Tevere Itinerario Ciclabile

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1 Tevere Itinerario Ciclabile Ricognizione effettuata da Igino Stefani ad inizio settembre Elaborazione di Carlo Bevicini e Romina Perugini per Rainbow - Sport ed Avventura in Altotevere L itinerario ciclabile del Tevere è un percorso su strada sterrata che segue per vari tratti il tracciato di questa importante via d acqua, a volte sugli argini stessi del fiume, nel suo attraversamento delle regioni Umbria e Lazio. È un percorso facile, paesaggisticamente ameno, praticabile a piedi o in bicicletta, preferibilmente mountain-bike, o comunque dotata di ruote adatte a strade bianche. È quasi sempre pianeggiante, in molti tratti ombreggiato, e percorre le campagne lontano da strade trafficate e centri urbani rumorosi. Anche quando attraversa le rare cittadine lungo il suo tracciato, i rumori giungono attutiti dalla vegetazione circostante: la quiete regna in questo angolo di mondo, rendendo ancora più invitante la nostra gita. Purtroppo il percorso non è continuo per tutta la sua durata e ci troviamo così a superare dei punti critici che però, con volontà e costi ridotti, possono essere facilmente risolti, al fine di avere un itinerario ciclabile degno, al pari di molti altri paesi europei ed in certi tratti addirittura invidiabile per bellezza e facilità di percorrenza. Attualmente le varie amministrazioni comunali dimostrano interesse e sensibilità sia per gli aspetti ambientali (impianti di depurazione delle acque del Tevere ed affluenti, sistemazione e pulizia degli argini), sia per l aspetto ricreativo e turistico che riguarda l itinerario, vera oasi naturale da offrire agli abitanti del luogo ed ai visitatori, per una qualità di vita decisamente migliore. La recente istallazione di segnaletica indicante il percorso ciclabile ne è l ulteriore prova. Come detto però rimangono delle criticità da superare ed inoltre, se c è davvero interesse ad uno sviluppo del progetto, si dovrà prevedere anche un miglioramento dello stato attuale, sì da permettere una maggiore fruibilità, anche da parte di gruppi più numerosi e non solo al singolo ciclista. Segnalazione di alcuni punti critici dell Itinerario Ciclabile del Tevere Per la regione Toscana non esiste un Itinerario ciclabile, la cartellonistica da una indicazione generica "percorso lungo il fiume Tevere" come da foto a lato. Se si decide di percorrere questo tratto è consigliabile portarsi una mappa preferibilmente 1:25000 dell'igm, è facile disorientarsi. foto 1

2 Tratto Umbro San Giustino-Città di Castello-Montecastelli Fissiamo quindi la nostra partenza all altezza del ponte sul Tevere sulla S.P. 73 bis, tra le località di San Giustino e Pistrino (foto 2: la prima indicazione della pista ciclabile, accanto al ponte). In questa prima parte, fino al ponte c/o Selci, costeggeremo la sponda DX del fiume, tutta strada sterrata con fondo buono per ca. 2,6 km. A questo punto dovremo attraversare il fiume, passando sul ponte di Selci e percorrendo quindi poche centinaia di metri su strada asfaltata: prestare comunque attenzione, la strada è piuttosto trafficata e la visibilità non ottimale, a causa delle curve alle estremità del ponte stesso (foto 3 e 4). foto 3 foto 4 Continueremo il nostro percorso su strada sterrata lungo l argine sinistro, per ca. 12,5 km. All inizio di questo secondo tratto troviamo un cartello (foto 5), che ci indica che per arrivare ad Umbertide mancano 34 km. Su questo tratto (lungo la sx orografica) c'è una certa continuità, ma la pista ciclabile s'interrompe all'altezza della località Garavelle, dopo Città di Castello: manca un ponticello per superare un piccolo affluente (Soara) e dare continuità all'itinerario (foto 6). E il primo vero punto critico, difficile da oltrepassare. foto 5 foto 6 In realtà lungo questo tratto abbiamo già superato altri punti attualmente affrontabili, ma eventualmente da migliorare: attraversamento affluenti Selci, non distante dall omonima frazione di San Giustino (foto 8), e Vaschi, in località Riosecco di Città di Castello (foto 9 e 10). È inoltre auspicabile l ampliamento di alcuni segmenti del percorso, a volte non più largo di un metro e mezzo (foto 11). Prestare infine attenzione all attraversamento di via A. Volta, in località Piosina, dopo ca. 5,8 km. dalla partenza da noi stabilita per il nostro percorso (foto 7 a lato).

3 foto 8 - confluenza torrente Selci foto 9 - confluenza torrente Vaschi (con frana) foto 10 - confluenza torrente Vaschi foto 11 carreggiata ristretta mappa 1 interruzione percorso c/o affluente Soara, poco dopo Garavelle di C.di Castello

4 Superato il torrente Soara (vedi anche mappa nr. 1) riprendiamo il nostro itinerario. Dopo aver pedalato su una traccia di strada ai confini con le coltivazioni dei campi dove si trovano macchinari per l'irrigazione che a volte impediscono il passaggio (foto 12), sembra che il sentiero finisca ma superato il piccolo impedimento ci si trova davanti ad un fosso (foto n mappa n. 2) che al momento del sopralluogo era asciutto. Ma la costruzione di un piccolo ponticello è necessaria. foto n. 12 foto n. 13 fosso S.Lucia mappa 2 - in rosso: confluenza fosso Santa Lucia A questo punto ci sono due fossi da superare ed il sentiero finisce (foto 14)! Si ritorna nella frazione di Santa Lucia all'altezza del CVA. Si riprende l'asfalto girando a destra in direzione Umbertide. In località San Maiano all'altezza della via della Cooperazione si gira a destra. foto 14

5 La mappa nr. 3 indica il percorso mancante lungo il fiume. mappa nr. 3 - in rosso, tratto in cui il percorso ciclabile si interrompe ed è necessario proseguire su pericolosa strada asfaltata (S.S. Tre bis, nella cartina indicata come Viale Umbria). All'altezza di questa palazzina (foto 15) si gira a destra, in fondo alla via a sinistra, dopo il cavalcavia della E45 si gira verso sx su sterrata e seguendo quel sentiero nel mezzo di un terreno coltivato (granturco?) si arriva a Trestina. Dopo il ponte inizia un bel percorso che conduce a Promano (sempre sx orografica). Il giorno del sopralluogo all'inizio del percorso un cartello avvertiva che il tratto era interrotto a causa di una frana. foto 15 - San Maiano

6 Arrivati a Promano, il percorso sterrato (verde) si interrompe di nuovo e siamo costretti a riprendere la strada asfaltata S.S. Tre bis (violetto) fino a Montecastelli. Data la pericolosità della strada in questione, molto trafficata, da qui è assolutamente necessario progettare un percorso alternativo su strade bianche, attualmente mancante: è del tutto irreale in queste condizioni parlare di pista ciclabile fino ad Umbertide (mappa nr. 4) mappa nr. 4 N.B.: dal ponte sul Tevere a Città di Castello noi abbiamo continuato a procedere sulla SX orografica, seguendo il percorso esistente, come detto, fino nei pressi della frazione Santa Lucia. In realtà la nuova segnaletica indica che a Città di Castello si può anche attraversare il ponte e procedere sulla DX orografica, lungo la S.P. 105 (foto 16). Questa indicazione non ci trova assolutamente d accordo, in quanto: 1) se decidiamo di arrivare a Trestina - da dove potremmo riprendere la ciclabile su sterrato -siamo costretti a percorrere 10 km su strada asfaltata (S.P. 105) molto pericolosa, perchè piuttosto trafficata e mancante di banchine laterali; 2) se invece optiamo per la deviazione nei pressi della palazzina denominata Palazzo di Carlo, dovremmo percorrere ca. 4 km su S.P 105 fino a detta palazzina, poi proseguire su strada bianca lungo il fiume che però risulta molto dissestata, specie dopo acquazzoni anche di non grossa entità (foto 17 e 18). Parlare quindi di itinerario ciclabile in dette condizioni è assolutamente improponibile. foto 16 foto 17 foto 18

7 Tratto Montecastelli Umbertide mappa nr. 5 Attualmente il percorso da Montecastelli a Umbertide, tracciato con il colore violetto, è percorribile solo su strada asfaltata non frequentatissima ma sempre molto pericolosa. L'alternativa sulla mappa è tracciata con il colore azzurro, è tutta in sicurezza e si arriva a Umbertide al campo di gara di pesca sportiva lungo l'argine di sinistra attraversando i laghi di Faldo e su strada sia asfaltata che sterrata. Questo tratto però non ha continuità e s'interrompe nella zona contrassegnata con il colore rosso (viale Indipendenza, c/o Santa Maria di Sette). A questo punto bisognerebbe attraversare il fiume e attualmente non è possibile. Secondo il nostro punto di vista ci sono tre soluzioni:

8 1) le foto 19 e 20 mostrano il ponte di ferro costruito per far attraversare un tubo di colore azzurro: questo sarebbe l'ideale per superare il fiume, ma mancano, sulle due testate del ponte, le scale o le rampe per salire e discendere. 2) la foto n. 21 mostra il terrapieno sul quale scorre la E 45, su questo e su quello dell'altra parte, bisogna costruire le rampe per salire e scendere dalla superstrada ed eventualmente creare l'attraversamento come questo che si trova lungo la ciclovia del Danubio (foto 23) 3) passerella all'esterno del ponte come questa che si trova sul viadotto di Bietschtal (Svizzera) (foto 24). foto 19 foto 20 foto 21 foto 22 foto 23 foto 24

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