C.N. POSILLIPO Giovedì, 22 dicembre 2016

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1 Giovedì, 22 dicembre 2016

2 Giovedì, 22 dicembre /12/2016 Corriere dello Sport Pagina 24 Il posticipo alla Canottieri Napoli 1 22/12/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 43 f.nap. Canottieri travolgente nel posticipo 2 22/12/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 43 f.pe i.v. In Champions Brescia cade e il Recco vola 3 22/12/2016 TuttoSport Pagina 23 EMANUELE MORTOLA Coppe, Recco in fuga Brescia, beffa in casa 4 22/12/2016 Il Mattino Pagina 27 Canottieri tutto facile con l' Ortigia 5 22/12/2016 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 14 CARLO FRANCO RECANATESI RACCONTA GLI ANNI DI REPUBBLICA 6 22/12/2016 Corriere del Mezzogiorno Pagina 11 Franco Recanatesi al Circolo Canottieri 8 22/12/2016 Il Roma Pagina 22 DIEGO SCARPITTI Canottieri Napoli, Natale al terzo posto 9 22/12/2016 Il Roma Pagina 22 Foresta: Che ansia prima del rigore nella finale iridata 11

3 Pagina 24 Corriere dello Sport PALLANUOTO Il posticipo alla Canottieri Napoli La Canottieri Napoli ha sconfitto l'ortigia nel posticipo della 10ª di A1 maschile. Classifica:Recco 30; Brescia* 25; Bpm, Can. Napoli 22; Posillipo 16; Savona 15; Trieste 14; Acquachiara, Ortigia* 12; Roma 11; Torino, Quinto, Bogliasco 6; Lazio 3 (* = una partita da recuperare). 1

4 Pagina 43 La Gazzetta dello Sport pallanuoto/1 Canottieri travolgente nel posticipo Nel posticipo della 10 a giornata di A 1 la Canottieri ritrova il successo che le mancava da due turni, contro un' Ortigia che con la testa già alle vacanze di Natale sbaglia tanto in superiorità numerica. I napoletani chiudono il 2016 al terzo posto. CAN.NAPOLI ORTIGIA 17 7 (5 1, 4 1, 4 1, 4 4) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Maccioni, Baviera, Giorgetti 2, Borrelli 2, Dolce 4, Campopiano 3 (1 rig.), M.Gitto, Velotto 1, Baraldi 3, Esposito 2, Rossa. All. Zizza. Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi, Di Luciano 3, Giacoppo, Camilleri 1, B.Ivovic, Rotondo, Danilovic, Casasola 3, Tringali, Caruso. All. Giannouris. Arbitri: Fusco e Ricciotti. Note: sup. num. Canottieri 5 (4 gol), Ortigia 13 (4). Class.(10 a g.): Pro Recco 30; Brescia* 25; Can.Napoli, Sport Management 22; Posillipo* 16; Savona 15; Trieste 14; Ortigia*, Acquachiara 12; Roma Vis Nova 11; Torino, Bogliasco* 6; Lazio 3; Quinto 2. (*una partita in meno) f.nap. 2

5 Pagina 43 La Gazzetta dello Sport pallanuoto/2 In Champions Brescia cade e il Recco vola Nella 3 a giornata dei preliminari di Champions League, girone A, Brescia Szolnok 9 10 (3 2, 2 2, 3 4, 1 2) con reti lombarde di Paskovic (doppietta), Muslim, C.Presciutti, Rizzo, Napolitano, Ubovic e N.Presciutti. Contro gli ungheresi, la squadra di Bovo senza l' infortunato Randjelovic (timpano sinistro perforato) cala negli ultimi due quarti. Nel girone B, Eger (Ung) Pro Recco 7 11 (2 2, 0 1, 2 3, 3 4) ma gli ungheresi fanno di tutto per rendere la vita difficile ai biancocelesti. Per la Pro Recco, Pijetlovic ha siglato una tripletta; doppiette per Filipovic e Molina; un gol a testa per Fondelli, Figari, Mandic e Sukno. Gir. A: Olympiacos (Gre) Nizza (Fra) 15 2, Spandau (Ger) Osc (Ung) Class.: Olympiacos, Szolnok 7; Osc 6; Brescia, Spandau 3; Nizza 0. Gir. B: Barceloneta (Spa) Jug (Cro) 7 7, Hannover (Ger) Partizan (Ser) Class.: Pro Recco 9; Barceloneta 5; Jug 4; Eger 3; Hannover 2; Partizan 1. f.pe i.v. 3

6 Pagina 23 TuttoSport PALLANUOTO Coppe, Recco in fuga Brescia, beffa in casa Netta vittoria del Recco, sconfitta di misura del Brescia: questi i responsi della terza giornata del quarto turno a gironi di Champions League. Nel girone A il Brescia ha perso in casa con gli ungheresi dello Szolnok per 10 9 dopo essere stato a lungo in vantaggio ed anche di due gol. Ma sull' 8 7 la squadra lombarda ha incassato tre gol di fila e nel finale è riuscita solo a ridurre il distacco. Per il Brescia due gol di Paskovic, uno di Nicholas e Christian Presciutti, Muslim, Ubovic, Napolitano, Rizzo e Nora. Altri risultati: Olympiacos Pireo Nizza 15 2, Spandau BerlinoOrvosi Budapest Classifica: Olympiacos e Szolnok 7, Orvosi 6, Brescia e Spandau 3, Nizza 0. Nel girone B il Recco ha vinto ad Eger in Ungheria per 11 7, pren dendo il largo nella seconda parte della gara ed è già in fuga. Per il Recco tre gol di Pijetlovic, due di Filipovic e Molina, uno di Figari, Fondelli, Sukno e Mandic, ma anche un rigore parato da Tempesti ed uno che si è fatto parare Figlioli. Altri risultati: Barceloneta Jug Dubrovnik 7 7, Hannover Partizan Belgrado Classifica: Recco 9, Barceloneta 5, Jug 4, Eger 3, Hannover 2, Partizan 1. A1, Canottieri Napoli ok Recupero della decima giornata: Canottieri Napoli Ortigia Classifica: Recco 30, Brescia* 25, Canottieri Napoli e Bpm Sport Management 22, Posillipo* 16, Savona 15, Trieste 14, Ortigia* e Acquachiara 12, Roma Vis Nova 11, Bogliasco* e Torino '81 Iren 6, Lazio 3, Quinto 2 * una partita in meno. EMANUELE MORTOLA 4

7 Pagina 27 Il Mattino Pallanuoto Canottieri tutto facile con l' Ortigia Si chiude la decima giornata di serie A1 con la vittoria della Canottieri Napoli guidata da Paolo Zizza (nella foto), tecnico reduce dal bronzo mondiale con la nazionale under 18, su una modesta Ortigia per 17 7 (parziali ). I napoletani raggiungono in classifica al terzo posto lo Sport Management a soli tre punti dal Brescia.Tre gol a testa per Dolce, Baraldi e Campopiano, presente nella goleada anche il capocannoniere del campionato Alex Giorgetti con due reti. Il campionato si ferma e riprende il prossimo 14 gennaio. 5

8 Pagina 14 La Repubblica (ed. Napoli) RECANATESI RACCONTA GLI ANNI DI REPUBBLICA "LA mattina andavamo in piazza Indipendenza". Dove, al quarto piano di un palazzo dove fortissimo era il profumo della carta stampata, si trovava la prima redazione del giornale la Repubblica che ha profondamente innovato lo stanco tran tran dell' informazione italiana. Quarant' anni dopo, "quei giorni" e il work in progress del grande progetto al quale Eugenio Scalfari aveva lavorato fin dagli Anni Cinquanta con il suocero Arrigo Benedetti e poi con Carlo Caracciolo, sono raccontati da Franco Recanatesi, uomo di punta di "Repubblica" e primo responsabile, nel 1990, della redazione napoletana, in un libro che si annuncia con il titolo che abbiamo citato. Che fa il verso ad un altro titolo famoso ("La sera andavamo in via Veneto") nel quale Scalfari dà conto di un viaggio tra i liberal di casa nostra che inseguendo il sogno di una democrazia compiuta si trovarono a fare i conti con il sacco di Roma nulla cambia sotto il nostro cielo e con gli anni di piombo. In comune i due titoli, oltre alla scansione, hanno i protagonisti e il desiderio rimasto tale di una Italia europea. Di questo e di altro ancora si parlerà stasera ore 18 durante la presentazione del libro di Recanatesi (Edizioni Cairo, 361 pagine, 16 euro) nel salone della Canottieri Napoli con Antonio Corbo, Roberto Esposito, Riccardo Imperiali di Francavilla e Paolo Jorio. Piazza Indipendenza 1, quarto piano, la stazione Termini dietro l' angolo ed una serie di attività che mal si confrontavano: il palazzo del Consiglio superiore della magistratura e, pochissimo distante, una sala corse, il tempio di cavallari caciaroni. "La Repubblica" ha avuto un avvio travagliato e, in progressione, un crescendo di vendite e di consensi. Il 14 gennaio del 1976 è il giorno del debutto in edicola e i lettori mostrarono immediatamente di apprezzare i segni evidenti, non solo dal punto di vista grafico, della "rivoluzione editoriale" così l' ha definita Scalfari nella prefazione che passava attraverso l' abolizione della terza pagina, un monumento del quotidiano vecchia maniera, il "trasferimento" delle pagine di cultura al centro del giornale, poca cronaca e pillole di sport. Un giornale nuovo e moderno: "la Repubblica", appunto. Era questo, d' altronde, il modello di quotidiano pensato con Arrigo Benedetti, ma ci volle un quarto di secolo per vederlo compiuto. Continua > 6

9 Pagina 14 < Segue La Repubblica (ed. Napoli) Il racconto di Franco Recanatesi ripercorre, con lo stile fluido e incisivo proprio del giornale, vicende vissute in prima linea, o ricostruite minuziosamente con la curiosità del cronista che aveva fatto gavetta come inviato del "Corriere dello sport". Il capitolo del reclutamento, ad esempio, durò sei mesi "intensi, febbrili, trascorsi con la fatica, l' entusiasmo e i dubbi delle grandi imprese". Una ricostruzione fedele che il cronista ha vissuto in prima persona affascinato dalla frequentazione con le grandi "firme" del giornale che stava per nascere: Sandro Viola, Andrea Barbato, Mario Pirani e, soprattutto, Gialuigi Melega, spirito ribelle, ma straordinario conoscitore della macchina del giornale. Tutto si svolgeva in una atmosfera da posa della prima pietra: i numeri zero, le prime riunioni di redazione, una esperienza irripetibile. E la possibilità di conoscere personaggi di straordinaria importanza nella economia del progetto: l' onnipresente segretario di redazione Rolando Montesperelli e l'"uomo dei soldi", Amedeo Massari, lenti spesse come un fondo di bicchiere, ma capace di non lasciarsi sfuggire niente. Su tutti e su tutto si stagliava la figura di Eugenio Scalfari, onnipresente, due "rosette" con prosciutto e mozzarella mangiate dietro la scrivania, senza mai interrompere il lavoro. E i contatti con i grandi del mondo, che oggi lo portano a dialogare con Papa Francesco. Una presenza dominante la sua, decisiva nei mesi in cui si temette per le sorti del giornale. Le copie stentavano a passare quota centomila, ma Scalfari continuò a dirsi sicuro che "Repubblica" avrebbe agganciato il "Corriere della Sera" e lo avrebbe superato in una altalena che dura ancora. Ci prese anche quella volta e oggi che celebriamo la bellissima impresa che fu la nascita del quotidiano che sparigliò le carte anche a Napoli dove la redazione aprì il 18 aprile del 1990 ricordiamo il messaggio che ci affidò il fondatore: "Noi siamo una 500, ma se la raggiungiamo al semaforo sono sicuro che scatteremo prima della Mercedes Corriere". È andata così. CARLO FRANCO 7

10 Pagina 11 Corriere del Mezzogiorno La presentazione Franco Recanatesi al Circolo Canottieri Il giornalista e scrittore Franco Recanatesi (foto) presenta oggi il suo libro La mattina andavamo in piazza Indipendenza (Cairo) al Circolo Canottieri di Napoli. Il volume racconta la nascita del quotidiano La Repubblica partendo da lontano: il felice incontro fra i due protagonisti, Eugenio Scalfari e Carlo Caracciolo, la passione per la carta stampata, il tentativo di coinvolgere Montanelli, fino alla realizzazione del grande sogno di competere col Corriere della Sera. Intervengono Antonio Corbo, Roberto Esposito, Riccardo Imperiali di Francavilla e Paolo Iorio. Modera Carlo Franco. 8

11 Pagina 22 Il Roma PALLANUOTO Nel recupero del 10 turno di campionato i giallorossi abbattono l' Ortigia e raggiungono la Bpm alle spalle di Recco e Brescia Canottieri Napoli, Natale al terzo posto 17 7 (5 1, 4 1, 4 1, 4 4) CANOTTIERI NAPOLI: Rossa, Buonocore, Maccioni, Baviera, Giorgetti 2, Borrelli 2, Dolce 4, Campo piano 3 (1 rig.), Gitto, Velotto 1, Baraldi 3, Esposito 2, Vassallo. All. Zizza. ORTIGIA: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi, Di Luciano 3, Giacoppo, Camilleri 1, Ivovic, Rotondo, Danilovic, Casasola 3, Tringali, Caruso. All. Giannouris. ARBITRI: Fusco e Ricciotti. NOTE: In porta per la CC Napoli il numero 13 Vassallo. Nessun giocatore uscito per limite di falli. Sup. numeriche: CC Napoli 4/5 + un rigore e CC Ortigia 4/13. Spettatori 100 circa. NAPOLI. È un Dolce Natale per la Canottieri Napoli. La meglio gio ventù italiana risiede al Molosiglio. Finisce in bellezza il 2016 con il terzo posto in classifica alle spalle di Recco e Brescia. Dietro la superpotenza ligure e i vice campioni nazionali si posiziona con pieno merito la formazione partenopea allenata da Paolo Zizza, reduce dal bronzo conquistato in Nuova Zelanda ai Mondiali Under 18 femminili. Anno di grazia da incorniciare per le ambizioni giallorosse. Schiacciante la vittoria (17 7) maturata contro l' Ortigia alla piscina Scandone. Una valanga di reti e un monopolio incontrastato permettono a capitan Buonocore e compagni di aggiudicarsi il recupero della 10 giornata. In tribuna gradiscono lo spettacolo Bruno Cufino e Matteo Morelli, rientrato dagli Stati Uniti. Sin dalle prime battute il copione lascia intendere quale sarà l' esito finale. Padroni di casa a valanga, scavano un profondo solco con i siciliani (pesante break di 40) e si portano sul 9 2 all' intervallo lungo. In totale soltanto tre le marcature degli ospiti prima dell' ultimo periodo. Subentrano Rossa e Caruso al posto di Vassallo e Patricelli. Scatenato Vincenzo Dolce, autore di un raffinato poker. Sono contento per come procede la stagione dichiara entusiasta la calottina numero 7 possiamo dare fastidio a tutti, potevamo però fare meglio in Euro Cup, il nostro unico rammarico. Triplette importanti siglate da Campo piano e Baraldi, doppiette firmate da Giorgetti, Borrelli, Esposito. Velotto appone il suo timbro. Semplicemente una formalità l' ultimo quarto. Sotto l' albero la Canottieri ritrova il regalo più bello: il gradino più basso. Continua > 9

12 Pagina 22 < Segue Il Roma DIEGO SCARPITTI 10

13 Pagina 22 Il Roma DOPO IL BRONZO Foresta: Che ansia prima del rigore nella finale iridata NAPOLI. Nella medaglia di bronzo che l' Italia Under 18 femminile di Paolo Zizza ha vinto ad Auckland, ai Mondiali di categoria, c' è anche la firma di Chiara Foresta, giovane talento dell' Acquachiara, a bersaglio sia per il rigore decisivo nei quarti contro l' Ungheria che per quello che ha mantenuto in corsa l' Italia nella finale per il bronzo con l' Olanda. Calma io? dice ora Era solo un' impressione, dentro avevo un' ansia terribile. Il pallone pesava dieci volte di più e in testa mi giravano mille pensieri. Soprattutto mi chiedevo: e se lo sbaglio?. Non ha sbagliato, nessuno dei due penalty da dentro o fuori, meritandosi ieri il riconoscimento più bello: L' abbraccio delle mie compagne di classe, all' Istituto Elsa Morante di Scampia. Ma Chiara ricorda anche le parole del suo allenatore di club, Barbara Damiani, subito dopo il podio iridato. Mi ha detto: ricordati che è anche merito delle tue compagne dell' Acquachiara se hai preso questa medaglia: ti hanno aiutata a crescere. Ha ragione. Le ringrazio di cuore. E ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuta con i loro messaggi durante il Mondiale. Questa medaglia la dedico a loro, ma principalmente alla mia famiglia e alla stessa Barbara Damiani. 11