1. PREMESSA DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI STANDARD MANUTENTIVO DA GARANTIRE... 7
|
|
- Geraldo Volpi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Indice: 1. PREMESSA DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI STANDARD MANUTENTIVO DA GARANTIRE SISTEMAZIONI SPONDALI E DEL FONDO ALVEO IN MASSI NATURALI MANUALE D USO... 7 Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE... 7 Erosione... 7 Depositi... 8 Scalzamento scogliere, briglie, soglie... 8 Eccessiva vegetazione / infestanti PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi RIPROFILATURA ALVEO IN TERRA MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Erosione Depositi Eccessiva vegetazione / infestanti PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi STRUTTURE IN FONDAZIONE: PIEDE DI FONDAZIONE PER MURO DI SOSTEGNO MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Cedimenti Corrosione Fessurazioni Lesioni Non perpendicolarità della struttura PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi STRUTTURE IN FONDAZIONE: PLATEE MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Cedimenti Corrosione Fessurazioni Lesioni Non perpendicolarità della struttura PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi
3 7. STRUTTURE DI ELEVAZIONE: PARETI IN CA MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Alterazione finitura superficiale Corrosione Deposito superficiale Distacco o erosione Fessurazioni Lesioni PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi STRUTTURE SECONDARIE: SOLETTE IN CA MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Corrosione Deformazioni Degrado-distacchi Fessurazioni Lesioni Umidità PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi CANALE SCATOLARE PREFABBRICATO IN CA MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Corrosione Deformazioni Degrado-distacchi Fessurazioni Lesioni PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi TUBAZIONI IN CA MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Cedimenti Corrosione Depositi Difetti dei chiusini Erosione Fessurazioni dei pozzetti Lesioni dei pozzetti Penetrazione di radici Perdite per difetti ai raccordi e alle sconnessioni Presenza di vegetazione PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli
4 Sottoprogramma degli interventi BARRIERE STRADALI E PARAPETTI MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Bolle o screpolature Corrosione o presenza di ruggine PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi STRADE ASFALTATE MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Deformazioni Fessurazioni Usura PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi PISTE DI MANUTENZIONE IN MATERIALE DI SCAVO VAGLIATO E COMPATTATO MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Buche Cedimenti Presenza di vegetazione PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi PARATOIE MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Bolle o screpolature Corrosione Deformazioni o distorsioni Serraggio elementi giuntati PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli Sottoprogramma degli interventi PETTINI IN IPE PER LA PULIZIA DELLA VASCA DI LAMINAZIONE MANUALE D USO Descrizione MANUALE DI MANUTENZIONE Bolle o screpolature Corrosione Deformazioni o distorsioni Serraggio elementi giuntati PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli
5 Sottoprogramma degli interventi CONSIDERAZIONI FINALI
6 1. PREMESSA Il successo di un intervento di sistemazione idraulica è correlato anche alla predisposizione di un programma periodico di manutenzione che garantisca un monitoraggio costante dell opera e dei relativi interventi. La presente relazione riferisce circa il Piano di Manutenzione dell Opera relativo agli interventi per la sistemazione idraulica del Rio Moglie nei Comuni di Sandigliano e di Gaglianico, redatto ai sensi del DPR 207/2010. Le informazioni e le indicazioni fornite all interno del piano costituiscono un importante traccia per l elaborato definitivo, che dovrà necessariamente essere redatto al termine lavori, o perlomeno quando saranno note, in dettaglio, tutte le caratteristiche tecniche degli impianti e dei materiali in genere che verranno effettivamente messi in opera dalla ditta vincitrice dell appalto. I principi fondamentali cui gli interventi di manutenzione si rifanno sono i seguenti: - Corretta conservazione delle opere per l intera vita utile; - Garanzia della sicurezza delle persone e della tutela ambientale; - Economicità e rapidità d intervento. Come previsto dall art.38, c.2, del DPR 207/2010 (già art. 40, c.2, del DPR 554/1999), il presente Piano di Manutenzione si compone dei seguenti documenti operativi: 1) Manuale d uso: nel caso specifico del progetto in esame il Manuale d Uso, più che a conoscere le modalità di fruizione del bene, è utile a consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. 2) Manuale di manutenzione: in questa sezione sono riportate indicazioni circa le anomalie riscontrabili durante la vita utile dei beni, da conoscere per una corretta manutenzione dell opera progettata; 3) Programma di manutenzione: prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze prefissate al fine di una corretta gestione del bene nel corso degli anni. In questa sezione saranno pertanto definiti: - il livello delle prestazioni che devono essere garantite dall opera realizzata durante la sua vita; - una serie di controlli e di interventi finalizzati ad una corretta gestione dell opera; - le scadenze alle quali devono essere eseguiti gli interventi. Il Programma di Manutenzione si articola in: a) Sottoprogramma delle prestazioni: vi sono indicate le caratteristiche prestazionali ottimali ed il loro eventuale decremento accettabile, nel corso della vita utile del bene; b) Sottoprogramma dei controlli: vi è indicata la programmazione delle verifiche e dei controlli da effettuarsi per rilevare durante gli anni la rispondenza alle prestazioni previste; l obiettivo è quello di avere una indicazione precisa della dinamica di caduta di efficienza del bene avendo come riferimento il livello di funzionamento ottimale e quello minimo accettabile; c) Sottoprogramma degli interventi di manutenzione: riporta gli interventi in programma e l indicazione del soggetto preposto ad effettuarli, nell ottica di una corretta conservazione del bene. 5
7 1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI Di seguito si ricordano le opere in progetto; per una descrizione dettagliata si rimanda alla Relazione Tecnico Illustrativa (ID ), alla Relazione Idrologico-Idraulica (ID ) e alla Relazione di Calcolo Strutturale (ST ), oltre che alle Tavole di progetto. Le opere in progetto interessano il bacino del Rio Moglie e un tratto di bacino del Rio Raspuzzo intercettato dal canale di gronda in progetto e convogliato verso il Rio Moglie, e sono qui definite da valle verso monte, a partire dall ultimo tratto a valle del ponte di Via Trento. È previsto un tronco di riprofilatura a valle del ponte sul Rio Moglie di Via Trento, che verrà realizzato in massi con sezione trapezia. Il ponte della stessa Via Trento verrà rifatto attraverso la posa di uno scatolare prefabbricato, garantendo una luce libera maggiore grazie ad una maggior quota dell impalcato ed alla riprofilatura dell alveo. È previsto poi il rifacimento del ponte di V.Roma sul Rio Moglie con un canale scatolare in CA, ottimizzandone il tracciato e ampliando la luce libera; immediatamente a valle del ponte, un tronco riprofilato con sezione in massi non cementati fungerà da raccordo alla scogliera esistente tra V.Roma e V.Trento. Procedendo verso monte, si demolirà il tratto in massi realizzato nel corso di un lotto precedente, per consentire un approfondimento dell alveo adeguato alle nuove condizioni di deflusso e la riprofilatura del tronco lungo Via Mazzini, a fianco del muro di recinzione esistente del Castello di Sandigliano, fino all attraversamento esistente a valle dell abitato di frazione Moglie. La riprofilatura sarà realizzata con una regolarizzazione del fondo alveo, il rivestimento in massi e la protezione del modesto rilevato stradale con un muro di sostegno integrato nel rivestimento spondale. Il percorso proseguirà lungo Via Mazzini risalendo sino alle prime case di Frazione Moglie, pochi metri oltre il termine del muro di recinzione del Castello per poi deviare verso Est. Si proseguirà a fianco di una strada campestre esistente che si congiunge poi alla Strada Comunale dell Asino procedendo con un canale in scatolare prefabbricato in CA e un breve tratto in scogliera non cementata, sino a raggiungere un riale esistente che procede con andamento Nord-Sud. Ci si immetterà nell alveo esistente, riprofilandone la sezione realizzando una scogliera in massi per incrementare la capacità di deflusso; dopo un breve tratto sotto strada a sezione chiusa, si prosegue in direzione Nord con una tubazione di grande diametro interrata, sino a superare la Cascina Pralino e le serre esistenti. Una volta raggiunto il confine tra due proprietà si propone di realizzare un canale di gronda a cielo aperto in massi non cementati, avente funzione di raccordo e laminazione, sino ad intercettare ad Est il corso del Rio Raspuzzo che proprio in questo punto si definisce in modo marcato. I contributi provenienti dal fosso a servizio della vicina S.P. verranno convogliati verso il canale di laminazione tramite un tratto in terra riprofilato con geotessuto. Allo scopo di agevolare le operazioni di manutenzione e pulizia del canale di gronda in progetto, verrà realizzata una tubazione in CA di collegamento tra il canale stesso e le due tubazioni gemelle esistenti, fiancheggianti a ovest la Cascina Pralino e aventi funzione irrigua, in modo da deviare temporaneamente il deflusso delle acque di magra verso il tracciato esistente. Per limitare gli apporti dal sifone esistente che oggi consente il sottopasso del nuovo canale recentemente realizzato, si propone la costruzione di un manufatto comprensivo di scolmatore e di una luce di fondo regolabile a completamento del sifone stesso, come meglio dettagliato nella Tav.ID e nella Relazione Idrologico-Idraulica. 6
8 2. STANDARD MANUTENTIVO DA GARANTIRE Per le opere in progetto è previsto l uso di materiali e tecniche realizzative che rispondono ad elevati livelli qualitativi; si stabilisce che lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo sia di livello ALTO e quindi nel presente Piano si prevede che: 1) controlli e verifiche dello stato di conservazione delle opere siano effettuati in caso di eventi meteorici violenti; 2) gli interventi di manutenzione siano effettuati subito dopo la di necessità di intervento. 3. SISTEMAZIONI SPONDALI E DEL FONDO ALVEO IN MASSI NATURALI 3.1 Manuale d uso Descrizione Alveo rivestito in massi lapidei non cementati, con eventuale presenza di salti, taglioni e briglie, a sezione trapezia variabile secondo le sezioni tipo riportate alla ID Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID Relazione idrologico - idraulica; ID Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID Planimetria di progetto; ID Sezioni di progetto 1/2; ID Sezioni di progetto 2/2; ID Profilo longitudinale di progetto; ID Sezioni tipo; ID Manufatti in progetto 1/3; ID Manufatti in progetto 2/3; ID Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso L alveo è destinato a garantire il deflusso in sicurezza delle portate di progetto senza presentare alterazioni significative. Prestazioni attese Efficienza idraulica, resistenza ai fenomeni erosivi e mantenimento della sagoma di progetto. 3.2 Manuale di manutenzione Erosione Descrizione: degradazione che implica l'evolversi di processi erosivi che alterano i piani di scorrimento delle acque ed asportano materiale di fondo o di sponda. Cause: assenza di inerbimento, eventi meteorici eccezionali, cattiva costipazione delle zone oggetto di scavo e reinterro o reinterro con materiale inadatto, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica, possibile instabilizzazione di strutture prospicienti l alveo o della sponda stessa, alterazione dei tronchi di valle. 7
9 Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Depositi Descrizione: accumulo di materiale di varia natura che altera i piani di scorrimento delle acque e può essere causato da fenomeni erosivi posti più a monte. Cause: assenza di pulizia dell alveo, eventi meteorici eccezionali, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica del sistema. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. Scalzamento scogliere, briglie, soglie Descrizione: alterazione dei piani di fondazione delle strutture connessi spesso a fenomeni erosivi, disallineamento dei massi. Cause: asportazione di materiale per mezzo delle acque, cedimento del terreno di fondazione. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale con possibili collassi strutturali, perdita di efficienza delle protezioni in massi trasportati fuori sagoma. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali, materiale per sottofondazione. Eccessiva vegetazione / infestanti Descrizione: Alterazione della capacità idraulica della sezione a causa dell eccessiva vegetazione od alla presenza di specie infestanti. Valutando le interazioni idrauliche tra vegetazione e deflusso si puo affermare, infatti, che la presenza di vegetazione ripariale comporta un aumento della scabrezza idraulica al contorno e genera di conseguenza una maggiore resistenza al moto ed una riduzione della velocita del flusso. L aumento della scabrezza produce, a parita di portata, un innalzamento del livello dell acqua, e quindi puo indurre un maggior rischio di esondazione rispetto ad un alveo non vegetato. Cause: Presenza di specie infestanti, scarsa manutenzione, mancato attecchimento delle specie seminate. Effetto: Diminuzione dell efficienza idraulica locale e pregiudizio del buon scolo delle acque anche a causa del possibile distacco di grandi quantità di materiale vegetale durante le piene, con possibile ostruzione delle sezioni di valle. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di sfalcio meccaniche. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. 3.3 Programma di manutenzione Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 8
10 3.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Ispezione visiva sullo stato generale delle opere Controllo a vista del grado di allineamento dei massi costituenti la scogliera secondo la sagoma prestabilita Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo annuale descrizione dello stato dei luoghi localizzazione delle anomalie Individuazione di fenomeni di scalzamento ai piedi delle scogliere, dei taglioni e delle briglie Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo localizzazione delle anomalie Individuazione di fenomeni di erosione delle scogliere e delle sponde delle scogliere in terra, dei taglioni e delle briglie Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo localizzazione delle anomalie Ispezione visiva sul deposito di materiali in eccesso tra gli interstizi dei massi, sul fondo alveo, nonché nel tratto terminale della vasca di laminazione Stagionale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo localizzazione Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione tra gli interstizi dei massi e sul fondo alveo Stagionale localizzazione Rilievo topografico della posizione e delle quote dei taglioni di collegamento tra tratti in terra e rivestiti Quinquennale o dopo Rilievo topografico 9
11 3.3.3 Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Disallineamento dei massi costituenti la scogliera Regolarizzazione dell allineamento dei massi, risagomatura dell'alveo Individuazione di fenomeni di scalzamento ai piedi delle scogliere, dei taglioni e delle briglie Individuazione di fenomeni di erosione delle scogliere e dei tratti di sponde in terra, dei taglioni e delle briglie Ispezione visiva sul deposito di materiali in eccesso tra gli interstizi dei massi, sul fondo alveo, nonché nel tratto terminale della vasca di laminazione Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione tra gli interstizi dei massi e sul fondo alveo Rilievo topografico della posizione e delle quote dei taglioni di collegamento tra tratti in terra e rivestiti Ricostruzione delle parti danneggiate, eventuale fissaggio mediante barre di acciaio o intasamento in cls dei massi asportati, eventuale sottomurazione delle strutture interessate da fenomeni tali da pregiudicarne la stabilità o la conservazione. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Ripristino parti danneggiate e/o protezione con geotessuto, inerbimenti o tecniche di ingegneria naturalistica Asportazione del materiale o spostamento a colmatura delle erosioni Estirpazione/sfalcio della vegetazione infestante Sistemazione delle quote delle opere in modo da garantirne la piena funzionalità e/o ditta specializzata e/o ditta specializzata 4. RIPROFILATURA ALVEO IN TERRA 4.1 Manuale d uso Descrizione Alveo in terra rivestito in geotessuto, a sezione trapezia secondo le sezioni tipo riportate alla ID Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID Relazione idrologico - idraulica; ID Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID Planimetria di progetto; 10
12 ID Sezioni di progetto 1/2; ID Sezioni di progetto 2/2; ID Profilo longitudinale di progetto; ID Sezioni tipo; Modalità d uso L alveo è destinato a garantire il deflusso in sicurezza delle portate di progetto senza presentare alterazioni significative. Prestazioni attese Efficienza idraulica, resistenza ai fenomeni erosivi e mantenimento della sagoma di progetto. 4.2 Manuale di manutenzione Erosione Descrizione: degradazione che implica l'evolversi di processi erosivi che alterano i piani di scorrimento delle acque ed asportano materiale di fondo o di sponda. Cause: assenza di inerbimento, eventi meteorici eccezionali, cattiva costipazione delle zone oggetto di scavo e reinterro o reinterro con materiale inadatto, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica, possibile instabilizzazione di strutture prospicienti l alveo o della sponda stessa, alterazione dei tronchi di valle. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Depositi Descrizione: accumulo di materiale di varia natura che altera i piani di scorrimento delle acque e può essere causato da fenomeni erosivi posti più a monte. Cause: assenza di pulizia dell alveo, eventi meteorici eccezionali, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica del sistema. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. Eccessiva vegetazione / infestanti Descrizione: Alterazione della capacità idraulica della sezione a causa dell eccessiva vegetazione od alla presenza di specie infestanti. Valutando le interazioni idrauliche tra vegetazione e deflusso si puo affermare, infatti, che la presenza di vegetazione ripariale comporta un aumento della scabrezza idraulica al contorno e genera di conseguenza una maggiore resistenza al moto ed una riduzione della velocita del flusso. L aumento della scabrezza produce, a parita di portata, un innalzamento del livello dell acqua, e quindi puo indurre un maggior rischio di esondazione rispetto ad un alveo non vegetato. Cause: Presenza di specie infestanti, scarsa manutenzione, mancato attecchimento delle specie seminate. Effetto: Diminuzione dell efficienza idraulica locale e pregiudizio del buon scolo delle acque anche a causa del possibile distacco di grandi quantità di materiale vegetale durante le piene, con possibile ostruzione delle sezioni di valle. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di sfalcio meccaniche. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. 11
13 4.3 Programma di manutenzione Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo Ispezione visiva sullo stato generale delle opere Individuazione di fenomeni di erosione Ispezione visiva sul deposito di materiali in eccesso sul fondo alveo Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione lungo le sponde e sul fondo Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo Stagionale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo Stagionale descrizione dello stato dei luoghi localizzazione delle anomalie localizzazione localizzazione Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Individuazione di fenomeni di Protezione tratti erosi con geotessuto, inerbimenti o erosione tecniche di ingegneria naturalistica Ispezione visiva sul deposito di Asportazione del materiale o spostamento a materiali in eccesso sul fondo colmatura delle erosioni alveo e/o ditta specializzata Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione lungo le sponde e sul fondo Estirpazione/sfalcio della vegetazione infestante e/o ditta specializzata 5. STRUTTURE IN FONDAZIONE: PIEDE DI FONDAZIONE PER MURO DI SOSTEGNO 5.1 Manuale d uso Descrizione Strutture di fondazione diretta di tipo continuo con sviluppo lineare, che trasmettono le sollecitazioni statiche e sismiche della sovrastruttura al terreno. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. 12
14 Riferimento agli elaborati del progetto ID Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID Relazione idrologico - idraulica; ID Planimetria di progetto; ID Sezioni di progetto 1/2; ID Sezioni di progetto 2/2; ID Profilo longitudinale di progetto; ID Sezioni tipo; ID Manufatti in progetto 1/3; ID Manufatti in progetto 2/3; ID Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso Le travi di fondazione sono elementi progettati per resistere a rotture di taglio lungo superfici di scorrimento nel terreno, ad eccessive variazioni di volume del complesso di terreno interessato, ai cedimenti differenziali nei punti di contatto con il terreno. Prestazioni attese Tali elementi di fondazione devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l'insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. 5.2 Manuale di manutenzione Cedimenti Descrizione: Dissesti uniformi e/o differenziali con manifestazioni di abbassamento del piano di imposta della fondazione. Cause: Mutamenti delle condizioni del terreno dovuti a cause quali: variazione della falda freatica, rottura di fognature o condutture idriche in prossimità della fondazione, ecc. Mutamenti delle condizioni di carico applicate. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale; riduzione della stabilità a livello globale della struttura; lesioni all'elemento strutturale e/o alla sovrastruttura. Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, georesine, opere di sostegno, opere provvisionali. Corrosione Descrizione: Degradazione che implica l'evolversi di processi chimici che portano alla corrosione delle armature in acciaio per carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo o per cloruri, visibile con distacchi del copriferro, lesioni e striature di ruggine. Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali. 13
15 Fessurazioni Descrizione: Degrado superficiale che si manifesta con fessurazioni e crepe. Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni. Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde. Valutazione: Moderata. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali. Lesioni Descrizione: Rotture che si manifestano con l'interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, le cui caratteristiche e andamento ne definiscono l'importanza e il tipo. Cause: Le lesioni e le rotture si manifestano quando lo sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale supera la resistenza corrispondente del materiale. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali. Non perpendicolarità della struttura Descrizione: l elemento è sottoposto a spostamenti, rotazioni o alterazioni della propria posizione statica di normale funzionamento. Cause: Cedimenti; rotture; eventi di natura diversa. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura da decidersi dopo indagini specifiche, opere di sostegno, opere provvisionali. 5.3 Programma di manutenzione Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 14
16 5.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Annuale Ditta specializzata localizzazione Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato, tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere e/o procedimenti specifici di consolidamento del terreno da scegliere dopo indagini specifiche e approfondite. Trattamenti di miglioramento della resistenza delle fondazioni anche tramite l'impiego di georesine. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti. 15
17 6. STRUTTURE IN FONDAZIONE: PLATEE 6.1 Manuale d uso Descrizione Strutture di fondazione diretta di tipo continuo con sviluppo piano, che trasmettono le sollecitazioni statiche e sismiche della sovrastruttura al terreno. Nel caso di utilizzo in vasche di contenimento o manufatti idraulici devono inoltre garantire la tenuta idraulica del manufatto. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID Relazione idrologico - idraulica; ID Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID Planimetria di progetto; ID Sezioni di progetto 1/2; ID Sezioni di progetto 2/2; ID Profilo longitudinale di progetto; ID Sezioni tipo; ID a Pianta e sezioni ponte di Via Roma con indicazione dei sottoservizi ID b Pianta e sezioni ponte di Via Trento con indicazione dei sottoservizi ID Pianta e sezioni sbocco in Via Mazzini con indicazione dei sottoservizi ID Manufatti in progetto 1/3; ID Manufatti in progetto 2/3; ID Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso Le platee sono elementi di fondazione progettati per resistere a rotture di taglio lungo superfici di scorrimento nel terreno, ad eccessive variazioni di volume del complesso di terreno interessato, ai cedimenti differenziali nei punti di contatto con il terreno. Prestazioni attese Tali elementi di fondazione devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l'insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. 6.2 Manuale di manutenzione Cedimenti Descrizione: Dissesti uniformi e/o differenziali con manifestazioni di abbassamento del piano di imposta della fondazione. Cause: Mutamenti delle condizioni del terreno dovuti a cause quali: variazione della falda freatica, rottura di fognature o condutture idriche in prossimità della fondazione, ecc. Mutamenti delle condizioni di carico applicate. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale; riduzione della stabilità a livello globale della struttura; lesioni all'elemento strutturale e/o alla sovrastruttura. 16
18 Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, georesine, opere di sostegno, opere provvisionali. Corrosione Descrizione: Degradazione che implica l'evolversi di processi chimici che portano alla corrosione delle armature in acciaio per carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo o per cloruri, visibile con distacchi del copriferro, lesioni e striature di ruggine. Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali. Fessurazioni Descrizione: Degrado superficiale che si manifesta con fessurazioni e crepe. Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni. Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde. Valutazione: Moderata. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali. Lesioni Descrizione: Rotture che si manifestano con l'interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, le cui caratteristiche e andamento ne definiscono l'importanza e il tipo. Cause: Le lesioni e le rotture si manifestano quando lo sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale supera la resistenza corrispondente del materiale. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali. Non perpendicolarità della struttura Descrizione: l elemento è sottoposto a spostamenti, rotazioni o alterazioni della propria posizione statica di normale funzionamento. Cause: Cedimenti; rotture; eventi di natura diversa. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura da decidersi dopo indagini specifiche, opere di sostegno, opere provvisionali. 17
19 6.3 Programma di manutenzione Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Annuale Ditta specializzata localizzazione Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. 18
20 Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato, tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere e/o procedimenti specifici di consolidamento del terreno da scegliere dopo indagini specifiche e approfondite. Trattamenti di miglioramento della resistenza delle fondazioni anche tramite l'impiego di georesine. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti. 7. STRUTTURE DI ELEVAZIONE: PARETI IN CA 7.1 Manuale d uso Descrizione Strutture verticali in cemento armato, formate da un volume parallelepipedo di tipo piano con due dimensioni predominanti (lunghezza e larghezza) rispetto alla terza (altezza della sezione), aventi la funzione di trasferire al piano di fondazione le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID Relazione idrologico - idraulica; ID Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID Planimetria di progetto; ID Sezioni di progetto 1/2; ID Sezioni di progetto 2/2; ID Profilo longitudinale di progetto; ID Sezioni tipo; ID a Pianta e sezioni ponte di Via Roma con indicazione dei sottoservizi ID b Pianta e sezioni ponte di Via Trento con indicazione dei sottoservizi 19
21 ID Pianta e sezioni sbocco in Via Mazzini con indicazione dei sottoservizi ID Manufatti in progetto 1/3; ID Manufatti in progetto 2/3; ID Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso Le pareti in c.a. sono elementi strutturali portanti progettati per resistere a fenomeni di pressoflessione e taglio nei confronti dei carichi trasmessi dalle varie parti della struttura, soprattutto nei casi di sisma. Inoltre svolgono anche la funzione di delimitazione e protezione degli ambienti interni. Nel caso di utilizzo in vasche di contenimento devono inoltre garantire la tenuta idraulica del manufatto. Prestazioni attese Tali elementi strutturali devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l'insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Nel caso di utilizzo in vasche di contenimento devono inoltre garantire la tenuta idraulica del manufatto. Tale requisito è raggiunto mediante attento controllo della Fessurazione dell'elemento. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. 7.2 Manuale di manutenzione Alterazione finitura superficiale Descrizione: Mutamento del livello qualitativo della superficie di calcestruzzo con variazioni cromatiche, formazione di sostanze e/o efflorescenze, presenza di fori e porosità di grandezza e distribuzione irregolare e, in generale, aspetto degradato. Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali; formazione di bolle d'aria al momento del getto; assenza di adeguato trattamento protettivo. Effetto: Incremento delle porosità e rugosità della superficie con creazione di cavità fino alla perdita del ricoprimento delle armature metalliche. Valutazione: Lieve. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, resine e trattamenti specifici. Esecutore:. Corrosione Descrizione: Degradazione che implica l'evolversi di processi chimici che portano alla corrosione delle armature in acciaio per carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo o per cloruri, visibile con distacchi del copriferro, lesioni e striature di ruggine. Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali. Deposito superficiale Descrizione: Accumulo di polvere e/o materiali estranei, anche di natura biologica, di spessore e consistenza variabili. 20
22 Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali esterni; condizioni termo igrometriche interne dannose; assenza di adeguato trattamento protettivo. Effetto: Degradazione e decadimento dell'aspetto e della finitura superficiale dell'elemento strutturale. Valutazione: Lieve. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, e trattamenti specifici. Esecutore: Distacco o erosione Descrizione: Disgregazione e distacco di parti del materiale dalla superficie dell'elemento strutturale, di forma e spessori irregolari e dimensioni variabili. Cause: Variazioni di temperatura; penetrazione di acqua; cause esterne. Effetto: Perdita del ricoprimento delle armature metalliche; ampliamento delle erosioni fino alla creazione di lesioni con perdita di resistenza nell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, trattamenti specifici. Fessurazioni Descrizione: Degrado superficiale che si manifesta con fessurazioni e crepe. Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni. Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde. Valutazione: Moderata. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali. Lesioni Descrizione: Rotture che si manifestano con l'interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, le cui caratteristiche e andamento ne definiscono l'importanza e il tipo. Cause: Le lesioni e le rotture si manifestano quando lo sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale supera la resistenza corrispondente del materiale. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali. 7.3 Programma di manutenzione Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 21
23 7.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle possibili zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Ispezione visiva per accertare la presenza di depositi superficiali di varia natura Ispezione visiva per verificare eventuali distacchi o fenomeni erosivi Ispezione visiva per accertare le condizioni della finitura superficiale Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Annuale o dopo Annuale o dopo Annuale Ditta specializzata e/o utente Ditta specializzata localizzazione localizzazione localizzazione localizzazione Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. 22
24 Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato, tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle possibili zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, anche con strumentazione idonea Ispezione visiva per accertare la presenza di depositi superficiali di varia natura Ispezione visiva per verificare eventuali distacchi o fenomeni erosivi Ispezione visiva per accertare le condizioni della finitura superficiale Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Pulitura e rimozione di sostanze estranee accumulate sulla superficie dell'elemento strutturale mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici. Pulitura e rimozione del calcestruzzo ammalorato mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici. Pulitura e rimozione del calcestruzzo ammalorato mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici. Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti. 8. STRUTTURE SECONDARIE: SOLETTE IN CA 8.1 Manuale d uso Descrizione Strutture piane portanti in cemento armato, orizzontali o inclinate, aventi la funzione di realizzare i piani di calpestio o viari e i piani di copertura delle strutture e che trasmettono i carichi di piano agli elementi strutturali orizzontali (travi). Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto 23
1. MANUALE D'USO MANUALE DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 7
SOMMARIO 1. MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Pareti sismiche in c.a.... 2 2. MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 Strutture in fondazione... 3 Platee...
DettagliMANUALE D'USO. Strutture in fondazione. Strutture di elevazione. Platee. Travi in c.a. Pareti sismiche in c.a.
SOMMARIO MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Travi in c.a.... 2 Pareti sismiche in c.a.... 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 4 Strutture in fondazione...
DettagliSe R7. ACS ingegneri via catani,28/c prato tel fax adeguamento sismico della palestra
via catani,28/c - 59100 prato tel 0574.527864 fax 0574.568066 E-mail Se R7 piano di manutenzione --- --- marzo 2015 comune di barberino di mugello (fi) adeguamento sismico della palestra della scuola media
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
LAVORI DI ADEGUAMENTO, RISTRUTTURAZIONE ED EFFICENTAMENTO DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO DELLA VASCA N. 2 E VASCA N. 4 IN AGRO DI MELFI E SISTEMI DI ADDUZIONE AD ESSI CONNESSI A.2.8 Agg. Agg. Scala: Il
DettagliRSD03 COMUNE DI MINERBIO RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DEL NIDO D'INFANZIA DEL CAPOLUOGO "L'ISOLA DI PETER PAN" PROGETTO DEFINITIVO
COMUNE DI MINERBIO RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DEL NIDO D'INFANZIA DEL CAPOLUOGO "L'ISOLA DI PETER PAN" nuovomodo S.r.l. Via G.Verdi 24/b 06073 - Corciano (PG) Tel. +39 075 5173079 Fax. +39 075 5171034 info@nuovomodo.com
DettagliPiano di manutenzione denitrificazione-ossidazione e locale soffianti SOMMARIO
SOMMARIO MANUALE D'USO... 3 Strutture in fondazione... 3 Platee... 3 Strutture di elevazione... 3 Pareti sismiche in c.a... 3 Strutture secondarie... 3 Scale - Rampe in c.a... 3 Solai in latero-cemento...
DettagliSostituzione rete idrica Via de Serragli
ACCORDO QUADRO COMUNE DI FIRENZE - AUTORITA' IDRICA TOSCANA - PUBLIACQUA spa RIQUALIFICAZIONE DELLA SEDE STRADALE E DEI SOTTOSERVIZI DI VIA DEI SERRAGLI PROGETTO ESECUTIVO CODICI OPERA 130119-130317 -
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (A4)
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (A4) 1 SOMMARIO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (A4)... 1 PORTALI IN ACCIAIO... 4 MANUALE D'USO PORTALI IN ACCIAIO... 5 Strutture di elevazione... 5 Travi in
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
PIANO DI MANUTENZIONE SOMMARIO PREMESSA... 1 MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Strutture di elevazione... 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 Strutture in fondazione... 3 Strutture di elevazione...
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
PIANO DI MANUTENZIONE SOMMARIO PIANO DI MANUTENZIONE... 1 MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Travi in legno... 2 Pilastri in legno... 2 MANUALE DI
DettagliRealizzazione di una scala antincendio in acciaio
INTRODUZIONE Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati,
DettagliMANUALE DI MANUTENZIONE
INDICE PREMESSA 2 A. MANUALE D USO 3 A.1 PREMESSA 3 A.2 UBICAZIONE E DESCRIZIONE DELL OPERA 3 A.3 INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI PIÙ IMPORTANTI DELL OPERA 4 A.4 OPERE IDRAULICHE 4 A.4.1 Opere idrauliche di
DettagliSOMMARIO. Pag. 1 a 17
SOMMARIO MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Cordoli barriere antirumore... 2 Plinto torre faro... 2 Strutture di elevazione... 2 Profilati HEA 160 ed elementi di collegamento in acciaio per
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE MANUALE D USO (Articolo 38 D.P.R. 207/2010) Oggetto: Pozzetti di acquedotto in c.a. gettati in opera 1 Premessa Il Piano di Manutenzione è il documento complementare
DettagliCOMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA
COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA PROGETTO: AMPLIAMENTO MEUCCI via dello Sport, 3 - Carpi (MO) OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE COMMITTENTE: PROVINCIA DI MODENA IMPRESA COSTRUTTRICE:
DettagliPROGETTO ESECUTIVO 1 STRALCIO FUNZIONALE
INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA' PROVINCIALE IN AMBITO URBANO REALIZZAZIONE DEL PERCORSO CICLOPEDONALE TRA IL CENTRO STORICO DI CONCORDIA E CAVANELLA LUNGO LA S.P. N.68 PROGETTO ESECUTIVO 1
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE. Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede,
1 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA: Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali
DettagliCOMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO
STUDIO ASSOCIATO INGEGNERIA GEOLOGIA E ARCHITETTURA Via Cavour n.30 - Andora (SV) - tel.0182/684363 P.Iva: 00986040095 - E-mail:stingeo2@tiscali.it COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO SISTEMAZIONE
DettagliCOMUNE DI BOLOGNA Dipartimento Cura e Qualità del territorio Settore Edilizia e Patrimonio
COMUNE DI BOLOGNA Dipartimento Cura e Qualità del territorio Settore Edilizia e Patrimonio CENTRO PASTI LAZZARETTO VIA TERRACINI - VIA ALBERTO MANZI Dati Catastali: FOGLIO 41 - MAPPALI VARI Codice Intervento:
DettagliAmpliamento del cimitero comunale di Castelmartini loc. Castelmatini, via Cecinese
SOMMARIO MANUALE D'USO... 1 Strutture in fondazione... 1 Travi di fondazione in c.a... 1 Strutture di elevazione... 1 Travi in c.a.... 1 Pilastri in c.a.... 1 Strutture secondarie... 1 Solai in latero-cemento...
DettagliCOMUNE DI MONOPOLI PROVINCIA DI BARI
COMUNE DI MONOPOLI PROVINCIA DI BARI PROGETTO: REALIZZAZIONE DI EDIFICIO PER EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE CON SPAZI ASSOCIATIVI IN VIA MELVIN JONES OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE COMMITTENTE: Comune di
DettagliComune di VALDERICE. Piano di manutenzione delle strutture. Provincia di TRAPANI. Oggetto: Committente: COMUNE DI VALDERICIE Data: 01/03/2016
Comune di VALDERICE Provincia di TRAPANI Piano di manutenzione delle strutture Oggetto: REALIZZAZIONE DEL XIX PADIGLIONE LOCULI NEL CIMITERO COMUNALE DI C/DA RAGOSIA CORPO A - B Committente: COMUNE DI
DettagliComune di CARMIANO. Provincia di LECCE PIANO DI MANUTENZIONE
Comune di CARMIANO Provincia di LECCE PIANO DI MANUTENZIONE Struttura portante l ascensore della Scuola Primaria "Archimede Lecciso" via Stazione - Carmiano Sommario Il piano di manutenzione è il documento
DettagliINDICE. Adeguamento SR435 Lucchese nel Comune di Pescia (PT) Dicembre NOTE GENERALI ELENCO DOCUMENTAZIONE TECNICA DELL OPERA...
INDICE 1. NOTE GENERALI...1 1.1. ELENCO DOCUMENTAZIONE TECNICA DELL OPERA...1 2. VERIFICHE E CONTROLLI...2 3. INTERVENTI DI MANUTENZIONE...6 1. NOTE GENERALI Il presente piano di manutenzione, relativo
DettagliMANUALE D'USO. Strutture in fondazione. Strutture secondarie. Travi di fondazione. Solai in latero-cemento SOMMARIO
SOMMARIO MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2... 2... 2... 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 Strutture in fondazione... 3... 3... 4... 4 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 Strutture in fondazione...
DettagliCOMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA
COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA PROGETTO DI MIGLIORAMENTO SISMICO, MESSA A NORMA E BONIFICA DELL'AMIANTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA "MADRE TERESA DI CALCUTTA" IN CORSO GARIBALDI D.M. 23.01.2015
DettagliPROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
Stazione Appaltante: COMUNE DI MAROSTICA Via Tempesta, n. 17 36063 Marostica (VI) C.F. 82000830248 Oggetto: LAVORI DI ADEGUAMENTO SISMICO AULE SPECIALI SCUOLA MEDIA CAPOLUOGO PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
DettagliFase: PROGETTO ESECUTIVO
Codice Fiscale: 84006890481 Progetto: Palestra del Complesso Scolastico "I Ciliani" in Via Taro Progetto strutturale di adeguamento alla normativa antisismica Titolo: Elaborato B4 - Piano di Manutenzione
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA
PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1. Premessa. Il presente Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera è relativo alle opere
DettagliProgetto esecutivo. 3.2a PDM Paratie. Calcoli strutturali
Lavori di protezione del corpo stradale e miglioramento delle condizioni di sicurezza del 1 e 2 lotto della strada di collegamento tra la S.S. Melfi-Potenza e l'abitato di Venosa - Lavori di completamento
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA RELATIVO ALLE STRUTTURE (DM 14/01/2008)
PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA RELATIVO ALLE STRUTTURE (DM 14/01/2008) dell'opera Ampliamento del cimitero di Rescaldina 2 stracio (Provincia di Milano) committente progettista strutture direttore dei
DettagliPiano di Manutenzione NOVEDRATE. CIMITERO COMUNALE SECONDO LOTTO e OPERE di MANUTENZIONE all interno del Cimitero esistente.
11 COMUNE di NOVEDRATE (CO) CIMITERO COMUNALE SECONDO LOTTO e OPERE di MANUTENZIONE all interno del Cimitero esistente Piano di Manutenzione I TECNICI L AMMINISTRAZIONE Dott. Ing. CARLO CERATI 22066 MARIANO
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA
PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1. Premessa. Il presente Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera è relativo alle opere
DettagliSOMMARIO 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PREMESSA E DESCRIZIONE DELLE OPERE COLLOCAZIONE MODALITÀ D'USO CORRETTO...
SOMMARIO 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 2. PREMESSA E DESCRIZIONE DELLE OPERE... 4 3. COLLOCAZIONE... 5 4. MODALITÀ D'USO CORRETTO... 5 5. ANOMALIE RISCONTRABILI... 5 6. CONTROLLI E INTERVENTI... 6 3
DettagliPROGRAMMA DI MANUTENZIONE
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI POTENZA PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI OGGETTO: Realizzazione dell intervento relativo al Collegamento NOCE RIVELLO COLLA MARATEA,
DettagliCOMUNE DI SIGNA Piazza Repubblica, 1 50058 SIGNA (FI)
COMUNE DI SIGNA Piazza Repubblica, 1 50058 SIGNA (FI) AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE DI SAN MINIATO A SIGNA NUOVI COLOMBARI PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Progettisti incaricati
DettagliIngegnere civile Stefano Valenti
1 PIANO DI MANUTENZIONE PREMESSA: Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente
DettagliAmpliamento e potenziamento dell Impianto di depurazione acque reflue di Ponte Sasso Fano (PU) Piano di manutenzione nuovo edificio uffici e servizi
SOMMARIO MANUALE D'USO... 3 Strutture in fondazione... 3 Platee... 3 Strutture di elevazione... 3 Travi in c.a.... 3 Pilastri in c.a.... 3 Pareti in muratura... 5 Strutture secondarie... 5 Solai in latero-cemento...
DettagliMANUALE D USO (Articolo 38 D.P.R. 207/2010)
MANUALE D USO Premessa Il Piano di Manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente
DettagliCOMUNE DI RIMINI E.01 PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA E DELLE SUE PARTI
COMUNE DI RIMINI - DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E MOBILITA URBANA - PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO DIMIGLIORAMENTO SISMICO DELL EDIFICIOSCOLASTICO DENOMINATO SCUOLA ELEMENTARE GIANNI RODARI (VIA QUAGLIATI N.9
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLE PARTI STRUTTURALI DELL OPERA
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE PARTI STRUTTURALI DELL OPERA Il progettista Ing. Onofrio SARDONE Il Direttore dei Lavori Unità Tecnologiche: 01.01 Opere di fondazioni superficiali 01.02 Strutture in elevazione
DettagliSOMMARIO 1. MANUALE D USO MANUALE E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 5
SOMMARIO 1. MANUALE D USO... 2 1.1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 2 1.2 REQUISITI E PRESTAZIONI... 3 2. MANUALE E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 5 2.1 ANOMALIE RISCONTRABILI... 5 2.1.1 Muri di sostegno... 5 2.1.2
DettagliFASCICOLO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI
FASCICOLO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI [MANUALE DI MANUTENZIONE E D USO E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE] Nel presente documento vengono pianificate e programmate le attività di controllo e di manutenzione
DettagliPROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMUNE DI NASO PROVINCIA DI ME PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI (Articolo 38 D.P.R. 207/2010) DESCRIZIONE: RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA CIRCOSTANTE GLI ALLOGGI
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
PIANO DI MANUTENZIONE PREMESSA Il presente piano di manutenzione tratta della manutenzione delle realizzazioni relative alle due rampe di pista ciclopedonale che collegano l alzaia di Calolziocorte e Olginate
DettagliIntervento di ristrutturazione edilizia di un lotto del cimitero di Pomarance (PI), comprendente il rifacimento dei loculi
STRUTTURA IN MURATURA Pag. 1 di 11 COMUNE DI POMARANCE Intervento di ristrutturazione edilizia di un lotto del cimitero di Pomarance (PI), comprendente il rifacimento dei loculi STRUTTURA IN MURATURA REVISIONI
DettagliCOMUNE DI CALDERARA DI RENO (BO)
COMUNE DI CALDERARA DI RENO (BO) PROGETTO DI AMPLIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DEL FABBRICATO INDUSTRIALE BONFIGLIOLI RIDUTTORI S.p.A. SITO IN VIA BAZZANESE RICERCA E PROGETTO GALASSI, MINGOZZI E ASSOCIATI
DettagliPIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELL IMPIANTO
PREMESSA La presente relazione, in ottemperanza a quanto prescritto dal Piano Energetico Regionale per impianti aventi potenza nominale fino ad 1 Mw, illustra come si procederà alla gestione e manutenzione
DettagliMitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti
Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Criteri di approccio sistemico Da R. Rosso 2 Misure Strutturali di Manutenzione Straordinaria OBIETTIVI: riparazione, ricostruzione,
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO. (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
Comune di Trecastelli Provincia di Ancona PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: REALIZZAZIONE DI UNA PARATIA E DI UN MURO CONTROTERRA ALL INTERNO
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE (art. 38 DPR207/2010)
PIANO DI MANUTENZIONE (art. 38 DPR207/2010) b PROGETTO ESECUTIVO 1 / 6 Indice generale 1.MANUALE D USO...3 1.1Collocazione delle parti componenti...3 1.2Rappresentazione grafica...3 1.3Descrizione...3
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
COMUNE DI BOLOGNA PROVINCIA DI BOLGNA PROGETTO: NUOVA SCUOLA PER L INFANZIA RECUPERO FUNZIONALE DELLA PALAZZINA DI VIALE DRUSIANI NEL PARCO URBANO GIARDINI MARGHERITA. BOLOGNA PIANO DI MANUTENZIONE PROGETTISTA
DettagliLavori di mitigazione rischio idrogeologico: Intervento di consolidamento e regimentazione idraulica del versante Fosso La Salsa - Pisticci Centro
Lavori di mitigazione rischio idrogeologico: Intervento di consolidamento e regimentazione idraulica del versante Fosso La Salsa - Pisticci Centro D.P.C.M. 21 gennaio 2011 PROGETTO ESECUTIVO EMISSIONE
DettagliManutenzione diffusa lungo il fiume Molgora. Comuni di Vimercate, Burago Molgora, Caponago e Melzo
Manutenzione diffusa lungo il fiume Molgora. Comuni di Vimercate, Burago Molgora, Caponago e Melzo ERSAF ha completato gli interventi di manutenzione diffusa lungo il torrente Molgora, volti a garantire
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
COMUNE DI POMARANCE Provincia di Pisa PIANO DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Riqualificazione della viabilità comunale Interventi di manutenzione straordinaria sulla
DettagliLavori di mitigazione rischio idrogeologico: Intervento di consolidamento e regimentazione idraulica del versante Fosso La Salsa - Pisticci Centro
Lavori di mitigazione rischio idrogeologico: Intervento di consolidamento e regimentazione idraulica del versante Fosso La Salsa - Pisticci Centro D.P.C.M. 21 gennaio 2011 PROGETTO ESECUTIVO EMISSIONE
DettagliA.1. PREMESSA. Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli
A.1. PREMESSA A.1.1. SCOPI E FINALITÀ DEL PIANO DI MANUTENZIONE Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli interventi necessari al mantenimento ed alla salvaguardia
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE E GESTIONE DELL OPERA
PIANO DI MANUTENZIONE E GESTIONE DELL OPERA Ai sensi dell art. 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n.163 Codice dei contratti
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA
ENTE DI GESTIONE DEI SACRI MONTI PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA "RIPRISTINO DELLA COPERTURA E RESTAURO DEGLI INTONACI ESTERNI DELLA CAPPELLA I IL MARTIRIO DI S. EUSEBIO PRESSO IL SACRO MONTE DI CREA
DettagliComune di Sanremo Provincia di Imperia
Comune di Sanremo Provincia di Imperia INTERVENTO NR 9 DEL PROGETTO INTEGRATO PIGNAMARE ADEGUAMENTO DELLA SEZIONE DI DEFLUSSO DEL T. SAN FRANCESCO 1 STRALCIO PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA 1 Descrizione
Dettagli01 - OPERE DI ADEGUAMENTO, MIGLIORAMENTO E RIPARAZIONE Interventi su strutture esistenti
01 - OPERE DI ADEGUAMENTO, MIGLIORAMENTO E RIPARAZIONE 01.01 - Interventi su strutture esistenti 01.01.01 Riparazione del copriferro 01.01.01.I01 Intervento: Interventi sulle strutture Gli interventi riparativi
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE
Comune di: COMUNE DI RIMINI Provincia di: RIMINI Località: VIA DARIO CAMPANA PIANO DI MANUTENZIONE L intervento prevede la ricostruzione del Teatro Amintore Galli. Il progetto si configura come un progetto
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Relazione: Se R03 Scala: COMUNE DI PRATO PROVINCIA DI PRATO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE INDICE 1. manuali d uso e manutenzione dell opera pag. 2 2. piano
DettagliLAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA DI SANGUARZO PROGETTO PRELIMINARE/DEFINITIVO/ESECUTIVO
Via Manin 9 33100 UDINE TEL 0432/292036 FAX 0432-292037 mail: info@roselliassociati.it - info@pec.roselliassociati.it C.F. P.IVA: 02630650303 STUDIO ROSELLI E ASSOCIATI REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA
DettagliPROGRAMMA DI MANUTENZIONE
Comune di Monte Marenzo Provincia di Lecco PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: RISTRUTTURAZIONE PALAZZO MUNICIPALE COMMITTENTE:
DettagliPROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO ADEGUAMENTO DEL DEPURATORE CONSORTILE A SERVIZIO DELLA Z.I.U
PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO ADEGUAMENTO DEL DEPURATORE CONSORTILE A SERVIZIO DELLA Z.I.U PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA RIFERIMENTI LEGISLATIVI D. Lgs. 12.04.2006 n. 163 e succ. modif. ed integr. Codice
DettagliA corpo 5.000,00. [m] /m 60,00 78, ,20 Rinfianco e cappa di protezione tubi. tot. [mc] 0,50 60,00 30,00 93, ,40.
Opere provvisionali e di carattere generale: esecuzione di tutte le opere di carattere provvisorio, preparatorio e logistico per consentire un ottimale svolgimento di tutti i lavori, deviazione di tutte
DettagliManuale d'uso Pag. 2
Manuale d'uso Pag. 2 PIANO DI MANUTENZIONE Comune di: Provincia di: Comune di Cadelbosco Provincia di Reggio Emilia OGGETTO: LAVORI DI COMPLETAMENTO DI UNA PAVIMENTAZIONE IN BATTUTO DI CEMENTO E DI ASFALTATURA
DettagliComune di CREMONA. Settore Progettazione MANUALE D USO E MANUTENZIONE PROGETTO ESECUTIVO
STUDIO INGEGNERIA STRUTTURALE MASSETTI CONSOLIDAMENTO EDIFICI STORICI, MONITORING PROGETTAZIONE SISMICA, STRUTTURISTICA CONSULENZA E DIREZIONE LAVORI PROGETTAZIONE EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI Via Brescia
DettagliIl consolidamento statico e sismico di un ponte degli anni Cinquanta
Il consolidamento statico e sismico di un ponte degli anni Cinquanta Nella località di Urbania, a pochi chilometri di distanza da Urbino, è stato realizzato un intervento particolarmente significativo
DettagliCOMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.
COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.DONATO RELAZIONE PRELIMINARE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE - indice 1. Relazione
DettagliCOMPUTO METRICO 295 * intera sede stradale 295 * 8 *
TRONCO A2 Scavi e movimenti di materia 1 0015 Disfacimento di pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso 295 * 3 885.000 2 0016 Fresatura di pavimentazione stradale Totale mq 885.000 885.000 intera
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE RELATIVO ALLE STRUTTURE (DM 14 gennaio 2008)
PIANO DI MANUTENZIONE RELATIVO ALLE STRUTTURE (DM 14 gennaio 2008) Comune di Cento Provincia di Ferrara Ing. Fabio Cristalli Non necessario dell'opera indirizzo Via Maestra Grande committente Comune di
DettagliPROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PIANO DI MANUTENZIONE (art. 40 D.P.R. 554/99)
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PIANO DI MANUTENZIONE (art. 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: COMMITTENTE: IL TECNICO SEZIONE STRADALE Pag. 1 Pulizia [Strato di usura in conglomerato
DettagliDIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone
CONVEGNO LINEE DIINDIRIZZO PER LA PROGETTAZIONE DELLE OPERE DI DIFESA DEL SUOLO IN REGIONE LOMBARDIA Stabilizzazione della Frana di Camorone Dott. Ing. Renato Stilliti Dirigente Settore Viabilità e Trasporti
DettagliRegione. Regione Calabria. Comune Comune di Rogliano di (CS) ... PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO MINIEOLICO EX SCUOLA MATERNA "POVERELLA"
POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico LINEA DI ATTIVITÀ 1.3 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NELL AMBITO DELL EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E UTENZE
DettagliCOMUNE DI CANTALUPA SOMMA URGENZA
INTERVENTO N. 1 Via Saretto DESCRIZIONE DEL FENOMENO: in corrispondenza dell attraversamento esistente posto a quota di circa 485 m s.l.m. si è generato un fenomeno gravitativo. La frana, che ha coinvolto
DettagliSCHEDA INTERVENTI DI RIASSETTO IDRAULICO
Regione Piemonte Provincia del Verbano Cusio Ossola COMUNE DI VIGNONE SCHEDA INTERVENTI DI RIASSETTO IDRAULICO Riferimento: Elaborato GEO1 cap. 13.1. ed Elaborato GEO 7 Corso d acqua: Rio Piaggio Nuove
DettagliCOMUNE DI MONTEMAGGIORE AL METAURO Provincia di Pesaro Urbino LAVORI DI COSTRUZIONE DI NUOVA PALESTRA IN LOCALITA VILLANOVA 1 STRALCIO
COMUNE DI MONTEMAGGIORE AL METAURO Provincia di Pesaro Urbino LAVORI DI COSTRUZIONE DI NUOVA PALESTRA IN LOCALITA VILLANOVA 1 STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO 1 STRALCIO R.U.P. Geom. Lucio Mantoni PROGETTISTI
DettagliI N D I C E. 1 Fasi di lavoro 1. 2 Cronoprogramma 3
I N D I C E 1 Fasi di lavoro 1 2 Cronoprogramma 3 1 Fasi di lavoro L elenco delle varie fasi di lavoro, al fine di realizzare l opera in sicurezza e secondo un organizzazione ottimale, è il seguente: 1
DettagliComune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia
Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia Progetto di messa in sicurezza della frana n.999 ubicata in località Casella - Progetto esecutivo ELABORATO 5 Piano di Monitoraggio PIANO DI MANUTENZIONE
DettagliCOMPUTO METRICO ESTIMATIVO
DOC.8 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO REV.0 Trento: maggio 2006 INDICE PREVENTIVO DI SPESA CASSA BOSCHI PREVENTIVO DI SPESA DEPENSILIZZAZIONE PREVENTIVO DI SPESA CASSA MONTESEI PREVENTIVO DI SPESA CANALE SCOLMATORE
DettagliOGGETTO PROGETTAZIONE. U.T. Consorzio A.S.I. Arch. Alberto CANNAVALE ELABORATO R.U.P. Geom. Pierugo LIMATA
OGGETTO Riproduzione del modello "Rustici industriali" nell'agglomerato industriale di San Nicola Manfredi - San Giorgio del Sannio PROGETTO DEFINITIVO PROGETTAZIONE U.T. Consorzio A.S.I. Ing. Luigi TRAVAGLIONE
DettagliI N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS
I N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA... 2 2. SEZIONE STRADALE... 3 3. DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS 42... 4 4. OPERA D ARTE CAVALCAVIA VCV 19... 6 5. BARRIERE STRADALI, PARAPETTI...
DettagliCOMUNE DI PONTE DELL OLIO Via Vittorio Veneto n Ponte dell Olio Partita Iva: Tel: Fax
COMMITTENTE e STAZIONE APPALTANTE COMUNE DI PONTE DELL OLIO Via Vittorio Veneto n. 147 29028 Ponte dell Olio Partita Iva: 00255060337 Tel: 0523 874411 Fax 0523 874444 Lavori di REALIZZAZIONE IMMOBILE AD
DettagliSEMINARI SU CONTROLLO E MANUTENZIONE DELLE OPERE D'ARTE STRADALI E FERROVIARIE. Indagini su strutture ferroviarie e prove sperimentali in situ
SEMINARI SU CONTROLLO E MANUTENZIONE DELLE OPERE D'ARTE STRADALI E FERROVIARIE In collaborazione con Ing. Emanuele Codacci-Pisanelli Direttore della Contest S.r.l. Diagnostica strutturale Ottobre 2015
DettagliCOMUNE DI MOGGIO. (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE
COMUNE DI MOGGIO (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO Elaborato Progettisti: R9 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE Scala / Data agosto 2015 Claudia Anselmini ingegnere
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUT- TURE
Pag. 0 di 28 totali PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUT- TURE PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNE DI CENTO (FE) PROGETTISTI: R.T.P. Bagattin ing. Andrea Rocco Bonotto ing. Ilario Massagrande
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA
PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA RIQUALIFICAZIONE VIE MAGENTA, CAIROLI E XX SETTEMBRE - ANNO 2015 via Magenta INDICE 1.0 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 2 1.1 MANUTENZIONE DELL AREA OGGETTO DI INTERVENTO...
DettagliRE. 07 PIANO DI MANUTENZIONE
RE. 07 PIANO DI MANUTENZIONE 1 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli
DettagliRelazione Geotecnica e sulle Fondazioni
Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni 1. Premessa In Italia la progettazione geotecnica è regolata dal N.T.C. 2008 ed è redatta ai sensi del p.to 6.2.2. La presente Relazione è relativa all Analisi sulle
DettagliSpecifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po
Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po Protocollo di classificazione e georeferenziazione delle opere idrauliche e
DettagliMANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
Comune di Copertino Provincia di Lecce PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Interventi infrastrutturali per la riduzione del rischio idrogeologico
DettagliServizio Lavori Pubblici progettista e direttore dei lavori strutture: Ing. Stefano Bandieri. Città di Fabriano PROGETTO ESECUTIVO
RECUPERO DEL COMPLESSO DI SANTA CATERINA E REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA DA DESTINARE A CENTRO DIURNO PER ANZIANI AFFETTI DA DEMENZA progettista e direttore dei lavori architettonico: Arch. Roberto Evangelisti
DettagliMANUALE DI MANUTENZIONE
Comune di Poggio Imperiale Provincia di Foggia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Piano Integrato di sviluppo territoriale (P.I.S.T.)
DettagliVIALE DELLA SPINA TRA C.SO REGINA MARGHERITA E P.ZZA BALDISSERA LOTTO 1 NUOVO PONTE SULLA DORA. nuovo ponte sulla Dora in c.
COMMITTENTE: CITTA DI TORINO VICE DIREZIONE GENERALE INGEGNERIA DIREZIONE E MOBILITA p.zza San Giovanni 5 10122 Torino (tel. 011/4422409 fax. 011/4433239) OGGETTO LAVORI: VIALE DELLA SPINA TRA C.SO REGINA
DettagliING. GIANLUCA CESAREO COMUNE DI ANCONA INTERVENTI DI ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA PREVENZIONE INCENDI
ING. GIANLUCA CESAREO COMUNE DI ANCONA INTERVENTI DI ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA PREVENZIONE INCENDI Parcheggi Cialdini e Scosciacavalli PROGETTO ESECUTIVO OGGETTO DELLA TAVOLA: TAVOLA N PIANO DI MANUTENZIONE
DettagliRegione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia O.P.C.M. 3309/03 e 3339/04 : Commissario delegato per il superamento ento dell Emergenza PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE ENTE ATTUATORE: COMUNE DI PONTEBBA Decreto
DettagliALLARGAMENTO VIA GIOIESIMA E TOMBINATURA CAVO IRRIGUO
ALLARGAMENTO VIA GIOIESIMA E TOMBINATURA CAVO IRRIGUO art. 1 A1.4B.7 Scavo di sbancamento per pulizia e preparazione fondo del cavo ed area di intervento, eseguito con mezzo meccanico in terreno di qualsiasi
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE DELLA STRUTTURA DELL OPERA (art. 38 D.P.R. n 207/2010)
PIANO DI MANUTENZIONE DELLA STRUTTURA DELL OPERA (art. 38 D.P.R. n 207/2010) Pag. 1 di 18 PIANO DI MANUTENZIONE DELLA STRUTTURA DELL OPERA 1. Premessa Il Piano di Manutenzione dell Opera e delle sue parti
Dettagli