Certificato di abilitazione all'attività di consulente per la difesa fitosanitaria

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1 Certificato di abilitazione all'attività di consulente per la difesa fitosanitaria Modulo 5: «controlli funzionali e taratura delle macchine irroratrici» PARTE 3 Luglio 2016 Marcello Biocca CREA-ING

2 Il servizio di controllo periodico della funzionalità delle macchine irroratrici: finalità, obiettivi e organizzazione Le linee guida nazionali Documenti Enama Il quadro legislativo Direttiva 128 e PAN

3 Fase dell applicazione Rischio diretto per l operatore (> durante la preparazione e la distribuzione) Inquinamento diffuso da deriva Inquinamento puntuale (> durante la preparazione, il lavaggio, in caso di certi difetti) Residui sugli alimenti 3

4 Perché verificare l efficienza della macchina irroratrice 1) Aumentare l efficacia del trattamento antiparassitario 2) Rispettare l ambiente 3) Rendere più salubre l ambiente di lavoro 4) Aumentare la durata delle macchine 5) Diminuire le spese per i trattamenti 6) Istruire l agricoltore

5 Finalità del controllo periodico Ridurre il rischio ambientale Assicurare la protezione delle colture con un minor uso di prodotto Garantire la sicurezza sul lavoro per gli operatori Permettere una regolare manutenzione della macchina 5

6 I tre pilastri del controllo delle macchine in uso 2. La regolazione 1. Il controllo meccanico funzionale 3. La formazione

7 Scelta macchina nuova Manutenzione Autocontrollo (Autoverifica aziendale) In azienda Controllo meccanico funzionale Regolazione strumentale c/o il centro di controllo

8 In Italia 1980 Primi controlli su atomizzatori nelle regioni del nord est Programma interregionale Agricoltura e Qualità Misura 4 Dopo il 2000: Ciascuna regione ha realizzato specifici programmi di attività

9 Metodologie di controllo in Italia PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA E QUALITÀ M I S U R A 4 CONTROLLO DELL EFFICIENZA DISTRIBUTIVA DELLE MACCHINE PER LA DISTRIBUZIONE DEI FITOFARMACI Prima metodologia ufficiale italiana di controllo METODOLOGIA DI RIFERIMENTO PER IL CONTROLLO MECCANICO-FUNZIONALE DELLE IRRORATRICI USATE I S M A Sezione Macchine Operatrici A cura del Coordinamento Nazionale Misura 4 Realizzato da Daniele Vannucci e Marcello Biocca Gennaio 1999

10 Coordinamento: Deiafa UNITO Enama CREA-ING Regioni Costruttori Università

11 Da sito ENAMA 11

12 Organizzazione Italia

13 9 2

14 Circa il 5% del presunto parco macchine!!!

15 Organizzazione dei cantieri di controllo Semi-mobile Fisso Mobile

16 Quadro legislativo > la direttiva CE 128/09

17 L approccio legislativo europeo sui pesticidi Adozione del concetto di "lifecycle per tenere sotto controllo tutti gli aspetti relativi allo sviluppo, produzione, imballaggio, etichettatura, distribuzione, manipolazione, applicazione, uso e controllo, comprese le attività post registrazione e la gestione dei residui, inclusi gli imballaggi. 17

18 CE 127/09 Nuova direttiva emendante la Direttiva 2006/42/EC Direttiva macchine [include il concetto di sicurezza ambientale ] >>>> CE 128/09 Direttiva uso sostenibile 18 agrofarmaci approvata il 27 settembre 2009

19 Direttiva sull uso sostenibile degli agrofarmaci 128/09 Formazione per utilizzatori, divulgatori e distributori Tutte le attrezzature per uso professionale sottoposte a periodico controllo Divieto dell irrorazione con mezzi aerei Misure per la protezione dell ambiente acquatico e dell acqua potabile (ugelli antideriva - zone tampone divieto per certi prodotti) IPM (lotta integrata) obbligatoria per tutti dal 2014 Indicatori di rischio da monitorare Direttiva Piani di Azione Nazionali 19

20 Ispezione attrezzature in uso Articolo Gli S.M. devono assicurare che le attrezzature per l applicazione di fitofarmaci devono essere sottoposte a controllo a intervalli regolari. L intervallo sarà non superiore ai 5 anni fino al 2020 e inferiore ai 3 anni dopo. 2. Entro il , gli S.M. assicureranno che ciascuna attrezzatura in uso professionale sarà sottoposto a controllo almeno una volta. Dopo questa data solo quelle che hanno positivamente passato il controllo saranno utilizzabili per scopi professionali. Le attrezzature nuove devono essere controllate almeno una volta entro i 5 anni dal loro acquisto. 20

21 Ispezione attrezzature in uso Articolo ( ) Gli S.M. possono: (a) Applicare calendari diversi e intervalli di controllo diversi alle attrezzature non usate per applicare pesticidi, a quelle manuali o portate a spalla e a quelle che sono usate in piccolissima scala (very low scale of use), ( ) Non si possono mai considerare di piccola scala l impiego di: (i) attrezzature montate su treni e mezzi aerei; (ii) barre più lunghe di tre metri (b) Esimere dai controlli le atrezzature manuali e quelle spalla. In questo caso gli S.M. devono assicurare che gli operatori sono informati su: corretta manutenzione di tali attrezzature, i rischi specifici e uso appropriato ( ). 21

22 Ispezione attrezzature in uso Articolo 8 4 e 5 4. Le ispezioni devono verificare che le attrezzature rispondano ai requisiti tecnici elencati nell allegato 2.( ) Le attrezzature conformi a standard sviluppati secondo quanto previsto dall articolo 20 comma 1 sono considerati conformi ai requisiti essenziali di sicurezza e protezione ambientale. 5. Gli utilizzatori professionali devono eseguire delle regolazioni periodiche (tarature) e dei controlli tecnici sulle attrezzature in conformità con l appropriata formazione ricevuta prevista dall art

23 Ispezione attrezzature in uso Articolo Gli S.M. devono designare gli organismi responsabili per l implementazione dei controlli e informarne la Commissione Europea. Ciascuno Stato membro deve stabilire sistemi di certificazione destinati a consentire la verifica delle ispezioni e riconoscere i certificati rilasciati in altri Stati membri secondo i requisiti di cui al comma 4 ecc. Gli Stati membri si impegnano a riconoscere i certificati rilasciati in altri Stati membri, a condizione che la frequenza delle ispezioni di cui al paragrafo 1 siano rispettate. 7. ( ) 23

24 Non è finalizzato alla valutazione degli aspetti costruttivi e funzionali delle macchine irroratrici riguardanti la sicurezza dell operatore Prima che l ispezione abbia luogo, è necessario pulire accuratamente l irroratrice. A difetti visibili e ben noti va posto rimedio già prima del controllo. Nel luogo dove si realizza il controllo ordinario, andrebbe svolta una ispezione approssimativa preparatoria, allo scopo di evitare le perdite di tempo conseguenti a misurazioni condotte su irroratrici con difetti importanti molto evidenti. L irroratrice deve essere sottoposta al controllo possibilmente abbinata al medesimo trattore impiegato in azienda per l esecuzione dei trattamenti fitosanitari e accompagnata dal libretto di uso e manutenzione.

25 Per ora non si dispone di metodologie di controllo comuni per: Irroratrici ad ultra basso volume (tipo CDA, fogger, barre umettanti) Impolveratrici Applicatori speciali (endoterapia) Irroratrici su aeromobili Per sistemi di distribuzione a lunga gittata orizzontale con ugelli a movimento oscillatorio automatico (Casotti) si ricorre al protocollo controllo lance e si utilizzano i mezzi forniti dalla casa costruttrice

26 Ulteriori punti da sviluppare (in ordine sparso) Individuazione organismo nazionale responsabile dei controlli Passaggio da norma CEN a norma armonizzata ISO Soggetti autorizzati ai controlli (problematica case costruttrici) Migliore definizione delle attività dei centri che operano fuori regione Definizione di un calendario dei controlli per rispettare la prima scadenza 2016 Varie ed eventuali

27 Il PAN italiano

28 PAN - Azione 3 Introduzione A Controlli funzionali periodici delle attrezzature, regolazione o taratura e manutenzione A Attrezzature da sottoporre al controllo funzionale entro il 26 novembre 2016 A Attrezzature da sottoporre a controllo funzionale con scadenze ed intervalli diversi A Esoneri A Esecuzione del controllo funzionale periodico A Regolazione o taratura e manutenzione periodica delle attrezzature eseguite dagli utilizzatori professionali (obbligatorie) A Regolazione o taratura strumentale effettuata presso Centri Prova (volontaria) A Centri Prova e organizzazione del servizio di controllo funzionale e regolazione o taratura A Verifica dell attività svolta dai Centri Prova e dai tecnici abilitati A Costituzione di un archivio nazionale relativo ai controlli funzionali effettuati A Mutuo riconoscimento del controllo funzionale e della regolazione strumentale 27/07/

29 Attivazione del servizio Regione Istruttoria Abilitazione tecnici Bando per l attivazione del servizio Centro candidato Richiesta di autorizzazione Centro autorizzato Tecnico abilitato VERIFICHE FUNZIONALI

30 Verifica attività svolta Regione Tecnico abilitato Centro autorizzato Regolare attività Corsi di aggiornamento Regolare attività tecnico amministrativa Ogni 12 mesi o 24 mesi

31 A Controlli funzionali periodici delle attrezzature, regolazione o taratura e manutenzione utilizzatori professionali controllo funzionale periodico mantenimento efficienza effettuano la regolazione A Regolazione o taratura e manutenzione periodica delle attrezzature eseguite dagli utilizzatori professionali (obbligatorie) A Regolazione o taratura strumentale effettuata presso Centri Prova (volontaria) 27/07/

32 Scadenze

33 33 Scadenze Conto terzi: primo controllo si effettua entro il 26 novembre 2014; l intervallo < 2 anni D.LGS 150/2012: In deroga al comma 2, ed a seguito di un'analisi del rischio per la salute umana e l'ambiente relativa all'impiego delle attrezzature, il Piano può stabilire scadenze e intervalli diversi per i controlli funzionali di attrezzature specifiche elencate nel Piano stesso, come le attrezzature portatili o gli irroratori a spalla e ulteriori attrezzature per l'applicazione di prodotti fitosanitari di utilizzo molto limitato. Gruppo A entro il 26 novembre 2016 Gruppo B entro il 26 novembre 2018; intervallo tra i controlli successivi di 6 anni Gruppo C Attrezzature esonerate

34 34 Gruppo A - entro il 26 novembre controlli successivi: ogni 5 anni fino al 2020 e ogni 3 anni dopo A1 colture arboree irroratrici aero-assistite; A2 colture erbacee irroratrici con barre di distribuzione con larghezza di lavoro > 3 metri; irroratrici con calate; cannoni; dispositivi movimento oscillatorio automatico; irroratrici per diserbo localizzato del sottofila delle colture arboree non dotate di schermatura; irroratrici abbinate a seminatrici, sarchiatrici, ecc. con larghezza della banda effettivamente trattata > 3 metri.

35 A3) macchine per i trattamenti alle colture protette: irroratrici o attrezzature fisse o componenti di impianti fissi all interno delle serre, come le barre carrellate; irroratrici portate dall operatore, lance, irroratrici spalleggiate a motore irroratrici mobili quali cannoni, irroratrici con barra di distribuzione anche di lunghezza inferiore a 3 metri e irroratrici aereo-assistite a polverizzazione per pressione, pneumatica o centrifuga A4) altre attrezzature attrezzature montate su aerei e treni (OGNI ANNO) irroratrici spalleggiate a motore con ventilatore 27/07/

36 Gruppo B entro il 26 novembre 2018 intervallo tra i controlli successivi di 6 anni 36 B1 irroratrici abbinate a seminatrici, sarchiatrici, ecc. con banda trattata inferiore o uguale a 3 metri; irroratrici schermate per il diserbo localizzato del sottofila delle colture arboree. B2 - Attrezzature per le quali attualmente non sono state ancora definite le procedure dei controlli attrezzature per l applicazione di fitofarmaci in forma solida o granulare (es.: impolveratrici, microgranulatori); barre umettanti; attrezzature per la distribuzione/iniezione di prodotti nel terreno (es. fumigatrici); attrezzature per il trattamento/concia meccanizzata delle sementi; Fogger (OGNI 3 ANNI)

37 37 Gruppo C - Attrezzature esonerate (punto A.3.4 del PAN) irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale; irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore, quando non utilizzate per trattamenti su colture protette.

38

39 1. Presenza e stato degli elementi di trasmissione del moto 1. 1 Protezioni della p.d.p. e cardano presenza 1. 2 Protezioni della p.dp. e cardano condizioni 1. 3 Sistema sostegno albero cardanico a riposo

40 2. (Ventilatore) 4 Ventilatore e protezioni 5 Condizioni della leva della velocità 6 Deflettori

41 4 Portata 5 No pulsazioni visibili 6 No perdite 7 Valvola di sovrapressione visivo 3. Pompa 2 metodi a) La pompa deve avere strumentale il 90% della portata nominale B) La pompa deve avere una portata sufficiente ad assicurare l agitazione nel serbatoio con tutti gli ugelli aperti Targa identificativa

42 2.1 Portata La portata della pompa deve essere in grado di garantire una adeguata polverizzazione, lavorando alla massima pressione indicata dal costruttore dell irroratrice o degli ugelli, utilizzando gli ugelli più grandi tra quelli montati e garantendo nel contempo una agitazione visibile secondo quando specificato al punto 3.3 oppure la portata della pompa deve essere adeguata alle necessità dell equipaggiamento e deve essere 90% della portata nominale indicata dal costruttore della irroratrice. La portata deve essere misurata con un flussimetro sulla mandata libera e ad una pressione compresa tra 8 bar e 10 bar o, se più bassa, alla più alta permessa.

43 4. Agitazione 5. Serbatoio 8 No perdite tappo principale riempimento Presenza filtro cestello La compensazione di pressione deve essere assicurata Sistema affidabile per lo svuotamento (es. rubinetto)

44 5. Segue > serbatoio Se presente sistema di non ritorno per il carico, deve funzionare Se presente dispositivo pulizia contenitori deve funzionare Ricircolo evidente Livello liquido chiaramente leggibile dalla posizione di guida Livello liquido chiaramente leggibile dalla posizione di riempimento del serbatoio

45 5. Serbatoio

46 5. Segue > serbatoio 17 Serbatoio premiscelazione 18 Filtro su serbatoio

47 6. Sistemi di controllo misura e regolazione 19 dispositivo regolazione pressione 20 posizione sistemi di comando e regolazione 21 visibilità sistemi di comando e regolazione 22 chiusura contemporanea erogazione 23 precisione altri sistemi di controllo portata 24 scala lettura manometro >>> 25 diametro manometro 26 stabilità dell'ago del manometro 27 regolatore di pressione

48 6. Sistemi di controllo misura e regolazione

49 5.2.1 Scala di lettura La scala del manometro deve essere leggibile chiaramente e adatta all intervallo delle pressioni di lavoro utilizzate. La scala deve avere un intervallo di lettura a : 0,2 bar per pressioni di lavoro 5 bar; 1,0 bar per pressioni di lavoro comprese tra 5 e 20 bar; 2,0 bar per pressioni di lavoro 20 bar.

50 7. Tubazioni e raccordi 28 perdite da condotti e tubazioni 29 usura di condotti e tubazioni 30 gomiti su tubazioni flessibili

51 8. Filtering 31 presenza filtro principale 32 filtri adeguatezza 33 filtri usura 34 filtri sostituibilità 35 presenza dispositivo isolamento filtri

52 9. Barra 1. stabilità barra 2. simmetria della barra 3. funzionalità ritorno automatico barra 4. uniformità distanza ugelli 5. parti di barra colpite dal getto 6. dispositivo protezione ugelli 7. chiusura indipendente di tutte le sezioni 8. dispositivo regolazione altezza barra 9. blocco barra per trasporto

53 9. Barra -. Orizzontalità 45 misurando la distanza tra il bordo inferiore degli ugelli e il terreno, la differenza tra la misura maggiore e la misura minore rilevate deve essere minore di 10 cm o dell 1% della metà della larghezza di lavoro

54 10. Ugelli - Gocciolamento (max 5 s) Barre - uguaglianza ugelli e componenti Atomizzatori - Simmetria dx e sx degli ugelli - - Deve essere possibile chiusura singoli ugelli Deve essere possibile uno posizionamento simmetrico e riproducibile

55 Controlli strumentali 6. Sistemi controllo regolazione misura - 48 Precisione manometro >> 10. Ugelli 1 metodo 2 metodo La portata di ciascun ugello non deve variare più del 15 % dalla portata nominale o del 10 % dalla portata media di tuti gli ugelli. -. Atomizzatori Per irrorazioni simmetriche la differenza tra destra e sinistra non deve variare più del 10 % 11. Distribuzione orizzontale Caduta di pressione

56 9.3.1 Misura con banco prova Un banco di ripartizione deve essere utilizzato per misurare la regolarità della distribuzione. Effettuare la verifica lungo tutta la barra, nella zona di sovrapposizione dei getti, impiegando tutte le serie di ugelli montati sulla barra e operando alla pressione normalmente utilizzata dall agricoltore. È necessario evitare che i risultati delle misurazioni siano influenzati dalle condizioni climatiche. La distanza tra banco e punta di spruzzo degli ugelli deve essere misurata e riportata nel rapporto di prova. La distribuzione trasversale deve essere uniforme e deve essere valutata sulla base del coefficiente di variazione che non deve superare il 10%. La quantità totale di liquido raccolta da ogni canaletta del banco prova può variare al massimo di ±20% rispetto al valore medio totale.

57 9.3.2 Misura della portata Lo scarto di portata di ciascun ugello dello stesso tipo non deve superare il ±10% della portata nominale indicata dal costruttore. Nel caso non sia possibile risalire alla portata nominale dell ugello indicarlo nel rapporto di prova e, comunque, determinare la portata di ciascun ugello alla pressione di esercizio impiegata, verificando che le portate non differiscano di ±5% dal valore medio calcolato. La prova può essere effettuata con gli ugelli montati o meno sulla barra. Occorre assicurarsi che il getto si formi correttamente. L errore di misura deve essere 2,5% del valore misurato.

58 Ugelli pneumatici (diffusori) o centrifughi a) raccogliere per almeno 1 minuto il liquido erogato da ciascun ugello. Determinare la portata erogata per mezzo di una bilancia o per mezzo di un contenitore graduato o di un flussimetro oppure b) nel caso non sia possibile applicare il precedente sistema, riempire il serbatoio ad un livello noto, attivare l erogazione per un tempo adeguato e misurare la quantità di liquido necessaria per il rabbocco del serbatoio.

59 Operazioni di regolazione 11. Distribuzione verticale 11. Distribuzione orizzontale

60 Prossimi sviluppi ISO (diventerà norma armonizzata*) Parte 1: parte generale Parte 2: barre Parte 3: atomizzatori Parte 4: fissi (altre tipologie: in preparazione) SOSTITUISCE EN (parti 1 e 2) * Una norma armonizzata viene redatta su mandato ufficiale della CE, ma rimane uno standard «volontario»; però solo quando si applica tale norma, la procedura è conforme alla Direttiva.

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