Signore Gesù, conforta gli innocenti condannati ingiustamente dagli uomini. Signore, noi ti invochiamo.

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1 Riflessioni Via Crucis Venerdì Santo 2011 Prima Stazione: Gesù è condannato a morte Dal Vangelo secondo Matteo. 27, Disse loro Pilato: Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?. Tutti gli risposero: Sia crocifisso!. Ed egli aggiunse: Ma che male ha fatto?. Essi allora urlarono: Sia crocifisso!. Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso. Gesù Nostro Signore è sbeffeggiato, insultato e flagellato dagli uomini; Lui, il Figlio che il Padre ha mandato per liberare l'uomo dalla schiavitù del peccato è condannato a morire sulla Croce. A Lui è opposto un altro prigioniero, Barabba, presentato anch'egli, ma dagli uomini, come liberatore; il giudizio è rimesso alle mani della folla, che a maggioranza sceglie lui al posto del Cristo Salvatore. Quante volte nella nostra vita siamo chiamati a scegliere tra Gesù Cristo e tanti Barabba proposti a noi dal mondo; e quante volte anche noi che, come il popolo di Gerusalemme, diciamo di ascoltarlo, poi ci lasciamo influenzare dalla mentalità dominante e lo rinneghiamo. Ripetiamo: Signore Gesù, conforta gli innocenti condannati ingiustamente dagli uomini. Signore Gesù, donaci il coraggio di testimoniarti e di non rinnegarti davanti al mondo. Signore Gesù, rafforza la nostra fede per discernere ciò che è buono. Signore Gesù, aiutaci a non cedere alle tentazioni del maligno e al peccato.

2 Seconda Stazione: Gesù cade la prima volta sotto il peso della Croce Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-6 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l iniquità di noi tutti. Il Nostro Redentore non disdegna di prendere sulle sue spalle la Croce, di portarla attraverso la città, di essere guardato, giudicato ed insultato dalla gente. Insieme alla Croce, Egli si carica addosso gli insulti e gli sputi della folla per la strada. Come la folla anche noi, quando pecchiamo contro di Lui e bestemmiamo il suo nome, gli riversiamo addosso il nostro odio e i nostri insulti. Il loro peso è tale che anch'egli, Figlio di Dio, l'onnipotente, sembra esserne sopraffatto, e cade a terra schiacciato. Ma si rialza, continua la sua ascesa al Calvario, e col sangue delle percosse e delle ferite, ci purifica dai nostri peccati: dalle sue piaghe noi siamo stati guariti, al nostro disprezzo Egli risponde col suo Amore. Ripetiamo: Signore Gesù, insegnaci a non giudicare i nostri fratelli. Signore Gesù, insegnaci a portare ogni giorno la nostra croce. Signore Gesù, insegnaci ad amarci come Tu ci hai amato. Signore Gesù, perdona i nostri peccati.

3 Terza Stazione: Gesù incontra sua Madre Dal Vangelo secondo Luca. 2, Simeone parlò a Maria, sua Madre: Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l anima. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. A quell'uomo martoriato e deriso, col volto sfigurato dal sangue per la corona di spine, giudicato indegno di ogni sentimento di pietà e meritevole di morte, si avvicina la Madre, che tra le ferite e i segni della Passione riconosce il suo amato Figlio, e, totalmente impotente, cerca di portargli almeno il conforto di una madre, che sempre sta vicina e assiste il figlio ammalato e sofferente. Ella che, pur essendo pura, si sottomise alla legge della purificazione, e consegnò il Figlio al Tempio, nelle mani del sacerdote e di fronte alla comunità, oggi è anche Lei insultata, a motivo di Cristo, e il Figlio le sarà riconsegnato esanime, deposto dalla Croce. Lei, Vergine Immacolata, continua a serbare nel segreto e nel dolore queste cose, compiendo l'infausta profezia del vecchio Simeone: Una spada ti trafiggerà l'anima. Sulla Croce Nostro Signore l'affiderà a Giovanni, a noi, che durante la Messa assistiamo al rinnovarsi incruento del suo Sacrificio; e a Lei Cristo ci affida ad ogni Santa Messa. Ripetiamo: Signore Gesù, conforta i genitori che hanno perduto i figli e le loro famiglie. Signore Gesù, aiutaci affinché si ponga fine al tremendo crimine dell'aborto. Signore Gesù, insegnaci ad affidarci a Te come ha fatto la Madre Tua. Signore Gesù, conformaci alla tua Madre Addolorata ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa.

4 Quarta Stazione: Gesù è aiutato dal Cireneo Dal Vangelo secondo Matteo. 16, 24; 27, 32; Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di Gesù. Gli Apostoli e i discepoli più fidati si sono allontanati da Gesù, hanno avuto timore di avvicinarsi a Lui e di affrontare insieme a Lui la gogna pubblica. Quanto spesso ciò capita anche a noi, che la Domenica frequentiamo la chiesa o che ci professiamo cristiani, non appena il nome di Cristo può significare un pericolo per noi, per il timore di una presa in giro o di essere esclusi e giudicati male. Davanti alle richieste di chi ci sfida ad avere il coraggio di professare la nostra Fede e di esserne coerenti nella nostra vita, siamo tentati di fuggire e rinnegarlo. Non il Cireneo, che porta insieme a Nostro Signore il peso della Croce; egli resiste a questa tentazione, scegliendo di condividere con il Redentore parte del suo dolore. Anche oggi, in varie parti del mondo, molti cristiani sono costretti dal mondo a portare la Croce insieme a Cristo, e ad esservi essi stessi crocifissi. Preghiamo perché il sangue dei martiri, associato a quello che sgorga dal costato di Cristo, risvegli la nostra Fede. Ripetiamo: Signore Gesù, aiuta il papa, i vescovi e i sacerdoti a portare la tua Croce, come il Cireneo. Signore Gesù, ascolta il grido di coloro che soffrono a causa del tuo Nome. Signore Gesù, sostieni i medici, gli infermieri e i volontari che assistono gli ammalati. Signore Gesù, dona sollievo ai sofferenti e conforto ai moribondi.

5 Quinta Stazione: Gesù è inchiodato alla Croce Dal Vangelo secondo Matteo. 27, Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: Questi è Gesù, il re dei Giudei. Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!. Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Quella di Gesù non era una semplice condanna a morte; il condannato era anche torturato con atroci sofferenze. Nemmeno di fronte alla barbara fine di quell'uomo la folla prova pietà. Continuano ad insultarlo, ragionano da uomini, tentano di giustificare la sua condanna: Se non scenderà dalla Croce avremo avuto ragione nel condannarlo. Ma Nostro Signore, come nel deserto, non si lascia tentare; Egli resta inchiodato alla Croce fino all'ultimo respiro, fino a quando i nostri peccati, che Egli ha portato su di sé fin sulla cima del Golgota, non saranno annientati. Annoverato tra i malfattori, Lui che è giusto, debilitato nel fisico, Lui che era sano: dall'alto della Croce, come il serpente di Mosè nel deserto, attira a sé lo sguardo del perseguitato e del derelitto, dell'orfano e della vedova, dell'ammalato e dell'anziano; guardando a Lui la nostra anima sarà salvata. Ripetiamo: Signore Gesù, aiutaci ad affidarci totalmente alla volontà del Padre. Signore Gesù, insegnaci a perdonare i nostri fratelli. Signore Gesù, aiutaci a sopportare le nostre infermità. Signore Gesù, insegnaci a guardare a Te, per ottenere la salvezza.

6 Sesta Stazione: Gesù muore sulla Croce Dal Vangelo secondo Matteo. 27, Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: Elì, Elì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: Costui chiama Elia. E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!.e Gesù, emesso un alto grido, spirò. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: Davvero costui era Figlio di Dio!. Un grido squarcia il cupo silenzio del cuore dell'uomo; è la voce di Cristo, che dà la sua vita per la salvezza delle anime. Persino chi sta per morire può invocare il Signore a sua protezione, poiché Egli, per essere simile all'uomo in tutto, fuorché nel peccato, ha sperimentato anche la morte. Alla Sua morte la terra trema, la luce viene meno; è morto l'autore della vita, come si può non restare sgomenti? Tanto ha osato l'uomo, che per emanciparsi dal suo Signore ha deciso di ucciderlo! Il fianco si apre, e ne escono acqua e sangue: Battesimo ed Eucarestia, Chiesa e Sacramenti. La Chiesa non è invenzione dell'uomo: è Cristo stesso che l'ha generata sulla Croce. Ora tutto tace: il Sabato è alle porte, sul monte è rimasta la Croce spoglia; gli uomini possono far festa, ora che Cristo è sepolto. A noi non resta che pregare, accompagnando san Giovanni e la Madonna Santissima mentre ritornano dalla terribile visione di quel patibolo. Una preghiera che si fa attesa: attesa che il chicco di grano, caduto in terra, produca frutto; attesa fiduciosa nella vittoria della Risurrezione. Ripetiamo: Signore Gesù, insegnaci a sacrificarci per Te e per i nostri fratelli. Signore Gesù, aiuta la Chiesa a conformarsi alla Tua santità. Signore Gesù, insegnaci a vivere la Santa Messa come il tuo Santo Sacrificio sull'altare. Signore Gesù, fa' che tutti ti riconoscano Figlio di Dio, per essere accolti da Te nel tuo Regno.