COMUNE DI FRATTAMAGGIORE UFFICIO TECNICO

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1 COMUNE DI FRATTAMAGGIORE UFFICIO TECNICO LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA PER UN BIENNIO DEGLI IMMOBILI COMUNALI ADIBITI A SCUOLA ELEMENTARE DUVRI INDIVIDUZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (rischi attività svolte) (Artt. 26 comma 3, 5 D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) FRATTAMAGGIORE Lì IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Giovanni Grimaldi REDAZIONE UFFICIO TECNICO COMUNALE Ing. Giovanni Grimaldi 1

2 Geom.Michele Farina PREMESSA Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all art. 26 comma 1 lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Secondo tale articolo al comma 3: Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: -cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; - coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Prima dell affidamento dei lavori si provvederà: -a verificare l idoneità tecnico-professionale dell impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale -fornire in allegato al contratto il documento unico di valutazione dei rischi che sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo. 2

3 Sospensione dei Lavori In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'appaltatore. Stima dei costi della sicurezza Secondo l art. 26 comma 5 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81: Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per: o garantire la sicurezza del personale dell appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati o garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori potrebbero originarsi all interno dei locali o delle procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza. Nella maggior parte dei casi è difficile prevedere l organizzazione e lo svolgimento delle singole lavorazioni e la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori e, conseguentemente risulta difficoltosa la redazione di preventivi piani integrativi di sicurezza. Tale difficoltà risulta ancora maggiormente aggravata dal dover definire dei costi della sicurezza significatamene connessi alle singole organizzazioni aziendali. 3

4 2. COMMITTENTE Nome Rappresentante Legale Datore di Lavoro Settore produttivo Indirizzo COMUNE DI FRATTAMAGGIORE SINDACO PRO-TEMPORE: DR.MARCO ANTONIO DEL Prete SINDACO PRO-TEMPORE: DR.MARCO ANTONIO DEL Prete Diverse scuole Vari in relazione all ubicazione degli edifici scolastici CAP Città Frattamaggiore (NA) Telefono Fax URL Comune di frattamaggiore.it fratta maggiore.na. 4

5 DESCRIZIONE SINTETICA DEI LAVORI MANUTENZIONE ORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI Indirizzo del cantiere DIVERSE SCUOLE : G. marconi. E Fermi.1 e 2 circolo didattico Città FRATTAMAGGIORE Provincia NA Data inizio lavori PRESUNTA Durata dei lavori BIENNIO Numero massimo presunto di lavoratori sul Cantiere 4 Importo COMPLESSIVO dei Lavori ,00 Importo degli oneri per la sicurezza (*) Entità del cantiere (uomini-giorni) 2.200, ,00 QUOTA POSTI NEI PREZZI IN RELAZIONE AI SINGOLI INTERVENTI 5

6 3. IMPRESA Impresa: Ragione Sociale Partita IVA Codice fiscale Posizione CCIAA Posizione INAIL Posizione INPS Posizione Cassa Edile Sede Legale Indirizzo Telefono Fax Uffici Indirizzo Telefono Fax Figure e Responsabili Le figure/responsabili dell impresa sono: Datore Lavoro 6

7 Direttore Tecnico Capo Cantiere RLS RSPP Medico competente Personale dell Impresa I lavoratori dell impresa sono: MATRICOLA NOMINATIVO MANSIONE 7

8 DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN CANTIERE In cantiere devono essere presenti i seguenti documenti: a) Copia della concessione edilizia b) Notifica preliminare di cui all art. 99 del D. Lgs. 81/08 c) Cartellonistica infortuni d) Certificazione fonometrica e rapporto valutazione rischi rumori e) Copia del Piano di Sicurezza con eventuali aggiornamenti (PSC) f) Piano Operativo di Sicurezza (POS) g) Richiesta alle imprese esecutrici del DURC h) PIMUS i) Certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. j) Registro degli infortuni k) Libro matricola dei dipendenti l) Libro paga m) Ricevuta consegna dei tesserini di riconoscimento n) Libretto del ponteggio con autorizzazione ministeriale e copia del progetto esecutivo o) Per cantieri con più di 3 dipendenti:cassetta pronto soccorso con manometro p) Per cantieri con meno di 4 dipendenti: Pacchetto Pronto Soccorso Certificati imprese: 1) libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200 Kg 2) copia di denuncia alla USL competente per territorio per gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg; targa di immatricolazione e registrazione verifiche periodiche 3) verifica trimestrale delle funi e delle catene allegata al libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento 4) libretto di omologazione per ponteggi metallici fissi con autorizzazione ministeriale, disegno esecutivo per ponteggi montati con schemi tipo, firmato dal responsabile cantiere 5) dichiarazione di conformità per eventuale per impianto elettrico di cantiere 6) modello A di denuncia degli impianti di protezione inviata all ISPELS; verbali di verifiche periodiche La presente sezione suggerisce una serie di disposizioni particolari, che sovente si rendono necessarie nel caso di interventi di manutenzione delle parti comuni di un edificio In generale la particolarità di questo tipo di interventi è dovuta al fatto che si deve realizzare cantiere mantenendo in essere l uso lavorativo del fabbricato presente. Si esaminano di massima i casi di manutenzione nei quali il problema della interferenza è rilevante. Manutenzione di edificio destinato ad uso scolastico i 1. -scuola elementare E. Fermi " sita in via P.M.Vergara 2. -scuola " E. Fermi sita in via Rossini 3. -scuola materna E. Fermi sita alla via Europa 4. -scuola elementare 2 circolo sita alla via S. Russo 5. -scuola " ex 3 circolo sito alla 2 trav. Ianniello 6. -scuola " 4 circolo G. Marconi sita alla via V.Emanuele III 7. -scuola materna-asilo alla via F.A.Giordano 8

9 Introduzione Oltre alle condizioni di rischio proprie delle operazioni di lavoro previste, ed a quelle eventualmente derivanti dalle eventuali interferenze tra le stesse, sono presenti altri rischi derivanti dal contesto ambientale destinato a scuola. In conseguenza di quanto sopra, si generano condizioni di rischio derivanti dalla possibile interferenza degli impiegati ed utenti dell altra struttura nelle attività appaltate; si genera altresì una esposizione al rischio a causa della presenza del cantiere. Bisognerà al tal fine bandire l accesso nell area di lavoro interessata all intervento per eliminare il ischio interferenze. Organizzazione del cantiere e sviluppo dei lavori L impresa predisporrà dispositivi di chiusura e protezione per impedire che i fruitori dell immobile ed i terzi che vi abbiano accesso possano accedere alle aree interessate dalle operazioni di lavoro. Prima fase: primo allestimento del cantiere se ricorre, In conformità a quanto esposto sopra, le aree esterne saranno divise, individuando quelle utilizzabili dagli impiegati della struttura e dai loro ospiti (in particolare per l accesso e l uscita dall immobile), che saranno fisicamente separate da quelle utilizzate dall impresa, sia per il montaggio del ponteggio e la esecuzione degli interventi, che per l allestimento dei servizi di cantiere, dei magazzini provvisori, per la posa di macchine, per la sosta temporanea e la manovra dei mezzi (autocarro, etc.) Per tutto il periodo di allestimento del cantiere gli impiegati della struttura non potranno fare uso carrabile del cortile; l allestimento del cantiere impedirà difatti, anche per evidenti motivi dimensionali, la possibilità di entrare ed uscire con i veicoli. L impresa si impegna a porre idonea cartelonistica di sicurezza: In generale i cartelli comunicheranno anche il divieto di accedere alle aree di cantiere, interferire con le operazioni di lavoro, e l obbligo di rivolgersi alla direzione di cantiere per eventuali problemi o necessità. Come esposto in seguito, gli impiegati della struttura devono essere informati e consenzienti per 9

10 quanto attiene la prevista gestione del cantiere, e tale obbligo spetta alla direzione dei lavori, che lo assume accettando il presente POS. Salvo casi, posizioni, o esigenze particolari, sulle facciate oggetto di intervento si opererà essendo abbassati gli avvolgibili, che saranno poi protetti con telo in pvc. I fruitori degli edifici non dovranno mai accedere in quelle zone interessate dal cantiere ma interdette ai non addetti ai lavori in quanto interessati dall intervento di manutenzione. Attività di cantiere, delle modalità organizzative del lavoro (punto 3.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Misure preventive e protettive in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni (punto 3.2.1, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Procedure complementari e di dettaglio richieste dal PSC (punto 3.2.1, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Inalazione polveri, fibre; c) Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"; d) Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; 10

11 c) Attrezzi manuali; d) Compressore con motore endotermico; e) Martello demolitore elettrico; f) Martello demolitore pneumatico; g) Ponteggio metallico fisso; h) Ponteggio mobile o trabattello; i) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri, fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto. Formazione intonaci interni (industrializzati) Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla formazione intonaci interni (industrializzati); Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla formazione intonaci interni (industrializzati); Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)"; b) Vibrazioni per "Riquadratore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Intonacatrice; c) Ponte su cavalletti; d) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi. Interventi su di impianto elettrico interno Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"; b) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponte su cavalletti; c) Ponteggio mobile o trabattello; d) Scala doppia; e) Scala semplice; f) Scanalatrice per muri ed intonaci; g) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: 11

12 Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni. Realizzazione canalizzazione impianti Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione delle canalizzazioni per aria condizionata; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione delle canalizzazioni per aria condizionata; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Impiantista termico"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponte su cavalletti; c) Ponteggio mobile o trabattello; d) Scala doppia; e) Scala semplice; f) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni. Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Inalazione polveri, fibre; b) Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"; c) Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; c) Attrezzi manuali; d) Compressore con motore endotermico; e) Martello demolitore elettrico; f) Martello demolitore pneumatico; g) Ponte su cavalletti; h) Ponteggio mobile o trabattello; i) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: 12

13 Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri, fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto. Sverniciatura e pulizia di superfici esterne Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Inalazione polveri, fibre; b) Rumore per "Addetto sabbiatura"; c) Vibrazioni per "Addetto sabbiatura"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Compressore con motore endotermico; c) Ponteggio metallico fisso; d) Sabbiatrice; e) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Movimentazione manuale dei carichi. Rimozione di serramenti interni Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di serramenti interni; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di serramenti interni; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Serramentista"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponte su cavalletti; c) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi. 13

14 Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Rumore per "Lattoniere (tetto)"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; c) Attrezzi manuali; d) Ponteggio metallico fisso; e) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi. Formazione intonaci esterni (industrializzati) Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati); Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati); Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)"; d) Vibrazioni per "Riquadratore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Intonacatrice; c) Ponteggio metallico fisso; d) Ponte su cavalletti; e) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi. Posa di serramenti esterni Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di serramenti esterni; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: 14

15 a) DPI: addetto alla posa di serramenti esterni; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) Rumore per "Serramentista"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponteggio metallico fisso; c) Ponte su cavalletti; d) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi. Formazione intonaci esterni (industrializzati) Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati); Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati); Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)"; d) Vibrazioni per "Riquadratore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Intonacatrice; c) Ponteggio metallico fisso; d) Ponte su cavalletti; e) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi. Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti Lavoratori impegnati: 1) Addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Muratore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; 15

16 c) Attrezzi manuali; d) Betoniera a bicchiere; e) Ponteggio metallico fisso; f) Ponteggio mobile o trabattello; g) Scala doppia; h) Scala semplice; i) Smerigliatrice angolare (flessibile); Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazione manuale dei carichi; Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni. Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta Lavoratori impegnati: 1) Addetto al ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto al ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Muratore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; c) Attrezzi manuali; d) Compressore con motore endotermico; e) Impianto di iniezione per miscele cementizie; f) Ponteggio metallico fisso; g) Ponteggio mobile o trabattello; h) Scala doppia; i) Scala semplice; j) Smerigliatrice angolare (flessibile); Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Caduta dall'alto; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Ustioni. Impermeabilizzazione di coperture Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'impermeabilizzazione di coperture; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto all'impermeabilizzazione di coperture; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Rumore per "Impermeabilizzatore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; 16

17 b) Cannello a gas; c) Ponteggio metallico fisso; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Scala doppia; f) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti. Impermeabilizzazione di balconi e logge Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'impermeabilizzazione di balconi e logge; Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto all'impermeabilizzazione di balconi e logge; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Rumore per "Impermeabilizzatore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello a gas; c) Ponteggio metallico fisso; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Scala doppia; f) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti. 17

18 RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE. Elenco dei rischi: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Inalazione polveri, fibre; 4) Rumore per "Addetto sabbiatura"; 5) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"; 6) Rumore per "Impermeabilizzatore"; 7) Rumore per "Impiantista termico"; 8) Rumore per "Lattoniere (tetto)"; 9) Rumore per "Muratore"; 10) Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"; 11) Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)"; 12) Rumore per "Serramentista"; 13) Vibrazioni per "Addetto sabbiatura"; 14) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"; 15) Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"; 16) Vibrazioni per "Riquadratore". RISCHIO: "Caduta dall'alto" Descrizione del Rischio: MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Impermeabilizzazione di coperture; b) Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (industrializzati); Posa di serramenti esterni; c) Nelle lavorazioni: Impermeabilizzazione di coperture; Impermeabilizzazione di balconi e logge; RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello" Descrizione del Rischio: MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; b) Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (industrializzati); Posa di serramenti esterni; RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre" Descrizione del Rischio: MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Sverniciatura e pulizia di superfici esterne; RISCHIO: Rumore per "Addetto sabbiatura" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 130 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni). Fascia di appartenenza: 18

19 Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione (Lex > 85 db(a) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. I luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse è limitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione. Dispositivi di protezione individuale: Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Utilizzo sabbiatrice (B571), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 25 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" 19

20 Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Interventi su di impianto elettrico interno; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione (Lex > 85 db(a) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. I luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse è limitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione. Dispositivi di protezione individuale: 20

21 Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Utilizzo scanalatrice elettrica (B581), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). 2) Scanalature con attrezzi manuali (A60), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Rumore per "Impermeabilizzatore" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 289 del C.P.T. Torino (Impermeabilizzazioni - Impermeabilizzazioni (Guaine)). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Impermeabilizzazione di coperture; Impermeabilizzazione di balconi e logge; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione (Lex > 85 db(a) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la 21

22 limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. I luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse è limitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione. Dispositivi di protezione individuale: Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Posa guaine (utilizzo cannello) (B176), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Rumore per "Impiantista termico" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 92 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Compresa tra 80 e 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Compresa tra 80 e 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Realizzazione canalizzazione impianti; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex > 80 db(a)) e minori o uguali ai valori superiori di azione (Lex <= 85 db(a)), su loro richiesta e qualora il medico competente ne conferma l'opportunità. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e 22

23 dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Dispositivi di protezione individuale: Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Posa corpi radianti (A76), protezione dell'udito Facoltativa, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Rumore per "Lattoniere (tetto)" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 126 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Uguale a 80 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Uguale a 80 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti 23

24 realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. RISCHIO: Rumore per "Muratore" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 124 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Uguale a 80 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Uguale a 80 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta; Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. RISCHIO: Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Descrizione del Rischio: 24

25 Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 96 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione (Lex > 85 db(a) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. I luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse è limitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione. Dispositivi di protezione individuale: 25

26 Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Utilizzo martello pneumatico (B368), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 20 db(a)). 2) Movimentazione e scarico macerie (A49), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 36 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Compresa tra 80 e 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Compresa tra 80 e 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Formazione intonaci interni (industrializzati); Formazione intonaci esterni (industrializzati); Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex > 80 db(a)) e minori o uguali ai valori superiori di azione (Lex <= 85 db(a)), su loro richiesta e qualora il medico competente ne conferma l'opportunità. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. 26

27 Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Dispositivi di protezione individuale: Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Formazione intonaci industrializzati (utilizzo pistola per intonaco) (B505), protezione dell'udito Facoltativa, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Rumore per "Serramentista" Descrizione del Rischio: Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 89 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Compresa tra 80 e 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Compresa tra 80 e 85 db(a)". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di serramenti interni; Posa di serramenti esterni; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex > 80 db(a)) e minori o uguali ai valori superiori di azione (Lex <= 85 db(a)), su loro richiesta e qualora il medico competente ne conferma l'opportunità. Informazione e Formazione: Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di 27

28 lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell intensità dell esposizione e l adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo. Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate. Dispositivi di protezione individuale: Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attività e con le rispettive indicazioni in merito alla protezione dell udito i lavoratori sono forniti di specifici DPI dell udito: 1) Posa serramenti (A73), protezione dell'udito Facoltativa, DPI dell udito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 db(a)). Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sull uso dei dispositivi dell udito (art. 77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81). RISCHIO: Vibrazioni per "Addetto sabbiatura" Descrizione del Rischio: Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 130 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Pulizia stradale): a) utilizzo sabbiatrice per 30%. Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Informazione e Formazione: Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s² e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s². Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s². RISCHIO: Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" Descrizione del Rischio: Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%. Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente". 28

29 MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Interventi su di impianto elettrico interno; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Informazione e Formazione: Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI. Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche. Misure tecniche e organizzative: Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s² e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s². Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s². Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a vibrazione. Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all'utensile. Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un programma di manutenzione regolare e periodico degli attrezzi o macchine condotte a mano. Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le modalità corrette di prensione e di impugnatura delle attrezzature o macchine condotte a mano in conformità alla formazione ricevuta. Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione ricevuta. Dispositivi di protezione individuale: Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidità. Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità. Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio. 29

30 Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio. RISCHIO: Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Descrizione del Rischio: Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 96 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo martello demolitore pneumatico per 5%; b) utilizzo martello demolitore elettrico per 25%. Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Sorveglianza Sanitaria: Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Informazione e Formazione: Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI. Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche. Misure tecniche e organizzative: Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s² e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s². Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s². Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a vibrazione. 30

31 Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all'utensile. Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un programma di manutenzione regolare e periodico degli attrezzi o macchine condotte a mano. Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le modalità corrette di prensione e di impugnatura delle attrezzature o macchine condotte a mano in conformità alla formazione ricevuta. Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione ricevuta. Dispositivi di protezione individuale: Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidità. Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità. Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio. Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio. RISCHIO: Vibrazioni per "Riquadratore" Descrizione del Rischio: Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 86 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) formazioni intonaci industrializzati (utilizzo pistola per intonaco) per 45%. Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente". MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Formazione intonaci interni (industrializzati); Formazione intonaci esterni (industrializzati); Informazione e Formazione: Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso. Misure tecniche e organizzative: Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s² e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s². Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s². 31

32 ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco degli attrezzi: 1) Argano a bandiera; 2) Argano a cavalletto; 3) Attrezzi manuali; 4) Betoniera a bicchiere; 5) Cannello a gas; 6) Compressore con motore endotermico; 7) Impianto di iniezione per miscele cementizie; 8) Intonacatrice; 9) Martello demolitore elettrico; 10) Martello demolitore pneumatico; 11) Ponte su cavalletti; 12) Ponteggio metallico fisso; 13) Ponteggio mobile o trabattello; 14) Sabbiatrice; 15) Scala doppia; 16) Scala semplice; 17) Scanalatrice per muri ed intonaci; 18) Smerigliatrice angolare (flessibile); 19) Trapano elettrico. Argano a bandiera Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Elettrocuzione; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore argano a bandiera; Argano a cavalletto Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Elettrocuzione; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Argano a cavalletto: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore argano a cavalletto; Attrezzi manuali Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 32

33 1) Punture, tagli, abrasioni; 2) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Attrezzi manuali: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore attrezzi manuali; Betoniera a bicchiere Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Cesoiamenti, stritolamenti; 3) Elettrocuzione; 4) Getti, schizzi; 5) Inalazione polveri, fibre; 6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 7) Movimentazione manuale dei carichi; 8) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Betoniera a bicchiere: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore betoniera a bicchiere; Cannello a gas Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Inalazione fumi, gas, vapori; 2) Incendi, esplosioni; 3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni; 5) Ustioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Cannello a gas: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore cannello a gas; Compressore con motore endotermico Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Inalazione fumi, gas, vapori; 2) Incendi, esplosioni; 3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 4) Scoppio; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Compressore con motore endotermico: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore compressore con motore endotermico; Impianto di iniezione per miscele cementizie Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Elettrocuzione; 3) Getti, schizzi; 33

34 4) Inalazione polveri, fibre; 5) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 6) Scoppio; 7) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Impianto di iniezione per miscele cementizie: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore impianto iniezione per malte cementizie; Intonacatrice Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Getti, schizzi; 2) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 3) Scoppio; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Intonacatrice: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore intonacatrice; Martello demolitore elettrico Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Martello demolitore elettrico: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore martello demolitore elettrico; Martello demolitore pneumatico Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Inalazione fumi, gas, vapori; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Movimentazione manuale dei carichi; 4) Scivolamenti, cadute a livello; 5) Scoppio; 6) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Martello demolitore pneumatico: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore martello demolitore pneumatico; Ponte su cavalletti Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Scivolamenti, cadute a livello; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Ponte su cavalletti: misure preventive e protettive; 34

35 2) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti; Ponteggio metallico fisso Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Scivolamenti, cadute a livello; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso; Ponteggio mobile o trabattello Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Movimentazione manuale dei carichi; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello; Sabbiatrice Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Getti, schizzi; 3) Inalazione polveri, fibre; 4) Punture, tagli, abrasioni; 5) Scoppio; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Sabbiatrice: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore sabbiatrice; Scala doppia Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Caduta dall'alto; 2) Cesoiamenti, stritolamenti; 3) Movimentazione manuale dei carichi; 4) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Scala doppia: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore scala doppia; Scala semplice Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 35

36 1) Caduta dall'alto; 2) Movimentazione manuale dei carichi; 3) Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Scala semplice: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore scala semplice; Scanalatrice per muri ed intonaci Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; 4) Punture, tagli, abrasioni; 5) Ustioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Scanalatrice per muri ed intonaci: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore scanalatrice per muri ed intonaci; Smerigliatrice angolare (flessibile) Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Ustioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico Rischi generati dall'uso dell'attrezzo: 1) Elettrocuzione; 2) Inalazione polveri, fibre; 3) Punture, tagli, abrasioni; 4) Ustioni; Misure Preventive e Protettive relative all'attrezzo: 1) Trapano elettrico: misure preventive e protettive; 2) DPI: utilizzatore trapano elettrico; 36

37 EMISSIONE SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE (art 190, D.Lgs. 81/2008) ATTREZZATURA Lavorazioni Emissione Sonora db(a) Argano a bandiera Argano a cavalletto Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta Betoniera a bicchiere Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti Cannello a gas Compressore con motore endotermico Impermeabilizzazione di coperture; Impermeabilizzazione di balconi e logge Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta Impianto di iniezione per miscele cementizie Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta Intonacatrice Martello demolitore elettrico Formazione intonaci interni (industrializzati); Formazione intonaci esterni (industrializzati); Formazione intonaci esterni (industrializzati) Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni Martello demolitore pneumatico Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni Sabbiatrice Sverniciatura e pulizia di superfici esterne Scanalatrice per muri ed intonaci Interventi su di impianto elettrico interno Smerigliatrice angolare (flessibile) Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta

38 ATTREZZATURA Lavorazioni Emissione Sonora db(a) Trapano elettrico Interventi su di impianto elettrico interno; Realizzazione canalizzazione impianti ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Probabilità ed entità del danno (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 89 e Allegato XV) ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione Per ogni lavoratore vengono individuati i relativi pericoli connessi con le lavorazioni stesse, le attrezzature impiegate e le eventuali sostanze utilizzate. I rischi sono stati analizzati in riferimento ai pericoli correlati alle diverse attività, alla gravità del danno, alla probabilità di accadimento ed alle norme di legge e di buona tecnica. La stima del rischio, necessaria per definire le priorità negli interventi correttivi, è stata effettuata tenendo conto di: 1) Entità del danno [E], funzione del numero di persone coinvolte e delle conseguenze sulle persone in base a eventuali conoscenze statistiche o a previsioni ipotizzabili. Il valore numerico riportato nelle valutazioni è il seguente: [E1]=1 (lieve); [E2]=2 (serio); [E3]=3 (grave); [E4]=4 (gravissimo); 2) Probabilità di accadimento [P], funzione delle condizioni di sicurezza legate principalmente a valutazioni sullo stato di fatto tecnico. Il valore numerico riportato nelle valutazioni è il seguente: [P1]=1 (bassissima); [P2]=2 (bassa); [P3]=3 (media); [P4]=4 (alta). Il valore numerico della valutazione del rischio riportato nelle valutazioni è dato dal prodotto dell Entità del danno [E] per la Probabilità di accadimento [P] e può assumere valori compresi da 1 a 16. ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Probabiltà per entità del danno 38

39 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità - LAVORAZIONI E FASI - LF Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni LV Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni AT Argano a bandiera RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Argano a cavalletto RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Compressore con motore endotermico RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Martello demolitore elettrico RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Martello demolitore pneumatico RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 RS Scoppio E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 39

40 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [Soglia "Superiore a 85 db(a)"] E3 * P4 = 12 RSV Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Non presente"] E3 * P3 = 9 LF Formazione intonaci interni (industrializzati) LV Addetto alla formazione intonaci interni (industrializzati) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Intonacatrice RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RSR Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 db(a)"] E2 * P2 = 4 RSV Vibrazioni per "Riquadratore" [HAV "Inferiore a 2,5 m/s²", WBV "Non presente"] E2 * P2 = 4 LF Interventi su di impianto elettrico interno LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno AT Attrezzi manuali 40

41 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scanalatrice per muri ed intonaci RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Ustioni E1 * P3 = 3 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Ustioni E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Soglia "Superiore a 85 db(a)"] E3 * P4 = 12 RSV Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Non presente"] E2 * P3 = 6 LF Realizzazione canalizzazione impianti LV Addetto alla realizzazione delle canalizzazioni per aria condizionata AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 41

42 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Trapano elettrico RS Elettrocuzione E3 * P2 = 6 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Ustioni E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Impiantista termico" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 db(a)"] E2 * P1 = 2 LF Rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni LV Addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni AT Argano a bandiera RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Argano a cavalletto RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 42

43 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità AT Compressore con motore endotermico RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Martello demolitore elettrico RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Martello demolitore pneumatico RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 RS Scoppio E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [Soglia "Superiore a 85 db(a)"] E3 * P4 = 12 RSV Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Non presente"] E3 * P3 = 9 LF Sverniciatura e pulizia di superfici esterne LV Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 43

44 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Compressore con motore endotermico RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Sabbiatrice RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Addetto sabbiatura" [Soglia "Superiore a 85 db(a)"] E3 * P4 = 12 RSV Vibrazioni per "Addetto sabbiatura" [HAV "Inferiore a 2,5 m/s²", WBV "Non presente"] E2 * P1 = 2 LF Rimozione di serramenti interni LV Addetto alla rimozione di serramenti interni AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RSR Rumore per "Serramentista" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 db(a)"] E2 * P1 = 2 LF Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali 44

45 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità LV Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali AT Argano a bandiera RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Argano a cavalletto RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E2 * P3 = 6 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RSR Rumore per "Lattoniere (tetto)" [Soglia "Uguale a 80 db(a)"] E1 * P1 = 1 LF Formazione intonaci esterni (industrializzati) LV Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Intonacatrice RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 45

46 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RSR Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 db(a)"] E2 * P2 = 4 RSV Vibrazioni per "Riquadratore" [HAV "Inferiore a 2,5 m/s²", WBV "Non presente"] E2 * P2 = 4 LF Posa di serramenti esterni LV Addetto alla posa di serramenti esterni AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RSR Rumore per "Serramentista" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 db(a)"] E2 * P1 = 2 LF Formazione intonaci esterni (industrializzati) LV Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati) AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 AT Intonacatrice RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2 46

47 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponte su cavalletti RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RSR Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 db(a)"] E2 * P2 = 4 RSV Vibrazioni per "Riquadratore" [HAV "Inferiore a 2,5 m/s²", WBV "Non presente"] E2 * P2 = 4 LF Ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti LV Addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti AT Argano a bandiera RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Argano a cavalletto RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Betoniera a bicchiere RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Elettrocuzione E3 * P2 = 6 RS Getti, schizzi E1 * P1 = 1 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3 47

48 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Ustioni E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Muratore" [Soglia "Uguale a 80 db(a)"] E1 * P1 = 1 LF Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta LV Addetto al ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta AT Argano a bandiera RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Argano a cavalletto RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 48

49 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Compressore con motore endotermico RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1 RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Scoppio E3 * P1 = 3 AT Impianto di iniezione per miscele cementizie RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3 RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Getti, schizzi E1 * P2 = 2 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1 RS Scoppio E3 * P1 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4 AT Smerigliatrice angolare (flessibile) 49

50 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3 RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2 RS Ustioni E1 * P1 = 1 RSR Rumore per "Muratore" [Soglia "Uguale a 80 db(a)"] E1 * P1 = 1 LF Impermeabilizzazione di coperture LV Addetto all'impermeabilizzazione di coperture AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Cannello a gas RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P3 = 9 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Ustioni E1 * P3 = 3 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RSR Rumore per "Impermeabilizzatore" [Soglia "Superiore a 85 db(a)"] E2 * P3 = 6 LF Impermeabilizzazione di balconi e logge 50

51 Sigla Attività Entità del Danno Probabilità LV Addetto all'impermeabilizzazione di balconi e logge AT Attrezzi manuali RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Cannello a gas RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P2 = 2 RS Incendi, esplosioni E3 * P3 = 9 RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2 RS Ustioni E1 * P3 = 3 AT Ponteggio metallico fisso RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3 AT Ponteggio mobile o trabattello RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Scala doppia RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 AT Scala semplice RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3 RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6 RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12 RSR Rumore per "Impermeabilizzatore" [Soglia "Superiore a 85 db(a)"] E2 * P3 = 6 LEGENDA: [CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere; [RT] = Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante; [OR] = Organizzazione del Cantiere; [LF] = Lavorazione; [MA] = Macchina; [LV] = Lavoratore; [AT] = Attrezzo; [RS] = Rischio; [RSR] = Rischio 51

52 Rumore; [RSV] = Rischio Vibrazione; [PR] = Prevenzione; [IC] = Coordinamento; [SG] = Segnaletica; [CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [UO] = Ulteriori osservazioni; [E1] = Entità Danno Lieve; [E2] = Entità Danno Serio; [E3] = Entità Danno Grave; [E4] = Entità Danno Gravissimo; [P1] = Probabilità Bassissima; [P2] = Probabilità Bassa; [P3] = Probabilità Media; [P4] = Probabilità Alta. RAPPORTO DI VALUTAZIONE DELL'ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI 52

53 AI RISCHI DERIVANTI DAL RUMORE (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Titolo VIII, Capo II) 1 ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE 2 Indicazioni dei criteri seguiti per la valutazione La valutazione del rischio rumore è stata effettuata, relativamente al cantiere sito in $Empty_LAV_07$ ($Empty_LAV_08$) alla $Empty_LAV_05$, tenendo conto delle caratteristiche dell attività di costruzioni, sulla scorta di dati derivanti da una serie di rilevazioni condotte dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni, l Igiene e l Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia in numerosi cantieri, uffici, magazzini e officine variamente ubicati a seguito di specifiche ricerche sulla valutazione del rumore durante il lavoro nelle attività edili, realizzate negli anni ed aggiornate negli anni La ricerca condotta dal CPT, ha preso a riferimento, tra gli altri, i seguenti elementi: 1) le disposizioni legislative in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori 2) norme di buona tecnica nazionali ed internazionali; e ha portato alla mappatura della rumorosità nel settore delle costruzioni attraverso una serie di rilevazioni strumentali specifiche in ottemperanza alle norme di buona tecnica. In tutti i casi i metodi e le apparecchiature utilizzate sono state adattate alle condizioni prevalenti, con particolare riferimento alle seguenti situazioni: 1) caratteristiche del rumore misurato; 2) durata dell esposizione a rumore; 3) presenza dei fattori ambientali; 4) caratteristiche proprie degli apparecchi di misurazione. La valutazione del rumore riportata di seguito è stata eseguita prendendo in considerazione in particolare: 1) il livello, il tipo e la durata dell esposizione, ivi compresa l eventuale esposizione a rumore impulsivo; 2) i valori limite di esposizione ed i valori, superiori ed inferiori, di azione di cui all art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81; 3) gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore e quelli derivanti da eventuali interazioni tra rumore e sostanze ototossiche connesse con l attività svolta e tra rumore e vibrazioni; 4) gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni; 5) le informazioni sull emissione di rumore fornite dai costruttori di attrezzature e macchinari in conformità alle vigenti disposizioni in materia e l eventuale esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l emissione di rumore; 6) l eventuale prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre all orario di lavoro normale; 7) le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile; 8) la disponibilità di DPI con adeguate caratteristiche di attenuazione. Ai fini del calcolo, preventivo, del livello di esposizione personale al rumore dei lavoratori si è proceduto come segue: 1) suddivisione dei lavoratori operanti in cantiere esposti al rischio rumore secondo le mansioni espletate; 2) individuazione, per ogni mansione, delle attività svolte e per ognuna di esse del livello di esposizione media equivalente Leq in db(a) e delle percentuali di tempo dedicato alle attività relative all esposizione massima settimanale e all intera durata del cantiere, questi dati sono direttamente deducibili sulla scorta di quelli derivanti dalle rilevazioni condotte dal CPT di Torino ed in particolare dalle schede di valutazione del rumore per gruppi omogenei di lavoratori elaborate dal CPT di Torino; 3) calcolo per ciascuna mansione, del livelli di esposizione personale L EX,8h e L EX,8h (effettivo) in db(a) riferiti all attività svolta per la settimana di massima esposizione (art. 188 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81) e 53

54 all attività svolta per l intera durata del cantiere, stima dell efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell udito scelti. L attività di prevenzione e protezione è sempre riferita all esposizione massima settimanale, a tal fine in base risultati ottenuti dal calcolo del livello di esposizione personale si è individuata per ogni mansione una fascia di appartenenza riferita ai livelli di azione inferiore e superiore. Tutte le disposizioni derivanti dall attività di prevenzione e protezione sono riportate nel Piano Operativo Sicurezza (POS) di cui il presente documento è un allegato. 3 Rilievi fonometrici: condizioni di misura, punti e metodi di misura, posizionamento del microfono e tempi di misura Condizioni di misura - I rilievi fonometri sono stati effettuati nelle seguenti condizioni operative: 1) reparto a normale regime di funzionamento; 2) la macchina in esame in condizioni operative di massima emissione sonora; Punti e metodi di misura - I rilievi fonometri sono stati effettuati secondo la seguente metodologia: 1) fasi di lavoro che prevedono la presenza continuativa degli addetti: le misure sono state effettuate in punti fissi ubicati in corrispondenza della postazione di lavoro occupata dal lavoratore nello svolgimento della propria mansione; 2) fasi di lavoro che comportano lo spostamento degli addetti lungo le diverse fonti di rumorosità: le misure sono state effettuate seguendo i movimenti dell operatore e sono state protratte per un tempo sufficiente a descrivere la variabilità dei livelli sonori. Posizionamento del microfono: 1) fasi di lavoro che non richiedono necessariamente la presenza del lavoratore: il microfono è stato posizionato in corrispondenza della posizione occupata dalla testa del lavoratore; 2) fasi di lavoro che richiedono necessariamente la presenza del lavoratore: il microfono è stato posizionato a circa 0,1 metri di fronte all orecchio esposto al livello più alto di rumore. Tempi di misura - Per ogni singolo rilievo è stato scelto un tempo di misura congruo al fine di valutare l esposizione al rumore dei lavoratori. In particolare si considera soddisfatta la condizione suddetta, quando il livello equivalente di pressione sonora si stabilizza entro 0,2 db(a). 4 Strumentazione utilizzata Per le misurazioni e le analisi dei dati rilevati di cui alla presente relazione (anni ) sono stati utilizzati i seguenti strumenti: 1) analizzatore Real Time Bruel & Kjaer mod (analisi in frequenza delle registrazioni su nastro magnetico); 2) registratore Marantz CP 230; 3) n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer mod matricola ; 4) n. 2 fonometri integratori Bruel & Kjaer mod matricola e matricola ; 5) n. 3 microfoni omnidirezionali Bruel & Kjaer: a) mod matricola da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato n M); b) mod matricola da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato n M); c) mod matricola da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato n M); 6) n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod matricola calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato n C). Per l aggiornamento delle misure (anni ) sono stati utilizzati: 54

55 1) n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer modello 2231 matricola calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato 99/264/F); 2) n. 1 microfono omnidirezionale Bruel & Kjaer modello 4155 matricola calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato 99/264/F); 3) n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod matricola calibrato presso il laboratorio I.E.C. il (certificato 99/265/C); Il funzionamento degli strumenti è stato controllato prima e dopo ogni ciclo di misura con il calibratore Bruel & Kjaer tipo 4230 citato in precedenza. La strumentazione utilizzata per l effettuazione delle misure è stata controllata dal laboratorio I.E.C. di taratura autorizzato con il n. 54/E dal SIT (Servizio di Taratura in Italia) che ha rilasciato i certificati di taratura sopra riportati.. 5 Metodo di calcolo del livello di esposizione personale e del livello di esposizione personale effettivo, stima dell efficacia dei DPI Seguendo le indicazioni del CPT di Torino, per il calcolo dell esposizione personale al rumore è stata utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicato alle attività, anziché il tempo espresso in ore/minuti: n p 0,1L L i eq,i EX,8h 10log 10 i 1100 dove: L EX, 8h Leq, i Pi è il livello di esposizione personale in db(a) riferiti all attività svolta per la settimana di massima esposizione o all attività svolta per l intera durata del cantiere; è il livello di esposizione media equivalente Leq in db(a) prodotto dall i-esima attività; è la percentuale di tempo dedicata all attività i-esima relativa all esposizione massima settimanale o all intera durata del cantiere. Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 db(a) per il calcolo dell esposizione personale effettiva al rumore l espressione utilizzata è analoga alla precedente dove, però, nei casi in cui la protezione dell udito sia obbligatoria si è utilizzato al posto di livello di esposizione media equivalente il livello di esposizione media equivalente effettivo che tiene conto dell attenuazione del DPI scelto. Il metodo di valutazione del livello di pressione acustica ponderata A effettiva a livello dell orecchio quando si indossa il protettore auricolare utilizzato è il Metodo controllo HML definito dalla norma tecnica UNI EN 458 (1995) riportata nell allegato 1 del D.M. 2/5/2001 Individuazione ed uso dei dispositivi di protezione individuale. A scopo cautelativo, si è utilizzato il valore di attenuazione alle basse frequenze L che, notoriamente, è inferiore rispetto al valore M e H. L espressione utilizzata per sottrarre l attenuazione del DPI dai livelli equivalenti è la seguente: ' eq i L L eq i L dove: L eq, i è il livello equivalente effettivo, quando si indossa il DPI dell udito; Leq, i è il livello equivalente della rumorosità; L è l attenuazione del DPI alle basse frequenze, desumibile dai valori H-M-L forniti dal produttore dei DPI. 55

56 La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell udito, applicando sempre le indicazioni fornite dalla UNI EN 458, è stata fatta confrontando il livello di esposizione equivalente L eq i con quelli desumibili dalla seguente tabella. Livello effettivo all orecchio in db(a) Maggiore di Lact Tra Lact e Lact - 5 Tra Lact - 5 e Lact - 10 Tra Lact - 10 e Lact - 15 Minore di Lact - 15 Stima della protezione Insufficiente Accettabile Buona Accettabile Troppo alta (iperprotezione) Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore d azione oltre il quale c è l obbligo di utilizzo dei DPI dell udito. Il livello di azione Lact è stato posto pari a 85 db(a), esso infatti, ai sensi dell art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81, è il livello oltre il quale il datore di lavoro fa tutto il possibile per assicurare che siano indossati i DPI. 6 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEL RUMORE Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività del cantiere comportanti esposizione al rumore. Per ogni mansione è indicata la fascia di appartenenza al rischio rumore sulla settimana di maggior esposizione e sull attività di tutto il cantiere. 7 SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RUMORE Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione, i riferimenti relativi ai dati del CPT di Torino utilizzati nella valutazione, il calcolo dei livelli di esposizione personale L EX,8h e L EX,8h (effettivo), la fascia di appartenenza e la stima di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell udito scelti rispetto alle attività per le quali se ne prevede l utilizzo. Tutte le disposizioni derivanti dall attività di prevenzione e protezione ed in particolare quelle relative all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, all informazione e formazione dei lavoratori e alle sorveglianze sanitaria, sono riportate nel Piano Operativo Sicurezza (POS) di cui il presente documento è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti Addetto al ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta Scheda di valutazione Rumore per "Muratore" Rumore per "Muratore" 56

57 Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati) Addetto alla formazione intonaci interni (industrializzati) Addetto alla posa di serramenti esterni Addetto alla realizzazione delle canalizzazioni per aria condizionata Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno Addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali Addetto alla rimozione di serramenti interni Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne Addetto all'impermeabilizzazione di balconi e logge Addetto all'impermeabilizzazione di coperture Scheda di valutazione Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" Rumore per "Serramentista" Rumore per "Impiantista termico" Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Rumore per "Lattoniere (tetto)" Rumore per "Serramentista" Rumore per "Addetto sabbiatura" Rumore per "Impermeabilizzatore" Rumore per "Impermeabilizzatore" SCHEDA: Rumore per "Addetto sabbiatura" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 130 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] 1) Preparazione superfici (A315) [db(a) ] [db(a)] ) Utilizzo sabbiatrice (B571) 57

58 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] Generico (cuffie o inserti) 25.0 Accettabile 3) Pulizia e pause tecniche (A315) ) Fisiologico (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". Mansioni: Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne. SCHEDA: Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Utilizzo scanalatrice elettrica (B581) Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 2) Scanalature con attrezzi manuali (A60) 58

59 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 3) Movimentazione e posa tubazioni (A61) ) Posa cavi, interruttori e prese (A315) ) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno. SCHEDA: Rumore per "Impermeabilizzatore" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 289 del C.P.T. Torino (Impermeabilizzazioni - Impermeabilizzazioni (Guaine)). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Posa guaine (utilizzo cannello) (B176) Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 59

60 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 2) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". Mansioni: Addetto all'impermeabilizzazione di balconi e logge; Addetto all'impermeabilizzazione di coperture. SCHEDA: Rumore per "Impiantista termico" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 92 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Preparazione e posa tubazioni (A61) ) Posa corpi radianti (A76) Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 3) Fisiologico e pause tecniche (A315)

61 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] L EX,8h L EX,8h (effettivo) [db(a) ] [db(a)] Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Compresa tra 80 e 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Compresa tra 80 e 85 db(a)". Mansioni: Addetto alla realizzazione delle canalizzazioni per aria condizionata. SCHEDA: Rumore per "Lattoniere (tetto)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 126 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Posa manufatti (faldali, gronde, scossaline, pluviali) (A85) ) Movimentazione materiale (B409) ) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo)

62 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] Fascia di appartenenza: [db(a) ] [db(a)] Sulla settimana di maggiore esposizione è "Uguale a 80 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Uguale a 80 db(a)". Mansioni: Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali. SCHEDA: Rumore per "Muratore" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 124 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Ripristini su murature e intonaci (A93) ) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Uguale a 80 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Uguale a 80 db(a)". Mansioni: Addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti; Addetto al ripristino di lesioni in 62

63 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] strutture in c.a. con iniezioni di malta. SCHEDA: Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 96 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Utilizzo martello pneumatico (B368) Generico (cuffie o inserti) 20.0 Accettabile 2) Utilizzo martello elettrico (B363) ) Utilizzo attrezzi manuali in genere (A48) ) Movimentazione e scarico macerie (A49) Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 5) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Superiore a 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Superiore a 85 db(a)". 63

64 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne Mansioni: [%] [%] [db(a) ] [db(a)] Addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni. SCHEDA: Rumore per "Riquadratore (intonaci industrializzati)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 36 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] [db(a) ] [db(a)] 1) Formazione intonaci industrializzati (utilizzo pistola per intonaco) (B505) Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 2) Rifiniture a mano (lisciatura) (A26) ) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Compresa tra 80 e 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Compresa tra 80 e 85 db(a)". Mansioni: Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati); Addetto alla formazione intonaci interni 64

65 Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] (industrializzati). [db(a) ] [db(a)] SCHEDA: Rumore per "Serramentista" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 89 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Attività Espos. Massima Settimanale Espos. Media Cantiere Leq Dispositivo di protezione individuale (DPI) Attenuazio Tipo di Dispositivo Efficacia ne [%] [%] 1) Posa serramenti (A73) [db(a) ] [db(a)] Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile 2) Fisiologico e pause tecniche (A315) L EX,8h L EX,8h (effettivo) Fascia di appartenenza: Sulla settimana di maggiore esposizione è "Compresa tra 80 e 85 db(a)"; sull attività di tutto il cantiere è "Compresa tra 80 e 85 db(a)". Mansioni: Addetto alla posa di serramenti esterni; Addetto alla rimozione di serramenti interni. 65

66 RAPPORTO DI VALUTAZIONE DELL'ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AI RISCHI DERIVANTI DA VIBRAZIONI MECCANICHE (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Titolo VIII, Capo III) ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni è stata effettuata, tenendo in considerazione le caratteristiche dell'attività di costruzioni, coerentemente a quanto indicato nelle Linee guida per la valutazione del rischio vibrazioni negli ambienti di lavoro elaborate dall'ispesl. Il procedimento seguito può essere sintetizzato come segue: 1) individuazione dei lavoratori esposti al rischio; 2) individuazione dei tempi di esposizione; 3) individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate; 4) individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione durante l'utilizzo delle stesse; 5) determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore. Individuazione dei lavoratori esposti al rischio L individuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni espletate dal singolo lavoratore, o meglio dall individuazione degli utensili manuali, di macchinari condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati in lavorazioni o attività di cantiere. E noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, così come attività lavorative svolte a bordi di mezzi di trasporto o di movimentazione, quali ruspe, pale meccaniche, autocarri, e simili, espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultare nocivi per i soggetti esposti. Individuazione dei tempi di esposizione Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni di lavoro. Per gran parte delle mansioni il tempo di esposizione presumibile è direttamente ricavabile dalle Schede per Gruppi Omogenei di lavoratori riportate nel volume "Conoscere per Prevenire n. 12" edito dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni, l'igiene e l'ambiente di Lavoro di Torino e Provincia. Le percentuali di esposizione presenti nelle schede dei gruppi omogenei tengono conto anche delle pause tecniche e fisiologiche. Ovviamente il tempo di effettiva esposizione alle vibrazioni dannose è inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ciò per effetto dei periodi di funzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di dispositivi di protezione individuale. Si è stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate dalla singola impresa e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente di riduzione specifico. 66

67 Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate La Direttiva Macchine 98/37/CE, recepita in Italia dal D.P.R. 24 luglio 1996 n. 459, prescrive al punto Rischi dovuti alle vibrazioni che: La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte. Per le macchine portatili tenute o condotte a mano la Direttiva Macchine impone che, tra le altre informazioni incluse nelle istruzioni per l uso, sia dichiarato il valore medio quadratico ponderato in frequenza dell accelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi i 2.5 m/s 2. Se l accelerazione non supera i 2.5 m/s 2 occorre segnalarlo. Per quanto riguarda i macchinari mobili, la Direttiva prescrive al punto che le istruzioni per l'uso contengano, oltre alle indicazioni minime di cui al punto 1.7.4, le seguenti indicazioni: a) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi 2,5 m/s 2 ; se tale livello è inferiore o pari a 2,5 m/s 2, occorre indicarlo; b) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui è esposto il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/ s 2 ; se tale livello é inferiore o pari a 0,5 m/s 2, occorre indicarlo. Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente alle disposizioni del D.Lgs. del 9 aprile 2008,n.81, si è fatto riferimento alla Banca Dati dell'ispesl e/o alle informazioni fornite dai produttori, utilizzando i dati secondo le modalità nel seguito descritte. [A] - Valore misurato attrezzatura in BDV ISPESL. Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dell ISPESL, i valori di vibrazione misurati in condizioni d'uso rapportabili a quelle di cantiere. Sono stati assunti i valori riportati in Banca Dati Vibrazioni dell ISPESL. [B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal fabbricante. Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di vibrazione, quello indicato dal fabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati Vibrazione dell ISPESL, per le attrezzature che comportano vibrazioni mano-braccio, o da un coefficiente che tenga conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo, per le attrezzature che comportano vibrazioni al corpo intero. [C] - Valore di attrezzatura similare in BDV ISPESL Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati di attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza). Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello misurato di una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. [D] - Valore di attrezzatura peggiore in BDV ISPESL Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per attrezzature della stessa tipologia. Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello peggiore (misurato) di una attrezzatura dello stesso genere maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. 67

68 Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di valori di riferimento certi, si è proceduto come segue: [E] - Valore tipico dell attrezzatura (solo PSC) Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige l obbligo di valutare i rischi specifici delle lavorazioni, anche se non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati dall impresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni. In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello più comune per la tipologia di attrezzatura utilizzata in fase di esecuzione. ESITO DELLA VALUTAZIONE DELLE VIBRAZIONI Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività del cantiere comportanti esposizione al rischio vibrazioni. Per ogni mansione è indicata la fascia di appartenenza al rischio vibrazioni in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV). SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLE VIBRAZIONI Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione eseguita per singola mansione con l individuazione delle macchine o utensili adoperati e la fascia di appartenenza. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel Piano di Operativo di Sicurezza (POS) di cui il presente documento è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati) Addetto alla formazione intonaci interni (industrializzati) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno Addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne Scheda di valutazione Vibrazioni per "Riquadratore" Vibrazioni per "Riquadratore" Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Vibrazioni per "Addetto sabbiatura" 68

69 SCHEDA: Vibrazioni per "Addetto sabbiatura" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 130 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Pulizia stradale): a) utilizzo sabbiatrice per 30%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficient e correzione Tempo di esposizio ne Livello di esposizio ne Origine dato Tipo [%] [%] [m/s 2 ] 1) Sabbiatrice (generica) [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV HAV - Esposizione A(8) Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Inferiore a 2,5 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne. SCHEDA: Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficient e correzione Tempo di esposizio ne Livello di esposizio ne Origine dato Tipo [%] [%] [m/s 2 ] 1) Scanalatrice (generica) [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV HAV - Esposizione A(8) Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" 69

70 Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficient e correzione Tempo di esposizio ne Livello di esposizio ne Origine dato Tipo [%] [%] [m/s 2 ] Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno. SCHEDA: Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 96 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo martello demolitore pneumatico per 5%; b) utilizzo martello demolitore elettrico per 25%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficient e correzione Tempo di esposizio ne Livello di esposizio ne Origine dato Tipo [%] [%] [m/s 2 ] 1) Martello demolitore pneumatico (generico) [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV 2) Martello demolitore elettrico (generico) [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV HAV - Esposizione A(8) Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto alla rimozione di controsoffittature, intonaci e rivestimenti interni; Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni. SCHEDA: Vibrazioni per "Riquadratore" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 86 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) formazioni intonaci industrializzati (utilizzo pistola per intonaco) per 45%. Macchina o Utensile utilizzato 70

71 Tempo lavorazione Coefficient e correzione Tempo di esposizio ne Livello di esposizio ne Origine dato Tipo [%] [%] [m/s 2 ] 1) Pistola per intonaco (generica) [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV HAV - Esposizione A(8) Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Inferiore a 2,5 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati); Addetto alla formazione intonaci interni (industrializzati). 1. DEFINIZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZA Premesso che l art del Codice Civile obbliga il Datore di Lavoro ad: adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro, l Appaltatore è pertanto obbligato a farsi carico di tutti i costi derivanti dall applicazione della legislazione e delle norme tecniche vigenti al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori. Per questo principio, ad esempio, le spese da sostenere per dotare i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale non rientrano nei costi della sicurezza, a meno che tali dispositivi si rendono necessari per la presenza di interferenze tra lavorazioni di due soggetti imprenditoriali diversi. 71

72 In base a quanto indicato all art. 26 comma 5 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., e secondo quanto nella Determinazione n. 3/2008 del 5 marzo 2008, dell'autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici la stima dei costi della sicurezza deve essere eseguita secondo le disposizioni di cui al DPR 222/2003. Gli oneri della sicurezza determinati devono essere compresi nell'importo totale dei lavori (cioè devono essere inclusi nel computo di progetto) ed individuano la parte del costo dell'opera o del servizio da non assoggettare a ribasso d offerta. In situazioni particolari od ove ritenuto opportuno, comunque definibili in sede di Riunione di Cooperazione e Coordinamento, l Azienda Sanitaria potrà farsi carico della misura di sicurezza aggiuntiva senza farla gravare in alcun modo sull appaltatore. Sulla base dei rischi interferenti analizzati, qualora le interferenze siano eliminabili con procedure tecnico organizzative o con oneri a carico della Stazione Appaltante e fatta eccezione per le misure preventive e protettive di carattere comportamentale/prescrittivo che non generano costi, sono stati individuati i costi (non soggetti a ribasso contrattuale) che riguardano le misure preventive e protettive necessarie all eliminazione o la riduzione di tali rischi interferenti. Prezzo/ Misure di sicurezza previste u.m. Quant. Totale u.m. Totale costi della sicurezza da non sottoporre a ribasso d asta 2.200,00 2. NORME DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE DELL APPALTATORE Il personale dell Appaltatore è soggetto all osservanza di tutte le norme e regolamenti interni agli edifici scolastici oggetto di valutazione in sede di Riunione di Cooperazione e Coordinamento. In via generale dovrà comunque osservare quanto segue: a) L impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà della Committenza è di norma vietato. Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta preventivamente autorizzati. 72

73 b) La custodia delle attrezzature e dei materiali necessari per l esecuzione del servizio o dell opera, all interno delle nostre sedi, è completamente a cura e rischio dell appaltatore che dovrà provvedere alle relative incombenze. c) La sosta di autoveicoli o mezzi dell impresa al di fuori delle aree adibite a parcheggio è consentita solo per il tempo strettamente necessario allo scarico dei materiali e strumenti di lavoro. L Appaltatore deve istruire i conducenti sulle eventuali disposizioni vigenti in materia di circolazione e di esigerne la più rigorosa osservanza. d) L introduzione di materiali e/o attrezzature pericolose (per esempio, bombole di gas, sostanze infiammabili, sostanze chimiche, ecc. ), dovrà essere preventivamente autorizzata. e) L'accesso agli edifici del personale afferente a ditte appaltatrici, subappaltatrici e/o lavoratori autonomi dovrà essere limitato esclusivamente alle zone interessate alle attività oggetto del contratto. f) L orario di lavoro dovrà di norma essere concordato con il Resp.. destinataria dell appalto, anche al fine di eliminare o ridurre i rischi interferenti. g) A prestazione ultimata, deve essere lasciata la zona interessata sgombra e libera da macchinari, materiali di risulta e rottami (smaltiti a carico dell Appaltatore secondo la normativa di legge), fosse o avvallamenti pericolosi, ecc. È compito del Datore di Lavoro della Società Appaltatrice rendere noto al proprio personale e a fargli osservare scrupolosamente le seguenti prescrizioni riportate a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo: a) Obbligo di esporre il cartellino di riconoscimento di cui all art.6 della L.123/2007 b) Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici. c) Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai lavori. d) Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell orario stabilito. e) Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive. f) Obbligo di recintare eventuali zone di scavo o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate; g) Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone; h) Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, di utilizzare mezzi ignifori nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto; i) Obbligo di usare i dispositivi di protezione individuale, ove previsti; j) Obbligo di non usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possono costituire pericolo per chi lo indossa; k) Divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura; l) Obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge; 2.1 DIVIETO DI FUMO 73

74 Ai sensi della Normativa Vigente (L.3/2003 e L. 311/ 2004 sul divieto di fumo) che disciplina il divieto di fumo all interno dei locali pubblici: E SEVERAMENTE VIETATO FUMARE IN TUTTE LE AREE OGGETTO DI LAVORO E compito del Datore di Lavoro dell Impresa appaltatrice vigilare sul rispetto di tale disposizione, ogni violazione accertata potrà essere sanzionata secondo le norme vigenti ed in base a quanto previsto dal Contratto. 2.2 LOCALI ED AREE A RISCHIO SPECIFICO Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. L accesso ai locali è riservato al solo personale autorizzato. 2.3 RISPETTO DELL UTENZA Il personale della ditta appaltatrice è tenuto a seguire le regole di comportamento e di rispetto dell utenza riportate negli accordi generali. La Società e il suo personale dovranno mantenere riservato quanto verrà a loro conoscenza in merito ai pazienti ed alla organizzazione e attività svolte dall Azienda Sanitaria durante l espletamento del servizio. Nel caso dovessero verificarsi impedimenti di varia natura al normale svolgimento del lavoro si consiglia di fare riferimento ai referenti contrattuali. 2.4 Segnaletica di sicurezza La segnaletica di sicurezza è di norma installata in conformità alle disposizioni del Titolo V e dell allegato XXIV del D.Lgs. 81/2008. La segnaletica di sicurezza ha lo scopo di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli, ed in particolare: Vietare comportamenti pericolosi; Avvertire la presenza di un rischio o di un pericolo per le persone esposte; Fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza e ai mezzi di soccorso o di salvataggio; Prescrivere comportamenti sicuri ai fini della sicurezza. In conformità al D.Lgs. 14/08/1996 n. 493 la segnaletica deve avere le caratteristiche riportate nella seguente tabella: CARTELLO SIGNIFICATO CARATTERISTICHE Cartelli di divieto Cartelli antincendio forma rotonda; pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un Inclinazione di 45 ) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo rosso. 74

75 Cartelli di avvertimento Cartelli di prescrizione Cartelli di salvataggio forma triangolare; pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). forma rotonda; pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). 3. PRESCRIZIONI DI SICUREZZA PER I RISCHI SPECIFICI PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO 3.1 RISCHI STRUTTURALI Gli ambienti di lavoro sono di norma idonei per altezza, superficie e cubatura al tipo di lavoro svolto ed al numero di lavoratori presenti. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi I luoghi di lavoro sono progettati, costruiti e mantenuti secondo le regole di buona tecnica, tuttavia: potrebbero essere presenti pavimentazioni e superfici non perfettamente in piano; si potrebbero presentare superfici bagnate e nel periodo invernale può esserci presenza di neve o ghiaccio; può essere presente controsoffittatura a pannelli rimovibili, con passaggio di cavi elettrici e canalizzazioni varie; possono essere presenti porte a vetri o altre superfici vetrate. 3.2 RISCHIO ELETTRICO I rischi principali connessi all utilizzo dell elettricità sono identificabili in rischi alle persone per contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo di parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di materiali posti nelle immediate vicinanze. Fanno parte dell impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente alla loro alimentazione Norme precauzionali Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente. Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre, la manomissione di un impianto o di un componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore. 75

76 Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica. Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade portatili, ecc) non rispondenti alle norme. Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi l uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti all atto della sua costruzione. Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi). Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) abbandonate sulle vie di transito perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio. Al fine di evitare rischi connessi all utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i problemi riscontrati. L uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, ecc.) aumenta considerevolmente il rischio di contatti elettrici quindi sarà indispensabile non utilizzare: cavi o attrezzature non isolati linee o circuiti il cui sezionamento delle parti attive non permette il controllo diretto o sicuro delle parti sezionate. Le prese a spina di tutti gli utilizzatori devono: essere protette contro i contatti diretti essere provviste di un dispositivo di trattenuta del cavo essere smontabili solo con l uso di un utensile (es.: cacciavite) gli spinotti devono essere trattenuti dal corpo isolante della spina Le prese non devono permettere l inserzione unipolare della spina. Per la probabilità di innesco incendio a causa di effetti dovuti al surriscaldamento degli impianti o loro parti o guasti elettrici da corto circuito. Si rimanda alla trattazione relativa al rischio di incendio. 3.3 RISCHIO DI INCENDIO le scuole sono dotate di un sistema organizzativo e di regole di comportamento per le situazioni di emergenza, alle quali si rinvia nell ambito delle attività di cooperazione e coordinamento SISTEMA DI COMUNICAZIONE D EMERGENZA In qualsiasi situazione di pericolo quale incendio, infortuni, allagamenti importanti, crolli strutturali, pericoli per l incolumità fisica (rissa, minaccia folle, ecc.) si possono attivare i soccorsi tramite un apposita numerazione interna specifica. Le imprese esterne sono invitate ad osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 ed in particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come: 76

77 rispetto dell'ordine e della pulizia dei locali di lavoro; controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare; informazione e formazione dei lavoratori. Nel caso di lavori di manutenzione e di ristrutturazione, le imprese esterne devono prendere in considerazione, in relazione alla presenza di lavori, le seguenti problematiche (DM 10/03/98): accumulo di materiali combustibili; ostruzione delle vie di esodo; bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco; realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco. All'inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito. Alla fine della giornata lavorativa deve essere fatto un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state attuate e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. Particolare attenzione deve essere prestata dove si eseguono lavori a caldo (saldatura o uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. Occorre informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano residui di materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato. Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti. Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro. Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. 3.4 RISCHIO BIOLOGICO Il D.Lgs. 81/08 s.mi. definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, contatto con mucose (congiuntive, bocca) o cutaneo, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o sue parti Norme precauzionali e comportamenti generali Prima dell accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori le modalità di esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti. 77

78 Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per l accesso. Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza l autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio. Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con luoghi, attività, persone non previste al fine di non costituire pericolo o intralcio. Applicare le norme igieniche basilari: evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi, di mangiare, bere o fumare nel luogo di lavoro, o comunque, prima di essersi lavati accuratamente le mani. Lavarsi sempre le mani dopo aver eseguito il lavoro. Coprire con cerotti o apposite medicazioni impermeabili eventuali graffi o lesioni cutanee. Non toccare i contenitori sanitari di colore giallo (infetti o potenzialmente tali). Note particolari relative a incidenti comportanti contaminazione: In caso di incidente di qualsiasi natura, seguire la procedura di gestione delle emergenze, per la comunicazione della situazione di pericolo e per essere messi in contatto con il Servizio medico competente. 3.5 RISCHIO CHIMICO Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori. Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze. Tale rischio risulta molto basso per gli operatori che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio. Le modalità di esposizione più frequenti sono: contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi) inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o utilizzati per le lavorazioni o lo smaltimento Norme precauzionali e comportamenti generali Prima dell accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori le modalità di esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti. Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per l accesso. Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con attività o persone al fine di non costituire pericolo o intralcio. 78

79 Applicare le norme igieniche basilari: evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi, di mangiare, bere o fumare nel luogo di lavoro, o comunque, prima di essersi lavati accuratamente le mani. Lavarsi sempre le mani dopo aver eseguito il lavoro. Coprire con cerotti o apposite medicazioni impermeabili eventuali graffi o lesioni cutanee. Non toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non se ne conosca il contenuto e la sua pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull etichetta dei prodotti) e comunque senza l autorizzazione del responsabile/referente del reparto o servizio. Astenersi dal compiere operazioni pericolose in prossimità di recipienti contenenti sostanze chimiche e comunque all interno dei laboratori aziendali (fumare, etc.). Alcune note particolari se è necessario l'ingresso in laboratorio o in un deposito di sostanze chimiche, accertarsi (mediante informazioni dai responsabili del reparto/servizio) sulla necessità o meno di indossare dispositivi di protezione individuale; se il lavoro che si deve eseguire comporta il contatto con sostanze pericolose si devono indossare i dispositivi individuali di protezione che sono stati previsti dal proprio Servizio di Prev. e Protezione; è vietato utilizzare prodotti e sostanze chimiche presenti c/o reparti/servizi/divisioni dell Azienda; se vi è spandimento di sostanze/preparati o rifiuti pericolosi chimici; segnalare la situazione anomala al personale eventualmente presente nel reparto/servizio, qualora non sia presente nessuno nei locali in cui è avvenuto lo spandimento contattare il numero di emergenza ed attivare le procedure previste per la bonifica. se presente nel locale coprire il materiale con inerte (sabbia o assorbenti) mai con carta o stracci; è vietato utilizzare direttamente le mani per raccogliere questo materiale; aprire le finestre e chiudere le porte di accesso ai locali allertando i presenti del pericolo presente. 3.6 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Tutti gli operatori delle imprese esterne dovranno fare uso dei dispositivi di protezione individuale definiti nei rispettivi piani di sicurezza e/o lavoro; in alcuni casi posso essere indicati specifici dispositivi di protezione individuale per l accesso ad ambienti particolari, questi saranno oggetto di valutazione nel Documento Unico di Valutazione dei Rischi di Interferenza. 79

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