RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI

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1 RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI ATO Toscana Costa e Toscana La produzione di rifiuti urbani indifferenziati in Toscana nell anno 28 è stata di tonnellate, delle quali sono state prodotte nell ATO Toscana Costa. Fino all anno 26 si è verificata una crescita costante, anche se non particolarmente elevata, nella produzione di rifiuti indifferenziati, mentre a partire dal 27 si sono registrate le prime diminuzioni. Rispetto al 27 la diminuzione della produzione di indifferenziato è stata del 5 circa, contro il 4 regionale, ed il 2,5 nell ATO Toscana Sud. RSU indiff. Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana t/a t/a t/a t/a Fonte dei dati : ARRR SPA. Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 9: Produzione di rifiuti urbani indifferenziati per ATO ( ) Provincia Contributo delle province alla produzione di RU indifferenziato di ATO (28) Pisa 28 Livorno 26 Lucca 29 Massa 17 ATO Toscana Costa 1 Fonte dei dati : ARRR SPA. Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 1: contributo delle province alla produzione di RU indifferenziato di ATO Nel decennio preso in considerazione, l incremento della produzione dei rifiuti indifferenziati nell ATO Toscana Centro è stato spesso inferiore oppure in linea con l incremento regionale.

2 Variazione annua RSU indifferenziato ATO Toscana Costa-Regione ,3 1,89 1,71,74 1,14 1,4 1,24,99,74,72,27 -,21 -,75 -,94-1,3-1,76-1,78-3,12-4,8-4, Anno Toscana Costa Regione Grafico 18: Variazione annua percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati nell ATO Toscana Costa e in Toscana ( ) Province dell ATO Toscana Costa e Toscana A livello provinciale, la produzione di dettaglio è stata la seguente: ATO RSU indiff Pisa Livorno Lucca Massa Toscana Costa t/a t/a t/a t/a t/a Fonte dei dati : ARRR SPA. Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 11: Produzione di rifiuti urbani indifferenziati per Provincia ( ) Come evidenzia la tabella, la produzione di rifiuti urbani è divisa equamente tra le province di Pisa, Livorno e Lucca; leggermente inferiore la produzione in provincia di Massa.

3 Variazione produzione di RSU Indifferenziati ( ) Livorno Lucca Massa Pisa Toscana Costa Provincia- Regione Grafico 19: Variazione percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati nelle Province e nell ATO ( ). Le province di Massa e Livorno hanno avuto nell ultimo anno una riduzione della produzione di rifiuti minore che non le altre province. Variazione annua di RSU indifferenziati Anno Livorno Lucca Massa Toscana Costa Pisa Grafico 2:Variazione annua percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati nelle Province e nell ATO Toscana Costa ( )

4 RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI PROCAPITE ATO Toscana Costa e Toscana La produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite dell ATO Toscana Costa è la più elevata a livello regionale. Evidente l incidenza delle presenze turistiche, che non vengono conteggiate. RSU indiff procapite Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a Fonte dei dati : ARRR SPA e Servizio Statistica della Regione Toscana Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 12: Produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite per ATO ( ) L ATO Toscana Costa è quello che fra il 27 ed il 28 ha registrato la diminuzione maggiore nella produzione dei rifiuti (-5), contro il -4 dell ATO Toscana Centro ed il-3 dell ATO Toscana Costa. Produzione di RSU indifferenziato procapite ( ) Kg/ab*anno Anno Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana Grafico 21: Produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite per ATO ( )

5 Si ha pertanto una produzione procapite elevata ma con andamento simile a quello regionale (Grafico 21). La crescita dei rifiuti urbani indifferenziati nel periodo ha avuto un trend negativo in particolare nell ATO Toscana centro. Il dato dell ATO Toscana Sud conferma quanto detto precedentemente. Variazione RSU indifferenziati procapite( ) Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana Macro Ato-Regione Grafico 22: Variazione percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite negli ATO e in Toscana ( ). Nel decennio, l incremento della produzione di RSU indifferenziato procapite nell ATO Toscana Costa è stato spesso inferiore all incremento regionale. Variazione annua RSU indifferenziato procapite ATO Toscana Costa-Regione ,9 2,8 1,1 -,5,12 -,52,35,44-2,57 1,2,83,73,14,55-1,46-1,27-1, ,47-4,88-5, Anno Toscana Costa Regione Grafico 23: Variazione annua percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite nell ATO Toscana Costa e in Toscana ( )

6 Province dell ATO Toscana Costa e Toscana A livello provinciale i dettagli di produzione sono stati questi: RSU indiff procapite Pisa Livorno Lucca Massa Toscana Costa kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a Fonte dei dati : ARRR SPA e Servizio Statistica della Regione Toscana Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 13: Produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite per Provincia ( ) Nel 28 la produzione procapite delle province di Pisa e Massa è diversa di circa 1 kg/ab*anno. Questi dati provinciali rappresentano i due estremi dell ATO Toscana Costa che nel 28 ha prodotto 473 kg/ab*anno di rifiuti indifferenziati. Produzione RSU indifferenziato ( ) Kg/ab*anno Anno Livorno Lucca Massa Pisa ATO Toscana Costa Grafico 24: Produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite per Provincia ( ) La provincia di Pisa nel decennio ha sempre mostrato una produzione procapite decisamente inferiore rispetto al valore di ATO. Dal 23 la provincia di Massa ha avuto un trend negativo, con una crescita

7 elevata e costante fino al 27: quest anno i primi segnali di diminuzione. Le province di Livorno e Lucca segnano una diminuzione costante fin dal 24. Il Grafico 25 rappresenta la variazione percentuale media della produzione di RSU indifferenziati procapite nel decennio, che evidenzia i problemi della provincia di Massa. Variazione produzione di RSU Indifferenziati procapite ( ) Livorno Lucca Massa Pisa Toscana Costa Provincia- Regione Grafico 25: Variazione percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite nelle province dell ATO e nell ATO Toscana Costa ( ). Analizzando l andamento annuo non si evidenziano grandi difformità rispetto al trend di ATO se non per la provincia di Massa. Variazione annua di RSU indifferenziati procapite ,22 6 5,4 4,37 4 2,79 1,692,33 1,65,93 1,71 2 1,9 1,1,89,31,58,3,35 1,2-1,27,55,66 -,3-2,18 -,23 -,52 -, ,36-1,75-1,46-1,79-1,62-2,5-2,9-2,57-2,7-4 -3,43-2,95-3,59-3, , , Anno Livorno Lucca Massa Toscana Costa Pisa Grafico 26: Variazione annua percentuale della produzione di rifiuti urbani indifferenziati procapite nelle Province e nell ATO Toscana Costa ( )

8 RACCOLTA DIFFERENZIATA ATO Toscana Costa e Toscana Per la raccolta differenziata certificata e per gli obiettivi di legge si rimanda al capitolo successivo. La raccolta differenziata in Toscana nell anno 28 è stata di tonnellate, delle quali tonnellate (36) sono state prodotte nell ATO Toscana Costa. La ripartizione della produzione con gli altri ATO è invariata rispetto alle percentuali indicate precedentemente sia proposito dei rifiuti urbani totali che dei rifiuti urbani indifferenziati. Nel 28 la raccolta differenziata è tornata ad avere un incremento abbastanza significativo sia a livello di ATO (+8 nell ATO Toscana Costa) che regionale (+8) RD Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana t/a t/a t/a t/a Fonte dei dati : ARRR SPA. Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 14: Raccolta differenziata per ATO ( ) Provincia Contributo delle province alla RD di ATO (28) Pisa 27 Livorno 25 Lucca 37 Massa 11 ATO Toscana Costa 1 Fonte dei dati : ARRR SPA. Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 15: contributo delle province alla produzione di RD di ATO L andamento della raccolta differenziata effettuata è sempre stato crescente dal 1998, con incrementi annui molto elevati nei primi anni (+4 incremento regionale fra il 1998 ed il 1999), fino ad arrivare ad una crescita prossima allo zero nel 27, per poi incrementarsi di nuovo nell ultimo anno.

9 Variazione RD ( ) Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana Macro Ato-Regione Grafico 27: variazione percentuale della raccolta differenziata negli ATO e in Toscana ( ). Variazione annua RD ATO Toscana Costa-Regione ,89 38, ,5 3, ,32 19,44 9,92 9,3 7,9 11,97 11,19 9,9 8,27,7 5 3,17,61,96,51 1,37, Anno Toscana Costa Regione Grafico 28: Variazione annua percentuale della raccolta differenziata nell ATO Toscana Costa e in Toscana ( ) La situazione deve essere oggetto di attenta riflessione in considerazione degli obiettivi del 55 (anno 21) della raccolta differenziata certificata previsti nel PRAA e del valore di RD certificata a livello regionale pari al 36,58 (dato al ), per impostare le risposte più appropriate.

10 Province dell ATO Toscana Costa e Toscana A livello provinciale, la produzione di dettaglio è stata la seguente: ATO RD Pisa Livorno Lucca Massa Toscana Costa t/a t/a t/a t/a t/a Fonte dei dati : ARRR SPA. Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 16: raccolta differenziata per Provincia ( ) Nell ATO Toscana Costa il contributo provinciale alla raccolta differenziata è abbastanza vario da provincia a provincia, con l unica eccezione ancora una volta della provincia di Massa. La provincia di Pisa si attesta sul 27 del totale, valore pressoché uguale a quello della provincia di Livorno 27), la provincia di Lucca spicca con il suo 37, mentre la provincia di massa si ferma all 11. Un analisi più puntuale potrà essere però effettuata nel confronto fra i valori di raccolta differenziata procapite che verranno effettuati in seguito. La crescita della raccolta differenziata nel decennio è stata decisamente positiva (anche se non sufficiente) e quasi in linea con l andamento regionale. Variazione produzione di RD ( ) Livorno Lucca Massa Pisa Toscana Costa Provincia- Regione Grafico 29: Variazione percentuale della raccolta differenziata nelle Province e in Toscana ( )

11 Il dettaglio annuale evidenzia come, nel corso degli anni, ad eccezione della provincia di Massa, le altre abbiano avuto un andamento simile. Variazione annua di RD Anno Livorno Lucca Massa Toscana Costa Pisa Grafico 3: Variazione annua percentuale della raccolta differenziata nelle Province e nell ATO Toscana Costa ( )

12 RACCOLTA DIFFERENZIATA PROCAPITE ATO Toscana Costa e Toscana RD procapite Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a Fonte dei dati : ARRR SPA e Servizio Statistica della Regione Toscana Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 17: Raccolta differenziata procapite per ATO ( ) La raccolta differenziata procapite negli ATO Toscana Costa e Toscana Centro è stata, fin dal 1998, analoga a quella regionale. Dal 24 il quantitativo procapite dell ATO Toscana Costa è rimasto invariato, mentre quello dell ATO Toscana Centro è stato leggermente superiore mentre quelli dell ATO Toscana Costa sono rimasti invariati.l ATO Toscana Sud, fra il 23 e il 24 ha incrementato fortemente la raccolta differenziata (+24 fra il 22 ed il 23 e +21fra 23 e 24), ma nonostante gli sforzi non sono ancora stati raggiunti i valori procapite regionali; si è comunque passati da una differenza fra il valore di ATO e quello regionale del -7 nel 1998, al -16 del 27. Produzione di RD procapite ( ) 3 Kg/ab*anno Anno Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana Grafico 31: :raccolta differenziata procapite per ATO e in Toscana

13 Il Grafico 33 evidenzia le variazioni percentuali commentate. Variazione RD procapite ( ) Toscana Centro Toscana Costa Toscana Sud Toscana Macro Ato-Regione Grafico 32: variazione percentuale della raccolta differenziata procapite negli ATO e in Toscana ( ). Gli andamenti della raccolta differenziata nell ATO Toscana Costa sono stati sempre leggermente inferiori al dato regionale, con un inversione di tendenza negli ultimi due anni quando l ATO Toscana Costa ha effettuato più RD che in Toscana. Variazione annua RD procapite ATO Toscana Costa-Regione ,89 38,63 25,35 3,41 17,78 21, ,4 9,52 1,19 8,7 8,35 7,3 7,26,81 2,65 -,1,35,1,29 -, Anno Toscana Costa Regione Grafico 33: Variazione annua percentuale della raccolta differenziata procapite nell ATO Toscana Costa e in Toscana ( )

14 Province dell ATO Toscana Costa e Toscana La raccolta differenziata procapite nelle 3 province dell ATO Toscana Costa ha raggiunto questi valori: RD procapite Pisa Livorno Lucca Massa ATO Toscana Costa kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a kg/ab*a Fonte dei dati : ARRR SPA e Servizio Statistica della Regione Toscana Elaborazione dei dati ARPAT- Sezione Regionale Catasto Rifiuti Tabella 18: Raccolta differenziata procapite per provincia dell ATO Toscana Costa ( ) Produzione RD ( ) Kg/ab*anno Anno Livorno Lucca Massa Pisa ATO Toscana Costa Grafico 34: raccolta differenziata procapite per provincia e nell ATO Toscana Costa La raccolta differenziata nella provincia di Pisa è stata, nel decennio , sempre leggermente inferiore rispetto al valore di ATO. Dopo un periodo di stasi (24-27) nell ultimo anno la raccolta differenziata è tornata a crescere leggermente (+6).

15 Variazione produzione di RD procapite ( ) Livorno Lucca Massa Pisa Toscana Costa Provincia- Regione Grafico 35: variazione percentuale della raccolta differenziata procapite nelle province e nell ATO Toscana Costa ( ).

16 Confronto fra rifiuti indifferenziati, differenziati e totali. La visione d insieme della produzione procapite di RU tot, RU indifferenziati e RD per le diverse aree di raccolta e per l ATO, dà conto del già commentato andamento del valore procapite di RU indifferenziato. Infatti i risultati nella raccolta differenziata non sono tali, da compensare il tasso di crescita dei rifiuti urbani totali nelle stesse aree. Produzione di rifiuti nell'ato Toscana Costa t Anno RSU tot RSU indiff RD Grafico 36: andamento della produzione di rifiuti nell ATO Toscana Costa ( ) Si evidenzia la diminuzione sia del rifiuto indifferenziato che di quello totale, e il corrispondente aumento della raccolta differenziata.

17 Rifiuti indifferenziati, differenziati e totali procapite (MEDIA ) Kg/ab*anno Livorno Lucca M assa Pisa Provincia RSU indiff RD RSU tot Grafico 37: produzione media procapite di rifiuti indifferenziati, differenziati e totali nelle province e nell ATO Toscana Costa ( ) Il grafico seguente mostra, infatti, in maggior dettaglio la differenza fra il valore procapite del rifiuto indifferenziato e della RD. Si vede che in generale la raccolta differenziata non compensa i quantitativi di rifiuto indifferenziato raccolti, e che questo è evidente maggiormente nella provincia di Massa. Rifiuti indifferenziati, differenziati e totali procapite in Provincia di Pisa 8 Kg/ab*anno Provincia RSU indiff RD RSU tot Grafico 38:produzione procapite di rifiuti indifferenziati, differenziati e totali nella provincia di Pisa ( )

18 In generale i valori di rifiuti indifferenziati prodotti restano comunque troppo elevati per rendere efficaci i livelli di raccolta differenziata raggiunti. Rifiuti indifferenziati, differenziati e totali procapite in Provincia di Livorno Kg/ab*anno Provincia RSU indiff RD RSU tot Grafico 39: produzione procapite di rifiuti indifferenziati, differenziati e totali nella provincia di Livorno ( ) Rifiuti indifferenziati, differenziati e totali procapite in Provincia di Lucca Kg/ab*anno Provincia RSU indiff RD RSU tot Grafico 4: produzione media procapite di rifiuti indifferenziati, differenziati e totali nella provincia di Lucca ( )

19 Rifiuti indifferenziati, differenziati e totali procapite in Provincia di Massa 8 Kg/ab*anno Provincia RSU indiff RD RSU tot Grafico 41: produzione media procapite di rifiuti indifferenziati, differenziati e totali nella provincia di Massa ( ) I quantitativi di rifiuti prodotti in totale e procapite, con dettaglio comunale sono riportati in allegato al presente documento.

20 La raccolta differenziata certificata (22-28) La percentuale di raccolta differenziata certificata dei rifiuti urbani viene determinata dall Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR SPA) secondo il metodo approvato dalla Giunta Regionale, tramite deliberazione, messo a punto nel 1998 e successivamente perfezionato e modificato. Per il dettaglio delle modalità di calcolo si rimanda alle delibere suddette, in questa sezione ci limitiamo a una rielaborazione grafica dei dati certificati ogni anno nel mese di settembre da ARRR SPA, dati che sono aggiornati con le eventuali correzioni che sono state apportate successivamente a tale data, fino al 28. Il D.Lgs n.22/97 (art. 24) ha previsto l obbligo di raggiungimento, per ogni ATO, dei seguenti valori di raccolta differenziata: - 15 entro il entro il dal Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti I Stralcio relativo ai rifiuti urbani ed assimilati (DCRT 88/98) (p.to 3) ha preso come obiettivo minimo di raccolta differenziata, la percentuale indicata da Ronchi, ma ha indicato come valore guida raccomandato un valore superiore: - 2 entro il entro il dal Il D.Lgs n.152/6 (art. 25) ha previsto il raggiungimento delle seguenti percentuali: - 35 entro il entro il entro il entro il entro il entro il anche se è opportuno precisare che nel calcolo è compresa anche la frazione umida indifferenziata trattata (si veda definizione raccolta differenziata nel D.Lgs 152/6). Il Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) 27-21, ha individuato come obiettivo l uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti (sezione D) un intervento specifico mirato a ridurre la produzione totale di rifiuti, migliorare il sistema di raccolta differenziata e diminuire la percentuale conferita in discarica. IL PRAA in linea con gli indirizzi nazionali ed europei, si pone l obiettivo di ridurre la produzione complessiva di rifiuti urbani e speciali per invertire la preoccupante tendenza alla crescita registrata negli ultimi anni, che ha sconvolto le previsioni fatte dai piani per la gestione dei rifiuti redatti ai sensi del D.Lgs n.22/97. Per quanto riguarda i rifiuti urbani, l obiettivo è quello di ridurre del 15 entro il 21 la produzione rispetto ai dati del 24. l Toscana si propone a livello nazionale come regione di sperimentazione in tal senso. Parallelamente alla riduzione dei quantitativi di rifiuti prodotti, una corretta politica di gestione dei rifiuti richiede di minimizzare la quantità di rifiuti smaltiti in discarica incentivando l utilizzo di materiali recuperabili e la raccolta differenziata (fino a raggiungere entro il 21 il 55 di raccolta differenziata dei rifiuti urbani), individuando metodi di raccolta appropriati in funzione delle specifiche condizioni locali, incentivando il metodo porta a porta e la realizzazione di impianti a tecnologia avanzata. 2 Integrazioni intervenute con la Legge finanziaria n.296/26

21 La percentuale di raccolta differenziata certificata a livello di ATO (22-28) Vengono di seguito riportati i dati di raccolta differenziata certificata, comprensivi di incentivo composter, a partire dall anno 22. A oggi il riferimento per la certificazione della raccolta differenziata è sempre la suddivisione in ATO secondo la LR n.25/98 e non tiene conto della nuova LR n.61/27. RD certificata negli ATO ( ) 45 43,5 4 38, ,9 3,11 34,22 3,54 35,62 31,98 3,81 32,54 35,37 33,19 36,66 33,1 36,14 29, ,32 27,31 25,18 25,6 26, Anno ATO 1 Massa ATO 2 Lucca ATO 3 Pisa ATO 4 Livorno Grafico 42: percentuale di raccolta differenziata nei tre ATO costituenti ad oggi l ATO Toscana Costa, comprensiva dell incentivo composter (*)Per gli anni l anno di riferimento non è quello solare ma il cosiddetto anno ronchiano

22 La percentuale di raccolta differenziata certificata nei Comuni (28) Provincia di Pisa Comune RD 27 RD 28 Variazione Variazione rispetto al limite di legge (45 al ) Bientina 18,64 22,83 4,18-22,17 Buti 28,15 29,58 1,43-15,42 Calci 33,53 37,96 4,43-7,4 Calcinaia 26,9 29,77 2,88-15,23 Capannoli 27,7 36,56 8,86-8,44 Casale Marittimo 13,32 13,36,3-31,64 Casciana Terme 18,56 18,23 -,33-26,77 Cascina 24,69 28,32 3,63-16,68 Castelfranco di Sotto 33,99 34,79,8-1,21 Castellina Marittima 18,95 19,7,74-25,3 Castelnuovo di Val di Cecina 42,8 45,41 3,33,41 Chianni 18,79 2,9 2,11-24,1 Crespina 23,45 27,75 4,3-17,25 Fauglia 18,44 17,56 -,88-27,44 Guardistallo 14,8 17,83 3,75-27,17 Lajatico 19,44 22,25 2,81-22,75 Lari 31,3 33,97 2,94-11,3 Lorenzana 27,8 3,11 3,4-14,89 Montecatini Val di Cecina 15,26 13,61-1,66-31,39 Montescudaio 25,65 27,21 1,56-17,79 Monteverdi Marittimo 26,79 47,2 2,41 2,2 Montopoli in Valdarno 26,22 32,14 5,92-12,86 Orciano Pisano 23,58 26,37 2,78-18,63 Palaia 16,1 16,56,47-28,44 Peccioli 27,43 26,95 -,48-18,5 PISA 35,63 38,44 2,81-6,56 Pomarance 3,11 29,74 -,38-15,26 Ponsacco 27,66 3,96 3,3-14,4 Pontedera 43,8 45,74 2,66,74 Riparbella 19,41 22,5 3,9-22,5 San Giuliano Terme 33,89 38,13 4,24-6,87 San Miniato 39,6 43,43 4,37-1,57 Santa Croce sull'arno 37,45 45,38 7,93,38 Santa Luce 15,1 14,97 -,4-3,3 Santa Maria a Monte 35,83 41,88 6,5-3,12 Terricciola 23,38 21,41-1,96-23,59 Vecchiano 36,83 43,4 6,21-1,96 Vicopisano 31,44 33,7 2,26-11,3 Volterra 4,9 4,36 -,54-4,64 Tabella 19: differenza fra gli obiettivi di legge e RD certificata nei comuni della prov. di PISA nel 28, e incremento rispetto al 27; Nel 28, in provincia di Pisa 31 comuni su 39 (pari al 79) hanno incrementato la raccolta differenziata rispetto all anno precedente. I dettagli vengono riportati nella tabella seguente: Incremento RD rispetto al 27 N Comuni Comuni < 8 21

23 RD< RD< Tabella 2: confronto tra RD certificata nel 27 e nel 28 in provincia di PISA. Provincia di Livorno Comune RD 27 RD 28 Variazione Variazione rispetto al limite di legge (45 al ) Bibbona 4,9 36,1-4,89-8,99 Campiglia Marittima 33,34 34,71 1,37-1,29 Campo nell'elba 18,6 16,98-1,8-28,2 Capoliveri 8,68 9,65,98-35,35 Capraia Isola 2,3 24,31 4,2-2,69 Castagneto Carducci 49,64 5,44,8 5,44 Cecina 36,71 37,47,76-7,53 Collesalvetti 24,99 27,14 2,16-17,86 LIVORNO 36,99 39,42 2,43-5,58 Marciana 7,32 8,36 1,4-36,64 Marciana Marina 15,76 18,48 2,72-26,52 Piombino 37,38 37,8 -,3-7,92 Porto Azzurro 1,4 1,98,94-34,2 Portoferraio 19,59 24,62 5,3-2,38 Rio Marina 15,1 15,44,33-29,56 Rio nell'elba 8,31 9,65 1,35-35,35 Rosignano Marittimo 37,19 37,48,29-7,52 San Vincenzo 45,1 47,64 2,64 2,64 Sassetta 34,49 44,21 9,72 -,79 Suvereto 22,76 24,8 2,4-2,2 Tabella 21: differenza fra gli obiettivi di legge e RD certificata nei comuni della prov. di LIVORNO nel 28, ed incremento rispetto al 27 Nel 28, in provincia di Livorno 17 comuni su 2 (pari all 85) hanno incrementato la raccolta differenziata rispetto all anno precedente, ma soltanto Castagneto Carducci e San Vincenzo hanno raggiunto gli obiettivi di legge prefissati, tutti gli altri sono in difetto, anche di percentuali molto elevate, soprattutto i comuni dell Isola d Elba. I dettagli vengono riportati nella tabella seguente: Incremento RD rispetto al 27 N Comuni Comuni < 3 15 RD< RD< Tabella 22: confronto tra RD certificata nel 27 e nel 28 in provincia di LIVORNO

24 Provincia di Lucca Comune RD 27 RD 28 Variazione Variazione rispetto al limite di legge (45 al ) Altopascio 39,69 43,52 3,83-1,48 Bagni di Lucca 19,96 21,88 1,91-23,12 Barga 23,2 34,19 1,99-1,81 Borgo a Mozzano 32,67 33,7,4-11,93 Camaiore 26,4 33,15 7,11-11,85 Camporgiano 15,71 19,6 3,89-25,4 Capannori 59,69 69,18 9,49 24,18 Careggine 21,11 2,28 -,83-24,72 Castelnuovo di Garfagnana 25,71 32,27 6,56-12,73 Castiglione di Garfagnana 23,79 25,66 1,87-19,34 Coreglia Antelminelli 3,44 34,36 3,92-1,64 Fabbriche di Vallico 38,1 4,35 2,25-4,65 Forte dei Marmi 33,22 36,83 3,61-8,17 Fosciandora 26,73 27,46,73-17,54 Gallicano 28,77 34,76 5,99-1,24 Giuncugnano 15,71 21,25 5,54-23,75 LUCCA 47,22 47,79,57 2,79 Massarosa 29,7 3,4,7-14,6 Minucciano 17,52 2,8 2,55-24,92 Molazzana 2,35 26,93 6,58-18,7 Montecarlo 35,1 41,19 6,18-3,81 Pescaglia 29,7 27,6-2,1-17,4 Piazza al Serchio 16,38 2,8 4,42-24,2 Pietrasanta 29,46 36,23 6,76-8,77 Pieve Fosciana 31,21 35,47 4,26-9,53 Porcari 44,21 62,9 18,68 17,9 San Romano in Garfagnana 31,28 35,84 4,56-9,16 Seravezza 33,3 42,44 9,4-2,56 Sillano 1,54 13,15 2,61-31,85 Stazzema 8,98 1,77 1,78-34,23 Vagli Sotto 15,33 18,2 2,69-26,98 Vergemoli 18,94 22,43 3,49-22,57 Viareggio 38,39 42,92 4,53-2,8 Villa Basilica 29,6 59,57 29,98 14,57 Villa Collemandina 17,35 21,16 3,81-23,84 Tabella 23:differenza fra gli obiettivi di legge e RD certificata nei comuni della prov. di LUCCA nel 28, ed incremento rispetto al 27 Nel 28, in provincia di Lucca 32 comuni su 34 (pari al 94) hanno incrementato la raccolta differenziata rispetto all anno precedente. I comuni che rispettano i limiti di legge per quanto riguarda l RD certificata sono però soltanto 4, ma soltanto Castagneto Carducci e San Vincenzo hanno raggiunto gli obiettivi di legge prefissati, tutti gli altri sono in difetto, anche di percentuali molto elevate. Il territorio montano della Garfagnana è quello con i risultati peggiori.

25 I dettagli vengono riportati nella tabella seguente: Incremento RD rispetto al 27 N Comuni Comuni < 2 RD<2 7 2 RD< Tabella 24: confronto tra RD certificata nel 27 e nel 28 in provincia di LUCCA Provincia di Massa Comune RD 27 RD 28 Variazione Variazione rispetto al limite di legge (45 al ) Aulla 37,85 39,81 1,96-5,19 Bagnone 3,72 26,44-4,29-18,56 CARRARA 18,5 2,9 1,59-24,91 Casola in Lunigiana 28,83 3,4 1,58-14,6 Comano 26,7 27,72 1,66-17,28 Filattiera 28,34 29,4,7-15,96 Fivizzano 19,98 19,32 -,65-25,68 Fosdinovo 18,28 21,8 3,52-23,2 Licciana Nardi 19,4 2,22 1,17-24,78 MASSA 26,26 27,18,92-17,82 Montignoso 27,38 3,62 3,23-14,38 Mulazzo 21,53 28,9 7,38-16,1 Podenzana 25,75 32,88 7,14-12,12 Pontremoli 31,95 29,51-2,43-15,49 Tresana 28,63 27,87 -,76-17,13 Villafranca in Lunigiana 23, 38,88 15,89-6,12 Zeri 15,77 28,51 12,74-16,49 Tabella 25:differenza fra gli obiettivi di legge e RD certificata nei comuni della prov. di Massa nel 28, ed incremento rispetto al 27 Nel 28, in provincia di Massa 13 comuni su 17 (pari al 76) hanno incrementato la raccolta differenziata rispetto all anno precedente. Tutti i comuni sono però ampiamente al di sotto dei valori di raccolta differenziata certificata previsti per legge. Incremento RD rispetto al 27 N Comuni Comuni < 4 23 RD< RD< Tabella 26: confronto tra RD certificata nel 27 e nel 28 in provincia di MASSA.

26 Le frazioni merceologiche della raccolta differenziata A partire dalle schede che i Comuni inviano ogni anno ad ARRR SPA è possibile analizzare nel dettaglio le frazioni merceologiche che compongono la raccolta differenziata. Da quest anno, come detto precedentemente, le informazioni disponibili sono state omogeneizzate a partire dal I dati vengono trasmessi con un dettaglio che rende difficile una rappresentazione grafica d insieme, pertanto le frazioni merceologiche sono state raggruppate per tipologia indipendentemente dalla macrocategoria di rifiuto: Carta totale: carta, cartone + Carta imballaggi; Vetro totale: vetro + Vetro ingombranti + 5 Vetro e lattine; Lattine totali:lattine + 5 Vetro e lattine; Plastiche totali: plastica + plastica da ingombranti; Metalli totali: metalli + metalli ingombranti + metalli da imballaggi misti agli ingombranti; Legno totale: legno da ingombranti + legno da imballaggi misti ingombranti; Ingombranti totali: frigoriferi + beni durevoli + pneumatici + altro ingombrante; Oli totali: oli minerali esausti + oli vegetali esausti; Ex RUP: farmaci scaduti + batteria + pile esauste + contenitori ex T/N + neon + toner + vernici; Scarti da multimateriale; Stracci; Scarti MAP <15 Altro Multimateriale La frazione indicata come multimateriale merita un discorso a parte in quanto le frazioni raccolte insieme non sono le stesse in ogni comune. Gli scarti della frazione multimateriale, vengono riportati nelle tabelle e nei grafici di dettaglio per fare in modo che il conto sul totale della raccolta differenziata sia corretto, ma occorre precisare che la loro destinazione finale è nel rifiuto indifferenziato.

27 Dati a livello di ATO Anno Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot t/a Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Scarti MAP <15 Altro multimaterialesovvalli da Multimateriale Tabella 27: frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nell ATO Toscana Costa ( ) Grafico 43: frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nell ATO Toscana Costa ( )

28 Analizzando la Tabella 27 ed il Grafico 43 correlato, si evidenzia il costante e graduale incremento della raccolta differenziata della frazione organica (come somma delle utenze domestiche e delle grandi utenze), da t a t, ma anche della carta totale raccolta, che in dieci anni è triplicata passando da t nel 1998 a t nel 28. le altre frazioni sono aumentate di mneo le lattine raccolte sono diminuite, anche se potrebbero essere raccolte con la modalità del multimateriale e pertanto il quantitativo viene approssimato. Nel grafico seguente si evidenzia la composizione percentuale della raccolta differenziata nel 28: Grafico 44: frazioni merceologiche RD anno 27 nell ATO Toscana Costa

29 Grafico 45: variazione annua della RD nell ATO TOSCANA COSTA ( ) Il Grafico 46 per ogni frazione merceologica,mostra gli incrementi o le diminuzioni medie (in termini percentuali) dei quantitativi raccolti fra il 1998 e il 28. Grafico 46: variazione percentuale media delle frazioni raccolte nell ATO Toscana Costa nel periodo

30 La frazione multimateriale è di difficile valutazione, per la alla variata modalità di indicare le frazioni che la compongono, esplicitata per singolo materiale (vetro, plastica, ecc ) e da modalità diverse di raccolta progressivamente attivate sul territorio (porta a porta). La carta, già dal 1998 era la frazione più consistente pertanto è variata meno rispetto ad altre, la frazione organico, incidente in modo deciso sulla raccolta differenziata è cresciuta di circa il 3 nel decennio con un incremento del 22 nell utlimo anno. Carta, organico, sfalci e potature, legno e stracci, costituiscono la frazione di rifiuti biodegradabile, che da sola, nel 28, rappresenta quasi l 8 della raccolta differenziata. Grafico 47: rifiuti urbani biodegradabili (RUB) nell ATO Toscana Costa (28)

31 Dati a livello provinciale Provincia di Pisa La Tabella 28 dettaglia le frazioni della raccolta differenziata della provincia di Pisa dal 1998 al 28. Anno Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot t/a Tabella 28: frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nella Provincia di Pisa ( ) Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Scarti MAP <15 Altro multimaterialesovvalli da Multimateriale Grafico 48: frazioni merceologiche RD anno 27 nella Provincia di Pisa

32 Di seguito viene esplicitato un dettaglio delle variazioni delle singole frazioni raccolte nella provincia di Pisa. anno di riferimento Medio 8-98 Pisa Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Tabella 29: variazioni percentuali nelle principali frazioni merceologiche raccolte nella provincia di Pisa ( ) Si evidenzia un incremento del 33 dell organico raccolto nell ultimo anno e del 21 del vetro. Grafico 49: variazione percentuale della RD nella provincia di Pisa ( ) Nonostante i valori sempre positivi ed in crescita nella raccolta differenziata, si può notare come, fra il 2 e il 21 la crescita si sia notevolmente ridotta, passando dal 5 fra il 1999 ed il 2, per poi calare al 23 nell anno successivo. Nel 27 è addirittura diminuita per poi tornare a crescere (+7) nel 28.

33 Provincia di Livorno La Tabella 3 dettaglia le frazioni della raccolta differenziata della provincia di Livorno dal 1998 al 28. Anno Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot t/a Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Scarti MAP <15 Altro multimaterialesovvalli da Multimateriale Tabella 3: frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nella Provincia di Livorno ( ) Grafico 5: frazioni merceologiche RD anno 28 nella Provincia di Livorno

34 Le frazioni più incidenti nella provincia di Livorno, oltre alla carta ed il cartone e agli sfalci, sono il legno e l organico. Per gli sfalci in ampie aree del territorio è effettuato un servizio porta a porta. anno di riferimento Medio 8-98 Livorno Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Tabella 31: variazioni percentuali nelle principali frazioni merceologiche raccolte nella provincia di Livorno ( ) Grafico 51: variazione percentuale della RD nella provincia di Livorno ( )

35 Provincia di Lucca La Tabella 32 dettaglia le frazioni della raccolta differenziata della provincia di Lucca dal 1998 al 28. Anno Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot t/a Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Scarti MAP <15 Altro multimaterialesovvalli da Multimateriale Tabella 32: frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nella Provincia di Lucca ( ) Grafico 52: frazioni merceologiche RD anno 28 nella Provincia di Lucca In provincia di Lucca le frazioni più incidenti sono la carta gli sfalci ed i rifiuti organici che rispetto allo scorso anno sono incrementati notevolmente.

36 anno di riferimento Medio 8-98 Lucca Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Tabella 33: variazioni percentuali nelle principali frazioni merceologiche raccolte nella provincia di Lucca ( ) Grafico 53: variazione percentuale della RD nella provincia di Lucca ( ) Nel 28 si è avuta una notevole ripresa della raccolta differenziata (+13 rispetto al 27) con un incremento, della frazione organica intercettata (+17 ) del vetro (+19) e degli ingombranti (+19) e delle lattine (+ 53). A parte la frazione organica, le frazioni incrementate non risultano essere tra le più incidenti nella RD (vedi Grafico 52).

37 Provincia di Massa La Tabella 32 dettaglia le frazioni della raccolta differenziata della provincia di Massa dal 1998 al 28. Anno Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot t/a Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Scarti MAP <15 Altro multimaterialesovvalli da Multimateriale Tabella 34: frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato nella Provincia di Massa ( ) Grafico 54: frazioni merceologiche RD anno 28 nella Provincia di Massa

38 In provincia di Massa le frazioni più incidenti sono la carta e gli sfalci. Decisamente bassa la percentuale di rifiuti organici raccolti (2,99). anno di riferimento Medio 8-98 MASSA Carta tot Vetro tot Lattine tot Plastica tot Metalli tot Organico tot Legno tot Ingombranti tot Oli tot Ex RUP Sfalci Stracci Tabella 35: variazioni percentuali nelle principali frazioni merceologiche raccolte nella provincia di Massa ( ) Grafico 55: variazione percentuale della RD nella provincia di Massa ( ) Nel 28 si è avuta una ripresa della raccolta differenziata (+6 rispetto al 27) ed è timidamente ripartita la raccolta della frazione organica, che non veniva più effettuata dal 25.

39 La gestione dei rifiuti I gestori dei rifiuti nell ATO Toscana Costa 3 I gestori dei rifiuti nell ATO Toscana Costa riportati nelle tabelle seguenti e possono essere diversi per la raccolta dell indifferenziato e delle frazioni della raccolta differenziata, che a loro volta possono essere diversi, in funzione della frazione anche all interno dello stesso comune. Si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Vengono di seguito riportati i gestori dell indifferenziato, mentre si rimanda al Piano straordinario dell ATO Toscana Costa per i dettagli relativi alla gestioni delle frazioni della raccolta differenziata. 3 Fonte dei dati: Piano straordinario ATO Toscana Costa di cui alla DGRT n.476 dello

40 Provincia di Pisa: COMUNE Bientina Buti Calci Calcinaia Capannoli Casale Marittimo Casciana Terme Cascina Castelfranco di Sotto Castellina Marittima Castelnuovo di Val di Cecina Chianni Crespina Fauglia Guardistallo Lajatico Lari Lorenzana Montecatini Val di Cecina Montescudaio Monteverdi Marittimo Montopoli in Valdarno Orciano Pisano Palaia Peccioli PISA Pomarance Ponsacco Pontedera Riparbella San Giuliano Terme San Miniato Santa Croce sull'arno Santa Luce Santa Maria a Monte Terricciola Vecchiano Vicopisano Volterra GESTORE indifferenziato GEOFOR GEOFOR GEOFOR GEOFOR CONSORZIO ALTAVALDERA IN ECONOMIA GEOFOR GEOFOR GEOFOR REA IN ECONOMIA CONSORZIO ALTAVALDERA GEOFOR GEOFOR IN ECONOMIA CONSORZIO ALTAVALDERA GEOFOR REA IN ECONOMIA REA IN ECONOMIA E D'ANNUNZIO GEOFOR REA CONSORZIO ALTAVALDERA CONSORZIO ALTAVALDERA GEOFOR IN ECONOMIA GEOFOR GEOFOR REA GEOFOR GEOFOR GEOFOR REA GEOFOR CONSORZIO ALTAVALDERA GEOFOR GEOFOR in economia Tabella 36 :gestori di rifiuti indifferenziati nei comuni della Provincia di Pisa.

41 Provincia di Livorno COMUNE GESTORE indifferenziato Bibbona REA Campiglia Marittima ASIU Campo nell'elba TEKNECO Capoliveri ESA Capraia Isola REA Castagneto Carducci ASIU Cecina REA Collesalvetti REA LIVORNO AAMPS Marciana ESA Marciana Marina ESA Piombino ASIU Porto Azzurro IN ECONOMIA Portoferraio ESA Rio Marina ESA Rio nell'elba ESA Rosignano Marittimo REA San Vincenzo ASIU Sassetta D'ANNUNZIO Suvereto ASIU Tabella 37: gestori di rifiuti indifferenziati nei comuni della Provincia di Livorno

42 Provincia di Lucca COMUNE GESTORE indifferenziato Altopascio ASCIT Bagni di Lucca SISTEMA AMBIENTE Barga AIMERI AMBIENTE Borgo a Mozzano SISTEMA AMBIENTE Camaiore SEA Camporgiano SEVERA Capannori ASCIT Careggine SEVERA Castelnuovo di Garfagnana SEVERA Castiglione di Garfagnana SEVERA Coreglia Antelminelli SISTEMA AMBIENTE Fabbriche di Vallico SISTEMA AMBIENTE Forte dei Marmi ATI Fosciandora SEVERA Gallicano SEVERA Giuncugnano SEVERA LUCCA SISTEMA AMBIENTE Massarosa ERSU Minucciano SEVERA Molazzana SEVERA Montecarlo ASCIT Pescaglia ASCIT Piazza al Serchio SEVERA Pietrasanta ERSU Pieve Fosciana SEVERA Porcari ASCIT San Romano in Garfagnana SEVERA Seravezza ERSU Sillano SEVERA Stazzema ERSU Vagli Sotto SEVERA Vergemoli SEVERA Viareggio SEA Villa Basilica ASCIT Villa Collemandina SEVERA Tabella 38: gestori di rifiuti indifferenziati nei comuni della Provincia di Lucca

43 Provincia di Massa COMUNE GESTORE indifferenziato Aulla COMUNE Bagnone MANUTENCOOP CARRARA AMIA Casola in Lunigiana MANUTENCOOP Comano MANUTENCOOP Filattiera MANUTENCOOP Fivizzano MANUTENCOOP Fosdinovo MANUTENCOOP Licciana Nardi MANUTENCOOP MASSA ASMIU Montignoso COOP. L'INTRECCIO Mulazzo MANUTENCOOP Podenzana MANUTENCOOP Pontremoli COMUNE Tresana MANUTENCOOP Villafranca in Lunigiana MANUTENCOOP Zeri MANUTENCOOP Tabella 39: gestori di rifiuti indifferenziati nei comuni della Provincia di Lucca Dati di gestione I dati relativi alla gestione dei rifiuti sono desumibili da varie fonti, in particolare dalle dichiarazioni MUD e dalle schede di dettaglio sulle frazioni merceologiche della raccolta differenziata e sulla frazione indifferenziata che i comuni inviano ogni anno ad ARRR spa. Entrambe le fonti dei dati presentano dei limiti e delle criticità. Per quanto concerne le dichiarazioni MUD, è possibile incorrere in duplicazioni dei dati presentati qualora le stesse siano presentate sia dai comuni stessi che dai consorzi che gestiscono la raccolta dei rifiuti, inoltre, nonostante le accurate operazioni di bonifica dei dati da parte della Sezione regionale del catasto rifiuti c/o ARPAT, possono residuare errori non sempre individuabili Per contro, le schede presentate dai comuni ad ARRR spesso non riportano in dettaglio i quantitativi inviati ai diversi destinatari delle frazioni, limitandosi a elencare i soggetti individuati come tali, ma senza specificare quanti rifiuti essi hanno realmente ricevuto. Le elaborazioni di seguito riportate si basano sui dati di ARRR SPA per la frazione indifferenziata (CER 231), e sulle dichiarazioni MUD per le singole frazioni; ci si limiterà però a fare un ragionamento generale in termini percentuali in merito alle destinazioni territoriali delle frazioni della raccolta differenziata. Per le frazioni che vengono tipicamente raccolte come multimateriale, vetro, plastica e alluminio, oltre all errore che si può effettuare ragionando in termini percentuali sulle destinazioni, si aggiunge un errore dovuto alla mancanza di dettagli sulle percentuali, attribuibile ai singoli materiali, si è pertanto ritenuto opportuno non analizzare la gestione di queste frazioni, sebbene rilevanti in termini quantitativi.

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