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1 Prot VERBALE DELLA RIUNIONE DEL Il giorno 12 luglio 2010 alle ore 09.30, preventivamente convocata, si è Commissione Consiliare per discutere il seguente Ordine del giorno: riunita la Prima 1. Proposta della Prefettura di Ancona ai fini della ridefinizione delle circoscrizioni dei collegi per l elezione dei consigli provinciali, a seguito della riduzione del numero dei consiglieri operata dalla Legge n. 42 del 26/03/2010 (Conversione del d.l. 25 gennaio 2010, n Varie ed eventuali Fatto l appello nominale la riunione ha inizio alle ore Sono presenti, con a fianco indicato il numero dei voti che esprimono, secondo il nuovo regolamento del consiglio approvato, i seguenti consiglieri : Canneta Carlo (1), Pietro Luigi Aquilanti (1), Giardini Marco (2), Raffaeli Paolo (1), Bornigia Stefano (1) Tittarelli Massimo (1) Amagliani Renzo (2) Ballante Ivana (1) Catena Valeriano (1), Animali Leonardo (4), Balducci Franco (1), Tassi Arduino (1) Mircoli Filippo (1), Cesaretti Mirco (1) Magnani Milva (1) Grandi Marco (1), Catraro Lorenzo (1) Rabini Lorenzo (1), Lovascio Paolo (3) Brugiamolini Nedo (1), perciò risultano presenti in base ai voti che esprimono, n. 20 componenti del Consiglio. Risulta quindi accertata la presenza del numero legale previsto per la 2 convocazione. Risultano assenti: Bello Massimo (2) Cavatassi Livia (1) La Commissione è presieduta dal Sig. Giardini Marco, verbalizza la sig.ra Lorella Bucciarelli. Al verbale si allega la stesura della sbobinatura integrale della seduta composta di n. 13 facciate; pagine che fanno parte integrante dello stesso. La seduta è tolta alle ore 11,30 non essendoci altri argomenti da analizzare. La segretaria Lorella Bucciarelli Il Presidente della I Commissione Giardini Marco 1

2 I COMMISSIONE CONSILIARE Seduta del PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARCO GIARDINI Sono presenti i seguenti consiglieri: Amagliani Renzo Animali Leonardo Aquilanti Pietro Luigi Balducci Franco Ballante Ivana Bornigia Stefano Brugiamolini Nedo Canneta Carlo Catena Valeriano Catraro Lorenzo Cesaretti Mirco Giardini Marco Presidente Grandi Marco Lovascio Paolo Magnani Milva Mircoli Filippo Petrolati Fabrizio Rabini Lorenzo Raffaeli Paolo Tassi Arduino Tittarelli Massimo Partecipa il segretario generale dott. Pasquale Bitonto. Ridefinizione delle circoscrizioni dei collegi provinciali ai sensi dell art. 1 del D. L , n. 2 convertito con legge , n. 42 Parere dell Amministrazione provinciale Dott. PASQUALE BITONTO, Segretario generale. come diceva il Presidente Giardini, il numero dei nostri consiglieri si ridurrà da 30 a 24 e questo comporterà necessariamente la riduzione di sei collegi elettorali, mediante accorpamento di collegi soppressi. La prefettura ci ha inviato una proposta che tiene conto, sostanzialmente, di questa riduzione. Come Provincia dobbiamo esprimere un parere entro il 20 luglio e il percorso che abbiamo ritenuto di avviare è stato quello di coinvolgere un articolazione del Consiglio, qual è la I 2

3 Commissione consiliare Affari generali e istituzionali, consultando anche i sindaci, come prevede il nostro regolamento. Vi dico quelli che sono i criteri che il Ministero ha elaborato in relazione alle scelte che hanno motivato questa proposta. Innanzitutto si è partiti dalla popolazione del censimento 2001 e la popolazione del censimento 2001 è stata divisa in 24 collegi. Questa situazione ha dato un indice demografico per cui si è avuto un collegio medio di persone. Questa popolazione può subire due oscillazioni: una oscillazione normale, che è quella del 10% in più o in meno, per cui i collegi potrebbero oscillare fra un massimo di e un minimo di In situazioni eccezionali, quando debbono essere garantiti determinati requisiti, l alea percentuale di spostamento dalla popolazione del collegio medio può essere il 20%, quindi il collegio potrebbe avere un 20% in più, e un 20% in meno, Per riepilogare, noi abbiamo un collegio medio di In una situazione normale può andare da a e in situazioni eccezionali da a Come si arriva a questi risultati? Il Ministero ha dato delle indicazioni e ha cercato anche di osservare alcuni contenuti di due ordini del giorno approvati alla Camera e al Senato. I criteri sono essenzialmente: quello demografico che vi ho appena illustrato; l omogeneità strutturale ed economica, cioè sostanzialmente bisogna fare in modo che del collegio facciano parte comuni che abbiano la stessa caratteristica geo-economico-sociale, cioè non mettere per esempio un comune montano con uno marino, o viceversa, un comune a economia industriale con uno a economia agricola. Un altro elemento che viene tenuto in considerazione è la contiguità territoriale, intesa non tanto come adiacenza quanto come facilità di comunicazione tra un comune e il comune capocollegio. Per quanto riguarda la suddivisione dei comuni grandi tipo Ancona, si dovrebbe cercare di salvaguardare la suddivisione territoriale che i Comuni hanno fatto nell ambito dell istituzione dei quartieri, delle circoscrizioni ecc. Quindi la prefettura ha preso, sostanzialmente, la popolazione attuale dei collegi e ha ritenuto di fare questa proposta: Ancona che ha 7 collegi, subisce l asportazione di 2 collegi, quindi da 7 diventano 5. Questo comporterà, da parte del Comune di Ancona una ripartizione della popolazione che la prefettura ripartisce, cioè diviso cinque collegi viene fuori una popolazione media di Poi sarà il Comune di Ancona a dividere il suo territorio, tenendo conto di questi parametri. Quindi il problema non si pone tanto per i comuni grossi. Ancona da 7 si riduce a 5; Jesi da 3 si riduce a 2; Senigallia da 3 si riduce a 2, quindi dei 6 collegi 4 vengono sacrificati dai comuni più grandi della provincia. La prefettura propone la soppressione del collegio di Loreto che allo stato attuale ha una popolazione di e quindi è completamente fuori da quei parametri. Poi, la soppressione del collegio di Ostra, ma più che soppressione è una modificazione. Qual è la proposta? Il collegio di Ostra assorbe gran parte del collegio di Corinaldo, perché la denominazione del collegio viene attribuita al comune che nel collegio ha il maggior numero di abitanti, quindi Corinaldo che verrebbe accorpato ad Ostra, perderebbe la denominazione del collegio. Poi ci sono degli spostamenti che adesso andremo a Vedere uno per uno, perché di fatto si vengono a creare degli accorpamenti e degli scorpori per cercare di avvicinarsi a questi parametri. Questa è la filosofia che ha ispirato la proposta prefettizia. Il Comune di Ancona la sua popolazione la dovrà distribuire tra 5 collegi e la prefettura dice il collegio medio è , fate quello che volete. Il Comune di Jesi perde il comune di Monsano, 3

4 quindi la sua popolazione complessiva, abitanti, viene divisa in e , quindi di fatto Jesi non dovrebbe avere problemi. Stesso discorso riguarda Senigallia, che da 3 si riduce a 2, con una popolazione media di abitanti. Andiamo nello specifico. Vi dico quali sono i collegi che non vengono toccati in relazione a questi parametri. Conviene toccato il collegio di Castelfidardo, che aveva e ha una popolazione di Non ha la popolazione media di , però siamo nell ambito del 10% in meno. Non subisce modifiche il collegio di Fabriano 1 e di Fabriano 2. Fabriano 2 ha Fabriano e Cerreto d Esi, perché è contenuto nell ambito di 17 e 16 mila abitanti. Il collegio di Filottrano resta integro. Il collegio di Maiolati Spontini resta integro. Il collegio di Osimo 1 resta integro. Il collegio di Sassoferrato resta integro. Vediamo quali sono i collegi che subiscono le variazioni. Il primo è il collegio di Arcevia. Con questo accorpamento viene ad avere una popolazione di abitanti. Ad Arcevia vengono accorpati Barbara che faceva parte di Corinaldo, Castelleone di Suasa che faceva parte di Corinaldo. Questo comporta una popolazione di abitanti. Il collegio di Camerano, secondo la proposta della prefettura si integra con il comune di Offagna, e quindi va a Il collegio di Camerano, già con questa popolazione sta un po sotto il 20%. Però la prefettura propone di mantenerlo. Una proposta di modifica riguarda Falconara Marittima che mantiene i suoi due collegi, però con una popolazione di e siamo completamente sotto il limite del 20%. La prefettura ha giustificato il mantenimento dei due collegi di Falconara Marittima per la integrità territoriale. Montemarciano rimane come collegio, però acquisisce Belvedere Ostrense e Morro d Alba, con una popolazione di e siamo nell ambito del collegio medio. Osimo 1 resta integro, Osimo 2 perde Offagna ma prende Loreto. Qui c è un piccolo problema, perché Loreto non è confinante con Osimo, però ho sentito anche oggi la prefettura e hanno detto che anche se non è adiacente è ben collegato. Anche perché se si dovesse accorpare Loreto a Castelfidardo, Loreto ha , Castelfidardo , andremmo a abitanti. Ostra prende il maggior numero dei comuni: prende Castelcolonna che era di Corinaldo, prende Corinaldo, prende Monterado, prende Ripe e mantiene Ostra e Ostra Vetere. Questo dà la possibilità all ex collegio di Corinaldo, ma con la denominazione di Ostra, che ha più popolazione. Quindi le modifiche sostanziali riguardano essenzialmente Arcevia, Loreto, Osimo e Ostra. Noi abbiamo cercato di fare una serie di proiezioni, però diventa un po difficile, perché per questi parametri e anche per il discorso della popolazione, ci troviamo un po in difficoltà. E chiaro che abbiamo un comune come Loreto che è consistente come abitanti, e ci crea dei problemi. Questo è il quadro. Ve ne abbiamo dato una copia. Ripeto, la prefettura fa la proposta, la Provincia si deve esprimere entro 30 giorni, entro il 20 luglio, dopodiché la prefettura, acquisito il parere della Provincia, dovrà interpellare i sindaci per arrivare a una soluzione. Il nostro parere è obbligatorio ma non vincolante e lo dimostra il fatto che la modifica introdotta dal decreto 2, ha introdotto il silenzio-assenso, quindi se non ci pronunciamo, la prefettura va avanti per i fatti suoi. MARCO GIARDINI. Grazie, segretario. Diamo inizio alla consultazione. 4

5 NEDO BRUGIAMOLINI. Mi rendo conto che i numeri sono facili da distribuire, la tradizione, le popolazioni, le abitudini delle stesse, sono difficili da accorpare, perché intanto noi siamo marchigiani e abbiamo l orgoglio di essere al plurale, perciò il campanile ha sempre un significato storico e di carattere culturale. Poi c è un altro aspetto che dobbiamo curare, quello di non sminuire, cercando di fare accorpamenti che non hanno una logica delle abitudini del passato Già la Provincia di per sé viene vista dal cittadino molto lontano, se ci aggiungiamo anche questa caratteristica, viene vista ancora più lontano. Faccio un esempio, Osimo con Loreto: non c è una consuetudine. In passato c era Loreto con un pezzettino di Castelfidardo. Bisogna vedere anche la storia, la tradizione, il collegamento, i confini e via dicendo. Questa mattina non mi sento nelle condizioni di fare proposte, ma siccome questa è una Commissione, poi in Consiglio dovremo comunque esprimerci, se sarà necessario ritengo che si possa cercare una sintesi. Ho fatto l esempio di Loreto che vale anche per altre situazioni, perché vedo Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Montecarotto, Poggio San Marcello, Serra de Conti. C è anche la bassa vallata. Vorrei cercare di avere un tempo utile per fare degli aggiustamenti legati alle mie valutazioni iniziali. IVANA BALLANTE. E un intervento molto breve. Vedendo ora la documentazione, ci riserviamo poi, come gruppo di valutare e fare eventuali proposte. E vero che il Ministero ci dà come elemento l indice demografico e questo viene importato dal 2001, ultimo censimento, però sarebbe proficuo avere un altra tabella, se possibile, con i dati aggiornati dei residenti, perché da quello che sento mi risulta che ci sono alcuni comuni piuttosto diversi e servirebbe anche per capire questa forbice che c è tra l uno e l altro collegio, dove si passa da collegi di a collegi di oltre Bisognerebbe capire se, nella realtà, i residenti sono effettivamente modificati, in quali percentuali. LEONARDO ANIMALI. Non è questa la sede in cui vengono formalizzate decisioni. La Commissione ascolta perché poi la Provincia possa tener conto di questa fase auditoria nelle osservazioni che fa alla prefettura. Vedendo lo schema faccio due osservazioni, che non entrano nello specifico di questo o quel collegio. Credo che su questo la Commissione stessa potrebbe lavorare nei giorni che rimangono da qui alla scadenza temporale. Il primo criterio è quello della contiguità di confine. Io ritengo che i collegi, così come riformulati nella proposta che ci è stata sottoposta questa mattina, non tengono conto di questo criterio, a volte. Ci sono dei salti di comuni. Faccio un esempio: Monsano non confina con Chiaravalle né con Camerata Picena. Quindi ritengo che un criterio debba essere quello della contiguità di confine nella definizione del nuovo collegio. L altro criterio è quello della dimensione demografica, perché nello schema che ci sottopone la prefettura, rispetto anche alla soglia minima del 20%, ci sono dei collegi sottodimensionati, penso a Falconara. Quindi anche la stessa prefettura non è riuscita a tenere conto al meglio del criterio demografico, sul quale faccio un ultima osservazione e chiuso. Ha ragione la collega Ballante, perché ha visto che l ultimo dato ufficiale per la demografia istituzionale è quello del censimento 2001, però è anche vero che dei mutamenti demografici nel territorio della provincia di Ancona negli ultimi nove anni ci sono stati e quindi è poco verosimile il dato del Quindi ne suggerisco un altro: credo che un elemento da suggerire alla prefettura possa essere quello del dato popolazione Istat del 2008 che è quello più vicino a noi. 5

6 Suggerisco questi criteri, sia a noi che a chi lavorerà nei prossimi giorni su questo. MARCO GIARDINI. Ha ora la parola il sindaco di Offagna. Prendi uno dei due microfoni, oppure ti puoi spostare, consigliere. STEFANO GATTO, Sindaco di Offagna. No, io non sono consigliere, sono Sindaco. E rimasto indietro lei. MARCO GIARDINI. Scusa, Sindaco. STEFANO GATTO, Sindaco di Offagna. Credo che la divisione dei collegi è stata fatta male: avete preso un recipiente, avete fatto dei pezzetti di carta e poi li avete tirati su a sorte, come sono venuti sono venuti. Avete fatto a testa o croce, come con le lotterie. Io ho un esperienza politica di oltre 30 anni, anche se gli anni li porto bene. Parlo per il mio paese, Offagna, che tra l altro è uno dei luoghi più belli d Italia. Mi arrampicherò in tutti i modi, arrivando fino al Ministero degli interni che è l ultimo a decidere, per dire che Offagna non ha nessuna attinenza con Numana, Sirolo, Camerano. A Numana ci vado volentieri al mare, anche ieri sono stato laggiù, ma fermiamoci lì, non c è nessuna attinenza. La nostra storia ci ha unito sempre con la città di Osimo, oppure ci può essere anche un altra possibilità. Noi confiniamo con Ancona, Osimo e Polverigi, per andare a Camerano dobbiamo attraversare un confine. Numana andava meglio con Senigallia, oppure perché no Arcevia? Parlo in qualità di sindaco: il comune di Offagna non c entra niente con quelle realtà. Se così fosse noi non faremo le liste, non ci presenteremo e non andremo nemmeno a votare, perché non ci interessa. Anche se quel collegio è piccolo, abitanti e il sottoscritto potrebbe essere eletto meglio, perché se ci sono meno residenti basta una percentuale inferiore, perché ormai questi giochi li conosco da vecchie esperienze però dico onestamente che non ci interessa stare con Numana e tanto meno con Loreto, perché qualche giorno fa sembrava che dovessimo stare con Castelfidardo e Loreto. Io desidero stare con Ancona, oppure con Osimo o, al massimo con Polverigi e con l Unione dei comuni con i quali il nostro comune ha un pezzettino di terra confinante. Per arrivare a Numana si devono fare 20 chilometri per raggiungere il confine. Non so se ci stiamo oppure ci facciamo. Quindi io mi opporrò a questo tipo di proposta. Le tre proposte del Comune di Offagna sono: restare con Osimo, con Ancona perché siamo a 15 passi, perché Aspio già è Ancona, anche perché la vecchia battaglia della Rocca è stata contesa da anconitani e osimani perché il Medioevo dice questo. Quindi c è un attinenza. Oppure Polverigi o l Unione dei Comuni. Non possiamo accettare altre cose. Mi farò carico di interessare il prefetto e se non basta il Ministero e poi farò lo sciopero della fame, della sete, mi organizzerò in qualche modo. ROBERTO FRANCIONI, Assessore Comune di Osimo. Ringrazio la Provincia per questo invito, perché abbiamo la possibilità di dare un contributo a questo provvedimento che la legge prevede. Senza ripetere alcune cose, che tra l altro sono state già illustrate molto bene da Brugiamolini, mi vorrei collegare in modo molto stretto alle indicazioni della legge che riguardano la consistenza demografica, omogeneità, contiguità territoriale e collegi. Anche nella consistenza demografica sono validissime, secondo me, alcune proposte che sono state fatte, come quella della verifica del numero degli abitanti per ogni collegio, non dico al censimento 2001, perché quanto meno per Osimo questa indicazione è totalmente disattesa, ma magari avvicinarci ai giorni nostri. Questo per far capire che tutto sommato questa suddivisione, così come prospettata dalla prefettura non ha grandi soluzioni. 6

7 Quello che mi permetto di proporre, e vorrei che questa proposta venisse registrata, riguarda il collegio a cui appartengo, Osimo. La mia proposta per Osimo è di mantenere i due collegi che sono ad Osimo, inserendo ad Osimo 1 Offagna, anche sulla previsione del numero della popolazione, andando attorno a circa abitanti, perfettamente in linea con le indicazioni della legge. Le altre modifiche riguardano Loreto. Loreto con Osimo, secondo me, al di là degli aspetti culturali che prima il consigliere Brugiamolini ha esposto, fa venire meno i requisiti di carattere tecnico, perché Osimo non confina con Loreto. Poi possiamo anche parlarne, ma quando il Ministero dell interno provvede all indicazione precisa delle circoscrizioni, il Ministero dell interno stesso io ho un esperienza ventennale all ufficio elettorale chiederà in forma molto analitica e specifica i confini della circoscrizione. Ritengo che un comune che non ha confini non possa appartenere allo stesso collegio, ma questo non lo dico io, basta prendere l ultimo volume che riguarda i collegi attuali, per vedere che si va addirittura al numero civico come indicazione della circoscrizione. Perciò ritengo che uno dei motivi per i quali Loreto non possa essere inserita con Osimo, al di là dell aspetto numerico, sia quello dei confini. La mia proposta qual è? Osimo 1 più Offagna e Osimo 2. Inoltre, posso dire che Castelfidardo può essere anche per una omogeneità culturale abbinato a Camerano. E vero che possiamo eccedere di qualche centinaia di unità, ma così come si eccede in negativo per il comune di Camerano perché è sotto i numeri e sottodimensionato, si può tranquillamente accettare Camerano con Castelfidardo con una leggera maggiorazione. Resterebbe una piena omogeneità anche strutturale per i comuni di Loreto, Numana e Sirolo, che andrebbero a formare il collegio 7, con una consistenza numerica di unità. Queste sono le indicazioni che mi sento di offrire per quanto riguarda il mio Comune. MARCO GIARDINI. Ovviamente noi stiamo registrando tutti i vostri interventi, però vi suggerisco di inviare per iscritto, via o per fax queste proposte, in modo tale che la Commissione, il segretario generale e tutti gli altri possano portare a sintesi le vostre osservazioni. MASSIMO TITTARELLI. Intanto grazie per i dati aggiornati, perché ci sono grosse differenze, soprattutto nei comuni medio-piccoli, quando i comuni grandi hanno un effetto di riduzione della popolazione. Vorrei anche dire che al collegio elettorale corrisponde l elezione di un rappresentante di quel collegio, quindi più il collegio è omogeneo e ha delle similitudini, meglio è. Di conseguenza, non a caso il criterio dell entroterra, dei comuni di piccole e medie dimensioni e di grandi dimensioni, è stato in parte tenuto presente, tuttavia è stato completamente disatteso il criterio delle Unioni dei Comuni che sono ambito ottimale per legge, di conseguenza la legge riconosce a questi territori che hanno deciso di risolvere insieme delle funzioni Siccome le Unioni nate nel nostro territorio sono pressoché del numero necessario per costituire il collegio medio, mila, credo che sia un criterio da considerare, perché altrimenti si renderebbe nullo un lavoro che è già iniziato da 5-6 anni. Questo criterio va quindi inserito nelle proposte. I comuni piccoli vengono di solito considerati come territori per poter raggiungere o per poter detrarre il numero previsto per il collegio medio. Non è così. Camerata Picena è stato sempre collegato a Chiaravalle ma noi con Chiaravalle non abbiamo nulla a che fare e vorremmo non avere nulla a che fare con quel territorio, perché ha delle esigenze totalmente diverse, di conseguenza è stata costituita l Unione di Agugliano, Polverigi, Offagna, Santa Maria Nuova. Siamo, con la popolazione, pressoché in linea con i criteri di collegio e di conseguenza chiedo di considerare questo criterio, quindi di inserire l Unione dei Comuni come collegio elettorale. Togliendolo da 7

8 Chiaravalle non si perdono grossi numeri. Poi, cercare nelle varie sistemazioni, di evitare che vi siano collegi da e collegi da abitanti. Propongo quindi di inviare una richiesta a tutti i comuni, nel giro di 2-3 giorni, per recepire le loro indicazioni, allegando la proposta della prefettura, convocare una Commissione prima del Consiglio che dovrà discutere questo argomento, poi la Commissione darà il proprio parere e si andrà in Consiglio. MARCO GIARDINI. Ripeto, le osservazioni si possono inviare sia via che per fax al (dott.ssa Lampa). L può essere inviata a l.lampa@provincia.ancona.it. Credo che sia sufficiente. Approfitto anche per portare le scuse della Presidente Casagrande che questa mattina è assente per un impegno in Regione con il presidente Spacca. MIRCO CESARETTI. (fine nastro intervento non registrato) FABRIZIO GIULIANI, Presidente Comunità montana Esino-Frasassi. che c azzecca Cupramontana con Sassoferrato? Nulla. Neanche le strade, ci vuole l elicottero per andare da Cupramontana a Sassoferrato. E assurdo. Già si potrebbe capire, per arrivare a quel numero, Rosora-Mergo, per lo meno c è la superstrada: si devia a Genga e si arriva a Sassoferrato. Dico un altra cosa che è stata citata da tutti: i numeri del 2001 veramente falsano tutto, perché la montagna viene massacrata come al solito, ma questo è un dato storico, perché noi abbiamo comuni che purtroppo, storicamente, pur essendo comuni montani o parzialmente montani, guardano vallate diverse. Penso ad Arcevia vallata del Misa, penso a Staffolo-Cupramontana, Mergo-Rosora, Serra San Quirico Vallata dell Esino. Oltre a venire massacrati, qui sembrerebbero venere favoriti, nel senso che sono sotto i , dai dati 2009 che ci avete dato sono tutti sopra i Quindi i comuni montani rarefatti, con grande territorio, con grandi problematiche che dovrebbero usufruire in linea teorica, di quelle che il segretario ha chiamato oscillazioni ordinarie e straordinarie Sono un esempio oggettivo, perché un altro elemento ci dovrebbe essere, che è quello di quante persone a chilometro quadrato. E chiaro che quelle oscillazioni le dovremmo utilizzare proprio in quelle zone dove il rapporto uomo-territorio è ridotto ai minimi termini, per quanto devo dire che in tutti i dieci comuni montani ce n è solo uno che cala di popolazione, purtroppo, che è Arcevia. Quindi è lì che andrebbe rimpinguata e utilizzata la cosiddetta oscillazione. Non dico se c è dolo o colpa, ma sembra studiato a tavolino il fatto che questa cosa si faccia in zone di boom demografico, di grande espansione demografica, da questo punto di vista. Quindi chiedo al presidente della Commissione di tenere in considerazione queste cose basilari. Arcevia ha il collegio e probabilmente lo vuol mantenere, ma affogare Mergo-Rosora- Staffolo senza tenere conto di altre questioni, mi sembra una cosa da non condividere. LORENZO RABINI. Voglio stare all essenziale, perché comprendiamo benissimo, tutti i gruppi consiliari, sono allo studio di una proposta da consegnare, quindi questa mattina abbiamo preso atto di ciò che la prefettura e non la Provincia ha fatto, perché ho sentito alcuni interventi in precedenza che tendevano dire che questa è la proposta della Provincia. No, questa è la proposta della prefettura, così come prevede l iter. Quindi, quella di questa mattina è la presa d atto di una proposta che viene fatta dalla prefettura, sulla quale la Provincia dà un proprio parere. Quindi, veramente sto ai limiti minimi consentiti, perché sono convinto che la proposta verrà sviluppata in altro modo. Certo non posso non rilevare un paio di situazioni. IL segretario Bitonto sa benissimo che la discussione è nata un mese fa, quando io stesso presentai in Consiglio provinciale una 8

9 interrogazione che aveva proprio lo scopo di capire come procedevamo. Questo iter però è stato accelerato, perché la proposta della P>provincia consegnata alla prefettura il 20 luglio non stava in quei termini che erano stati stabiliti precedentemente. Rilevo un paio di cose, da quello che emergeva dal dibattito. Intanto che ciò che accennava Ivana Ballante, proponendoci lo studio dei dati del 2009, che poi sono arrivati, ci fa capire che i collegi sono cambiati, compreso il famoso collegio 9, per il quale sono stati fatti molti interventi, ora 7 di Camerano. Già la popolazione a tutt oggi, nel 2009, tra Camerano, Numana, Offagna e Sirolo, da passa quasi a , quindi comunque è un dato di fatto che sta nel discorso lanciato da Ivana sulla questione di stare ai dati del 2009 e non del Tanto più, segretario, che lei ricorderà bene che per quanto riguarda una situazione di cui abbiamo parlato molto spesso, il famoso decreto legge 78 del 2010, molti dati, anche riferiti alle situazioni di carattere economico che vanno a incidere sugli enti, li prende a riferimento dall anno 2008, quindi uno sviluppo di dati fatto dal Ministero. Se nel decreto 78 viene preso in considerazione il 2008, in questo caso potrebbe essere preso in considerazione un avvicinamento del dato reale della popolazione rispetto al Ricordo che per quanto riguarda il mio collegio di Camerano, Numana e Sirolo, questo collegio fino al 1994 compreso, prendeva una part(e di Castelfidardo. Il collegio fino al 1994 era: Camerano, Numana, Sirolo ed una parte di Castelfidardo, non tutta Castelfidardo. Dal 1998 in poi è diventato un collegio a tre comuni: Camerano, Numana e Sirolo, il collegio della Riviera del Conero. Ha ragione Mircoli quando, in sottofondo, diceva che la proposta di agganciare questo collegio a Castelfidardo avrebbe un non senso sotto l aspetto della popolazione: lo avrebbe come confine, ma come popolazione superiamo abbondantemente tutta una regola dettata proprio dalla prefettura. Poi il tentativo di alcuni colleghi di sganciare Numana da questo collegio mi sembra che sia un po fuori luogo, perché la proposta che era stata fatta era proprio quella di dare una omogeneità culturale e non solo, quindi quel collegio era stato fatto proprio per la riviera del Conero, quindi Camerano, Numana e Sirolo era proprio il collegio della Riviera del Conero. Dividere i tre paesi in un altra prospettiva mi sembra fuori luogo, proprio per una questione culturale, turistica, oggettiva della materia. Penso che avremo modo di sviluppare, anche se con tempi diversi e più stretti rispetto a quelli preventivati, anche come gruppo consiliare, una proposta, magari allargata a tutto il Popolo della libertà, da consegnare al segretario. CORRADO PANETTI, Assessore Comune di Sassoferrato. Vorrei far rilevare alcune cose per il collegio di Sassoferrato che attualmente è 27 e con la nuova proposta va ad essere collegio 22. Qui di è parlato della modifica dei collegi ma io vorrei andare un po indietro, perché quando Sassoferrato, prima del 2004 aveva il collegio Sassoferrato-Genga, poi è stato modificato come Sassoferrato-Genga-Serra San Quirico-Cupramontana. Sassoferrato da Genga supera un comune, va a Serra San Quirico, poi ne supera ancora un altro e va a Cupramontana. Alcuni hanno fatto rilevare che ci deve essere la contiguità di confine, poi un altro ha detto dove non vi sono confini fra comuni non può essere fatto un collegio. Allora il collegio attuale non ho capito come si sia potuto fare. Sassoferrato confina con Genga, Arcevia e Fabriano. Con Serra San Quirico e Cupramontana non ha niente a che fare. Non mi dilungo, faremo una proposta, ci sentiremo, però chiederei di prendere in considerazione questo collegio, perché è stato fatto un errore prima del 2004, poi si continuato a fare un errore nel 2004, che ancora si perpetua. 9

10 MARCO GRANDI. Sarò telegrafico. Comprendo che rifare i collegi è un mestiere difficilissimo, perché uno propone 24 collegi e ci sono quelli che vorrebbero fare in tutt altra maniera. Non mi permetto, quindi, di dire tante cose. Tittarelli ha parlato di Unioni dei Comuni. Rompere l Unione dei Comuni mi sembra una cosa mal fatta. Mi sembra che in questo progetto si sia guardato più ai numeri in maniera molto matematica, dottrinaria e teorica che alla sostanza delle cose. Se c è un collegio più abbondante e più ridotto, mi sembra che il criterio dei numeri possa essere sacrificato a due questioni, che mi pare sono state evidenziate da diversi degli intervenuti, che sono la contiguità territoriale e la tradizione storica, culturale e via dicendo. Questi sono i due principi fondamentali: la contiguità e la tradizione culturale dei collegamenti operativi tra i Comuni. Mi pare che guardare ai numeri prevalentemente e disattendere la contiguità territoriale siano due elementi negativi di questa scelta. Faccio un accenno brevissimo al nostro collegio di Corinaldo che mi sembra potrebbe essere adeguato, accorpando Corinaldo a Ostra Vetere, che corrisponde ai criteri che ho segnalato. Ostra Vetere, più il collegio di Corinaldo, che comprende anche Castelleone, che insieme a Corinaldo fa Unione dei Comuni, mi sembra più logico. Poi, come trovare soluzione per gli altri non voglio dirlo, anche perché non sono in grado, non sono onnisciente. RENZO AMAGLIANI. Accolgo in pieno quello che ha detto adesso il collega, perché se noi ci focalizziamo sulla divisione dei collegi sostanzialmente solo come fatto numerico, questo potrebbe essere un elemento fuorviante. Dovremmo tenere in considerazione quello che il territorio esprime. E stato richiamato il collegio di Falconara che attualmente esprime due collegi ed è sottostimato. E vero questo, con il criterio dei numeri questa è una verità assoluta. Però credo che un territorio di quelle dimensioni, con quelle caratteristiche, con quei problemi, abbia bisogno e necessità anche di una rappresentanza nelle istituzioni. Quindi capite anche che il criterio dei numeri può valere ma io credo che i collegi debbano rispettare anche tutta una serie di problematicità che riguardano il territorio stesso. Condivido l elemento che veniva indicato dal collega Rabini: la Riviera del Conero esprime una sua unicità, quindi anche di questo dovremmo tenere conto. Tutta una serie di problemi che la Commissione farà bene a tenere in considerazione. Credo che da qui in avanti avremo da fare, però in effetti questa discussione andava ti ringrazio per il passaggio Marco fatta in questo modo per raccogliere le istanze dei territori e credo che ne abbiamo avute diverse. FRANCO BALDUCCI. Sono stati citati i criteri della popolazione e tutti hanno detto che non sono attendibili. Effettivamente, prendere i dati del 2001 non ha nessun valore. E stato detto della contiguità territoriale, a cui si può fare eccezione se c è una caratteristica economico-culturale simile, che è il terzo criterio. Da tutto quello che si è sentito, mi pare che ci sono difficoltà, però dai dati sono emerse dissonanze rispetto ai criteri che ci si era dati. Quella della prefettura poteva essere una funzione di numeri, ma non ha nessun valore. Se la Provincia ha una funzione di area vasta, questo è il momento essenziale per arrivare a dare, nei limiti del possibile, alcune soluzioni. Se c è una realtà di Unione dei Comuni che è arrivata a abitanti Polverigi, Agugliano, Santa Maria Nuova, Camerata Picena e Offagna bisogna assolutamente tenerne conto, perché si è parlato di dissonanze e il collegio attuale Polverigi, Agugliano e Filottrano, non ha senso di esistere, perché non c è alcune contiguità. Se di nuove realtà si deve tenere conto, penso che questa sia l occasione di dare un segnale e quindi ripresento la proposta che è stata fatta da altri. Chiedo che questi dati vengano mandati a tutti per . 10

11 PIETRO LUIGI AQUILANTI. Noi stiamo lavorando su dati superati. Sto vedendo il censimento del 2009 e vedo che nel mio collegio c è un incremento di popolazione di oltre abitanti. Il comune di Castelbellino ha aumentato di un terzo, a testimonianza che i dati debbono essere aggiornati, perché fare dei collegi con approssimazione, senza tenere conto anche della contiguità territoriale, non so quanto sia fatto bene. Staffolo io lo vedo bene anche con Cupramontana, ve lo dico con tutta onestà. A Cupramontana abbiamo una tradizione, oltre alla vicinanza, oltre al confine territoriale, anche di tradizione, l enogastronomia, una serie di cose con le quali ci sposiamo bene, mentre invece non mi vedo bene Mergo e Rosora. Con Mergo e Rosora noi confiniamo, i confini sono molto distanti e io dico che una vicinanza anche territoriale per specificità, per tradizioni, per cultura, per produzioni particolari debba essere prevalente rispetto al discorso del numero degli abitanti, come ritengo che sia indispensabile anche tenere conto delle specificità, non solo territoriali ma anche vocazionali, dei rispettivi territori. In alcuni casi qui sono state fatte delle forzature che secondo me gridano vendetta al cospetto di Dio, come mettere insieme ambiti di fondo valle con ambiti interamente montani. Ritengo che una rivisitazione complessiva sia necessaria e se si sono commessi degli errori, possiamo essere nella condizione anche di correggerli e suggerirne la correzione anche alla prefettura. PAOLO RAFFAELI. Condivido le cose che sono state dette. Vorrei fare una proposta. Se l ultima legislazione ha previsto sentite le Province, è una novità. Quindi quale peso possiamo avere? Questa mattina doveva essere fatta la Conferenza delle autonomie, di tutti i 49 Comuni. Se il nostro ruolo è quello di coordinamento dei Comuni, è necessario che facciamo una proposta con il supporto dei 49 Comuni. Solo in quel modo si può avere la possibilità di essere ascoltati, diversamente credo che proposte che giungono ognuna per il proprio comune, non siano del tutto attendibili. Una proposta globale e condivisa da 49 Comuni penso che possa avere un peso diverso. Nel collegio di Montemarciano abbiamo avuto un aumento di abitanti, di cui solo nel comune di Montemarciano, quindi è un dato comune, non è una cosa di poco conto. Mi sembra che vi siano elementi per poter fare una proposta più organica, che tenga conto di tutte le cose che sono state dette. MARCO GIARDINI. Qui sono presenti 11 Comuni e il presidente della Comunità montana, però tutti i Comuni sono stati invitati questa volta, così come nella Conferenza delle autonomie del 29 giugno, in cui c era lo stesso argomento all ordine del giorno. ALFONSO NAPOLITANO, Assessore Comune di Ancona. E stato detto di tutto, e tutto molto coerentemente a quella che mi sembra una cosa fatta a tavolino con dei numeri in mano, con una scacchiera ove mettere dei numeri. Probabilmente la cultura dei numeri è molto più semplice della cultura del ragionamento e di più complicato che va insieme a valori, territorio, storia ed altre cose. In fondo, due più due fa quattro, si fa molto prima. Oggi si governa così, è molto più semplice, è molto meno pesante, è molto più facile non sbagliare, anche se poi si rischia di sbagliare, come in questo caso. Ho detto questo per dare un contributo. Ancona può assorbire di nuovo Offagna, basterebbe cedere una piccola cosa a Falconara che è in difficoltà, come Palombella. Ma questa è una proposta. Altrimenti Ancona può tornare ad avere 6 collegi, perché non ha più abitanti, ma Quei messi così bene in fila non sono più reali, perché quando si andrà veramente a fare i collegi, i collegi saranno fatti da quelle persone che veramente ci abitano oggi, non nel

12 Quindi anche questa tabella che tiene conto di un 10% in più o in meno, è fasulla. La matematica è una di quelle cose così perfette che può essere il contrario di quello che dimostra, perché in effetti non è assolutamente così. Quindi tutto quello che è stato fatto può essere benissimo una base su cui lavorare. Se la Commissione avrà un valore, se avrà la forza di poter essere condizionante, in senso propositivo, per chi dovrà poi decidere i collegi, penso che dovremmo veramente preparare uno schema su questa base ma un po diverso, che tenga conto proprio di tutto quello che è stato detto, di tutto quello che è la realtà di tutti i giorni, al di là dei numeri, che sono anche quelli cambiati, per cui anche quelli già inficiano questo tipo di suddivisione. CRISTIAN MAZZONI, Vicesindaco di Monterado. Alcune valutazioni sul mio territorio, Senigallia e la zona Misa. Faccio una premessa. Mi sembra che la proposta che ci viene fatta sottolinei ancora di più l autoreferenzialità dei grandi territori. Noi abbiamo tanti comuni, i grandi centri che di fatto coincidono con interi collegi e anche più collegi, come Ancona, Jesi, Senigallia. Era così anche prima, però i consiglieri eletti in quelle zone hanno sempre la deviazione professionale di curare gli interessi delle città in cui sono eletti, non avere una propensione per l area vasta. Faccio una valutazione sulla zona Misa; Credo che sia un errore, sottolineato anche dagli interventi che mi hanno preceduto, quello di scorporare in collegi diversi le Unioni di Comuni già esistenti, realizzate da qualche anno. Ad esempio l Unione dei Comuni di Corinaldo con Castelleone e Barbara, che con questa proposta sarebbero assegnati a collegi diversi. Per recuperare una maggiore omogeneità di territori, la proposta che fa il Comune di Monterado è di far entrare Monterado e Castelcolonna all interno di Senigallia, per superare questa sorta di egocentrismo dei grandi comuni e permettere così a Barbara e Castelleone di rientrare nel collegio di Corinaldo. LORENZO CATRARO. Molte cose che volevo dire sono state anticipate da Raffaeli. Credo che sia un momento molto importante per la Provincia riuscire ad incidere sulla individuazione dei collegi, se questo è lo spirito con cui dobbiamo affrontare la riforma. Potremmo dire tante cose a livello politico, ma su questo ritorneremo. Veniva sottolineato giustamente che è prioritario fare una fotografia reale del momento attuale, perché i numeri non portano. A Castelfidardo ci sono abitanti in meno riportati, quindi in una realtà dove c è anche una realtà economica e politica, ciò può indurre a valutazioni diverse, quindi il collegio unico mi sembra naturale. Però mi rendo anche conto che ci sono differenze territoriali. Ecco perché è fondamentale che abbiamo riscontro sui numeri. Una questione legata ad Ancona che ha abitanti in più, però i abitanti in più di Ancona non modificano il fatto che Ancona ha 5 rappresentanti, mentre un numero diverso di abitanti su comuni accorpati, favorisce o meno l eventuale elezione di un rappresentante. La questione è diversa. So che non sarà facile, perché come Castelfidardo abbiamo vissuto per anni lo spacchettamento in due: una parte con Camerano e una parte con Loreto. Per cui veniva fuori che una zona ricchissima non era mai rappresentata, perché non ci riusciva mai. Anche se credo che come consiglieri provinciali dovremo fare anche una valutazione che tenga conto un po di più del rapporto del territorio provinciale. Noi siamo consiglieri provinciali. Credo che dobbiamo provare a fare sintesi su questo. Non sarà facile, ne sono convinto, perché ognuno vorrà addirittura il collegio di casa, però dobbiamo fare questo sforzo se vogliamo dare un senso a questa operazione. Chiedo quindi alla presidenza della Commissione, che ringrazio, di pretendere dai Comuni almeno i dati aggiornati a fine anno o più recenti possibile. 12

13 Per quanto riguarda Castelfidardo, il collegio di abitanti rientrerebbe completamente nei canoni. ARDUINO TASSI, Sindaco di Serra de Conti. Sarò brevissimo, anche perché molte cose sono state già dette e sono condivisibili. Sottolineo che le questioni della densità demografica siano un criterio importante del quale tenere conto, specialmente dove la rarefazione della popolazione è un problema. Se da un lato nel programma politico noi ci occupiamo delle aree interne, delle aree in difficoltà, dello sviluppo rurale ecc. e poi nella determinazione dei limiti dei collegi non ne teniamo conto, secondo me non facciamo un opera di grande coerenza. I sindaci sanno bene che l Istat tutti i mesi fornisce i dati e l Istat è uno degli organismi più efficienti al mondo, quindi dati aggiornati ci sono e dovremmo tenerne conto, perché da questo punto di vista significa tenere conto della identità socio-economica del territorio. L altro criterio che mi sembra doveroso richiamare è quello delle aree ove sono in atto Associazioni di Comuni. Secondo me questa tabella, come è stata pensata, può essere anche una base di discussione, ma è largamente insoddisfacente sul piano concreto, sostanziale. C è la necessità che i collegi siano rappresentativi della realtà e non un astrazione. MARCO GIARDINI. Chiudiamo questo incontro, questa mattina, riprendendo l intervento fatto da Paolo Raffaeli, quando metteva al centro il ruolo dei Comuni. Non può essere altrimenti. Rinnovo ancora una volta l invito a far pervenire le osservazioni e a far sì che i Comuni, alla luce anche degli interventi qui emersi, proposte molto precise e puntuali, si attivino di conseguenza anche fra di loro. Per esempio il vicesindaco di Monterado accenna a una precisa descrizione del suo collegio: intanto si consulti con gli interessati, così come è stato qui suggerito. Per quanto ci riguarda faremo tutto il possibile, da qui al 20 per dare le risposte. Faremo una in mattinata a tutti e spediremo a tutti i 49 comuni questa , in modo tale che sappiano che noi ci siamo visti, sentiti, abbiamo discusso, come era doveroso. Vi ringrazio. 13

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