GLI EBREI DELLA VAL DI NON

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1 GLI EBREI DELLA VAL DI NON a cura di Felice Zadra In futuro, oltre al giusto ricordo delle persecuzioni subite dal popolo d Israele, è necessario che sempre più persone conducano le proprie ricerche ed approfondimenti sulla storia delle popolazioni locali e sulla storia degli ebrei convertiti a forza, con dolore, o spesso anche silenziosamente, con la coercizione, alle religioni dominanti in quella terra. E questo per far sì che la memoria di tale silenzio e fatica possa consolidarsi ed ampliarsi, con una mole di testi, documenti, originali o in fotocopia, e informazioni e diapositive, ora archiviate in Biblioteche, su computer, o su tutti gli elementi più vari, che giacciono ora inutilizzati da tempo immemorabile, anche sotto il naso di tutti. Ringraziamenti La collaborazione e la pazienza di mia moglie, Antonella Lonati, insieme a quella dei miei figli Michele, Alessandro, e Paolo, hanno permesso, fin dall'inizio, che questa ricerca nascesse e prendesse corpo; senza i consigli di mia moglie e la sua gradevole vicinanza (anche durante i sopralluoghi nei cimiteri della Val di Non o tra le carte delle Biblioteche!), pochi dati, potrebbero, oggi, essere presentati in maniera così compiuta e articolata. Al termine di un lavoro difficoltoso e lungo, fa sempre piacere porgere ringraziamenti particolari alle persone che hanno rappresentato un punto di riferimento continuo durante i numerosi momenti di scoramento che sopraggiungono nel corso della raccolta dei dati, stesura e revisione del lavoro. Per me queste persone sono state Federico Zadra, che non ha mai mancato di fornirmi il suo utilissimo apporto di informazioni e suggerimenti, oltre che di amicizia sincera, e Marcella (Rubi) Zadra, la prima e persona che ha creduto e motivato il mio lavoro di ricerca, anche quando tutti i dati qui raccolti e presentati non esistevano ancora. Non posso, poi, dimenticare il contributo di Sergio Zadra, che quasi dieci anni fa, mi permise di venire a contatto con gli Zadra di Cis e mi diede utili suggerimenti nel momento in cui i dati raccolti iniziavano a prendere corpo. Sigle usate nel testo: 1 a.e.c.: avanti era comune; sigla scelta per il suo carattere di semplice designazione storiografica, non confessionale 2 c.d. : cosiddetto 3 d.e.c. : dopo era comune; sigla scelta per il suo carattere di semplice designazione storiografica, non confessionale 4 aa. : anni 5 N.d.A.: nota dell Autore Riferimenti nel testo: 1 Sefarditi: Ebrei originari da tutto il Mediterraneo, dalla Persia alla Spagna, quest ultima detta in ebraico Sefarad, nelle tabelle (S) 2 Aschenaziti: Ebrei provenienti dalla Polonia, Russia, o dalla Germania, quest ultima detta in ebraico Aschenazi, nelle tabelle (A) 3 Sefarditi Italiani: nelle tabelle (S/I) 4 Persiani: nelle tabelle (P)

2 INTRODUZIONE Nel 2003, un gruppo di ricercatori di Genetica Medica di Udine ha pubblicato un articolo scientifico relativo all identificazione di componenti genetiche provenienti da popolazioni negroidi, ispaniche ed orientali nelle popolazioni residenti da secoli nella zona della Marca Trevigiana. La presenza nelle popolazioni della Marca Trevigiana dei tratti genici dei loro più o meno antichi progenitori testimonia i continui movimenti delle popolazioni nel corso dei secoli, e questa osservazione scientifica non può stupire, perlomeno non stupisce sicuramente chi ha studiato le continue trasmigrazioni lungo l'europa, l Asia e il Medio Oriente di commercianti, eserciti e conquistatori, spesso col popolo al seguito. La notizia, certamente insolita per la mentalità corrente, fu riportata anche in un articolo comparso su La Repubblica di domenica 1 giugno 2003, da Saverio Correr. Un fenomeno analogo, di occultamento delle origini di un popolo giunto da lontano, è accaduto anche in Val di Non, in provincia di Trento, la Valle ora famosa in tutta Italia ed Europa per la coltivazione delle mele: ancor oggi, i nomi di numerosi paesi, monti, località, quartieri di tutta la Val di Non, come anche la maggioranza dei cognomi delle persone che vi risiedono, rimandano in molti elementi alla storia ebraica della Valle (v. Tabb. da I a IX). Capitolo I IL SIGNIFICATO DI UNA RICERCA: I MATTONI INIZIALI È probabile che, in un periodo di tempo molto distante da oggi, con buon approssimazione circa duemila anni fa, al seguito delle truppe dell Impero Romano, una Comunità ebraica si mosse dalla città di ZADRACARTA (Figg. 1, 2, 3) non distante dal Mar Caspio, nell attuale Iran (Persia), per giungere in Val di Non. Quasi certamente, lo stesso popolo, la stessa tribù, raggiunse altri luoghi lontani per insediarsi e fermarsi definitivamente. Questi luoghi sono l attuale Afghanistan, l Algeria, l Egitto, dove molti dei loro diretti discendenti risiedono ancora oggi, e la Polonia e la Russia, dove invece erano presenti fino al passato recente, all epoca della tragedia della Shoa. La loro presenza forse, si estendeva anche alla Spagna. La maggioranza delle comunità Ebr aiche risiedeva nell area che adesso é parte del moderno Iran, Iraq, Afghanistan, e l area circostante; parlando dei loro inizi, si riferivano al periodo dell Esilio Assiro (720 a.e.c.) e all epoca dell Esilio Babilonese (560 a.e.c.). Non ci sono resti archeologici che permettano di confermare tale ipotesi. Esiste, tuttavia, la menzione nella Bibbia dell esilio d una gran comunità sul fiume Gozan. Sembra, in ogni modo, che il mito dell insediamento d una comunità Ebraica nella Mezzaluna Fertile abbia delle basi storiche fin dal periodo dell Esilio. E, inoltre, ci fu una presenza Ebraica continua in quell area sicuramente fino all epoca moderna (9), (25) (trad. pers. da Guy Matalon, PhD., The "Other" in "Afghan" Identity: Medieval Jewish community of Afghanistan, Afghanistan Online. History). Stando alle più recenti ipotesi storiche, quei luoghi di confine e continue migrazioni sono anche i luoghi più probabili per la ricerca delle Dieci Tribù Perdute d Israele.

3 Capitolo II I COGNOMI EBRAICI DELLA VAL DI NON I COGNOMI ASCHENAZITI E SEFARDITI NELLA VAL DI NON l numerosi cognomi ebraici oggi presenti tra le persone che abitano la Val di Non sono il primo elemento che balza in evidenza studiando la storia di questa Valle, così com è riportato nella TAB. I. TAB. I ELENCO DEI COGNOMI EBRAICI PRESENTI IN VAL DI NON ANCHE NEL PASSATO COGNOME E SUE POSSIBILI VARIAZIONI LUOGO di PROVENIENZA NOTE IN VAL DI NON ALTROVE ABRAM ABRHAM Russia, Polonia (A) (1) BARBACOVI BARBAKOFF Russia (A) (14) BENEDETTI, BENDETTI Italia (S/I) (1) CALOV/I, CALOVET/O, CALOVIN, COLEVI CHALOW, HALOV, KALOWY KULAV/I KALUV, JALOW Polonia (A), Russia (A) (1) CAMPAGNANO Italia (S/I) CATTANI, CATAN CATAN Italia (S/I) Il nome di molte famiglie di Denno, un paese della parte sud della Valle, ma anche una parola ebraica, oltre che un cognome ebraico molto comune nelle Comunità Italiane. Nel Libro di Esdra c è un Catan fra i rimpatriati da Babilonia (1) CORAZZOLA CHOROSZCZULA Polonia (A) I cognomi aschenaziti italiani sono da CORRAZZOLA, CORRAZZOLLA, CORAZOLA, COREZZOLA KRAZULA, KRUCZEL, KRASULSZAJA, KRUCZEL intendersi come la trasformazione sonora dalle varianti aschenazite polacche qui elencate; le città dove erano presenti le forme di scrittura polacche erano principalmente Przedborz (anni , 1848, 32-67) Gubernia: Radom / Provincia: Kielce; Bialystok (aa ) Gubernia: Grodno, Provincia: Bialystok. Esiste un piccolo paesino Corazzola in provincia di PD, abitato da una Comunità fino al tardo Medioevo, nelle vicinanze di un Monastero ora abbandonato; questa consuetudine di insediare una Comunità Ebraica nei pressi di un convento era molto diffusa durante il medioevo (v.rif.2) DONATI Italia (S/I) Cognome ebraico molto diffuso nelle Comunità Italiane (1) ERLICHER Germania (A) Un Erlicher era Presidente della piccola

4 FRANCH, FRANC FRANCH, FRANC, FRANK FRANCK Comunità Ebraica di Arco di Trento fino alle persecuzioni razziali nazifasciste Germania (A), Polonia (A) (1) GRAIF GRAIFF, GRAJFF Galizia, Romania (A) (1) IOB, YOB JOB, YOB I figliuoli d Issacar: Tola, Puva, Iob e Shimron (Genesi 46:13). Iob può, però, anche essere una variante di Jop "Giobbe", oppure una forma contratta di Jacob(o). Cognome tipico della Val di Non, oltre che di Dieç in comune di Tumieç (Illegio di Tolmezzo), e abbastanza frequente a Ospedaletto di Gemona (18 famiglie nel 1929); si trova pure a Cervignano, Tarcento, Udine, Magnano, Reana. (4) CASPARO, KASPAR KASPAR Russia, Polonia (A) (1) Casparo è trasformazione di Kaspar CHELLER KELLER Russia - Odessa (A) Famiglie presenti anche nei documenti del 500 (1) KULAVI KULAWY, KULEV Polonia v. Calov LEONI^ Italia (S/I) Indica spesso il discendente della tribù di Giuda, per via del significato stesso del cognome in ebraico, leone (1) MACCANI٠ MACHANI٠ MACHANI Iran (P) Evoluzioni possibili del cognome ebraico sono Maçanas in Portogallo, Madzhani in Turchia, e Machan in Russia. La pronuncia è simile nei vari luoghi, con una maggiore o minore pronuncia del ch aspirato; la registrazione MACHANI scompare dopo il 700 dai registri di Tres (1) MAONI MAON Medio Oriente (S) In Ebraico indica la dimora, il rifugio; nella Bibbia, spesso, i nomi di luogo e i cognomi si equivalgono. Maon è il discendente di Caleb, ma è anche una località, forse la moderna Hirbet Ma on o, più probabile, Hirbet Ma in. Il Cognome è ora presente solo in Sicilia con pochissime famiglie Maoni (1) MOSCOT MOSCATI Spagna (S), Bacino Mediterraneo (S) MOZIN, MOSIN MAZIN, MOSIN MOCNYJ, MOZEN dicti Procheri, erano presenti a Bancho, in Val di Non; non è escluso che la famiglia Moscot svolgesse funzione di esazione di tasse e/o tributi, come i Rizzardo/i (v.) (1) Russia, Polonia (A) Città: Pultusk; Warsaw: ; Gubernia: Warszawa / Province: Warszawa NONES NUNES Portogallo, Francia (S) Nones è il nome degli abitanti della valle, ma è anche un nome di famiglia; Nones o Nunes sono cognomi Sefarditi. La forma prevalente originale è quella con la "u", perché probabilmente derivata da Nunez, ma esistono prevedibili trasformazioni

5 successive tipo Nunez -> Nones, come in Lumbroso / Lombroso. Le famiglie Nones tracciano la loro discendenza dalla Tribù di Beniamino (1) PARIS Lituania, Russia (A); Galizia Il nome non sembra direttamente correlato alla città di Parigi (Paris in francese ed altre lingue) Da Vilkomir, Kremenets, Poltava Gubernia REICH Germania, Polonia (A) RIZZARDI RIZZARDO Italia (S/I) Prestatori di denaro Ebrei, viventi nel ad Iseo (sul lago omonimo), dove visse il più importante gruppo ebraico del bresciano (Giacomo, Anselmo, e Leone, fuggito da Palazzolo) (15) RUCCHEL RUKHEL; RUKHELSON; ROKHELES Russia, Polonia Deriva dal nome proprio Rokhel (Yiddish). Da questo tipico cognome Aschenazita nascono una miriade di possibili varianti. Cognome ora estinto in Val di Non e in Italia SALOMON SOLOMON SICHER SIKER#; SIKAR; SHIKER; SHIKOR Russia - Odessa (A) #Forma del Cognome molto comune ad Odessa, con la stessa sonorità che in Val di Non WIDMANN WIDMAN Galizia (A) ZADRA V. TAB. III Odessa Russia (A) (S) (P) ZARDI ZARD (A) Gli ultimi Zardi della Val di Non sono ora presenti quasi esclusivamente a Trento una parte della Galizia rumena fece parte anche della Russia. # v. lo specifico riferimento in I luoghi geografici ٠Nella Genesi 32, 3, quando Giacobbe incontra i messi di Dio dice: Questo è un campo di Dio. E chiamo quel luogo Machanaim. Anche nella Haftarà di Vaichì (Genesi), esiste un luogo di nome Machanaim, che potrebbe indicare il luogo di Dio, con una parola sempre derivata da Machan. ^ La descrizione che Gabriella Chini Romanese, ora scomparsa, fa di uno dei Leoni di Segno, suo paese, sembra calzare con quella tradizionale di molti mediorientali: Nel suo viso, dalla carnagione olivastra, spiccavano occhi vivaci e bei baffi scuri!, da Anni Cinquanta Un infanzia felice a Segno e dintorni, p 53, Associazione Culturale P. Eusebio F. Chini, Segno, Ciascuno di questi cognomi riveste un particolare interesse, perché la sua storia, origine e provenienza rappresenta una appartenenza a gruppi apparentemente molto diversi, e spesso non è chiaro il motivo del sovrapporsi di origini ebraiche così distanti tra di loro (l Europa dell Est degli Aschenaziti, il Mediterraneo e la Persia dei Sefarditi) in un luogo così a lato rispetto alla Grande Storia, e neppure è noto il periodo esatto in cui ciò sia avvenuto. Ciascuno dei cognomi presenti ora o nel passato della Val di Non, o di quella parte della Val di Sole immediatamente limitrofa alla Valle di Non, fa parte di Comunità Ebraiche storicamente molto note, e oggi tali cognomi sono portati da persone viventi direttamente in Israele, o in diversi altri Paesi del mondo. Una breve storia relativa alla nascita, scomparsa e rinascita nell uso dei cognomi è contenuta nella TAB. II.

6 TAB. II BREVE STORIA DELL EVOLUZIONE DEI COGNOMI (modif. da Jeff Malka, 2000) Nel periodo di Babilonia era tradizione acquisire cognomi Aramaici. L aggiunta dei suffissi alef yod stava implicitamente ad indicare "imparentato, collegato con", com è in Barzelai (Barzel = ferro), o in alef, come in Malka, dalla parola ebraica Melekh (il Re). I Romani avevano tre nomi. Il primo era il nome vero e proprio (Marcus), il secondo indicava la familia (Tullius), mentre il terzo la gens (Ciceroni). Questo sistema sparì con l arrivo della religione Cristiana. Intorno al XII secolo i cognomi patronimici iniziarono a ricomparire, ma essi erano ora collegati a numerosi elementi generici, la terra (de Valois), descrittivi (Carpentiere) o simili. Così, il nome individuale divenne il "nome", e il nome di famiglia il " cognome ". Molti Giudei formarono allora dei cognomi di famiglia con sonorità simil Europee, che erano nei fatti degli acronimi ebraici (es. Barbacovi). Infine, nel XVI e XVII secolo, le autorità dell Europa centrale iniziarono ad obbligare le famiglie Ebraiche ad adottare cognomi di famiglia fissati per via ereditaria. Nella Val di Non, ciascuno dei cognomi elencati nella TAB. I è presente principalmente in uno dei paesi che compongono la Valle stessa, come a conferma della provenienza quasi esclusivamente tribale/familiare del cognome. Per la conoscenza della diffusione storica dei cognomi, uno strumento di indagine molto utile è rappresentato dai Registri Parrocchiali, resi obbligatori dopo il Concilio di Trento dalla Chiesa Cattolica per tutti i soggetti presenti nelle varie Comunità, indipendentemente dalla loro religione di origine. La Chiesa Cattolica disponeva, in questo modo, di un mezzo di controllo delle varie popolazioni presenti nella sua vasta area di influenza. I numerosi cognomi ebraici osservati in Val di Non vedono la contemporanea presenza di nomi aschenaziti (provenienti dalla Polonia, Russia, o, più raramente dalla Germania, detta in ebraico Aschenazi ), e di nomi sefarditi (originari di tutto il Mediterraneo, dalla Persia alla Spagna, in ebraico detta Sefarad ). Tra i cognomi ebraici sefarditi, quelli che trovano origine nelle Comunità Ebraiche Italiane sono relativamente pochi, e non rappresentano, in ogni modo, la maggioranza dei cognomi israeliti della Val di Non. Analogamente, non sono neppure presenti i cognomi aschenaziti tipici del vicino Sud Tirolo, che per molti secoli, quasi nove, ha esplicitamente o implicitamente dominato la Val di Non. Tra i cognomi aschenaziti s incontrano così i vari Barbacovi, Mosin, Casparo/Kaspar, tutti ebrei di provenienza russa o russo/polacca; Widmann / Widman, Graif (anche nelle versioni, Graiff o Grajff) e, in parte, Paris, dalla Galizia Rumena; Abram, Franch, Erlicher, Zard/i, Calov/i, Reich ancora da zone di influenza aschenazita; il cognome Nones, invece, proviene dagli Ebrei portoghesi e francesi, mentre Donati, Campagnano, Cattani, Rizzardi sono cognomi Sefarditi, ma presenti anche in alcune Comunità italiane; fa eccezione Maccani, o anche Machani fino al 1700, che proviene direttamente dalla Persia (1). Particolare nella sua provenienza è il piccolo gruppo di cognomi aschenaziti originario di Odessa, quali Sicher, Zadra e Cheller. Odessa è posta sul Mar Nero, non lontana dalle zone di Zadracarta. Vicino ad Odessa, inoltre, si trovava la cittadina di nome Zadra, altra significativa prova dello stretto legame tra i cognomi ebraici noti e i luoghi geografici (v. Capitolo IV). La guerra fatta dai Russi alla libera Comunità Ebraica di Odessa per lungo tempo fino al XVIII secolo, potrebbe aver pesato nella successiva migrazione verso l attuale Val di Non di alcune famiglie israelite.

7 Di regola, ciascuno di questi cognomi si trova sempre all interno di uno, o al massimo due, paesi della Valle. Questa particolare suddivisione potrebbe avere un significato. La distribuzione dei vari cognomi starebbe ad indicare il frazionamento di quella che era la tribù d origine, o, ancora più probabile, la corrispondenza tra la presenza di ebrei di diversa provenienza e il momento del loro arrivo in periodi successivi nella Valle, luogo relativamente sicuro per molti ebrei. Alcuni dei cognomi Israeliti presenti nella TAB. I sono ora scomparsi dalla Val di Non, come Rosat o Tarro, mentre erano all epoca presenti nei Registri Parrocchiali della Valle. Questi cognomi scomparvero durante il XVIII secolo dalla zona, ma è possibile ritrovarli ancora, in numero realmente limitato, soltanto in aree ristrette, come la Sicilia, dove i Giudei che li portavano vissero o si convertirono poi forzatamente al Cattolicesimo in gran numero, a partire dal XVI secolo. Molti di questi cognomi hanno quasi certamente rappresentato la traduzione in termini più o meno espliciti di quello che era il ruolo iniziale della famiglia, della persona all interno della Comunità Ebraica. Un primo chiaro esempio di ciò è il cognome BARBACOVI, BARBAKOF(F). Secondo l autorevole fonte del BETH HATEFUTSOTH, vale a dire gli studiosi che a Gerusalemme si incaricano di conservare memoria dei cognomi ebraici della diaspora, questo nome di famiglia è un acronimo ebraico. In Barbacovi/Barbakoff, i suffissi slavi ovi o off" significano "figlio di", mentre la restante parte sarebbe l acronimo dei termini ebraici "Ben Reb Baruch Cohen" (figlio del Rabbino, benedetto il sacerdote). In ebraico, Baruch significa benedetto, e Baruch è, a tutt oggi, uno dei nomi propri ebraici a carattere votivo, dati ai neonati, per augurare loro buona fortuna (14). Secondo il BETH HATEFUTSOTH, la necessità delle autorità dell Europa centrale, nel XVI e XVII secolo, di forzare le famiglie giudee ad adottare dei cognomi di famiglia fissati ereditariamente, aveva spinto le famiglie di molti ebrei ad inventare cognomi con sonorità europea, che erano, in realtà acronimi ebraici. IL COGNOME ZADRA Zadra è uno degli antichi cognomi ebraici (v. TAB. II), ancora oggi riportato sui due più importanti dizionari dei cognomi ebraici di Polonia e di Russia ora in commercio, pubblicati negli Stati Uniti (20) (21). (Figg. 13, 14, 15, 16) Gli Zadra sono presenti, da tempo imprecisato, come famiglie autonome e non come emigranti per lavoro o per libertà, in molte località del mondo, oltre che nella Val di Non. Non tutti gli Zadra esistenti nel mondo, quindi, provengono dalla Val di Non; alcuni di loro provengono direttamente da Israele, o dall antica zona di Babilonia, o, ancor meglio, dalle zone della diaspora in cui trovarono rifugio le tribù di Israele in fuga (Egitto, Afghanistan, Nord Africa). Il troncone principale di questa famiglia sembra, in ogni caso, nascere dalla regione di Babilonia, da cui venne espulsa per giungere a Zadracarta. Ovviamente, nei paesi di tradizione religiosa islamica, come ad es. l Algeria o l Afghanistan, le famiglie Zadra sono musulmane; si può, anzi, considerare che il gruppo più numeroso di Zadra ora esistente nel mondo sia musulmano. Le famiglie Zadra della Val di Non si insediarono principalmente a Tres (Fig. 4), e si separarono intorno al 1450, per motivi non noti, stabilendosi, una parte di loro, in un altro piccolo paese, Cis (Figg. 5, 6). A Tres, essi probabilmente arrivarono al seguito delle truppe Romane, con altre famiglie di Israeliti, raggruppate nel popolo anauno, intorno alla prima metà del I secolo d.e.c., così come segnalato dalla Tavola Clesiana, fortuitamente ritrovata a Cles, capoluogo della Valle, agli inizi del 900. In questa Tavola è raccontato l arrivo di tre popolazioni e il conferimento della cittadinanza romana agli Anauni.

8 TAB. III ELENCO DOCUMENTATO DELLE VARIANTI EBRAICHE DEL COGNOME ZADRA, PRESENTI OGGI O NEL PASSATO COGNOME BASE E VARIAZIONI SADRA SADRADIN O SADRADDIN SADRAN SADRAOUI ZADRA PAESE NEI QUALI È ORA PRESENTE SPAGNA, IRAN, MAROCCO, SIRIA, FRANCIA, SPAGNA AFGHANISTAN, FRANCIA, SPAGNA TUNISIA, MAROCCO, SPAGNA ITALIA*, AFGHANISTAN, ALGERIA, EGITTO, FRANCIA^ PAESE NEI QUALI ERA PRESENTE IRAN, POLONIA, RUSSIA, SPAGNA (?), MAROCCO (?), SIRIA (?), FRANCIA (?) AFGHANISTAN IRAN, POLONIA, RUSSIA NOTE La terminazione din è una aggiunta finale della lingua armena; indica la tribù v. gli specifici riferimenti nel testo In Arabo, oui indica la tribù d appartenenza *La VdN è divenuta italiana nel 1918, dopo la caduta dell Impero Austro- Ungarico; - in Egitto il gruppo degli Zadra è presente da oltre duemila anni (v. nota relativa); - in Polonia, fino al 1920 nelle Comunità Ebraiche di Wyszkow, Wegrow, Ciechanowiech FONTI BIBLIOGRAFICHE Da un elenco di 7897 Cognomi Sefarditi Ebrei provenienti dalla Spagna verso Gerusalemme, che hanno fondato un paese in Francia, Sadroc - Indice dei Documenti Ebraici - Polonia (178,935 cognomi). Ricavato da oltre documenti Ebraici di nascita, matrimonio, divorzio e morte, collocati negli archivi di Polonia. Database aggiornato costantemente, in conformità ad un progetto in evoluzione. - JewishGen - Ricerca delle Famiglie (da 82,912 cognomi). I cognomi sono stati ricercati, segnalati, e raccolti da circa genealogisti Ebrei in tutto il mondo. Database costantemente aggiornato in conformità ad un progetto in evoluzione. - Dizionario dei cognomi Ebraici dell Impero Russo ( cognomi). In inglese. - Dizionario dei cognomi Ebraici del Regno di Polonia ( cognomi). In inglese da Odessa ZADRAY Registrazione della documentazione a partire dai Consolati Russi ( cognomi), sulla base delle transazioni commerciali di persone

9 attraverso i consolati zaristi Russi con gli Stati Uniti, dal 1849 al (Microfiche in Inglese). ZADRE JewishGen - Ricerca delle Famiglie (da 82,912 cognomi). I cognomi sono stati ricercati, segnalati e raccolti da circa genealogisti Ebrei in tutto il mondo. Il Database è costantemente aggiornato in conformità ad un progetto in evoluzione. RUSSIA Dizionario dei cognomi Ebraici ZADRIJ dall Impero Russo ( cognomi), in inglese. provenienti da Odessa ZADRAN AFGHANISTAN, POLONIA AFGHANISTAN, POLONIA ZADRAPA POLONIA POLONIA ZADRAZIL UNGHERIA, UNGHERIA, POLONIA POLONIA ZADROIVITCH ISRAELE POLONIA, RUSSIA ZADROYEVSKY ISRAELE POLONIA, RUSSIA In Afghanistan le tre diverse versioni (Sadran, Zadra, Zadran), sono sempre all interno della stessa tribù Zadra Il suffisso zil sta ad indicare figlio di La terminazione -itch significa figlio di nelle lingue slave. La terminazione -yevsky significa figlio di nelle lingue slave secondo i ricercatori di JewishGen (v.), tutti cognomi sopra elencati fanno par t e di un unico gruppo, contraddistinto da un unico identificativo D-93100; ^ con doppia provenienza, o dalla Val di Non o dall Algeria; probabilmente come immigrati recen t i da un altro paese. La sonorità sadr/sadra è, tuttavia, molto frequente in tutto l oriente, dalla Turchia fino al Pakistan, ed è presente anche nell Africa orientale, nelle zone prospicienti al mare. Una famiglia Sadra in Israele proviene dalla Turchia. In origine, il loro cognome di famiglia era Sardas, ma lo cambiarono in Sadra per renderlo profondamente ebraico (2). Esistono anche località con la sonorità semitica sadr/sadra : Sadra in Turchia, Sadra in Pakistan, Sadr Bazar in Pakistan Sadr al Husan in Sudan, Sadrabad (Sadra bad) Pishkooh, Sadrabad Restaq, Sadrabad Ardakan, Sadra hé Dow, Sadra hé

10 Yak, in Iran (5). Analogamente a Zadracarta, città di Zadra (gli organizzatori responsabili), Sadrabad significa città di Sadr. Il termine Sadr ha un due significati, molto legati l uno all altro, anche se apparentemente distinti. Il primo è cuore (come in italiano, anche come bontà, coraggio), petto e il secondo significato è alto, ciò che sta in alto, anche nel senso di dignitario civile o religioso ; in questo particolare senso è, a tutt oggi, molto diffuso in Iran, con significato analogo alle parole arabe scheick, visir. In Iraq, invece, un ben noto sceicco è Moqtad-al-Sadr, ben noto leader oppositore degli americani, ma figlio dello sceicco grande oppositore di Saddam Hussein, al quale, infatti, è stata dedicata Sadr City. Come è esposto nel Cap. III ZADRACARTA E GLI AVVENIMENTI STORICI INIZIALI, la seconda Diaspora Ebraica si diresse verso l attuale Iran/Irak e da lì verso l Afghanistan, ove le tracce della presenza Israelitica si sono concretizzate anche nella Tribù Zadran e nel cognome derivato Zadra (Fig. 7). Abbondanti tracce storico-geografiche di Zadracarta sono contenute nell articolo apparso sul "Corriere della Sera" del 24 Dicembre 2001, "Caccia nelle caverne bombardate ". Al termine dell articolo, il giornalista parla di Gulab Din, capo della tribù Zadran. Questa tribù vive in una regione chiamata Paktia (Pashtun), collocata a circa 70 km a sud di Kabul. Gli Zadran sono ora dei pashtun (pakti) e la loro regione di riferimento si trova vicino alla frontiera col Pakistan, nella regione di Gardez (Paktia), a sud di Kabul. La n finale del loro nome deriva dall Aramaico, e sta ad indicare il soggetto grammaticale, la forma nominale del termine. Secondo un testo pubblicato nel 1973 dal prof. Louis Dupré, docente di storia contemporanea a Princeton, e contenente interessantissimi excursus sulla storia, tradizioni e costumi dell Afghanistan, molti componenti della piccola tribù o clan degli Zadran usano portare un curioso corto cappello cilindrico, di significato non precisato, ma forse residuo dell antico ruolo rabbinico. Molti, inoltre, hanno assunto come cognome il nome del clan. I componenti del piccolo gruppo Zadran, precisa Dupré, fanno parte di un più grande raggruppamento, i Carrani, traslitterato in Currani per favorire la dizione americana (5). Gli Zadra d Afghanistan, oggi, comprendono, tra gli altri, Amanullah Zadra, che è ministro del dipartimento degli affari esteri nel governo Afghano, mentre Azam Zadra è vicegovernatore della provincia di Nangarhar est, in pratica vice - capo d una delle venti tribù Afgane, la tribù Zadran, che dispone di un proprio esercito di circa 2000 soldati. Questi Zadra non hanno la n aramaica finale. Il cognome Zadra è diffuso in Afghanistan con le varianti Zadran, Sadran, e quest ultima versione è riportata anche sulla Guida Telefonica del Kenia, ed. 98/99 (Kenya Telephone Directory, 98/99), nella zona costiera, insieme alla versione modificata Sadrudin. Il cognome Sadran arrivò in Kenia, forse dalla Persia durante il tardo Medio Evo per via dei commerci; le città di Malindi, Mombasa e Zanzibar, conquistate e fondate dai Portoghesi all inizio del XVI sec., rappresentavano un approccio obbligato per le navi che portavano merci verso i ricchi e nascenti mercati dell Europa. Circa 100 Zadra vivono in Egitto ad Assuit (Deir Durtinka), 300 km a sud del Cairo. Essi sono prevalentemente Copti e in parte Musulmani. I loro nomi, tuttavia, rappresentano poco la tradizionale derivazione musulmana, ma ricordano, al contrario, il legame con la tradizione ebraica; si possono perciò trovare Daniel, Ismail, Samuel, Iesha. A questo proposito, un legame particolare tra i Copti e gli Ebrei d Egitto è costituito dalla Sinagoga del Cairo, che, a testimonianza di un antico legame, è racchiusa in un gruppo di chiese Copte. Assuit rappresenta, inoltre, un pezzo importante di storia all interno della Diaspora ebraica. In quella zona, oggi famosa per via di Gesù e della tradizione Cristiana, la famiglia di Gesù arrivò insieme a numerosi altri Ebrei, fuggendo da Israele per le persecuzioni erroneamente attribuite al re di Israele

11 Erode, molto più probabilmente create dai Romani, già vicini alla decisione che poi presero, di espellere tutti gli Ebrei da Israele. Ancor oggi esiste un Convento dedicato a Maria, madre di Gesù, a Durunka montagnola di Assuit (Deir Durtinka). Come conferma della lontana origine del nome Zadra in Egitto, uno degli Zadra algerini, ha affermato che la sua famiglia anticamente proveniva dall Egitto, confermando quindi implicitamente le affermazioni di uno Zadra egiziano sulla millenaria presenza della sua famiglia in Egitto. Nell area Russo-Polacca c erano alcuni Zadra ebrei e numerose altre varianti del cognome Zadra (Zadranowicz, Zadrażyński, Zadrażny, Zadrawa, ecc.), oltre a quelle elencate nella TAB. III. Ciascuna di queste differenti versioni è forse legata alle tante possibili varianti introdotte nel cognome nel corso del tempo, alcune per semplici passaggi ad altre comunità di riferimento, altre, per i più vari e casuali motivi, non ultimi gli errori di trascrizione o le evoluzioni legate al paese di soggiorno. Una particolare menzione e ricordo va agli Zadra ebrei-polacchi che furono vittime della cinica assenza umana, incarnata dai nazisti durante la Shoà. Questi Zadra, dai tipici nomi ebraici e yiddish, Aharon, Rosa, Alter, Shmuel, Chaim, Khava, Szlata, Sara, Yosefa, provenivano per la maggior parte da Jadow, oppure da Varsavia, o ancora da Shepetovka, una cittadina vicino a Varsavia (37). Queste famiglie Zadra costituiscono, quindi, un nuovo allargamento di quanto già noto in precedenza sugli Zadra Ebrei polacchi. Riguardando i cognomi Aschenaziti Polacchi, un particolare sicuramente importante è che nella Polonia del 900, Zadra, o Zadran, o Sadra, o Sadran non mancano mai (TAB. III), confermando quindi la variabilità del risultato finale, nel momento in cui si opera la traslitterazione in lettere latine di un cognome d origine e significato aramaico. Un esempio indicativo di queste trasformazioni sonoro/grafiche proviene dai cinque cognomi SADRA presenti nell'elenco degli emigrati negli USA, intorno all'inizio degli anni In quell elenco erano riportati: 1 Paolo Sadra, austriaco di Klesz. Questo chiaro esempio di trasformazione sonoro/grafica del nome della cittadina, Cles, mutato inconsapevolmente in Klesz dall impiegato doganale americano, nel tentativo di scrivere correttamente in lingua tedesca il nome dell originaria città di Cles, dimostra la frequente necessità delle persone di trasformare il cognome o la località, a seconda della lingua d origine e delle condizioni di base del trascrittore. La trasformazione di Zadra in Sadra segue quasi certamente lo stesso percorso interpretativo e mentale utilizzato per la cittadina di Klesz. 2 Un altro Sadra, siriano. 3 Due Sadra, polacchi. 4 Un terzo Sadra, russo. Poiché all ingresso negli Stati Unti per immigrazione era obbligatorio dichiarare la propria religione, gli ultimi tre Sadra si dichiararono ebrei. Il cognome Zadra, divenuto Sadra alla frontiera statunitense, paese che non possiede la sonorità zeta nella propria lingua, rivela la facilità di trasformare Zadra in Sadra (1) (5). Numerose varianti Sadra del cognome Zadra sono, infatti, ancora presenti in Polonia, in numero addirittura superiore allo stesso cognome Zadra. Esistono numerosi documenti sulla presenza fino al 1920 d un piccolo gruppo di ebrei Zadra in Polonia, in particolare in tre cittadine Ciechanow, Wegrow, e Wyszków (Fig. 8). Le prime due città facevano capo a Wyszków come città capo-distretto per i documenti di nascita, matrimonio, morte ed altro ancora; Wyszkow è situata nel nord-est della Polonia. Nella Tab. IV è riportato l atto di matrimonio stipulato tra Jankiel Zadra e Zlata Wrobel a Wegrow (Fig. 9). Jankiel, o anche spesso Jankele, è un tipico nome degli ebrei delle Comunità Aschenazite.

12 TAB. IV Atto di matrimonio di Jankiel Joskowicz Zadra Marriage Act in Wegrow, PSA M , records in Fond 234 in Siedlce Archive Gubernia: Siedlce / Province: Warszawa Last updated February 2001* Surname Given name Marriage Year Type / Act # ZADRA Jankiel Joskowicz March 5, 1862 M / 4 WRÓBEL Zlata Ajzykowna March 5, 1862 M / 4 *Atto di matrimonio in Wegrow, Atti pubblici di Matrimonio , Wegrow, Polonia In realtà, il database di Wyszkow comprende anche atti di nascita, matrimonio, e morte della Comunità Ebraica pre-1896, e comprende anche gli elenchi degli Ebrei di altre Comunità, utilizzati durante l occupazione della Polonia da parte dei nazisti, per arrestare, torturare, eliminare fisicamente, gli Ebrei ed attuare così la Shoà. L elenco qui di seguito riportato, in forma abbreviata, è l esempio di una lista di appartenenti alla Comunità Ebraica di Wyszkow durante i primi anni dell 800. Elenco di appartenenti alla Comunità Ebraica di Wyszkow Wyysszzkkoow ((GGuubbeer rnni iiaa: : Waar rsszzaawaa // PPr roovvi iinnccee: : Waar rsszzaawaa)) SSuurrnnaamee lil isstt: : AABBA, A, AABBEELLOWIICCZZ,, AABBGGAAMUUSSTT,, AABBOWIICCZZ,, AABBRRAAMCCZZYYKK,, ZZAABBRRODDZZKKII,, ZZAACCHHAARRIIAASSZZEEWIICCZZ,, ZZAADRAA,, ZZAALLONNDDZZ [[ZZAALLAADDZZ]],, ZZAALLOWIICCZZ Un problema considerevole nel reperimento dei documenti è che, spesso, i confini e le appartenenze di vaste zone e città alle diverse nazioni sono variati spesso, e più volte nel corso del tempo. Per molti secoli, ad es., l Ucraina è stata una parte della Polonia, che era, a sua volta, suddivisa e parte della Russia nella sua zona orientale e della Germania nella regione occidentale, per tutto il corso dell 800. Quelle zone furono, d altro canto, il territorio di residenza di numerosissime Comunità Israelitiche a partire dall alto Medioevo, in particolare dal IX- X sec. d.e.c.. ALTRI COGNOMI LEGATI A LOCALITÀ O CON UN PARTICOLARE SIGNIFICATO I nomi di molte località sono contemporaneamente cognomi di persone e riferimenti biblici (TAB. VI); in qualche caso, il cognome che corrisponde ad una località, ha un preciso significato in ebraico.

13 TAB. VI ALTRI COGNOMI O SOPRANNOMI DI FAMIGLIA LEGATI A LOCALITÀ O CON UN PARTICOLARE SIGNIFICATO Località della Val di Non Cognome* / gruppo di famiglie# con lo stesso cognome nella Val di Non Cognome ebraico presente in altre zone Asson Asson* Asson: Polonia, Marocco (2) (20) (21) Cires (Tres, Non noto Polonia, Germania (21) pronunciato (la pronuncia è molto con la z dolce, probabilmente simile in zires) tutte e tre i luoghi) Non nota Mandiei# / Mandei# a Tres / mandel Mechel (Val di Non) Sores (?) (Tres) Non presente Significato in Ebraico/Aramaico o in altro contesto Disgrazia, sfortuna, catastrofe? I Mandei (secondo la pronuncia italiana; in ebraico mandai) facevano parte di una religione mesopotamica (c.d. dualismo, II-III sec. e.c.); Mandel è un cognome aschenazita (da Man, 19) Mechel (A); poche famiglie a Trieste^? Sores (A); presente a (A) Kiev nel passato Possibile trasformazione di mechal, in ebraico recipiente; cisterna; bacino di riserva V. le osservazioni nel Cap. IV I LUOGHI GEOGRAFICI DELLA VAL DI NON LEGATI ALL ORIGINE EBRAICA Simbeni Simbeni* Jozefowicz-Simbeni (A); Synben in Polonia Tafuri (Tres) Soprannome / riconoscimento di un? Possibile legame con Tapuri, gruppo di famiglie di Tres# città d Ircania; in lingua ebraico - aramaica e farsi, le lettere p e f hanno uguale scrittura ^ A Trieste, sotto l Impero Austro-Ungarico, erano presenti numerose Comunità Ebraiche, molte delle quali composte da commercianti, medici, avvocati (v. Ettore Schmidt, alias Italo Svevo, noto romanziere, in particolare, per La coscienza di Zeno, Senilità ). Capitolo IIl LA CITTA DI ZADRACARTA ZADRACARTA E GLI AVVENIMENTI STORICI INIZIALI Secondo le numerose e ormai vaste fonti storiche disponibili, a partire dal periodo di Ciro, la città di Zadracarta era posta in Ircania, vicino alle rive sud orientali del Mar Caspio, e la posizione di Zadracarta rimase immutata sicuramente fino all epoca d Alessandro Magno (Figg. 1, 2, 3) (12) (13). Non a caso, infatti, questa città si trovava sulla famosa Strada Regia dell esercito d Alessandro Magno, quasi a metà percorso tra l inizio di quello che oggi è il Deserto Libico, e il Pakistan, appena oltre il cuore dell Asia. Alessandro Magno attraversò, in realtà, le stesse strade di Ciro, passando da

14 Zadracarta e raggiungendo poi Israele. Zadracarta era il luogo d'esilio degli Ebrei non graditi nella Comunità di Babilonia (da Heritage Of The Jews Of Afghanistan ) (25), ma era, inoltre, il luogo sulla via della seta attraverso cui passarono gli Ebrei delle tribù poi giunte in Afghanistan, cioè nella vasta zona in cui oggi si pensa che avvenne la dispersione delle dieci Tribù d'israele. La sparizione della città-fortezza di Zadracarta, oggi probabilmente identificabile con Meeshit, città santa nella Regione di Korasan, resta un fatto difficilmente spiegabile. Il quesito sul motivo sostanziale per il quale, improvvisamente, Zadracarta scomparve dalle cronache storiche e, conseguentemente, anche dagli atlanti storici, è sempre aperto, pur ammettendo il rapporto con la Comunità Ebraica che l abitava. Molto probabilmente si può pensare alle prime fondamentali manifestazioni di scontro tra le regole di giustizia della religione monoteista di Israele e il sempre più forte anti-ebraismo di altri popoli. In seguito, da quelle località, lo spostamento delle Tribù d Israele avvenne verso due direzioni: Israele, e poi l Egitto e l Africa del Nord ed Orientale, e, dall altra parte, l Afghanistan, con le propaggini dell India e della Cina, ma con tempi lunghi e a fisarmonica nella sua esecuzione. Il primo spostamento avvenne in due tempi, con un primo momento collegato ad un decreto dell Imperatore Ciro, re di Persia e conquistatore dell'impero di Babilonia (538 a.e.c.), che liberò circa 50mila ebrei, ed il secondo (Secondo Ritorno), meno d'un secolo dopo, condotto dalla grande figura del Profeta Ezdra lo Scriba, il Sacerdote capo dei casati sacerdotali e scriba (funzionario fidato del Re di Persia), che descrisse l allontanamento verso est di una parte delle Comunità Ebraiche che vivevano nelle regioni d Ircania (la zona di Zadracarta). Quando Ciro il Grande conquistò Babilonia nel 538 a.e.c. ed emanò un editto che permetteva agli Ebrei in esilio di ritornare a Gerusalemme, è possibile che molti Israeliti decisero di rimanere in Persia, come prolungamento non più coatto della loro prigionia, ma volontaria emancipazione, e come segno del nuovo legame ad una terra. L altra direzione verso cui, quasi certamente, si realizzò lo spostamento dei Giudei, è l Afghanistan, luogo d insediamento delle dieci Tribù d Israele, avvenuto secondo la leggenda all epoca di Re Saul. Si pensa anzi, con buon approssimazione, che i nomi di alcune delle locali tribù afgane conservino tracce dell origine ebraica, come nel caso delle Tribù Durranni (Tribù di Dan), Yussafzai (Yosef) e Afridi (Ephraim). Durante il Medio Evo, due diversi commentatori, Avraham Ibn Ezra e Beniamino Tudela a distanza di un secolo, citarono la presenza in quell area, rispettivamente, di 40,000 e di 80,000 Ebrei. In quella zona, un motivo forte della loro successiva scomparsa è, quasi certamente, la continua spinta alle conversioni forzate all Islam, sia in Iran, sia in Afghanistan, analogamente a quanto accadde con le ondate di conversioni coatte in tutta l area europea di influenza cristiana. Nonostante la conversione, in base alle osservazioni di Amnon Elias, ebreo nato a Kabul e immigrato in Israele nel 1950, numerose usanze odierne in Afghanistan possono essere ricondotte alle radici Giudaiche (The Jerusalem Post, "Heritage of the Jews of Afghanistan, October 18, 2001) (25) (11). L origine della comunità Ebraica Afghana sembra, quindi, strettamente collegata a quella persiana. L Ircania, l antica regione di Zadracarta, si chiama, oggi, Mazandaran. IL SIGNIFICATO DI ZADRACARTA La parola Zadracarta è l insieme di due altre parole molto importanti, sia in aramaico, che in ebraico. In queste due lingue, carta, trascritto indifferentemente in lettere latine con la c o la k, significa "città", e tale significato è giunto immutato fino ai giorni nostri nei nomi di molte città, anche apparentemente molto lontane (v. ad es., Giakarta, nella lontana Indonesia), mentre Zadra (da leggersi nelle lingue semitiche con la s di secchio) è ancora una importantissima parola sia in

15 ebraico che in aramaico. Zadra ha, infatti, le stesse tre lettere ebraiche (samech dalet resh) della Pasqua Ebraica, il "seder", ma deriva dalla parola aramaica Zadran (sadran). In Aramaico la lettera finale n corrisponde al sostantivo (caso nominativo) (Figg. 10, 11, 12). Zadra, quindi, corrisponde a numerosi significati, tutti legati al concetto di organizzazione: organizzare, disporre, sistemare, aggiustare, riordinare, mettere in ordine, preparare, combinare, predisporre, stabilire. Per dare l idea di come ancora nella parola sadran sia rimasto il significato originario mutuato dall Aramaico, nei kibbutz d Israele, la persona oggi più importante per chi vi giunge non è il "segretario del kibbutz (mazkir), ma lo sadran ha-avodah, lo sadran, in altre parole chi funge da organizzatore della Comunità del kibbutz. La parola sadran è poi usata nei teatri d Israele per indicare la "maschera", una figura essenziale ed efficace per prevenire, anche in questo caso organizzando(i-seder), il caos assoluto che nasce quando, in sua assenza, ciascuno si sente autorizzato a spingere e mostrarsi arrogante per trovare un buon posto (Dr. Joseph Lowin, Executive Director National Center for the Hebrew Language, NY, USA) (26). In aramaico, quindi, Zadracarta significa la città dello sadran, o, ancor meglio, di hasadran o hasadranut, vale a dire la città del giudice o di chi fa funzionare la Comunità per farla vivere, e lo Sadran è quindi la persona che sistematicamente riorganizza le tradizioni; sadran, infatti, significa anche la persona erudita, lo studioso metodico. Alcuni studi delle iscrizioni Giudeo-Persiane sulle prime tombe ebraiche dell Afghanistan scoperte nel 1946, hanno dimostrato la presenza d un antico Giudice Rabbinico all interno delle comunità ebraiche, ricordato sulla tomba come Rosh Ha Sadranut, il Primo nella Organizzazione, secondo la Legge Rabbinica, parola collegata al titolo in aramaico del capo della scuola rabbinica (Raish Sidra) (11). Una parola molto vicina nella radice, e perciò molto probabilmente derivata dall antica parola aramaica sadran, è Sadron (v. Cap. IV I luoghi geografici della Val di Non legati all origine ebraica), il nome di una montagna e di una malga (Figg. 17, 18) poste di fronte a Cis, paese della Val di Non/Val di Sole, dove gli Zadra trasmigrarono intorno al 1450 provenienti dall'altro paese, Tres. È possibile, invece, che il nome Cis derivi dalla terminologia latina, e significhi quindi al di là, intendendosi in questo caso al di là del fiume (Noce) rispetto al punto di partenza, Tres. L ipotesi più valida è che anche Anaunia sia un nome di origine ebraica. Negli archivi comunali di numerosi paesi della Val di Non (Cles), e della Val di Sole (Monclassico, Malè), esistono numerosi documenti scritti in Latino Medioevale, in cui la Val di Non è sempre scritta con il nome di Anania. Questa parola ebraica, ANANIA, significa, nel riferimento biblico, "YAWEH è misericordioso". Per chi, proveniente dalla lontana Zadracarta, si insediava in quella terra, benedirla con un nome così evocativo era sicuramente una scelta intensamente riconoscente. Esistono poi la parola ANAN, solo brevemente menzionata nella Bibbia, che in lingua ebraica significa nuvole, e la parola ANANI, che, sempre in ebraico, significa "la mia nuvola", e che, ancora nella Bibbia, rimanda direttamente ai discendenti di Re David. La discendenza da Re Davide torna ancora in un altro documento che parla degli Ebrei d Afghanistan.

16 Capitolo IV I LUOGHI GEOGRAFICI DELLA VAL DI NON LEGATI ALL ORIGINE EBRAICA LA VAL DI NON, DI SOLE E LE VALLI CONTIGUE Un altro importante ruolo, nella comprensione delle radici aramaico / giudaiche della Val di Non, è svolto dai nomi geografici della Valle. Numerosi nomi di località nonesi hanno, infatti, la stessa origine aramaico / ebraica dei cognomi. All inizio della Val di Sole, la Valle immediatamente contigua alla Valle di Non, c è una valle chiamata Val di Rabbi (Fig. 19). La parola Rabbi fa riferimento diretto alla figura del sacerdote ebreo, o, più in generale, sempre in ebraico, al capo di una comunità. La frase Val di Rabbi fa pensare poi, anche ad un luogo ove era possibile trovare il Sacerdote d una delle Comunità Ebraiche presenti nelle contigue valli di Sole e di Non. In Val di Rabbi, come anche in alcune altre piccole località delle Valli di Non e di Sole, esisteva una particolarità nell organizzazione della vita sociale. Questa era, infatti, regolata dalla turnazione delle cariche su base annuale, e a tutti era garantita la possibilità di accedervi. La libera elezione dei responsabili della cosa pubblica, possibile per tutti, costituiva, perciò, un'orgogliosa affermazione di autonomia, e costituiva, indubbiamente, un esempio di democrazia avanzatissimo per l epoca, quando ancora il principio di disuguaglianza sembrava rientrare tra le leggi naturali e cristiane. Questo principio, nel suo voler porre tutti su uno stesso piano, ricorda da vicino le regole di reciproco rispetto e non proprietà perenne per gli individui, tipico di alcuni gruppi del popolo d Israele che applicavano la legge biblica della perdita della proprietà durante l anno sabbatico. Queste strutture di autogoverno sono documentate dal 1300 nelle Carte di regola di Pejo e nella tradizione delle "Consortéle" a Rabbi (33). Molto vicino alla Val di Rabbi, quasi a quest ultima prospiciente, c è Malé, capoluogo della Val di Sole. Malè, però, è anche una parola ebraica molto comune e versatile, che ha essenzialmente il significato di pieno, riempito, oltre ad entrare nella costruzione di numerose altre parole composte, ed è, inoltre, il nome di un fondamentale accento grammaticale della lingua ebraica. Roen è il nome della montagna più alta del gruppo dei Monti Anauni, che separano due Valli contigue, Val di Non e Val d Adige. Il Roen ha una vista panoramica, ad est, sulle Dolomiti che lo fronteggiano. La caratteristica di questa montagna è che la sua sommità è tonda, e relativamente facile da raggiungere, senza pareti rocciose. Il nome del monte, Roen, corrisponde direttamente alla parola Aramaica roen, che in italiano significa "la vedetta, posto di vedetta, di osservazione", molto simile, se non sovrapponibile al verbo Ebraico roè, osservare. Durante il periodo di dominazione Romana, e forse anche in epoche successive, probabilmente fino a tutto il 1600, la montagna aveva funzione di sorveglianza sul passo che collegava le due valli, di Non e d Adige, attraverso i villaggi di Tres e Vervò, in pratica di controllo della presenza di nemici in arrivo dal sud o dal nord. A quell epoca, infatti, e per lungo tempo in seguito, la Val d Adige era caratterizzata per larga parte da vaste zone acquitrinose e paludose, che impedivano il passaggio delle persone e delle merci per lunghi periodi dell anno, costringendo quindi anche le truppe, a scegliere la risalita attraverso il piccolo Passo (zona Favogna), che sboccava nei territori di Tres e Vervò. L attuale passo della Rocchetta, situato all inizio della Val di Non, fu costruito verso l inizio del 900 dagli Austriaci.

17 Tra gli altri nomi geografici giudaico/ aramaici della Valle di Non, vi è il Lago Rosso Tovel, il lago che nel passato diveniva rosso durante l estate per via della presenza dell alga denominata glenodinium sanguineum. Tovel è una parola la cui prima immediata traduzione ("Tov El ) può essere "Dio è buono", oppure " la bontà del Signore", quasi forse ad indicare la bellezza del mondo da Lui creato (Fig. 20). Esiste anche una località biblica con un nome molto simile, Tofel (Deuteronomio 1,1), che indica la sonorità tipicamente semitica della parola Tovel / Tòfel. Analogamente, infatti, la parola Tevel è il cognome russo Yiddish che deriva da Dovid, nome ebraico del Re David (Samuel 1, 16:13) (20). Un discorso a parte vale per la località Sores, posta sulla strada dell antico passo che delimitava le due Valli, d Adige e di Non, e che, secondo l interpretazione locale sull origine del nome, deriverebbe direttamente dal soprannome della madre della persona che aveva costruito la baita in quella località. Se invece accettassimo l origine ebraica, visto che quel luogo ha in realtà più di un nome, il nome Sores potrebbe avere origine dal riferimento biblico alla omonima città della Tribù di Giuda, posta a mezza montagna. Il brano biblico da cui prenderebbe il nome la località della Val di Non, inizia in questa maniera descrittiva: Le città poste all'estremità della tribù dei figli di Giuda, Sulle montagne: Samir, Iattir, Soco, Sores, Carem, Gallim,. Sores in Val di Non, quindi, corrisponderebbe in pieno alle caratteristiche descritte nella Bibbia, vale a dire quelle di una località posta a metà montagna nel cammino verso altre mete o realtà poste più in alto. Sores, infatti, si trova a mezza montagna rispetto al vecchio passo percorso dall epoca delle truppe romane alla fine del secolo XIX. Sores, poi, è, anche un cognome ebraico aschenazita di Kiev (20). Esiste poi, il paesino di Mechel già descritto nei Capitoli I cognomi ebraici della Val di Non e Altri cognomi legati a località o con un particolare significato. Mechel, oltre che il nome del paesino noneso, è il cognome ebraico aschenazita polacco dell attuale ambasciatore d Israele all ONU, Arye Mechel, ed è anche una parola di derivazione ebraica (TAB. VI). Analogamente a Sores, anche per Mechel esiste una leggenda locale a spiegazione del nome. Si tratta della storia di un siciliano che arrivò nel paese portando su un carretto le arance che voleva vendere, senza però che nessuno dei paesani uscisse per acquistarle. Quando infine, stanco e contrariato, si decise ad andarsene, il carretto si rovesciò e, viste le arance a terra, solo in quel momento i paesani uscirono per raccoglierle senza pagarle, urlando mé chel mé chel (mia quella), indicando con questa frase il possesso di alcune delle arance cadute a terra. La montagna Sadron, vicino a Cis, richiama, inoltre direttamente il termine aramaico/ebraico Sadron Avodà, vale a dire una precisa figura all interno del kibbutz in Israele. Il monte, in qualche documento medioevale, prendeva anche il nome Sedron (34). Un altro esempio molto indicativo dell origine ebraica della toponomastica locale può essere rappresentato dal nome stesso della Valle, Non. Nella lingua ebraica, Non e Nun (il padre di Giosuè) sono scritte nella stessa maniera (nun-vav-nun); la provenienza, dunque, di questo nome della Valle, altrimenti oscura, sembrerebbe così chiarita. Da questo termine discenderebbe, quindi, il nome dato al popolo che tra i primi colonizzò la valle, i Nones(i). Nonostante l indubbia forza di questi legami tra la parola ebraica e quella nonesa, alcuni punti restano ancora da chiarire, soprattutto riguardo al nome del popolo Anauni/Anani. Così, anche il nome del fiume che scorre all interno della Val di Sole e poi la Val di Non, il fiume Noce, presenta numerose possibili interpretazioni rispetto alla sua origine. Esso, infatti, fu arbitrariamente trasformato in Noce da Nosio/Nosium, mentre in dialetto locale si chiama Noss. Secondo lo storico locale Silvestro Valenti, la parola non avrebbe origine italiana, e, perciò, neppure

18 latina. Il riferimento dei documenti medioevali sembrerebbe quindi, più ad una parola proveniente da altra realtà culturale, non escluso orientale (34). Il nome stesso della cittadina di Coredo, quando è pronunciato alla maniera degli abitanti della Val di Non, vale a dire, Coret, o quando riprende il nome dei nobili del paese (Coret), in ebraico significa Egli ascolta. Infine, a Fondo, un paese dell Alta Val di Non, esiste un posto detto sas del coèn, liberamente indicato anche Grotta del Colera. In questo caso, ancora, il riferimento diretto è alla parola ebraica che significa sacerdote, o alla tribù israelita Coèn, oltre che al cognome da questa derivato. Anche qui, di nuovo, secondo l interpretazione locale, coèn sarebbe invece la grotta naturale raggiunta da una famiglia di Cavareno (Comune non molto distante), per trovare rifugio dal contagio del colera che aveva colpito la zona, decimando molte famiglie. Come spesso capita nelle storie popolari, non è, però, infrequente che, su una base ben più concreta e colta, s innestino una o più storie popolari, spesso lontane e scollegate dal fatto iniziale. Ovviamente, come nel caso del sores e di méchel, è anche possibile che esista una base di verità per entrambe le versioni dell interpretazione, quella ebraica e quella popolare, che, magari, non si elidono vicendevolmente, ma si integrano in alcune parti. Nel caso del coèn, è singolare la totale sovrapponibilità tra la pronuncia della parola ebraica e quella locale, ed è possibile che, in epoche ben lontane da un idea di assistenza sanitaria moderna, gli ammalati difficili venissero già raccolti e portati nel posto dove il sacerdote poteva pregare o compiere altre azioni a favore dei malati affetti da patologie contagiose, ad esempio colera, così come per tanto tempo capitò nel passato nei villaggi (shtétl) della Russia o della Polonia. È molto probabile, poi, che altri luoghi della Valle si leghino a cognomi Aschenaziti o parole ebraico/aramaiche, e che solo un analisi approfondita possa fornire ulteriori elementi, anche se spesso può essere difficoltoso trovare immediatamente la parola di origine, in particolare se aramaica. I QUARTIERI DI TRES, UN PAESE DELLA VAL DI NON I quartieri di Tres, un paese della media Val di Non, rimandano in molti elementi alla storia ebraica della Valle (TAB. VII) (Fig. 21). Il primo e più semplice esempio di quartiere con nome ebraico-aramaico è la Tavana, nome che ad una prima lettura appare senza significato. Se, però, si cerca la traduzione ebraico-aramaica della parola Tavana, si scopre che Tavan è il tagliatore di paglia e Teven la paglia, e questo rimanda subito alla funzione che era anticamente svolta dalle persone che risiedevano in quel quartiere o, ancora più probabile, all attività che si praticava maggiormente in quella località. La disposizione dei quartieri / località fondamentali del paese (Tavana, Temola, Todesca) richiamano un significato iniziale che potrebbe corrispondere all insediamento di gruppi particolari di popolazione, oppure richiamava luoghi deputati ad una specifica attività, con significati, tuttavia, persi da tantissimo tempo.

19 TAB. VII QUARTIERI O LOCALITÀ DI TRES CON UN PARTICOLARE SIGNIFICATO LOCALITÀ Tavana VARIANTI LOCALI DEL NOME O DI ALTRI LUOGHI SIGNIFICATO EBRAICO (E) E/O ARAMAICO (A) DELLA PAROLA (E) Tavan*: tagliatore di paglia (E) Teven*: paglia NOTE Spesso presente come cognome Tavani o Tavan in varie parti d'italia, in particolare in zone in cui le Comunità Ebraiche erano più diffuse Mimièla (E) da solo; in ogni caso Espressione composta, scritta in ebraico "mimeila"; il cognome Mimiela/Mimiolla è ora estinto Contrada Todesca Tedeschi, Todeschi / Probabile legame con gli Ebrei d origine Aschenazita che s insediarono nella Valle Témola (E) (A) Radice ebraico/aramaica t-m-l di difficile interpretazione *Le parole ebraiche ed aramaiche si basano sulle vocali espresse, quindi le due parole sono presenti sul dizionario come un unica parola (t-v-n, tet vav - nun), con diverse vocali espresse. ZADRA E I LUOGHI GEOGRAFICI ATTUALI Altrettanto interessante è il nome Zadra dato a varie località nel mondo (TAB. VIII). In Algeria ci sono due villaggi che si chiamano Zadra, l'uno non lontano dall'altro. Sempre in Algeria, inoltre, esiste anche una montagna di nome Zadra (8). In Germania c è Zadrau, dove la finale u significa "di", quindi città degli Zadra; in Francia, è presente Sadroc, dove è ancor oggi nota e riportata nei documenti ufficiali la storia degli Sadra che fondarono la città mentre si recavano verso Gerusalemme; in Iran c è Zadrak. TAB. VIII LUOGHI GEOGRAFICI, LOCALITÀ E CITTÀ DI NOME ZADRA ODIERNE PAESE DI Nome Latitudine Longitudine Altitudine NOTE RIFERIMENTO locale (DMS) (DMS) (metri) Germania Zadrau 53 2' 60N 11 10' 60E v. testo Algeria Zadra 36 25' 60N 1 46' 60E 516 Regione di Koudia; località nelle vicinanze: Tazerout; El Limmt; Bou Kala, Djebel ( Iran Zadrak 32 42' 6N 52 43' 36E 2143 Francia Sadroc?? v. testo

20 ZADRA E I LUOGHI GEOGRAFICI DEL PASSATO Fino al XVIII secolo, esisteva nella regione di Crimea, adiacente ad Odessa, un paesino che si chiamava Zadra, anche se la sua individuazione è legata a prove documentali e non ad un atlante storico. Secondo l indicazione del Dizionario dei Cognomi Ebraici Russi di Alexander Beider (20), Zadra è un cognome che proviene da Odessa. In questa città viveva una variegata comunità ebraica, che aveva raggiunto una tale autonomia e benessere sociale da poter fondare una piccola Repubblica Democratica di Odessa, molto simile nell organizzazione sociale al modello trovato in Val di Rabbi. La Repubblica Democratica di Odessa fu distrutta dai cosacchi, famosi per il loro antisemitismo e per il loro amore all asservimento ad un padrone. Si trattava, anche in questo caso, di uno dei tanti esempi di russificazione dei territori conquistati e circostanti la Russia. Dopo l occupazione della Crimea da parte dei Russi, avvenuta intorno al 1700, i nomi dei vari luoghi della Crimea furono completamente cambiati e russificati. Alcuni degli Ebrei aschenaziti abitanti nella città di Zadra, in particolare polacchi, come ad es. Krehlik o Kolar, erano quasi certamente provenienti dall area Bohemo/Moldava, che aveva fatto parte, alternativamente, dell Austria e della Polonia (v. TAB. II). A dimostrazione del continuo rimescolamento geografico avvenuto in passato nell attribuzione dell appartenenza ad una nazione o meno, è qui di seguito riportata la riproduzione di una carta geografica del XVIII secolo, stampata a Venezia, ed intitolata Le provincie di Bulgaria e Rumelia (Venezia, 1791). A quell epoca, Venezia confinava con l Impero Musulmano Turco Ottomano, anche se il confine non è visibile nella riproduzione (Figg. 22, 23, per gentile concessione di Marcella Zadra). In questa cartina, nella zona dell Impero Musulmano Turco Ottomano, si può notare la cittadina di nome Zadra. PAESE DI RIFERIMENTO TAB. IX ZADRA E I LUOGHI GEOGRAFICI DEL PASSATO Nome Periodo di NOTE della riferimento località all epoca Odessa / Crimea Zadra? XVIII/XIX sec. Bulgaria Zadra sec. XVIII (e precedenti?) Libia (Cirenaica) Zadra sec. XIII XVIII Informazioni sulla città ebraica di Zadra confermate anche da un messaggio dei discendenti di Francis Krehlik, nato a Zadra, nella zona della Crimea (oggi Repubblica Ucraina), nel 1855, e poi sposatosi con Antonia Kolar, nata a Czochosl, Russia; entrambi i coniugi erano ebrei La città di Zadra era presente almeno fino al XVIII secolo; la zona faceva parte dell area dominata dai musulmani (v. Fig. 22) Località ben documentata, descritta su numerosi portolani, a cominciare dal XIII secolo fino al XVII; la località si chiama ora Shahhat, e si trova sulla costa, non lontano da Bengasi, vicino a Tulmeitha. La maggior parte dei portolani riporta Zadra; solamente uno riporta Satra (atlante anonimo, XIV sec.), ed un altro Sadra (portolano del Giroldi, cartografo veneto, 1426) (5)

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