AUTORITA DI BACINO DELLA BASILICATA COMITATO ISTITUZIONALE

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1 AUTORITA DI BACINO DELLA BASILICATA COMITATO ISTITUZIONALE Seduta del 16/12/2015 Delib. n 028 DEFINIZIONE DELLE AREE E DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI ASSEGNATI ALL'AUTORITÀ DI BACINO PER LA REDAZIONE DEL PIANO DELLE PERFORMANCE PER IL TRIENNO Relatore il Sig. Marcello PITTELLA IL COMITATO ISTITUZIONALE Riunitosi il giorno 16/ 12/ 2015, alle ore 15,30, presso la Presidenza della Giunta Regionale della Basilicata, con la presenza dei Sigg.: Pres. Ass. 1 - Marcello PITTELLA Regione Basilicata Presidente X 2 - Francesco DE GIACOMO Provincia di Matera Vice Presidente X 3 - Giovanni GIANNINI Regione Puglia Componente X 4 - Mario Gerardo OLIVERIO Regione Calabria Componente X 5 - Nicola VALLUZZI Provincia di Potenza Componente X 6 - Antonio DECARO Città Metropolitana di Bari Componente X 7 - Martino Carmelo TAMBURRANO Provincia di Taranto Componente X 8 - Mario OCCHIUTO Provincia di Cosenza Componente X 9 - Francesco Carlo SPINA Provincia di Barletta-Andria-Trani Componente X (In carica n. 9, di cui presenti n. 3 ed assenti n. 6) Segretario il Sig. Antonio ANATRONE HA DECISO quanto di seguito riportato in merito all argomento segnato in oggetto (facciate interne). UFFICIO AFFARI GENERALI ED ORGANIZZATIVI Assunto impegno contabile n sul Cap Eserc. per Assunto impegno sul bilancio pluriennale sul Cap Eserc. per La liquidazione di. sul Cap Eserc. rientra nell ambito dell impegno assunto con delibera n. del IL RESPONSABILE P.A.P. fto Rag. Donato Tomasillo

2 VISTA VISTA la Legge Regionale 25 gennaio 2001, n.2, di Costituzione dell Autorità di Bacino della Basilicata e le successive modifiche ed integrazioni; la Legge Regionale 26 febbraio 2003, n.10, riportante Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 25 gennaio 2001, n.2 che all art.1 prevede, ai fini della validità delle adunanze e deliberazioni del Comitato Istituzionale dell AdB, la sola maggioritaria rappresentanza territoriale nel caso in cui i punti all ordine del giorno non riguardino le altre Regioni e Province; VISTI gli artt. 18 e 10 della L.R. 12 del 2 marzo 1996, come sostituiti dalla L.R. n. 48 del 14 aprile 2000; VISTI, in particolare, i sottonotati articoli della Legge Regionale n. 2/2001: - Art. 3 che annovera, in particolare, il Segretario Generale fra gli organi dell Autorità di Bacino; - Art. 5, lett. m) che individua fra i compiti del Comitato Istituzionale la nomina del Segretario Generale e lett. f) che attribuisce al medesimo Comitato Istituzionale anche il compito di Controllo dell attuazione dei piani di bacino e dei relativi programmi di intervento ; - Art. 7 che, fra l altro, attribuisce al Segretario Generale la cura dell attuazione delle direttive del Comitato Istituzionale agendo per conto di tale organo nei limiti delle funzioni attribuitegli dal D.L. 31 marzo 1998, n. 80 e successive modifiche e ne esegue le deliberazioni ; VISTO CONSIDERATO il D.Lgs 27 ottobre 2009, n.150 recante Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni ; che ha introdotto il Piano delle Performance; che tale Piano delle Performance, ai sensi dell art.10 comma 1 lett.a) del citato D.Lgs n.150/2009 è stato definito specificamente dall Autorità Nazionale Anticorruzione (ex CIVIT), con Delibera n.112 del 2010 Struttura e modalità di redazione del Piano delle Performance e con Delibera n.1 del 2012 Linee guida relative al miglioramento dei sistemi di misurazione e valutazione della performance e dei piani della performance ; VISTO il Piano della Performance approvato con Determinazione Dirigenziale n. 8002/2015/D.65 del 15/05/2015; RAVVISATA VISTO la necessità di definire le aree e gli obiettivi strategici per la redazione del Piano delle performance per il triennio ; il Documento di definizione delle aree e degli Obiettivi strategici per la redazione del Piano delle performance per il triennio che, allegato al presente provvedimento ne forma parte integrante e sostanziale; RITENUTO di dover approvare il suddetto Documento per il triennio ;

3 all unanimità di voti D E L I B E R A - di approvare il Documento di definizione delle aree e degli obiettivi per la redazione del Piano delle performance per il triennio che, qui allegato, ne forma parte integrante e sostanziale; - di trasmettere copia del presente atto alle Giunte Regionali di Basilicata, Puglia e Calabria; - di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, al fine di definire con tempestività i provvedimenti successivi e consequenziali; - di disporre la trasmissione del presente provvedimento al Responsabile della Trasparenza ai fini degli adempimenti conseguenti; - di pubblicare la presente deliberazione sul BUR della Regione Basilicata e sull Albo Pretorio On-Line dell Autorità di Bacino della Basilicata. IL SEGRETARIO GENERALE fto Ing. Antonio ANATRONE Tutti gli atti ai quali si fa nel presente provvedimento sono depositati presso la Segreteria dell Autorità di Bacino della Basilicata

4 Del che è stato redatto il presente verbale che letto e confermato, viene sottoscritto come segue: IL SEGRETARIO fto Antonio ANATRONE IL PRESIDENTE fto Marcello PITTELLA ATTESTATO DI AVVENUTA ESECUTIVITA LA PRESENTE DELIBERAZIONE DIVIENE ESECUTIVA: [X] IMMEDIATAMENTE [ ] DECORSI 10 GIORNI DALLA PUBBLICAZIONE SULL ALBO PRETORIO ON-LINE IL SEGRETARIO GENERALE fto ing. Antonio Anatrone Copia conforme della presente Deliberazione è stata trasmessa in data 17/12/2015 al Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata e viene pubblicata sull Albo Pretorio On-Line di questa Autorità di Bacino per 15 giorni consecutivi. L IMPIEGATO ADDETTO fto dott.ssa Angela Marchitto

5 AUTORITÁ DI BACINO DELLA BASILICATA Definizione delle aree e degli obiettivi strategici per la redazione del Piano delle Performance per il trienno dicembre

6 Premessa Il presente documento definisce gli indirizzi, le aree e gli obiettivi strategici che l Autorità di Bacino dovrà assumere come linee guida per la redazione del Piano della Performance Non essendo, nel corso del 2015, mutati il quadro normativo di, il mandato istituzionale e la mission dell Ente, descritti ampiamente nel Piano della Performance vigente, al quale si rimanda per specifici approfondimenti, il presente documento complessivamente conferma le aree e gli obiettivi strategici approvati per il triennio dal C.I. (deliberazione n.4/2015), a meno di alcune integrazioni. La prima integrazione riguarda l area strategica n.2 che, denominata per il Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze a supporto del governo integrato del territorio, assume la nuova denominazione Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio. Tale modifica discende dalla opportunità di incrementare e rendere sempre più strutturale nell Ente l adozione e promozione, sperimentalmente avviata nel corso del 2015, di pratiche di pianificazione innovative basate sulla condivisione delle conoscenze e sulla individuazione concertata di programmi integrati di interventi, misure e azioni, che i vari soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio, dovranno impegnarsi ad attuare, ciascuno nei settori di competenza. Quanto sopra nell ottica di ridimensionare l approccio puramente vincolistico, favorire la crescita diffusa della consapevolezza delle problematiche esistenti, rendere ciascun soggetto parte attiva nel perseguimento della mitigazione e della prevenzione dai rischi. L area strategica 2 riveste carattere di particolare trasversalità, interfacciandosi con i settori tematici sia della difesa del suolo (obiettivi strategici 1-3), sia della programmazione per l uso sostenibile delle risorse idriche (obiettivo 4) e sia dello sviluppo del sistema informativo territoriale a supporto della conoscenza (obiettivo 5). In ragione della nuova valenza attribuita, l area dovrà essere, in fase di redazione del Piano della Performance, adeguatamente sviluppata attraverso specifici obiettivi operativi e attività. La seconda integrazione riguarda l area strategica 3 Tutelare le risorse idriche. Per tale area per il triennio si è fatto all Accordo di Programma per la 2

7 gestione condivisa delle risorse idriche, sottoscritto fra Basilicata, Puglia e lo Stato nell anno 1999 che a partire dal nuovo anno perderà la validità. Tale circostanza non interromperà comunque, nei mesi a venire, lo svolgimento delle attività tecnicoamministrative che l AdB svolge a supporto dell Accordo e che proseguiranno fino alla sottoscrizione di un nuovo accordo. A tal fine l Autorità ha già predisposto una ipotesi di protocollo di intesa che è stata concertata fra le due Regioni, per la quale è stato avviato il percorso finale di condivisione da parte dello Stato. L AdB dovrà, nel corso del triennio, promuovere intese analoghe fra le altre Regioni contermini, costruendo, sulla base dell esperienza maturata nell ambito dell Accordo tra Basilicata e Puglia, un modello di concertazione per la programmazione e gestione delle risorse idriche condivise di per tutte le Regioni comprese all interno del distretto idrografico dell Appennino Meridionale. La terza integrazione riguarda l obiettivo strategico 1 che, denominato per il triennio Elaborare gli strumenti della pianificazione di bacino e di pianificazione integrata intersettoriale assume la nuova denominazione Elaborare, aggiornare ed attuare gli strumenti della pianificazione di bacino e di pianificazione integrata intersettoriale. Tale integrazione discende dalla opportunità di dare adeguato risalto all ambito gestionale dei Piani stralcio di bacino, ossia al complesso dalle attività tecniche per la formulazione di valutazioni e pareri in merito alla compatibilità delle trasformazioni del territorio con i caratteri geomorfologici e della sicurezza idraulica. L introduzione, a partire dal 2015, della elaborazione di contributi e valutazioni da parte dell Ente anche in merito agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, oltre che alle opere puntuali, ha conferito valenza strategica alle attività di gestione dei Piani stralcio, attività che costituiscono uno dei principali strumenti attraverso il quale vengono resi applicativi i contenuti dei Piani stessi. Per quanto attiene, infine, alle altre aree e agli altri obiettivi strategici (aree n.1, 3 e 4, obiettivi 2-7), si conferma la configurazione ad essi assegnata per il triennio

8 delle aree e degli obiettivi strategici e delle loro interrelazioni Area strategica 1 - Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato: in un territorio caratterizzato da elevata fragilità e propensione al dissesto quale è quello di competenza dell Autorità, ove si perpetra il verificarsi di eventi calamitosi particolarmente gravi, risulta di estrema importanza mettere in campo misure e azioni atte a prevenire e mitigare i rischi ai quali la popolazione, le attività economiche e i beni sono esposti. In continuità con quanto svolto finora, l AdB proseguirà nello svolgimento delle attività di pianificazione per la difesa del suolo, adoperandosi con sempre maggiore impegno per l integrazione delle tematiche del rischio idrogeologico e idraulico nell ambito più generale della pianificazione e gestione del territorio svolta da altri enti. La complessità del territorio, delle competenze e del quadro normativo di, infatti, fanno emergere sempre più la necessità di rafforzare l interlocuzione dell AdB con più soggetti, quali Regioni, Province, Comuni, Organi scientifici, ciascuno avente in materia specifiche competenze, al fine di adottare approcci condivisi e multidisciplinari che garantiscano sia l integrazione delle politiche territoriali sia la semplificazione e lo snellimento delle procedure. Area strategica 2 - Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio: a partire dal 2016 dovrà essere incrementata e divenire sempre più strutturale, l adozione e promozione di pratiche di pianificazione innovative basate sulla condivisione delle conoscenze e di programmi integrati di interventi, misure, azioni, alla cui attuazione dovranno partecipare, ciascuno per i settori di competenza, gli Enti e i soggetti che sul territorio esplicano le proprie attività. L adozione delle pratiche suddette ha la finalità di avviare un processo di rimensionamento dell approccio puramente vincolistico, favorendo la crescita diffusa della consapevolezza delle criticità esistenti, rendendo ciascun soggetto parte attiva nel perseguimento della mitigazione e della prevenzione dai rischi. Area strategica 3 - Tutelare le risorse idriche: la ricchezza di risorse idriche superficiali e sotterranee, la presenza di un complesso sistema di infrastrutture idriche primarie che ha determinato nel corso degli anni problematiche ambientali del territorio, il verificarsi di frequenti situazioni di deficit idrico e siccità, rendono necessarie adeguate attività di 4

9 programmazione e monitoraggio finalizzate alla tutela delle risorse e alla sostenibilità del loro uso, con il coinvolgimento delle Regioni interessate. L AdB, sulla base dell esperienza maturata ed in continuità con le attività finora svolte a supporto dell Accordo fra le Regioni Basilicata, Puglia e lo Stato, per il quale ha già formulato una ipotesi di rinnovo che sta compiendo l iter di condivisione con lo Stato, rivestirà, nel prossimo triennio, il ruolo di struttura tecnica e amministrativa di per la definizione ed attuazione di nuove intese fra Regioni contermini. In tale costruirà un modello di concertazione innovativo per la programmazione e gestione delle risorse idriche condivise, di per tutte le Regioni comprese all interno del distretto idrografico dell Appennino Meridionale. Area strategica 4 - Migliorare le prestazioni dell Ente: il quadro normativo nazionale degli ultimi anni ha evidenziato come sia sempre più necessario che la P.A. risponda alle esigenze di efficienza, efficacia e trasparenza delle attività che esplica al servizio dei cittadini. L AdB deve, oltre che adempiere agli obblighi di legge in materia di prevenzione della corruzione, trasparenza e integrità, ottimizzare l attività amministrativa e la governance interna, modificando, se necessario, il proprio assetto organizzativo anche in ad eventuali nuove funzioni tecniche e amministrative attribuite dalle Regioni. Gli obiettivi strategici assegnati all Ente per il triennio , pertinenti e coerenti con le aree strategiche individuate, sono di seguito riportati. Ob. strategico 1 Elaborare, aggiornare ed attuare gli strumenti della pianificazione di bacino e di pianificazione integrata intersettoriale L obiettivo prevede la elaborazione e/o l aggiornamento degli strumenti di pianificazione di bacino, il rafforzamento dell interlocuzione con gli altri enti territoriali per la predisposizione di piani e programmi integrati a carattere intersettoriale. L obiettivo comprende inoltre la gestione dei Piani stralcio di bacino intesa come strumento strategico per dare centralità, nelle trasformazioni del territorio, al rispetto dei contenuti e delle previsioni dei Piani medesimi. 5

10 Aree strategiche di 1, Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato 2, Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio 3, Tutelare le risorse idriche Ob. strategico 2 Aree strategiche di Implementare l attuazione della direttiva 2007/60/CE in materia di prevenzione dalle alluvioni L obiettivo si riferisce alla necessità di proseguire le attività di pianificazione per la gestione del rischio di alluvioni anche in raccordo con le altre AdB comprese nel distretto dell Appennino Meridionale, nonché di intraprendere e costruire occasioni per nuove modalità di programmazione mediante attività di concertazione fra soggetti pubblici e privati. 1, Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato 2, Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio Ob. strategico 3 Aree strategiche di Recepire gli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di difesa delle coste L obiettivo risponde all esigenza di rendere operativi strumenti di difesa e gestione delle coste, quale il Piano di difesa dalle mareggiate, e supportare gli enti territoriali nella introduzione di norme e azioni nei piani/programmi di propria competenza. 1, Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato 2, Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio Ob. strategico 4 Programmare l uso sostenibile delle risorse idriche, anche in recepimento della direttiva 2000/60/CE La tutela delle risorse idriche passa necessariamente attraverso una adeguata programmazione delle risorse, sia mediante strumenti già in essere (Accordo di programma), sia mediante la attivazione di 6

11 Aree strategiche di nuovi accordi e la costruzione di un modello di concertazione di per tutte le Regioni comprese nel Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale. 1, Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato 2, Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio 3, Tutelare le risorse idriche Ob. strategico 5 Aree strategiche di Sviluppare e ottimizzare il sistema informativo territoriale (SIT) a supporto delle attività conoscitive e di pianificazione del territorio Obiettivo estremamente trasversale che si riferisce alla necessità di disporre di un sistema informativo territoriale adeguatamente progettato, implementabile, flessibile e funzionale alle esigenze di disporre ed elaborare dati ambientali e territoriali condivisi, sui quali fondare una pianificazione e gestione del territorio integrata 1, Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato 2, Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio 3, Tutelare le risorse idriche Ob. strategico 6 Area strategica di Migliorare la divulgazione dei dati, la comunicazione, l accesso alle informazioni, la trasparenza, anche nell ottica di rafforzare la prevenzione della corruzione L adeguamento agli standard di legge previsti in materia di anticorruzione e trasparenza non deve costituire un mero adempimento normativo ma costituire l occasione per migliorare i flussi di comunicazione con tutti gli stakeholder, incrementando la condivisione di dati e informazioni, secondo la filosofia dell open data, anche mediante il rafforzamento della funzionalità del sito web 4, Migliorare le prestazioni dell Ente 7

12 Ob. strategico 7 Ottimizzare l attività amministrativa e la governance interna Area strategica di Garantire un assetto organizzativo funzionale alla mission dell Ente, e migliorare l efficienza e l efficacia dell attività amministrativa, programmatica e gestionale dell Ente 4, Migliorare le prestazioni dell Ente Nel grafico che segue sono rappresentate le relazioni fra aree strategiche e obiettivi strategici. La loro articolazione è complessa: non vi è una corrispondenza rigida fra aree e obiettivi, in quanto ciascun obiettivo non fa necessariamente ad una sola area strategica bensì ad una o più aree strategiche. Tale articolazione discende dalla scelta di adottare un approccio di integrazione e intersettorialità alle tematiche, approccio sul quale tutte le attività dell Autorità di Bacino devono fondarsi nell assolvimento della propria mission. 8

13 Rappresentazione grafica delle relazioni fra aree e obiettivi strategici Area strategica 1 Prevenire il rischio idrogeologico e idraulico e costruire un governo del territorio integrato 1. Elaborare, aggiornare ed attuare gli strumenti della pianificazione di bacino e di pianificazione integrata intersettoriale 2. Implementare l'attuazione della Direttiva 2007/60 in materia di prevenzione dalle alluvioni Area strategica 2 Incrementare il quadro condiviso delle conoscenze e lo sviluppo di pratiche concertative per una pianificazione partecipata del territorio 3. Recepire gli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di difesa delle coste Area strategica 3 Tutelare le risorse idriche 4. Programmare l'uso sostenibile delle risorse idriche, anche in recepimento della Direttiva 2000/60/CE 5. Sviluppare e ottimizzare il sistema informativo territoriale a supporto delle attività conoscitive e di pianificazione del territorio Area strategica 4 Migliorare le prestazioni dell'ente 6. Migliorare la divulgazione, l accesso ai dati, la trasparenza, anche nell ottica di rafforzare la prevenzione della corruzione 7. Ottimizzare l attività amministrativa e la governance interna 9

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