di carbonio CO f. Ozono - O3 g. Metalli pesanti: piombo, arsenico, cadmio, nichel h. IPA ( idrocarburi policiclici aromatici): benzo(a)pirene Presso la stazione fissa di Vinchio San Michele vengono misurati i parametri indicati alla lettera a, b, f, g, h. Le concentrazioni degli inquinanti chimici rilevati vengono confrontati sia con i limiti imposti dalla normativa vigente (D.Lgs 155/2010) sia con quelli forniti dalle altre stazioni di COLLINA e di FONDO RURALE presenti nelle province adiacenti a quella astigiana, quali Alessandria (Dernice) e Cuneo (Saliceto). Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 6 di 31

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8 MATERIALE PARTICOLATO PM10 PM2.5 Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 8 di 31

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14 4. ESITI DEL MONITORAGGIO 4.1. SINTESI DEI RISULTATI Parametro: Biossido di Azoto (NO2) (microgrammi / metro cubo) Ore valide: 8535 Percentuale ore valide: 97% Giorni validi: 354 Percentuale giorni validi: 97% Media delle medie mensili dei massimi giornalieri (a): 21 Media dei massimi giornalieri (b): 21 Media delle medie giornaliere (c): 14 Media dei valori orari: 14 Numero di superamenti livello orario protezione della salute (200) 0 Numero di giorni con almeno un superamento livello orario protezione della salute (200) 0 Numero di superamenti livello allarme (400) 0 Numero di giorni con almeno un superamento livello allarme (400) 0 Parametro: Ozono (O3) (microgrammi / metro cubo) Ore valide: 8428 Percentuale ore valide: 96% Giorni validi: 348 Percentuale giorni validi: 95% Medie 8h valide 8436 Percentuale medie 8 ore valide: 96% Giorni validi medie 8 ore: 350 Media delle medie mensili dei massimi giornalieri (a): 84 Media dei massimi giornalieri (b): 85 Media delle medie giornaliere (c): 60 Media dei valori orari: 60 Minimo medie 8 ore 3 Media delle medie 8 ore 60 Massimo medie 8 ore 191 Numero di superamenti livello protezione della salute su medie 8 ore (120) 217 Numero di superamenti dell'obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (max media 8h > 120) Numero di superamenti livello informazione (180) 19 Numero di giorni con almeno un superamento livello informazione (180) 3 Numero di valori orari superiori al livello allarme (240) 0 Numero di superamenti livello allarme (240 per almeno 3 ore consecutive) 0 32 Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 14 di 31

15 Numero di giorni con almeno un valore superiore al livello allarme (240) 0 Parametro: PM10 - Basso Volume (microgrammi / metro cubo) Giorni validi: 356 Percentuale giorni validi: 98% Media delle medie mensili (a): 27 Media delle medie giornaliere (b): 27 Numero di superamenti livello giornaliero protezione della salute (50) 40 Data del 35simo superamento livello giornaliero protezione della salute (50) 24-nov Parametro: PM2.5 - Basso Volume (microgrammi / metro cubo) Giorni validi: 349 Percentuale giorni validi: 96% Media delle medie mensili (a): 19 Media delle medie giornaliere (b): 19 Parametro Tipo di media Unità di misura Biossido di Azoto (NO2) Biossido di Azoto (NO2) Ozono (O3) Ozono (O3) Polveri PM10 - Basso Volume Polveri PM10 - Basso Volume oraria annuale oraria oraria 8 ore giornaliera annuale giornaliera microgrammi / metro cubo microgrammi / metro cubo microgrammi / metro cubo microgrammi / metro cubo microgrammi / metro cubo microgrammi / metro cubo Valori di range Molto buona <100 Buona Moderatamente Buona Moderatamente Insalubre Insalubre >300 < >60 < >240 < >240 < >75 < > DATI METEO L anno 2014 in Piemonte è stato il secondo più caldo dopo il 2011 ed il terzo più piovoso (preceduto dal 1977 e dal 1960) nella serie storica degli anni compresi a partire dal La precipitazione annua osservata sul territorio piemontese è stata di 1418 mm, superiore di circa 420 mm (pari al 40%) rispetto alla norma climatica Il contributo maggiore al cumulo annuo è stato fornito dalle pioggia caduta in autunno, ovvero 513 mm; rilevante anche l apporto dell estate mentre la primavera (stagione climatologicamente più piovosa) è stato il periodo più povero di precipitazioni. Tra i singoli mesi Novembre 2014 è risultato non solo il mese di Novembre più piovoso, ma anche quello più ricco di precipitazione dell intera serie storica mensile, superando i 368 mm di Ottobre Da notare anche come ad Ottobre 2014 si sono verificate piogge intense sull Alessandrino, con l eccezionale valore di mm in 12 ore a Gavi (AL) il giorno 13. L anomalia positiva media di temperatura è stata di circa +1.4 C; grazie all abbondanza di precipitazioni ed al conseguente numero di giorni nuvolosi l anno 2014 è stato quello con le temperature minime più alte mentre si trova al quarto posto per i valori massimi. Solo una stagione Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 15 di 31

16 estiva anomala, risultata la più fresca (e piovosa) dal 1997 ha impedito al 2014 di risultare il più caldo in assoluto degli ultimi 55 anni. (da Il clima in Piemonte anno 2014, ARPA Piemonte Sistemi Previsionali) Dai dati acquisiti nel 2014 dalla stazione meteorologica di ARPA Piemonte posizionata a Montaldo Scarampi si ricava che : DIREZIONE E VELOCITA DEL VENTO DATI REGISTRATI DALLA STAZIONE METEO DI MONTALDO SCARAMPI DALLA ROSA DEI VENTI SOTTOSTANTE È POSSIBILE EVIDENZIARE CHE NEL CORSO DELL ANNO 2014 I VENTI PRESENTI SUL TERRITORIO ASTIGIANO HANNO AVUTO CARATTERISTICHE PREVALENTI DI BAVA DI VENTO (29%), BREZZA LEGGERA (28.8%) E BREZZA TESA (29.8%). Rosa dei venti per classi di velocità totale-anno 2014 La rosa dei venti sotto riportata indica durante la fase diurna una direzione prevalente dei venti provenienti da W-NW e il settore NE e ESE, mentre durante la fase notturna le direzioni prevalenti risultano essere W. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 16 di 31

17 TEMPERATURA Rosa dei venti anno dati diurni e notturni Nel grafico sottostante vengono rappresentate le temperature minime, medie e massime suddivise per mese misurate dalla stazione fissa di Montaldo Scarampi. La temperatura massima pari a 35.7 C, è stata registrata nel mese di Giugno, tra l 11 e il 12. Nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto ci sono state fino a 8 notti tropicali (T minima >20 C). La temperatura minima del 2014 è stata registrata a Dicembre ed è risultata pari a -3.7 C. Anche localmente viene confermata la tendenza globale all aumento delle temperature medie degli ultimi anni, mentre i valori estivi del 2014 sono tornati a valori tipici del trentennio , che non venivano osservati da circa anni. (Da Ecoscienza Numero 1. Anno Meteoclima 2014, un anno tutto alla rovescia ). Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 17 di 31

18 PRECIPITAZIONI Nel grafico seguente vengono rappresentati i mm di precipitazione cumulata mensile e i corrispondenti giorni piovosi. Come già evidenziato Novembre è risultato il mese più piovoso del 2014 con 274 mm di pioggia cumulata e 16 giorni piovosi. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 18 di 31

19 4.3. DATI PARAMETRI CHIMICI PER OGNI PARAMETRO ANALIZZATO VERRÀ FORNITO IL CONFRONTO CON LA NORMATIVA VIGENTE, A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO, POICHÉ I RIFERIMENTI DELLA NORMA SONO SU BASE ANNUALE. PER OGNI PARAMETRO VERRÀ INOLTRE FORNITO IL CONFRONTO CON LE STAZIONI FISSE ATTIVE NEL CONSIDERATO, ALLO SCOPO DI FAVORIRE UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DEI LIVELLI DI CONCENTRAZIONE DEGLI INQUINANTI RELATIVI AL SITO OGGETTO DELLA CAMPAGNA DI MISURA OSSIDI DI AZOTO (NO, NO2) Le concentrazioni medie annue registrate a Vinchio e presso le stazioni di Dernice e Saliceto sono state confrontate con il limite annuo imposto dal D.L. n. 155/2010. I valori medi annui registrati a Vinchio sono paragonabili a quelli rilevati nelle altre due stazioni scelte come confronto, tipici di una stazione di fondo rurale e inferiori al limite annuale di 40 µg/m 3. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 19 di 31

20 microgrammi/m AT-Vinchio AL-Dernice CN-Saliceto valore medio Limite annuo D.lgs 155/2010 Grafico1:media annua NO2 anno 2014 Non ci sono stati superamenti del limite orario di protezione della salute umana, pari a 200 µg/m 3 da non superarsi per più di 18 volte per anno civile, in nessun sito considerato. L andamento delle concentrazioni medie dell inquinante considerato dal 2009 al 2014 è rappresentato tramite time-plot nel grafico 2. In nero sono indicate le medie giornaliere e in rosso le mediane mobili di NO2 registrate a Vinchio-San Michele dal 2009 al 2013 e, affiancate, le medie giornaliere di NO2 registrate nel 2014 (in verde in figura). L andamento stagionale tipico dell inquinante è ben visibile; concentrazioni elevate nei periodi autunno-inverno sono intervallate da concentrazioni basse nei periodi primavera-estate. Il grafico non fornisce indicazioni sulla direzionalità (trend) crescente o decrescente delle concentrazioni nel corso degli anni, in quanto le variazioni di concentrazione sono dominate dagli andamenti stagionali. Le concentrazioni degli inquinanti in atmosfera evolvono nel tempo infatti sia su base giornaliera che su base stagionale, a causa della diversa capacità dispersiva dello strato limite planetario (PBL) e della variabilità delle sorgenti emissive. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 20 di 31

21 Grafico 2-Vinchio Time-plot NO Lo stesso grafico può essere rappresentato con istogramma (grafico 3), dove le concentrazioni sembrano diminuire nel corso 2014 rispetto agli anni precedenti microgrammi/m MEDIA ANNUA Limite D.lgs 155/2010 Grafico 3- Vinchio media annua NO2 anni Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 21 di 31

22 MATERIALE PARTICOLATO PM10 PM2.5 MATERIALE PARTICOLATO-PM10 Nei grafici 4 e 5 si confrontano sia i valori medi annuali sia il numero di superamenti del limite giornaliero imposto dalla normativa vigente. I dati sono quelli registrati negli ultimi 6 anni presso il sito di Vinchio e nelle stazioni di fondo rurale e di collina considerate. Nel corso del 2014 il limite annuo imposto dalla normativa pari a 40 µg/m3 è rispettato sia nella stazione di Vinchio sia nelle stazioni di confronto. Si può inoltre evidenziare una diminuzione delle concentrazioni medie a partire dal 2012 in tutte le stazioni considerate. Tuttavia, come già detto per l NO2 per confrontare anni diversi e stimare un trend direzionale dell inquinante sarebbe necessario rimuovere dai dati la componente stagionale. Grafico 4: medie annue PM10 anni Non è invece rispettato il limite del numero di superamenti del valore massimo giornaliero. Seppur si possa notare una diminuzione nel numero di superamenti a partire dal 2013, il confronto con le altre stazioni mostra la presenza di criticità nel sito che potrebbe essere approfondita attraverso lo studio delle sorgenti antropiche e/o naturali che determinano tali livelli di inquinamento. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 22 di 31

23 Grafico 5: n superamenti limite giornaliero PM10 anni Una delle possibili cause potrebbe essere attribuibile al riscaldamento domestico e in particolar modo all utilizzo di biomassa legnosa e/o pellet, particolarmente diffuso nelle zone rurali del Piemonte. Nel grafico 6 sono indicate le emissioni regionali annuali di PM10 per comparto emissivo distribuite mensilmente: le emissioni da riscaldamento nel periodo invernale rappresentano fino al 75% le emissioni totali. (fonte IREA) Grafico 6: emissioni regionali annuali PM10 per comparto emissivo suddivise mensilmente Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 23 di 31

24 MATERIALE PARTICOLATO-PM2.5 Nel grafico 7 vengono rappresentate le concentrazioni annue di PM2.5 e PM10 registrate a Vinchio negli ultimi 6 anni ( ). Il limite annuo da non superarsi di 25 µg/m3 per il PM2.5 è stato sempre rispettato e, come si può osservare, le concentrazioni del 2014 sono ulteriormente diminuite rispetto agli anni precedenti. Ad una diminuzione di PM10 corrisponde una diminuzione di PM2.5, la differenza tra concentrazioni di PM10 e concentrazione di PM2.5 (frazione coarse o grossolana) rimane infatti costante nel corso del tempo. Grafico 7: medie annue PM10 e PM2.5 anni Vinchio San Michele Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 24 di 31

25 IPA Le medie annuali di Benzo(a)pirene e degli altri Ipa determinati sul PM10 registrati nelle stazioni di fondo rurale considerate vengono rappresentati nel grafico 9. Nella stazione di Vinchio è ampiamente rispettato il limite imposto dalla normativa per il B(a)P, pari a 1 ng/m 3. Grafico 8: IPA su PM10 anno 2014 Vinchio San Michele Il caratteristico andamento stagionale del B(a)P è raffigurato nel grafico seguente dove concentrazioni elevate in autunno e inverno sono intervallate da concentrazioni basse in primavera-estate. I fattori che determinano tale andamento sono molteplici: utilizzo degli impianti di riscaldamento nei periodi freddi; aumento in estate della radiazione solare responsabile dell effetto di rimozione degli IPA dall atmosfera; crescita nel periodo estivo dello strato limite planetario che determina una maggiore dispersione degli inquinanti. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 25 di 31

26 Grafico 9: B(a)P andamento concentrazioni mensili anno 2014 Vinchio San Michele METALLI Il confronto tra le concentrazioni medie annue di Nichel, Piombo, Cadmio e Arsenico registrate nelle stazioni di fondo rurale considerate nel 2014 è rappresentato nella tabella seguente. I valori limite imposti dalla normativa vengono ampiamente rispettati per tutti i metalli nel sito di Vinchio. Stazione As Valore medio annuo (ng/m 3 ) Cd Valore medio annuo (ng/m 3 ) Ni Valore medio annuo (ng/m 3 ) Pb Valore medio annuo (µg/m 3 ) Vinchio Saliceto Dernice Tabella 1 Nella tabella 1 vengono riassunti i valori limite e obiettivo annuali imposti dalla normativa vigente. Inquinante Periodo di mediazione Valore limite D.L. 155/10 Valore obiettivo D.L. 155/10 Piombo Anno civile 0.5 µg/m 3 Arsenico Anno civile 6.0 ng/m 3 Cadmio Anno civile 5.0 ng/m 3 Nichel Anno civile 20.0 ng/m3 Benzo(a)pirene Anno civile 1.0 ng/m 3 Tabella 2 Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 26 di 31

27 5. CONCLUSIONI Le misure effettuate dalla stazione fissa di ARPA Piemonte nel Comune di Vinchio durante l anno 2014 hanno evidenziato quanto segue: I valori di biossido di azoto NO 2 sono paragonabili a quelli registrati a Dernice e a Saliceto e inferiori al limite annuale di 40 µg/m 3 ; Per quanto riguarda l ozono O 3 non ci sono stati superamenti della soglia di allarme di 240 µg/m 3 e si sono registrati 19 superamenti della soglia di informazione di 180 µg/m 3. Il numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 µg/m 3 risulta superiore rispetto a quello delle altre due stazioni di fondo rurale considerate. La media dei superamenti del valore obiettivo degli ultimi 3 anni ( ) risulta essere uguale a 62 e supera il limite di 25 volte per anno (come media su 3 anni) imposto dalla normativa vigente. Per le caratteristiche territoriali di quota, di latitudine e di antropizzazione del territorio, il sito di Vinchio risulta relativamente omogeneo con il sito di Dernice ed in minor misura con quello di Saliceto. Le concentrazioni di polveri sottili PM10 misurate nel 2014 continuano a evidenziare una criticità già riscontrata negli anni precedenti per questo parametro. Nonostante infatti il limite annuale venga rispettato, si sono verificati 40 superamenti del limite giornaliero pari a 50 µg/m 3 da non superare più di 35 volte per anno civile. La media annua di polveri sottili PM 2.5 risulta inferiore al limite imposto dalle normativa. I dati di Benzo(a)Pirene e dei metalli analizzati rispettano ampiamente i limiti previsti dalla normativa vigente. Si conferma la classificazione del Comune di Vinchio come sito di fondo rurale. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 27 di 31

28 IL QUADRO NORMATIVO ll D.lgs. n.155/2010, attuando la Direttiva 2008/50/CE, istituisce un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente. Tra le finalità indicate dal decreto vi sono: l'individuazione degli obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso; la valutazione della qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale; la raccolta di informazioni sulla qualità dell'aria ambiente come base per individuare le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine; il mantenimento della qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e il miglioramento negli altri casi; la garanzia di fornire al pubblico corrette informazioni sulla qualità dell'aria ambiente; la realizzazione di una migliore cooperazione tra gli Stati dell'unione europea in materia di inquinamento atmosferico. Il provvedimento si compone di 22 articoli, 16 allegati e 11 appendici destinate, queste ultime, a definire aspetti strettamente tecnici delle attività di valutazione e gestione della qualità dell aria e a stabilire, in particolare: i valori limite per le concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo e PM10; i livelli critici per le concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo e ossidi di azoto; le soglie di allarme per le concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo e biossido di azoto; il valore limite, il valore obiettivo, l'obbligo di concentrazione dell'esposizione e l'obiettivo nazionale di riduzione dell'esposizione per le concentrazioni nell'aria ambiente di PM2,5; i valori obiettivo per le concentrazioni nell'aria ambiente di arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene; i valori obiettivo, gli obiettivi a lungo termine, le soglie di allarme e le soglie di informazione per l'ozono. Nell art. 3 viene disciplinata la zonizzazione dell intero territorio nazionale da parte delle regioni e delle province autonome. I criteri prevedono, in particolare, che la zonizzazione sia fondata, in via principale, su elementi come la densità emissiva, le caratteristiche orografiche, le caratteristiche meteo-climatiche o il grado di urbanizzazione del territorio. L articolo 4 regola la fase di classificazione delle zone e degli agglomerati che le regioni e le province autonome devono espletare dopo la zonizzazione, sulla base delle soglie di valutazione superiori degli inquinanti oggetto del D.lgs. Le zone e gli agglomerati devono essere classificati con riferimento alle soglie di concentrazione denominate soglia di valutazione superiore e soglia di valutazione inferiore. La classificazione delle zone e degli agglomerati é riesaminata almeno ogni cinque anni e, comunque, in caso di significative modifiche delle attività che incidono sulle concentrazioni nell'aria ambiente degli inquinanti. L articolo 5 disciplina l attività di valutazione della qualità dell aria da parte delle regioni e delle province autonome, prevedendo le modalità di utilizzo di misurazioni in siti fissi, misurazioni indicative, tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva presso ciascuna zona o agglomerato. Una novità, non contenuta nella direttiva n. 2008/50/Ce, è la possibilità, anche per i soggetti privati, di effettuare il monitoraggio della qualità dell'aria, purché le misure siano sottoposte al controllo delle regioni o delle agenzie regionali quando delegate. L'intero territorio nazionale è diviso, per ciascun inquinante disciplinato dal decreto, in zone e agglomerati da classificare e da riesaminare Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 28 di 31

29 almeno ogni 5 anni ai fini della valutazione della qualità dell'aria ambiente, utilizzando stazioni di misurazione, misurazioni indicative o modellizzazioni a seconda dei casi. Le attività di valutazione della qualità dell aria con riferimento ai livelli di ozono sono disciplinate nell articolo 8. Come nella legislazione previgente, rimane l obbligo, nel caso in cui i livelli di ozono nelle zone e negli agglomerati superino gli obiettivi di lungo termine (che rimangono gli stessi nei due decreti presi in esame) per 5 anni, di dotarsi stazioni di misurazioni fisse. Rimangono sostanzialmente identici le definizioni dei precursori dell ozono. Una novità è introdotta al comma 6 dell articolo 8: sono individuate, nell ambito delle reti di misura regionali, le stazioni di misurazione di fondo in siti fissi di campionamento rurali per l ozono. Il numero di tali stazioni, su tutto il territorio nazionale, é compreso tra sei e dodici, in funzione dell orografia, in riferimento alle zone ed agli agglomerati nel caso superino i valori nei 5 anni precedenti, ed é pari ad almeno tre in riferimento alle zone ed agli agglomerati nel caso non siano superati tali limiti nel periodo preso in considerazione. L articolo 9 disciplina le attività di pianificazione necessarie a permettere il raggiungimento dei valori limite e il perseguimento dei valori obiettivo di qualità dell aria. Si prevede, in via innovativa, che tali piani debbano agire sull insieme delle principali sorgenti di emissione, ovunque ubicate, aventi influenza sulle aree di superamento, senza l obbligo di estendersi all intero territorio della zona o agglomerato, né di limitarsi a tale territorio. Si prevede anche la possibilità di adottare misure di risanamento nazionali qualora tutte le possibili misure individuabili nei piani regionali non possano assicurare il raggiungimento dei valori limite in aree di superamento influenzate, in modo determinante, da sorgenti su cui le regioni e le province autonome non hanno competenza amministrativa e legislativa. L articolo 11 disciplina, in concreto, le modalità per l attuazione dei piani di qualità dell aria, indicando le attività che causano il rischio (circolazione dei veicoli a motore, impianti di trattamento dei rifiuti, impianti per i quali è richiesta l autorizzazione ambientale integrata, determinati tipi di combustibili previsti negli allegati del Decreto, lavori di costruzione, navi all ormeggio, attività agricole, riscaldamento domestico), i soggetti competenti ed il tipo di provvedimento da adottare. In merito al materiale particolato, il D.Lgs 155 pone degli obiettivi di riduzione dei livelli di PM2,5 al 2020 (dallo zero al 20 per cento a seconda della concentrazione rilevata nel 2010), in linea con quanto stabilito dalla Direttiva 50. Le regioni e le province autonome dovranno fare in modo che siano rispettati tali limiti. Sulla base della legislazione in materia di qualità dell aria, e sulla scorta del D.Lgs 195/2005 (recepimento della direttiva 2005/4/CE concernente l'accesso del pubblico all'informazione ambientale), si fa obbligo alle regioni e alle province autonome di adottare tutti i provvedimenti necessari per informare il pubblico in modo adeguato e tempestivo attraverso radio, televisione, stampa, internet o qualsiasi altro opportuno mezzo di comunicazione. L articolo 15 tratta delle deroghe in merito a quegli inquinanti (includendo, rispetto alla legislazione precedente, altri inquinanti, oltre al particolato) dovuti ad eventi naturali e, per quanto riguarda il PM10, a sabbiatura o salatura delle strade nei periodi invernali imponendo alle e regioni e alle province autonome di comunicare al Ministero dell Ambiente, per l approvazione e per il successivo invio alla Commissione europea, l elenco delle zone e degli agglomerati in cui si verificano tali eventi. L articolo 18 disciplina l informazione da assicurare al pubblico in materia di qualità dell aria. In particolare si prevede che le amministrazioni e gli altri enti che esercitano le funzioni previste assicurino l accesso al pubblico e la diffusione delle informazioni relative alla qualità dell aria, le decisioni con le quali sono concesse o negate eventuali deroghe, i piani di qualità dell aria, i piani d azione, le autorità e organismi competenti per la qualità della valutazione dell aria. Sono indicatela radiotelevisione, la stampa, le pubblicazioni, i pannelli informativi, le reti informatiche o altri strumenti di adeguata potenzialità e facile accesso per la diffusione al pubblico. Vengono inclusi tra il pubblico le associazioni ambientaliste, le associazioni dei consumatori, le associazioni che rappresentano gli interessi di gruppi sensibili della popolazione, nonché gli organismi sanitari e le associazioni di categoria interessati. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 29 di 31

30 a) TABELLA 1 Inquinanti e limiti individuati dal D.Lgs. 155/2010 per la saluta umana Inquinante e Indicatore di legge Unità di misura Valore limite Data entrata in vigore NO 2 PM10 PM2.5 O 3 SO 2 Valore limite orario: da non superare più di 18 volte per anno civile µg/m gennaio2010 Valore limite: media sull anno µg/m gennaio2010 Valore limite giornaliero: da non superare più di µg/m 3 Già in vigore dal volte per anno civile 2005 Valore limite: media sull anno µg/m 3 40 Già in vigore dal 2005 Valore obiettivo: media sull anno (diventa limite dal 2015) µg/m gennaio2010 Valore obiettivo: massima media mobile 8h giornaliera, da non superare più di 25 volte come µg/m 3 Già in vigore dal media su 3 anni civili Soglia di Informazione: massima concentrazione µg/m Già in vigore dal oraria Soglia di allarme: concentrazione oraria per 3 ore consecutive Valore limite orario: da non superare più di 24 volte per anno civile Valore limite giornaliero, da non superare più di 3 volte l anno µg/m µg/m µg/m CO Massima media mobile 8h giornaliera mg/m Già in vigore dal 2005 Già in vigore dal 2005 Già in vigore dal 2005 Già in vigore dal 2005 benzene Valore limite annuale µg/m gennaio2010 Benzo(a)pirene Valore obiettivo: media sull anno ng/m dicembre2012 Arsenico Valore obiettivo: media sull anno ng/m dicembre2012 Cadmio Valore obiettivo: media sull anno ng/m dicembre2012 Piombo Valore limite: media sull anno µg/m gennaio2010 Nichel Valore obiettivo: media sull anno ng/m dicembre2012 DEFINIZIONI e ABBREVIAZIONI UTILIZZATE VALORE LIMITE, livello fissato in base alle conoscenze scientifiche al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana o sull ambiente nel suo complesso, che dovrà essere raggiunto entro un dato termine e che non dovrà essere superato. VALORE OBIETTIVO, livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi sulla salute umana o sull ambiente nel suo complesso da conseguire, ove possibile, entro una data prestabilita SOGLIA DI ALLARME, livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati. SOGLIA DI INFORMAZIONE, livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione, ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. OBIETTIVO A LUNGO TERMINE, livello da raggiungere nel lungo periodo al fine di fornire un efficace protezione della salute umana e dell ambiente. MEDIA MOBILE SU 8 ORE, media calcolata sui dati orari scegliendo un intervallo di 8 ore. La media mobile su 8 ore massima giornaliera corrisponde alla media mobile su 8 ore che, nell arco della giornata, ha assunto il valore più elevato. Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 30 di 31

31 TIME-PLOT, grafico che riporta in ordinata la grandezza che si vuole esaminare in funzione del tempo, e in ascissa la variabile temporale MEDIA GIORNALIERA, media calcolata giornalmente solo se per ogni giornata è presente almeno il 90% dei dati. MEDIANA MOBILE, è la mediana calcolata su un intervallo della serie temporale. Si definisce mobile perché di volta in volta viene escluso il primo elemento dell intervallo e sostituito con un nuovo elemento della serie, per cui l intervallo di valori considerato si sposta in avanti di una posizione. La mediana mobile di ordine k è calcolata di volta in volta considerando k valori consecutivi". b) Il D.lgs. 155/2010 riorganizza ed abroga numerose norme che in precedenza in modo frammentario disciplinavano la materia. In particolare sono abrogati: Il D.lgs.351/1999 il D.lgs. 183/2004 il D.lgs.152/2007 il DM 60/2002 il D.P.R.203/1988 (normativa sugli impianti industriali, già soppresso dal D.lgs. 152/2006 con alcune eccezioni transitorie, fatte comunque salve dal D.lgs. 155/2010). Il D.lgs 250/2012 ha successivamente introdotto modifiche ed integrazioni al D.lgs 155/2010. (GU Serie Generale n.23 del ) Dipartimento di Asti SC08_Struttura Semplice Pag. 31 di 31

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