[RELAZIONE TECNICA] PER GLI INTERVENTI DI RESTAURO DELLE FINITURE DI PORZIONE DEL CIMITERO MONUMENTALE DI RIO SALICETO

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1 Comune di Rio Saliceto Ufficio Lavori Pubblici P.zza G. Carducci, Rio Saliceto (RE) Carpi li, 07/11/2016 [RELAZIONE TECNICA] PER GLI INTERVENTI DI RESTAURO DELLE FINITURE DI PORZIONE DEL CIMITERO MONUMENTALE DI RIO SALICETO

2 Indice 1) Premessa )Cenni storici ) Descrizione dello stato dei luoghi ) Riferimento al progetto delle strutture ) Descrizione dello stato di conservazione ) Descrizione degli interventi ) Tipologia di prodotti utilizzati nel progetto )Bibliografia pag. 2

3 1) Premessa Il complesso cimiteriale cittadino di Rio Saliceto, sito in strada provinciale 46 si sviluppa su di un area di circa 8300 mq. L area è completamente recintata da cinta muraria di altezza pari a 4.00 ml circa. Dislocato nella prima periferia cittadina, a ridosso del centro storico, si tratta di complesso cimiteriale di tipo monumentale con un nucleo storico, attorniato da ampliamenti eseguiti in epoche successive di diverso stile, insistente su lotto pressochè rettangolare di pianta 56 m di larghezza su strada e 150 m longitudinali rispetto all'ingresso. Vista fotografica da via Cà dei Frati pag. 3

4 Vista fotografica da via Cà dei Frati Vista fotografica da via Cà dei Frati Vista fotografica dalla sottostrada di via G. Marconi. 2) Cenni storici Il complesso cimiteriale è databile intorno al 1828, data in cui cessò la consuetudine di inumare le salme attorno alla chiesa di Rio Saliceto, a seguito dell editto napoleonico del 12 giugno 1804, che imponeva la sepoltura dei morti al di fuori dei centri abitati. E' doveroso ricordare che al tempo della costruzione del cimitero fu il Comune di Correggio a stabilirne la costruzione, poiché Rio Saliceto vi apparteneva come frazione e non era un comune indipendente. Isidoro Vari, nelle già citate Ragioni che militano a favore della Comune di Correggio, considerava i due termini "villa" e "parrocchia", con le loro rispettive realtà giuridiche, come equivalenti e si esprimeva con la locuzione "villa o parrocchia" adoperando i due termini come sinonimi. Per Isidoro Vari dunque le otto ville che dovevano far parte dei Comune di Correggio (Rio Saliceto, San Martino, San Biagio, Fazzano, Mandrio, Mandriolo, San Prospero, Fosdondo), alle quali corrispondevano altrettante parrocchie. Progettato e costruito su un terreno di proprietà di beneficio parrocchiale, era originariamente sede già di un complesso ecclesiastico presso il quale avvenivano di già le sepolture delle salme. cit." Attorno alla chiesa furono sepolte anche più di mille salme in seguito alla peste del Il fetore fu tale che per un certo periodo si dovette pag. 4

5 celebrare la messa nei pressi della piccola edicola di via Ca' dei Frati ", questo rituale si concluse solo nel 1828 con la costruzione del complesso cimiteriale. Dagli archivi inventariali del Comune risultano successivi ampliamenti relativi al complesso cimiteriale: un primo periodo per i lavori di ampliamento databile tra il 1908 e il 1922, un secondo ampliamento progettato nel 1934, in concomitanza ai progetti del macello pubblico e della pesa pubblica un terzo progetto di ampliamento in epoca più recente è compreso tra il 1968 e il 1980 con il quale viene costruito anche il piazzale affianco, precisamente nel 1971 per la sosta dei veicoli nel 1974 è segnalato nell'inventario un ulteriore ampliamento. Nel 1967 a seguito di numerose richieste da parte della popolazione di nuovi loculi a concessione perpetua è stato dato inizio alla progettazione da parte del Geom. Pessina Graziano di nuovi loculi. A seguito del sisma che si è abbattuto sul territorio della bassa reggiana nel 1996, il complesso cimiteriale è stato oggetto di una parziale ristrutturazione per riparare i danni sugli edifici esistenti e costruire un ampliamento sul retro. Purtroppo non è stato possibile visionare i documenti relativi alla ristrutturazione del 1996 poiché tali atti sono conservati in un magazzino comunale spostato a seguito del recente sisma di maggio 2012 pag. 5

6 3) Descrizione dello stato dei luoghi Il complesso monumentale è formato da una porzione storica originale risalente all'edificazione del 1828 ubicata al centro del lotto, composto principalmente da due serie di arcate perimetrali porticate sui lati longitudinali continue, e una serie di più recenti ampliamenti che si sviluppa sul retro. Completa il complesso una serie di padiglioni interni porticati di recente edificazione. La struttura del nucleo originale è in muratura portante ad un solo piano, con ampi portici con volte a botte di mattoni in foglio. Le coperture al di sopra delle volte non sono quelle originali, e sono costituite da una sola pendenza con declivio verso il confine esterno. I materiali utilizzati per la costruzione sono quelli che tradizionalmente vengono e venivano utilizzati nelle tipologie costruttive del luogo (mattoni in cotto, intonaci a calce e stucchi), è comunque visibile un rimaneggiamento a manutenzione degli elementi, databile probabilmente intorno agli anni 60. Si può infatti desumere da una analisi visiva del sottotetto al di sopra delle volte, che la porzione storica aveva una copertura a due acque con struttura lignea, con capriate che appoggiavano sui costoloni con pilastri in muratura, di cui sono visibili i resti in molte campate. pag. 6

7 La morfologia della copertura originale è stata modificata in epoca recente con nuova pendenza del declivio delle acque verso l esterno del complesso e sono stati inseriti a sostituzione dei materiali originali elementi quali travetti in cemento c.a.p. e tavelloni in laterizio con manto in tegole e non con i tradizionali coppi. Tale operazione di manutenzione della copertura è stata effettuata su tutto il complesso monumentale, sino ai corpi ottagonali centrali, che presentano invece una copertura in lastre ondulate di eternit trattato. Non sono visibili affreschi pittorici all'interno e all'esterno dei portici. Mentre si possono notare elementi di decoro esterno in stile classico (triglifi, timpani con cornici e lesene) pag. 7

8 Alla base dei pilastri del portico, vi è un ispessimento esterno con intonaco bugnato di altezza pari a 50 cm, senza inserti lapidei o rivestimento. Tutte le arcate del portico sono controventate con catene metalliche, il cui capochiave è annegato nella muratura e non visibile all esterno. Per quanto riguarda il corpo centrale, vi è un ampliamento successivo addossato internamente, con compluvio interno centrale, non sono ispezionabili i pluviali ed i sistemi di raccolta delle acque piovane. Tutte le lattonerie sono di recente realizzazione, in acciaio inox presso piegato. 4) Riferimento al progetto delle strutture Il presente progetto di restauro per la conservazione delle superfici, intonaci e pitture, segue, il progetto di riparazione sismica delle strutture, la cui necessità è sopravvenuta dopo gli eventi sismici di maggio Il progetto depositato e meritevole di contributo alla riparazione ha riguardato appunto opere finalizzate principalmente a: a) a riparare i danni e i dissesti in atto: riparazione lesioni alla base delle catene di tutte le arcate laterali del portico. b) ad assicurare una buona organizzazione della struttura, curando particolarmente l efficienza dei collegamenti tra le pareti verticali dell edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti: tale fine è raggiunto con il ripristino degli intonaci intradossali delle volte pag. 8

9 c) ad eliminare gli indebolimenti locali; d) a ridurre, a entità sicuramente accettabile, l eventuale spinta generata dalle coperture e dalle strutture voltate: interventi realizzati nel primo stralcio. e) a raggiungere una distribuzione di masse non strutturali ottimale, ai fini della risposta sismica della struttura, evitando, se non in casi dimostrati necessari, interventi diretti sulle fondazioni, di sostituzione dei solai e dei tetti o indeterminatamente tesi ad aumentare la resistenza a forze orizzontali dei maschi murari. Il progetto sulle strutture è già stato depositato ed autorizzato, al presente restauro rimane da affrontare il tema delle superfici, controllandone i distacchi di maggiori dimensioni e pericolosi per la pubblica incolumità dei visitatori al cimitero. 5) Descrizione dello stato di conservazione Trattasi di strutture in muratura portante ad un solo piano, con ampi portici con volte a botte di mattoni in foglio e coperture, non originali, costituite da una sola pendenza verso il confine esterno. I materiali utilizzati sono quelli tradizionali della nostra tipologia costruttiva con un rimaneggiamento, databile probabilmente agli anni 60, per quanto riguarda la copertura, desunto dalla presente di lastre di cemento amianto. Si può infatti dedurre da una analisi del sottotetto delle arcate, che la porzione storica aveva una copertura a due acque lignea, con capriate che appoggiavano sui costoloni con pilastri in muratura, di cui sono visibili i resti in molte arcate. pag. 9

10 Non sono visibili affreschi o decori pittorici di alcun genere sulle facciate interne ed esterne. Alla base dei pilastri del portico, vi è un ispessimento esterno con intonaco grossolanamente bocciardato di altezza pari a 50 cm, senza inserti lapidei o rivestimento. Tutte le arcate del portico sono controventate con catene metalliche, il cui capochiave è annegato nella muratura e non visibile all esterno. Questo elemento (non considerato pericoloso e quindi non inserito nel progetto strutturale), ha risentito dei movimenti del sisma e in alcune arcate, il capochiave ha forzato muratura ed intonaco che si sono lesionati e disassati. Per quanto riguarda il corpo centrale, vi è un ampliamento successivo addossato internamente, con compluvio interno centrale, non sono ispezionabili i pluviali ed i sistemi di raccolta delle acque piovane. Si è verificato che tutte le volte del portico sono state svuotate del loro originale materiale di riempimento, per operare un consolidamento con getto di cappetta armata. Tale intervento però non è stato realizzato su tutte le volte svuotate, lasciando le strutture in foglio pericolosamente scaricate del materiale di riempimento. In alcune porzioni in sommità alle volte, è stato lasciato inspiegabilmente la base del pilastro murario che originariamente portava la capriata lignea. Nella porzione B del corpo centrale, come anche per le altre porzioni sono presenti distacchi evidenti di intonaco su tutte le superfici delle pareti che contengono i loculi. Questo è dovuto a diverse cause, la prima è dovuta alle varie tumulazioni che si sono successivamente sostituite nel tempo e che vedono la rimozione della lapide e la posa di quella nuova, ma anche all'umidità che fatto si che vi fosse un distacco totale dell'intonaco nella prima file di loculi in basso e che per ragioni di sicurezza si evita di riutilizzarle per successive tumulazioni. Questa trave in particolar modo più di altre presenta il distacco totale dell'intonaco, che risulta pericoloso, sarà necessario rimuoverlo, come meglio esplicitato tra gli interventi previsti. pag. 10

11 Oltre allo stato di degrado finora presentato si può notare che le colonne che si trovano sull'esterno del portico risentono dell'influenza dell'umidità di risalita nei mattoni che formano la colonna e che rappresenta la causa del distacco dell'intonaco alla base. Nell'ossario che si trova nella porzione A sono molto evidenti i trattamenti alle superfici che sono stati effettuati in occasione del terremoto del 1996, infatti le superfici si presentano in buono stato di conservazione e non ci sono particolari cavillature o distacchi nell'intonaco. l'unica parete a risentire del fattore umidità è la parete che divide l'ossario dalla cappella dedicata a San Francesco, costantemente in ombra rispetto alla luce solare. pag. 11

12 6) Descrizione degli interventi Il progetto prevede la riparazione delle lesioni sugli intonaci e il ripristino ove mancanti o decoesi e non più attaccati alla superficie sottostante attraverso i seguenti interventi: 1. Riparazione delle lesioni in prossimità di architravi, maschi murari danneggiati, catene o capochiave che hanno lesionato la muratura con percoli di miscela fino a saturazione delle lesioni e risarcitura superficiale. 2. Si prevede di operare sulle pareti portanti del portico, sia sui pilastri esterni che sul tamponamento dei loculi danneggiati dal sisma, con percoli di miscela e opere di cucitura ove necessario, con l uso di materiali congrui, a sostituzione degli esistenti. 3. Il progetto di sistemazione delle coperture prevede di sostituire i manti della copertura del blocco centrale, mediante la sostituzione completa delle tegole esistenti, mosse dal sisma, mediante il fissaggio di un nuovo manto in coppi simile al resto del complesso cimiteriale. 4. Per quanto riguarda le coperture dei corpi ottagonali più alti e della porzione del frontone interno, si prevede di eliminare il manto in eternit, danneggiato dal tempo e dal sisma. I frontalini dei portici saranno oggetto di manutenzione con sostituzione della porzione di copertura in eternit. 5. Per quanto riguarda gli intonaci delle colonne, con buona probabilità il degrado è dovuto alla saturazione di sali solfatici che ne hanno causato rigonfiamento o sgretolamento. È pertanto prevista la loro totale eliminazione fino al vivo della muratura, eseguita manualmente, la stesura di prodotto antisale ove necessario e l applicazione di intonaco con caratteristiche tali da garantire alta resistenza ai solfati, composto da pura calce idraulica naturale, eventualmente additivati con pozzolana e sabbie di origine alluvionale, esenti da limo o da sali solubili. Saranno applicati mediante tecniche tradizionali e frattazzati mediante frettazzo di legno e finitura finale a granulometria media. Tutti gli interventi sono elencati nelle tavole 8 e 9 e si prefiggono di risolvere correttamente quanto sopra descritto. pag. 12

13 7) Tipologia di prodotti utilizzati nel progetto (si allegano le schede tecniche dei materiali scelti e considerati idonei, si precisa però che qualsiasi altro prodotto con pari caratteristiche specifiche sarà ammesso durante i lavori). pag. 13

14 8)Bibliografia -) Oscar Battini -"Rio Saliceto: Materiali per la storia di un paese edito dal Comune di Rio saliceto -)Alfredo Gianolio - "Storia popolare di Rio Saliceto" edito da Tecnostampa edizioni Reggio Emilia in collaborazione con il Comune di Rio Saliceto -)Inventario dell'archivio Comunale -) Oscar Battini -"Come è nato il Comune di Rio Saliceto e altri avvenimenti" edito dal Comune di Rio Saliceto -)Articoli di cronaca sui quotidiani locali dell'epoca Il progettista Arch. Mudu Alessandra pag. 14

15 12/14 1 di 3 LEGANTE IDRAULICO NATURALE LEGANTE IDRAULICO NATURALE - plastico - ad alta lavorabilità Legante idraulico naturale per applicazioni non strutturali utilizzabile da solo o in miscela con altri leganti idraulici per la produzione di malte da muratura non strutturali o per rinzaffo ed intonaco. Non contiene aggiunte di cemento. E adatto all ottenimento di malte da muratura e da intonaco, per interni ed esterni, caratterizzate da elevata traspirabilità, elasticità, stabilità di volume ed adesione al supporto. La marna utilizzata come materia prima ed il particolare processo di cottura conferiscono al LEGANTE TASSULLO una notevole durabilità nel tempo, un elevata capacità di regolazione igrometrica degli ambienti e l inerzia chimica in presenza di sali, ormai punti di riferimento nell utilizzo pluridecennale del prodotto. CAMPO DI APPLICAZIONE Il LEGANTE TASSULLO può essere utilizzato per il confezionamento di malte da muratura non strutturali, malte da tamponamento o da intonaco su pareti verticali o soffittature in strato unico o più strati. Gli intonaci realizzati mediante LEGANTE TASSULLO possono essere rifiniti, dopo adeguata maturazione, mediante stabilitura civile a base grassello TASSULLO TF1000, rasanti TASSULLO TA01, TB01 o TMULTi/SF, Finiture Minerali TASSULLO e/o successiva tinteggiatura mediante tempera, lavabile, pitture silossaniche o ai silicati o rifinitura mediante piastrelle, carta parati, tappezzeria ecc. PREPARAZIONE DELL IMPASTO Il LEGANTE TASSULLO può essere miscelato ad inerti calcarei, silicei, dolomitici, porfirici purché puliti, esenti da componenti organici, limo, argilla, sali solubili ed in curva granulometrica idonea allo specifico impiego. Il dosaggio consigliato risulta variabile dai 350 ai 450 Kg/m 3 di inerte in relazione alla tipologia e granulometria di inerte utilizzato ed all impiego della malta confezionata. La miscelazione potrà avvenire a mano o in betoniera avendo cura di evitare lunghi tempi di miscelazione. Il LEGANTE TASSULLO è compatibile con l eventuale aggiunta nell impasto di cemento, calci idrauliche artificiali o naturali o grassello di calce in relazione alle caratteristiche chimico fisico - meccaniche che si vogliono attribuire all impasto o alla malta indurita. L acqua di impasto Il dosaggio di acqua dovrà essere tale da ottenere una malta di consistenza e lavorabilità adeguate alle esigenze di utilizzo. Si raccomanda l impiego di acqua pulita priva di sostanze organiche. L acqua potabile a temperature tra i 15 e i 20 C è quella più consigliabile per un uso in edilizia. Scelta dell inerte L importanza dell inerte nella malta è tale da influenzarne pesantemente le caratteristiche e la lavorabilità più di quanto possa fare il legante. La buona qualità della sabbia impiegata nella preparazione della malta valorizza in modo pesante il legante che viene usato e sarà perciò sempre opportuno valutarne con attenzione le caratteristiche e la qualità. APPLICAZIONE Le malte confezionate mediante il LEGANTE TASSULLO potranno essere applicate a mano o mediante mezzi meccanici adatti alla tipologia di impasto e all inerte utilizzato. Dove si voglia procedere all impasto ed all applicazione mediante mezzi automatici si consiglia l utilizzo del LEGANTE TASSULLO ad alta lavorabilità in virtù delle caratteristiche di lavorabilità e di tempo aperto. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

16 12/14 2 di 3 LEGANTE IDRAULICO NATURALE IL CONFEZIONAMENTO DELLA MALTA Malta classe M2,5 ca. 400 Kg LEGANTE TASSULLO per m 3 di inerte Malta classe M5: ca. 280 Kg LEGANTE TASSULLO Kg cemento per m 3 di inerte Malta classe M10: ca. 200 Kg LEGANTE TASSULLO Kg cemento per m 3 di inerte Le proporzioni sopra indicate sono da ritenersi indicative e risultano influenzate in modo significativo dalla tipologia di inerte utilizzato e dalla quantità d acqua di impasto. Si consiglia di impiegare inerti puliti, in curva granulometrica, ed esenti da sostanze organiche. AVVERTENZE Il LEGANTE TASSULLO è un legante idraulico e pertanto il suo processo di presa ed indurimento è basato sulla reazione chimica con l acqua di impasto. La temperatura, l umidità ambientale ed il tempo di stagionatura influenzano lo sviluppo delle resistenze e delle caratteristiche degli impasti in relazione alle sperimentazioni ed ai dati reperibili in letteratura e confermati dalla pratica di cantiere. Preparazione del supporto: preparare il supporto all applicazione asportando polvere, efflorescenze, parti inconsistenti, disarmanti, sali, materiale organico ecc. Supporti bagnati: Non applicare la malta confezionata con LEGANTE TASSULLO su supporti impregnati di acqua. Supporti molto assorbenti: Nel caso di supporti con elevato assorbimento d acqua è buona norma adottare tutte le precauzioni per evitare una rapida asciugatura della malta. E necessario inumidire i supporti prima dell applicazione della stessa o procedere all applicazione di rinzaffi prima dell applicazione del corpo dell intonaco. Protezione dal gelo: Non applicare la malta confezionata con LEGANTE TASSULLO a temperature inferiori a 5 C. Nei periodi freddi è opportuno provvedere ad una adeguata protezione della malta dal gelo. E sconsigliato l uso di additivi anticongelanti che potrebbero pregiudicare la lavorabilità della malta. Alte temperature: In presenza di elevate temperature adottare tutte le precauzioni alla fine di impedire una troppo rapida asciugatura della malta. Conservazione: 12 mesi (in confezione originale integra e in luogo coperto ed asciutto). DATI E CARATTERISTICHE Compatibilita ambientale Natura del prodotto: inorganica Contenuto in riciclati: nessuno Smaltimento: in discarica come materiale inerte (rifiuto non pericoloso) VOC: assenti Certificazione LEED LEGANTE TASSULLO contribuisce all ottenimento dei crediti LEED per le seguenti aree Materiali e Risorse (MR) MR credito 5 (materiali regionali) fino a 2 punti TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

17 12/14 3 di 3 LEGANTE IDRAULICO NATURALE DATI TECNICI Richiesta secondo UNI EN 15368:2010 Valore di controllo Residuo a 90 µm 15 % < 5 % Tempo inizio presa (UNI EN 413-2) > 60 minuti > 120 minuti Stabilità dimensionale (espansione) (UNI EN 196-3) 10 mm 5 mm Resistenza meccanica a compressione (UNI EN 196-1) HB 1,5 1,5 e 10 N/mm 2 1,5 e 3 N/mm 2 ph \ > 10,5 Classe di reazione al fuoco \ A1 Ritenzione d acqua (in % in massa) (UNI EN 413-2) 80 % 80 % Contenuto di aria (in % sul volume) (UNI EN 413-2) 6 % e 20 % 10 % e 15 % Solfati (come SO 3) (UNI EN 196-2) 3 % 3 % Cloruri (UNI EN ) \ < 0,1% Traspirabilità malta asciutta (µ) (UNI 9233) * \ < 14 Massa volumica malta asciutta (UNI ) * \ ca Kg/m 3 * dati riferiti alla malta ottenuta con sabbia standard e dosaggio d acqua secondo UNI EN FORNITURA In sacchi da 25 kg o sfuso in silo. VOCE DI CAPITOLATO Confezionamento in cantiere di malta per muratura non strutturale o malta da rinzaffo ed intonaco con LEGANTE TASSULLO idraulico naturale mescolato a sabbia pulita, selezionata in curva granulometrica da 0 a 3-4 mm, esente da sostanze organiche, in ragione di ca Kg/m 3. La malta sarà compatibile con l aggiunta di cemento in relazione all incremento delle resistenze meccaniche finali. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

18 11/11 1 di 1 TCA3/C BETONCINO fluido reoplastico TCA3/C è un betoncino monocomponente neoplastico polimero modificato a base di speciali leganti idraulici solfato resistenti e inerti selezionati con granulometria massima di 4 mm. E caratterizzato da presa normale, elevata adesione, bassa permeabilità all anidride carbonica e all acqua, ritiro controllato ed assenza di segregazione. TCA3/C è specifico per la ricostruzione delle porzioni di calcestruzzo armato degradate dai fenomeni corrosivi riguardanti l armatura metallica o per il rinforzo strutturale di elementi portanti in calcestruzzo. E disponibile come betoncino di classe R3 o R4 in riferimento alla UNI EN in relazione alle resistenze meccaniche. TCA3/C è conforme al D.M. 10/05/2004. CAMPO DI APPLICAZIONE TCA3/C si utilizza per la ricostruzione del copriferro nella riparazione e ripristino delle strutture in calcestruzzo armato o nei casi dove vi sia la necessità di applicare una malta fluida, esente da sedimentazione, resistente ai solfati, al gelo - disgelo, ad elevate caratteristiche meccaniche e ritiro controllato avente scopo di rinforzo strutturale. Grazie all elevata elasticità, alla bassissima permeabilità agli agenti aggressivi (ossigeno, cloruri, anidride carbonica) ed all alto potere di aggrappo al calcestruzzo, consente un ripristino durevole nel tempo ed il prolungamento della vita utile del calcestruzzo armato (assenza di corrosione) nonché l adeguamento miglioramento strutturale delle opere oggetto di intervento. Esempi di impiego - Ancoraggio - Reintegro getti in pavimenti industriali - Ringrosso di travi e pilastri PREPARAZIONE DELL IMPASTO TCA3/C si miscela solo ed esclusivamente con acqua, in ragione di circa 5 litri/sacco. L impasto si può effettuare a mano, con frusta e trapano a bassa velocità di rotazione, betoniera, coclea impastatrice o con adeguati sistemi automatici di miscelazione con acqua e pompaggio dell impasto. APPLICAZIONE TCA3/C va colato in opportune casseforme o stampi per peso proprio o iniettato mediante idonea attrezzatura. Il getto non necessità di vibrazione. La leggera percussione sul cassero è sufficiente per garantire l assenza di vuoti e aria inglobata. Porre attenzione che nei punti in cui si procede al riempimento mediante TCA3/C non sia presente acqua in ristagno. Scheda applicativa nel caso di ripristino calcestruzzo 1. Preparazione del supporto Il supporto dovrà essere trattato con sabbiatura o idrosabbiatura al fine di asportare il calcestruzzo degradato, contaminato dagli agenti aggressivi e/o soggetto a carbonatazione (ph < 8-9) o eliminare le parti poco coese ed allo scopo di creare una ruvidità artificiale che favorisca l aggrappo del betoncino fluido di ripristino. 2. Preparazione barra d armatura L armatura esistente dovrà essere valutata dalla D.L. per verificarne l idoneità ed in caso contrario per programmarne la sostituzione. Le barre d armatura affioranti e soggette a corrosione (se presenti) dovranno essere pulite fino all eliminazione della ruggine e successivamente trattate con passivante TASSULLO TP551. Si suggerisce altresì di valutare il grado di carbonatazione del calcestruzzo adiacente all armatura e nel caso risulti di ph < 8-9 asportarlo o applicare l impregnante TASSULLO TI 253. Il posizionamento di ulteriori armature di rinforzo sarà a cura della D.L. e dovrà garantire uno spessore di copriferro maggiore di 2 cm. TCA3/C è compatibile con reti ed armature di rinforzo in acciaio, acciaio zincato, inox, fibra di vetro ecc. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

19 11/11 2 di 2 TCA3/C 3. Pulizia del calcestruzzo Prima dell applicazione del betoncino fluido da ripristino si dovrà lavare la superficie con acqua in pressione per asportare polvere ed eventuali residui della sabbiatura. Il lavaggio dovrà saturare il supporto di acqua affinché questa non venga assorbita dall impasto fresco successivamente applicato. Attendere che la superficie sia asciutta (supporto saturo a superficie asciutta ) prima dell applicazione di TCA3/C. La presenza di acqua superficiale limita l adesione e induce rischi di fessurazione del getto di reintegro o rinforzo. 4. Applicazione Posizionare le casseforme avendo cura di assicurarne la tenuta, la stabilità meccanica alla pressione esercitata dal materiale fluido sulle pareti verticali ed orizzontali, e la possibilità di getto del materiale. Grazie all elevata fluidità e capacità di scorrimento TCA3/C potrà riempire le casseforme per peso proprio senza necessità di vibrazione. Staggiare e regolarizzare la superficie libera del getto per ottenerne la planarità. 5. Maturazione Assicurarsi che il getto abbia una corretta maturazione / stagionatura umida attraverso la bagnatura superficiale con acqua nebulizzata o teli di iuta periodicamente inumiditi (periodo estivo), con teli di polietilene (periodo invernale) o per mezzo di agenti antievaporanti. AVVERTENZE Preparazione del supporto: preparare il supporto all applicazione garantendone la ruvidità, la saturazione a superficie asciutta ed asportando polvere, efflorescenze saline, parti inconsistenti, disarmanti, muffe, materiale organico ecc. Supporti bagnati: non applicare a contatto di superfici bagnate al fine di evitare fenomeni di scarsa adesione. Stagionatura: assicurare una stagionatura umida del getto adottando tutte le precauzioni per evitare una rapida asciugatura dello stesso (rif. punto 5 sopra indicato). Basse temperature: non applicare a temperature inferiori a 5 C. Nei periodi freddi è opportuno provvedere ad una adeguata protezione del getto dal gelo. Utilizzare acqua di impasto riscaldata e lavorare nelle ore centrali della giornata. E sconsigliato l uso di additivi anticongelanti. Le basse temperature rallentano lo sviluppo delle resistenze meccaniche. Alte temperature: adottare tutte le precauzioni alla fine di impedire una troppo rapida asciugatura della getto. Utilizzare acqua di impasto a bassa temperatura ed eseguire il getto nelle ore meno calde della giornata. Conservazione: 12 mesi (in confezione originale integra e in luogo coperto ed asciutto). DATI E CARATTERISTICHE Compatibilita ambientale Natura: inorganica Contenuto in inerti naturali: 70% - 80% (in relazione alla classe di resistenza) Contenuto in riciclati: nessuno Smaltimento: in discarica come materiale inerte (rifiuto non pericoloso) VOC: TVOC < 2 µg/m 3 (classificazione GEV Emicode EC1) Certificazione LEED TCA3/C contribuisce all ottenimento dei crediti LEED per le seguenti aree Materiali e Risorse (MR) MR credito 5 (materiali regionali) fino a 2 punti Conformità Conforme alla EN Classificazione R3 o R4 secondo EN Fornitura In sacchi da 30 Kg o sfuso in appositi silo TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

20 11/11 3 di 3 TCA3/C Dati tecnici di base Granulometria (UNI EN ) da 0 a 4 mm Acqua d impasto classe R3 ca. 0,16 l/kg (ca. 4,8 l/sacco) classe R4 ca. 0,17 l/kg (ca. 5 l/sacco) Massa volumica (UNI EN ) 1950 Kg/m 3 Massa volumica malta fresca 2250 Kg/m 3 Resa Kg/m 3 Fluidità (UNI EN 11041) > 800 mm Mantenimento fluidità (UNI EN 11041) > 30 minuti Stabilità alla sedimentazione (UNI EN 11042) prova superata Scorrimento confinato (J-Ring test) (UNI EN 11045) > 790 mm ph > 10,5 Classe di reazione al fuoco A1 Prestazioni avanzate rif. UNI EN Richiesta UNI EN Valori TCA3/C Resistenza a compressione classe R3 (EN 12190) > 25 MPa 37 MPa Resistenza a flessione classe R3 (EN 12190) \ 7 MPa Resistenza a compressione classe R4 (EN 12190) > 45 MPa 55 MPa Resistenza a flessione classe R4 (EN 12190) \ 10 MPa Contenuto ioni cloruro (EN ) < 0,05 % < 0,01 % Legame di aderenza classe R3 (EN 1542) > 1,5 MPa > 2 MPa Legame di aderenza classe R4 (EN 1542) > 2 MPa > 3 MPa Modulo elastico classe R3 (EN13412) > 15 Gpa 26 GPa Modulo elastico classe R4 (EN13412) > 20 Gpa 28,8 GPa Resistenza alla diffusione della CO 2 (EN ) \ µ > 190 Resistenza alla diffusione del vapore \ µ > 60 Assorbimento capillare < 0,5 Kg/(m 2 h 0,5 ) 0,15 Kg/(m 2 h 0,5 ) Penetrabilità dello ione cloruro (UNI 7928) \ < 2 mm Resistenza ai cicli di gelo disgelo (SIA 162/1) \ alta Degradabilità ai solfati (ASTM C88) \ assente Determinazione della impermeabilità all acqua (DIN 1048) \ max 19 mm (limite massimo secondo DIN 1048 per ambienti fortemente aggressivi = 30 mm) Coefficiente di dilatazione termica lineare (UNI 6061) \ 0, / C Esempio di utilizzo di TCA3/C come rinforzo strutturale a seguito dell aumento della sezione portante di un pilastro TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

21 11/11 4 di 4 TCA3/C UTILIZZO COME CALCESTRUZZO A SEGUITO DI AGGIUNTA DI AGGREGATO TCA3/C sia nella classe R3 che R4 può essere addizionato con aggregato pulito, esente da sostanze organiche ed in curva granulometrica selezionata da 5 a 20 mm per il confezionamento in cantiere di calcestruzzo reodinamico ad alto scorrimento esente da sedimentazione adatto al ripristino o realizzazione di: - sottomurazioni - cordoli, solette, banchettoni stradali armati - appoggi di travature - costruzione o reintegro di elementi portanti Indicazioni di mix-design: TCA3/C Ghiaietto 5-8 mm Ghiaia 8-20 mm 120 Kg ca. 40 Kg ca. 80 Kg J-Ring test (UNI EN 11045) del calcestruzzo ottenuto da TCA3/C ed aggregato pulito secondo le indicazioni di mix-design sopra riportate Dati tecnici calcestruzzo Granulometria Acqua d impasto Massa volumica cls fresco (UNI EN ) Contenuto d aria (UNI EN ) Abbassamento al cono (UNI EN ) Resa Stabilità alla sedimentazione (UNI EN 11042) Scorrimento confinato (J-Ring test) (UNI EN 11045) Classe di resistenza (UNI EN 11104) Classe di reazione al fuoco da 0 a 20 mm ca l/m3 (ca. 5 l/sacco) 3 ca l/m (ca. 5,5 l/sacco) 2370 Kg/m3 ca. 3 % > 210 mm (S5) 3 0,95 m cls fresco per tonnellata di TCA3/C prova superata > 730 mm TCA3/C classe R3: C32/40 TCA3/C classe R4: C45/55 A1 TCA3/C classe R3 TCA3/C classe R4 Le informazioni riportate sono a carattere indicativo e possono essere influenzate della tipologia, curva granulometrica, umidità, natura dell aggregato utilizzato. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

22 11/11 5 di 5 TCA3/C VOCE DI CAPITOLATO Betoncino fluido reoplastico monocomponente tipo TASSULLO TCA3/C, a base di leganti idraulici solfato resistenti, ad alta resistenza meccanica, resistente al gelo disgelo, esente da cloruri, a bassissima permeabilità all anidride carbonica, con inerti selezionati di granulometria massima pari a 4 mm e additivi, di peso specifico pari a circa 1950 Kg/m 3, di classe R3 o R4 di resistenza meccanica a compressione e flessione, di adesione al cls e modulo elastico conforme alla EN , ph >10,5 e classe A1 di reazione al fuoco, adatta all ancoraggio di zanche, tirafondi ecc., al reintegro di getti in pavimentazioni industriali, al ringrosso di travi e pilastri ed in generale alla realizzazione di getti fluidi di ripristino e/o riparazione di calcestruzzi armati o alla realizzazione in cantiere di calcestruzzi reodinamici ad elevata fluidità ed esenti da sedimentazione dopo aggiunta di aggregato selezionato. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

23 02/16 1 di 3 Fenix NHL5 CALCE IDRAULICA NATURALE NHL5 Fenix NHL5 è una calce idraulica naturale a basso contenuto di sali idrosolubili adatta al confezionamento di malte da muratura o da intonaco ad elevata traspirabilità e resistenza ai solfati. La caratteristica colorazione permette di intervenire su murature storiche riducendo l impatto cromatico tra il nuovo e l esistente. E così possibile riprodurre effetti cromatici ed estetici tramite l utilizzo di inerte locale di pigmenti o terre colorate. Fenix NHL5 è conforme alla UNI EN 459-1:2010 riguardante le Definizioni, specifiche e criteri di conformità delle calci da costruzione, classificata come NHL5 e soggetta a marcatura CE secondo la normativa vigente. CAMPO DI APPLICAZIONE Fenix NHL5 può essere mescolato con qualsiasi inerte purché rispetti le norme di accettazione per gli inerti previste dal D.M. 03/06/68 allegato I. Fenix NHL5 è adatto al confezionamento di malte per allettamento di muratura in laterizio, pietra, mattone pieno, per la realizzazione di massetti, intonaci di fondo e di finitura di elevata traspirabilità e lavorabilità caratterizzati da assenza di reattività nei confronti dei solfati. Fenix NHL5, utilizzato per il confezionamento di malta da intonaco o da muratura, consente la regolazione igrometrica degli ambienti limitando i rischi di condensa e di comparsa di muffa. CARATTERIZZAZIONE CHIMICA La natura di Fenix NHL5 è mediamente riassunta nella seguente tabella indicante la composizione chimica espressa in ossidi: CaO 62% MgO 1% Al 2 O 3 5 % K 2 O 0,7% Na 2 O 0,3% Fe 2 O 3 3,5% SiO 2 21% CARATTERIZZAZIONE MINERALOGICA Fenix NHL5 è ottenuto dalla cottura a basse temperature di calcari argillosi (marna naturale). Il principale costituente mineralogico è il silicato bi-calcico β che reagendo con l acqua di impasto sviluppa composti idrati stabili e chimicamente non reattivi in grado di conferire alla malta caratteristiche meccaniche ed elasticità tali da garantirne la durabilità nel tempo. Fenix NHL5 è privo di silicati tricalcici e alluminati tricalcici tipici costituenti del cemento Portland. PREPARAZIONE DELL IMPASTO Fenix NHL5 va miscelato con inerte pulito e selezionato, privo di sostanze organiche e di adeguata curva granulometrica, in ragione di Kg/m 3 ed acqua pulita in relazione alla consistenza dell impasto desiderata. La miscelazione va effettuata a mano o in betoniera. APPLICAZIONE La malta confezionata in cantiere potrà essere applicata a mano o mediante macchina automatica adatta alla tipologia di inerte utilizzato e di impasto effettuato, nel rispetto delle avvertenze in seguito riportate e delle regole dell arte. Nel caso di realizzazione di intonaco la superficie grezza dovrà essere frattazzata dopo la staggiatura. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

24 02/16 2 di 3 Fenix NHL5 RESISTENZA MECCANICA IN OPERA Le caratteristiche meccaniche di qualsiasi malta confezionata in cantiere sono influenzate da fattori ambientali (temperatura, umidità, tempo di maturazione), dalle modalità di realizzazione dell impasto (dosaggio di legante, quantità d acqua nell impasto) e dalla scelta dell inerte. Il tipo di inerte, il rapporto Fenix NHL5 / inerte, ed il rapporto acqua / Fenix NHL5 sono quindi delle informazioni necessarie se si intende discutere in termini propri di resistenze meccaniche di qualsiasi malta. I seguenti grafici offrono alcuni spunti a supporto di quanto riportato: 250 Kg/m3 350 Kg/m3 2 mm 5 mm σc (N/mm 2 ) σc (N/mm 2 ) TEMPO (giorni) TEMPO (g iorni) Indicazione resistenza in opera in funzione del dosaggio Indicazione resistenza in opera in funzione del inerte CLASSIFICAZIONE DELLA CALCE IDRAULICA NATURALE Le calci idrauliche naturali sono classificate in riferimento alla resistenza a compressione normalizzata secondo il prospetto seguente: Classificazione Resistenza a compressione a 7g Resistenza a compressione a 28g NHL2 \ 2 σ c 7 N/mm 2 NHL3,5 \ 3,5 σ c 10 N/mm 2 NHL5 σ c 2 N/mm 2 5 σ c 15 N/mm 2 Tutti i tipo di calci elencate nel prospetto devono altresì rispettare i seguenti parametri chimici: Classificazione SO 3 Calce libera NHL2 2 % 35 % NHL3,5 2 % 25 % NHL5 2 % 15 % Fenix NHL5 è classificabile come NHL5 in relazione ai requisiti previsti dalla UNI EN 459-1:2010 RESISTENZA MECCANICA A COMPRESSIONE La resistenza meccanica del Fenix NHL5 è determinata secondo quanto previsto dalla UNI EN in merito alla modalità di esecuzione della prova. La resistenza meccanica a compressione è determinata dopo 28 giorni di maturazione su cubetti di dimensione 4 x 4 x 16 cm confezionati utilizzando 450 grammi di legante, 1350 grammi di inerte normalizzato e 225 grammi di acqua. Sia le modalità che le tempistiche di esecuzione dell impasto e di stagionatura sono specificate nei metodi di prova previsti dalla UNI EN e soggette a controllo. AVVERTENZE Scelta dell inerte: Fenix NHL5 va miscelato con inerte puro selezionato di adeguata curva granulometrica. L utilizzo di inerti con difetto o eccesso di parti fini comporterà il confezionamento di impasti non lavorabili ( magri o grassi ), di resistenza e durabilità non adeguate. Supporti bagnati: non applicare le malte confezionate mediante Fenix NHL5 su supporti impregnati di acqua o dove questa possa venire in contatto del materiale nella prima settimana dall applicazione. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

25 02/16 3 di 3 Fenix NHL5 AVVERTENZE Protezione dal gelo: non applicare le malte confezionate mediante Fenix NHL5 a temperature inferiori ai 5 C e proteggere il prodotto dal gelo nelle prime 48/72 ore dall applicazione. Alte temperature, ventilazione, supporti assorbenti: adottare tutte le precauzioni per evitare una troppo rapida asciugatura dell impasto (inumidimento del supporto, realizzazione di un rinzaffo preliminare, ecc.). Resistenza meccanica: le caratteristiche meccaniche di qualsiasi malta dipendono da numerosi fattori sia ambientali (temperatura, umidità, tempo di maturazione) che relativi al confezionamento dell impasto (dosaggio di legante, quantità d acqua nell impasto, tipo di inerte). Il tipo di inerte, il rapporto legante/inerte, ed il rapporto acqua/legante sono quindi delle informazioni necessarie se si intende discutere in termini propri di resistenze meccaniche di qualsiasi malta. A dimostrazione di quanto espresso si consideri che la resistenza di fine maturazione del Fenix NHL5 può aumentare di circa il 30 40% utilizzando un inerte selezionato di granulometria massima pari a 5 mm anziché 2 mm, e fino al 60% utilizzando un inerte selezionato di granulometria massima pari a 15 mm anziché 2 mm. Conservazione: 12 mesi (in confezione originale integra e in luogo coperto ed asciutto). DATI E CARATTERISTICHE Compatibilita ambientale Natura: inorganica Contenuto in riciclati: nessuno Smaltimento: in discarica come materiale inerte (rifiuto non pericoloso) VOC: non contiene materiale organico Certificazione LEED Fenix NHL5 contribuisce all ottenimento dei crediti LEED per le seguenti aree Materiali e Risorse (MR) MR credito 5 (materiali regionali) fino a 2 punti Conformità CE Conforme alla UNI EN 459-1: 2010 secondo certificato FPC rilasciato da ICMQ rif CPD-0828 DATI TECNICI Densità apparente ca 1100 kg/m 3 Tempo di presa > 60 Stabilità < 1 mm Resistenza meccanica dopo 7 giorni > 2 N/mm 2 Resistenza meccanica dopo 28 giorni 5 < σ c < 15 N/mm 2 CaO libero Ca. 16 % Finezza (passante 0,09 mm) < 5 % ph > 10,4 Classe di reazione al fuoco A1 Rif. UNI EN 459-2:2010 FORNITURA In sacchi da 25 kg e sfuso in silos. VOCE DI CAPITOLATO Calce idraulica naturale conforme alla normativa UNI EN 459-1:2010, classificata come NHL5 e soggetta a marcatura CE secondo la normativa vigente tipo TASSULLO Fenix NHL5 adatta al confezionamento di malte da intonaco, da muratura, da finitura, per faccia a vista, massetti o ripristino giunti, di caratteristica tonalità cromatica adatta alla riproduzione degli effetti cromatici ed estetici delle malte originali, caratterizzata dal basso contenuto di sali idrosolubili e dall assenza di reattività chimica in presenza di solfati, da miscelare in cantiere con inerte puro e selezionato in ragione di Kg/m 3 e di acqua. TASSULLO MATERIALI S.p.A. Tel: 0463/ Fax: 0463/ areatecnica@tassullo.it MATERIALI S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

26 01/06 ÎNSĂNĂTOŞIRE deumidificator macroporos ce are la bază oxid de calciu natural FE -X/A TLAST-100 TLAST-100 este un ciclu deumidificant macroporos. Se utilizeaza mai eles la însănătoşirea suprafeţelor afectate de umezeală precum si de prezenţa diferitelor săruri. TLAST-100 este un ciclu format din următoarele produse: TSAL/TSAL VP: tratamentul împotriva sărurilor (se recomandă utilizarea în cazul unor suprafeţe ce au un conţinut ridicat de săruri); TLAST-100 GLET GROS DE NIVELARE : glet gros de nivelare pe bază de var natural nestins FEN-X/A şi substanţe inerte atent selecţionate de la 0 la 2 mm; TLAST-100 TENCUIALĂ : tencuială macroporoasă pe bază de var natural nestins FEN-X/A şi substanţe inerte uşoare atent selecţionate de la 0 la 3 mm. TLAST-100 TENCUIALĂ este în conformitate cu prevederile tehnice de specialitate stabilite de normativa UNI EN cu privire la Lucrările efectuate cu mortar în construcţii Mortar utilizat la tencuieli interne si externe. Livrare: ambalat astfel -TLAST-100 GLET GROS DE NIVELARE în saci de 30 Kg -TLAST-100 TENCUIALĂ în saci de 20 Kg Kg UTILIZARE TLAST-100 este un ciclu deumidificant recomandat la însănătoşirea oricărui tip dezidărie, nouă sau veche, cu probleme de umezeala şi sărurile minerale, ce necesită, în vederea deumidificării suprafeţei folosite, utilizarea de produse cu deosebite calitati de absorbtie capilară a apei şi care să nu aibă reacţii chimice în contactul cu sărurile. Structura macroporoasă a TLAST-100 tencuială garantează un produs cu deosebite calităţi de mistuire a apei, ce se menţine nealterat datorită efectului de barieră pe care îl formează tratamentl împotriva sărurilor şi gletului gros. TLAST-100 este un produs ce se poate folosi atât la lucrări de zidărie exterioare cât şi interioare. Tassullo s.p.a. Tel: 0463/ Fax: 0463/ tassullo@tassullo.it S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

27 01/06 ÎNSĂNĂTOŞIRE deumidificator macroporos ce are la bază oxid de calciu natural FE -X/A TLAST-100 A. B. C. MECANISMUL DE FUNCŢIONARE AL TENCUIELII NORMALE A. Apa, bogată în săruri, tinde să iasă la suprafaţă prin intermediul vaselor capilare din zid şi cele ale tencuielii. În momentul evaporării apei în microporii tencuielii rămân minuscule particole de săruri minerale. B. Sărurile, datorită faptului ca s-au cristalizat în microporii tencuielii, cresc în volum, exercitând presiune asupra părţii din interior a porilor, fenomen care are ca rezultat crăparea tencuielii. MECANISMUL DE FUNCŢIONARE AL TENCUIELII MACROPOROASE C. Tencuială macroporoasă dă voie apei să se evapore permiţând astfel microcristalelor de săruri să rămână la un volum constant în interiorul porilor tencuielii fără a deteriora partea exterioară a acesteia. PREPARAREA AMESTECULUI TLAST-100 se amestecă numai cu apă, în următoarele cantităţi: circa 7,5 litri/sac pentru produsul TLAST-100 GLET GROS DE NIVELARE şi circa 10 litri/sac pentru produsul TLAST-100 TENCUIALĂ. Amestecul se poate face manual, cu betoniera, maşini speciale care în mod automatic execută operaţiunea de dozare a apei, a cantităţii de produs uscat şi amestecarea acestora. Sunt speciale pentru produse ce au o granulometrie de maximum 4 mm. A se evita ca timpul de amestecare să depăşească 3 minute. APLICARE 1) Se recomandă aplicarea produsului TASSULLO de tip TSAL sau TSAL VP pe suprafaţa dorită în conformitate cu indicaţiile specificate în fişa tehnică; 2) Aplicarea (după aproximativ 12h) unui strat de produs TLAST-100 glet gros de nivelare, pentru a nivela suprafaţa dorită, în vederea creării unui strat omogen de aderenţă pentru stratul succesiv de tencuială deumidificantă macroporoasă. Aplicarea unui strat de 5 6 mm de produs manual sau folosind instrumentele din dotare, fără ca să se efectueze nivelarea perfectă a suprafeţei de lucru; 3) Aplicarea (după aproximativ 12 14h) produsului TLAST-100 TENCUIALĂ, deumidificant macroporos, în grosime de minim 20 mm si maxim mm. Se recomandă aplicarea unui singur strat de produs. In cazul în care suprafaţa utilizată ar avea nevoie de un stat de produs mai gros de cel menţionat anterior, se va proceda la nivelarea suprafeţei cu produsul T30V sau un alt tip de mortar pe baza de var natural, înainte de a se proceda la aplicarea întregului ciclu menţionat anterior. TLAST-100 TENCUIALĂ se poate aplica manual sau cu ajutorul instrumentelor din dotare având grijă să nu se batătoresca prea tare produsul.; 4) aplicarea unui alt strat de produs care să dea voie apei să se evapore, şi care să aibă la bază oxid de calciu natural de tipul TASSULLO TA00/01/02/04 ce ajută la maturarea tencuielii; 5) aplicarea, în cazul în care se prevede, a finisajului pe bază de minerale de tipul FINISAJE COLORATE TASSULLO sau zugrăvirea cu un produs transparentă. INSTRUCTIUNI Prepararea suprafetei de lucru: Prepararea suprafetei de lucru este una dintre cele mai importante faze ale ciclului de deumidificare TLAST-100. În cazul aplicării tratamentului pe suprafaţa unui imobil vechi sau cu probleme, este recomandată curăţarea prealabilă a suprafeţei de praf, de alte impurităţi, săruri, mucegai, funingine, reziduuri de tencuială veche, înlocuirea eventualelor cărămizi degradate cu altele noi, sănătoase. Protejarea de frig: A nu se aplica TLAST-100 la temperaturi mai mici de 5 C. În perioadele friguroase este recomandată luarea unor măsuri suplimentare de prevedere pentru protejarea tencuielii de frig. A nu se adăuga ulterioare cantităţi de aditivi antiînghet ce ar putea prejudicia calităţile de modelare ale produsului. Temperaturi ridicate: În cazul aplicării produsului la temperaturi ridicate se recomandă a se adopta măsuri de precauţie adegvate pentru a nu se produce uscarea produsului în mod fortat. Tassullo s.p.a. Tel: 0463/ Fax: 0463/ tassullo@tassullo.it S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

28 01/06 ÎNSĂNĂTOŞIRE deumidificator macroporos ce are la bază oxid de calciu natural FE -X/A TLAST-100 DATE TEHNICE TLAST-100 GLET GROS DE NIVELARE TLAST-100 TENCUIALĂ Granulaţia (UNI EN ) de la 0 la 2 mm de la 0 la 3 mm Necesarul de apă cca. 0,25 l/kg cca. 0,5 l/kg (cca. 7,5 l/sac) (cca. 10 l/sac) Masa volumică (UNI EN ) 1600 Kg/m Kg/m 3 Consum mediu cca. 6 Kg/(m 2 x cm) cca. 9 Kg/(m 2 x cm) Rezistenta la compresiune (UNI EN ) / Clasa CS II (1,5 5 N/mm 2 ) ph > 10,5 > 10,5 Cantitatea de apa absorbita in 24 h (UNI EN ) / C 0,3 Kg / m 2 Infiltrarea apei dupa proba de absorbtie a apei (UNI EN ) / h 5 mm Porozitate 35% 70% Rezistenta la difuziunea de vapori (µ) (UNI 9233) Datele tehnice au fost obtinute in urma analizarii in laborator a unui campion de mortar care a fost amestecat conform EN timp de 15 de secunde la o viteza scazuta si 5 secunde amestecat la o viteza sporita. REZUMAT Procesul de deumidificare macroporos efectuat utilizând ciclul TASSULLO de tipul TLAST-100 pe bază de oxid de calciu natural şi substanţe inerte atent selecţionate, ce lasă suprafaţa să respire şi care conţine substanţe chimice inerte, este destinat reţinerii sărurilor în interiorul peretelui, care menţine calităţile tencuielii de evaporare a apei şi împiedică producerea stricăciunilor datorate fenomenului de cristalizare a sărurilor la suprafaţă. Tassullo s.p.a. Tel: 0463/ Fax: 0463/ tassullo@tassullo.it S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso le varianti ritenute più opportune ai dati tecnici

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