Spett.le UNDERGROUND SYSTEM SRL Corso Sempione 15/A MILANO

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1 SETTORE TERRITORIO E URBANISTICA Unità Amministrativa Funzionario Incaricato Dott.ssa Margherita Sciacca Tel Fax Mail:msciacca@provincia.va.it PEC: istituzionale@pec.provincia.va.it Varese Protocollo PEC Nell eventuale risposta citare il numero di protocollo e la classificazione sopraindicati Oggetto: Valutazione Impatto Ambientale ai sensi della LR 5/2010 per il progetto riguardante "Derivazione d'acqua ad uso idroelettrico dal torrente Giona e affluente Val Crana in territorio della Provincia di Varese, nei Comuni di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e Veddasca (VA)" - Proponente: Underground Spa (EX Accisa)- Rif. SILVIA: VIA01-VA. Comunicazione ai sensi dell art. 10bis della Legge 241/1990 e smi. Spett.le UNDERGROUND SYSTEM SRL Corso Sempione 15/A MILANO pec@pec.undergroundsystem.eu E, p.c. Spett.le Comune di Dumenza Viale delle Rimembranze DUMENZA (VA) comune.dumenza@legalmail.it Spett.le Comune di Maccagno con Pino e Veddasca per il territorio di Veddasca VEDDASCA (VA) comune.maccagnoconpinoeveddasca@pec.regione.lomb ardia.it Spett.Le Comune di Curiglia con Monteviasco Via Viola n CURIGLIA CON MONTEVIASCO comune.curigliaconmonteviasco@halleypec.it Spett.le Comunità Montana Valli del Verbano Via Provinciale n CASSANO VALCUVIA protocollo@pec.vallidelverbano.va.it Spett.le Regione Lombardia STER di Varese vareseregione@pec.regione.lombardia.it Spett.le Autorità di Bacino del Fiume Po Via Garibaldi PARMA (PR) protocollo@postacert.adbpo.it Spett.le ARPA - Sede centrale MILANO (MI) arpa@pec.regione.lombardia.it

2 Spett.le ARPA - Sede territoriale Via Campigli n Varese dipartimentovarese.arpa@pec.regione.lombardia.it Spett.le ARPA Lombardia Settore Tutela dai Rischi Naturali U.O. Servizio Idrografico arpa@pec.regione.lombardia.it Spett.le Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale mbac-dr-lom@mailcert.beniculturali.it Spett.le SOPRINTENDENZA per i Beni Archeologici della Lombardia mbac-sba-lom@mailcert.beniculturali.it Spett.le SOPRINTENDENZA per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano mbac-sbap-mi@mailcert.beniculturali.it Spett.le ASL Provincia Varese Direzione Generale protocollo@pec.asl.varese.it Spett.le Comando Militare Esercito Lombardia Ufficio Personale, Logistico e Servitù Militari cme_lombardia@postacert.difesa.it Spett.le Comando 3 Reparto Infrastrutture Ufficio Demanio e Servitù Militari infrastrutture_milano@postacert.difesa.it In data 16/09/2013 (ns. prot ) è stata presentata da Accisa Spa richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale per il progetto riguardante la derivazione d'acqua ad uso idroelettrico dal torrente Giona e affluente Val Crana in territorio della Provincia di Varese, nei comuni di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e Veddasca (VA). A seguito di ciò: - ai sensi dell articolo 5, comma 4 della l.r. 5/2010, in fase di verifica della completezza formale della documentazione richiesta, è stata riscontrata carenza documentale, pertanto, in data (prot ), il procedimento di V.I.A. è stato interrotto per richiesta integrazioni; - in data 13/01/2014, in applicazione all art. 24 comma 3 del citato R.R. n. 2/2006, si è tenuta la Conferenza di servizi istruttoria per il rilascio della concessione di derivazione d acqua pubblica ai sensi dell art. 12 del RR n. 2/2006 e per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell art. 4 comma 3 della L.R. 2 febbraio 2010 n. 5; - il proponente ha comunicato in data 30/01/2014 la modifica del soggetto proponente da ACCISA S.p.A. a Underground System S.r.l.;

3 - in data 27/02/2014 con nota prot. n sono state richieste integrazioni al S.I.A., che il Proponente ha depositato in data 14/04/2014 (prot. n ); - in data 06/05/2014 si è svolta la Conferenza dei servizi durante la quale, gli Enti coinvolti hanno ritenuto necessario richiedere un prolungamento dell attività istruttoria ai fini di un maggior approfondimento delle varie tematiche trattate nel progetto; - in data 20/05/2014, con nota prot. n , la Società proponente ha presentato spontaneamente documentazione integrativa, relativa a diverse tematiche ambientale (DMV viabilità geologia..) che hanno richiesto adeguati e ulteriori approfondimenti/verifiche; in conseguenza di quanto sopra, rilevata la complessità delle indagini, è stato disposto un prolungamento di 60 giorni del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, con determinazione dirigenziale n del 29/05/2014; - in data si è svolta la Conferenza dei Servizi per la concertazione dei pareri. Esaminata tutta la documentazione pervenuta e analizzati i pareri di tutti i soggetti coinvolti nonché quelli del Gruppo di lavoro provinciale, risulta che il soggetto proponente non ha analizzato tutti gli elementi necessari a produrre una esaustiva analisi per una valutazione ambientale. Le disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale dei progetti di derivazione prevedono che il SIA deve avere come riferimento il quadro programmatico relativo a tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione riferite all area interessata, al fine di verificare la coerenza dell opera con le componenti più impattanti. Nella fattispecie in oggetto risulta che il complesso delle opere idrauliche previste interessano per tratti significativi aree di frane attive, intervallate da frane quiescenti, come specificatamente riportato nella relazione geologica-geognostica geotecnica e sismica allegata all istanza. In particolare risultano interessate da tali frane: - la galleria che si sviluppa in Comune di Curiglia dall imbocco nei pressi dell opera di presa fino quasi all ingresso del centro abitato; - la galleria che si snoda sul versante sinistro della Val Crana in Comune di Dumenza; - il tratto terminale e la successiva condotta forzata che porta le acque alla centrale idroelettrica posta sul Giona. La realizzazione di tali opere è, pertanto, prevista in aree vincolate dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) le cui Norme Tecniche all art. 9, comma 2, prevedono che nelle are Fa (aree interessate da frane attive pericolosità molto elevata) sono esclusivamente consentiti la ristrutturazione e la realizzazione di infrastrutture lineari e a rete riferite a servizi pubblici essenziali non altrimenti localizzati, previo studio di compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente validato dall Autorità competente. Gli interventi devono comunque garantire la sicurezza dell esercizio delle funzioni per cui sono destinati, tenuto conto dello

4 stato di dissesto in essere. Tale principio viene ribadito al successivo comma 3 dell art. 9 anche per le aree classificate Fq (aree interessate da frane quiescenti pericolosità elevata). Nonostante ciò non sono state esaminati, da parte del soggetto proponente, gli impatti sulla componente geologica e idrogeologica derivante dalla realizzazione dell opera, i quali assumono un peso rilevante per effetto della sua localizzazione in virtù della quale il SIA, come previsto nelle Linee guida per gli studi di impatto ambientale e i piano di monitoraggio dei progetti di derivazione di acque superficiali approvate con Decreto del direttore Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia n del , avrebbe dovuto specificare la presenza di eventuali fenomeni di instabilità nei versanti, in atto e potenziali, che possono interessare le opere di cui si compone, nonché quelle che potrebbero innescarsi in seguito alla realizzazione dell impianto stesso e di tutte le opere accessorie. Inoltre, le sopraccitate linee guida prevedono che nel caso in cui l intervento interferisca con aree di dissesto di cui all art. 9 e con quelle a rischio idrogeologico molto elevato di cui all art. 50 delle NdA del PAI, deve essere effettuato già in sede di Valutazione di Impatto Ambientale il suddetto studio di compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente. Le integrazioni presentate invece, rimandano ad una fase successiva la redazione degli approfondimenti geologici/geotecnici inerenti la stabilità dei versanti. Tale ipotesi non può essere condivisa proprio per quanto sopra esposto e in ragione delle finalità intrinseche della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e cioè di assicurare che l attività antropica sia compatibile con le condizioni per un uso sostenibile e quindi si svolga nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia delle biodiversità e di una equa distribuzione dei vantaggi connessi all attività economica (art. 4, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e smi). La valutazione di tali elementi, in accoglimento del principio di precauzione e di prevenzione di matrice comunitaria, deve essere condotta non appena sia possibile individuare e valutare tutti gli effetti che il progetto può produrre sull ambiente e prima che il soggetto proponente acquisisca il diritto alla realizzazione dello stesso. Il procedimento di VIA, come più volte ribadito in dottrina e in giurisprudenza, è per la sua propria natura e per la sua configurazione normativa, un mezzo preventivo di tutela dell ambiente, essendo costruito come un procedimento che si svolge prima rispetto a quello di approvazione del progetto. In assenza dei richiesti approfondimenti geologici/geotecnici i soggetti coinvolti per l espressione del proprio parere non sono stati in grado di formulare un parere positivo sulla tematica, come di seguito riportato: - non è possibile escludere con certezza ripercussioni sugli habitat di interesse comunitario (parere valutazione di incidenza atto n del ); - restano non completamente soddisfatte le richieste di integrazioni di ARPA relative agli impatti sulla componente geologica e idrogeologica derivanti dalla realizzazione dell opera (parere Arpa del prot. PEC pt. 1 Suolo e sottosuolo);

5 - la Comunità Montana Valli del Verbano ritiene che in tale mancanza (lo studio di cui all art. 9 delle Norme tecniche del PAI) sia un elemento significativo per una corretta ed esaustiva valutazione dell impatto ambientale in fase di VIA - (parere del depositato in Conferenza dei Servizi); - l Autorità di Bacino del Fiume PO nel suo parere del obbliga l Autorità Competente ad accertare la compatibilità delle opere proposte con le Norme d Attuazione del PAI - (parere del ); - parere del geologo del Gruppo di lavoro provinciale per quanto concerne l aspetto idrogeologico in assenza dei citati studi di compatibilità validati dall autorità competente e previsti dalla normativa vigente in materia (art. 9 delle Norme tecniche del PAI), non sono in grado di esprimere un giudizio positivo all intervento proposto. Ciò premesso, costituendo quanto sopra elemento ostativo alla conclusione positiva della valutazione in oggetto, si informa che l istanza non può essere accolta e che pertanto si darà seguito all iter per l adozione del provvedimento negativo. Si informa che, ai sensi dell art. 10bis della Legge 241/1990 e smi, entro 10 giorni dal ricevimento della presente comunicazione l istante può presentare, per iscritto, osservazioni eventualmente corredate da documentazione. A disposizione per qualsiasi informazione si porgono cordiali saluti. Il presente documento è firmato digitalmente ex articoli 21 e 24, D.Lgs. 82/2005 da: Silvio Landonio - Dirigente del Settore Ecologia ed Energia