La conservazione degli ecosistemi costieri della Toscana Settentrionale (*)

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1 Le Dune Costiere: esperienze di gestione europee ed italiane a confronto Pisa, Cascine Vecchie di San Rossore, 12 Dicembre 2008 La conservazione degli ecosistemi costieri della Toscana Settentrionale (*) Aggiornamento all'ott.2008 Antonio Perfetti Ente Parco MSRM (*) Azioni finanziate comeparte del progetto LIFE05 NAT/IT/ Dunetosca ( )

2 Presentazione del Progetto 1 - Introduzione 2 - Azioni del progetto C1 Rimozione delle cenosi di Amorpha fruticosa C2 Eliminazione delle cenosi di Yucca gloriosa C3 Sentieramenti in legno C4 Scavi zone umide a San Rossore C5 Vivaio C6 Ristrutturazioni chirotteri

3 Presentazione del Progetto 3 - Monitoraggio tecnico scientifico Vegetazione e Flora Idrogeologia Uccelli Rettili e Anfibi Pipistrelli 4 - Azioni di divulgazione 5 Adozione di Action Plan, Linee guida per la pulizia delle spiagge e Piano di conservazione Post-Life

4 Descrizione del Parco msrm C o d i c e Z o n e d i S u p e r f i c i e ( R e g. e p r o t e z i o n e ( h a ) N a z. ) M a c c h i a , 2 7 L u c c h e s e ( I T ) D u n e l i t o r a n e e d i , 7 4 T o r r e d e l ( I T ) L a g o L a g o e 2 5 P a d u l e d i , 0 1 ( I T ) M a s s a c i u c c o l i 6 2 S e l v a P i s a n a , 3 4 ( I T ) T o t a l e S I R ( n o n c h é p S I C e , 3 6 Z P S ) P a r c o R e g i o n a l e M i g l i a r i n o S a n R o s s o r e M a s s a c i u c c o l i

5 Boschi mesofili e xerofili

6 Aree aperte: dune ed aree umide

7 Minacce attuali affrontate dal progetto Sovracalpestio e sentieramento; Accelerazione dell'interrimento delle zone umide retrodunali, Aumento anomalo della sostanza organica nella matrice sabbiosa del suolo Stato di conservazione sfavorevole Specie

8 Valori conservazionistici tutelati dal progetto Habitat della direttiva 92/43/CEE tutelati dal progetto. Priorità Codice Nome Minacce * 7210 Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davellianae - Interrimento/erosione - Specie esotiche * 2250 Boscaglie dunali con Juniperus spp. - Calpestio - Specie esotiche 2110 Dune mobili embrionali - Calpestio 2120 Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria (dune bianche) 2210 Dune fisse del litorale del Crucianellion maritimae 1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine - Calpestio - Calpestio

9 Valori conservazionistici tutelati dal progetto Specie della direttiva 92/43/CEE e 79/409/CEE tutelate dal progetto. G Priorità Nome Status R Emys orbicularis Rara Dimensione della popolazione Fenologia Riproduzione Svernamento Residente M Rhinolophus ferrumequinum Presente M Myotis emarginatus U Caprimulgus europaeus Presente U Calandrella brachydactyla Comune U Charadrius alexandrinus U Burhinus oedicnemus Presente U * Aythya nyroca max 3-6 U Tadorna tadorna max 4-8 U Numenius arquata max U Pluvialis apricaria max G= gruppo. M=mammiferi; R=Rettili; U=Uccelli.

10 Scopo del progetto: - Conservazione e ampliamento delle zone umide retrodunali - Conservazione ed ampliamento degli habitat dunali Zone umide costiere Zone umide retrodunali Boscaglie retrodunali con Juniperus spp. Bonifiche, Specie esotiche Sovracalpestio Sovracalpestio Pascolo, Specie esotiche Specie esotiche Coltivazione Interrimento Fuoco Aree agricole Pascolo ungulati Boscaglie chiuse ad Amorpha fruticosa Boscaglie degradate ad Yucca spp. e Juniperus spp. Ecosistema di riferimento (AZIONI del LIFE) Campi abbandonati

11 Azioni del progetto Azioni preliminari: Analisi della vegetazione Rilievo topografico dei siti Analisi delle capacità vegetative dell'amorpha Prove di controllo della Yucca Raccolta di materiale vegetale per il vivaio (micorrizze, bulbi, semi) Redazione di piani di gestione per gli habitat e linee guida per la pulizia delle spiagge Progettazione degli interventi Azioni di gestione straordinarie: Eliminazione delle cenosi di esotiche (Amorfeti) Eliminazione delle cenosi di esotiche (Yuccheti) Riqualificazione dell'ambiente dunale tramite razionalizzazione del carico turistico Restauro ecologico nelle zone umide il Paduletto e le Colmate Qualificazione di un vivaio forestale Ristrutturazione di due edifici che ospitano colonie di chirotteri Piano per la limitazione del traffico motorizzato Coordinamento del progetto: Coordinamento generale e tecnico scientifico Coordinamento amministrativo Piano per la conservazione post LIFE Revisione contabile Azioni di gestione ricorrente: Protezione della colonia del fratino Monitoraggio tecnico Comunicazione e divulgazione dei risultati: Realizzazione di 2 pieghevoli Realizzazione di 5 pannelli divulgativi Realizzazione di pannelli informativi e di divieto Realizzazione di pagine web ( Realizzazione di una pubblicazione divulgativa

12 Gruppo di lavoro Ente Parco MSRM: A. Balestri, A. Favilla, L. Gorreri, M. Labriola, F. Logli, F. Losoni, O. Mastroianni, S. Paglialunga, F. Pancrazzi, A. Perfetti, A. Porchera, P. Vergari. Comune di Viareggio: S. Cavalli. Consulenti esterni: P. Agnelli, C. Guaita, S. Vergari (Museo di Storia Naturale dell'università di Firenze), L. Colligiani, L. Lombardi, P. Sposimo, M. Turini (Nemo srl, Firenze), P. Gattai (libero professionista), L. Puglisi (libero profesionista), M. Zuffi (Museo di Storia Naturale dell'università di Pisa); Massimo del Guasta (libero professionista), Gruppo speleologico pisano, S. Tulini (Akensoft), A. Sacchetti e F. Darmanin (Arts & Altro).

13 Progetto Yucca e Amorpha Delineare nel dettaglio la distribuzione Progettare e realizzare i lavori di eliminazione delle cenosi dense Monitorare le variabili ambientali Approvazione di Piani d'azione per il mantenimento dei risultati

14 Azioni preliminari Carotaggi per le analisi della qualità dei sedimenti

15 Monitoraggio idrogeologico 1,40 AREA LECCIONA Soggiacenza (m) AREA LECCIONA Conducibilità Elettrica (ms/cm - T=25 C) Rilievi a terra e foto aeree 1, , ,80 C olumn B 900 C olumn B C olumn B C olumn B 800 C olumn B Column G Column G Column G Column G C olumn B Column G 0, Column G Column G 600 Column G 0, , /12/99 08/09/13 18/05/27 24/01/41 03/10/54 11/06/68 18/02/82 28/10/95 06/07/09 15/03/23 30/12/99 3/9/33 8/5/67 9/1/01

16 Studio delle capacità vegetative dell'amorpha CONCLUSIONI: Percentuale di canpioni vitali 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% La percentuale di campioni vitali è del 6,82% I campioni vitali sono frammenti di fusto di lunghezza superiore a 20 cm Risultano vitali i campioni che non sono stati trattati o sono stati trattati con acqua di mare fino a 10 gg.: considerando invece che i campioni trattati con 20 gg. sono tutti morti (N=47) 12,5% 7,7% 8,3% 6,8% -10,0% Senza Trattamento (CONTROLLO) 5 gg. Trattamento 10 gg. Trattamento 20 gg. Trattamento TOTALE Tempo di trattamento

17 Azione C1 Aree di scavo con vegetazione ad Amorpha Cartografia in scala 1:4000 e 1:2000 delle aree d'intervento

18 Sezione scavo dei siti con Amorpha

19 Lavori Scavo delle lame retrodunali interrite con l'amorpha

20 Monitoraggio e risultati (1 su 2) Analisi topografiche e vegetazionali

21 Monitoraggio e risultati (2 su 2) Giu.06 Feb.08 Giu. 08 Ago.08

22 Aree d'intervento C1 prima e dopo

23 Azione C2: eliminazione delle cenosi dense di Yucca gloriosa Cos è Perché è presente

24 Analisi della vegetazione ad Yucca e monitoraggio vegetazionale Rilievi a terra e foto aeree

25 Analisi della vegetazione ad Yucca e monitoraggio vegetazionale Cartografia in scala 1:4000 e 1:2000 delle aree d'intervento 11, 77 ha complessivamente Di cui 4 ha di Yuccheti densi e altri 7,8 ha di formazioni diverse

26 Prove di controllo della Yucca

27 Cosa si fa?

28 VINCOLI Rispetto della morfologia delle dune Rispetto delle altre piante presenti Rastrellamento manuale, e asportazione dei residui di radice o fusto

29 A destra: giugno 2008, ril. 12/08, cop. 35%, composizione floristica: Strato 2 Juniperus macrocarpa 1, Ammophila arenaria 1. Strato 1 Seseli tortuosum 2, Silene otites +, Yucca gloriosa 2, Agropyron junceum +, Dorycnium hirsutum +, Eryngium maritimum r, Helichrysum stoechas 2, Phleum arenarium +, Vulpia membranacea 1, Scabiosa rutifolia 2, Cerastium sp. 1, orobanche minor r, Hypochaeris radicata r, Lagurus ovatus +, Risultati e monitoraggio Densi yuccheti nella Riserva della Bufalina, prima (sx) e dopo (dx) l interventi di taglio. A sinistra: giugno 2006, ril. 12/06, cop. 80%, composizione floristica: Strato 2 Juniperus macrocarpa 1, Yucca gloriosa 3, Ammophila arenaria 1. Strato 1 Seseli tortuosum +, Silene otites +, Yucca gloriosa 2, Agropyron junceum +, Dorycnium hirsutum +, Phyllirea angustifolia r, Eryngium maritimum r, Helichrysum stoechas 2, Phleum arenarium 1, Vulpia membranacea 1, Scabiosa rutifolia 2, Cerastium sp. 1, Orobanche minor r, Hypochaeris radicata r, Lagurus ovatus +, Juniperus macrocarpa r, Odontites lutea 1, Briofite 2.

30 Difficoltà tecniche Procambarus clarkii Apparati ipogei Capacità vegetativa

31 Ricostruzione diretta delle dune

32 file://users/a_perfetti/documents/olga/life/foto LIFE/sentieri/Olga - gennaio 2008/IMG_0213.JPG Ricostruzione indiretta delle dune 19 sentieri costruiti 80% dismessi su 7 km di costa

33 Ricostruzione indiretta delle dune file://users/a_perfetti/documents/olga/life/foto LIFE/sentieri/Olga - gennaio 2008/IMG_0213.JPG

34 Effetti dell'assenza del sentieramento: 1 anno Foto 5 Sentieramento presso presso Marina di Torre del Lago (situazione al 2006, foto sx) con situazione successiva alla realizzazione di sentieri attrezzati e alla sua chiusura (situazione al 2008, foto dx). A sinistra: giugno 2006, rilev. 10A/06, cop. <1%, composizione floristica: Vulpia membranacea +, Scabiosa rutifolia +, Ambrosia coronopifolia r, Medicago litoralis r, Agropyron junceum r, Equisetum ramosissimum r. A destra: giugno 2008, rilev. 10A/08, cop. 2%, composizione floristica: Vulpia membranacea +, Scabiosa rutifolia +, Ambrosia coronopifolia +, Medicago litoralis +, Agropyron junceum +, Equisetum ramosissimum +, Medicago marina +, Calystegia soldanella +.

35 Effetto della riduzione del sovracalpestio: 1 anno Foto 3 Sentieramento diffuso presso Marina di Torre del Lago (situazione al 2006, foto sx) con collocazione di sentiero attrezzato e chisura sentieri (situazione al 2008, foto dx) A sinistra: giugno 2006, ril. 11A/06, cop. 0% A destra: giugno 2008, ril. 11A/08, cop. <1%, composizione floristica: Agropyron junceum r, Medicago litoralis r, Pseudorlaya pumila r, Scabiosa rutifolia +, Calystegia soldanella r, Vulpia membranoides r.

36 Nuove zone umide (azione C4) Nuove zone umide in luogo di vecchie bonifiche Lug. 06 Nov 08

37 Vivaio 200 piante per contribuire ad attivare i processi ecologici e la partecipazione popolare al restauro ecologico file://users/a_perfetti/documents/olga/life/foto LIFE/ _PULIZIA DUNE/Olga/DSCN2365.JPG

38 Difficoltà di progetto Definizione dei costi (breve e lungo termine) Comunicazione pubblica Integrazione attività degli enti Conoscenza e tecniche disponibili Definizione dei tempi di progetto

39 Comunicazione Non è mai abbastanza... E' necessaria una strategia ampia

40 Eventi pubblici Double-click to add graphics

41 Aspetti finanziari CATEGORIE DI COSTI PERSONALE ASSISTENZA ESTERNA MATERIALE DUREVOLE MATERIALE DI CONSUMO 6012 ALTRI COSTI 5000 SPESE GENERALE TOTALE

42 A breve termine: Risultati generali (i) la rimozione delle cenosi ad esotiche; (ii) un controllo puntuale degli individui rimasti (iii) sopravvivenza a medio periodo specie rare (iv) oltre 80 ettari di aree dunali libere da sovracalpestio e cenosi ad esotiche

43 RISULTATI A BREVE TERMINE Mentre, a medio termine, (a) gli habitat naturali possono diffondersi ricreando una situazione con dinamiche ecologiche sia nelle zone umide come quelle a dominanza di Cladium mariscus e delle altre elofite ed idrofite; che nelle aree xeriche sabbiose come le boscaglie retrodunali a Juniperus spp., entrambe riportate a fasi seriali iniziali. (b) un contrasto ai fenomeni di interrimento di zone umide dovuto a bonifiche, o all'invasione di specie esotiche

44 Conclusioni 1 su 2 Le azioni descritte portano all'attivazione di processi ecologici su vasta scala che un'area protetta ha il compito di tutelare ed assicurare per mantenere aspetti naturali legati alla vitalità degli ecosistemi.

45 Conclusioni 2 su 2 Tali processi dinamici, infatti, in situazioni di ampia ingegnerizzazione del territorio raramente prendono avvio spontaneamente attraverso, per esempio, i naturali processi di esondazione dei corpi idrici, l'apporto dei sedimenti attraverso le correnti marine, il movimento delle particelle con il vento in ampie aree prive di ostacoli artificiali e la mancanza della competizione di fitocenosi esotiche ad alta capacità invasiva.

46 FINE

47 Aree naturali e specie esotiche

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