COMUNE DI PISA. Con la sottoscrizione della Carta il Comune si è impegnato ad aderire ad essa e ad uniformarsi alle sue disposizioni.

Transcript

1 COMUNE DI PISA Oggetto: PIANO DI AZIONE PER L UGUAGLIANZA FRA DONNE E UOMINI NELLA VITA LOCALE. APPROVAZIONE - Premesso che Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d Europa elaborò ad Innsbruck il 12 maggio 2006, durante i lavori della 23 Assemblea degli Stati Generali, la Carta europea per l uguaglianza fra donne e uomini nella vita locale e regionale invitando gli enti locali e regionali d Europa a firmarla e a metterla in pratica. La Carta è stata sottoscritta dal Sindaco del Comune di Pisa in data 8 marzo 2007 in occasione della celebrazione della giornata internazionale della donna e dell anno 2008 proclamato anno europeo delle pari opportunità per tutti. Con la sottoscrizione della Carta il Comune si è impegnato ad aderire ad essa e ad uniformarsi alle sue disposizioni. Su proposta dell Assessora alle Pari Opportunità, nonché Presidente in via provvisoria del Comitato Pari Opportunità d Ente, detto Comitato nella seduta dell 11/11/2008, ha espresso parere favorevole per considerare, quale Piano d Azione per l uguaglianza fra donne e uomini nella vita locale, il Programma di Mandato del Sindaco (approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 67 del 2/10/2008 ) relativamente alla materia delle pari opportunità, trattata sotto la voce Promozione pari opportunità. Per il carattere di trasversalità specifico di questo tema, il Programma di Mandato del Sindaco per le Pari Opportunità, implica il coinvolgimento di più settori istituzionali dell Ente (pari opportunità, politiche socio-educative, personale, finanze, mobilità, traffico, edilizia, urbanistica, cultura, ambiente, lavori pubblici, commercio-attività produttive, politiche socio-sanitarie e abitative ecc.). la suddetta Carta Europea, ( seconda parte), stabilisce che il Piano di Azione per l Uguaglianza, per la sua messa in pratica, deve prevedere: obiettivi, priorità e misure che si intendono adottare, risorse, impegni e calendario.

2 sempre la seconda parte della Carta Europea della Uguaglianza prevede i seguenti impegni del firmatario: - a) ampia consultazione prima della adozione del Piano d Azione per l Uguaglianza; - b) ampia diffusione dopo la sua adozione; - c) rendere pubblicamente conto con regolarità dei progressi nella attuazione del Piano; - d) se le circostanze lo esigono, a correggere.il Piano d Azione, approvando un piano supplementare per ogni periodo successivo; - e) a partecipare al sistema di valutazione stabilito per seguire i progressi nella applicazione della Carta. Da molti anni il Comune di Pisa promuove politiche di diffusione della cultura delle pari opportunità all interno e all esterno dell Ente, delle quali si ricordano in particolare a) il tradizionale appuntamento annuale del Marzo delle Donne consistente in una serie di iniziative rivolte al personale dipendente e al territorio comunale con il coinvolgimento e la collaborazione dell associazionismo locale; b) il premio Pisa Donna che si propone di evidenziare e far conoscere al pubblico una figura di donna, cittadina o nazionale, che si è particolarmente distinta in un settore della vita culturale e professionale; c) i progetti: Polilab (laboratorio di politica per le donne), Conciliazione tempi/orari (sperimentazione ampliamento orario di servizio nelle scuole materne), Non da sola e Rete Eva per contrastare la violenza domestica e Reinserimento sociale e lavorativo di donne detenute al Don Bosco a Pisa, contro le discriminazioni multiple. Il Comune di Pisa intende sviluppare le politiche delle pari opportunità e precisamente conseguire gli obiettivi a cui sono rivolte le azioni in materia di pari opportunità previste nel Programma di Mandato del Sindaco sotto la voce Promozione pari opportunità, approvato con delibera del Consiglio Comunale nr. 67 del Ritenuto pertanto opportuno considerare Piano d Azione per l Uguaglianza, il suddetto Programma di Mandato per quanto riguarda la materia delle Pari Opportunità trattata sotto la voce Promozione pari opportunità, (ALLEGATO 1) e

3 conseguire gli obiettivi a cui sono rivolte le azioni in esso previste, accompagnati dal/dai corrispondenti articoli della Carta Europea per l Uguaglianza fra donne e uomini (ALLEGATO 2). - Visto il prospetto ALLEGATO 3) contenente Il Piano d Azione per l Uguaglianza, con gli obiettivi e le azioni positive, prioritarie per il triennio , i correlati articoli della Carta Europea, le competenze, gli impegni degli assessorati interessati, le risorse finanziarie e umane, il periodo di attuazione di ogni singola azione. - Vista la direttiva 23 maggio 2007 Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche adottata dal Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione; - Rilevato che tra le linee d azione a cui si devono attenere le amministrazioni pubbliche per raggiungere gli obiettivi che la suddetta direttiva si propone, figura quella di adottare piani triennali di azioni positive, in conformità a quanto previsto espressamente dall art.48 del decreto legislativo n.198 del 2006 Azioni positive nelle Pubbliche Amministrazioni - Preso atto del parere positivo espresso dalla competente Commissione Consiliare permanente in merito al suddetto Piano d Azione per l Uguaglianza ; - Preso altresì atto che sono stati consultati i dirigenti interessati alla realizzazione delle azioni positive previste nel programma triennale del Piano di Azione; - Ritenuto pertanto opportuno approvare il suddetto Piano d Azione per l Uguaglianza, valido per il triennio ALLEGATO3) contenente tutti gli elementi riportati al precedente terzo capoverso della parte espositiva del presente provvedimento; - Visti i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile espressi ai sensi di legge rispettivamente dal dirigente della Direzione Cultura e Pari Opportunità e dal dirigente Direzione Finanze, allegati al presente atto sotto la lettera A) quale sua parte integrante e sostanziale; - Visto il T.U. dell ordinamento delle leggi sugli enti locali approvato con decreto legislativo 267 del 18/08/2000 e successive modifiche e integrazioni; A voti unanimi, legalmente resi D E L I B E R A

4 Per i motivi indicati in premessa e quivi integralmente richiamati ed in particola per dare attuazione alla Carta Europea per l Uguaglianza fra donne e uomini nella vita locale e regionale, - di considerare quale Piano di Azione per l Uguaglianza del Comune di Pisa il Programma di Mandato del Sindaco , nella parte denominata Promozione pari opportunità, che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale (ALLEGATO 1) - di conseguire, attraverso la realizzazione delle azioni positive previste dal suddetto Piano di Azione per l Uguaglianza, gli obiettivi ai cui esse.sono rivolte evidenziati nel documento che si approva quale parte integrante e sostanziale del presente atto (ALLEGATO 2); - di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente atto (ALLEGATO 3), il Piano d Azione per l Uguaglianza valido per il triennio contenente gli obiettivi e azioni positive prioritarie realizzate e da realizzare in questo arco temporale, i correlati articoli della Carta Europea, le competenze, gli impegni degli Assessorati interessati, le risorse finanziarie e umane, il periodo di attuazione di ogni singola azione; - di precisare per quanto riguarda l attuazione triennale del Piano di Azione per Uguaglianza, che il costo delle iniziative è da imputare ai vari progetti già approvati, in corso o in previsione di realizzazione presso gli assessorati e gli uffici competenti nei tempi indicati nel Piano d Azione suddetto; - di dare atto che la realizzazione del suddetto Piano triennale avverrà comunque entro i limiti di stanziamento dei pertinenti capitoli di spesa; - di stabilire che le azioni previste nel citato Piano d azione per l Uguaglianza entrino a far parte del PEG delle strutture direzionali collegate agli Assessorati competenti individuati nello stesso Piano; - di dare mandato alla Direzione Cultura e Pari opportunità di diffondere nel territorio comunale la conoscenza del Piano d Azione per l Uguaglianza per il triennio approvato col presente atto (ALLEGATO 3); - di stabilire che la citata Direzione è tenuta altresì a rendere noto alla cittadinanza i progressi nella attuazione del Piano e a partecipare al sistema di valutazione eventualmente introdotto per verificare gli stessi progressi nella applicazione della Carta. LEC/cc

5

6

7 COMUNE DI PISA ALLEGATO 2) DIREZIONE CULTURA E PARI OPPORTUNITA AZIONI/OBIETTIVI in tema di pari opportunità, previste dal Programma di Mandato del Sindaco e correlati articoli della Carta Europea per l Uguaglianza fra donne e uomini 1) Sperimentazione di forme di bilancio di genere: si tratta di valutare il bilancio esistente in una prospettiva di genere, per verificarne la ricaduta sulla qualità della vita di donne e uomini, in modo da consentire di promuovere azioni di parità a partire dal processo finanziario). : Art 9 Analisi di genere, ecc. 2) Piano dei tempi e degli orarti della città: mira alla Conciliazione vita- lavoro per ottenere una maggiore qualità della vita (art. 26 mobilità e trasporti art. 28 Ambiente, art.16 assistenza all infanzia art. 17 cura dei familiari a carico ecc 3) Diffondere la cultura delle Pari Opportunità attraverso interventi di animazione nelle scuole, attuazione buone pratiche, cura dello stile della comunicazione e realizzazione degli annuali Marzo delle Donne e Premio Pisa Donna.Valorizzazione organismi di parità, ingresso uomini nel Comitato d Ente, potenziamento Ufficio Pari Opportunità: La finalità è la diffusione della cultura delle pari opportunità e la sensibilizzazione sui temi di genere,per contrastare la discriminazione e gli stereotipi di genere (art. 6 Neutralizzare gli stereotipi ; art. 13 Istruzione e formazione continua ; art. 17 Cura dei familiari a carico ; art. 18 Inclusione sociale, art.1 responsabilità democratica ; art. 6 neutralizzare gli stereotipi. 4) Promozione riequilibrio rappresentanza di genere attraverso le nomine negli Enti, diffusione di spot, promozione di interventi formativi utili nella pratica politica. : la finalità è di favorire la partecipazione della donna alla vita politica e civica e la rappresentanza equilibrata in tutte le istituzioni (artt. 1 rappresentanza democratica, 2 rappresentanza politica, 3 partecipazione alla vita politica e civica e 4 impegno pubblico per l uguaglianza.

8 5) Promuovere buone prassi nei luoghi di lavoro, anche attraverso azioni di valorizzazione e monitoraggio delle carriere, avvio del comitato antimobbing, sperimentare esperienze come il facilitatore delle relazioni aziendali. Finalità: sviluppare pratiche di parità nei luoghi di lavoro (art. 11 Ruolo del datore di lavoro e di gestione delle risorse umane in un ottica di genere, ecc). 6) Promozione del potenziamento e dell ampliamento delle funzionalità consultoriali come luogo di promozione della salute psicofisica delle donne e degli uomini in ogni fascia di età, promuovere pari opportunità di accesso alla città per la popolazione discriminata per cause diverse, donne, bambini, persone diversamente abili, anziani, proseguire e stabilizzare il progetto per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne detenute nel carcere locale Don Bosco che vivono in condizioni di discriminazione multipla. Finalità: contrastare la discriminazione art. 10 discriminazioni molteplici o ostacoli art. 14 la salute. art.26 mobilità e trasporti 7) Contrastare la violenza intrafamiliare in rete con le istituzioni e le associazioni competenti che sviluppando e potenziando il programma Non da Sola (e Rete Eva), integra azioni di sensibilizzazione, di rilevazione, formazione e percorsi assistenziali. art. 22 Abusi sessuali, art.15 Assistenza e servizi sociali. 8) Contrastare le discriminazioni basate sull orientamento sessuale e sull identità di genere e azioni per il riconoscimento di pari diritti alle unioni civili (mantenendo gli impegni che Pisa ha assunto aderendo nella passata legislatura alla rete LGBT come da delibera di G.C. n. 142 del 29/10/2007 e rilancio registro unioni civili del Comune di Pisa, primo tra i Comuni d Italia ad averlo promosso per il riconoscimento di pari diritti con Delibera di C.C n. 58 del 7/7/1997) art.10 Discriminazioni molteplici o ostacoli

9

10

11

12

13

14

15

16 Allegato A COMUNE di PISA OGGETTO DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE: Piano di Azione per l uguaglianza fra donne e uomini nella vita locale. Approvazione X della Giunta Comunale del Consiglio Comunale PARERE DI REGOLARITA TECNICA Ai sensi dall art. 49 del D.Lgs. n. 267 del si esprime parere favorevole di regolarità tecnica sulla proposta di deliberazione in oggetto, dando atto che: comporta diminuzione di entrata o impegno di spesa; X non comporta diminuzione di entrata o impegno di spesa. Pisa, 2/3/2009 Il Dirigente della Direzione Cultura f.to Dott.ssa Lucia Enedina Campus PARERE DI REGOLARITA CONTABILE Ai sensi dall art. 49 del D.Lgs. n. 267 del si esprime parere favorevole di regolarità contabile sulla proposta di deliberazione in oggetto: PRENOTAZIONE DI IMPEGNO N /2009 Pisa, Il Dirigente della Direzione Finanze e Politiche Tributarie dr. Claudio Sassetti VISTO CONTABILE Presa visione della proposta di deliberazione in oggetto Pisa, Il Dirigente della Direzione Finanze e Politiche Tributarie dr. Claudio Sassetti